Tumgik
basidellislam · 1 year
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ISLAM 101
ISLAM 101: La Tua Nuova Vita: Tutte le Parti
ISLAM 101: La Tua Fede: Tutte le 10 Parti
ISLAM 101: Imparare a pregare: Tutte le 12 Parti
ISLAM 101: La Tua Purificazione: Tutte le 4 Parti
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Tutte le 8 Parti
ISLAM 101: La Tua Zakah
ISLAM 101: Il Tuo Pellegrinaggio: Tutte le 4 Parti
ISLAM 101: La Tua Famiglia: Tutte le 5 Parti
ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Tutte le 3 Parti
ISLAM 101: Il Tuo Abbigliamento
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Tutte le 3 Parti
ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Parte 1
ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Parte 2
ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Parte 3
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Famiglia: Tutte le 5 Parti
ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 1
ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 2
ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 3
ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 4
ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 5
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Il Tuo Pellegrinaggio: Tutte le 4 Parti
ISLAM 101: Il Tuo Pellegrinaggio: Parte 1
ISLAM 101: Il Tuo Pellegrinaggio: Parte 2
ISLAM 101: Il Tuo Pellegrinaggio: Parte 3
ISLAM 101: Il Tuo Pellegrinaggio: Parte 4
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Tutte le 8 Parti
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 1
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 2
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 3
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 4
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 5
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 6
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 7
ISLAM 101: Prepararsi al Ramadan: Parte 8 (Ultima Parte)
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Purificazione: Tutte le 4 Parti
ISLAM 101: La Tua Purificazione: Parte 1
ISLAM 101: La Tua Purificazione: Parte 2
ISLAM 101: La Tua Purificazione: Parte 3
ISLAM 101: La Tua Purificazione: Parte 4
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Imparare a pregare: Tutte le 12 Parti
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 1
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 2
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 3
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 4
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 5
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 6
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 7
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 8
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 9
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 10
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 11
ISLAM 101: Imparare a pregare. Parte 12
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Fede: Tutte le 10 Parti
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 1
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 2
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 3
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 4
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 5
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 6
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 7
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 8
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 9
ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 10
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Nuova Vita: Tutte le Parti
ISLAM 101: La Tua Nuova Vita. Parte 1
ISLAM 101: La Tua Nuova Vita. Parte 2
ISLAM 101: La Tua Nuova Vita. Parte 3
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Il Tuo Abbigliamento
I vestiti sono uno fra i benefici che Allah ha riservato agli esseri umani: “O figli di Adamo, abbiamo fatto scendere su di voi un abito che nascondesse la vostra vergogna e per ornarvi, ma l’abito del timor di Allah è il migliore. Questo è uno dei segni di Allah, affinché se ne ricordino!” (Corano 7, 26).
L’abbigliamento secondo l’Islam
L’abbigliamento del credente deve essere bello e pulito, particolarmente nelle relazioni sociali e per l’esecuzione della preghiera, come ha detto Allah l’Altissimo: "O Figli di Adamo, abbigliatevi di bei vestiti prima di ogni orazione” (Corano 7, 31).
Allah ha stabilito che gli esseri umani testimonino i benefici ricevuti da Allah anche rendendo belli i loro vestiti ed il loro aspetto esteriore: “Dì: “Chi ha proibito gli ornamenti che Allah ha prodotto per i Suoi servi e i cibi eccellenti?”. Dì: “Sono leciti per i credenti in questa vita terrena e soltanto per essi nel Giorno della Resurrezione” ” (Corano 7, 32).
I vestiti servono diversi scopi ed utilità per l’uomo.
I vestiti assolvono a diversi scopi:
1) Proteggono dallo sguardo alcune parti del corpo, in ottemperanza al comune senso del pudore, come ha detto l’Altissimo: “O figli di Adamo, abbiamo fatto scendere su di voi un abito che nasconda le vostre parti intime” (Corano 7, 26).
2) Proteggono il corpo dal freddo, dal caldo e dai malanni in generale. Caldo e freddo sono fenomeni naturali che possono nuocere all’uomo. Ha detto l’Altissimo a proposito delle vesti: “Vi ha concesso vesti che vi proteggono dal calore e altre, che vi proteggono dalla vostra stessa violenza. Ha in tal modo completato la Sua benevolenza su di voi, affinché siate sottomessi” (Corano 16, 81).
Regole generali riguardanti l’abbigliamento
L’Islam è la religione che meglio risponde alle necessità degli uomini, quindi le sue regole sono in tutto adeguate alla natura umana (fitrah), alla razionalità ed alla logica evidente. 
Dunque la regola generale è che ogni tipo di abbigliamento modesto è lecito.
Seppure l’Islam non prescrive una forma specifica di abbigliamento, i vestiti devono assolvere al loro compito senza eccedere i limiti stabiliti. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) era solito indossare gli abiti in uso dove abitava e non ordinò né vietò un tipo particolare di abbigliamento. Soltanto vietò alcune caratteristiche particolari nei vestiti; dunque la regola generale negli affari umani – come l’abbigliamento – è che siano tutti permessi, fino a prova contraria. Al contrario degli atti di culto, come la preghiera e il digiuno, dove la regola generale è che nulla si può compiere ad eccezione di quanto è espressamente sancito dalla legge islamica.
Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Mangiate, offrite elemosine e abbigliatevi senza eccessi o arroganza” (Nasa’i 2559).
Nonostante l’Islam definisca un codice di modestia non ci sono standard stabiliti rispetto al tipo di abbigliamento che i musulmani devono indossare. I musulmani possono indossare gli stessi tipi di abiti in uso nei loro rispettivi paesi ad eccezione di quelli che l’Islam ha dichiaratamente proibito.
I tipi di vestiti vietati:
1) Vestiti che rivelano le parti intime. Il musulmano deve coprire con i vestiti le sue parti intime: “O figli di Adamo, abbiamo fatto scendere su di voi un abito che nasconda le vostre parti intime” (Corano 7, 26). L’Islam ha stabilito quali siano le parti da tenere coperte (‘awrah) tanto per gli uomini che per le donne. La ‘awrah per gli uomini va dall’ombelico sino alle ginocchia, mentre la ‘awrah della donna, dinanzi agli uomini estranei alla sua famiglia, è tutto il suo corpo, eccetto il volto e le mani. Non è consentito abbigliarsi con vestiti troppo stretti e aderenti, né trasparenti in modo da rivelare le parti del corpo. Per questo motivo il Messaggero di Allah ha ammonito quanti indossano vestiti che rivelano le parti del corpo che si devono tenere coperte: “Due categorie di persone andranno all’Inferno: […] e le donne che sono vestite ma sono come nude”.
