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#amore-perso
amore-perso · 1 month
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Piccola riflessione che volevo condividere con voi
Oggi ero presa dai miei pensieri, mi ero fatta acchiappare dalle paranoie e dalle paure di non riuscire a raggiungere i miei obiettivi, insomma, momento triste nella mia testa.
Ero col mio ragazzo, mi ero allontanata un attimo, anche fisicamente, non stavo prestando attenzione a nulla, quando a un certo punto mi prende la mano, mi fa un sorriso e mi dice "ti amo". L'oscurità sparisce dai miei occhi, vedo il sole e ritorno nel mondo fatto di rose e fiori, creato nella mia testa anch'esso, ma grazie a lui che fa da buttafuori per tutte le cose che non possono promettermi felicità.
È stato bello vedere come l'amore agisca, perché a volte si pensa che sia parte solo di favolette, invece, basta solo farci caso per notare quanta magia porti con sé. Nulla è scontato, nulla è dovuto, ricordatevelo sempre...
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foreverblondie23 · 1 month
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iuliana01 · 21 days
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Vorrei che mi vedessi quando la sera torno a casa e cerco disperatamente di non pensarti, di dimenticarti, di cancellarti dalla mia mente, fallendo miseramente ogni volta.
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itsmyecho · 8 months
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Saliremo nella tua macchina e ti chinerai per baciarmi
Parleremo per ore e ci sdraieremo sui sedili posteriori
E poi una notte a caso, quando cambierà tutto
Non risponderai e torneremo ad essere sconosciuti
@itsmyecho
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nottipienediricordi · 4 months
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Mi sento come se avessi bisogno di aiuto ma non avessi il coraggio di chiederlo. Come se volessi dimostrare a me stessa che non sono poi così fragile e che tu non hai tutto questo potere sul mio cuore.
Credo sempre di essere forte, di poter sostenere quella conversazione, di poter affrontare quell’argomento, di poter incrociare il tuo sguardo e di non versare nemmeno una lacrima dopo quelle parole.
Ma ogni volta mi spezzano.
Non fa mai meno male.
Mi domando quanto ancora riuscirò a resistere. Mi domando quanto impiega una persona a ferirsi in maniera incurabile. Come se tutto l’amore e la cura che può ricevere non servissero più a niente per quei tagli.
Mi ripeto che voglio solo vedere quale é il mio limite, anche se poi passo le notti sveglia a fissare il soffitto, a stringere le lenzuola tra le dita e sulla bocca per soffocare gli attacco di panico.
Mi ripeto che ho tutto sotto controllo, ma quella voce cattiva ogni tanto é tornata a sussurrare e, ogni tanto l’ascolto e, ogni tanto, credo abbia ragione. E quando succede, non mangio. Mi sdraio e conto le costole, provandole a frantumare con le unghie finché non mi graffio la pelle.
Mi ripeto che va tutto bene. Che sto bene. Ma poi devo accasciarmi per terra mentre il cuore va in fiamme, e tutto brucia, e la voce si consuma e le gambe tremano e io sono così patetica che sento il costante bisogno di nascondermi da tutto e da tutti.
Ho sempre detto che volevo un amore così intenso da consumarmi. Ma l’unica cosa che mi sta consumando, sembra essere solo il dolore.
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frammenti--di--cuore · 7 months
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ti ho sempre e solo sfiorata, mai avuta per davvero. Sei da sempre un sogno bellissimo, che mi sembra quasi di poter toccare a tratti; ma quando poi ti stringo tra le dita, sfumi via come l'aria.
zoe 💔
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lospalatoredinuvole · 5 months
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Hai giocato a perdermi, e hai vinto.
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pezzi-rotti · 11 months
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"Voglia di volare e paura costante di cadere ."
@pezzi-rotti
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Hai preferito perdermi che starmi accanto, ora mi chiedo se a volte ti manco..
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amore-perso · 5 months
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Parte 2
"Speciale deriva da species, che significa spettacolo, scena vista, qualcosa che risalta agli occhi di chi sa guardare"- è quello che mi disse guardandomi negli occhi con quella luce soffusa che proveniva dalla luce del corridoio, lasciata accesa per la fretta di cogliere al balzo l'occasione di sdraiarsi accanto a me. "Immagino che tu sia colui che sa guardare" -dissi- "non è forse speciale anche la persona che riconosce chi altri lo sia?" -non perdeva mai l'occasione per esaltare le sue qualità, pure troppo, forse anche fino a risultare odioso a volte. Ma a quel punto cominciò a sfiorarmi il viso, io risultai sicuramente infastidita, perché mi girai meglio dalla parte opposta, in ogni caso gli facilitai la presa, in quella posizione poteva tenermi stretta, con una mano sulla guancia, toccandomela meglio, c'era più contatto. Il mio cuore iniziava a battere più veloce ma riuscivo a tenere la calma, forse facilitata dal sonno, che ancora la sua presenza non mi permetteva di prendere. Mantenni quella posizione per tanto, dopo qualche minuto mi iniziava a piacere la sensazione della sua mano calda posta quasi sulla mandibola, a sfiorare la parte del viso a metà tra guancia e collo, tra castità e desiderio. Cominciavo a rilassarmi e quasi ad addormentarmi, quando la sua mano cominciò a spostarsi, scese giù, nel tragitto per qualche secondo mi sfiorò il seno, scese ancora giù. Per un attimo ebbi paura o forse sperai, forse lo pensai perché in realtà lo volevo, che cominciasse a toccarmi meglio. La sua mano cercava qualcosa, disperatamente quasi, era la mia mano, la prese, incastrò le sue dita con le mie, ci giocò per qualche minuto e poi la portò al suo viso. Ovviamente la posizione iniziale, in cui lui mi stava abbracciando da dietro, così non era più comoda per me, dovetti girarmi.
