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ilmitileignoto · 9 years
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PASTICCIO DI SARDE E BROCCOLO FIOLARO Ho sempre amato il #pesce soprattutto quello azzurro, economico ma sano e sostenibile..infatti è presente in grande quantità nei nostri mari. Ho deciso di utilizzare delle #sarde sfilettate per questa ricetta. Siamo nell'ordine dei 3-4 euro al kg (anche meno nelle promozioni) e sono molto facili da pulire. La cosa importante è che siano fresche, poichè altrimenti la carne tenderebbe a sfaldarsi e quindi non avrebbe la giusta consistenza. Stavolta faremo un pasticcio di sarde e #broccolofiolaro (o broccolo di #Creazzo, una varietà particolare molto diffusa nel Vicentino in questo periodo. Alcuni lo aggiungono anche all'impasto dei cotechini). Io per motivi di tempo e praticità utilizzo la pasta secca pronta da mettere direttamente in teglia, ma è ovvio che l'ideale sarebbe farla da zero (uova e farina, si tira, si taglia, si fa bollire 10 secondi, si raffredda in acqua e ghiaccio e si asciuga in un panno pulito). La besciamella la faccio con l'olio e senza burro poichè la trovo più leggera, ma la ricetta ve la passerò prossimamente. E' bene tenerla non troppo densa per queste preparazioni. In questo caso non ho messo noce moscata (personalmente la detesto) bensì un misto di erbe secche coltivate da me quali timo e salvia per non coprire troppo il gusto del broccolo. Le sarde vanno usate da crude e non vanno salate assolutamente, mentre il broccolo bisogna lessarlo con un pugnetto di sale, strizzarlo e tritarlo grossolanamente. Si lavora ovviamente a strati partendo da besciamella, pasta, broccolo a ciuffi e filetti di sarda stesi..poi ancora pasta, besciamella...e avanti così fino a che arriviamo all'ultimo strato nel quale finiremo con la #besciamella, ciuffetti di broccoli e una bella nevicata di formaggio grattugiato (che io ho messo solo alla fine per bilanciare il gusto e non renderlo troppo stucchevole). 25 minuti in forno statico a 190° + 10 minuti solo grill per far fare la tanto amata crosticina al formaggio, e il gioco è fatto. La variante per gli amanti del gusto nettamente più deciso è quella che consiste nel ripassare il broccolo in padella con un po' di cipollotto fresco e peperoncino..
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ilmitileignoto · 9 years
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Spezzatino di piovra
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Avete mai fatto lo spezzatino di piovra con la polenta? E' un piatto abbastanza economico, per il quale sfruttiamo quei giganteschi tentacoloni di piovra che vediamo sempre nei banchi del pesce (costano circa 10 euro/kg e solitamente li comprano est europei o cinesi per via del prezzo). Il bello è anche quello di usare materia prima economica e valorizzarla, giusto? Partiamo dal fatto che sono pezzi di carne molto molto tenaci, e avete due sistemi per snervarli bene (vi consiglio di usarli entrambi sapientemente): il congelamento e la cottura seguita dal raffreddamento. Quando li comprate buttateli in congelatore così come sono e scordatevi di loro per almeno una settimana. Poi li scongelate e li lessate in acqua poco salata con mezza foglia di alloro, un cucchiaino di bicarbonato e mezzo limone per 40 minuti circa (si parla di circa 1500 grammi di tentacoli, che prima di buttare in acqua avrete separato l'uno dall'altro e tagliati a metà così saranno più facili da cuocere). Fateli raffreddare nella loro acqua in maniera naturale, le fibre si romperanno e risulteranno più teneri. A parte fate un classico sugo di pomodoro con trito di cipolla (non dolce), 400 grammi di passata di pomodoro e una parte di pomodori a cubetti, sale, pepe, salvia e timo essiccati. Quando i tentacoli si sono raffreddati tagliateli a rondelle spesse e buttateli nel sugo di pomodoro aggiungendo un altro mezzo cucchiaino di bicarbonato e un po' d'acqua. Fate cuocere almeno 20 minuti per fare addensare il tutto, poi servitene qualche cucchiaio in un piatto nel quale ci sarà una base di abbondante polenta calda e morbida. Se ne avanzate, nessuno potrà impedirvi di utilizzarlo come condimento per una pasta straordinaria il giorno dopo. Successo garantito...e vi leccherete i baffi:)
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ilmitileignoto · 9 years
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Una ricca insalata
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Un contorno straordinario, di una semplicità quasi disarmante. Un grande piatto della tradizione Catanese, che nel suo luogo d'origine spesso accompagna portate di #cavallo, ma essendo tutti ingredienti della cucina mediterranea è indicato per moltissime altre portate. Pochi ingredienti di qualità: pomodoro, cipolla rossa di Tropea, olio e.v.o., sale e pepe, origano, ricotta salata, il tutto mescolato assieme a crudo. Non siate troppo parsimoniosi con la ricotta..è la chiave del successo
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ilmitileignoto · 9 years
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Death to false burgers..