2) Le vesti che rendono l’uomo simile alla donna e viceversa: Indossare tale tipo di vestiario costituisce uno fra i peccati maggiori, come pure parlare o atteggiarsi come una donna se si è un uomo o all’inverso. Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha maledetto l’uomo che indossa vestiti femminili, come pure la donna che indossa abiti maschili (Abu Dawud 4098). Come pure il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha maledetto gli uomini che vogliono apparire come donne e le donne che vogliono apparire come gli uomini (Bukhari 5546). Per maledizione si intende il rifiuto e l’allontanamento dalla misericordia divina. Quindi l’Islam vuole che l’uomo rispetti la sua natura e le sue peculiarità maschili come pure la donna le sue caratteristiche femminili; questo nel rispetto della naturale disposizione (fitrah) che Allah ci ha dato e nel rispetto della razionalità.
3) Gli abiti che imitano i vestiti particolari dei miscredenti, come quelli che indossano i monaci ed i preti; indossare la croce o qualunque altro simbolo di un’altra religione o di un gruppo deviato. Ciò in base alla parola del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Chi imita un popolo, diventa parte di esso” (Abu Dawud 4031). L’imitazione di questo tipo è un segno evidente di smarrimento e debolezza di carattere e mancanza di fiducia nella verità che si possiede. Non fa parte invece dell’imitazione l’indossare abiti acquistati nel paese dove si vive, anche se tali abiti sono utilizzati in larga misura da miscredenti. Infatti il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) vestiva allo stesso modo dei politeisti fra i Quraysh, ad eccezione di quanto è espressamente vietato.
4) Le vesti che si indossano per manifestare orgoglio ed arroganza. A tal proposito ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Non entrerà in Paradiso chi ha anche solo un atomo di arroganza nel suo cuore” (Muslim 91). Perciò l’Islam vieta agli uomini di trascinare i vestiti e di avere vesti lunghe oltre le caviglie, facendo questo in segno di orgoglio ed arroganza. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Nel Giorno del Giudizio, Allah non rivolgerà lo sguardo a chi trascina le sue vesti con orgoglio” (Bukhari 3465, Muslim 2085). L’Islam vieta ugualmente gli abiti chiamati libaas ash-shuhrah, cioè vestiti troppo eccentrici e che attirano l’attenzione della gente per la loro stravaganza o provocano repulsione per la loro forma o per i colori o che vengono indossati per farsi notare e per orgoglio. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha detto a tal riguardo: “Chi indossa abiti stravaganti per attirare l’attenzione della gente, nel Giorno della resurrezione Allah lo vestirà con abiti umilianti” (Ahmad 5664, Ibn Majah 3607).
5) I vestiti in cui ci sia oro o seta naturale sono vietati agli uomini, come ha chiarito il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Questi due elementi [oro e seta] sono vietati agli uomini della mia comunità, mentre sono leciti alle donne” (Ibn Majah 3595, Abu Dawud 4057). La seta vietata agli uomini è quella pura naturale, prodotta dai bachi da seta
6) Gli abiti prodotti con eccesso e spreco. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Mangiate, bevete e vestitevi senza sprechi né arroganza” (Nasa’i 2559). Tuttavia vanno considerate le diverse situazioni, per cui il ricco può acquistare abiti che il povero non può permettersi, visto il diverso livello di ricchezza e rango sociale. Perciò un tipo di abito può essere adatto per un ricco, ma diventerebbe uno spreco per un povero.
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Parte 3
La caccia in base alle norme islamiche
La caccia è consentita per gli animali le cui carni sono lecite e che non è possibile altrimenti catturare e macellare islamicamente, come gli uccelli (non carnivori) che vivono liberi, cervi, lepri, ecc.
Vi sono tuttavia alcune regole da rispettare:
- Il cacciatore deve essere un Musulmano o appartenente alla Gente del Libro, dotato di discernimento e avente l’intenzione di cacciare nel rispetto delle regole islamiche. Non è lecita (halal) la cacciagione procurata da un idolatra o uno squilibrato.
- L’animale cacciato deve appartenere alla categoria di animali selvatici che fuggono l’uomo e non possono quindi essere macellati normalmente; non è quindi lecita la caccia di animali come la gallina, la pecora, la mucca.
- Lo strumento di caccia deve essere adeguato (la freccia appuntita o i colpi dell’arma, ecc.), ma l’animale ucciso con un oggetto pesante (ad esempio una roccia) non è lecito a meno che la persona riesca a macellare l’animale prima che questo muoia per il colpo ricevuto.
- Deve essere menzionato sull’animale il nome di Allah, dicendo Bismillah (nel Nome di Allah) prima di sparare o lanciare la freccia o simili.
- Se l’animale colpito resta in vita, si deve procedere con la macellazione.
- La caccia è permessa nell’Islam solo per necessità di cibo. Uccidere un animale per divertimento, senza la finalità di mangiarlo, è illecita.
Buone maniere nel consumo del cibo e delle bevande
Allah, gloria a Lui, ha prescritto alcune norme di buon comportamento nel consumo di cibo e bevande. Tali norme emanano la saggezza divina e servono all’uomo per ricordare la beneficenza del suo Signore, per proteggersi dalle malattie, per evitare sprechi ed eccessi.
Alcune di queste norme:
- Non è consentito il consumo di cibi o bevande in recipienti d’oro o d’argento o rivestiti d’oro o d’argento, perché questa è una forma di eccesso e spreco e rappresenta un’offesa per i poveri. Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Non bevete da una coppa d’oro o d’argento e non mangiate in piatti di questo tipo: essi sono per i miscredenti in questo mondo e per noi nella vita futura” (Bukhari 5110, Muslim 2067).
- Lavarsi le mani prima e dopo il pasto, particolarmente se sporche e se tracce di cibo restano sulle mani alla fine del pasto.
