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#Gelindo Bordin
tonireavis · 1 year
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KIPCHOGE UNSURE WHY HIS LEG GAVE OUT IN BOSTON
In Tom Derderian’s magisterial book, the Boston Marathon: The History of the World’s Premier Running Event, he describes the 1990 Boston Marathon thusly. When 1988 Olympic marathon champion Gelindo Bordin’s coach, Luciano Gigliotti, saw the African runners’ tactics in Boston, he said that they were “funny guys, crazy guys”. It was just not possible to run like that. He called the pace…
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personal-reporter · 2 months
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Storie delle Olimpiadi: Gelindo Bordin e la maratona di Seul
Il primo italiano a vincere la maratona alle Olimpiadi… Gelindo Bordin nacque  a Longare, in provincia di Vicenza,  il 2 aprile 1959 e fin da piccolo si cimentò in numerose corse campestri. Continue reading Storie delle Olimpiadi: Gelindo Bordin e la maratona di Seul
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lamilanomagazine · 3 months
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Modena, corrida di San Geminiano, edizione speciale per i 50 anni
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Modena, corrida di San Geminiano, edizione speciale per i 50 anni Il 31 gennaio 1973 Giuseppe Cindolo tagliava il traguardo davanti a tutti al termine della prima edizione della Corrida di San Geminiano. Da allora uno degli eventi che maggiormente unisce sport, cultura e tradizione popolare a Modena ha scritto tante pagine di storia, arrivando quest'anno alla sua cinquantesima edizione che coincide anche con i 150 anni di vita della Fratellanza, società che ne è da sempre organizzatrice. La gara che si svolgerà mercoledì 31 gennaio 2024 sarà, dunque, una Corrida speciale, sempre fedele alla tradizione ma con caratteristiche che la renderanno unica come la maglietta tecnica da competizione in regalo per tutti. La prossima edizione della Corrida di San Geminiano è stata presentata questa mattina, mercoledì 24 gennaio, a Palazzo comunale, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessora allo Sport del Comune di Modena Grazia Baracchi e il presidente della Fratellanza 1874 Maurizio Borsari. Sono intervenuti Stefano Baldini, oro olimpico per la maratona ad Atene 2004, e Luciano Gigliotti, "inventore" della Corrida e allenatore di Baldini e di Gelindo Bordin. Presenti anche Cristian Berselli, direttore territoriale area Ovest di Bper Banca e Francesco Mazzoli di Opocrin. Si complimenta per il grande risultato dei cinquant'anni raggiunto dalla Corrida l'assessora Baracchi che sottolinea come la manifestazione sia "una gara importante nel calendario nazionale del podismo, una pratica che anche a Modena si è pienamente ripresa dopo la pandemia con il ritorno di tutte le manifestazioni grandi e piccole. Per la nostra città però, la Corrida è soprattutto una festa alla quale i modenesi sono particolarmente affezionati anche per la particolarità di attraversare il centro storico con le bancarelle". L'assessora ha ringraziato, quindi, tutti coloro che rendono possibile la manifestazione, dai volontari della Fratellanza alla Polizia locale agli operatori dell'assessorato allo Sport. La partenza della cinquantesima edizione della Corrida, ha affermato il presidente Borsari, "è un traguardo importante che ci aiuta a guardare al futuro: far coincidere una manifestazione di atletica con una corsa su strada con la festa per il patrono della città ha fatto sì che con Modena e i modenesi nascesse un legame che nel tempo si è dimostrato molto forte". La Corrida, con il suo percorso che prevede anche un sottopasso con le scale, "non si può confrontare con nessun'altra competizione nazionale, eppure vi hanno partecipato e vi partecipano campioni nazionali e stranieri di tutto rilievo e, assieme a loro migliaia di famiglie e di runner, alcuni che hanno corso tutte le edizioni e non mancheranno a questa cinquantesima". La corsa, alla quale con tantissimi altri atleti hanno partecipato Franco Arese, campione europeo dei 1500 metri, Stefano Mei, campione europeo dei 10.000 metri, le medaglie d'oro olimpiche Gelindo Bordin e Stefano Baldini (allenati da Luciano Gigliotti) si svilupperà sul percorso tradizionale: la partenza è fissata alle 14.30 del 31 gennaio da viale Berengario e l'arrivo sarà, come sempre, all'interno del parco Novi Sad. La prova competitiva vedrà gli atleti iscritti affrontare i consueti 13,350 chilometri che li porteranno fino a Cognento per poi fare ritorno in città alle porte del centro storico. Gli appassionati potranno seguire lo stesso percorso e la stessa distanza della manifestazione competitiva nella Corrisangeminiano ed è confermata anche la Minicorrida sulla distanza dei tre chilometri. L'appuntamento, come sempre, è organizzato dall'associazione sportiva La Fratellanza 1874 con il patrocinio del Comune e della Provincia di Modena, della Regione Emilia Romagna e il sostengo di BPERBanca.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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aviaposter · 2 months
