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#melodico
kyl-producciones · 2 years
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#instagram #trsite #melodico #pensar https://www.instagram.com/p/Ck9HnD2vXet/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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nemyzilla · 23 days
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Aight here's an interesting oc I made last year.. some lore below lol
(TW: horror?)
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Known as "the melodic", he's an animatronic and the drummer in a band called The DayDreamers
(He's not the leader or anything, just my favorite member of the band lol)
but yeah I'll be drawing the whole group more often since all their artworks are pretty much outdated, also because I plan on making a fnaf fangame with them heeheehee
and, if I ever get my hands on some servos, I'm definitely gonna build these guys irl as well
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cuatrotrece · 7 months
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lo digo aca tmb. never falter hero girl de katie dey.
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cuartoretorno · 2 years
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Converse - All Star Chuck Taylor 2022 
Que opinas de estas Tabas Malón! son un clásico desde los 70 hasta los Presente 2022! definitivamente Rock And Roll! las zapatillas por excelencia para la escena Skater o Underground! a por ellos! 
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ruben-sahun · 2 months
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Sweet Disposition - John Summit & Silver Panda Remix • The Temper Trap, John Summit, Silver Panda (spotify.com)
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oncloudatlas · 2 months
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i cannot shut up today but thoughts thoughts thoughts
pensando al fatto che state tutti strappandovi i capelli, chiusi sui social a lamentarvi di come la campagna promozionale di questo album faccia schifo al cazzo, sia deludente, sia inutile, non ci sia e blablabla and i'll be honest? io sono qui A SPISCIARMELA
a prescindere dal fatto che considerato cosa questo album probabilmente significa per lei, la pressione che ha addosso dopo,,, well,,, la rottura, i riflettori puntati sui suoi traguardi come se non ci fosse un domani, della sua vita privata neanche è il caso di parlarne, io direi che idk, invece questa campagna-non campagna sia geniale, dal punto di vista del reparto marketing
with 0 effort (and money) they managed to have this album build a literal SHITSTORM che porterà TUTTI ad ascoltarlo appena uscirà; perché tutti vorranno sapere 1. su chi è 2. che tipo di canzoni saranno 3. se ci saranno cose "piccanti" su cui fare gossip, e tutto quello che hanno dovuto fare is? nothing apparently
l'idea delle playlist è del fandom, she's been silent about it since la giornata dei grammys; ha lanciato hints here and there but, i'll be honest, è stato geniale da parte sua agire e continuare ad agire in questo modo
she's playing a role in questo momento, not by faking her feelings ma piuttosto sfruttando a suo vantaggio quello stesso male dell' "internet" e opinione pubblica che anni prima le avevano disintegrato la vita e la sanità mentale; she's in control rn, e sono abbastanza sicura che non sia poi così teoria da parasociale or whatever like she stated she's now in the right state of mind per poter affrontare il tipo di vita che fa, and it makes sense to me? "non ha parlato in difesa di joe ma di john sì" bc she doesn't need to do it now; l'album sarà CHIARAMENTE su di lui, magari non tutto ma il general vibe already it is, ciò che è avvenuto tra loro IS la sua campagna di marketing and idk; guardando both sides che si scannano a vicenda è esattamente ciò che penso, it can't be random
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blogdorogerinho · 4 months
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Críticas —  Mussum, o Filmis (2023), Mussum, um Filme do Cacildis (2018), My Name is Now (2014), Tim Maia (2014), Nosso Sonho (2023)
Pérolas Negras da MPB Mussum, o Filmis (2023) foi baseado no livro “Mussum — uma história de Humor e Samba” de Juliano Barreto, e no documentário Mussum, um Filme do Cacildis (2018), disponível no Prime Video. Um dos maiores humoristas do Brasil, quiçá do mundo, foi apenas o segundo negro a despontar no meio artístico. Curiosamente, Grande Otelo: o primeiro, foi quem lhe deu este apelido…
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fujikoi · 1 year
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I finley dovrebbero smetterla con la radio e tornare a fare della musica
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excalibur97531 · 1 year
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Fabian Blondel presents his own composition for guitar (the original version was written in 2008). The famous Spanish composer Fernando Sor and more contemporary composers such as Benjamin Britten served as inspiration in creating the piece. As suggested by the title, the character of this piece is a little lighthearted and comical, but also agile and lively with melodic effectualness. Title: Scherzo Melodico (in G-Major).
