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#Rosalia Maggio
arcanespillo · 7 months
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Giorno per giorno disperatamente (1961) "Day by Day, Desperately" directed by Alfredo Giannetti. 
"Ma no perché? Gabriele, io non lo so.. parlando con te si ha sempre l'impressione di dover scegliere le parole, pesarle, ma perché?"
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perfettamentechic · 2 years
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25 luglio … ricordiamo …
25 luglio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: John Saxon, pseudonimo di Carmine Orrico, attore statunitense, famoso per la partecipazione in svariati spaghetti western, polizieschi all’italiana, durante gli anni settanta, e horror anche americani. Saxon è stato sposato tre volte.  (n. 1936) 2020: Regis Philbin, Regis Francis Xavier Philbin, attore e conduttore televisivo statunitense. Philbin è stato sposato con Catherine Faylen,…
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sofysta · 1 year
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Per chi volesse fare un giro a Palermo comincio col dirvi che il periodo migliore rimane quello di Aprile/ Maggio quando ancora la ns città non è un lager di turisti che arrivano da tutto il mondo e quando non vi strapperete ancora la pelle di dosso per i 50° all'ombra. La ns città nei secoli è stata greca, romana, araba e poi conquistata da normanni, spagnoli e francesi. Qui convivono beatamente cupole arabe e chiese barocche, palazzi in stile liberty e teatri neoclassici.(Teatro Massimo e Politeama). Proprio perchè non ci siam fatti mancare niente qui si sono incrociati popoli e tradizioni il che è impossibile non notarlo grazie ai vari stili che si susseguono molto vicini tra loro.
📌Un po di chicche da vedere se volete fare un weekend veloce come un bacio a stampo
La cattedrale. Nata come basilica cristiana è stata poi trasformata dai saraceni in moschea. La sua facciata è compresa tra due torrette e da un ampio portico quattrocentesco in stile gotico catalano
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A Piazza Bellini trovate la Chiesa Martorana e la Chiesa di San Cataldo con le sue famose cupole rosse che ho tempo addietro postato sulla sezione *my city* . Mentre alle spalle di Piazza Bellini cioè a Piazza Pretoria trovate la Fontana della vergogna. Piazza Bellini è dominata appunto da queste due chiese; S. Cataldo è il più rappresentativo esempio di edificio normanno, la Martorana( detta anche S. Maria dell'Ammiraglio ) invece è una chiesa greco-bizantina. Una delle più affascinanti di tutto il periodo medievale italiano.
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Monreale. Si trova sulle colline dietro Palermo da dove poter avere una vista panoramica favolosa sulla città di Palermo. Poi il Duomo, vi consiglio di entrarci per farvi stupire dai mosaici bizantini ed inoltre da un dettaglio strepitoso. Il Cristo al centro della navata vi guarderà da qualsiasi punto vi troverete. Poi fatevi anche una passeggiata al belvedere tra gli alberi secolari.
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Mercati popolari: Vucciria e Ballarò.. E qui preparatevi ad entrare in una bolgia di stradine affollate e rumorose. Mentre i venditori urlano le loro prelibatezze, potrete passeggiare tra banchi di frutta coloratissima, carne appesa e l’immancabile street food. A Palermo i mercati, principalmente in queste due zone, hanno conservato tutto il fascino del passato.
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Montepellegrino. Dove si trova il Santuario della Santuzza Patrona di Palermo (Santa Rosalia)
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Palazzo Chiaramonte detto anche Steri. È stato sede delle carceri dell’Inquisizione. Riempiono di tristezza e commozione i graffiti dei prigionieri: disegni, poesie, preghiere.
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Potete visitare ancora tanti altri luoghi ma non basterebbe un weekend: Orto Botanico, Palazzo dei Normanni, Cappella Palatina, Casa Professa, Oratorio Ss Cita (dove si possono ammirare le opere del Serpotta), San Giovanni degli Eremiti,Santa Maria dello Spasimo,San Domenico,la vasta spiaggia immensa del Golfo di Mondello, Villa Giulia e Villa D'Orleans e le 9 porte di Palermo tutt'ora rimaste perchè originariamente erano 19 ( Le più conosciute sono Porta Nuova, Porta Felice,Porta Carini, Porta dei Greci, Porta Mazzara, Porta Reale) e tanto tanto altro da conoscere.
