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#Ruggero Ruggeri
romarestyle · 2 years
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“Buona la prima. Il cinema di Carlo Ludovico Bragaglia”
PRESENTAZIONE LIBRO 31/1082022 ROMA CASA DEL CINEMA Buona la prima. Il cinema di Carlo Ludovico Bragaglia, la monografia scritta da Orio Caldiron e Matilde Hochkofler
PRESENTAZIONE LIBRO31/1082022 ROMA CASA DEL CINEMA Nonostante una carriera eccezionale, oggi pochi ricordano Carlo Ludovico Bragaglia (Frosinone, 8 luglio 1894 – Roma, 3 gennaio 1998), forse il più versatile artigiano del cinema italiano di ieri; dei suoi film si ricorda più facilmente un interprete, un titolo, raramente il regista: un vero peccato, perché nei suoi oltre sessanta film – di tutti…
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angelap3 · 7 days
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“A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse:
«Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?».
Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia.
Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista»."
Marcello Mastroianni
Marcello in 8½ di Fellini
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"A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse:
«Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?».
Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia.
Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista»."
- Marcello Mastroianni
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telefonamitra20anni · 2 months
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Te lo racconto (al telefono) io.
A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse:
«Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?». Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia.
Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista».
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likarotarublogger · 6 months
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Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo”: svoltasi la finale regionale Lazio 4° edizione 2023 e la 3° selezione regionale Lazio del Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” 36° edizione 2024.
Si è svolta domenica 12 Novembre, presso il Ristorante “Da nord a sud” di Roma, la finale regionale del Lazio del Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” 4° edizione 2023 del Patron Massimo Meschino (che è dedicato a bambini fino ai 13 anni, a ragazze, ragazzi, donne e uomini dai 14 ai 60 anni, ovviamente divisi per fasce di età, a donne curvy e soprattutto persone che nonostante le loro disabilità vogliono ancora mettersi in gioco) ed in contemporanea la 3° selezione regionale del Lazio del famoso ed ambito Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” 36° edizione 2024 dei Patron Antonio Lo Presti e Daniela Eramo che è dedicato a ragazze dai 15 ai 25 anni.
L'evento è stato organizzato dalla MTM EVENTS composta dal Presidente Massimo Meschino, il Vice Presidente Thierry Mandarello ed il loro staff composto dai fotografi ufficiali Mario Buonanno e Manolo Ruggeri, dal regista ufficiale Michele Conidi, dalla coordinatrice Marika Berti e dalla Direttrice artistica del concorso Maria Pina Bellotti.
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“Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” - Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento si differenzia da ogni altro concorso perché nasce, come appunto dice il nome, con lo scopo di includere socialmente tutte le persone che vogliono avvicinarsi a questo mondo ed in particolare a tutte quelle persone con problemi di handicap fisici e/o psico fisici che vorrebbero mettersi in gioco come tutti ma invece sono sempre esclusi dagli altri contest. Inoltre non punta alla ricerca esclusiva della bellezza dei concorrenti, ma tende ad individuare attraverso le numerose selezioni, elementi nuovi dotati di talento, personalità e dalle precise caratteristiche professionali per essere proposti nel mondo dello Spettacolo, della Moda, del Cinema, della Pubblicità e della Televisione.
38 i concorrenti che si sono contesi le ultime fasce a disposizione per la giornata ed il passaggio alla finale nazionale (Melissa Pelagaggi, Aurora Rossi, Martina Serventi, Maria Galatioto, Aurora Cigna, Giorgia Di Bernardo, Chiara De Gianni, Federica Viazzo, Larissa Andreia Olaru, Valentina Aureli, Marianna Fersula, Martina Amelia Lucente, Sofia Marino, Sofia Trifella, Gaia Dell’Armi, Cecilia Colantoni, Sara Corradini, Ilenia Cadaverò, Lisa Zoe Scardocchia, Cristel Mollo, Ana Dragan, Doriana Gallucci, Natalya Zhovnir, Lorenzo Valente, Michel Zanoboli, Julia Bednarz, Elvis De Gianni, Aurora Zordan, Mattia Georgian Lucente, Sofia Ruggero, Manuel Spallotta, Sofia Marangio, Alessandro Ventura, Vittoria Ventura, Alessandro Lucci, Giulia Lucci, Davide Zordan e Nausika Trentuno).