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Airbus A330-900 ITA Airways
Registration: EI-HJN Named: Gelindo Bordin Type: A330-941 Engines: 2 × RR Trent 7000-72 Serial Number: 2035 First flight: Apr 27, 2023
Italia Trasporto Aereo S.p.A., trading as ITA Airways, is the flag carrier of Italy. It is owned by the Government of Italy via the Ministry of Economy and Finance and was founded in 2020 as bankrupt Alitalia's successor. The airline flies to over 70 scheduled domestic, European, and intercontinental destinations. ITA Airways is a member of the SkyTeam airline alliance. Its main hub is Leonardo da Vinci–Fiumicino Airport near Rome and focus city is Linate Airport near Milan. In 2021, ITA announced a Memorandum of Understanding with Airbus for the purchase of 10 Airbus A330neo, 7 Airbus A220 and 11 Airbus A320neo aircraft, along with an agreement with Air Lease Corporation to lease an 31 new Airbus aircraft, including the Airbus A350-900.
Poster for Aviators. aviaposter.com
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levysoft · 3 years
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Su dieci medaglie d’oro conquistate dall’Italia alle Olimpiadi di Tokyo, metà proviene dall’atletica leggera. La regina delle Olimpiadi, nelle sette edizioni dei Giochi andate in scena tra il 1988 e il 2016, aveva concesso complessivamente quattro vittorie agli azzurri, tutte fuori dallo stadio: quelle dei maratoneti Gelindo Bordin (1988) e Stefano Baldini (2004) e quelle dei marciatori Ivano Brugnetti (2004) e Alex Schwazer (2008). Nella seconda settimana di Giochi giapponesi gli azzurri ne hanno portate a casa cinque. Il vecchio record di vittorie in una singola edizione dei Giochi era di tre, risultato raggiunto a Los Angeles 1984 e a Mosca 1980. Erano gli anni dei boicottaggi e, soprattutto, erano gli anni dello sprinter Pietro Mennea, della saltatrice Sara Simeoni, del marciatore Maurizio Damilano, del lanciatore Alessandro Andrei e dei mezzofondisti Alberto Cova e Gabriella Dorio. Negli ultimi 37 anni l’Italia non aveva mai vinto una gara dentro lo stadio.
Ne ha vinte due nel giro di dieci minuti, l’1 agosto 2021, grazie a Gianmarco Tamberi nel salto in alto (ex aequo con il qatariota Mutaz Essa Barshim) e a Marcell Jacobs nei 100 metri. Tamberi ha aperto le danze. In una serata perfetta si è rivisto l’atleta di cinque anni fa, forse un po’ meno forte di allora ma estremamente più determinato. Pochi minuti dopo è stato il turno di Marcell Jacobs, che ha sfruttato il suo periodo di grazia dominando la finale degli uomini-jet. «Tamberi mi ha dato la carica», avrebbe spiegato poi. Da lì è partita la valanga. Il terzo oro l’ha conquistato il 5 agosto nella 20 km di marcia Massimo Stano da Grumo Appula, 29 anni, che non era nemmeno quotato dai bookmaker. Fino a quel momento i migliori risultati di Stano in carriera erano stati un terzo posto ai Mondiali di marcia a squadre e la quarta piazza agli Europei di Berlino, entrambi nel 2018. Sul fatto che Stano fosse il miglior marciatore azzurro (è anche primatista italiano sulla distanza) non c’erano molti dubbi, così come sul fatto che in giornata di grazia potesse arrivare tra i primi dieci. La vittoria invece era fuori discussione. L’ha guadagnata con una prestazione imperiale. Non ha abboccato alla fuga del cinese Kaihua Wang, poi scoppiato e finito fuori dal podio. Al diciottesimo chilometro ha sbriciolato il gruppo, portandosi appresso i giapponesi Koki Ikeda e Toshikazu Yamanishi. Yamanishi è stato il primo a staccarsi, quando mancavano ancora quasi due chilometri. Ikeda ha ceduto quando mancavano circa 800 metri. In una progressione irresistibile Stano ha coperto gli ultimi 4 chilometri in 15’27’’ e gli ultimi 2 chilometri in 7’35’’, per concludere a braccia alzate. «Le medaglie di Jacobs e Tamberi mi hanno dato una spinta in più, quindi li ringrazio – avrebbe detto poi -. Oggi, al team manager della nostra squadra, ho detto ‘non c’è due senza tre’». […]
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alessandrovilla1982 · 5 years
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Pizzolato vinse due edizioni consecutive della maratona di New York nel 1984 e nel 1985 e giunse quarto nell'edizione del 1986.Salì inoltre sul gradino più alto del podio anche alle Universiadi del 1985, svoltesi a Kobe, e primeggiò alla maratona di Venezia del 1988, mentre giunse secondo agli Europei di Stoccarda 1986, alle spalle dell'altro maratoneta italiano Gelindo Bordin.
