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IN RICORDO DI WALTER NONES E DELL'ELEFANTESSA KATYA: Video di R. Guideri
IN RICORDO DI WALTER NONES E DELL'ELEFANTESSA KATYA
Nel giorno del settimo anniversario della scomparsa di Walter Nones apprendiamo del decesso di Katya, l’ultima elefantessa del gruppo storico di Moira Orfei, rimasta fino all’ultimo a fianco di Stefano che la portava in pista, alternandosi al figlio Manfredi che con lei vinse anche il xxx alla prima edizione del Italian Circus Talent Festival nel dicembre scorso.
GUARDA IL VIDEO
Katya arrivò al Circo Moira Orfei quando aveva una decina d’anni, agli inizi del 1985 insieme alla compagna Banana. Entrambe arrivavano dal Circo Tribertis e prima ancora dal circo di Athos Folco nei primi anni Settanta.
Katya assunse un ruolo importante nel gruppo di Moira che negli anni della grande campagna televisiva della Regina del Circo e delle produzioni sul circo di Mediaset e Rai
Per Stefano era un membro della sua famiglia, avendo condiviso gli ultimi 39 anni. Alcune partecipazioni a Domenica In, Moira + il Circo di Mosca (1988), varie edizioni di Sabato al Circo, Reality Circus, Serata d’Onore, Circo Massimo, Moira e David e i vari speciali su Moira. Una star del circo e della pista.
Il video che segue, scovato nell’archivio di Roberto Guideri, ci presenta un momento sicuramente unico e oggi davvero da pelle d’oca. Durante uno spettacolo a Roma durante le feste 2013/2014 a metà del numero di elefanti presentato da Stefano e Brigitta, Walter Nones, affranto per gli insulti al pubblico e alla categoria dei circensi da parte di cosiddetti animalisti che manifestano davanti al circo, interrompe il numero e prende la parola per portare la voce del Circo e testimoniare il lavoro quotidiano dei circensi con i loro animali. Ne esce una pillola di storia del circo, un momento di grande intensità con cui ricordare Walter Nones (che sarebbe scomparso tre anni dopo) e quella elefantessa che avrebbe portato avanti ancora per 10 anni l’eredità di un circo che ha lasciato nel pubblico e in tutti noi un segno indelebile.
Grazie a Roberto Guideri per aver immortalato quell’istante e per averlo condiviso oggi con tutti noi.
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F - STORIE DI DONNE - MOIRA ORFEI
F - STORIE DI DONNE - MOIRA ORFEI
Sul numero in uscita questa settimana del settimanale F di Cairo editore nella rubrica "storie di donne" un bel ricordo di un mito. L'indimenticabile Moira Orfei la Regina del Circo italiano, ricordata da Rosa Baldocci.
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RICORDANDO IL CIRCO MOIRA ORFEI 1999-2003: Il Video
RICORDANDO IL CIRCO MOIRA ORFEI 1999-2003: Il Video
Cosa daremmo per rivedere dal vivo il Circo Moira Orfei, con i suoi lustrini, la carrozza su cui entrava lei, la Regina, Walter che mandava le tigri, Stefano con gli animali esotici, Lara con le grandi illusioni e i grandi artisti che tra il finire degli anni Novanta e i primi anni Duemila sono diventati i protagonisti amatissimi dello spettacolo....
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Roberto Guideri ha recuperato dal suo archivio 9 minuti di spettacolo in cui vediamo come tanti piccoli flash i pattini dei Giurintano, Jumba il rinoceronte (che morirà pochi mesi dopo, a dicembre 1999) cavalcato da Stefano, i volanti russi Korchaguini, i clown Saly con il mitico Patata, il finale con i costumi luminosi e il castello che si gonfiava sulla voce di Bocelli, ... Walter, oltre a vederlo in gabbia con le tigri di Stefano, lo scorgiamo anche seduto tra il pubblico, a studiare le reazioni del pubblico e a vedere lo spettacolo da un'altra angolazione.
Le riprese sono state effettuate da Roberto Guideri a Genova (maggio 1999), Livorno (ottobre 2000) e Napoli (gennaio 2003). Era ieri? o è già passato un secolo....
RICORDANDO IL CIRCO MOIRA ORFEI 1999-2003
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ECCO DOVE SI TROVA IL MAGGIOLONE DI MOIRA ORFEI
ECCO DOVE SI TROVA IL MAGGIOLONE DI MOIRA ORFEI
Matteo Scuizzato ci segnala che il celebre Maggiolone di Moira Orfei sarà esposto presso l’Area Auto Vintage Expo che si terrà a Jesolo dal 19 al 21 maggio 2023.