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tksales · 2 years
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DISCO: HELLOWEEN
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Energético e revigorante, o último álbum lançado pelo Helloween vê ecos de seu sucesso até hoje, por dois motivos, a volta de Kiske e Hansen e a ausência de músicas genéricas, que poluíram completamente os três álbuns que o antecederam. FEAR OF THE FALLEN é o principal single do disco, e na minha humilde opinião como fã de todas as eras do Helloween, é uma música com tudo o que eles já fizeram de bom e mais, um rompimento das amarras que permitiam o bloqueio criativo dos dois fundadores da banda, que raramente entravam em comum acordo sobre qual abordagem queriam em seu próximo disco. A volta dos dois membros da formação clássica criou um clima de descontração nos bastidores da banda e uma energia que nunca havia sido vista na carreira deles. BEST TIME é o melhor reflexo disso que eu acabei de falar. É uma música cheia de energia e marcante, que foge do genérico e esbanja notas altas e melodias maravilhosas. ANGELS traz um Michael Kiske empolgado e dando tudo de si em notas altíssimas em uma música que é basicamente um Metal Progressivo melódico. ROBOT KING leva eles de volta aos anos 80 e 90, com melodias lindas e vocalistas detonando, com um pico no refrão, onde a música se desenrola de vez. SKYFALL já nasceu clássico. É longa, épica, e todo mundo canta nela. O refrão é um grude e instrumentalmente, é a música mais complexa do trabalho. SAVE MY HIDE é cheia de energia positiva e vai funcionar muito bem ao vivo, fechando o disco mais memorável deles em pelo menos 20 anos.
Nota: 9/10
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sofysta · 4 months
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La fuga dal reale, | ancora più lontano la fuga dal fantastico, | più lontano di tutto, la fuga da se stesso, | la fuga dalla fuga, l'esilio | senza acqua e parola, la perdita | volontaria di amore e memoria, | l'eco | che non corrisponde più all'appello, e questo che si fonde, | la mano che diviene enorme e che sparisce | sfigurata, tutti i gesti insomma impossibili, | se non inutili, | l'inutilità del canto, la purezza | del colore, né un braccio che si muova né un'unghia che cresca. | Non la morte tuttavia. | Ma la vita: captata nella sua forma irriducibile, | senza più ornamento o commento melodico, | vita a cui aspiriamo come pace nella stanchezza | (non la morte), | La vita minima, essenziale; un inizio; un sonno; | meno che terra, senza calore; senza scienza né ironia; | quello che si possa desiderare di meno crudele: vita | in cui l'aria, non respirata, mi avvolga; | nessuno spreco di tessuti; loro assenza; | confusione tra mattino e sera, senza più dolore, | perché il tempo non si divide più in sezioni; il tempo | eliminato, domato. | Non ciò che è morto né l'eterno o il divino, | soltanto quello che è vivo, piccolo, silenzioso, indifferente | e solitario, vivo. | Questo io cerco.
Carlos Drummond D.A.
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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #312 - Kaki King, Legs To Make Us Longer, 2004
La scoperta di grandi chitarriste arriva oggi ad una delle grandi interpreti attuali. Kaki King era l'unica donna presente in una classifica stilata nel 2006 dalla rivista Rolling Stone, The New Guitar Gods, classifica dove peraltro King è l'artista più giovane in assoluto. Eppure il primo strumento che la giovanissima Kaki amava suonare fu la batteria, da adolescente invece la sua passione si trasferì sulle corde di una chitarra. Inizia a suonare in gruppo con un suo amico di scuola alle superiori,  Morgan Jahnig, che diventerà il basista degli Old Crow Medicine Show, un gruppo di Nashville che avrà un forte successo locale negli anni a seguire. Nel 1998 i due amici vanno a New York all'Università, dove Kaki King prende lezioni di chitarra. Per mantenersi, suona da busker nella metropolitana e fa la cameriera in un famoso locale dove si suona dal vivo, il Mercury Lounge.