- Pronunciare il Nome di Allah (dicendo Bismillah) prima di cominciare a mangiare o bere. Ciò col significato di chiedere la benedizione e l’aiuto divino. Se ci si dimentica di fare ciò e ci si ricorda dopo aver già cominciato a bere o mangiare si dovrà dire: Bismillahi awwalihi wa akhirih (nel Nome di Allah all’inizio ed alla fine). Una volta il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) vide un ragazzino che mangiava senza rispettare le buone norme, quindi gli insegnò: “O ragazzo, pronuncia il Nome di Allah, mangia con la mano destra e mangia quel che è dinanzi a te” (Bukhari 5061, Muslim 2022).
- Mangiare e bere con la mano destra. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Non mangiate con la sinistra perché Satana mangia con la sinistra” (Muslim 2019).
- È raccomandato non mangiare o bere stando in piedi.
- Si deve mangiare il cibo che è vicino a noi, non quello che sta di fronte ad altre persone, perché questo sarebbe un atto di maleducazione; perciò il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “… e mangia quel che è dinanzi a te”.
- Se qualcosa del cibo cade a terra, è bene raccoglierlo, pulirlo e quindi mangiarlo; ciò per rispetto della beneficenza di Allah e per il cibo in particolare.
- Non si deve criticare o disprezzare alcuna forma di cibo. Lo si mangi e apprezzi oppure lo si lasci senza dire nulla. Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) non criticava mai il cibo: se gli piaceva lo mangiava, altrimenti lo lasciava (Bukhari 5093, Muslim 2064).
- Si devono evitare eccessi nel cibo, in quanto ciò provoca malattie e pigrizia. La moderazione è sempre l’atteggiamento migliore, come ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “L’uomo non riempie un recipiente peggiore che il suo stomaco: pochi bocconi sarebbero sufficienti, ma se proprio vuole mangiare di più, allora deve riempire il suo stomaco con un terzo di cibo, un terzo di bevanda, e lasciare un terzo per respirare agevolmente” (Tirmidhi 2380, Ibn Majah 3349).
- Al termine del pasto si deve dire: Al hamdu lillah (Lode ad Allah), per lodare e ringraziare Allah della beneficenza ricevuta e di cui molte persone sono prive. Si può anche dire in modo più completo: Al hamdu lillahi-l-ladhi at’amana hadha wa razaqanihi min ghayri hawlim-minni wa la quwwah (Lode ad Allah che mi ha nutrito con questo cibo e me ne ha provvisto senza forza né capacità da parte mia).
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse “Allah è compiaciuto di uno tra i Suoi servi che mangia qualcosa e Lo loda per ciò che ha mangiato e beve qualcosa e Lo loda per ciò che ha bevuto.” (Sahih Muslim 2734)
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Parte 2
Pesci ed alimenti marini
Sono tutti quegli animali che vivono nell’acqua per la maggior parte del tempo.
A questa categoria appartengono tutte le creature che vivono in grandi quantità d’acqua (mari, laghi, fiumi, ecc.).
È lecito il consumo di tutti questi tipi di alimenti marini, siano essi animali o piante, siano stati catturati o trovati morti, a condizione che non siano nocivi alla salute. Ha detto l’Altissimo: “Vi è lecita la pesca e il cibo che ne ricaverete” (Corano 5, 96).
Col termine “pesca” si intende qui il pesce vivo, mentre con “cibo” si intende quel che il mare fa trovare già morto. (Questo secondo la scuola Shafiita. La scuola Hanafita differisce leggermente).
Animali di terra
Esistono due condizioni per rendere lecito il consumo di carne di animali di terra:
1) Che si tratti di animali di cui è lecito cibarsi 
2) Che siano uccisi o macellati in conformità alla legge islamica (Sharia)
Quali sono gli animali permessi ?
La regola generale è che tutti gli animali sono permessi, ad eccezione di quelli esplicitamente dichiarati illeciti dal Corano e dalla sunnah.
Gli animali vietati sono:
Il maiale: esso è illecito ed impuro in ogni sua parte, per cui nulla di esso può essere utilizzato. Ha detto l’Altissimo: “Vi sono vietati gli animali morti, il sangue, la carne di porco” (Corano 5, 3) e ha detto anche: “ … e la carne di porco che è immonda” (Corano 6, 145).
> È lecito cibarsi di ogni animale dopo averlo macellato islamicamente, con alcune eccezioni menzionate nel Corano e nella sunnah 
1) Tutti gli animali carnivori di grande taglia, come il leone o la tigre, e di piccola taglia, come il gatto o il cane.
2) Gli uccelli predatori, come l’aquila, il falco, il gufo, ecc.
3) Gli insetti: sono illeciti in quanto non possono essere macellati; ad eccezione delle locuste, in base alla parola del Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace): “Ci sono stati resi leciti due tipi di animali morti: i pesci e le locuste” (Ibn Majah, 3218).
4) Serpenti, vipere e topi: È vietato cibarsene ed è raccomandato uccidere tali animali. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Ci sono cinque animali che è lecito uccidere, anche se ci si trova nello stato di sacralità del pellegrinaggio (ihrām): il serpente, il corvo, il topo, il cane rabbioso, lo scorpione”.
5) L’asino domestico, che viene utilizzato nei villaggi per il trasporto di cose e persone.
Tipi di animali permessi:
Gli animali resi leciti da Allah in questa categoria si dividono in due tipi:
1) Gli animali selvatici che fuggono l’uomo per non farsi catturare, quindi non è possibile macellarli ritualmente, ma si possono cacciare o pescare nel rispetto delle norme islamiche.
2) Gli animali addomesticati o da allevamento, quindi le cui carni sono lecite solo se macellati islamicamente.
La macellazione islamica:
La macellazione rituale deve essere conforme ad alcune regole specifiche.
Regole islamiche per la macellazione:
Allah, gloria a Lui, ha reso il cibo della Gente del Libro (Ebrei e Cristiani) lecito per noi se osservano le regole per la macellazione.
1) La pesona che esegue la macellazione deve essere un Musulmano o appartenente alla Gente del Libro (Ebreo o Cristiano), capace di eseguire la macellazione, avendo raggiunto l’età del discernimento e avendo l’intenzione di eseguire la macellazione.