Il Maggiolino nero decorato con i fiori era utilizzato esclusivamente da Moira Orfei per il suo celebre e trionfale ingresso in pista, guidato da Gyula Sali, da Fred Perris, Ruby Merzari e accolta in pista da Giorgio Vidali. Era l’occasione in cui vip, Sindaci, ospiti incontravano la Moira nazionale per un omaggio floreale e un breve discorso di saluto.
“Dopo la sua morte, il nostro Paolo Dorigo – si legge sui canali di Jesolo - è riuscito ad acquistarlo, con la promessa di renderlo disponibile per la produzione del prossimo film a lei dedicato. Ma prima, lo potete ammirare in esclusiva allo Jesolo Vintage Village 2023”. Che si svolgerà in Piazza Mazzini, in Piazza Aurora e alla Pista Azzurra a Jesolo appunto.
Nei tre giorni dello Jesolo Vintage Village piazza Aurora si trasformerà, invece, nel Circus Antilia Vintage. Organizzato dal Circo Antilia e Arteven, l’evento porterà sul palco spettacolari esibizioni circensi: “Yes Land” che con ironia ma invitando alla riflessione sul sentimento di inadeguatezza vissuto da ognuno di noi, racconta il viaggio alla ricerca di se stesso di Giulio; “La Dama Demodè” della Compagnia Duolinda in cui lancio di coltelli, verticali e giocoleria si combinano ad una sinfonia di imprevisti eseguita dal vivo a suon di violino, chitarra, loop station e beat box; poi “Happy Hoop” con Silvia Martini, ex ginnasta, acrobata e clown, capace di trascinare il pubblico con un appendiabiti e baule rosso nel suo mondo fatto di 35 hula hoop volteggianti ma anche di impressionanti follie e deliziose acrobazie.
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UN VIDEO RICORDA IL LEONE ARTU'
UN VIDEO RICORDA IL LEONE ARTU
Roberto Guideri ha dedicato un video al leone bianco Artù, protagonista del numero di grandi felini di Stefano Orfei Nones, al suo fianco da quando arrivò al Circo Moira Orfei nel 2007. Ieri abbiamo ripercorso brevemente la sua storia in un articolo (CLICCA QUI). Oggi lo rivediamo nella sua maestosità nelle immagini di Guideri.
GUARDA IL VIDEO
Sono pochi gli animali che ottengono popolarità e riconoscibilità associata al loro nome. Negli anni ricordiamo il gorilla Katanga (anche se furono più di uno gli esemplari che presero quel nome "d'arte") al Circo Medrano, l'ippopotamo Pippo di Vlady Rossi protagonista con lui sul manifesto e nelle numerose parate cittadine ed eventi in piazza o ancora il gorilla Bongo, per la vicenda mediatica di cui fu oggetto. Artù è stato forse l'ultimo di questi protagonisti grazie alla visibilità cui godeva attraverso i manifesti e al fatto di essere un esemplare piuttosto raro e particolarmente bello.
Ad Artù fu persino dedicato il titolo di uno degli ultimi spettacoli di Moira "Il Bacio del Leone".
UN VIDEO RICORDA IL LEONE ARTU
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E' DECEDUTO ARTU' IL LEONE BIANCO
E' SCOMPARSO ARTU' IL LEONE BIANCO
Su vari gruppi Facebook e da informazioni inviateci da amici apprendiamo che è purtroppo deceduto Artù, il leone bianco di Stefano Nones Orfei.
Artù è divenuto famoso quando, per anni, il suo ritratto campeggiava sui cartelloni del circo Moira Orfei esposti in ogni angolo della nostra penisola.
Artù era arrivato al circo di Moira e Walter Nones assieme a Ginevra, una splendida leonessa bianca, nel maggio 2007. Per rileggere l'articolo che pubblicammo in occasione dell'arrivo della coppia di leoni bianchi al circo
CLICCATE QUA
Artù e Ginevra cuccioli al loro arrivo al circo Moira Orfei
Dopo il suo arrivo al circo, Artù era entrato a fare parte di un nuovo gruppo di animali in preparazione per quello che sarebbe divenutp la nuova attrazione del circo Moira Orfei. Gruppo preparato al tempo da Irina e David John Cawley, il figlio di Mary Chipperfield per diverse stagioni in forza al circo. Il numero originale composto oltre che da Artù e Ginevra, anche da tigri bianche e tigri normali è stato anche all'estero, ad esempio al Gran CIrco Mundial in Spagna.
