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#La siepe di smeraldo
thefugitivesaint · 3 months
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Duilio Cambellotti (1876-1960), ''Le Siepe di Smeraldo'' by Ettore Cozzani, 1920 Source
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psikonauti · 5 years
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Duilio Cambellotti (Italian, 1876–1960)
La siepe di smeraldo (The hedge of emerald),1920
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mermaidenmystic · 5 years
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La siepe di smeraldo (The hedge of emerald) ~ 1920 ~ Duilio Cambellotti  (Italian applied artist, illustrator, painter, sculptor and designer who played a role in the Arts & Crafts and Art Nouveau movements, and whose influence was social and political as well as aesthetic and artistic, 1876-1960)
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elegant-artist · 5 years
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© Duilio Cambellotti - The hedge of emerald (La siepe di smeraldo) (1920)
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retrogradedays · 3 years
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La Siepe di Smeraldo' (The Emerald Hedge) 1920
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my-claudio-gobbi · 6 years
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Grande carrellata foto ostacoli Maia Bassa
FOTOPRESS di Fabrizio ARIGOSSI
di Giorgio Bergamaschi
Senza soluzione di continuità Merano propone uno spettacolo di valore internazionale.
Gli occhi e il cuore sono rimasti lì, incollati al tondino di presentazione e, spalle alle piste, affascinati dallo spettacolo offerto dalle tribune gremite. Che colpo d’occhio! Una sensazione straordinaria, s’è avuta quasi l’impressione di rivivere un convegno di minima della seconda metà degli anni Sessanta o dei Settanta, quando a Maia si riversavano regolarmente 3500 paganti ed era un privilegio, tanto per gli ospiti quanto per i locali, accorrere ad applaudire quei campioni infiniti che hanno intessuto pagine meravigliose della storia dell’ostacolismo italiano.
Già, il lunedì di Pentecoste ha elargito emozioni e dispensato ricordi a iosa… In realtà, in pista è mancata quella componente che si chiama qualità, ma eravamo al primo convegno delle stagioni 2018 e, dunque, la strada è lunga anzi lunghissima, per vivere un calendario gremito di eventi clou. È stato il giorno dell’adunata generale, e Gianni Martone dietro lo sguardo affabile celava a malapena la grande gioia di “palpare con mano” il velluto delicato di quelle 3500 presenze, che dicono di un lavoro quotidianamente svolto quasi porta a porta, per riportare nei cuori la fierezza di appartenenza: appartenenza allo sport più bello, più affascinante anzi rapinoso, che in una cornice d’irripetibile bellezza lascia sempre col fiato corto ed il cuore in tumulto, quando la voce dello speaker annuncia il classico: “Partiti!”.…
Seconda Giornata
Siamo alla seconda giornata, dunque, la città-giardino che accoglie il visitatore con il bronzo di Aligi Sassu (“il Cavallo di Maia”) è vestita di fiori e di piacevoli eventi, in questo convegno imperniato su siepisti e saltatori anziani, che però lascia il prologo alla new generation che calca “l’otto” in siepi solo sui 3000 metri, così da impegnarli subito lungo l’invitante retta delle tribune. Per il futuro, più gradevole sarebbe un approccio sui 3300, cosicché con la curva poco dopo il via l’andatura raramente eccede ed i puledri risultano sempre più alla mano…
La Poule
Questa poule vede al via 8 rappresentanti della generazione 2015, con 4 soggetti per il training di Favero e 3 di Raffaele Romano, con l’incursore polacco Wroblewski, San Cristobal, che cercherà di mettere tutti d’accordo. Certo, si mormora con apprezzamento su Watching Spirits, importato dalla Terra d’Albione da Favero, che schiera il morello con fiducia, perché ben disimpegnatosi nelle sue due incursioni effettuate, sicché con pretese di vittoria d’assoluto rispetto. Ecco poi Absolute Belter ma anche Leonardo da Vinci, che già hanno palesato decorosa attitudine alla specialità. Ma ecco, come dicevamo poco sopra, c’è l’allievo di Greg, il polacco San Cristobal, che Wroblewsky presenta ammantato da una cortina di silenzio. E però conosciamo questo trainer tanto prudente, con le parole, quanto efficace a suon di risultati.