2) La lama utilizzata per la macellazione deve essere adatta e ben affilata, come un coltello. È vietato uccidere l’animale con qualcosa di pesante o per stordimento o per shock elettrico.
3) Deve essere menzionato il nome di Allah dicendo: Bismillah (Nel Nome di Allah) nell’atto di affondare la lama
4) Devono venire recisi almeno tre delle seguenti quattro parti: l’esofago, la carotide, le due vene maggiori della gola.
Solo se tali condizioni vengono rispettate è lecito consumare le carni dell’animale macellato.
Tipi di carni nei ristoranti e negozi:
1) Le carni macellate da quanti non sono Musulmani né appartenenti alla Gente del Libro (come Buddisti, Indù, atei, ecc.) sono illecite. Questa è la situazione dei paesi dove le popolazioni non sono musulmane né fanno parte della Gente del Libro. Questo tranne nel caso esistano eccezioni.
2) Le carni macellate da Musulmani o Gente del Libro sono lecite. L’opinione degli studiosi musulmani su questo punto è unanime.
3) Le carni macellate da Musulmani o Gente del Libro ma non nel rispetto delle norme islamiche (ad esempio con shock elettrico o annegamento) sono illecite.
4) Le carni macellate da Gente del Libro ma di cui non sappiamo come sono state macellate sono da considerarsi generalmente lecite, ma è raccomandato pronunciare il Nome di Allah prima di mangiarle. Resta tuttavia preferibile cercare di procurarsi della carne di cui si è certi essere carne lecita dal punto di vista islamico (halal).
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: Il Tuo Cibo e Le Tue Bevande: Parte 1
Il consumo di cibo lecito (halal) è molto importante, in quanto da esso dipende la risposta di Allah alle nostre invocazioni e le benedizioni sulle nostre ricchezze e sulle nostre famiglie. Si considera lecito ogni tipo di cibo che è in sé permesso e che è stato acquisito in modo lecito, con denaro guadagnato onestamente senza prevaricare nessuno.
Regole generali a proposito del cibo e delle bevande:
La regola generale nella Sharia, o Legge Islamica, è che tutti i cibi e le bevande sono permesse tranne alcune eccezioni, espressamente proibite, che danneggiano la salute, il comportamento o la morale di una persona. Allah ha creato tutto ciò che è sulla terra a beneficio dell’uomo, ad esclusione di alcune cose che ha dichiarato per noi illecite: “Egli ha creato per voi tutto quello che c’è sulla terra” (Corano 2, 29).
Piante e frutti
Tutti i tipi di piante coltivate dall’uomo o i cui frutti sono raccolti dall’uomo, erbe e funghi, sono tutti leciti, a parte quelli che danneggiano la salute, o ottenebrano la ragione come gli alcolici e le droghe.
Bevande alcoliche
Sono tutte le sostanze che inebriano e ottenebrano la ragione e provocano perdita di autocontrollo. Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Ogni sostanza intossicante è khamr (alcolica) ed ogni sostanza alcolica è vietata (haram)” (Muslim 2003). Questo vale tanto per le sostanze prodotte da frutti (come l’uva, i datteri, i fichi, l’uva passa), come pure dal grano, orzo, mais, riso, come anche da sostanze dolci come il miele. Tutto quello che intossica è illecito qualunque denominazione riceva o comunque sia prodotto, anche quando viene aggiunto a succo naturale di frutta come talvolta avviene nella preparazione di dolci e cioccolata.
 L’Islam protegge l’intelletto da tutto ciò che lo può danneggiare.
Preservazione della ragione:
La nobile religione dell’Islam persegue il bene dell’uomo tanto in questa vita quanto in quella futura; in particolare la religione mira alla cura di cinque necessità umane: la religione, la vita, l’intelletto, le ricchezze, la progenie.
L’intelletto è la base della responsabilità legale (manaat at-takleef) ed il perno su cui fa appoggio l’onore e il favore divino nei confronti dell’essere umano. Per questo l’Islam protegge la ragione umana da ogni fattore che ne possa minare l’integrità e la stabilità.
Le norme riguardanti gli alcolici:
L’assunzione di alcolici rappresenta uno dei peccati maggiori, severamente condannata dal Corano e dalla sunnah:
- Ha detto l’Altissimo: “O voi che credete, in verità il vino, il gioco d’azzardo, le pietre idolatriche, le frecce divinatorie, sono immonde opere di Satana. Evitatele, affinché possiate prosperare” (Corano 5, 90).
- Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Ogni intossicante è una forma di sostanza alcolica (khamr) ed ogni intossicante è illecito (haram): chi beve sostanze alcoliche nella vita terrena fino a diventarne dipendente e muore in tale stato, nella vita futura non gusterà il vino del Paradiso” (Muslim 2003).
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha detto anche, a proposito del contrasto tra la fede e gli alcolici: “Nel momento in cui una persona beve alcolici non è più credente” (Bukhari 5256, Muslim 57).
- Allah ha imposto una punizione corporale a chi beve alcolici, in tal modo costui perde dignità e credibilità nella società.
Allah, gloria a Lui, mette in guardia chi persiste nel bere alcolici fino a morire in questo stato di dipendenza senza pentirsene. Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Allah – gloria a Lui l’Onnipotente – ha promesso a chi beve alcolici di far loro bere Teenat al-Khabaal.” (Muslim 2002). Teenat al-Khabaal si riferisce ai liquidi immondi che fuoriescono dai corpi dei condannati nel fuoco infernale” 
- Chi partecipa o aiuta qualcun altro nell’assunzione di bevande alcoliche in qualunque modo rientra fra quelli cui Allah ha promesso tale castigo. Per tale motivo “Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha maledetto dieci categorie di persone che hanno a che fare con gli alcolici: chi li produce, quelli per cui vengono prodotti, quelli che li bevono, quelli che li versano, quelli che li trasportano, quelli per cui vengono trasportati, quelli che li vendono, quelli che beneficiano dei soldi derivanti dalla loro vendita, quelli che li comprano e quelli per cui vengono comprati” (Tirmidhi 1295).