Mangiare😋🤤.Ohhhh arriviamo alla note goduriose. Per le strade della ns città di Palermo si trova, e si mangia, praticamente di tutto. Dall’antipasto al dolce compreso lo street food. Alcune delle prelibatezze principali da non perdere sono le granite, le brioches con gelato, i cannoli, le cassate, le arancine di riso, le crocché, il pane e panelle, lo sfincione, la pasta con le sarde, u pane cunzato, pane ca’ meusa(ossia il panino con milza e polmoni condito e non(condito se ci si vuol aggiungere sopra del formaggio solitamente di capra, io lo preferisco) Infine ancora la pasta martorana che son dei dolci coloratissimi solitamente a forma di frutta e dolci alle mandorle.
Io un giretto me lo farei se fossi in voi 😉
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telodogratis · 5 months
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#NewsPA - Manifestazione di interesse per la cessione a titolo gratuito di dodici autoveicoli destinati al trasporto di persone con disabilità. Dichiarazione garante Di Maggio
“Accolgo con grandissima soddisfazione e altrettanta partecipazione la decisione dell’Assessorato Attività Sociali e Socio Sanitarie nella persona dell’Assessore Rosalia Pennino di avviare una “manifestazione di interesse per la cessione a titolo gratuito di dodici autoveicoli (in disuso) di proprietà del Comune di Palermo…  ​Read More “Accolgo con grandissima soddisfazione e altrettanta…
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personal-reporter · 10 months
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Festa di Santa Rosalia 2023 a Palermo
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Il programma religioso, dal 10 al 15 luglio, del 399° Festa in onore di Santa Rosalia e l’avvio del cammino diocesano lungo l’Anno Giubilare Rosaliano sono parte delle iniziative dell’Arcidiocesi di Palermo dell’evento che,  fino al 4 settembre 2024,  festeggerà il quarto centenario del rinvenimento delle reliquie di Santa Rosalia. In linea con lo spirito francescano di Biagio Conte di destinare risorse e attenzione agli ultimi, per la realizzazione del Carro della santa è stato fatto uno studio di sostenibilità allo scopo di utilizzare materiale di risulta e risparmiare così denaro pubblico. Le fasi di progettazione e realizzazione dei bozzetti e del modello in scala del Carro trionfale sono iniziate a maggio nella Bottega 7 dei Cantieri Culturali alla Zisa, sede del Museo diffuso Santa Rosalia, con un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. La châssis che compone la base del Carro è lunga 10 metri e larga 5 metri, con una grande luna alta da terra 9,5 metri costituita da legno di recupero dipinto con vernice ignifuga bianca, mentre gran parte del ferro utilizzato è di recupero grazie a una dismissione del Comune di Palermo. Il sistema di sterzo e la frenatura sono di carri degli anni passati. Anche la statua della Santa che sfilerà nel Carro è stata realizzata da Franco Reina per il Festino 2017 ed è posta in basso in equilibrio su una falce di luna mentre sfila circondata dalle nuvole, lungo un Cassaro in festa. La matrice di questo Festino è anche lo spirito e accompagna la nascita del  primo Museo diffuso di Santa Rosalia, un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo da un’idea di Fabrizio Lupo, scenografo e docente di Teatro della Festa, che non chiude i suoi oggetti dentro le stanze, ma li va a cercare per metterli in relazione. Alla mostra allestita al Museo Pitrè dal titolo 399 viva viva Santa Rosalia saranno esposti una selezione di statue e modelli in scala tra quelli che hanno sfilato per la città di Palermo, dal 1836 al 2019, ideata dalle allieve e dagli allievi del corso coordinato dalla professoressa Giglia: Edoardo Zumbo; Simona Tarantino; Martina Campanella; in collaborazione con Patrizia D’Amico, Silvana Arnone e Francesco Ilardi del museo etnografico e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo che promuove l’evento. Invece a Palazzo Alliata, in collaborazione con l’associazione che vi ha sede, di cui è vicepresidente lo storico Filippo Sapienza, sarà allestita la Parata Kounellis, seconda parte di una mostra che è una preview di una più ampia esposizione in preparazione per i grandi festeggiamenti del quarto centenario del Festino di Santa Rosalia, per festeggiare i 400 anni dal ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia e ripercorrere la storia dei più importanti carri trionfali. Tutte le operazioni del Mu.Sa.R. comprese le fasi di lavorazioni sul carro sono documentate da Rossella Puccio, responsabile della comunicazione del Mu.Sa.R. e coordinatrice del gruppo di comunicazione composto da allieve e allievi dei corsi di Fotografia e di Audio Video e Multimedia dell’Accademia di Belle Arti. Read the full article