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Dopo aver fatto i dovuti ringraziamenti alla location ospitante, ai partner del concorso (la filiera ortofrutticola Natura da baciare, Itop Officine Ortopediche, 3B Production Film, l'Accademia Arte nel cuore, il brand Matti Veri, Le Cinemà, Aob Magazine, PaeseRoma.it e Non solo video), si è passati a presentare i giurati a cominciare dalla vincitrice in carica della categoria Bambine Aurora Caretta, dalla stilista internazionale Elena Rodica Rotaru dalla ballerina professionista in danze caraibiche nonché titolare del brand “Matti veri” Elisabetta Valitutti, dalla stilista e regista Maria Berardi, dal regista e produttore cinematografico Pietro Borzacca, dalla hair stylist Marilena Bacanu e dal famosissimo tiktoker Federico Antoine.
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Così, dopo i ringraziamenti e la presentazione dei giurati, si è svolta subito la prova talento dove i concorrenti che hanno voluto si sono esibiti per 90 secondi davanti la giuria in prove varie tra recitazione, ballo, canto, musica ed altre arti varie mentre chi non si è esibito ha sfilato con abito casual; poi ci sono state le altre uscite in abito elegante e costume, intervallate da interventi canori e cabarettistici del presentatore, cantante, imitatore e show man Antonio Delle Donne e da alcuni interventi del Presidente della MTM Events, Paton del Concorso “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” nonché Agente regionale del Lazio del Concorso “Una Ragazza per il Cinema” Massimo Meschino che ha voluto spiegare come si svolgerà la finale nazionale e presentare i prossimi eventi che si svolgeranno. Si è poi proceduto alla premiazione finale, non prima di aver distribuito alcuni omaggi da parte dell'organizzazione, ovvero a tutti i partecipanti che partecipavano è stato consegnato un peluche a loro scelta.
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Le tre fasce di accesso alla finale regionale 2024 di Una Ragazza per il Cinema Lazio sono andate a Martina Serventi, Sofia Marino e Valentina Aureli.
Per quanto riguarda Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo, sono state consegnate 2 fasce di accesso alla finale regionale Lazio 5° edizione 2024 categoria Ragazze e sono andate a Marianna Fersula e Cecilia Colantoni, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Ragazza a Lisa Zoe Scardocchia, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Over ad Ana Dragan, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Special a Doriana Gallucci, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo Ragazza fedeltà a Sofia Trifella, quella di Ragazza Accademia L'Arte nel Cuore a Larissa Andreia Olaru, quella di Ragazza Itop Officine Ortopediche ad Aurora Rossi, quella di Ragazza Matti Veri a Federica Viazzo, quella di Ragazza 3B Production Film ad Aurora Cigna, quella di Ragazza MTM EVENTS a Natalya Zhovnir e quella di Ragazza Ristorante “Da nord a sud”, ovvero la ragazza più votata della giornata che si aggiudica anche la coroncina e l’accesso alla finale regionale del concorso “Una Ragazza per il Cinema” a Giorgia Di Bernardo.
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Per la categoria ragazzi è stata consegnata la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo per l’accesso alla finale regionale Lazio 5° edizione 2024 categoria Ragazzi a Lorenzo Valente, e per la categoria over uomini è stata consegnata la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificato categoria over uomini a Michel Zanoboli.
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Per quanto riguarda invece la categoria bambini, la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Bambina è andata a Sofia Ruggiero, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificato categoria Bambino a Davide Zordan, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo Bambino/a fedeltà a Mattia Georgian Lucente, la fascia di Bambina Le Cinemà a Julia Bednarz, quella di Bambina PaeseRoma.it ad Elvis De Gianni, quella di Bambino Natura da Baciare a Giulia Lucci e quella di Bambino Non Solo Video ad Alessandro Ventura.
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Infine, per quanto riguarda l’ammissione alla finale nazionale che si svolgerà a Fiuggi (FR) nei giorni 1, 2 e 3 Dicembre 2023 con serata finale nel bellissimo e suggestivo Teatro Comunale, trattandosi di una edizione particolare il Patron Massimo Meschino ha deciso di ammettere tutti i concorrenti che vorranno partecipare ma che abbiano svolto già selezioni precedenti alla finale regionale.
