Tumgik
#Leopold Pollack
beatricecenci · 1 year
Text
Tumblr media
Leopold Pollack (Austrian, 1806-1880)
Judith
171 notes · View notes
vegiamilan · 5 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Palazzo Sormani è uno storico palazzo della città di Milano, sito in corso di Porta Vittoria 6, oggi sede della Biblioteca centrale della città.
Edificio alla base della costruzione è un fabbricato già esistente nel XVI secolo, seppur avente dimensioni di molto più ridotte, a cui testimonianza è stata lasciata una lapide voluta da uno dei successivi proprietari, ancora oggi presente nell'atrio d'ingresso. La lapide riporta le armi del Marchese Giambattista Castaldo, generale imperiale che partecipò alla battaglia di Pavia e al sacco di Roma del 1527, primo illustre proprietario del palazzo. La vera fortuna del palazzo iniziò nel XVII secolo quando esso venne acquistato dal cardinale milanese Cesare Monti, il quale era proprietario di una ricca e importante collezione d'arte che venne ospitata in questa sua nuova residenza. Il cardinale diede incarico all'architetto egemone nella Milano del tempo, Francesco Maria Richini. All'intervento richiniano sono dovuti il cortile centrale del Palazzo, con il porticato a cinque arcate, e lo scalone d'onore che conduceva al nuovo piano nobile. Il progetto, volto a creare un'imponente scenografia che accoglieva i visitatori del palazzo, è svolto secondo i canoni del classicismo cinquecentesco romano diffuso all'epoca. Alla sua morte, il cardinale lasciò il palazzo a un suo nipote, Cesare Monti-Stampa, il quale volle ampliarlo ulteriormente dotando la costruzione di una nuova grande facciata prospiciente la piazza di Porta Tosa, chiamando a compiere tale progetto un architetto di fama per l'epoca: Francesco Croce, esponente di punta del nuovo gusto barocchetto. All'architetto milanese si deve l'aggiunta del nuovo corpo di fabbrica della facciata su Largo Augusto, costituita da un corpo centrale sporgente raccordato alle facciate laterali da due angoli curvi, sui quali insistono due terrazze che si raccordano alla balconata centrale. La parte centrale della facciata è scandita da paraste corinzie in pietra che si elevano fino al timpano ricurvo, un tempo contenente le insegne della famiglia. Le finestre sono ornate da timpani curvilinei, di forma alternata triangolare e curva al piano nobile, mentre al pian terreno sono aperti da oculi. La fantasiosa decorazione ne faceva uno dei prospetti più movimentati nel panorama milanese del tempo, insieme con Palazzo Litta in Corso Magenta, all'epoca Contrada di Porta Vercellina. La seconda facciata del palazzo è invece quella che dà verso il parco della villa e venne realizzata a metà Settecento dall'architetto piemontese Benedetto Alfieri (zio del poeta Vittorio Alfieri). Nel 1783 la proprietà venne venduta agli Andreani, nella persona del conte Giovanni Pietro Paolo Andreani, il quale era imparentato con la famiglia Sormani attraverso la moglie Cecilia, da cui il nome del palazzo di Sormani-Andreani. Dai Sormani il palazzo passò ai Verri nel 1831. Dal palazzo della famiglia Verri in via Montenapoleone, proviene il celebre ciclo di ventitré tele raffiguranti il Mito di Orfeo per lungo tempo attribuite al pittore genovese Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, e in seguito assegnate a un anonimo artista di estrazione nordica, chiamato "Pittore di Palazzo Lonati-Verri", da cui sembra che i quadri provengano in acquisto nel 1880. All'interno dell'eccezionale ciclo pittorico sono raffigurate una grandissima quantità di specie animali provenienti da tutti i continenti allora conosciuti. Sono rappresentati con eccezionale realismo comuni animali da cortile accanto a specie esotiche e figurazioni mitologiche quali fauni e unicorni, secondo il caratteristico gusto barocco. La tela con Orfeo, che dà il nome a tutto il ciclo, si trova oggi nell'angolo della sala. Il suo posizionamento decentrato risale probabilmente all'adattamento della decorazione alla sala, mentre nella collocazione originaria a palazzo Lonati doveva avere maggiore importanza. In un'altra sala, detta "Sala dei Putti" (dal nome delle decorazioni della volta che riprendono questi motivi), si trova un grande dipinto del Nuvolone, realizzato in occasione del passaggio a Milano di Maria Anna d'Austria nel 1649, durante il viaggio