Le droghe
L’assunzione di droghe – vegetali o artificiali, in qualsiasi modo vengano assunte – rappresenta un peccato enorme, un atto di disobbedienza nei confronti del Creatore. Le droghe indeboliscono l’intelletto e colpiscono il sistema nervoso, causando innumerevoli malattie fisiche e psicologiche e possono portare alla morte. Allah il Misericordioso dice: “… e non uccidetevi da voi stessi. Allah è misericordioso verso di voi” (Corano 4, 29).
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 5
Diritti dei genitori
Il rispetto e la benevolenza verso i genitori costituiscono una delle azioni migliori e più meritorie del compenso divino, al punto che Allah ha posto tale comportamento sullo stesso piano della devozione verso di Lui e della fede nella Sua Unicità.
Allah ha fatto del rispetto e della benevolenza verso i genitori tra i mezzi maggiori per l’accesso al Paradiso. Infatti il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha detto: “Un genitore è la porta centrale fra tutte le porte del Paradiso: se vuoi puoi perdere o garantirti l’accesso attraverso questa porta” (Tirmidhi 1900).
Il pericolo derivante dalla disobbedienza e dal maltrattamento verso i genitori:
Tutte le Rivelazioni concordano sul fatto che il maltrattamento dei genitori costituisce uno fra i peccati maggiori. Come ebbe a dire il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ai suoi Compagni: “Volete che vi dica qual è il più grande fra i peccati maggiori?”. Risposero: “Certamente o Messaggero di Allah”. Disse: “L’associare ad Allah altre divinità e la disobbedienza verso i genitori” (Bukhari 5918).
L’obbedienza ai genitori in tutto, tranne nelle cose vietate:
L’obbedienza ai genitori è dovuta in tutto quel che chiedono ad eccezione di quel che contraddice l’obbedienza ad Allah, in quanto non si disobbedisce al Creatore per obbedire ad una creatura. Ha detto Allah l’Altissimo: “Abbiamo comandato all’uomo di trattare bene suo padre e sua madre; ma se essi ti vogliono obbligare ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, allora non obbedir loro” (Corano 29, 8).
La benevolenza verso i genitori, particolarmente quando sono anziani:
Ha detto Allah l’Altissimo: “Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i tuoi genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con gentilezza” (Corano 17, 23).
Dunque Allah l’Altissimo ci dice che ha reso l’obbedienza ai genitori obbligatoria ed ha vietato abbandonarli o respingerli, soprattutto quando diventano anziani e deboli. La mancanza di rispetto nei confronti dei genitori è del tutto vietata, fosse pure con un semplice sbuffo d’insopportazione.
Genitori non musulmani:
L’obbedienza, il rispetto e le benevolenza verso i genitori sono dovuti anche se non sono musulmani. Ha detto l’Altissimo: “E se entrambi ti obbligassero ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedire loro, ma sii comunque cortese con loro in questa vita” (Corano 31, 15). La forma più alta ed importante di benevolenza verso i genitori è quella di invitarli alla retta via e di far loro amare l’Islam, con saggezza e gentilezza.
Diritti dei figli
- La scelta di una moglie devota, affinchè diventi una madre devota: questo è il più grande dono che un padre possa fare ai suoi figli.
- La scelta di un bel nome per il proprio figlio o figlia, perché questo lo accompagnerà per il resto della sua vita.
- Dare una buona educazione ed istruire i propri figli nei fondamenti della religione per fargliela loro amare. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Ognuno di voi è un guardiano ed è responsabile per il suo gruppo: il governatore è un guardiano responsabile della gente che governa; l’uomo è guardiano della sua casa ed è responsabile della sua famiglia; la donna è guardiana e responsabile della casa del marito e dei suoi figli. Non siete dunque tutti guardiani e responsabili del vostro gruppo?” (Bukhari 2416, Muslim 1829)
- Il sostentamento.
Il padre deve spendere per provvedere ai bisogni dei propri figli e delle proprie figlie, senza avarizia; deve anzi spendere quanto è nelle sue facoltà, senza restrizioni. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Commette un peccato l’uomo che lesina sulle spese a favore di chi è alle sue dipendenze” (Abu Dawud 1692).
E ha detto inoltre a proposito della cura e della spesa a favore delle figlie in particolare: “Chi è responsabile di queste figlie e le tratta bene, sarà da loro protetto dal Fuoco dell’Inferno” (Bukhari 5649, Muslim 2629).
- La giustizia tra i figli, maschi e femmine.
Infatti il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha detto: “Abbiate timore di Allah e siate giusti con i vostri figli” (Bukhari 2447, Muslim 1623). 
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 4
Il divorzio
L’Islam incoraggia con vigore il matrimonio duraturo, tuttavia contempla regole specifiche per il divorzio quando ciò diventa necessario 
L’Islam considera il matrimonio come un contratto permanente fra gli sposi fino a quando la morte li separerà, per questo Allah ha definito tale contratto come “un patto solenne”. Non è dunque lecito nell’Islam contrarre matrimonio per un periodo determinato.
Tuttavia l’Islam offre regole pratiche per la vita degli esseri umani su questa terra, con le loro caratteristiche e la loro natura umana. Per questo l’Islam prevede regole specifiche per la dissoluzione dell’atto matrimoniale, quando la vita di coppia diventa difficile e dopo che tutti i tentativi per la riconciliazione hanno fallito. Infatti la Rivelazione islamica offre soluzioni realistiche e tiene conto di entrambe le parti. Quando l’avversione ed i conflitti fra gli sposi diventano intollerabili, il divorzio rappresenta una necessità per il perseguimento del bene comune, della stabilità familiare e sociale di entrambi i coniugi; questo perché il matrimonio in corso non persegue più gli scopi originali ed il divorzio diventa allora il male minore.
Dunque il divorzio è stato reso lecito come soluzione a tali problemi ed affinchè entrambi i coniugi possano sposarsi con qualcun altro, nella speranza di poter trovare nel nuovo coniuge quel che non ha trovato nel primo ed in base alla Parola di Allah l’Altissimo: “In caso di separazione Allah, nella Sua generosità, darà a entrambi della Sua abbondanza. Allah è Immenso e Saggio” (Corano 4, 130).
Il divorzio è tuttavia caratterizzato da molte norme e disposizioni, tra cui::
- La regola generale è che il divorzio sia prerogativa dell’uomo e non della donna.