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La conduzione della giornata è stata affidata al bravissimo presentatore, cantante, imitatore e show man Antonio Delle Donne, la regia audio è stata affidata a Cristiano , fotografo ufficiale della giornata Mario Buonanno, regia Michele Conidi, coordinamento ragazze Marika Berti, la supervisione ovviamente affidata al Patron di “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” nonché Agente regionale Lazio e Molise di “Una Ragazza per il Cinema” Massimo Meschino. https://youtu.be/97PNAeju0IA?feature=shared
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In conclusione, ricordiamo ancora una volta che il Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” è un concorso diretto a ragazze dai 15 ai 25 anni di età mentre il Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento "Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo" è un concorso per tutti diretto a bambini fino ai 13 anni, ragazze e ragazzi dai 14 ai 30 anni, donne e uomini over dai 31 ai 60 anni divisi in due fasce di età (31-45 e 46-60), persone curvy e soprattutto a persone con disabilità che hanno ancora voglia di mettersi in gioco.
Inoltre, per questo secondo concorso, si cercano Agenti regionali e/o territoriali per tante aree ancora scoperte sul territorio italiano.
Chi volesse partecipare alle prossime selezioni di entrambi i concorsi oppure di uno solo di essi o volesse altre informazioni, può rivolgersi a Massimo Meschino al numero 328/8954226, visitare i siti internet www.unaragazzaperilcinema.eu e www.agenziamtmevents.it in cui troverete tutte le info sia dell'Agenzia che dei concorsi stessi oppure visitate le pagine Facebook “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” e “Una Ragazza per il Cinema Lazio e Molise”.
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PH: MARIO BUONANNO
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Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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personal-reporter · 9 months
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I grandi marchi: Videomusic
Una delle reti televisive simbolo della musica anni Ottanta… Videomusic, ideata dall'avvocato Michele Lo Foco e dal discografico Ciro Dammicco e fondata da Pier Luigi Stefani e Marialina Marcucci, debuttò  il 2 aprile 1984 sulle frequenze di Elefante Tv, a sua volta evoluzione di TVS Telexpress, dal centro di produzione all'interno del complesso Il ciocco  di Castelvecchio Pascoli, frazione del comune di Barga, in provincia di Lucca.   Il logo della nuova rete, composto da una piccola scritta Video su una M verde, fu ideato e disegnato da Graziano Gregori, mentre il videoclip che inaugurò le trasmissioni fu All Night Long (All Night) di Lionel Ritchie. La nuova tv ebbe  un grande successo di pubblico tra i ragazzi, che presero Videomusic come punto di riferimento televisivo, mentre la  rotazione dei video avveniva durante tutto l’arco della giornata, all’interno di vari programmi, fra i quali On the air condotto, tra gli altri, da Gianfranco Monti e Marco Baldini. Videomusic era noto anche per i numerosi concerti live diretti inizialmente da Ruggero Montigelli e, successivamente, da Gabriele Cazzola, con nomi come Enrico Ruggeri, Francesco De Gregori Franco Battiato, Ligabue, Ivano Fossati, Litfiba, Iron Maiden, Eurithmics, Bryan Ferry, Toto, Nirvana, B.B.King, Pearl Jam, Red hot chili peppers, Emerson Lake and Palmer, Jethro Tull, Bruce Dickinson, Black Sabbath e David Bowie, oltre a un telegiornale giovanile, dove il tradizionale Buongiorno  fu  sostituito col confidenziale Ciao, in onda dal gennaio 1992. Nel 1994 l’emittente aveva 100 dipendenti, 15 giornalisti, 3 sedi, un magazzino con oltre 15.000 videoclip, e mille ore di speciali e concerti registrati e un fatturato pubblicitario di 19 miliardi, inoltre la Beta Television dei Marcucci aveva acquistato anche la maggioranza del pacchetto azionario di Superchannel, televisione inglese via satellite, il cui segnale raggiungeva tutta Europa, e trasmetteva un palinsesto a base di musica, news, cinema e cultura. Ma nel giugno 1995 i Marcucci cedettero  l’emittente a Vittorio Cecchi Gori, che affiancò Videomusic a TeleMontecarlo, con la notte e la mattina solo trasmissioni musicali col marchio Videomusic, il pomeriggio e la sera programmi nuovi e vari targati Tmc2 e nel giugno 1996 Videomusic avvia una convivenza con un secondo canale denominato Telemontercarlo2 (Tmc2): dall’1 di notte alle 18. Videomusic  trasmise i video e programmi mentre nella fascia serale cede il passo alla programmazione di Tmc2 fatta di telefilm, cartoni animati, informazione e film dal target giovanile. Ma la formula non ebbe  successo, nel 1997 il marchio Videomusic sparì definitivamente e la rete divenne  ufficialmente Tmc2, che  cessò di esistere nell’estate 2001 con la nascita de La7, mentre le frequenze della vecchia Videomusic e di Tmc2  vennero cedute alla grande avversaria Mtv. Read the full article
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di-biancoenero · 4 years
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Ruggero Ruggeri a Villa d’Este, 1932
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perfettamentechic · 3 years
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20 luglio … ricordiamo …
20 luglio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2019: Ilaria Occhini, è stata un’attrice e imprenditrice italiana. (n. 1934) 2017: Claude Rich, attore francese. Iniziò la sua carriera come attore teatrale. Nel 1959 sposò l’attrice Catherine Renaudin. La coppia ebbe due figli, l’attrice Delphine Rich e Nathalie Rich, quest’ultima divenuta fotografa e pittrice. Nel 1993 vinse il Premio César per il migliore attore con il film A cena col…
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musicblob · 4 years
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rosalyn51 · 3 years
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Movistar + [in Spain] premiere in 2021 ‘The discovery of witches’, ‘Devils’, ‘Patrick Melrose’ and ‘Belgravia’
‘The discovery of witches’, ‘Devils’, ‘Patrick Melrose’ Y ‘Belgravia’ They will be available on Movistar + in 2021 thanks to the agreement reached by the Spanish operator with NBCUniversal Global Distribution.