Artù con Irina e David John
Lo stesso gruppo di animali (senza però Artù), mandato da Gary Ambrose, fu scritturato poi al Circo Arbell Canestrelli Gravagna con l'insegna Darix il grande circo della Televisione e al Cirque Medrano di Roul Gibalult nel 2012. Per rivedere l'articolo con le fotografie pubblicate al tempo
CLICCATE QUI
Gary Ambrose e Ginevra
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E' SCOMPARSO ARTU' IL LEONE BIANCO
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CIRCO MOIRA ORFEI E LO SPETTACOLO 1986 (Un video di Roberto Guideri)
CIRCO MOIRA ORFEI E LO SPETTACOLO 1986 (Un video di Roberto Guideri)
Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di Roberto Guideri che da quando si è avvicinato al mondo del circo si è sempre dedicato a riprendere gli spettacoli prima con la cinepresa in super otto, poi con la video camera vhs poi in digitale, rinunciando a godersi lo spettacolo seduto in poltroncina, ma guardandoli attraverso l’oculare della camera. In questi cinquant’anni circa ha riprese di tutto, rendendo immortali spettacoli indimenticabili e trasportando su nastro e ora su file, istanti unici che diversamente sarebbero andati perduti.
Il Circo Moira Orfei nel 1986 a Bibione in una foto di Andrea Mega
Quello che vi mostriamo oggi è un documento favoloso ripreso a Livorno nel novembre del 1986, dunque parliamo di 36 anni fa precisi. Si tratta dello spettacolo del Circo Moira Orfei in uno degli ultimi periodi della formula tradizionale del proprio spettacolo; un anno dopo, infatti, avrebbe iniziato la combinazione “Moira + il Circo di Mosca” con la scrittura di numeri provenienti dalla Russia.
Charles Knie presenta il rinoceronte Jumba al Circo Moira Orfei
Dal lavoro di Guideri emerge una ripresa, pressochè integrale, dello spettacolo per la tv, una emittente locale, dove i momenti di spettacolo sono intervallati da inquadrature nel backstage, a interviste ai protagonisti dello show e al pubblico. Trattandosi dei primi periodi del formato VHS, Guideri si fece prestare una videocamera dell'emittente per realizzare questo lavoro che venne poi trasmesso. E guidò la giornalista Isabella Taranta alla scoperta del circo, suggerendo anche qualche domanda.
Il video è diviso in due parti, coincidenti nelle due parti dello spettacolo
GUARDA LA 1° PARTE
PROGRAMMA PRIMA PARTE
- Parata iniziale con le majorette
- La presentazione affidata ad Antonio Perris
- Charles Knie, animali esotici
- Nikolai Oprescu, cinghie aeree
- Stefano Orfei Nones, cavalleria (anglo-arabi in libertà)
- Bizzarro, scimpanzé
- Famiglia Sinekos, testa a testa
- Moira Orfei, colombe
- Moira Orfei, elefanti
GUARDA LA 2° PARTE
PROGRAMMA SECONDA PARTE
- Massimiliano Nones, Gruppo di 12 tigri
- Flying Oscars, trapezio volante
- Filippo e Jojo, ripresa comica
- Kharah Khawak, coccodrilli in libertà
- Rodeo con la muletta, Adelio "Ciappi" Regazzoni
- Finale, tarantella napoletana
Le immagini parlano da sole, ma se qualcuno impigrito avesse scorso l'articolo senza guardare i video, vi segnaliamo che in quelle splendide immagini, che Guideri ha rimaneggiato per questa pubblicazione, vediamo il numero di animali esotici ai suoi esordi, ancora proposto da Charles Knie che lo creò con la ruotine antilopi e zebre e poi il rinoceronte Jumba che nel 1989 Stefano portò a Monte Carlo. Il gruppo di 12 tigri di Massimiliano Nones, che meno di tre mesi dopo avrebbe vinto l'Oro a Monte Carlo. La famiglia Sinekos con il suo numero di testa a testa davvero bello e divertente con interviste ai suoi componenti: un bell'omaggio alla signora Zdenka Lizner Simek "Sinekos" scomparsa nel mese di agosto; il clown sui trampoli Philip Fosset Breen che si esibiva l'indimenticabile Ugo "Jojo" Caroli; la cavalleria presentata da un giovanissimo Stefano Orfei Nones; gli esordi sul trapezio di Lara Orfei nella troupe di doppi volanti composta tra gli altri da Stefano e Lara appunto, Riccardo Orfei, Philip Breen, Francesco Folli e i porteur Oscar Papi e Medi; le cinghie aeree di Nikolai Oprescu, probabilmente il primo numero di cinghie aeree in un circo italiano; i coccodrilli di Kharah Khavak (Anton Senior); il finale con la tarantella napoletana, probabilmente in previsione della piazza di Natale che veda il circo in azione a Napoli appunto.