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kritere · 1 year
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Gli incontri in carcere tra Matteo Messina Denaro, le sorelle e la figlia: “Non mi pento”
DIRETTA TV Matteo Messina Denaro – ultime news 20 Maggio 2023 Nelle scorse settimane un incontro in carcere tra Matteo Messina Denaro e le sorelle. Rosalia, poi, è stata a sua volta arrestata. Durante il colloquio con Lorenza Alagna il boss l’avrebbe rimproverata di non averlo mai ringraziato per i regali. 9 CONDIVISIONI Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Matteo Messina…
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lamilanomagazine · 1 year
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Napoli:“30 anni di cinema a Ponticelli”, la storia di Arci Movie è un film
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Napoli:“30 anni di cinema a Ponticelli”, la storia di Arci Movie è un film. Il cinema salvato alla trasformazione nell’ennesimo supermercato. Una storia dei giorni nostri, ma anche quella vissuta negli anni Novanta quando a Ponticelli, quartiere nella zona Est di Napoli, volontari, attivisti e appassionati di cinema alzarono la voce per evitare che l’unica sala cinematografica della zona scomparisse per lasciare spazio a lunghe file di scaffali. È la lunga storia dell’associazione Arci Movie raccontata nel film “30 anni di cinema a Ponticelli” che sarà proiettato nel nuovo Cinema Pierrot nel corso della serata evento speciale del Cineforum prevista mercoledì 3 maggio 2023, alle ore 18 e alle 21, alla presenza dei titolari della proprietà della sala, Giuseppe Caccavale e Roberta Starace e della regista. Al Pierrot interverrà anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso della seconda proiezione. Il documentario (Italia, 2022, 47’), con regia e montaggio curati dalla giovane filmmaker calabrese, di adozione napoletana, Isabella Mari, ripercorre l’esperienza della realtà associativa napoletana che, attraverso il linguaggio del cinema, ha coinvolto persone di ogni età attraverso rassegne, incontri con registi e attori, autori, personaggi nel mondo della cultura e dello spettacolo. Migliaia e migliaia di studenti nello storico Cineforum che, giunto alla XXXII edizione, anima ancora la sala, ora ristrutturata, del cinema-teatro Pierrot di via de Meis a Ponticelli. “30 anni di cinema a Ponticelli”, prodotto da Arci Movie e Parallelo 41 Produzioni in collaborazione con ARCI e UCCA, è stato realizzato in occasione del trentennale dell’associazione (1990-2020) e sviluppato all’interno di “FILMaP – Atelier di Cinema del Reale” da un’idea di Antonella Di Nocera, che ne ha curato anche la produzione insieme ad Antonio Borrelli. All’opera hanno lavorato anche Marco Cappelli, autore delle musiche originali, Simona Infante, per la color correction e la fotografia, e Rosalia Cecere per il montaggio del suono e il mix. L’importante archivio audiovisivo di Arci Movie, che raccoglie circa un migliaio di documenti audiovisivi sulla storia del quartiere, rivive nel lavoro di Isabella Mari recuperando tre decenni di storia di Ponticelli e l’impegno per tenere aperta la sala così da farne un luogo di promozione e diffusione della cultura del cinema. Una battaglia sposata dai tanti volti noti protagonisti del docu-film. Personaggi che, nel tempo, hanno continuato a sostenere l’azione associativa di Arci Movie sul territorio: da Ken Loach a Mario Monicelli, da Francesco Rosi a Ettore Scola, da Toni Servillo a Paolo e Vittorio Taviani, da Frederick Wiseman a Mario Martone, da Enrico Ghezzi a Ferzan Ozpetek, da Michele Placido a Roberto Faenza, da Pupi Avati a Giuliano Montaldo. A loro si aggiungono attivisti, educatori, operatori culturali, studenti, giovani, docenti, soci e semplici cittadini protagonisti di una storia che il cinema stesso consente di raccontare e tramandare. La serata sarà introdotta da Roberto D’Avascio, Vincenzo Mauriello e