‘The discovery of witches’ is a contemporary love story set in a world where hidden witches, vampires and demons live and work in secret alongside humans.
Based on Deborah Harkness’s best-selling novel trilogue, it is produced by Bad Wolf Productions and adapted for the screen by writer Kate Brooke (‘Mr. Selfridge’), who is also an executive producer alongside Jane Tranter and Julie Gardner, co-founders of Bad Wolf, and Lachlan MacKinnon.
Matthew Goode (‘Watchmen’) and Teresa Palmer (‘Never turn off the light’) lead the cast of this series that also includes Trevor Eve, Owen Teale, Greg McHugh, Alex Kingston, Elarica Johnson or Tanya Moodie, among others. For his part, the Spanish Juan Carlos Medina (‘Insensibles’) is the director of its first two episodes.
The series follows Diana Bishop (Palmer), a brilliant scholar in the history of alchemy who rejects her status as a witch. Upon discovering an ancient manuscript at Oxford University, he attracts the attention of the mysterious geneticist Matthew Clairmont (Goode), who hides his own secret: He is a vampire. Their attraction to each other quickly becomes apparent, and Matthew shows interest in helping her with the Ashmole 782 manuscript, which supposedly contains the secrets of the origin of vampires and demons and could provide the keys for the witches to destroy them.
Together, Matthew and Diana will face the Congregation, a committee of witches, demons and vampires created at the beginning of time with the aim of defining the territory of each group, which is now interested in capturing Diana. Their collaboration plunges them into a dangerous relationship that tests their powers and puts their lives in danger.
The first season of ‘The discovery of witches’ They will be released in Spain in November 2018 by the hand of Sky Espana, a streaming platform that we remember stopped its activity in our country on September 1. The premiere of its second season is announced for this month of January 2021. The series also, given the critical and public success of its first season, has already been renewed for a third season.
‘Devils’ is a thriller set in the world of finance that is based on ‘I Diavoli’, Guido Maria Brera’s best-selling novel.
The series is produced by Sky Italia and Lux ​​Vide in association with Sky Studios, Orange Studio and OCS. Created by Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Daniele Cesarano, Barbara Petronio, Ezio Abbate and Guido Maria Brera himself, its cast is led by Alessandro Borghi, Patrick Dempsey, Lars Mikkelsen and the Spanish Laia Costa. Kasia Smutniak, Malachi Kirby, Paul Chowdhry, Pia Melcher, Harry Mitchell and Sallie Harmsen round out the main cast of this series directed by Nick Hurran and Jan Maria Michelini.
‘Devils’ follows Massimo Ruggero (Borghi), a charismatic and intrepid Italian banker who has enjoyed a stellar streak of achievements in the investment banking industry at the NYL Investment Bank. Massimo’s successes have earned him hundreds of millions of dollars for his bosses, and with it, an almost certain promotion to deputy general manager. However, a scandal involving his drug-addicted wife puts a damper on Massimo’s ambitions, prompting his director and mentor, Dominic Morgan (Dempsey), to withdraw his support.
The sudden death of a colleague makes Massimo the prime suspect in his murder. Sensing that Dominic is hiding something, Massimo begins to clear his name and discover the truth about who set him up. While struggling to clear his name with the help of a hacker and journalist, Massimo discovers that he is in the midst of an intercontinental war that is raging on all continents and against the chaos of the financial crisis, but that it has its roots much closer to House.