Karah Kawak nel 1986 (Foto Sabino Dioguardi, Taranto)
Ma imperdibili sono anche le interviste che infarciscono il video: quella a Stefano, in cui la giornalista lo stuzzica chiedendogli "Perchè ti chiami Orfei?" suscitando una immediata reazione di sorpresa a una domanda tanto....impertinente! O quella a Lara subito dopo il numero di volanti. Quella ai Sinekos, da cui emergono le differenze caratteriali tra il padre, apparentemente burbero e la madre estremamente solare ed esuberante; quella a Massimiliano Nones, un signore tra le tigri e anche fuori, per la compostezza e la precisione del suo parlare che ricorda davvero tanto lo stile misurato del fratello Walter; e soprattutto quella a Moira che non va commentata, ma solo ascoltata. Perchè Moira è Moira.
Il finale dello spettacolo 1986 (Foto Sabino Dioguardi, Taranto)
Mi si consenta un ringraziamento personale a Roberto Guideri, per aver realizzato questo documento e per aver accettato di condividerlo con tutti noi appassionati, dopo averci rimesso le mani. Ci ha fatto un grande regalo e credo lo abbia fatto anche a Moira e Walter protagonisti di un bello spettacolo che oggi gustiamo riprovando le stesse emozioni di allora.
Dario Duranti
Moira Orfei nel 1986 (Foto Sabino Dioguardi, Taranto)
CIRCO MOIRA ORFEI E LO SPETTACOLO 1986 (Un video di Roberto Guideri)
GUARDA LE FOTO DEL CIRCO MOIRA ORFEI
A TARANTO NEL 1986 (Foto S. Dioguardi)
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RAFFAELLA CARRA' INTERVISTA LARA E MOIRA ORFEI (1986): Il Video
RAFFAELLA CARRA' INTERVISTA LARA E MOIRA ORFEI (1986): Il Video
Da una puntata di "Domenica In" condotto allora dalla splendida e mitica Raffaella Carrà una simpatica intervista a Lara e Moira Orfei.
GUARDA IL VIDEO
La partecipazione al programma è l'occasione per annunciare la permanenza a Napoli del Circo Moira Orfei per le feste natalizie di quell'inverno. Un incontro al vertice tra star dello spettacolo, icone pop intramontabili a cui siamo eternamente legati.
Non era certo la prima volta che Moira e Raffaella si incontravano, anzi, all'epoca le ospitate televisive erano all'ordine del giorno. Ricordiamo inoltre la celebre partecipazione al varietà condotto da Raffaella nel 1974 "Milleluci" di cui vi mostrammo il video in QUESTO ARTICOLO (CLICCA QUI).
RAFFAELLA CARRA' INTERVISTA LARA E MOIRA ORFEI (1986)
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CI HA LASCIATO ZDENKA SINEKOS
CI HA LASCIATO ZDENKA SINEKOS
Un nuovo lutto ha colpito il nostro mondo.
Lo scorso 04 agosto è scomparsa la signora Zdeňka Lizner Šimek, artista molto conosciuta nel panorama internazionale che, assieme al marito e ad alla famiglia, si esibiva con il nome d'arte de: la famiglia Sinekos.
La famiglia Sinekos presentava un bel numero di mano a mano che, negli anni 70 e 80, ha lavorato in numerosi e prestigiosi circhi e teatri internazionali.
I Sinekos con il loro numero di verticali e testa a testa di cui la signora Sdenka era la porteuse furono scritturati anche in diversi circhi italiani: al circo Cesare Togni, al Circo Jumbo di Darix e Livio Togni, al Circo Liana e Rinaldo Orfei (78 79 circa) ed al Circo Moira Orfei nel 1988.
Nel 1979 - 1980
Tra i contratti più prestigiosi dei Sinekos si ricorda la partecipazione all' ottava edizione del Festival International du Cirque de Monte-Carlo nel 1981.
I Sinekos appartenevano ad una grande famiglia di artisti della repubblica Ceca, i Simek.