Se la teneva stretta, come a dire "accarezzami, non togliere la mano", è quello che feci: iniziai a sfiorare la leggera ombra di barba che aveva col dorso della mano, i suoi occhi iniziarono ad addolcirsi, non erano come al solito e passai a delle carezze migliori. Ora mi trovavo lì, quasi a pancia in giù, per metà appoggiata al suo petto, con il braccio che mi faceva da cuscino e la mia mano che smetteva di accarezzargli il viso solo per passare qualche secondo sul suo petto. Lui vide nel mio sguardo la paura di caderci ancora, la paura di crederci, di stare davvero bene a causa della mancanza di fiducia nei suoi confronti. Non potevo fidarmi, ogni volta che ero stata bene lui spariva, né un messaggio, né una chiamata, come potevo credere al suo bisogno di ricevere il mio amore, le mie attenzioni... Mi conosceva, leggeva nel mio sguardo ognuna di queste domande e iniziò a parlarmi di quello che lo portava a essere in quel modo.
Da un ragazzo così cosa vi aspettereste? Nulla di specifico, non mi raccontò del perché lo faceva da sempre, né cosa successe nel particolare: si limitò a parlarmi della sua unica relazione, avuta qualche anno prima, quindi comunque dopo che aveva già l'abitudine di sparire. Aveva sofferto, tradito dal suo migliore amico, non aveva perso solo la sua ragazza, sentiva che tutto quello che aveva fatto per entrambi non era stato apprezzato, si sentiva perso e un po' abbandonato. Io ero lì ad accarezzarlo nel tentativo di calmare il suo sfogo, a guardare nei suoi occhi mentre mi raccontava la sua storia, quando mi colpì una frase specifica "per me tu sei un mondo". Vi spiego: non stava parlando di me, ma era uno di quelli che ci metteva anima in quello che faceva, anche io, per cui lo capivo benissimo, e il fatto di non essere apprezzato o che nulla gli veniva riconosciuto lo minava dall'interno, parlava di questa ragazza come un mondo conquistato dopo tanto e che lui aveva contribuito a costruire, un luogo dove trovare rifugio, benessere, qualcosa di enorme, che lo avvolgesse e in cui perdersi, con le sue piccole e uniche caratteristiche. Per lui ero così, con altre diverse piccole e uniche caratteristiche: realmente eravamo dei mondi, dei piccoli pianeti, ognuno differente dall'altro, compresi appieno ciò che voleva dire. Tuttavia, la frase mi colpì perché dolorosa, mi immaginai nella mente un piccolo astronauta, che pur avendo scoperto un pianeta bellissimo per lui, decise di scoprirne un altro e focalizzarsi su questo, considerando il primo solo quando aveva voglia. Pertanto, presa un attimo dall'impulsività, gli risposi "un pianeta che però hai frequentato a intermittenza", lo avevo beccato. Sembrava realmente dispiaciuto della scelta che aveva fatto ma il secondo mondo, a quanto disse, era per lui l'unico che all'epoca poteva frequentare. Effettivamente anche io ero spesso sfuggente, lato che alla lunga poteva dare fastidio, scambiandolo per volontà di non ricambiare i suoi sentimenti. Continuavo a guardarlo negli occhi, quella sera c'è stata un'intimità che in 10 anni non si era mai creata. Mi disse che avrebbe tanto voluto stare con me così da tempo e che non si era mai creata l'occasione, ma che se quell'attesa fosse stata necessaria per provare quello che provava in quel momento, ne valeva la pena. "Sto bene" -disse guardandomi negli occhi- "sto proprio bene, con te così, non ho mai guardato nei tuoi occhi così a lungo e tu non hai mai guardato così i miei, tutto questo mi rende colmo di benessere". Era vero, c'era una strana magia che rendeva diversi i nostri sguardi quella sera, io sentivo la sua gioia, la sua sincerità e il suo reale senso di benessere nello stare così.
Tutto ciò mi aveva inebriato: le sue parole, i suoi occhi, un suo sorriso sincero che non avevo mai visto prima, lo stare vicini, le carezze, il suo entusiasmo nel parlare dei suoi sentimenti verso me, tutto. Mi persi anche io nel suo entusiasmo, mi feci prendere, i miei pensieri legati ai suoi e non mi accorsi che era a un millimetro da me che cercava di baciarmi. Non me la sentivo di baciarlo, ma era lì e un po' di desiderio c'era, comunque realizzai quello che stava accadendo realmente solo quando le sue labbra erano già sulle mie e di colpo andai via. Quello che ne risultò fu un mezzo bacio a stampo, storto, con uno schiocco a vuoto, orribile, perché subito mi allontanai, mi tolsi il piumone di dosso e, messe le scarpe e il cappotto, corsi via, lasciandolo lì, solo nel letto.
Continua
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foreverblondie23 · 12 days
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iuliana01 · 3 months
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L’amore sfregia, l’amore ferisce e deturpa.
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sentì chiamare il mio nome da una voce familiare, mi girai, e vidi che una bambina andava verso di lui. era sua figlia, aveva il mio stesso nome.
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itsmyecho · 10 months
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🥀
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Resteremo solo due che non sono riusciti ad amarsi.
Io ti vorrò bene per sempre, tu pure, ci cercheremo nelle altre persone, ci mancheremo continuamente, ma non torneremo più indietro. L’amore, nel nostro caso, ha rovinato tutto.
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