‘Patrick Melrose’ is a gripping and humorous five-chapter drama series that hilariously attacks the British upper class. Winner of two BAFTA Awards for Best Miniseries and Best Actor (for Benedict Cumberbatch), it follows the harrowing search for a wounded man, as well as his successive attempts at redemption and reconstruction.
Based on the renowned novels of British author Edward St. Aubyn, ‘Patrick Melrose’ has been adapted for television by BAFTA nominee David Nicholls (« One Day »), while all of its episodes have been directed by Edward Berger (« Your Honor »). The series is a Two Cities Television production in collaboration with SunnyMarch TV, Little Island Productions and Sky Studios. Rachael Horovitz, Michael Jackson, Adam Ackland, Helen Flint and Cumberbatch himself serve as executive producers, with Stephen Smallwood taking over as producer.
Patrick Melrose (Cumberbatch) is an English aristocrat, and outrageously funny playboy who struggles to overcome his deep inner demons and alcohol problems, stemming from a complicated childhood with a tremendously strict and abusive father (Hugo Weaving) and mother ( Jennifer Jason Leigh) who approved of her father’s behavior.
Each episode adapts one of the novels in the saga, which spans from Patrick’s childhood in southern France in the 1960s, to the debauchery of the 1980s in New York and the sobriety of Britain in the early 1960s. from 2000.
This miniseries, which originally premiered in our country in September 2018 by Sky Espana, examines British high society and recounts Patrick’s heartbreaking and hilarious journey from a deeply traumatic childhood, through substance abuse in the adulthood and, ultimately, toward his recovery and redemption.
‘Belgravia’ is a British period series that tells a story of secrets and scandals among 19th century London high society.
It is the brainchild of Carnival Films, a company that is part of NBCUniversal International Studios, a division of Universal Studio Group. The miniseries is a co-production with ITV and Epix developed by Julian Fellowes (creator of ‘Downton Abbey’) from his own novel of the same name. All of its episodes are directed by John Alexander.
The series has an extraordinary cast in which we find names such as Tamsin Greig, Philip Glenister, Harriet Walter, Alice Eve, Tara Fitzgerald, Ella Purnell, Richard Golding, James Fleet, Adam James, Tom Wilkinson, Diana Hardcastle, Paul Ritter, Saskia Reeves or Jack Bardoe.
‘Belgravia’ It begins with the infamous dance of the Duchess of Richmond on the eve of the Battle of Waterloo. When the Trenchard family accepts an invitation to attend the now legendary ball, it sets in motion a series of events that will have consequences for decades, as various secrets are unraveled behind the doors of the highest-ranked neighborhood in the city of London: Belgravia.
These four series join the premiere of the second season of ‘The empty crown’, which is already available on demand from today. These award-winning adaptations of the works of William Shakespeare are co-produced by Carnival Films and Neal Street Productions.
‘The Cow Crown – The War of the Two Roses: Henry VI (Part 1)’ is directed by Dominic Cooke and stars Tom Sturridge, Hugh Bonneville, Sally Hawkins, Laura Morgan, Tom Beard, and Tom Purbeck.
After the death of Henry V, the fate of England fell to his son Henry VI and the Duke of Gloucester. Seventeen years later, Henry VI occupies the throne, while rivalries at court continue … but there are other contenders for the throne.
‘The Cow Crown – The War of the Two Roses: Henry VI (Part 2)’ is directed by Dominic Cooke and stars Tom Sturridge, Benedict Cumberbatch, Keeley Hawes, Geoffrey Streatfield and Andrew Scott.
Five years after the events narrated in the first episode, in the middle of the War of the Roses between the Houses of York and Lancaster, a new defeat forces Henry VI to flee to London.
‘The Cow Crown – The War of the Two Roses: Richard III’ is directed by Dominic Cooke and stars Benedict Cumberbatch, Judi Dench, Tom Sturridge, Ben Daniels and Keeley Hawes.
Ten years after the accession to the throne of Edward IV, the Kingdom of England is at peace. His deformed brother Ricardo, oblivious to the pleasures of a peaceful court, has drawn up his own plans.