Antonella Di Nocera che si sono avvicendati negli oltre trent’anni di storia di Arci Movie nella rappresentanza e nella direzione dell’associazione e vedrà gli interventi di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, e di Giuseppe Caccavale e Roberta Starace, titolari della proprietà del cinema Pierrot ed eredi di Francesco Caccavale. La serata sarà una festa anche per la recente ristrutturazione della sala, portata avanti con passione negli ultimi anni dalla famiglia Caccavale, che ha trasformato il cinema Pierrot in una multisala moderna ed accogliente, dotata di nuovi arredi e di strumentazioni tecnologiche di ultima generazione tali da poterla definire come la sala più giovane e più bella di Napoli. Durante la serata saranno donate al sindaco di Napoli e alla famiglia Caccavale le tessere onorarie di Arci Movie. Alla serata parteciperanno Titta Fiore (presidente Film Commission Regione Campania), Rosita Marchese (presidente Accademia Belle Arti di Napoli), Sandro Fucito (presidente della Municipalità VI del Comune di Napoli), Sandro Ruotolo (delegato alla cultura della segreteria PD), Giorgio Zinno (sindaco di San Giorgio a Cremano), Peppe Panico (sindaco di San Sebastiano al Vesuvio), Walter Massa (presidente nazionale Arci), Alessio Curatoli e Francesca Coleti (presidente e segretario Arci Campania), Anna Masecchia (docente di storia del cinema dell’Università Federico II), Cesare Moreno (presidente Maestri di Strada), Aldo Cennamo (ex parlamentare) e Guido D’Agostino (presidente Istituto Campano Storia della Resistenza) insieme a tanti dirigenti scolastici delle scuole della zona orientale di Napoli e dell’area Vesuviana. Inoltre, prima della proiezione del film di Arci Movie saranno proiettati i saluti del regista Mario Martone, di Maurizio De Giovanni (presidente del Premio Napoli), di Ruggero Cappuccio (direttore artistico Campania Teatro Festival), degli attori Toni Servillo e Marco D’Amore insieme ai saluti di altre personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Le due proiezioni sono aperte gratuitamente ai soci Arci e accoglieranno anche i cittadini fino ad esaurimento posti. «Dopo aver visto la nostra storia racchiusa in un film girare per vari importanti festival italiani, tra cui il Biografilm di Bologna, siamo orgogliosi di presentare questa piccola opera cinematografica costruita su documenti preziosi del nostro archivio audiovisivo, qui a Ponticelli, proprio dove questa bella storia è nata, e proprio sul grande schermo del Cinema Pierrot, oggi ristrutturato grazie alla famiglia Caccavale e di nuovo aperto alla socialità del quartiere», così Roberto D’Avascio, presidente di Arci Movie, e i produttori del film Antonella Di Nocera e Antonio Borrelli. «Sono molto emozionata perché è come se questa fosse la prima del film: aspettavo questo momento da quando ne abbiamo fatto la prima proiezione. Ho sempre pensato che questo sarebbe stato il momento di condivisione più forte perché per la prima volta le persone di Ponticelli che sono nel film e i soci dell’associazione, e non solo, rivedranno in questo album di famiglia», così la regista Isabella Mari.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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periodicodebaleares · 2 years
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La Sinfónica ofrecerá dos conciertos esta semana en el Castillo de Bellver
La Sinfónica ofrecerá dos conciertos esta semana en el Castillo de Bellver
La Orquesta Sinfónica de Baleares ofrecerá hoy 13 de julio, a las 21.30 horas, el segundo concierto del ciclo “Veranos Sinfónicos” en el Castillo de Bellver. En este caso, se trata de una Gala Lírica en la cual el público disfrutará de algunos de los jóvenes cantantes de la prestigiosa Academia del Maggio Musicale Fiorentino como la soprano Rosalia Cid, la mezzosoprano Polixeni Tziouvaras, el…
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beautifulactres · 2 years
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Rosalia Maggio (1921-1995)
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ebital2090-20 · 4 years
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Mahmood: un astro nascente
La musica italiana ha cambiato drasticamente durante i decenni passati. Ciò nonostante, nessuno l’ha cambiata come Mahmood, un cantante unico chi sorprende gli italiani.  
