Tumgik
#Ernesto Gonzo
iamapoopmuffin · 1 month
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Hello and Welcome to 'I share the silly entrance animations for my silly wrestler characters and encourage you to make assumptions about them as people based purely on these videos' where exactly that and @randomfrog2 encouraged me to so here you all go. Links will be filled over time, I couldn't record or upload them all in one go.
Under the cut because between 2k22 and 2k23 there Will eventually be 200 of them total
Abatai 'Abby' Xiao
Ace Dominguez
Adalia Mitchell/Adalia Undead
Adam Cooke/Adam Frankenstein
Adelaide Anderson
Adriel Duffy
Aidan Seeds
Aiko Yamamoto
Aisling Miller
Alan Burgess/The Necromancer
Alexis Thurston
Alfie Winchester
Alfonse 'Avalanche' Boucher
Alfonso Price/Alpha Ali
Alicia Tigner
Alyssa Evans
Amos Wellworth/The Purple Pig
Andy Poux/Andy Scathe
Angelina Manhardt
Archie Robinson/Archie Eagle
Ash Daugherty/The Rubber Chicken Man
Aster Chadha/The Spider
Audriana Parrakkal/The Phantom
Augustus de Blaauw
Aura Hilton
Austin Kirwan/Austin England
Ayanna Mariani
Bartholomew Reeves
Beatrice Lipe
Bertie Bronner
Betsy-Ann Sol
Blaire Wilcox
Brea Orko
Brook Edghort/Captain Brook Edghort
Bruno 'The Felon' Fraser
Bryant 'The Harpy' Tremblay
Caius Pabon
Carlene Skrzypczynski
Cheryl Vogel
Clemence Maurer
Clifford Gilbert
Colin Almarez/Mint Man Almarez
Colt Smiley
Constance Cole
Cooper Carnocan/The Janitor
Damien Kudlinski
Darin Ahmed
Davina Finister
Demetrius Kappotis
Dempsey Blair
Deodatus Bisnett
Dewey Roll/Cottonmouth
Dick Dexter/Dickhead Dexter
Dmitri Pavlov/Glowmaster
Donald Ripa/Queen Ripa
Dympna Lammchen
Edd Woods
Elina Baene/Swamp Witch Elina
Elton Maldonado
Elvira Leithead/Elvira Flash
Elwood McLaren
Elysia Brunner
Emerald Ashley
Erica Shooter/Naughty Nurse Shooter
Ernesto Curry
Evan Stewart/Evan Galaxium
Everly Leigh
Ezio Fahim
Fae Nicholas
Fia Matthews/The Jester
Floyd Gossard/Heartstopper Gossard
Ford Gossard/Showstopper Gossard
Gayle Mokriy
Genevieve Lee/Snake Princess
Gerard Apple
Ginnie Davey
Greg McCarthy/Superstar Greg McCarthy
Guadalupe Batchelor
Harith Rammurthy/Talon Rammurthy
Harry Moore/Machine Gun Harold
Hettie McCormack/Pookie Bunny
Ianthe Jennings/Ianthe Plague
Ilene Fanshaw
Indiana Stone
Indigo Wilson
Indira Doxtator
Isabel Abbeglen
Ishaan Prabhu
Ivo Carrico/Portuguese Man O' War
Jacques Smith
Jak McNicholas
Javon George/The Pimp Javon
Jeana Quinn
Jebediah Oprea
Jeremy Cruz
Jimmie Hutton
Jock Kelly
Joey Duvall/Joey D
Jonas Gabriel/Fox Gabriel
Jordan Barr
Kaden Dunlap
Kailey Samuels
Kanon Ozawa
Kaori Flores
Karter John
Kasumi Wellard
Katrina Giraud
Kehlani Who
Kelby Kadeer/King Kelby
Kenneth Christmas/Fly Boy Kenny
Kimberley Wainwright
Kiyomi Roman
Kori Hernandez
Kyra Padhi
Langdon Mass
Lenore Dillard
