Ma i tuoi ti hanno mai stuprato?
Questa è la stessa domanda che mi hanno fatto tutti e tre gli analisti che ho avuto.
Facciamo una premessa:
La violenza è una forma semplificata di comunicazione, anzi per così dire incompleta e funzionale solo a società estremamente semplici. Uno schiaffo o un calcio sono funzionali allo scopo: difesa, o esprimere disapprovazione per un gesto fatto. Quindi in quanto semplice è sostenibile perché ha una sua logica. Per dire, se stessimo parlando del gesto dello scaccolarsi con il pene non avrebbe avuto vita lunga perché parecchio complicato, e quindi non dovremmo preoccuparcene
Il fatto che sia funzionale anche se ad una funzione ridotta ai minimi termini ha resto la violenza parte di quello che costruisce un costrutto sociale per secoli. Per maggiori informazioni
Potrei a questo momento aggiungere migliaia di studi fatti di decine di specie diverse, in cui quando la madre aveva dei comportamenti violenti o agitati la cosa restava nei figli, la cosa è stata osservata nelle scimmie, nei primati, nei suricati, nei cani e in altre specie.
Il mondo in cui sono cresciuto era fatto di casa, di non poter uscire, di stare tutto il tempo a contatto con il mostro, mia madre, che voleva anche stare sola tutto il tempo. Ci chiudeva in camera da letto mentre lei faceva le faccende. Nella sua testa erano fondamentali, da adulto ho capito come il fatto di non sentire il bisogno di giocare o di stare con noi ( o anche non picchiarci) deriva probabilmente dal fatto che la facevamo sentire a disagio, che non sapeva relazionarsi con la felicità degli altri bambini forse perché non l'aveva mai provata, o non riusciva ad empatizzare.
Fatto stà che per giocare, per fare qualunque cosa ci gonfiava come zampogne. Il mio blog è pieno di questo genere di racconti, vi basta cercare #genitori di merda o #violenza e farvi due letture.
Quello di cui voglio parlare dopo tutta questa premessa è l'effetto di ciò. La violenza è una parte di me.
Potremmo dire che quando cresci in un ambiente come il mio la violenza è la prima lingua che parli, come un dialetto, sta a te poi apprendere altre lingue a seguire.
Le ho apprese ma nel mio sostrato culturale restano le stesse cose di una volta. Per dire, ho imparato a capire la trap ma a me continua a far ridere di più uno che mena un altro.
Una volta realizzato questo sono sceso a patti. In primo luogo mi sono conosciuto. Ho scoperto che mi viene duro quando lei si sente di dovere di dartela dopo essere usciti a cena, oppure se posto in una posizione di potere, posso usarla per scoparmi segretarie o assistenti.
Sono sceso a patti. Mi piace? Si, lo faccio no. Elencando tutte quelle che potrei definire perversioni ne ho redatto un ragionamento per ciascun aspetto. Ad esempio, non mi scoperei mai la segretaria se prima non avrei un segno chiaro del suo interesse nei miei confronti, che vada oltre la semplice educazione professionale.
Invece il sesso post cena, è una cosa che considero alla stregua di un pompino. Mi piace, ma non obbligo nessuno a farlo. Se c'è bene, sennò no.
Questi ragionamento ovviamente non bloccano la mia natura, né la terapizzano. Se vivessimo in un mondo senza regole e il stessi in una stanza con una donna bellissima, le punterei una pistola alla testa e le chiederei di succhiarmelo al 100%
Non sono buono, sono come i miei, marcio nel profondo.
La mia soluzione esistenziale è stata quella di fare una scelta. Agire per un bene superiore. Magari una persona come me può spiegare a delle femministe come abbattere i miei simili ( che invece si nascondono) oppure semplicemente posso vivere la mia vita.
Come detto prima, mi sono armato da tempo in modo da non ledere a nessuno e mi sono accettato per quello che sono. Se posso aiuto. Credo che una delle cose peggiori del nostro tempo è che non si parla più con il nemico, non lo si studia.
Ecco, io faccio parte dell'opposizione, sono una spia, in infiltrato, se avete bisogno di sono.
E perché farlo?
Perché ho vissuto su di me le conseguenze dell'imporre con la violenza le proprie decisioni, l'ho vissuto per tutta una vita da parte dei miei genitori. Non ho il potere di cambiare questo, ma ho il potere di agire, e questo ho scelto di fare
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Come si arresta il declino culturale di un Paese?
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Lo chiedo pubblicamente e mi dicono che mi sto facendo il sangue cattivo perché la mia parte politica ha perso, ma la verità è che la mia parte politica non ha vinto mai.
Sì, considero la destra che è al governo il peggio dell’incultura, ma il declino italiano non è iniziato con le elezioni di settembre.
Il declino italiano è iniziato molti…
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