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È nato sul 12 settembre 1992 a Milano come Alessandro Mahmoud, Mahmood ha una eredità misto. Sua mamma e italiana, e suo papà e egiziano. Quando Mahmood aveva cinque anni, i suoi genitori avevano divorziato e, dopo, suo papà li ha lasciati. Questa esperienza lo ha ispirato di scrivere la sua canzone famosa, “Soldi.” Potreste immaginare come si sentiva quando la canzone lo ha vinto il premio del festival di Sanremo in 2019?! 
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“Soldi” è scelto per Eurovision in maggio di 2019; lui è arrivato secondo! La canzone include i lirici in arabo e descrive il rapporto con suo papà. Da febbraio di 2019, la canzone è stata trasmessa in streaming più di 100 milioni volte; “Soldi” è la canzone italiana più trasmette in streaming nella storia di Spotify!
Perché della sua eredità e sessualità fluida, Mahmood ha alcuni critici. Dopo ha vinto il festival di Sanremo, gli ufficiali del governo d’Italia lo hanno criticato sui mezzi di comunicazione sociali. Hanno detto lui è stato scelto dalla “élite” del festival. Nonostante questi commenti xenofobi, Mahmood mette in dubbio la idea dell’“italiano.”   
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Come i musicisti americani Lil Nas X e Lizzo, Mahmood si libera delle barriere culturali. Lui è una parte del gruppo dei musicisti italiani chi dicono la storia delle periferie a Milano. Secondo me, Mahmood è il compositore più distintivo dell’Italia adesso.  
Io penso che Mahmood diventi una stella nel mondo di musica. Lui rifiuta d’essere etichettato, e la sua musica è unica nel suo genere. Qualcuno potrebbe dire che le canzoni di Mahmood siano il rap, il pop, però non c’è un genere specifico per loro. Mahmood usa la parola “Morocco pop” per descrivere la sua musica. Io vorrei ascoltarlo nelle canzoni con i musicisti americani in futuro, ma vorrei lui cantare in italiano. Il suo stile starebbe bene con Frank Ocean, Lorde, o SZA.
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Oggigiorno, le persone sono più aperte alla musica in lingua diversa; par esempio, i cantanti spagnoli, come Rosalia e Bad Bunny, sono diventati famosi, e adesso, lavorano con Jennifer Lopez e Travis Scott. Io spero, quindi, che tutti ascoltino a Mahmood; lui è la visione moderna d’Italia
Cosa pensi? Ascolti alle canzoni italiane? Pensi che i musicisti italiani possano essere famosi in Canada e Nordamerica?
Ecco, una partie dello spettacolo di Mahmood al festival di Sanremo!
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perfettamentechic · 3 years
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25 luglio … ricordiamo …
25 luglio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2020: John Saxon, pseudonimo di Carmine Orrico, attore statunitense, famoso per la partecipazione in svariati spaghetti western, polizieschi all’italiana, durante gli anni settanta, e horror anche americani. Nato a Brooklyn da Antonio Orrico e Anna Protettore, entrambi di origine campane, studiò recitazione con la celebre insegnante Stella Adler ed entrò nel mondo del cinema alla metà degli anni…
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ilmondodigiovin · 5 years
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Il festino di palermo
Nell'anno 1624 il viceré di Sicilia, Emanuele Filiberto di Savoia, residente a Palermo, fece entrare nel porto cittadino un vascello proveniente da Tunisi e guidato da Maometto Calavà, moro tunisino, sospetto di peste, contenente innumerevoli doni, ricchi e preziosi, e schiavi cristiani liberati. Il morbo si diffuse così tra i topi, nei mercati, nelle aree periferiche ed infine nel centro cittadino. La popolazione, martoriata dalla peste, continuava ad ammalarsi e a morire e si affidava invano alle sante protettrici della città e dei quattro mandamenti cittadini: sant'Agata, santa Cristina, sant'Oliva e santa Ninfa. (Anche santa Luciaera patrona della città, ma non aveva assegnato nessun mandamento). Non si ottenne però nessun miracolo.