Liang Tao
Lillia Robertson
Lilly Ansa/Lilith Ansa
Lincoln Swinton
Lionel Connor
Lisa Belrose
Liz Schlachter
Louis Bridget/Big Baby
Lukas Craveiro/Senator Lukas Craveiro
Maddison Toxtle/Toxic Maddi
Maia Smith
Marci Britt
Marcus Gardiner
Margarita Harrison
Mariella Gillet/Iron Kitten
Marina Gonzo
Mavis Payton/The Blushing Bride
Meena Gacitua
Meghan Schreck
Mim McHoney
Mitsuki Ootani/Bon Bon Bunny
Myles Neil/Steamboat Willie
Nancy Sharp
Nelly James
Netty Richardson
Norma 'The Doll' Laskey
Nyx Vanderhoff
Ollie Logan/Witch Doctor Logan
Pancake Spryert
Pam Eisen
Perry 'The Worm' Ticehurst
Princess Warren
Quiana Billings
Quincey Crabb
Reabetswe Okonjo
Reilly Jeppe
Ruby Ankney
Rufus Robby
Rupert English/Rupert Beauty
Sable Bow
Samantha Trapp
Samuel Perryman
Sasha Fedosov/Adorable Aleksander
Shayne Zaveri
Sheridan Lowe/Rosebud Lowe
Sloane Koskic
Sofie Tanner
Sommer Chauhan
Sparrow Martin
Stacey Jacobs/The Metal Mouth Maniac
Stephen Shabnur/Kitty Stephen
Sunny Cockerill
Sven Miller Garrett
Tabitha Valot/T Valentine
Teri Cullen
Ursula Benjamin
Verity Ahmed/Gremlin Ahmed
Victoria Wangdi/Princess Victoria Wang
Vivi Masters
Walter Cauley
Willis 'Turbo Fox' Judd
Xandria Cruz
Yaoting Duan
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enchufatechicago · 5 years
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Enchufate on 91.1FM The Morning Amp powered by Vocalo (EVENTS)
As heard this morning on #TheMorningAmp 91.1FM powered by Vocalo, these are some of the events happening around Chicago this weekend.  
FRIDAY --->
---Tonight there's a cool collaboration between Chicago and Austin because Peligrosa is in town and they are a DJ crew featuring producers like El Dusty, Orion and King Louie, among others. They're here for a show at East Room along with Mo Mami, Evie the Cool, Solmeca and of course the Pachanga hosts Roger McFly and Memo Duarte. Event link.
--The Kombi crew is over at 5 Rabbit Cerveceria with karaoke. It gets lit, y'all. Event link. 
SATURDAY --->
--Caliente Pop Up takes place at Municipal Bar & Dining. Event link.
--Subele is performing at Nuestra Fiesta in Pilsen. Event link.
-- Los 3 Bad Hombres and Colectivo 312 are at Xippo in Wicker Park. Event link.
--Radio Free Honduras performs at SPACE in Evanston. Event link.
--Soulphonetics spins at Booze Bar. Event link.
--Contratiempo is having a poetry and storytelling workshop with Ernesto Santana. Event link.
--Kombi is hosting Kumbiaholics at Simone's. I'll get the night started there at 9 followed by Gonzo, Severo Nava, Quality G Ricky and Pablo Serrano with ALL the styles of cumbia. You want gothic rock and cumbia? I gotchu! Cardi B, Missy Elliiot or Snoop in Cumbia? I gotchu! Event link. 
Tumblr media
On Tuesday catch Bumbac Joe spinning Latin grooves at Booze Box. Event link.