Kaki riesce a personalizzare a suo modo la tecnica del fingerpicking, che ricordo consiste nel pizzicare le corde della chitarra direttamente con le dite, senza il plettro, che nella sua esecuzione classica prevede la posizione della mano sulle corde vicino al foro della cassa, toccando solo le corde interessate anche se a volte si appoggia il pollice sulle corde per dare più stabilità alla mano. Con piccoli risparmi riesce a registrare un demo di brani strumentali, che impressionano una piccola e giovane etichetta discografica, la Verlour, che nel 2002 le fa firmare il contratto per un disco. L'anno successivo, nel 2003, esce Everybody Loves You: prodotto in prima persona da King, il disco è il primo fulgido esempio della maestria con cui l'artista padroneggia lo strumento. Al fingerpicking che riprende la magia dei giganti americani dello stile, tra cui John Fahey (di cui ho già parlato in questa rubrica), il suo allievo Leo Kottke (dalla vita incredibile e dalla musica inebriante) e Preston Reed (altro campione, che vive in Scozia da venti anni) aggiunge tocchi di flamenco (come la proverbiale tecnica percussiva dello stile andaluso) e addirittura il suonare la chitarra con la tecnica slapping tipica dei bassisti (tecnica che consiste nell'alternare uno slap, cioè uno strappo, e una percussione con il pollice alle corde di uno strumento). Il risultato ammalia la critica, che considera il disco il migliore debutto chitarristi da decenni.
Forte di questo incoraggiamento, Kaki King si mette subito a riscrivere pezzi, e nel 2004 pubblica il disco che ho scelto oggi. La chitarrista passa ad una etichetta di una Major, la Red Ink che fa capo a Epic\Sony Music e in produzione arriva il chitarrista David Torn, uno che ha studiato con Leonard Bernstein, ha suonato con i più grandi artisti del rock, del pop, del jazz, vincendo numerosi Grammy e ha suonato per decine di colonne sonore di film famosi. Il disco, Legs To Make Us Longer, formato da 10 brani strumentali e dal primo esperimento di King al canto, è il tripudio della sua tecnica sorprendente ma piena di sentimento che King ha trasmesso in Everybody Loves You. Ma ci sono anche altre cose in questo lavoro, in primis tocchi di altri strumenti - un contrabbasso, una batteria, accenni di archi in vari punti - che aggiungono più dimensione e consistenza al caratteristico modo di scrivere canzoni di King per chitarra solista. L'impiego di batteria e contrabbasso in Ingots è sorprendente all'inizio, ed è il suo lato spiccatamente melodico che rapisce l'ascoltatore in gemme come Doing The Wrong Thing, dove con King in una danza veloce ma esile attraverso il movimento e lo spazio, si accodano prima il violoncellista Erik Friedlander e la violinista/violista Joyce Hammann entrino nel mix a quattro minuti per portare la melodia nell'etere. King suona per la prima volta su disco la chitarra elettrica in Can The Gwot Save Us?, in uno stile campagnolo e pastorale che, nonostante tutta la sua lentezza ed eleganza, è più misterioso di qualsiasi altra cosa qui. Neanderthal stupisce per la dolcezza, All The Landslides Birds Have Seen Since The Beginning Of The World è misteriosa e quasi gotica, fa impressione la sua capacità di creare emozioni con la tecnica e il suono. La traccia finale dell'album, My Insect Life, la mostra in compagnia di basso, violoncello e batteria, in questa traccia si cimenta per la prima volta al canto, con una voce piccola e "adolescenziale" che è quasi coperta dalla sua chitarra acustica ed elettrica sovraincisa. Due tracce, Frame e Doing The Wrong Thing verranno inserite nella colonna sonora del film Into The Wild di Sean Penn del 2007, con King che insieme a Michael Brook, grandioso musicista e produttore canadese, scrisse i temi principali, accompagnati dalle canzoni che scriverà per la stessa occasione Eddie Vedder (che vincerà il Golden Globe per la miglior canzone originale per Guaranteed). Anche in questo caso, critica entusiasta e un ottimo riscontro di vendite per un disco così particolare. E King aprirà concerti di artisti come David Byrne e collaborerà con i Foo Fighters nel disco Echoes, Silence, Patience & Grace (del 2007) dove suona la sua chitarra magica nel brano Ballad Of The Beaconsfield Miners.
Kaki King dopo questo disco cambierà molto nello stile musicale: paurosa di sentirsi descritta solo come un portento della chitarra acustica, inizierà un percorso più che decennale di studiom che continua ancora oggi, e di sperimentazione sulle potenzialità della chitarra, persino organizzando una sorta di spettacolo multimediale con l'aggiunta di video installazioni, giochi di luce, performace artistiche. Sebbene poco conosciuta, King è un talento eccezionale, una figura iconoclasta che è l'unica nuova voce di quest'epoca alla chitarra acustica, anche se esplora altre avvincenti strade sonore e musicali.