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Ieri sera mi sono messo a fare un hamburger, uno di quelli che hai voglia di ricordarti per molto tempo, un po' usando prodotti commerciali che avevo in casa e un po' usando materie prime straordinarie. Manzo nostrano allevato alla vecchia maniera insaporito solo con erbe aromatiche, cipolle e peperoni freschi caramellati (olio, sale, pepe, aceto di mele, zucchero), pomodoro a fette, insalata di cavolo cappuccio (condita con yogurt, sale, pepe, erbe aromatiche, succo d'arancia), due fette di Camoscio d'oro, senape con grani spalmata sul pane leggermente tostato (piuttosto di ricomprarlo industriale, me lo faccio io). Come contorno ho usato patate rosse con buccia a spicchi, prima sbollentate 5 minuti in acqua..poi condite con olio, sale aromatizzato trentino, salvia e timo tritati (ci tengo a dire che si tratta di erbe provenienti dal mio terrazzo^^) L'immagine è presa da internet, ma diciamo che rende l'idea. #deathtofalseburgers
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ilmitileignoto · 9 years
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To beef or not to beef..
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Nessuno ha visto la puntata di I Re della Griglia con Dario Cecchini ieri sera su DMAX ? Si sono dimenticati di dire una cosa fondamentale per preparare una perfetta bistecca alla ‪‎Fiorentina‬: la carne non deve MAI essere cucinata da fredda. Una volta tirata fuori dalla cella o dal frigo, è necessario farla ambientare. Questo vale per tutta la carne, non solo per questo taglio. Parliamo del sale? Io sono anni che cucino ‪‎bistecche‬ e ‪‎costate‬, e ho sempre messo un bel pugno di sale grosso in cottura SU GRIGLIA..la storia che il manzo si prende il sale di cui ha bisogno è vera, ma accettiamo e rispettiamo la tradizione !!! ‪
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ilmitileignoto · 10 years
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Asili..
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Per una volta - la prima di una lunga serie, si spera - è NECESSARIO elogiare un paio di ministeri. Eh si, in un periodo dove quasi tutte le notizie sono poco più che vergognose, c'è qualcosa che funziona oltre ogni aspettativa. Mi è capitato sotto mano un menù di un istituto che funge sia da asilo nido che da scuola dell'infanzia, con relativo plico riguardante norme e disposizioni sui comportamenti alimentari da imporre ai bambini..ebbene, sono rimasto sbalordito nel notare l'assenza di wurstel, merendine, salse, burro, fritti, ecc.. pur sapendo quanto sia difficile dar da mangiare ad un bimbo. Patate al forno con le sembianze di patate fritte, frittata fatta sempre al forno, un sacco di verdura..per non parlare del rigore imposto sulla conservazione e lavorazione degli alimenti. Mi è venuto d'istinto fotografarlo e postarlo, perchè è nostro dovere mettere in luce il fatto che con ogni probabilità i vostri figli saranno nutriti adeguatamente, oltre al fatto che soprattutto in periodi come questo, ogni notizia positiva merita di esser messa in luce. Non so voi, ma a me questa cosa ha strappato un grande sorriso:)
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ilmitileignoto · 10 years
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Pasta..all'italiana !!!