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rmariovos · 7 years
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http://twitter.com/barrioAlmendros/status/859644284752080897
Ernesto Ekaizer entrevistado por Gonzo sobre la estrategia ofensiva del PP contra la Fiscalía Anticorrupción https://t.co/qzGt1fdft1 …
— Medellín, Colombia (@barrioAlmendros) May 3, 2017
from Twitter https://twitter.com/barrioAlmendros May 03, 2017 at 01:42AM via barrioAlmendros
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vytautolo-blog · 7 years
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http://twitter.com/barrio_El_Pomar/status/859643735147237376
Ernesto Ekaizer entrevistado por Gonzo sobre la estrategia ofensiva del PP contra la Fiscalía Anticorrupción https://t.co/CGtrxAszRH …
— Medellín, Colombia (@barrio_El_Pomar) May 3, 2017
from Twitter https://twitter.com/barrio_El_Pomar May 03, 2017 at 01:40AM via barrio_El_Pomar
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cecilewcn06z · 7 years
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Ernesto Ekaizer entrevistado por Gonzo sobre la estrategia ofensiva del PP contra la Fiscalía Anticorrupción
ciborg, Mayo 3, 2017, 12:32 am
Ernesto Ekaizer entrevistado por Gonzo sobre la estrategia ofensiva del PP contra la Fiscalía Anticorrupción Medellín Abogados | 320 542-9469May 03, 2017 at 01:32AM Abogado
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pangeanews · 5 years
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La letteratura come tauromachia, ovvero: elogio di Jean Cau (nell’arena è meglio di Hemingway)
A 33 anni Ernest Hemingway si crede Cristo e scrive il suo libro più bello, “con la sua perpetua esibizione di onniscienza, di virilità e di antica saggezza riguardo al mistero della vita e della morte” (Masolino d’Amico). Nel 1932 Hemingway stampa il saggio romanzesco Morte nel pomeriggio. Parla della Spagna, della corrida, del sangue e della morte. Non si scende nell’agone per uccidere la bestia, ma per il rischio di essere uccisi. Lì – non c’entrano gli animalisti, in questo discorso, ma l’animalità – si evoca il rito del Minotauro, a volte l’arena ha viso di labirinto. Anche secondo Luca Doninelli Morte nel pomeriggio è il libro più alto di Hemingway. Avido di matador, Hemingway torna in Spagna nel 1959: per “Life” pubblica una serie di articoli che diventano Un’estate pericolosa.
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“Sulla strada del ritorno, nell’auto di Manolo Vázquez flagellata dal diluvio, fanno a pezzi Hemingway e il suo prossimo libro sulla tauromachia che comincia a uscire a puntate nell’edizione americana di Life… Penso che don Ernesto ne ha avuto del fegato a rimetter piede in Spagna. Non è simpatico qui”. Hemingway ha raccontato la morte del toro con nitore cinematografico: ma qui la bestia è mito, la sua morte una liturgia. Solo Jean Cau poteva permettersi di matare Hemingway: sul Toro, in effetti, sull’arte arcaica, terribile, sanguinaria, suprema della tauromachia ha scritto il libro più profondo. Pubblicato da Longanesi nel 1962, torna, ora, per Iduna, nella stessa traduzione di allora (Elisa Morpurgo), per la cura di Carlos D’Ercole, bibliomane folle, autore, l’anno scorso, di un libro imparagonabile, Dizionario Gonzo.
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L’uomo vive nel confronto con la morte – anche amare è una tauromachia. Jean Cau, tuttavia, a differenza di Hemingway, non indugia nel lago metaforico. “Michel Leiris ha detto press’a poco che anche in letteratura c’è il pericolo di prendersi una cornata. Ciò significa che lo scrittore deve assumersi dei rischi e andare fino in fondo alla ricerca della sincerità. Egli considera la letteratura ‘come una tauromachia’… Rimane il fatto che questa angoscia non ha nulla a che vedere con la paura che ti strappa il cuore e ti secca la bocca, con la paura nuda e selvaggia della vera morte. Che un matador di parole rischi la ragione, la salute e l’avvenire dei suoi figli è cosa che merita certamente rispetto e (se l’uomo ha talento) ammirazione”.
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Non indugia nell’estasi, non rende angelico il matador: Jean Cau racconta, in un reportage corrusco, un tour nella giugulare umana, perfino i trucchi, le bassezze, la sbrigativa malizia di certi affettatori di tori. Fermezza ed eleganza sono tutt’uno. Sangue e splendore meridiano. “Avrebbe voluto che la società, la politica, la vita degli uomini fossero orientate alla bellezza. ‘Per me ciò che è bello è buono e non viceversa’, diceva, ‘quando c’è bellezza, appare la mia moralità: fatta di ammirazione’”, scrive Alain de Benoist in un efficace, raro ritratto di Jean Cau. “Bimbo in decadenza”, si diceva Cau. “Se ti chiedi, ‘chi sono?’, non cercare troppo in là la risposta: sei ciò che eri nella tua infanzia, quando vivevi senza difese, in innocenza. Dimmi che bambino eri e ti dirò chi sei e cosa sarai”.