Girolama La Gattuta, donna ciminnese di 47 anni, ricamatrice, era inferma di forte febbre maligna all'Ospedale Grande di Palermo. Il 15 di ottobre del 1623, mentre era sofferente, "vide" una monaca vestita di bianco che attirava dei fulmini dietro di se. Le toccò la bocca e subito si sentì "riempita d'acqua". Era santa Rosalia,[2] che disse alla donna di andare sul Monte Pellegrino ad adempiere ad un voto.
Vide quindi una grande pietra, e con grande insistenza, nei primi giorni del mese di giugno fece iniziare gli scavi. Li condusse lei stessa, insieme al marito, ai contadini dei dintorni e ai monaci francescani del vicino convento. Nel frattempo il Senato, dopo la morte del viceré Emanuele Filiberto di Savoia avvenuta a causa della peste il 3 di agosto del 1624, vietò ai cittadini di lasciare le proprie dimore e soprattutto la città senza il proprio "bollettino", rilasciato dal maestro notaio. Il 15 luglio del 1624, nel punto precedentemente indicato da Girolama La Gattuta, terminarono gli scavi e sotto a una grande lastra di marmo e calcarenite molto piatta, vennero ritrovate delle ossa umane bianchissime (inserite in concrezioni calcaree). (All'inizio degli scavi in grotta avevano trovato altre ossa di colore scuro, probabilmente appartenenti ad un frate secolare e ad un novizio, oltre a delle ossa di capra). Le ossa bianche, per via del loro candido colore e delle delicate dimensioni del cranio, vennero assolutamente definite ossa di donna, ed emanavano un fortissimo e gradevolissimo profumo di fiori; inoltre, secondo le testimonianze, scritte peraltro, fu sufficiente soltanto un uomo a sollevare la cassa con dentro le ossa poiché "erano leggerissime". Le ossa vennero ripulite e portate nella cappella del Palazzo Arcivescovile, dove risiedeva il cardinale e arcivescovo di Palermo, Giannettino Doria, che dopo una vista delle ossa da parte dei Padri medici anatomici Gesuiti, guidati da Padre Giordano Cascini, che scrisse inoltre la prima biografia di santa Rosalia raccogliendo prove storiche e tradizioni orali tramandate nel tempo, che dicevano che le ossa erano di giovane donna, si convinse e decise di far portare in processione per le vie della città di Palermo le ossa, tramite il giovane Vincenzo Bonello. Ecco la storia.
Ecco la storia.
Girolama guarì miracolosamente dopo tre giorni, ma non andò sul Monte Pellegrino e non fece il suo voto; così si ammalò nuovamente di malaria. Il 26 di maggio del 1624, giorno di Pentecoste, Girolama, inferma, salì sul Monte Pellegrino insieme al marito Benedetto Lo Gattuto, all'amico Vito Amodeo, marinaio trapanese di 37 anni, e alla di lui moglie. La donna bevve dell'acqua limpida che gocciolava dalle pareti rocciose di una grotta ricoperta all'esterno da vegetazione e che si trovava accanto dell'antica chiesa di Santa Rosalia, e guarì miracolosamente. In quel momento andò in dormizione e sognò la Madonna vestita di bianco, con il Bambin Gesù in braccio e con al collo una collana di coralli che le indicava di scavare all'interno della grotta dove avrebbe trovato "una santa, un tesoro". In fondo alla grotta vide una giovane vestita con una lunga tunica di arbraxo (stoffa di sacco vecchio) che, in ginocchio, pregava con la corona in mano.