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Premio Andrea Parodi: il 14 e 15 maggio le finali
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Il Premio Andrea Parodi non demorde. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, la Fondazione Andrea Parodi è riuscita infatti a organizzare per il 14 e 15 maggio le finali della 13a edizione, inizialmente previste per lo scorso autunno ma poi rinviate a causa dell’emergenza sanitaria. La manifestazione, che si avvale della direzione artistica di Elena Ledda, sarà ospitata dal Teatro Si' e Boi di Selargius (Cagliari) ed avrà inizio alle ore 18 in entrambe le giornate. Sarà possibile seguirla in streaming sulle pagine Facebook della Fondazione Andrea Parodi, di EjaTv e di SardegnaEventi24, sabato 15 anche su quelle di Rai Radio1 e Rai Radio Tutta Italiana, media-partner dell’evento. I finalisti, come già annunciato, saranno: Alessio Arena (Campania/Catalogna); Ars Nova Napoli (Campania); Eleonora Bordonaro (Sicilia); Elena D`Ascenzo (Abruzzo); Kalascima (Salento); Maria Mazzotta (Salento); Danilo Ruggero (Sicilia); Stefania Secci Rosa (Sardegna/Portogallo); Still Life (Catalogna). Non potranno purtroppo essere presenti Abramo Laye Senè & Gaalgui World Music Band. Il Premio è l’unico contest europeo di world music, nato per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, importante esponente della musica etnica italiana e internazionale scomparso 15 anni fa. Condurranno questa edizione Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro, mentre sabato 15 si esibirà in veste di ospite Pierpaolo Vacca, organettista dallo stile molto personale, che mescola le radici sarde con l’elettronica e la contemporaneità. Nella stessa serata verrà tramesso il videoclip, prodotto della Fondazione Parodi, del brano “Rahil” di Fanfara Station, band vincitrice del Premio nel 2019. I finalisti si esibiranno davanti a una Giuria tecnica (composta da addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori), che decreterà il vincitore assoluto, e a una Giuria critica (giornalisti e critici musicali), che assegnerà appunto il premio della critica. Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore, alcuni dei quali seguiranno le esibizioni da remoto. La giuria tecnica vedrà presenti in teatro: Gianfranco Cabiddu (regista), Gigi Camedda (musicista), Lia Careddu (attrice), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte, partner), Andrea Del Favero (Folkest, partner), Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Marco Lutzu (etnomusicologo), Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Gino Marielli (musicista), Michele Palmas (S’Ardmusic, partner), Andrea Marco Ricci (NUOVOIMAIE), Simonetta Soro (musicista, attrice), Nicola Spiga (operatore culturale), Jacopo Tomatis (Premio Città di Loano, partner), Gisella Vacca (musicista, attrice). E in remoto: Gigi Di Luca (Ethnos Festival, partner), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Andrea Ruggeri (musicista), Stefano Starace (Mo’l’estate, partner), Dario Zigiotto (operatore culturale). Per la giuria critica saranno in sala: Claudio Agostoni (Radio Popolare, partner), Simone Cavagnino (Unica Radio, partner), Flavia Corda (Tgr Sardegna), Valerio Corzani (Rai Radio3), Tore Cubeddu (Eja Tv, partner), Ciro De Rosa (Songlines /Globofonie), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete), Luigi Mameli (Radiolina), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Timisoara Pinto (Gr1), Francesco Pintore (L’Unione Sarda), Cristiano Sanna (Tiscali), Giacomo Serreli (Giornalista Musicale), Mario Tasca (Sardegna 1 Tv), John Vignola (Rai Radio1). Seguiranno a distanza: Gabriele Antonucci (Panorama), Angela Calvini (Avvenire), Franz Coriasco (Rai Italia), Enrico de Angelis (Storico della canzone), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Felice Liperi (Repubblica), Marco Mangiarotti (Qn - Il Giorno), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Maria Grazia Maxia (Federazione degli autori, partner), Tonino Merolli (Funweek), Claudio Scaccianoce (Linkiesta), Paolo Talanca (Fatto Quotidiano), Giuseppe Vota (Rai). Uno specifico premio verrà assegnato da una giuria internazionale, in remoto, composta da: Sergio Albertoni (Rsi Radio Svizzera Italiana), Andrew Cronshaw (Froots Magazine, Rough Guide To World Music, Regno Unito), Petr Doruzka (Czech Radio, Rep. Ceca), Edyta Łubińska (Università di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia culturale), Juan Antonio Vazquez (Mundofonias, Spagna), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia). Per il vincitore assoluto sono previsti diversi bonus, fra cui una serie di concerti e di partecipazioni alle prossime edizioni di alcuni festival partner del Parodi, dall'“European Jazz Expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, fino allo stesso Premio Parodi. