Tumgik
#Riflessioni con la Radio accesa
klimt7 · 10 months
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Croci
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Tornando a casa
percorrevo la strada costiera.
Quella che da Positano 
riconduce alla sommità
della penisola sorrentina.
E di tanto in tanto, 
mi apparivano su in alto,
proprio in cima alla scogliera
le croci  poste in vetta, 
a scandire i punti più alti 
della parete rocciosa.
 
 Pure sulle isolette, appena al largo
 altre croci.
 
Sotto... in basso, il mare
riverberante dei colori del tramonto.
Guidavo lungo i tanti tornanti
La radio al minimo.
E pensavo, a quanti rapporti persi
smarriti evaporati...
La Vita ha più croci di un cimitero
La Vita  di tutti, cosi
piena di croci.
Le  croci  di tutti i rapporti  finiti
nel silenzio.
Gli amori spezzati.
Gli amori soffocati nella polvere.
Le amicizie
apparentemente  indissolubili
spentesi come sigarette.
Anche i rapporti familiari esausti.
Rapporti rassegnati, sfibrati
irrigiditi come fossili.
Persone perdute nel proprio orgoglio.
Persone allontanatesi per convenienza.
Conoscenze mai evolutesi.
Sintonie spezzate in un momento
o in pochi giorni o in mesi o  in anni.
croci
c r o c i
 
c r o c i 
T a n t e   c r o c i 
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[ k ]
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giancarlonicoli · 4 years
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17 FEB 2020 15:20
UNA "FOGNA" CHIAMATA COLOSSEO – RONCONE REPORTAGE: SPACCIATORI, ABUSIVI CHE VENDONO BIGLIETTI SALTAFILA A 25€, UN GESU' CRISTO "RISORTO" E IL CENTURIONE CHE CHIEDE 50EURO A UN TURISTA AMERICANO PER UN SELFIE – “I PERMESSI? A BBBELLO, IO È NA' VITA CHE VIVO D'ESPEDIENTI. MO' TE PARE CHE PE' VESTIMME DA ANTICO ROMANO CIÒ BISOGNO DER PERMESSO?” - VIDEO
-
Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”
State a sentire.
Ecco qui il Colosseo. L' idea era: vediamo che succede intorno al monumento più famoso del mondo. Luogo di crimini reiterati. Sulle pagine delle cronache locali: notizie di risse, inseguimenti, furti, spaccio. Traboccante sensazione di impunità.
Quando sei sotto al Colosseo, pensi sempre: Dio mio quanto è grande. Allora provi a guardarlo meglio: solo che a quel punto ti sembra ancora più grande (oggi, poi, è appeso a un cielo azzurro, assolutamente azzurro). Sono riflessioni un po' infantili, ma piene di uno stupore inevitabile e commovente e almeno 7 milioni e mezzo di visitatori, quelli dell' anno scorso, possono confermare che è proprio ciò che capita. Poi, però, regolarmente, qualcosa spezza l' incantesimo del bello.
Come adesso.
Laggiù.
Oltre la transenna, dietro a quel matto che, con una banana sbucciata in mano, dice di essere Gesù di Nazareth. Subito dietro: dove un tipaccio travestito da centurione romano - il naso a becco, un ricamo sulla guancia, una rosa rossa tatuata sull' avambraccio - ha attaccato un turista americano all' inferriata del Palatino. Sono anni che questi ceffi travestiti da centurioni continuano a infestare la zona. Ed è incredibile che continuino a farlo.
Stavolta è andata così.