Il 13 di febbraio del 1625 santa Rosalia apparve sul Monte Pellegrino ad un saponaio di nome Vincenzo Bonello (o Bonelli), che abitava nel mandamento Monte di Pietà, in via Pannaria, che voleva suicidarsi per via della morte per peste della giovane moglie quindicenne. La santa lo fermò dal suicidio e gli disse che solo se i propri resti fossero stati portati in processione e si fosse cantato il "Te Deum Laudamus", la peste sarebbe terminata, così come le aveva detto e promesso la Madonna. Vincenzo chiamò il suo confessore (parroco della chiesa di Sant'Ippolito Martire al Capo), come gli aveva detto santa Rosalia, e gli raccontò tutto quello che aveva visto. Dopo tre giorni, Vincenzo si ammalò di peste e morì, poiché aveva già ricevuto il suo miracolo. Il vescovo, facendo ben esaminare le ossa a dei medici anatomini venne informato che erano "di donna" e quindi, di Rosalia, l'unica donna vissuta sul Montepellegrino. Il 9 giugno 1625 l'arcivescovo di Palermo, Giannettino Doria, seguito da tutto il clero, dal senato palermitano e da alcuni cittadini eminenti fece una solenne processione attraverso le strade della città con le reliquie della santa. Al passaggio delle reliquie, al momento del Canto del "Te Deum Laudamus" , si bloccò il contagio della peste (da quel momento non furono più registrati nuovi casi di peste) e le persone guarivano dal morbo. Inoltre santa Rosalia protegge la città di Palermo da terremoti, tempeste e temporali, da cui ha difeso la città stessa anche in tempi recenti.
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kritere · 1 year
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“Mi ucciderò a casa, non morirò di tumore”: il piano di Messina Denaro in un pizzino alla sorella
DIRETTA TV Matteo Messina Denaro – ultime news 20 Marzo 2023 In un pizzino datato maggio 2022, indirizzato alla sorella Rosalia, le volontà di Messina Denaro sulla sua morte: “Non morirò di tumore, appena non ce la faccio più mi ucciderò a casa e mi troverai tu”. 1 CONDIVISIONI Arresto Messina Denaro Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Matteo Messina Denaro – ultime…
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domenicosolimeno · 3 years
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L’eccentricità di Tamara de Lempicka e i volti dell’iconicità
L’eccentricità di Tamara de Lempicka e i volti dell’iconicità
Tamara Rosalia Gurwik-Górska, meglio nota come Tamara de Lempicka, è stata un’artista stravagante, sensuale e anticonformista. La sua vita è avvolta da un alone di mistero, a partire dalla data e il luogo di nascita. Probabilmente nacque il 16 maggio 1898 a Varsavia da madre polacca e da padre ebreo russo, che scomparve precocemente (o in seguito al divorzio, come dichiarò Tamara, o per…
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SAIL 2018 - A VENEZIA IL RADUNO DI VELE D’EPOCA DE I VENTURIERI - 2018
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28 maggio 2018 - La città di Venezia e due belle giornate di sole hanno fatto da sfondo al raduno di barche d’epoca conclusosi domenica 27 maggio presso il “SANTELENA Marina in Venice” per celebrare i 30 anni dell’Associazione I Venturieri, fondata nel 1988 con lo scopo di diffondere la cultura della marineria velica. La flotta di imbarcazioni proveniva da tutto l’alto Adriatico e alcune hanno raggiunto Venezia navigando attraverso la laguna. Tanta festa in banchina e presso lo Yacht Club Venezia, dove si è svolto il convegno dedicato a Gian Marco Borea d’Olmo, fondatore dei Venturieri.
LA FLOTTA DE I VENTURIERI AL “SANTELENA MARINA IN VENICE”
Due giornate di sole e temperature estive hanno caratterizzato la celebrazione per il trentennale dell’Associazione I Venturieri (www.venturieri.org), tenutasi dal 26 al 27 maggio scorso presso il “SANTELENA Marina in Venice” di Venezia alla quale ha partecipato una flotta di imbarcazioni a vela d’epoca, classiche e autocostruite, di lunghezza compresa tra 5 e oltre 20 metri, costruite in legno, metallo, ferrocemento e vetroresina tra l’inizio del Novecento e i giorni nostri. Ammiraglia della flotta la goletta aurica di 16 metri Grand Bleu condotta da Marco Pozzi, attuale presidente de I Venturieri. L’evento era patrocinato dalla FIV, Federazione Italiana Vela, Consorzio di Promozione Turistica “Con Chioggia si”, Assonautica Venezia e sponsorizzato da Banca della Marca, “Chioggia Yacht Group marine associate”, BCA Demco, Cecchi, Nauticagollo.com, Santelena Marina in Venice, Yacht Club Venezia. L’appuntamento è stato rinnovato per il 2019, anno in cui si svolgerà il 15esimo raduno dei Venturieri e la commemorazione per il ventennale della scomparsa di Gian Marco Borea d’Olmo, il fondatore de I Venturieri al quale è stato dedicato un convegno ospitato presso le sale dello Yacht Club Venezia.