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, uno tra i finalisti verrà invitato ad esibirsi durante la prossima edizione di un altro festival partner, Mare e Miniere. È intanto già disponibile il bando di concorso per la 14a edizione del Premio, le cui finali sono in programma a Cagliari dal 14 al 16 ottobre. Il bando è reperibile su www.fondazioneandreaparodi.it ed è aperto ad artisti di tutto il mondo. L’iscrizione è gratuita, mentre la la scadenza è prevista per il 31 maggio 2021. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: [email protected] ). Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (fondatore), Fondazione di Sardegna, NUOVOIMAIE, con il patrocinio gratuito del Comune di Selargius (CA). Partner della manifestazione sono: European Jazz Expo, Folkest, Premio Bianca d'Aponte, Premio Loano per la Musica Tradizionale Italiana, Mare e Miniere, Ethnos Festival, Mo'l'estate Spirit Festival, Mare aperto, Associazione Culturale S’Ardmusic, Fondazione Barùmini – Sistema cultura, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla musica dell’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali), SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori; Federazione degli Autori, U.N.A. (Unione nazionale autori), Consorzio Cagliari Centro Storico, Boxofficesardegna, Peugeot Mario Seruis Automobili. Media partner sono Rai Radio 1, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Sardegna, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna 1 TV, Ejatv, Sardegnaeventi24.it, Il giornale della musica, Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr Dorůžka (Rep. Ceca), Concertzender Nederland (Olanda). È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5x1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni. Read the full article
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lucasmasala86 · 3 years
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Viva il fitness, su Radio Casteddu i segreti su come allenarsi con il trainer Ruggero Ruggeri: “Ecco come migliorarsi con gli Emom”
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giancarlonicoli · 4 years
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28 lug 2020 08:51
UN SECOLO NEL TEATRO DELLA VITA – SE NE VA A 100 ANNI GIANRICO TEDESCHI: DIVENNE ATTORE DI TEATRO IN UN LAGER - UNA LUNGHISSIMA CARRIERA INIZIATA CON L’ENRICO IV DI PIRANDELLO NEL CAMPO DI PRIGIONIA DOVE LO AVEVANO SPEDITO I FASCISTI PERCHÉ NON AVEVA ADERITO ALLA REPUBBLICA DI SALÒ. FU LIBERATO DAGLI SCOZZESI CHE ARRIVARONO IN SOTTANA CON LE CORNAMUSE...  - HA RECITATO CON TUTTI I GRANDI: DA VISCONTI A STREHLER - IL CAROSELLO DELLE CARAMELLE "SPERLARI" - VIDEO
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https://m.dagospia.com/compie-100-anni-l-attore-gianrico-tedeschi-disse-no-alla-repubblica-di-salo-e-fini-in-un-lager-233962
(di Paolo Petroni) (ANSA) Aveva festeggiato 100 anni lo scorso 20 aprile, ricevendo gli auguri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: Gianrico Tedeschi, decano del teatro italiano, volto caro al grande pubblico grazie al varietà e alla pubblicità in tv con Carosello, è morto la notte scorsa nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, sul lago d'Orta.
Nato a Milano nel 1920, Tedeschi ha trascorso 70 anni in scena - ancora quattro anni fa recitava ''Dipartita finale'' con la regia di Branciaroli - attraversando il Novecento e rappresentandolo nel bene e nel male, grazie alla sua fedeltà a principi etici e civili oltre che artistici, alla sua ironia e soprattutto alla sua umanità.
Diplomato a vent'anni, Tedeschi parte poi per la guerra, sottotenente in Grecia, e dopo l'8 settembre, rifiutandosi di aderire alla Repubblica di Salò, finisce in un lager nazista in Germania dove recita con i compagni di prigionia (da Giovanni Guareschi a Enzo Paci); dopo la Liberazione riesce a entrare in Accademia a Roma e nel 1947 debutta, scelto e diretto da Strehler.
Inizia così una carriera di successo, che lo vede lavorare con registi che vanno da Visconti a Ronconi, passando per Garinei e Giovannini per un celeberrimo ''My fair lady'', come lo porterà a partecipare agli storici sceneggiati tv, a diventare amato personaggio di un Carosello di dolciumi, a essere in radio con Raffaella Carrà, a far cinema con, tra i tanti, Bragaglia, Steno, Dessin e Rossellini.