La signora Zdeňka Šimková era sposata con Lizner e, dopo il ritiro dalla pista, viveva in Austria da molti anni. Malata da diverso tempo è stata amorevolmente assistita fino alla fine dalla figlia Zdeňka.
Un ricordo in video tratto dal canale YouTube CIRCOFRENIA, che ringraziamo.
Un ringraziamento a Paola Papi Togni per averci segnalato la triste notizia ed averci aiutato nella stesura di questo breve ricordo.
Da tutti noi di Circusfans Italia le più sentite condoglianze alla famiglia per la dolorosa perdita.
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"COME GLI EQUILIBRISTI. La mia vita con Moira", di Luca Alghisi
Il circo è fiaba, il circo è sogno e non vi è cosa più bella di quando i sogni diventano realtà. Per Luca il sogno di vivere il mondo circense e soprattutto di vivere vicino all'icona del nostro circo è divenuto realtà e con il suo libro ci porta a ripercorrerne le fasi. Molti di noi amanti del circo abbiamo avuto percorsi analoghi in tenera età, mi ricordo di quanto ero affascinato ed attirato dall'arrivo del tendone e delle piccole "caravane" che arrivavano nella piazza vicino a casa e la grande curiosità di questo cerchio magico, il profumo del pop corn, l'odore dello zucchero filato che si confondeva con quello della segatura. Tutti questi ricordi li rivivremo sfogliando le pagine abilmente scritte da Luca Alghisi e ci darà la possibilità di fare un salto indietro nella memoria e diventare anche noi... degli equilibristi.
Come gli equilibristi. La mia vita con Moira.
di Luca Alghisi
Fin da quando era bambino, Luca è sempre stato ammaliato dal circo: le atmosfere oniriche, i colori sgargianti, gli animali esotici, le esibizioni che lasciano con il fiato sospeso. E poter sbirciare dalla finestra di casa il tendone arrivato in paese era sempre motivo di curiosità e gioia. È facile poi restare affascinati dalle famiglie di circensi e giostrai che, affezionatesi a Luca, lo coinvolgevano nella loro vita di tutti i giorni. Ormai adolescente, comincia a vivere con disagio la sua situazione famigliare: l'inquietudine e gli scontri diventano parte della quotidianità.
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VIDEO: Circo Moira Orfei a Roma 1986: Intervista a Walter e Moira
Nei giorni scorsi vi abbiamo proposto il numero di elefanti tratto dello spettacolo del Circo Medrano a Roma, nell’anno 1985/86. Come abbiamo ricordato, in quell’inverno a Roma, in Piazza Conca d’Oro c’era il Circo Moira Orfei nel pieno della massima espansione del proprio parco zoologico. Nello zoo infatti c’erano gli squali, gli 8 elefanti di Moira, il rinoceronte Jumba, e il nuovo esotico che di lì a qualche mese avrebbe debuttato, grazie al prezioso supporto di Charles Knie, e il gruppo di 12 tigri di Massimiliano Nones preparato da Jean Michon, tra cui la tigre “motociclista” attrazione della campagna pubblicitaria.
In questo video, tratto dall’archivio storico di Mauro Cantoro, un servizio Rai con intervista a Walter Nones e a Moira Orfei sul tema degli animali nel circo. Nonostante siano passati 35 anni, evidentemente la tematica animalista iniziava a farsi sentire già allora.
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Il responsabile del circo Montemagno / Moira Orfei: “Siamo fermi. Non so quanto resisteremo”
Fra le ‘vittime’ del settore svago falciate dalla pandemia da coronavirus spiccano i circhi equestri, uno degli spettacoli amati, da sempre, da un pubblico eterogeneo.
“Siamo fermi a Latina, il nostro quartiere invernale – dice Daviso Montemagno responsabile del circo Montemagno/Moira Orfei -. Il nostro personale è andato a cercarsi lavoro in altri ambienti, in quanto la cassa integrazione promessa dal governo non è mai arrivata. Fra artisti e operai eravamo una ‘famiglia’ di novanta persone. E non ce la sentiamo ancora di organizzare spettacoli in quanto la capienza del nostro circo è in antitesi con i decreti anti contagio”.
All’interno dello ‘chapiteau’ potrebbero entrare duecento spettatori al massimo. Un numero irrisorio, improponibile, considerato che sotto il magico tendone del circo Montemagno/Moira Orfei possono essere accolti 1.200 spettatori.