Il turista, circa cinquant' anni, giacca a vento dei New York Yankees, chiede in inglese quanto costa farsi un selfie insieme. Il centurione mette su un sorriso fasullo e, aiutandosi a gesti, spiega che servono appena 50 euro, ci mettiamo calmi calmi e ti fai con me tutte le foto che vuoi. L' americano è indeciso, l' amico intanto si è allontanato, e così finisce che l' americano cincischia, chiede uno sconto, poi ci ripensa, si scusa, dice che tornerà più tardi. Si volta come per andarsene, ma il centurione lo prende per il braccio: «Me stai a fa' perde tempo...». Il turista cerca di liberarsi dalla presa, invece si ritrova appiccicato all' inferriata. Il centurione gli urla addosso, gli sputa addosso.
Poi, con disprezzo, lo molla.
La scena è durata meno di due minuti.
Nessuno è intervenuto.
I turisti sono soli e abbandonati dentro questa tremenda confusione, questa bolgia di stampo medievale: lo sguardo scorre sui mendicanti che fingono di essere storpi e le batterie di giovanissime borseggiatrici nomadi pronte ad attaccare con le loro manine veloci, ci sono i cestini dei rifiuti colmi, c' è quell' oscenità dell' eterno cantiere della metro C,
ci sono due prostitute che rimorchiano una coppia di messicani increduli e un mangiafuoco con la barba nera come quello di Pinocchio, ci sono due ubriachi con la radio accesa che cercano di trascinare a ballare due ragazze di Verona («Ma non c' è un poliziotto, qui?») e davanti a loro la scorribanda degli ambulanti che provano a venderti caricabatterie per gli smartphone e ombrelli, occhiali da sole e bottigliette d' acqua a 5 euro l' una, e non un euro di meno, tanto o paghi o muori di sete, perché non c' è un bar, non c' è un bagno, non c' è un cartello che indichi al turista dove sono gli ingressi per entrare dentro il panorama pazzesco che è venuto a visitare: con l' Anfiteatro Flavio e l' Arco di Costantino, il Palatino e i Fori e, in alto, il Colle Oppio e la Domus Aurea.
(Tutti i siti fanno parte del Parco Archeologico del Colosseo che, dal 2018, è diretto da Alfonsina Russo.
«Lo so: la situazione, fuori dai siti, è complicata».
Una vergogna planetaria, direi.
«Senta, io mi occupo di ciò che accade dentro. Premesso questo, con la sindaca Virginia Raggi abbiamo aperto un tavolo permanente dove affrontare l' emergenza della criminalità e del malaffare che attanaglia i turisti».
Lei è ottimista.
«In che senso?».
Nel senso che se aspetta dalla sindaca Raggi la soluzione di un problema, la vedo dura.
«Io, però, non posso arrendermi. Mi incoraggia perciò sapere che, ultimamente, sono stati almeno effettuati controlli straordinari sui responsabili della truffa "saltafila"» ).
Immigrati clandestini assoldati dalle organizzazioni che gestiscono il racket dei biglietti.
Indossano pettorine verdi e arancioni simili a quelle degli addetti che lavorano per il centro informazioni ufficiale di via dei Fori Imperiali.
Promettono di far saltare la lunga coda per entrare al Colosseo: al turista chiedono 25 euro a biglietto (che, al botteghino, ne costa 16; 18 acquistandolo online). L' altro giorno, i vigili urbani ne hanno denunciati 17. I vigili compiono questi blitz - chiamiamoli così - a bordo di auto civetta, cioè senza insegne, ma indossando la divisa. L' effetto sorpresa diventa un effetto comico.
Adesso, comunque, ci sono solo due vigili urbani. E, come spesso capita ai vigili urbani di Roma durante il servizio, fumano (uno fuma e parla con la moglie al cellulare: «Amò... e niente, io sto qui ar Colosseo... du' palle»).
Disturbiamoli un po'.
( Buongiorno, posso farle una domanda?
«Dica».
Perché non siete intervenuti poco fa? Un centurione, laggiù, ha aggredito un turista americano.
«Ma dove?», risponde quello che sembra essere il capo pattuglia.
Laggiù.
«Ah, boh. Non ce ne siamo accorti».
Questi centurioni non sono...