- La donna che non riesce più a tollerare la vita col marito, e quest’ultimo non intende da lei divorziare, può richiedere il divorzio al giudice, il quale può imporre il divorzio se sussistono validi motivi.
- L’uomo può tornare sulla sua decisione di divorzio per due volte; ma dopo aver pronunciato il divorzio per la terza volta, il marito non potrà tornare con la moglie fino a quando quest’ultima non si sarà maritata con un altro uomo e poi da lui divorziata.
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 3
Il matrimonio nell’Islam
Il matrimonio crea una relazione tra le più importanti dal punto di vista islamico.
Il matrimonio rappresenta tra le più importanti relazioni sociali che l’Islam prevede ed incoraggia; esso è una tradizione dei profeti.
L’Islam attribuisce molta importanza alle regole del matrimonio, ai suoi principi etici, ai diritti e doveri coniugali; ciò al fine di rendere tale relazione stabile e duratura, di formare una famiglia forte dove i bambini crescono in modo sano e sereno, seguendo la retta via dell’Islam e perseguendo il successo in tutti i campi della vita.
Alcuni fra questi principi:
L’Islam ha stabilito alcune regole sia per il marito che per la sposa, affinché il loro matrimonio sia valido.
Condizioni relative alla sposa:
1) Che la sposa sia Musulmana o appartenente alla Gente del Libro (Ebrea o Cristiana) credente nella sua religione; tuttavia l’Islam ci invita a cercare la donna Musulmana devota, in quanto essa sarà madre ed educatrice dei nostri figli e ci aiuterà nel seguire la retta via e compiere il bene. Come ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “... sposa dunque una donna pia, affinché tu possa prosperare” (Bukhari 4802, Muslim 1466).
2) Che la donna sia casta e di sani principi; infatti è vietato il matrimonio con una donna nota per la sua corruzione e immoralità. Come ha detto l’Altissimo: “[Vi sono lecite] le donne credenti e caste, e le donne caste di coloro cui fu data la Scrittura prima di voi” (Corano 5, 5).
3) Non deve essere una delle donne con cui è vietato ad un uomo di sposarsi in modo assoluto, come precedentemente spiegato. Non è inoltre consentito sposarsi con due sorelle allo stesso tempo, oppure con la zia materna o paterna della moglie, mentre si è ancora sposi di quest’ultima.
Condizioni relative allo sposo:
Lo sposo deve essere Musulmano. L’Islam vieta il matrimonio di una Musulmana con un non musulmano, sia pure egli appartenente alla Gente del Libro o ad altra tradizione religiosa. Il matrimonio è dunque valido se sussistono due condizioni:
La pratica religiosa.
Il buon comportamento.
Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Se una persona di cui apprezzate religiosità e comportamento chiede la mano di vostra figlia, dategliela in sposa” (Tirmidhi 1084, Ibn Majah 1967).
Diritti e doveri dei coniugi
Allah ha stabilito diritti e doveri per entrambi i coniugi e ha raccomandato ad entrambi tutto quel che può sviluppare e mantenere una sana vita familiare. La responsabilità è condivisa: un coniuge non deve mai chiedere all’altro quel che è al di sopra delle sue possibilità. Così ha detto l’Altissimo: “Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone maniere” (Corano 2, 228). È dunque necessaria la reciproca tolleranza e la mutua generosità affinché possa crescere e prosperare una buona famiglia.
I diritti della moglie:
1) Il sostentamento e l’abitazione:
Un uomo musulmano è moralmente obbligato a supportare la moglie e i figli con gentilezza.
- Il marito deve provvedere al nutrimento ed al vestiario della moglie, come pure di ogni sua altra necessità; deve inoltre garantirle un’abitazione adeguata. Tutto ciò, anche se ella fosse ricca.
- Com’è calcolato l’importo del mantenimento? Il valore di quanto il marito deve spendere per il mantenimento della moglie è commisurato alle disponibilità finanziarie del marito stesso, evitando sprechi e avarizie. Ha detto l’Altissimo: “L’agiato spenda della sua agiatezza, colui che ha scarse risorse spenda di quello che Allah gli ha concesso” (Corano 65, 7).
- Quando l’uomo spende per provvedere alla sua famiglia, non deve mai rinfacciare tali spese; deve anzi spendere e provvedere alla famiglia – come Allah ha detto – secondo le buone maniere, ovvero con gentilezza; infatti questo non è un favore che fa verso sua moglie, ma un diritto che la moglie ha nei suoi confronti.
- Spendere le proprie ricchezze per sostentare la famiglia porta ad un’enorme ricompensa divina. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Quando il Musulmano spende qualcosa per la sua famiglia sperando nella ricompensa divina, tale spesa sarà contata per lui come un atto di carità” (Bukhari 5036, Muslim 1002). E ha inoltre detto (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Non c’è spesa che farai – se accompagnata dall’amore per Allah – fosse pure il boccone di cibo che offri a tua moglie, senza che otterrai per questo la ricompensa divina” (Bukhari 56, Muslim 1628). Chi invece non rispetta il suo dovere di spesa o è avaro pur potendo spendere, compie in verità un grande peccato, come ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Commette di fatto un peccato chi lesina nel provvedere a quanti sono alle sue dipendenze” (Abu Dawud 1692).
2) Vivere con gentilezza:
La vita in comune può essere caratterizzata dalla gentilezza solo se si basa sul buon comportamento, sulle maniere gentili, sulle parole dolci, sulla tolleranza degli errori e mancanze di cui nessuno è esente. Ha detto l’Altissimo: “Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene” (Corano 4, 19).
Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Il credente con la fede più alta è quello dal comportamento migliore; i migliori fra voi sono quelli che hanno il comportamento migliore con le loro mogli” (Tirmidhi 1162).
Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “In verità il credente con la fede più alta è quello dal comportamento migliore ed il più gentile con la sua famiglia” (Tirmidhi 2612, Ahmad 24677).
Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Il migliore di voi è il migliore nel comportamento con la sua famiglia ed io sono il migliore nel comportamento con la mia famiglia” (Tirmidhi 3895).
