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#ciociole
aitan · 1 year
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Lo spasso napulegno può essere composto da arachidi, noci, pistacchi, anacardi, castagne, semi di zucca, mandorle, prugne e fichi secchi, tutte leccornie da spilluccare con la tecnica dell’uno-tira-l’altro anche in questi giorni festivi, conversando e bevendo in conviviale allegria e spensieratezza come se non ci fosse un domani e non incombesse l’arrivo di un anno nuovo tutto carico dei problemi e delle ambasce del vecchio.
Ciociole, ficusecche, noci e nucelle primma e doppe strufole, mustacciuole, roccocò e susamielle.
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L’ineffabile e non eguagliabile bellezza del mangiare in compagnia sfidando la tenuta dello stomaco e dei denti.
E non è per caso che anche la parola “compagno” derivi dal latino medievale “companio“, a sua volta originato da “cum panis“, che ci riporta alle persone che condividono il pane e mangiano insieme.
D’altronde, pare che in spagnolo perfino il verbo “comer” derivi dal latino “cum-edere“, cioè, appunto, “mangiare con” qualcun@.
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iskra81 · 5 years
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Ore 23:15
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Boccheggio scatafasciata sul divano con lo sguardo perso.
... e ancora non abbiamo finito di mangiare.
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october24th · 3 years
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Resoconto Giorno 116
Ho fatto un brutto sogno. Non ricordo molto i dettagli, ma come in tutti i miei brutti sogni litigavo con qualcuno. Mi sono svegliata verso le sette e mezza e riaddormentata dopo un po’. Ho sognato Vitto poi.
Stamattina ho fatto il solito, stranamente avevo voglia di pulire e anche di parlare. Infatti per tutto il tempo fino al momento del pranzo ho parlato con Imma, con cui non parlavo decentemente da un po’ di giorni. Abbiamo parlato di calcio, dato che stamattina dopo i servizi ho continuato con il programma di studi settimanale approfondendo le competizioni calcistiche. Abbiamo parlato della vigilia e del Natale, delle cene e dei pranzi, dei ricordi che abbiamo di quest’anno. Abbiamo parlato dei rapporti con la Francia e della Gioconda, della reputazione di Napoli e delle tradizioni della nostra città. Abbiamo ricordato i nostri vecchi Natali e ho apprezzato il fatto che nessuna delle due ha accennato al futuro. Mi ha parlato del suo babbo, e ho apprezzato molto. Non me ne ha parlato spesso in questi anni... ricordo che un giorno mi disse di non ricordare molte cose di lui e questo la faceva star male e io la rincuorai. Le dissi che è normale avesse l’impressione di non ricordare in quel momento tutti i momenti passati con lui, ma anche che ci sarà sempre qualcosa che può essere un odore, una fotografia, un film, una canzone, un luogo, un modo di fare che le ricorderà lui e le sbloccherà ricordi. Oggi si è ricordata di una cosa e l’ha condivisa con me. Ricordo quando andai al cimitero con lei la prima volta... vidi quella foto e pensai “sono identici”. Abbiamo anche parlato di caffè, mandolino e biscotti danesi.
A pranzo zero sgarri, ci sono andata leggera in vista della cena da zia questa sera. Dopo pranzo ho parlato con Vitto dei regali di Natale. Ha detto che deve fare ben 15 regali, tra amici e parenti. Poi carino ha detto che avrebbe voluto farne 16, uno in più per me. Lui nella mente ha calcoli e schemi e li ha applicati anche per i regali. Dopo mi sono addormentata mezz’ora, poi svegliata, preparata per il lavoro e sono scesa con il mio fantastico cappello con le orecchie da gatta. Magari Fuffy mi si avvicina. Il lavoro con Antonio è stato piuttosto leggero e piacevole. Abbiamo continuato lo studio dei triangoli, del testo giallo e dell’analisi logica che deve ripetere per bene durante le vacanze natalizie. Dopo sono stata con Nico in cameretta a guardarlo giocare a red dead redemption. Robb ha detto che grazie alla medicina si sente finalmente meglio, oggi ha dormito cucciolo. Alle sette e mezza è venuto papà da zia e sono stata di là con lui a parlare. Avevo una coperta sulle spalle e mi ha presa in giro perché i riscaldamenti erano accesi e anche da lui ogni volta ho la coperta addosso. Oh ma io senza coperta non riesco a stare, è cchiù fort e me! Anche in estate dormo con il lenzuolo addosso.