«I centurioni so' centurioni... Ah ah ah!».
Vi sarete accorti degli ambulanti.
«Quali? Ci sono venditori ambulanti?».
Guardi, lì c' è persino un mangiafuoco.
«Ma mica è pericoloso... comunque, mi dia retta: c' è il sole, sembra una mattina di primavera... perché invece di intervistare due poveri vigili, non si fa una bella passeggiata?» ).
Facciamola, una passeggiata.
All' inizio e alla fine di via dei Fori Imperiali, chiusa al traffico, e costeggiando quindi la meraviglia dei Fori, quattro blindati dell' esercito e otto militari. Sperando, si suppone, che un terrorista arrivi in macchina e venga quindi fermato ai checkpoint, e non preferisca invece arrivare camminando sul marciapiede, o proprio in metropolitana, con lo zainetto. Due carabinieri di pattuglia incontrati in via degli Annibaldi (dove i furgoni Mercedes degli Ncc sono parcheggiati in quadrupla fila). Lo scorso 23 agosto, un autotrasportatore tedesco fermò il suo Tir in via di San Gregorio, mise le quattro frecce, e scese a scattare foto ricordo con il cellulare (le agenzie riferirono il suo commento: «Solo per me divieto in porca città»).
Una settimana prima, un turista vietnamita aveva fatto alzare in volo un drone. Cinque li hanno sorpresi mentre incidevano i loro nomi sui ruderi. Una coppia di punkabbestia risale via della Domus Aurea: intorno ai resti della villa di Nerone, visitabile solo nel fine settimana, vive una comunità cenciosa di sbandati e clandestini, nelle fessure dei ruderi gli spacciatori nascondono le dosi destinate ai consumatori del centro storico.
( «È una fogna, questa zona: e sarei io, il problema?», s' interroga - in romanesco stretto - il centurione che prima ha aggredito quel turista americano.
Quanti siete?
«Una decina. Tutti onesti lavoratori, eh».
Avete una licenza?
«A bbbello, io è na' vita che vivo d' espedienti... mo' te pare che pe' vestimme da antico romano ciò bisogno der permesso?».
I vigili urbani non le dicono niente?
«Fanno i bravi. Chiudono un occhio. So' padri de famiglia pure loro».
Prima però lei ha maltrattato quel turista...
«Io? Ma quando? Io so' na personcina a modo...» ).
L' ultimo sguardo è sulla «botticella» che arriva trainata da un povero cavallo ormai sfiancato. Ci sono turisti che non rinunciano. Il vetturino: «Per 150 euro, un giro di un' ora».
Che bestiaccia.
Il vetturino, intendo.
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giacomocusano · 4 years
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Lezioni online: manuale di sopravvivenza per docenti
OVVERO IL MIO PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO IL PRIMO MESE.
INTRODUZIONE
Questo articolo non è esaustivo, contiene i suggerimenti per gestire le lezioni online basati da questo mese di mia esperienza come organizzatore e docente.
Questa situazione di emergenza ha dato una micidiale e improvvisa spinta verso il futuro a tutta la società. Molte scuole e docenti compreso me e te (probabilmente) si sono trovati di colpo a dover e incominciare a preparare lezioni on line senza avere la minima esperienza o attitudine in merito (e come farne una colpa?).
Con questo post voglio metterti al corrente di quella che è stata la mia esperienza in questo mese dove mi sono trovato sia a tenere che a progettare lezioni on line. Non pretendo di essere esaustivo né tantomeno definitivo (perché siamo in un momento di trasformazione quotidiana.