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evadingreallife · 4 months
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Mr rain sei melodico ma anche la ninnananna è melodica pls someone do something i literally cannot
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cuartoretorno · 2 years
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348 CABINA DEL TERROR - NEURONAS MUERTAS 2022
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ruben-sahun · 1 year
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🎵 RUBEN SAHUN - Melodic World - Podcast semanal -056- [ Melodic Techno /...
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seoul-italybts · 24 days
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : Le Canzoni, il Ballo e la Strada di j-hope | 04.05.24⠸
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🌟 Weverse Magazine 🗞
Le Canzoni, il Ballo e la Strada di j-hope
__ Una recensione di HOPE ON THE STREET VOL.1  __
__ di KANG ILKWON | 04. 05. 2024
Twitter  |  Orig. KOR 
Nonostante la sua ascesa al successo da superstar globale insieme ai BTS, l'identità di j-hope continua fondamentalmente a gravitare attorno la street dance. L'ultimo album dell'artista, HOPE ON THE STREET VOL.1, è testimonianza dell'incrollabile connessione che ancora lo lega al mondo del ballo. Il rilascio di questo progetto è pubblicizzato come “special album (album speciale)” e la scelta del format in cui si presenta non poteva essere più azzeccata. L'album comprende sia nuove tracce che nuove versioni di alcune delle canzoni più amate tra quelle già rilasciate, come la versione solista di “on the street”—che era, in origine, una collaborazione con J. Cole—ed un remix di “what if…”
Per gli estimatori sia di nuove versioni e remix di brani pubblicati in precedenza che di tracce nuove di zecca, quest'album presenta la tracklist perfetta.
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La traccia che probabilmente susciterà più interesse è “NEURON”, in collaborazione con i talentuosissimi artisti hip hop coreani, Gaeko e yoonmirae i quali aggiungono un ulteriore, allettante strato di rap al brano. J-hope apre la traccia con il suo roco rap, catturando immediatamente l'attenzione di chi ascolta, con punte maestrali da parte di Gaeko - con la sua flow fitta e tagliente – ed il rap euforizzante di yoonmirae, in chiusura.
Il titolo, “NEURON”, è un triplo gioco di parole che allude 1) ai neuroni, le cellule del sistema nervoso, 2) al nome della crew di ballo di cui faceva parte j-hope e, 3) alle parole “New run” che troviamo nel testo – a loro volta allusione ad un nuovo inizio.
La produzione del brano ha un che di mozzafiato. In apparenza, è simile a “on the street”, ma l'arrangiamento, più ricco, riesce a distinguerla con il suo connubio di sound boom bap – tipico dell'hip hop della East Coast degli anni '90 e 2000 – e pop rap melodico. Nel ritornello troviamo anche la talk box, un sound comunemente tipico dell'hip hop della West Coast. Non mancano poi intriganti variazioni ritmiche e di flow nei versi che precedono il rap di yoonmirae. Grazie a questi e molti altri accenti coinvolgenti – come i riff di tastiera che, a cascata, scivolano via dal ritornello pop accompagnando il passaggio ad un nuovo beat - questo singolo è un'impareggiabile lettera d'amore di j-hope per l'hip hop.
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“i wonder…”, in cui troviamo anche il collega dei BTS, JungKook, è un magistrale mix di funk ed electro-pop. Supportati da una produzione ed un sound allegri e ritmati, il rap cantato in autotune da j-hope e la voce melodiosa di JungKook esprimono con risolutezza il loro amore e la loro fiducia per le/i fan, nonché – rafforzato dal viaggio musicale affrontato insieme, l'affetto per il gruppo, in quello che è un tributo particolarmente toccante a tuttə coloro che li hanno seguiti finora.
Subito dopo questa traccia, troviamo “lock / unlock” (with benny blanco and Nile Rodgers) e la sua disposizione nella tracklist è un vero colpo di genio perché tale collocazione enfatizza la base funk che caratterizza i due brani.
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Sebbene “lock / unlock” sia più ballabile, nonché più vicina a ciò che comunemente viene definito funk, le due tracce trovano un punto di incontro nell'orchestrazione delle sezioni ritmiche, le quali riescono a dare l'impressione che i due brani non siano altro se non due parti di una stessa canzone, tratteggiando però atmosfere diverse attraverso ritmi differenti.