A cena abbiamo mangiato sia la pasta che il secondo e dopo ancora il dolce. Mi sento pienissima, non riesco più a mangiare in questo modo. In più ho mal di pancia, il jeans era troppo stretto. Dopo cena mi sono andata da Fuffy, che quando sono arrivata mi ha snobbata, e gli ho avvicinato un dito al nasino per farmi annusare e farlo familiarizzare. Zio ha detto che si fa accarezzare solamente quando la cagnolina Wendy non è nei paraggi. Non vanno molto d’accordo, Wendy gli da fastidio ed è gelosissima. Comunque ho poggiato la mano sulla sua testa e l’ho accarezzato per un po’. Si è lasciato andare e dopo un pochino ha anche chiuso gli occhi. Poi Wendy è tornata, lui si è allontanato e per me è arrivato il momento di tornare a casa. Zia mi ha dato un po’ di tiramisù per la colazione di domani e un po’ di torta al cioccolato da dare a nonna. Quando gliel’ho data ha sorriso tantissimo, non si aspettava un gesto del genere. Spero che mio zio gliene lasci un po’.
Comunque a casa c’erano i miei zii preferiti, hanno fatto una piccola fuga per far visita a mia zia e assicurarsi della sua salute. Da quando zia è tornata dall’ospedale le fanno spesso visita, carini. Così sono saliti anche su da me per salutare mamma e io ho abbracciato zio. Per molto tempo non l’ho abbracciato e non l’ho neanche visto perché la salute di zia non è delle migliori... ha da poco terminato l’ultimo ciclo di chemio e siamo stati tutti super attenti a/per lei. Quindi quando vengono a casa è un sollievo per me.
Ora sono a letto, mi sono struccata e ho messo il pigiama. Ho un po’ freddino, come al solito. Oggi ho messo solamente due volte la crema per il tatuaggio, ma sinceramente ora non mi va di alzarmi per metterla.
Oggi Vitto mi ha mandato la parola da mettere alla fine del resoconto di oggi. Cioè non solo si lamenta di essere “solamente” l’amico di Suburra e pretende di essere nominato di più, ora mi sceglie pure le parole!!! Io dico di no. Ora ne scelgo una più bella. Lui ha scelto la definizione di attributo in analisi logica.
Il presepe napoletano: Nato intorno al XVIII sec. è ancora immancabile in tutte le case. In molte famiglie persiste ancora l’usanza di costruirlo pezzo per pezzo, a partire dal sughero alla base, comprando solo i pastori; altre si accontentano di comprare la struttura già fatta; altre ancora si limitano alla semplice Natività. Generalmente viene allestito e messo in bella vista l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e dismesso dopo l’Epifania. Tuttavia, fino alla notte di Natale il presepe napoletano che si rispetti è, e deve essere, incompleto. Gesù Bambino, il personaggio principale, non può categoricamente essere riposto nella mangiatoia prima dello scoccare della mezzanotte del 25 dicembre. Se anche venisse posizionato già al suo posto, andrebbe comunque coperto con un fazzoletto per non essere mostrato. Il presepe è un rito secolare, il capitone è devozione, i dolci danno gusto alle feste, ma non bisogna dimenticare mai l’unica tradizione che deve essere assolutamente rispettata: passare il Natale con chi si ama. Non importa in quanti, se una tavola per due o per 20, chi ha fatto meglio gli struffoli o se il bambinello è stato messo sul presepe. Il Natale, come qualunque altra festa, è fatto dalle persone e dall’amore che le lega. Se c’è pace e gioia in casa anche senza capitone il male scompare e senza ciociole i cari estinti potranno sempre festeggiare insieme a chi li ricorda con un sorriso.