Uno dei Compagni si rivolse al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) chiedendogli: “O Messaggero di Allah, qual è il diritto di una moglie nei confronti del marito?”. Rispose: “Nutrila quando ti nutri, vestila quando ti vesti, non colpirla al volto, non accusarla né separarti da ella se non all’interno della vostra abitazione” (Abu Dawud 2142).
3) Pazienza e tolleranza:
L’uomo deve tenere in conto che la natura femminile è diversa da quella maschile; deve anche saper considerare la vita da ogni punto di vista: nessun essere umano è esente da errore. Dobbiamo quindi essere pazienti e tenere in considerazione gli aspetti positivi della personalità del coniuge, come affermato nel Corano: “Non dimenticate la generosità tra voi” (Corano 2, 237). Ed il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Un credente non deve detestare una credente: se disapprova una parte del suo carattere, ne approverà un’altra parte” (Muslim 1469).
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha confermato l’importanza di essere gentili ed usare buone maniere con le donne; ma allo stesso tempo ci ha ammonito sul fatto che la natura psicologica femminile è diversa da quella maschile. Tale differenza è un elemento complementare all’interno della famiglia, non deve quindi diventare un motivo di divisione e divorzio. Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha detto: “Trattate bene le donne: la donna fu creata da una costola, quindi ella non si raddrizzerà in base alla tua maniera. Se vuoi trarne godimento, dovrai farlo accettandone i difetti. Ma se vorrai raddrizzarla, la spezzerai ovvero finirai col divorziarla” (Bukhari 3153, Muslim 1468).
4) Passare la notte con la moglie:
Il marito deve passare la notte con sua moglie come minimo un giorno ogni quattro. Se infatti è sposato con più mogli, egli deve trattarle in modo eguale.
5) La difesa della dignità e la protezione della moglie:
Quando un uomo si sposa, sua moglie diventa il suo onore. Egli dovrà quindi proteggere il suo onore fino alla morte, come ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Chi muore per difendere la sua famiglia, muore da martire” (Tirmidhi 1421, Abu Dawud 4772).
6) Non divulgare i segreti coniugali:
È vietato al marito di parlare delle cose personali riguardanti sua moglie, come pure di quel che avviene fra i due coniugi. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha infatti detto: “La persona nella situazione peggiore nel Giorno della Resurrezione sarà colui che avendo avuto rapporti coniugali con la moglie, poi ne divulga i segreti ad altri” (Muslim 1437).
7) Non è consentita l’aggressività né l’ostilità nei confronti della moglie:
L’Islam contempla una serie di misure per risolvere i problemi coniugali. Tra queste:
- È necessario innanzitutto cercare una soluzione attraverso il dialogo, il consiglio e l’ammonimento per correggere gli sbagli commessi.
- L’uomo può ricorrere alla sospensione della parola non rivolgendosi alla moglie fino ad un massimo di tre giorni. Se questo non è sufficiente, allora egli può sospendere i rapporti coniugali, ma senza abbandonare il tetto coniugale.
- ‘A’ishah (Allah sia soddisfatto di lei) ha detto: “Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) non ha mai picchiato una donna né un servitore, eccetto nel corso di una battaglia sulla via di Allah”.
8) Istruirla e consigliarla:
L’uomo deve saper stabilire ordini e divieti per la famiglia; egli deve saper guidare la famiglia alla via del Paradiso e proteggerla dal fuoco infernale, agevolando e promuovendo l’obbedienza ad Allah e vietando le cose illecite. Similmente la donna deve consigliare il marito e guidarlo al bene, educare i figli secondo i valori islamici. Ha detto l’Altissimo: “O credenti, preservate voi stessi e le vostre famiglie, dal Fuoco” (Corano 66, 6). E ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “… e l’uomo è pastore della sua famiglia e responsabile del suo gruppo” (Bukhari 2416, Muslim 1829).
9) Rispettare le condizioni stabilite dalla moglie:
Se la donna – all’atto del matrimonio – pone una condizione islamicamente accettabile, come un tipo particolare di abitazione o un certo ammontare di spesa ed il marito accetta tale condizione, allora egli è tenuto al rispetto di tale condizione. Infatti il contratto matrimoniale è un atto solenne le cui condizioni diventano un vincolo obbligatorio. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Le condizioni che dovete rispettare con maggior fedeltà sono quelle che rendono le spose a voi lecite [il contratto di matrimonio]” (Bukhari 4856, Muslim 1418).
Diritti del marito:
1) Obbedienza con le buone maniere:
Allah ha fatto dell’uomo il sostegno della donna, cioè responsabile di essa, della sua guida e protezione. A tal fine Allah ha creato l’uomo con caratteristiche specifiche ed ha imposto all’uomo particolari obblighi economici. Ha detto l’Altissimo: “Gli uomini sono responsabili delle donne, a causa di quel che Allah concede agli uni rispetto ad altri e perché spendono [per esse] i loro beni” (Corano 4, 34).
2) Soddisfare le necessità sessuali del marito:
Fa parte dei diritti del marito nei confronti della moglie, quello di poter avere relazioni sessuali con lei. È quindi raccomandato che la moglie si faccia bella per suo marito. Invece la moglie compie un grave peccato se rifiuta l’invito del marito alla relazione sessuale; questo tranne nel caso di un impedimento legale, come le mestruazioni, il digiuno obbligatorio, la malattia, ecc.
3) Non è consentito alla moglie far entrare in casa qualcuno che lui non desidera:
È diritto del marito che la moglie non permetta che entri in casa qualcuno che lui non desidera. Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Non è consentito alla donna di digiunare [eccetto il digiuno obbligatorio] in presenza del marito, se non col suo permesso; e non le è consentito far entrare in casa nessuno se non col suo permesso” (Bukhari 4899).
4) Non è consentito alla moglie uscire di casa se non col permesso del marito:
È diritto del marito che la moglie non esca di casa se non col suo permesso; tale permesso può essere concesso in modo specifico per un caso particolare o in modo generale affinchè la moglie, ad esempio, possa recarsi regolarmente al lavoro o per altre sue necessità.
5) Servire il marito:
È raccomandato che la moglie sia premurosa nei confronti del marito, preparandogli il cibo e impegnandosi in tutti gli altri affari domestici.