Voglio semplicemente metterti al corrente di alcuni problemi che ho dovuto affrontare come organizzatore che come docente (e anche come padre di figli che seguono lezioni online):
I principali punti che ho dovuto affrontare sono sostanzialmente questi:
Connessione
Orari lezioni
Scelta della piattaforma
Setup docente
Arredo reale e digitale
Approccio dei docenti
Approccio degli studenti
Conclusioni
CONNESSIONE
LINEA INTERNET AL MASSIMO
Sembra ovvio ma spesso non lo è: se puoi potenzia la linea internet al massimo. Essere connessi online singolarmente è differente che essere in chat con altre 20 persone. Anche quando sarà passata questa situazione la società opererà molto di più in smart working o con formazione online, quindi non si tratta solo di superare questo periodo.
ORARI E DURATA LEZIONI
OGNI GIORNO LEZIONI NELLE STESSE FASCE ORARIE E CON PAUSE PIÙ LUNGHE E PIÙ NUMEROSE
È molto importatane fare un discorso progettuale scolastico e fissare degli orari fissi per le lezioni. Noi in Krisalide (istituto superiore di grafica multimediale con ragazzi dai 14 ai 18) abbiamo impostato un orario fisso tutti i giorni. Questo eviterà alle famiglie e ai ragazzi molti dubbi su quando sarà la prossima lezione e quando collegarsi. In un momento di confusione dobbiamo fare attenzione a dare risposte che siano il più certe possibili.
È molto faticoso tenere e seguire lezioni online quindi una pausa tra un’ora e un’altra è fondamentale per garantire una certa qualità. Non sono l’equivalente delle lezioni in aula. Sono molto più concentrate, per tutti, docenti e studenti.
PIATTAFORMA
UNA PRIMARIA E UNIFORME PER TUTTI I DOCENTI DECISA DALLA SCUOLA. UNA DI SICUREZZA DECISA CLASSE PER CLASSE.
La scelta della piattaforma non è semplice ma è fondamentale che la scuola ne scelga una uguale per tutti i docenti primaria. Poi ogni gruppo classe ne può scegliere una alternativa in caso vi siano problemi con la prima. Questa doppia scelta: forzata e libera permette una uniformità e al contempo una sperimentazione.
Avere una piattaforma definita ufficiale su tutta la scuola ha una duplice utilità: permetterà ai docenti di aiutarsi tra loro e alle famiglie di impostare tutto in modo più uniforme.
Al momento io uso Google Meet come piattaforma primaria. Non è nata per gestire le classi ma essendo di Google ha una usabilità più vicina a strumenti già usati dai singoli (ad esempio calendario, email ecc..).
Come piattaforma secondaria consiglio Microsoft Teams, attualmente però sto provando anche Jitsi che è opensource e che migliora di momento in momento.
Vi sono piattaforme migliori come ad esempio Click Webinar o GoTo Meeting ma sono a pagamento. Poi a breve usciranno software più mirati alla gestione della classe, ma per ora ne abbiamo molti. Se vuoi una panoramica ti consiglio di leggere: 20 software per videoconferenze
ATTREZZATURA DOCENTI
WEBCAM E MICROFONO PROFESSIONALI
Consiglio (compatibilmente con la situazione economica) di attrezzarsi con attrezzatura professionale per cui webcam ad alta risoluzione e microfono professionale perché altrimenti tortureremo i nostri studenti con video e audio terrificanti.
Seguiamo anche qualche consiglio su come farci inquadrare dalla webcam in modo da mostrarci nel modo migliore (e non l’interno del nostro naso 😉 ).
ARREDO REALE
SFONDO UNIFORME CON MENO DISTRAZIONI POSSIBILI
Lo sfondo che usiamo è molto importante. Se sullo sfondo vi è movimento si crea distrazione. Allo stesso modo se abbiamo elementi particolari gli studenti saranno più propensi a capire cosa abbiamo in casa che altro. Su molti store online si vendono per quasi 60 euro appositi sistemi per posizionare un fondale. Didattica e privacy ringraziano!
ARREDO DIGITALE
DESKTOP GRIGIO SENZA FILE INUTILI. BROWSER APPOSITO PER LEZIONI ONLINE.