La voce del poliedrico artista Benny Blanco e la chitarra di Nile Rodgers, leggenda vivente del soul/funk, complementano perfettamente il cantato di j-hope, rendendo la traccia particolarmente adrenalinica. Queste due canzoni, collocate una di seguito all'altra, contribuiscono ad incrementare gradualmente il ritmo dell'album, fino a culminare nel brano successivo, “i don’t know” with HUH YUNJIN of LE SSERAFIM. La patinata perfomance deep house di j-jope e l'incantevole monologo francese nonché voce di HUH YUNJIN sono splendidi.
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Le nuove versioni incluse in quest'album regalano agli ascoltatori scelte sonore che solo un progetto come questo – così diverso dai soliti album in studio—poteva presentare.
La versione solista di on the street” che troviamo nel VOL.1 vede j-hope colmare la strofa di J. Cole con nuovi, geniali versi rap, i quali permettono all'artista di amplificare ancor più il suo messaggio. La versione solista è un omaggio alla street dance, ovvero le radici di j-hope in quanto idol, le tappe superate lungo il percorso, l'ispirazione che continua a spingerlo verso nuovi obiettivi, nonché un omaggio alla strada in quanto maestra di vita; tutto questo confezionato in una nuova versione che dà così alle/i fan l'opportunità di ri-sperimentare un brano cui hanno già dimostrato tanto amore. Il verso più eccezionale ci è offerto proprio da quelle nuove parti di testo: “Conoscere il cammino e percorrerlo è diverso”. A volte, nel corso della nostra vita, pensiamo di sapere come raggiungere ciò che vogliamo—come realizzare i nostri sogni—ma, di fatto, mettere in pratica quei progetti è tutta un'altra storia. È un verso molto breve, ma rimane nel cuore.
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L'amatissima “What if…”, già rilasciata nel 2022 nell'album Jack In The Box, trova qui nuova vita sotto forma di dance mix grazie alla ri-masterizzazione dell'iconico sample “Shimmy Shimmy Ya” di Ol’ Dirty Bastard in un botta e risposta giocato tra hip hop in stile New Yorkese ed elettronica sopra le righe, senza tuttavia discostarsi dall'alta tensione offerta dalla traccia originale. La novità, in questo remix, è rappresentata dal contributo del cantautore e produttore JINBO, le cui aggiunte sono sì di supporto alla visione creativa di j-hope, ma rappresentano anche un a-parte fresco ed inedito. Ma prendiamoci qaualche istante per approfondire un po' di più la conoscenza di JINBO. Quest'ultimo è uno dei pochissimi artisti coreani che ha davvero saputo cogliere ed interpretare il neo soul e l'hip hop e che ha saputo trarne il massimo, incorporandoli in una carriera musicale costantemente a cavallo tra hip hop/R&B e K-pop. La sua voce, morbida e ricca di sentimento, serve ad alleggerire la parte conclusiva di una canzone fino a quel momento caratterizzata dai velocissimi rap di j-hope e da un beat grintoso e graffiante.
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HOPE ON THE STREET VOL.1 è un esempio magistrale di come sia possibile arrivare ad un pubblico di massa pur esplorando a fondo generi solitamente più di nicchia.
I messaggi che l'ambizioso j-hope ha voluto trasmetterci attraverso quest'album sono fondamentalmente semplici, testimonianza della sua sincerità— l'eterno amore per le sue radici nella street dance, l'orgoglio per il suo status di ballerino, il rispetto e la dedizione per il rap/hip hop nonché il profondo affetto nutrito per le/i fan che l'hanno sempre supportato—Ne è, infatti, intrisa ogni nota in ognuna delle canzoni contenute nell'album, forti di quelle sue umili aspirazioni.
E subito ci torna in mente Bong Joon Ho, quella volta che, notoriamente, ha citato Martin Scorsese durante gli Oscar: “Più una cosa è personale più sarà creativa.” L'intenzione di j-hope non è ostentare il suo apprezzamento per la street dance o l'hip hop, ma l'artista non dimentica mai quali sono le sue origini e non fa che ricordare a se stesso—gioiosamente, apertamente e in tutta onestà—qual è il tipo di percorso che sta affrontando.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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