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tonireavis · 1 year
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THE GOAT ANNOUNCED FOR BOSTON
THE GOAT ANNOUNCED FOR BOSTON
So, it’s finally happening. The marathon GOAT, Eliud Kipchoge of Kenya, is coming to Boston for Patriots Day 2023. Today (1 Dec. 2022), the BAA and Kipchoge announced the news. View this post on Instagram A post shared by Eliud Kipchoge – EGH🇰🇪 (@kipchogeeliud) Quite an introductory announcement for newly named (and richly deserved) BAA President and CEO Jack Fleming. “We are committed to a…
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personal-reporter · 1 year
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Maratona di Boston 2023
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Il grande favorito della 127esima maratona di Boston, prevista per lunedì 17 aprile, è Eliud Kipchoge, due volte campione olimpico della maratona e primatista mondiale sulla distanza con il tempo di 2h 01.09 stabilito nel settembre 2022 a Berlino. Dopo aver vinto a Londra, Chicago, Berlino e Tokyo, Eliud proverà a conseguire due ulteriori successi anche nelle maratone di Boston e di New York, inoltre avrebbe vinto tutte le sei grandi maratone mondiali. Kipchoge avrà una serie di avversari di altissimo livello, come il connazionale Evans Chebet, campione uscente, quindi l'etiope Lelisa Desisa già vincitore a Boston nel 2013 e nel 2015, l'eritreo Ghirmay Ghebreslassie, campione mondiale nel 2015 e primo a New York nel 2016, Benson Kipruto e Albert Korir, primo a New York nel 2021, oltre all'etiope Shura Kitata, vincitore a Londra nel 2020. Da non perdere sarà anche la gara femminile che avrà come favorita la campionessa olimpica Peres Jepchirchir, prima arrivata a Boston nel 2022, l'etiope Gotytom Gebreslase, vincitrice  l'anno scorso a Eugene, la keniota Hellen Obiri, due volte campionessa sui 5000 metri,  Edna Kiplagat, due volte campionessa mondiale di maratona e due volte vincitrice a Boston senza dimenticare l'israeliana di origine keniota Lonah Chemtai Salpeter, bronzo ai mondiali di Eugene, e la giovane etiope Amane Beriso, che l'anno scorso ha vinto a Valencia con il terzo tempo mondiale. La Boston Marathon è la maratona più antica del mondo e la si corre ogni anno nel terzo lunedì del mese di aprile per celebrare il Patriots Day. Fu la prima maratona ad aprire la partecipazione alle donne nel 1972, anche se già nel 1967 ci era riuscita Kathy Switzer con lo stratagemma di iscriversi con le iniziali del su nome e fu anche la prima, nel 1975, a far gareggiare i diversamente abili. Inoltre i tempi realizzati a Boston non valgono come primati mondiali perché c'è un netto  dislivello fra partenza e arrivo, circa 140 metri, è monodirezionale dalla partenza all'arrivo e quindi è molto soggetta a un vento favorevole,  che può spirare alle spalle degli atleti per tutto il percorso. Per gli italiani, oltre al secondo posto di Marco Marchei nel 1980, a Boston è da soprattutto il trionfo di Gelindo Bordin nel 1990, che fu il primo campione olimpico a vincere la maratona. Read the full article
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