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Lo sapevate che in Italia esistono circa 700 varietà di #pasta, ma solo 300 delle quali sono effettivamente diverse tra loro? Un particolare formato si può identificare anche con 30-40 nomi diversi, a seconda della regione o addirittura della provincia. Un po' come per i tagli di carne e per i pesci, ma in maniera molto più complessa.
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ilmitileignoto · 10 years
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Una costina di maiale alternativa..
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Recentemente per lavoro ho avuto a che fare con grosse quantità di #costine di maiale, un classico delle #grigliate e feste all'aperto estive. Ho scoperto io stesso un sistema alternativo per cucinarle, che semplifica la vita soprattutto quando si ha a che fare con generose quantità, soprattutto a livello di gestione. Non dico che sia l'ottimale nè la legge da applicare sempre e comunque, ma è un ottimo compromesso. Lessate il carrè intero in acqua bollente per 10-15 minuti, in modo da dare una pre-cottura. Tiratele fuori e scolatele. Conditele con olio sale e pepe in abbondanza ancora da calde (non bollenti), in maniera che la marinatura penetri bene. A questo punto potete farle raffreddare completamente e metterle in frigo, per poi decidere se dare la cottura finale in forno ventilato a 250° C per una mezz'ora scarsa, oppure sulla classica griglia. In entrambi i casi il risultato sarà: carne tenera e ben rosolata, succosa, cotta perfettamente, e si staccherà molto meglio dall'osso rispetto a quelle cotte su griglia tradizionalmente da crude. Servitele nella maniera classica oppure anche con della buona salsa #bbq, magari fatta artigianalmente..provatele !
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ilmitileignoto · 10 years
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Qualche accenno sulle cozze..
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Fonte: corriere.it Sebbene il loro nome non sia esattamente sinonimo di affascinante sensualità le #cozze sono, a pieno titolo, regine dell’estate. Se infatti è possibile reperirle nei banchi delle pescherie praticamente tutto l’anno, è soprattutto nei mesi estivi (grossomodo da maggio a settembre) che le cozze danno il loro meglio. Facili da cucinare, economiche ed anche belle nella loro livrea scura e lucida sono tra i frutti di mare più diffusi e più consumati al mondo. Merito probabilmente della loro grande versatilità, dalla rapidità con cui si preparano e naturalmente anche del gusto che in genere si adora o si detesta: le cozze non lasciano indifferenti. A fronte di tanta disponibilità è bene avere nei confronti di questo frutto del mare qualche accortezza. Per prima cosa nella scelta fate attenzione a rifornirvi da pescherie affidabili, verificate che le cozze siano lucide e integre, che non sprigionino cattivo odore e che riportino il luogo di origine, non siate timidi e non esitate a fare domande. Una volta a casa l’ideale è procedere immediatamente alla preparazione, altrimenti conservate subito le cozze in frigorifero in un contenitore di vetro, coperte con uno strofinaccio bagnato (in ogni caso mai più di qualche ora!). Quando è il momento di cucinarle raccoglietele in uno scolapasta, eliminate subito quelle rotte o già aperte e pulite le altre. Impugnatele una ad una, eliminate il bisso strappandolo con cautela per evitare di strappare anche il muscolo all’interno della valva e quindi con pazienza eliminate ogni incrostazione dalla superficie della conchiglia, raschiando con il dorso di un’altra cozza o con un coltellino. Man mano che pulite le cozze conservatele in una bacinella con acqua corrente freddissima, quindi sciacquatele tutte insieme un paio di volte. Quando avrete terminato l’operazione di pulizia dedicatevi immediatamente alla cottura che in generale deve essere a fiamma vivace, ma breve. In nessun caso consumate le cozze crude (ricordate che il succo di limone non è garanzia di nulla!) ed abbiate cura di eliminare tutte quelle che saranno rimaste chiuse. COZZE ALLA BIRRA PER 4 PERSONE Tempo di preparazione: 15 minuti 1,5 kg di cozze 1 cipolla 4 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 bicchiere di #birra scura 2 cucchiai di senape in grani Preparazione: lavate con cura le cozze, eliminando quelle rotte, strappate le barbe e raschiate via le incrostazioni dal guscio. In una padella larga che potrete coprire fate rosolare la cipolla affettata finemente con l’olio extravergine di oliva, appena sarà trasparente unite la senape in grani, mescolate bene e quindi unite e cozze, bagnate con la birra e incoperchiate. Cuocete a fuoco vivace mescolando di tanto in tanto, per qualche minuto finché le conchiglie non si saranno ben aperte. Eliminate le cozze che fossero rimaste chiude e servite subito.