compiuto per sposarsi in Spagna col re Filippo IV suo zio. Il parco venne invece progettato più tardi rispetto al palazzo ed è opera tardosettecentesca di Leopold Pollack, e ha poi subìto alcune modifiche come l'aggiunta di un gruppo scultoreo di Agenore Fabbri raffigurante la Caccia al cinghiale, realizzato in terracotta, posto qui dall'amministrazione comunale nel 1955. Nel 1930, infine, il palazzo venne acquistato dal comune di Milano, che decise di collocarvi alcune opere del museo cittadino, dovendo però trasferirle a Palazzo Morando in seguito alle distruzioni avvenute durante la seconda guerra mondiale, che causarono la perdita della sala da ballo e di molte delle decorazioni pittoriche interne. Dal 1956 la ricostruzione parziale del palazzo verrà affidata all'architetto Arrigo Arrighetti, che erige su via della Guastalla un facciata dal rigido impianto razionalista, che esalta nel contrasto la storica parte barocca. La facciata sul giardino, coperta da schermi parasole, si presenta come un volume dalle pagine sfogliate. Nell'edificio fu quindi ospitata la nuova biblioteca civica comunale che vi si trova tuttora. Fonte Vikipedia.https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Sormani Fonte Vikipedia.https://en.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Sormani
0 notes
osobypostacieludzie · 6 years
Photo
Tumblr media
Aaron Copland - kompozytor i dyrygent amerykański. Urodził się w Nowym Jorku w rodzinie imigrantów żydowskich z Litwy. Mając 15 lat postanawia zostać muzykiem. Pierwszymi jego nauczycielami byli: Leopold Wolfsohn, Wittgenstein i Adler. Od 1917 kształcił się pod kierunkiem Rubina Goldmarka (nauczyciela m.in. George’a Gershwina). W 1921 wyjechał do Francji, gdzie przez 3 lata studiował w klasie Nadii Boulanger w Paryżu i Fontainebleau. W styczniu 1925 zadebiutował jako kompozytor prawykonaniem Symphony for Organ and Orchestra (solistką była prof. Boulanger). W 1925 otrzymał kilkuletnie stypendium Guggenheima, które umożliwiło mu zajęcie się wyłącznie kompozycją. W latach 1928-31 wspólnie z Rogerem Sessionsem organizował koncerty współczesnej muzyki amerykańskiej, tzw. Copland-Sessions Concerts. Był też dyrygentem American Festival of Contemporary Music w Yaddo w ciągu pierwszych dwóch lat istnienia tej instytucji. Przez 8 lat zajmował stanowisko prezesa Związku Kompozytorów Amerykańskich. Działał jako pianista, dyrygent oraz pedagog w Harvard University, w New School for Social Research w Nowym Jorku (1927-37) i w Bergshire Music Center. W jego utworach słychać wpływy jazzu, folkloru amerykańskiego i meksykańskiego. Obok kompozycji klasycznych – baletów, koncertów, oper i symfonii, tworzył też muzykę filmową. Zajmował się także działalnością polityczną. Popierał Partię Komunistyczną USA, co spowodowało podjęcie przeciw niemu śledztwa przez FBI w latach ataków (patrz: Joseph McCarthy i makkartyzm) na kulturę i intelektualistów amerykańskich. Sam Copland porzucił komunizm, kiedy dowiedział się o prześladowaniach w ZSRR rosyjskiego kompozytora, Dmitrija Szostakowicza. Wówczas, przerażony funkcjonowaniem sowieckiego systemu, zaczął popierać Demokratów. Copland jest powszechnie uznawany za prekursora i ojca współczesnej amerykańskiej muzyki poważnej. Przez długie lata był najpopularniejszym kompozytorem muzyki poważnej w Ameryce. Powstała w 1946 r. III Symfonia Coplanda została okrzyczana jako najwybitniejsze amerykańskie dzieło symfoniczne. Muzykolog i pisarz amerykański Howard Pollack w poświęconej Coplandowi monografii użył tytułu Życie i twórczość nadzwyczajnego człowieka (odniesienie do słynnej Fanfary dla zwyczajnego człowieka Coplanda). Był też pierwszym biografem, który podał do publicznej wiadomości fakty z prywatnego życia homoseksualnego kompozytora i wymienił w niej nazwiska jego partnerów.
0 notes
beatricecenci · 1 month
Text
Tumblr media
Leopold Pollack (Austrian, 1806-1880)
Italienischer Hirtenknabe auf einem Felsen sitzend
20 notes · View notes
beatricecenci · 11 months
Text
Tumblr media
Leopold Pollack (Austrian, 1806-1880)
Die Traubenleserin
142 notes · View notes
beatricecenci · 1 year
Text
Tumblr media
Leopold Pollack (Austrian, 1806-1880)
Junge Russin
71 notes · View notes
beatricecenci · 1 year
Text
Tumblr media
Leopold Pollack (Austrian, 1806-1880)
Flötespielender Hirtenknabe in der römischen Compagna
53 notes · View notes