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Nelle prime pagine, nella Nota, Cau sistema la questione ‘politica’. “Molti pericoli minacciano l’uomo di lettere che s’azzardi a parlar di toros e ne elencherò alcuni: 1) Lirismo e letteratura. Vale a dire, il costume di luce, sangue, tragedia, morte e così via. 2) Se è uno straniero (ed è il mio caso) il ridicolo. 3) La tentazione di mentire. Più o meno, questo pericolo numero tre si ricollega al numero uno. 4) La tentazione della ‘verità’. Cioè, la tentazione di vedere nella corrida soltanto un’immensa e maleodorante cucina. Infine, un onest’uomo può incorrere in un pericolo ancor più grave: quello di farsi giudicare fascista. Infatti, com’è noto, l’uomo di sinistra si picca di sputare sulla corrida, spettacolo ripugnante, marcio di bestialità e superstizioni, dedicato alla parte più ‘mistificata’ dell’uomo in generale e dell’uomo spagnolo in particolare. Giacché ho poppato alle mammelle della sinistra, mentirei se negassi che questi argomenti mi danno un vago imbarazzo… La corrida, si sostiene, sarebbe uno spettacolo essenzialmente fascista. Il sangue, la virilità, la morte, il sesso, insomma tutti gli ingredienti che, in dosi diverse, ne fanno parte, rivelerebbero la loro natura perversa se esaminati ai microscopi perfezionatissimi della sinistra. A dir il vero noi ci siamo fatti sino a poco tempo fa un’immagine stereotipata dell’uomo di sinistra che lo stalinismo ha contribuito ad alimentare. L’uomo di sinistra era una specie di santo, più virtuoso di Catone, più dolce di Gesù, bevitore d’acqua, fermo nei suoi propositi, deciso e al tempo stesso misurato nei suoi atti, il cuore colmo d’amore per l’umanità e di democratico orrore per la violenza. Vestito di bianco, il viso disteso, la voce calma, si chiamava Stalin e (così ci appare in un film sovietico) coltivava le rose. In sostanza, la sinistra incarnava la virtù, la destra il vizio”. Morale, firmata da Siviglia, il 24 ottobre 1960: “La mia intenzione non è di demistificare (parola di moda) la tauromachia (si ‘demistifica’ tutto coi tempi che corrono), ma di scrivere con penna salda e insieme affettuosa”. In effetti, questo è un libro che corre, è un’incornata.
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Nato nel 1925, segretario di Jean-Paul Sartre dal 1947 al 1956, pupillo della sinistra, “figlio indocile”, Lancillotto di genio, “il più grande” (secondo Pierre Bénichou, stretto collaboratore e intimo amico di Mitterrand), tra le tante cose, nei mirabili Sessanta, Jean Cau scrive la sceneggiatura de La calda preda di Roger Vadim (con Jane Fonda e Michel Piccoli), del Ribelle di Algeri (per Alain Cavalier, con Alain Delon e Lea Massari) e di Borsalino (con Jean-Paul Belmondo e Delon, che diventerà suo amico). Soprattutto, nel 1961 vince un Goncourt con La pietà di Dio, stampato da Gallimard e prontamente tradotto da Mondadori (per firma di Roberto Cantini) l’anno dopo, a dire del genio repentino di Cau. Quelli, però, son pure gli anni in cui l’enfant prodige scopre l’intima ipocrisia della gauche. “Ero esigente, asciutto, piuttosto duro. Credevo in certe cose, in certi ideali, in certi valori. Poi incontro Sartre e mi impegno in sezioni dell’intellighenzia francese. Con mio grande stupore, cosa scopro? Che questi intellettuali erano tutti di origine borghese, ma adoravano il popolo e la sinistra. Non hanno mai visto un lavoratore in vita loro, hanno dei domestici, delle cameriere, degli schiavi, insomma, ma sono di sinistra. C’era un atteggiamento nevrotico, un regolamento di questioni personali. Incapaci di essere se stessi, sono andati dal popolo”. Da allora, Cau continua a scrivere, moltissimo (i libri editi da Gallimard li vedete qui), ma scompare, sostanzialmente, dall’orizzonte editoriale italiano che conta. L’editore Volpe pubblica Il papa è morto… (1969), Le scuderie dell’Occidente (1973) e Il cavaliere, la morte e il diavolo (1979); Settecolori edita, nel 1993, Il