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ilmitileignoto · 10 years
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di Tamara Jadrejcic
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ilmitileignoto · 10 years
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Marinatura a secco..
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Vista la mia nota passione per il mondo ittico e visto che recentemente mi sono tornate sotto mano letture e approfondimenti su questa particolare disciplina che è la marinatura a secco, ho deciso di rendervi partecipe. Innanzitutto questo è un procedimento utile sia per pesce che per carne (meglio se quarti posteriori naturalmente) di qualsiasi tipologia, soprattutto per la realizzazione di carpacci. Noi per comodità andremo ad illustrarlo prendendo come esempio una baffa di pesce (salmone, ricciola, orata, dentice..). La baffa deve essere perfettamente pulita e spinata con l'apposita pinzetta e rifilata nelle sue parti troppo grasse (la pancia generalmente) e deve rimanere con la pelle. Se non avete la manualità necessaria per farlo voi, fate eseguire questa operazione dal vostro pescivendolo di fiducia. Una volta preparato il pesce lo si pesa e si procede calcolando le percentuali di SALE GROSSO e ZUCCHERO DI CANNA. Se il peso del trancio è di 1 kg, andremo a miscelare 100 grammi di sale grosso e 50 grammi di zucchero di canna, ovvero 10% del peso del trancio di sale grosso, e 5% di zucchero di canna. Prima di unire il tutto, teniamo da parte il sale e mescoliamo lo zucchero di canna con erbe aromatiche miste secondo il vostro gusto assieme alla buccia di agrumi (arance e limoni, senza la parte bianca per favore). Andiamo quindi a frullare il tutto con un mixer per amalgamare i sapori (tutto a secco, mi raccomando) e successivamente aggiungiamo il sale grosso senza l'uso del mixer stavolta..sarà sufficiente una mescolata con le mani o con un cucchiaio. Prendiamo quindi la baffa di pesce e adagiamola su una placca, con la pelle rivolta verso il basso. Distribuiamo il mix di sale e zucchero aromatizzati e iniziamo a massaggiare la carne in maniera da far penetrare bene tutti gli aromi, distribuendo il tutto in maniera uniforme sulla superficie. Mettiamo quindi sopra al pesce un peso (una placca più piccola, o qualsiasi altra cosa che lo tenga pressato) e chiudiamo tutto cercando di stringere bene con la pellicola. A questo punto bisogna far passare del tempo in frigorifero, tempo che deve variare a seconda della dimensione del pezzo da marinare. Diciamo che indicativamente per pezzature dai 1000 ai 1500 grammi sono sufficienti 12 ore, fino ad arrivare alle 24 ore per pezzi molto più grossi o 5-6 ore per un filetto di orata da 500 grammi. Cosa succede in questo periodo di tempo? La carne si compatta, si disidrata in parte e si arricchisce di tutti quegli aromi che sono stati aggiunti. Una volta terminato il tempo della marinatura su rimuove bene tutto dal pesce e si asciuga, e si procede nel tagliarlo a tranci oppure a fettine molto sottili. Nel caso della carne si riesce anche a farlo con l'affettatrice, creando quindi antipasti e crostini davvero sfiziosi, oppure tartare con una marcia un più ! Non scordatevi un filo di un buon olio e.v.o. !!!
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ilmitileignoto · 10 years
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Questo crostino? Un capolavoro
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Concepire un'idea straordinaria e realizzarla nel migliore dei modi? Qualcuno c'è riuscito..questo si chiama Artichoke & Cannellini Bean Crostino with Caciocavollo. Un capolavoro di abbinamenti e colori, fotografato splendidamente. Il pane giusto, la ricchezza..mancherebbe solo un calice di quelli buoni.
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ilmitileignoto · 10 years
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Capesante..