21 Dicembre
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unbiscottoperdue · 4 years
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Tegole alle nocciole 😋 Questo è il periodo del riciclo, degli avanzi, dopo queste maratone di cibo 😅 Questi biscotti si realizzano con albumi e nocciole, avanzi dei panettoni e delle ciociole di Natale! Creano dipendenza..provata una non si riesce di smettere! La ricetta è di @stefaniastorai 😘 #albumi #unbiscottoperdue #avanzi #biscotti #bakeandshare #nocciole #foodphotography #phoodstyling #f52food #foodartblog #onthetable #verilymoment #yummy #top_food_of_instagram #creativemumyfood #hautecuisine #thefeedfeed #beautifulfood #stilllifephotography #still_life_gallery #foodartblog #foodphotononstop #kings_masterchef #cakeoftheday #cakesofinstagram #ricicloincucina #cucinatedavoi #solocosebuone #christmasfood (presso Aversa) https://www.instagram.com/p/B7DZGtVohqh/?igshid=pltj8lu148lw
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mnews24 · 5 years
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Natale è alle porte e sempre più famiglie, negli ultimi anni, decidono di passare i giorni di festa nei ristoranti piuttosto che a casa, risparmiando così stress e spesso anche denaro. Ecco cosa prepone il ristorante Mazz e Panell di via Giordano Bruno, a Marano, ai suoi clienti per i pranzi di Natale e Santo Stefano e per il veglione del 31 dicembre. PRANZO DI NATALE: Antipasti: salumi e formaggi; bocconcini di bufala, tortino di funghi con salsa di gorgonzola e noci; bruschettine e zeppoline; carciofi fritti e la tradizionale minestra maritata. Primi: corteccia con ragù di cinghiale; risotto con speck e funghi porcini. Secondi: spezzatino al barolo con piselli e patate alla duchessa. Incluso nel prezzo frutta, dolci natalizi e bibite. Il tutto a 35 euro a persona PRANZO DI SANTO STEFANO Antipasti: salumi e formaggi; bocconcini di bufala; involtini di melanzane ripiene con prosciutto cotto e formaggio; bruschettine e zeppoline; polpettine alla napoletana; pirottino di patate. Primi: conchiglioni ripieni al forno; minestra maritata Secondi: medaglione di carne al forno con speck e formaggio; insalata o patate Incluso nel prezzo frutta, dolci natalizi e bibite. Il tutto a 35 euro a persona GRAN CENONE DI FINE ANNO Antipasti: polipo e patate, salmone e alici marinate, gamberetti rucola e scaglie, tortino di seppie e verdure, cocktail di gamberi, centro tavola di seppie e pisello, seppie con ceci e calamarette Primi: paccheri ai crostacei e frutti di mare, risotto gamberetti, limone e zafferano. Secondi: filetto di spigola in crosta di patate con insalata primavera e scarole alla monachina; centro tavola di insalata di rinforzo e baccalà; cotechino e lenticchie, ciociole natalizie. incluso nel prezzo spiedino di frutta, dolci tradizionali, spumante e bibite. Prezzo: 80 euro a presona © Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TERRANOSTRA | NEWS #maranodinapoli #napoli #newsitalia https://www.instagram.com/p/BrdJRWRlR0e/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1an528qs0bcjc
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supersergiofabi · 6 years
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Cinecibo by Donato Ciociol (presso The Church Palace)
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aitan · 4 months
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'O spassatiempo!
'O spassatiempo!
Chiacchiere, spasso ed improvvisate etimologie dialettali in attesa dell'anno che verrà.
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aitan · 6 years
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*Ritenta, sarai più fortunato!*
“Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better."
(Samuel Beckett “Worstward Ho”, 1983)
Ritenta, sarai più fortunato!
Era la scritta che c’era sulle gomme masticanti scadenti che compravamo a 10 lire l’una nei negozietti improvvisati nei bassi di palazzine cadenti di Via Roma e Via Cumana, quelli che vendevano fionde, soldatini, pazzielle, ciociole, botticelle, gomme e caramelle. Sulla carta, potevi vincerne un’altra. Ma normalmente le scartavi, ti affrettavi a leggere e trovavi sempre la stessa scritta: “Ritenta, sarai più fortunato”.
Nel mentre ti trovavi con la lingua rosa, le papille impastate da zuccheri e sciroppi sintetici e la mascella che si muoveva in modo sguaiato e pareva non potersi più fermare.
Ogni tanto facevi anche un palloncino e qualche bambino più piccolo ti invidiava, perché lui non sapeva ancora fischiare né trasformare la materia in globi trasparenti che crescevano a vista d’occhio. Tu abbassavi lo sguardo alla sua altezza, inarcavi le sopracciglia, lo fissavi severo e pareva che stessi lí lí per dirgli: “Ci hai provato. Non ci sei riuscito. Ritenta. Fallirai di nuovo. Fallirai meglio…”. E infatti la sua sfortunata bocca continuava a fare fetecchie e sembrava che sarebbe stato così fino alla fine del mondo, fino alla fine dei tempi.
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P.s. Mentre pubblico, mi viene in mente che nelle gomme di Rin Tin Tin la scritta era diversa, molto più icastica e semplificata. Si leggeva solo, tutto in maiuscolo: NON HAI VINTO.
Molte volte abbiamo ritagliato con cura quel NON e, a furia di tentare e ritentare, qualche volta, con la vecchina che chiamavano ‘a spurtellara, ci è andata anche bene.
Ma ora mi viene il sospetto che lei, che vedevamo così burbera negli abiti neri e i capelli lunghi e arruffati, facesse finta di non accorgersi della nostra maldestra truffa ai danni di Rin Tin Tin.
Che Dio l’abbia in gloria! A lei e a Rin Tin Tin.
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Da https://wp.me/p20eR8-Sp
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