popolo, la decadenza e gli dei. Insomma, Jean Cau è felicemente squalificato tra gli autori ‘di destra’. Eppure, Cau è inafferrabile: nel 1971, in Le Temps des eclaves, fa di Yukio Mishima la chiave per scassinare una società imprigionata nel perbenismo (“Ciò che vale non è la vita in sé, ma ciò che si fa di essa… quando non ci sono più veri Maestri, tutta la società è schiava. Ma sono schiavi tristi e vuoti”); nel 1984, in Proust, le chat et moi, torna alla tauromachia e descrive la “Recherche” come ultimo grande romanzo dell’Occidente (“Per quale mistero la tauromachia assomiglia alla letteratura? Nel fatto che l’autore ha vinto il tempo e ripetuto le sequenze di una vita irresponsabile attraverso la letteratura. Nel fatto di aver vissuto l’infanzia dell’arte e per il fatto che l’arte è una eterna infanzia. La Recherche è l’ultimo romanzo dell’Occidente. Sullo sventrato Titanic dell’Occidente, Marcel Proust ha scritto, con la Recherche, l’ultima sinfonia di violini prima della fine. Dopo la Recherche nessun Grande Scrittore può emergere dai fianchi decomposti della decadenza”). D’altronde, per Juillard, nel 1979, Cau firma il suo elogio per il ‘Che’, Une passion pour Che Guevara, stampato da Vallecchi nel 2004, con prefazione di Pino Cacucci, da cui ci abbaglia quella frase indimenticata: “ci sono mille modi di suicidarsi. Balzac scelse il caffè, Verlaine l’assenzio, Rimbaud l’Etiopia, l’Occidente la democrazia, e Guevara la giungla”.
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Mi piace questo scrittore sconsiderato e antimoderno, anticonvenzionale, che ha il gusto di prendersi il giro, che non ha il culto della morte – lo ha, per dire, Henry de Montherlant – ma il senso alto della sfida. Toro, molto semplicemente, che non ha il nitore del tramonto – quello è Hemingway, semmai – ma il vorace della luce intera, diretta, eretta, ha pagine molto belle. “Ecco Ordóñez, la fronte quadrata sotto i capelli ben lisciati dall’attaccatura bassa, il viso pieno, il mento grasso, il ventre ben nutrito. Una curvatura potente gli gonfia le spalle e contribuisce non poco a dare alla veronica ordoñesca quella forza e quella dolcezza davvero uniche, quel suo lento svolgersi inimitabile. Si può preferire il gioco di cappa di un altro torero. Non si può negare che quello di Ordóñez è di una profondità sconvolgente. Suprema sarebbe l’aggettivo esatto”. E poi Cau, per cui i toreri non sono apollinei ma uomini bassi, butterati, per nulla fascinosi se non lì, nell’acme dell’arena, cambia tono: “Oggi Ordóñez combatterà male. Ha viaggiato tutta la notte e buona parte della mattina. È scoppiato”. È un libro inatteso, questo, vitale prima che vitalista, ebbro più che dionisiaco, imprevedibile. Di questi tempi – dove il troppo ha tratti di grigio – è un lusso. (d.b.)
L'articolo La letteratura come tauromachia, ovvero: elogio di Jean Cau (nell’arena è meglio di Hemingway) proviene da Pangea.
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noticiascantautores · 6 years
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16 famosos se ponen el traje protesta para reivindicar el feminismo
De izquierda a derecha: Alejandro Amenábar, Gonzo, Toni Garrido, Jon Sistiaga, Manuela Vellés y Jorge Drexler. Foto: Ernesto Artillo. Visibilidad. Es la palabra clave y la que menos se ejercita. Con frecuencia, la frase «yo no soy machista» va seguida de un 'pero'. Un 'pero' demoledor colocado ahí ... via Cant http://ift.tt/2D3OPyh
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penalistasantioquia · 7 years
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Ernesto Ekaizer entrevistado por Gonzo sobre la estrategia ofensiva del PP contra la Fiscalía Anticorrupción
ciborg, Mayo 3, 2017, 12:32 am
Ernesto Ekaizer entrevistado por Gonzo sobre la estrategia ofensiva del PP contra la Fiscalía Anticorrupción Medellín Abogados | 320 542-9469May 02, 2017 at 07:32PM Abogado
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