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Primo post dell'anno..ah, a proposito, BUON ANNO !!! Si comincia con un classicone reinterpretabile in mille maniere: le capesante. Chiamate anche conchiglie di Saint Jacques a causa dei pellegrini di SANTIAGO -San Giacomo- di Compostela, che trovandole sulla spiaggia le raccoglievano appendendole al bastone come buon auspicio. La parte edibile è composta dalla NOCE e dal CORALLO. Se fresca la noce si presta perfettamente ad una tartare, mentre con il corallo suggerisco una mantecatura di un buon risotto di pesce, ma ci sono altre preparazioni importanti. In commercio è possibile trovarle sotto varie forme: fresche, decongelate, sgusciate..addirittura troverete nei banchi freezer anche le noci e i coralli congelati senza guscio, o anche solo le noci (gli americani le chiamano anche "pettini di mare"). Oggi useremo il forno, questo strumento utilissimo che io uso davvero tanto. Faremo le capesante gratinate, semplici sia come preparazione che come modalità di cottura. Io amo molto partire dal prodotto fresco ma oggi puntiamo a rendere le cose più semplici possibile. Delle infinite varianti di questa ricetta (bacon, brandy, ecc...) io vi propongo una versione semplice ed efficace. Cominciamo col preparare un trito di pan grattato e prezzemolo al quale aggiungiamo uno spicchio d'aglio tagliato a metà giusto per insaporire, sale e pepe. Disponete le capesante su una placca da forno, coprite noce e corallo col pan grattato aromatizzato avendo però cura di togliere l'aglio che lo avrà già insaporito, e irrorate con due cucchiai abbondanti di olio e.v.o. - buttate tutto in forno pre riscaldato a 200 gradi per 10 minuti, di cui gli ultimi 5 saranno di sola gratinatura a 220, fino a quando il pan grattato sarà leggermente colorato (che non vuol dire bruciato^^). Questo perchè? La capasanta non necessita di cotture pesanti..ha bisogno di intenso calore per breve tempo, un po' come il filetto di manzo, perchè dentro deve rimanere succosa ma calda, mentre fuori dovrà essere cotta e quasi croccante. Con questa preparazione in 20 minuti totali, partendo da un prodotto pulito e sgusciato, avrete preparato un piatto straordinario..io stesso quando voglio togliermi la voglia apro un buon Chardonnay trentino e metto in forno 8-9 capesante fatte in questo modo..trovo sia una cena strepitosa. I celiaci possono tranquillamente sostituire il pan grattato con la farina di mais (banalissima polenta). Un consiglio personale su tutti: la capasanta ha un gusto molto delicato..non esagerate mai con l'insaporimento ne' con la quantità di farcitura, ma è bene trovare il giusto equilibrio che solo l'esperienza vi indicherà come ideale.
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ilmitileignoto · 10 years
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Una zuppa di pesce, rapida ed efficace..
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Può succedere che una persona si compri un sacchetto di pesce misto surgelato, non condito. Sapete, di quelli per fare uno spaghetto o un risotto..qualche cozza, qualche seppiolina, qualche vongola..estremamente comodi oserei dire, anche se sono amante e gran sostenitore del pesce fresco. Succede anche che possa venire voglia di una zuppa calda di pesce soprattutto in giornate particolarmente fredde, e non sempre si ha la possibilità di uscire e recuperare il necessario in breve tempo. A me ieri è successo esattamente questo..una gran voglia di zuppa calda con pesce di mare, e son riuscito a rimediare con un risultato davvero notevole !!! Vi spiego come ho fatto (dosi per 4 persone): in una pentola capiente tritate finemente 5 scalogni e 1 spicchio d'aglio privato del germe interno, e fate rosolare tutto in olio e.v.o...aggiungete poi 2 cucchiai di passata e 15 pomodorini Piccadilly (meglio se li pelate prima) a pezzettini, o in alternativa mezzo barattolo di pomodori a cubetti. Prendete poi un sacchetto da 1 kg di pesce misto precedentemente scongelato e buttatecelo dentro così com'è (mi raccomando, senza plastica^^). Aggiungete poi circa un litro di brodo di pesce (io ne avevo in casa di congelato, fatto da me