Stesso discorso di arredo per il computer.
100.000 file sul desktop confondono (e rallentano il computer). Prima di iniziare la lezione metti i file in una cartella provvisoria e imposta un bello sfondo grigio, aiuteremo gli utenti a concentrarsi (e miglioreremo la nostra privacy).
Inoltre visto che qualsiasi cosa distrae l’attenzione io preferisco usare due browser ad esempio uso Safari per il mio lavoro e navigazione quotidiana. Invece per le lezioni online uso Chrome così i ragazzi evitano di incuriosirsi su tutta la cronologia preferiti suggerimenti online che non hanno a che fare con la didattica quando si condivide lo schermo.
APPROCCIO PER I DOCENTI
STIAMO TRASMETTENDO IN RADIO
Per un docente spesso è molto difficile passare da una lezione tradizionale in aula a una lezione on line.
Tra le varie problematiche che da affrontare:
Non so chi mi ascolta (o meglio lo so ma non sono sicuro che poi non vi sia qualcun altro ovviamente 😉
Non ho un riscontro immediato da chi mi ascolta (quindi si metteranno metodologie differenti)
Quindi ti consiglio di pensare ad una lezione online quasi come se fossi in radio e stessi trasmettendo ad un pubblico molto vasto. A me questo sistema ha aiutato molto. È diminuito l’imbarazzo ed ho migliorato di molto il tono da utilizzare. Provaci e poi fammi sapere come è andata!
APPROCCIO PER GLI STUDENTI
UFFICIALIZZIAMO AGLI STUDENTI CHE SONO A SCUOLA NON A CASA
La stessa cosa per quanto riguarda gli studenti. Deve cambiare il loro approccio alla lezione nel senso che ti consiglio di ufficializzare trucco ciò per cui saranno valutati. Anche l’abbigliamento ad esempio nel caso in cui si lavori con webcam accesa. Ufficializzare queste scelte aiuta il docente ma anche lo studente a “sentire” di essere in un contesto differente, anche se fisicamente a casa propria. Lo stesso vale per il comportamento in chat e per tutte le altre situazioni nuove rispetto a prima. È importante però ufficializzarle e valutarle, soprattutto in un primo periodo, fin quando lo studente poi non si abitua a questa nuova modalità
MATERIALE LEZIONI
ATTENZIONE ALLE RICERCHE ONLINE IN DIRETTA
Non entro in merito in modo approfondito a come impostare una lezione online. C’è però un consiglio che voglio darti da subito.
Lavorando online si può incorrere in situazioni imbarazzanti. Ad esempio, si fa una ricerca online in diretta e Google mostra contenuti volgari o fuori luogo. Meglio preprararsi tutto prima. Io uso molto Evernote, quindi se ho bisogno di materiale online lo cerco e poi me lo salvo su Evernote e a lezioni mostro direttamente il post salvato. In questo modo aumento la mia raccolta ragionata di contenuti online e sono sicuro (quasi) di evitare momenti di imbarazzo o distrazione durante la lezione online.
Se vuoi approfondire Evernote ti consiglio questo post: Come uso Evernote
Se invece vuoi vedere come salvare velocemente su Evernote leggi questo post: Come salvare velocemente con Evernote
CONCLUSIONI
LASCIA UN COMMENTO, LAVORO MOLTO PER QUESTI POST, ALMENO SO COSA NE PENSI.
Questo articolo non riguarda la didattica online come metodologia. Ne scriverò più avanti perché è un argomento più articolato e lungo. Spero però che questo post ti sia stato di aiuto, nel caso ti invito a lasciare un commento, anche nel caso in cui tu voglia contribuire con riflessioni o suggerimenti.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE, ALLA PROSSIMA!
Se uvuoi leggere l’articolo intero e aggiornato clicca qui: http://www.giacomocusano.com/lezioni-online-manuale-di-sopravvivenza-per-docenti/
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