LE BARCHE E GLI YACHT DESIGNER
Numerosi i visitatori che hanno approfittato di questa 14esima edizione del raduno e dei 30 anni del sodalizio per visitare il ‘SANTELENA Marina’ e conoscere da vicino le barche “da viaggio” tanto amate da I Venturieri, scafi robusti e marini in grado di affrontare lunghe navigazioni d’altura. Tra queste la goletta Drago in ferrocemento, il cutter aurico Santa Maria di Nicopeja del 1901 restaurato dal cantiere veneziano Casaril. Tra gli yacht designer più rappresentati il fiorentino Rodolfo Foschi, specializzato nei progetti di scafi in legno, acciaio e ferrocemento sia per cantieri professionisti che per autocostruttori. Sue creazioni Poca Vogia del 1995, lo sloop di 10 metri Annalisa del 1994, il cutter aurico La Venturiera e la piccola Chiocciola, costruita in compensato marino e lunga appena 5,50 metri. Return del 1960 è invece un modello di Vertue, piccolo grande yacht disegnato dall’inglese Laurent ‘Jack’ Giles, maestro della progettazione mondiale, realizzato in oltre 200 esemplari. E ancora lo sloop di 12 metri Vanda del 1934, Solidea del 1984, la ‘nordica’ Baltic, Kika 3, Brezza, Levante, Chiba Cheba e Tusitala del 1990. Nella serata di sabato 26 maggio, presso il Marina Santelena, si è svolta la cena equipaggi con estrazione dei premi offerti dalla ditta di prodotti per la nautica Cecchi.
IL CONVEGNO SU GIAN MARCO BOREA D’OLMO, IL FONDATORE
Grande emozione sabato pomeriggio 26 maggio presso lo Yacht Club Venezia in occasione del convegno organizzato per ricordare la figura di Gian Marco Borea d’Olmo, carismatico fondatore nel 1988 de I Venturieri, già ex fondatore della Compagnia dei Vistoniani e del CVA, Centro Velico d’Altura. Romano di nascita, classe 1921, è stato ufficiale della Reale Aeronautica e successivamente dirigente dello Yacht Club Sanremo, dove abitava. Dal 1970, a bordo del suo 16 metri in legno Vistona del 1937, all’epoca armato a ketch bermudiano, ha navigato in tutto il Mediterraneo praticando l’insegnamento della vela a intere generazioni di appassionati. Uomo di grande cultura, amava la buona musica, la letteratura e non si privava mai dell’amato sigaro. Dopo il benvenuto di Mirko Sguario, presidente dello Yacht Club Venezia, hanno relazionato lo scrittore veneziano Franco Masiero, l’imprenditore bergamasco Roberto Carrara, armatore della “barca per arrabbiati” Gaia Scienza, l’ex-allieva Rosalia Romagnolo e Massimo Perinetti Casoni, vice presidente de I Venturieri nonchè ex titolare dell’omonimo cantiere dal quale sono uscite tante barche de I Venturieri.
FROM http://www.navigamus.info/2018/05/concluso-venezia-il-raduno-di-vele.html
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sinapsinews · 5 years
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Rosalia e le Altre. Simboli del sacro femminile nel culto rosaliano. Seminario 16 maggio Il 16 maggio alle ore 15,30 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, nell’ambito del ciclo #aspettandoilfestino2019 ideato da Vincenzo Montanelli e Lollo Franco in vista del 395° Festino di Santa Rosalia, si terrà il seminario Rosalia e le altre.
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