con le carcasse dei pesci..sarebbe l'ottimale) e portate a bollore. Buttateci dentro un peperoncino, e da quando inizia a bollire aggiungete 4 scatolette di sardine al naturale sgocciolate e deliscate (daranno l'idea dei filetti di pesce che si sbriciolano in cottura, oltre a dare sapore notevole..io ogni tanto compro quelle della Delicius, costano poco e sono buone anche per fare una ricca insalatona, magari col caldo però ). Fatelo andare 15-20 minuti circa. Ora viene il problema della salatura: può succedere che il tutto risulti eccessivamente sapido quando assaggiate..un ottimo salvavita è aggiungere una patata intera pelata (assorbirà parecchio del sale in eccesso). Viceversa, se risulta troppo insipido, aggiungete qualche filetto di acciuga sott'olio, oppure il classico sale. A cottura ultimata, una volta raggiunta la giusta densità del brodo servire la zuppa calda con un filo di buon olio e.v.o. e i soliti ma efficacissimi crostoni di pane croccante. Si lo so, non c'è tutta l'arte di pulire il pesce, preparare il brodo, sfilettare, far aprire i molluschi e filtrare il liquido..ci vogliono ore per far tutto, e moltissimi di voi questo tempo per fare la zuppa di pesce non ce l'hanno. Io vi ho dato un'escamotage per ottenere un risultato più che soddisfacente, che ho provato giusto ieri sera, pronto in mezz'ora o poco più. E' bene, quando comprate pesci interi, non buttare via gli scarti ma farci il brodo che poi andrà congelato e sarà pronto nell'eventualità che vi serva, tipo in una situazione del genere. E' bene anche ricordare che di ricette per fare zuppe di pesce serie in Italia ce n'è una per ogni km di costa..il principio però, usando del pesce fresco, è sempre lo stesso: si parte aggiungendo il pesce che ha bisogno di più cottura (piovra, rana pescatrice, seppie..) e finendo con quello più delicato (gamberetti, molluschi, triglie). Il resto è anche una questione di gusto..
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ilmitileignoto · 10 years
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Una pasta con le sarde straordinaria, riarrangiata..
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Da buon conoscitore e amante del pesce, soprattutto quello fuori dalla grossa distribuzione e quindi più sostenibile, vi spiego come fare uno straordinario piatto rinomato soprattutto in Sicilia, ma anche in Veneto con qualche modifica. Partendo dalla ricetta base ho assemblato una mia versione di facile esecuzione, di facile reperibilità degli ingredienti, e soprattutto sostenibile. Io ho avuto il piacere di gustarlo in Sicilia, preparato da mani esperte, ma anche in una versione "moderna" accompagnato da un gelato artigianale di cipolle rosse di Tropea (precisamente al ristorante stellato Michelin LA PECA di Lonigo - Vicenza..me lo ricordo ancora come uno dei primi piatti migliori della mia vita). Cominciamo col dire che le sarde sono tra i pesci più economici e maggiormente reperibili in tutti i nostri mari, e sarebbe il caso davvero di usarle molto più spesso in cucina. In commercio le possiamo trovare sia fresche che conservate (sott'olio o sotto sale) ma anche in filetti deliscati al naturale. Comprandole intere accertatevi della freschezza del prodotto controllando occhi, brillantezza della pelle e tenacità delle carni (già estremamente delicate da fresche). Per pulirle in maniera corretta basta staccare la testa, togliere le interiora tramite un dito nel ventre (non troverete alcuna resistenza), e aprendole fino all'estremità della coda riuscirete poi ad estrarre la lisca centrale con facilità. Togliete ogni residuo di pinne presenti, e vi ritroverete con il vostro filetto di sarda fresca perfettamente pulito, pronto per qualsiasi preparazione. Per tre persone, vi serviranno: 3 nidi classici di bigoli di pasta fresca all'uovo, 1 cipolla, 15 filetti di sarda fresca, 5 filetti di alici sott'olio, semi di finocchio, olio e.v.o., acqua di cottura della pasta, prezzemolo, sale, pepe, mezzo bicchiere di vino bianco. Cominciamo mettendo la cipolla a fette tagliate grossolanamente in un tegame con dell'olio, a stufare con un pizzico di sale (aggiungete anche un po' d'acqua