Recita con Ruggero Ruggeri e Salvo Randone, passando per Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Romolo Valli e tantissimi altri, ma anche Renato Rascel e Domenico Modugno, per arrivare oggi ad avere accanto giovani come Massimo Popolizio, Sergio Rubini o Marina Massironi.
Testimone e protagonista di un secolo quindi, tra vita e teatro, sempre ad essere impegnato dalla parte e nella parte giusta, con grande professionalità, tanto che la sua recitazione curata e sapiente, la sua dizione sempre chiara, la sua vena ironica, sembrano un dono naturale di chi sa sempre cosa deve fare col sorriso sulle labbra.
Così, una delle ultime volte in cui è salito su un palcoscenico a 96 anni, a chi gli chiedeva se non gli costasse fatica, rispondeva: ''Al contrario, la scena dà forza'', e doveva essere sincero se ancora oggi, come diceva la moglie, l'attrice Marianella Laszlo, si capiva che il teatro gli mancava..
Del resto è stata una sua passione fin da ragazzino, quando il padre lo portò a vedere Ermete Zacconi che recitava in ''Spettri'' di Henrik Ibsen e, come ha detto tante volte, rimase colpito dalla forza della verità, dal realismo di ciò cui aveva assistito. Poi era però l'imprevedibilità e la follia di Benassi che lo affascinava, essendo quasi il suo opposto.
Ciò non vuol dire che il teatro non sia anche logorante e ai giovani diceva che se volevano farlo dovevano essere pronti a combattere per realizzare quello in cui credevano, a impegnarsi sempre affrontando tutte le inevitabili fatiche e delusioni. E Tedeschi non si è mai tirato indietro, passando dai classici all'amato Pirandello, da Goldoni a Ionesco, lasciandosi alle spalle il loro valore letterario per viverne e rendere le emozioni dei loro personaggi.
Lui, capace di recitare le sue battute con evidente, serio divertimento, come di mostrare una specie di impassibilità alla Buster Keaton che rende vitalmente disperato quel che dice con le parole e lo sguardo. Con Strehler è passato da ''Arlecchino servitore di due padroni'' (un Pantalone con un pizzico di dolce follia) all'''Opera da tre soldi'' (amplificando, mai sopra le righe, l'ironia di un personaggio come Peachum), poi ''La locandiera'' e ''Tre sorelle'' con Visconti, i lavori di Testori con Ruth Shammah, il Bernhard del ''Riformatore del mondo'' regia di Maccarinelli, sino all'impietoso Oldfiel in ''la compagnia degli uomini buoni'' di Bond con Ronconi, che gli valse l'ultimo premio come miglior attore dell'anno nel 2011, quando aveva 91 anni.
Senza dimenticare un eccezionale ''Cardinal Lambertini" di Testoni che ne dimostra la vitalità e curiosità di artista, quindi pronto assieme a misurarsi anche col varietà e la commedia leggera, capace di cantare e muoversi danzando accanto a Delia Scala in ''My fair lady'' o a Ornella Vanoni in ''Amori miei''. L'importante è non perdere mai la misura, sapere che ''il teatro è un grande gioco, magari tragico'' e conservare quel recitare ''semplice, buttato via, moderno'' che dà il sottotitolo al libro intervista biografico ''Teatro per la vita'', realizzato anni fa con Enrica, una delle sue due figlie.
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alemicheli76 · 4 years
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“Botteghe di città” di Ruggero Ruggeri, Policromia. A cura di Alessandra Micheli Ci sono libri che intrigano ma che lasciano un senso di indefinita insoddisfazione. Stilisticamente perfetti, dalla trama senza buchi o sbavature, precisi e coerenti ma terribilmente scontati.
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bloodyarienne · 7 years
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A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse: «Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?». Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia. Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista». {Marcello Mastroianni}
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senzalinea-blog · 5 years
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ARTE PER LA LIBERTÀ’ PER I 70 ANNI DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI: DUE PRODUZIONI E TRE APPUNTAMENTI PER FESTEGGIARE LA ‘DUDU’
ARTE PER LA LIBERTÀ’ PER I 70 ANNI DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI: DUE PRODUZIONI E TRE APPUNTAMENTI PER FESTEGGIARE LA ‘DUDU’
Partono da Rovigo e passano da Roma gli appuntamenti che vedono coinvolti Arte per la libertà e Amnesty International Italia per festeggiare i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948). A Roma il 2 dicembre ci sarà un evento di particolare importanza, organizzato direttamente da Amnesty International Italia. Sarà “Diritti verso il futuro”, in…
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