Ancora il responsabile: “Siamo il primo circo italiano – sottolinea – e non sappiamo quale sarà il nostro destino. Ad oggi, possiamo contare sull’aiuto della Coldiretti, della Fondazione Caritas e dell’Associazione Migrantes. Teniamo presente – puntualizza Daviso Montemagno – che dobbiamo garantire la giusta quantità di cibo a otto grandi felini. Leoni e tigri mangiano dieci chili di carne al giorno. Teniamo molto ai nostri animali e siamo disposti a sacrificarci pur di non far mancare nulla a loro”. Ricorda, poi, la presenza di un unico elefante a cui necessitano quantità notevoli di fieno.
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STEFANO ORFEI NONES: “Sotto le bombe in Iran. Il leone che assale papà. E mamma senza trucco”
Una bellissima intervista a Stefano Orfei Nones di 2 pagine su Il Fatto Quotidiano a firma di Alessandro Ferrucci. Sulla professione del circo e il rapporto con i genitori. Buona Lettura!
È un’altra dimensione, senza tempo; o un tempo fermo a una stagione della storia dove esistono gerarchie, regole, liturgie, scaramanzie, tradizioni, condivisione, tradizione orale, viaggi lenti, così lenti da poter distinguere dal finestrino un albero dopo l’altro; una dimensione di precarietà perenne e ricercata, e Stefano Orfei Nones, figlio di Walter Nones e Moira Orfei, è uno degli ultimi discendenti dell’arte circense. Da qualche anno è direttore del circo di famiglia, un’esistenza passata tra cavalli, tigri, zebre, la polvere, le polemiche con gli animalisti, i riflettori, i bambini, le fughe e la certezza di vivere dentro una famiglia molto più ampia del comune albero genealogico. Sua cognata, Benedicta Boccoli, lo definisce un “cavaliere del Medioevo”, e come un cavaliere antico non tradisce sentimenti neppure se parla delle persone che non ci sono più, di quando ha visto suo padre rischiare con un leone, o della tigre che lo ha aggredito e gravemente ferito.
Tratta la morte come la vita. E anche lui, per la prima volta in cinquanta e passa anni, si è fermato, ha dormito a casa (“ho imparato a passare l’aspirapolvere e cucinare”) e scoperto una dimensione comune.Un Orfei Nones stanziale.Al massimo abbiamo chiuso per le vacanze: tre settimane a giugno...Poi basta.L’unica
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APPELLO DEL CIRCO MOIRA ORFEI ALLE ISTITUZIONI
Appello alle istituzioni del Circo Moira Orfei fermo a Latina con i propri animali. LazioTv ha intervistato Stefano Orfei Nones e Gianfranco Felicioli.
https://www.facebook.com/circusfans.it/videos/1161844810832700/
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Coronavirus, il Circo Moira Orfei a Latina. Appello per gli animali
Latina - Servono alimenti per dare da mangiare a leoni, elefanti, tigri e cammelli. Arriva l'appello dei circensi in questo periodo di emergenza nazionale
Sono rientrati dalla Lombardia e da Gallarate, in provincia di Varese, dove sono stati in quarantena. Stanno tutti bene i venti componenti del circo di Moira Orfei gestito dal figlio Stefano insieme alla famiglia Montemagno e che ha come base operativa Latina e la strada Malconsiglio a Borgo Grappa.
«Siamo fermi da tre mesi, qui siamo venti persone, in tutto a pieno regime con noi lavorano 80 persone, tra elettricisti, addetti alle luci, chi fa la pubblicità e segretarie e adesso sono andati via per ovvi motivi e perché l'attività è ferma», spiega Gianfranco Felicioni, portavoce di uno tra i circhi più famosi e importanti di Italia
«Sono tre mesi che siamo fermi ma il vero problema - spiegano dal circo che nei giorni scorsi è tornato a Latina - non è per noi, è per dare da mangiare agli animali». Un leone consuma dieci chili di carne al giorno ad esempio.
L'appello è rivolto alla città e a chi può aiutare e ha eccedenze di carne, ad esempio, o mangimi o non usi più il fieno. Tra gli animali nel circo ci sono: un elefante, 12 cavalli grandi, dieci pony, un leone bianco, cinque leonesse, tre tigri, due cammelli e due lama e poi una zebra e otto cagnolini che fanno tutti parte dello spettacolo. La Asl che ha controllato gli animali ha confermato che sono in ottima salute e sono ben nutriti, ma il futuro è una grande incognita.
Da www.latinaoggi.eu del 18/05/20
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