per non farle seccare). Nel frattempo tagliate a pezzetti i filetti di sarda assieme ai filetti di acciuga, e quando la cipolla sarà ben cotta ma non disfatta, aggiungere il pesce nel tegame assieme ad un cucchiaino di semi di finocchio. Appena inizierà a cambiare colore, fate sfumare con il vino bianco e cuocete 1 minuto di numero. A questo punto le sarde saranno grigio chiaro e le alici si saranno sciolte, ed è il momento esatto per spegnere il fuoco. Lessate nel frattempo i bigoli in acqua bollente salata con un filo d'olio. A cottura quasi ultimata unite un mestolo di acqua di cottura della pasta alla padella con le sarde, alzate la fiamma, scolate i bigoli al dente ed aggiungeteli al condimento. Spadellate tutto a fiamma alta mantecando bene la pasta stando attenti a non farla seccare in maniera eccessiva, regolandovi eventualmente aggiungendo altra acqua di cottura. Aggiungete prezzemolo fresco tritato, un filo d'olio buono e servite subito. Si lo so, manca la mollica di pane abbrustolita, il finocchietto selvatico, i pinoli, l'uvetta..ma non importa, non sono i classici "bigoli in salsa" e nemmeno la pasta con le sarde tipica sicula..è semplicemente un giusto compromesso. Voi preparate il piatto come ve l'ho descritto e mangerete davvero qualcosa di delizioso. Se poi ci abbinate un bicchiere di Pecorino marchigiano (giusto ieri ho bevuto qualche bicchiere spettacolare che secondo me si sposa benissimo con un primo così importante) i giochi si fanno estremamente interessanti.
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ilmitileignoto · 10 years
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Alette di pollo casalinghe..
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Uno dei miei COMFORT FOOD preferiti in assoluto sono le alette di pollo. Capiamoci, sarebbe tanto comodo comprare quelle già fatte, belle pronte da sbattere in forno e via. L'ho fatto anche io recentemente ed il risultato è indiscutibilmente buono. Ma cosa succederebbe comprando delle ali di pollo fresche, magari di qualche buon polletto ruspante di casa? Ve lo spiego subito..è successo che mi sono trovato con queste ali di pollo e mi sono di conseguenza documentato sulle marinature, ma non su quelle che si comprano fatte bensì fatte in casa con l'unione di ingredienti singoli. Complice la fantasia il buon senso e qualche lettura, Io il primo tentativo (per 6 ali di pollo intere) l'ho eseguito con: 6 cucchiai di salsa di soia, un cucchiaio scarso di miele, un cucchiaio di senape di Digione, un cucchiaino di cumino, uno spicchio d'aglio tagliato in due, un bicchierino da caffè di olio e.v.o., un bicchierino da caffè di sciroppo di ribes (mi ispirava dargli una nota fruttata aggiuntiva). Si mescola il tutto energicamente fino ad emulsionare, e ci si tuffano dentro le alette precedentemente tagliate (potete metterle anche intere, sono solo più scomode da mescolare). Mescolate tutto con le mani massaggiando bene le alette per far entrare gli aromi nella carne, coprite con pellicola trasparente e buttate in frigo per un minimo di 4 ore (meglio un giorno intero) mescolando possibilmente le alette e massaggiando ogni paio d'ore. Finita la marinatura, ponetele sopra la griglia della teglia (vedere foto) e metterle in forno statico pre riscaldato a 190° per 50 minuti. Il risultato è stato sicuramente molto interessante, anche se non erano come quelle che comprate già precotte. Tenete conto solo che l'ala è composta da pezzi piccoli e pezzi grossi..i più grossi andranno messi in forno da subito, mentre quelli piccoli andranno messi 15 minuti dopo, per evitare che diventino bruciati. Il consiglio è quello di girare le alette ogni 15 minuti per una doratura uniforme, e a metà cottura spennellatele con la marinatura rimasta. La cena è stata molto apprezzata, e comunque a prescindere da tutto un piatto preparato da zero con le vostre mani ha tutto un altro sapore !!!
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ilmitileignoto · 11 years
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IL MITILE IGNOTO - CUCINA PER PASSIONE ha compiuto 1 anno oggi!
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