Detto dei 3 anni, eccoci al “Betflag Quota Garantita”, condizionata sui 3500 per anziani (19.000 euro al traguardo) in cui ricompare un soggetto che annuncia già nel nome legittime ambizioni, Champ de Bataille. .. Esordio italiano nella Gran Siepi 2017, in cui il grigio ruzzolava alla prima siepe, per poi rialzarsi con fierezza e dominare di lì a poco la Gran Siepi di Milano… Il portacolori di Aichner si troverà a dover fronteggiare una femmina, Meny Bay, che nel Gr. I meranese di un anno fa ha vinto col botto. A questa coppia d’origine anglo-francese s’aggiunge poi Vodka Wells, cui non difettano mezzi e capacità risolutive, innanzitutto perché nella sua unica apparizione meranese, nella Gran Corsa Siepi settembrina, il grigio di casa Aichner cadde sulla prima siepe non lasciando la possibilità di vederlo all’opera, e poi perché da li a poche settimane Champ de Bataille trionfò nella Gran Siepi meneghina confermando in pieno i mezzi di cui dispone. Domenica sarà quindi un’occasione per valutare l’attitudine dell’ex-francese  anche sul particolare tracciato di Merano. Proprio su questa pista invece fece un numero la femmina Meny Bay nella prova di Gruppo 1 della tarda primavera scorsa, continuando su uno standard qualitativo elevato anche nelle prove sostenute successivamente. Si parlava di qualità e già i due nomi citati  sono chiara dimostrazione del valore della prova, in più si aggiunge alla contesa Vodka Wells, rivelatosi nell’inverno saltatore eclettico e di mezzi. Quindi, s’affaccia pure Treizor du Pilori nonché Finoras.
Lo steeple per anziani
Ed eccoci ad uno steeple per anziani, il Val Venosta sui 3500, cui guardano Company of Ring annunciato (con prudenza) in buon crescendo, opposto agli invaders Mushrae, Roman e Big Mago, ma anche Amaranthus e Fangoria. Al secondo evento, sarà colpa grave non eesere già a Maia: sono di scena gli specialisti del cross che calcheranno i 3500 metri del Premio Anniversario degli Steeple, su distanza… incredibilmente rabberciata da quella delle edizioni in cui i cross erano specialità dei grandi cavalieri (Argenton, Tanzi, Agostini Novello, Cetra, Recchi, Grasso Caprioli, Radice Fossati, Rocca e tanti altri…). Oggi, senza l’apertura ai fantini e soprattutto grazie ai team dell’Est Europa, questa specialità può proseguire, mentre il dito si punta sull’ultima tranche dirigenziale di Unire ed Assi che, devastate da una politica invadente e piratesca – tolto ovviamente il tempo del dicastero retto da Luca Zaia – hanno fatto terra bruciata senza saper creare un ricambio generazionale al timone dell’ippica. Per fortuna, l’Italia per rinascere ha una levatrice d’eccezione: Merano e il suo gioiello verde smeraldo, l’incantevole Maia. Riprendiamo la liaison con questa pista… Farà bene a tutti, soprattutto a chi ha voglia di ricominciare.
  Merano 1. A Pentecoste 3500 paganti. Merano l’ippodromo della rinascita dell’ippica italiana. Grande carrellata foto ostacoli Maia Bassa FOTOPRESS di Fabrizio ARIGOSSI di Giorgio Bergamaschi Senza soluzione di continuità Merano propone uno spettacolo di valore internazionale.
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venusmilk · 12 years
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Duilio Cambellotti La siepe di smeraldo (The hedge of emerald) (1920) il sirenotto
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