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Famiglia: Parte 2
Categorie di donne rispetto ad un uomo:
Ci sono diverse categorie di donne:
1) La moglie: L’uomo ha il diritto di guardare e godere della compagnia di sua moglie come desidera, come pure la donna gode dello stesso diritto. Allah ha definito il marito come vestito di sua moglie e la moglie vestito di suo marito: meravigliosa immagine di un’unione fisica, sentimentale e mentale. Ha detto l’Altissimo: “Esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro” (Corano 2, 187).
2) La donna che non può sposare: È ogni donna con cui un uomo non può mai contrarre matrimonio. Esistono a tal proposito varie categorie:
Sua madre, sua nonna materna o paterna e ascendenti
Sua figlia o la figlia di suo figlio o la figlia di sua figlia e discendenti
La sorella da ambo i genitori o da uno fra i due
La zia paterna o la zia del patrigno, come pure la zia del padre e quella della madre
La zia materna o la zia della matrigna, come pure la zia del padre e quella della madre
La figlia del fratello o del fratellastro e discendenti
La figlia della sorella o della sorellastra e discendenti
La madre della moglie (tanto che sia ancora sposato con lei o divorziato da lei) e sua nonna
La figlia della moglie nata da precedente matrimonio
La moglie del figlio e discendenti
La moglie del padre e ascendenti
3) La donna con cui non ha alcun tipo di parentela:
È la donna con cui non esiste alcun vincolo. Può essere tra la cerchia parentale, come la cugina materna o paterna o la moglie del fratello (dopo il suo divorzio o la sua morte); oppure al di fuori della cerchia parentale.
Ogni giorno purtroppo notizie e statistiche parlano di casi di stupri e relazioni sessuali illecite che provocano la distruzione di famiglie e società lontane dalla legge divina.
L’Islam ha messo tali regole a proposito del legame fra la donna e l’uomo per proteggere la dignità di entrambi e chiudere le porte a Satana, contro le sue tentazioni nei confronti dell’essere umano. Chi ha creato l’essere umano conosce meglio di chiunque altro quel che gli è più utile, come ha detto l’Altissimo: “Non conoscerebbe ciò che Egli stesso ha creato, quando Egli è il Perspicace, il Ben informato?” (Corano 67, 14).
Norme riguardanti la relazione fra l’uomo e la donna con cui non sussiste impedimento legale al matrimonio:
1) Abbassare lo sguardo:
Abbassare lo sguardo distogliendolo da quel che Allah ha vietato aiuta a mantenere la propria castità e difendere la propria dignità
Il Musulmano non deve guardare le parti intime altrui o quel che comunque può suscitare la sua passione, né deve mantenere lo sguardo su una donna senza necessità.
Allah ha ordinato ad entrambi i sessi la castità degli sguardi, essendo questo il modo di proteggere la propria castità e dignità. Al contrario, lanciare sguardi senza limite è fonte di peccati e corruzione. Ha detto l’Altissimo: “Di’ ai credenti di abbassare il loro sguardo e di essere casti. Ciò è più puro per loro. Allah ben conosce quello che fanno. E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste” (Corano 24, 30-31).
Se lo sguardo cade senza intenzione su quel che è illecito guardare, bisogna distogliere subito lo sguardo. Ciò riguarda qualunque forma di pubblicazione, incluso internet, che spinge al desiderio sessuale.
2) Le relazioni interpersonali si devono basare sulle buone maniere ed il retto comportamento
Nel dialogo fra un uomo ed una donna (che potrebbe legalmente sposare) si devono sempre osservare regole di buon comportamento, evitando tutto quel che può suscitare passione ed istinti sessuali. Per tale motivo:
- Allah ha interdetto alle donne di rivolgersi agli uomini (che potrebbero legalmente sposare) con tono di voce sdolcinato, ordinando invece loro di mantenere un tono di voce normale. Ha detto l’Altissimo: “… non siate accondiscendenti nel vostro eloquio, ché non vi desideri chi ha una malattia nel cuore. Parlate invece in modo conveniente” (Corano 33, 32).
- Allah ha vietato movimenti ed atteggiamenti tali da suscitare passione, come pure di mostrare intenzionalmente parte delle proprie bellezze e ornamenti. Ha detto l’Altissimo: “E non battano i piedi, sì da mostrare gli ornamenti che celano” (Corano 24, 31).
Divieto di rimanere soli un luogo chiuso con una donna non appartenente alla cerchia familiare (Khalwah)
L’uomo non può restare solo con una donna che potrebbe legalmente sposare in una stanza o un luogo chiuso; questo è infatti uno dei modi tramite cui Satana spinge l’uomo al peccato. A tal proposito ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Un uomo ed una donna non stanno soli in un luogo separato senza che Satana sia il terzo di loro” (Tirmidhi 2165).
Indossare il velo (hijāb, il modo modesto di vestire):
Allah ha ordinato alla donna di portare il velo, per coprire la sua bellezza e quel che può attirare un uomo. Infatti la donna attrae l’uomo con la sua bellezza più di quanto non avvenga il contrario.
Allah ha ordinato di portare il velo per diversi motivi, fra cui:
- Affinché la donna possa svolgere il suo ruolo nella vita e nella società, nei domini della scienza e del lavoro nel modo migliore, mantenendo la propria dignità e castità
- Per ridurre le occasioni di deviazione e mantenere la società sana da un lato e proteggere la dignità della donna dall’altro.
- Per aiutare gli uomini a guardare le donne con sguardo casto e a tenere un buon comportamento, comportandosi con le donne in modo rispettoso e non trattandole come mero oggetto di piacere.
Parti che il velo (hijāb) deve coprire:
Allah ha ordinato alla donna che si trovi dinanzi a uomini non suoi familiari di coprirsi interamente ad eccezione del viso e delle mani. Ha detto l’Altissimo: “… non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare” (Corano 24, 31). Tuttavia se l’esposizione del volto e delle mani possono essere causa di tentazione, bisogna coprire anche queste parti.
Criteri del velo:
La donna può indossare il velo nella forma e colori che preferisce, a tali condizioni:
- Che il velo copra le parti che è necessario coprire.
- Che il velo sia ampio e non aderente rivelando così le parti del corpo che deve coprire.
- Che il velo non sia trasparente in modo da rivelare ciò che dovrebbe coprire.
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