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#manipolazione delle masse
thegrandslam · 2 months
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Fedez che fa l'afflitto di fronte alle telecamere A UNA SFILATA DI VERSACE credo sia la cosa più divertente degli ultimi 3 mesi.
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ilfascinodelvago · 2 months
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L'educazione delle masse è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, tendenti al massimo ascolto. Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale, morale di un popolo intero. In quanto tale, essa non dovrebbe essere né al servizio dei pochi, né fuori dal controllo democratico dei molti. In una società “debole”, cioè con un livello civile ridotto o elementare, la tv ha effetti più devastanti. Cento trasmissioni sono devastanti per lo stato intellettuale e morale di un intero paese. Hanno prodotto lo spettacolo necessario per stemperare gli obiettivi di trasformazione sociale; per oscurare, marginalizzare, ridicolizzare la critica al sistema; per produrre il rumore di fondo sufficiente a impedire l’ascolto di altre voci. Penso che per fare la televisione bisogna avere la patente. Perché l'informazione è un diritto e non può essere subordinata al mercato; perché la cultura è un patrimonio comune; perché l'educazione è un dovere.
P.P. Pasolini
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falcemartello · 7 months
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COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA...
🔻Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
Dedicate 5 minuti e non ve ne pentirete.
Non foss'altro per ampliare le proprie conoscenze.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky
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ma-come-mai · 5 months
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L'educazione delle masse è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, tendenti al massimo ascolto.
Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale, morale di un popolo intero. In quanto tale, essa non dovrebbe essere né al servizio dei pochi, né fuori dal controllo democratico dei molti. In una società “debole”, cioè con un livello civile ridotto o elementare, la tv ha effetti più devastanti. Cento trasmissioni sono devastanti per lo stato intellettuale e morale di un intero paese. Hanno prodotto lo spettacolo necessario per stemperare gli obiettivi di trasformazione sociale; per oscurare, marginalizzare, ridicolizzare la critica al sistema; per produrre il rumore di fondo sufficiente a impedire l’ascolto di altre voci (…).
Penso che per fare la televisione bisogna avere la patente. Perché l'informazione è un diritto e non può essere subordinata al mercato; perché la cultura è un patrimonio comune; perché l'educazione è un dovere.
Pier Paolo Pasolini
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lupo64sblog · 7 months
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COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA.
Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale  è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti  è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
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crazy-so-na-sega · 23 days
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"Nessuna rivoluzione può avere successo senza organizzazione e denaro. Le masse forniscono pochissimo del primo e niente del secondo. Ma gli insiders al vertice, al contrario, garantiscono entrambi. Agiscono applicando una strategia che si concretizza nel sincretismo tra pressione dall'alto e pressione dal basso. La prima viene esercitata fomentando le masse che si riversano nelle strade. I rivoltosi sono pedine, complici, marionette e creduloni per una plutocrazia di cospiratori elitari che lavorano per l'instaurazione di un superstato mondiale basato sul controllo totale delle nostre vite e proprietà. La seconda attraverso la manipolazione data dall'indottrinamento al cambiamento. Tuttavia, per "cambiamento" gli insiders intendono il consenso al nuovo sistema che sostituirà quello vecchio. Disordini e rivoluzioni non viaggiano mai dal basso verso l'alto, ma al contrario. "
Gary Allen - 1969
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Novità (ma non solo...)
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Fonte: pixabay.com
Il vostro affezionato staff delle Biblioteche di Milano vi imbandisce un piccolo antipasto letterario, prima delle pantagrueliche proposte natalizie.
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Di Geoffrey Holiday Hall si sa soltanto che fu giornalista e scrittore. Elogiato da Leonardo Sciascia che lesse La fine è nota nel 1952, pubblicò solo due gialli e poi scomparve praticamente nel nulla. La fine è nota (uscito per la prima volta in Italia con il titolo La morte alla finestra) fu premiato in Francia nel 1953 come miglior poliziesco in lingua non francese. Il titolo originale (The end is known) deriva dal Giulio Cesare di Shakespeare: “Oh, se fosse dato all’uomo di conoscere la fine di questo giorno che incombe! Ma basta solo che il giorno trascorra e la sua fine è nota”. Un giallo di classe, strutturato come un viaggio a ritroso nella vita del protagonista di cui si ricostruisce la storia passo per passo, testimonianza per testimonianza, come un misterioso puzzle che si completa, ovviamente, solo nel finale. Molto godibile è anche il secondo titolo Qualcuno alla porta, dai toni più leggeri, nonostante gli omicidi e l’atmosfera della Vienna sotto l’occupazione sovietica nel secondo dopoguerra che non ricorda neppure lontanamente gli splendori dell’impero asburgico. “Sembra uno di quei soggetti che piacevano a Hitchcock (e non è detto che il pressoché ignoto Holiday Hall, scrivendo Qualcuno alla porta, non avesse in mente le figure di James Stewart e Doris Day, o di Cary Grant e Grace Kelly)”. La frizzante coppia americana che si trova, suo malgrado, a gestire le indagini ricorda anche il duo Tommy e Tuppence di Agatha Christie. Doppio colpo di scena sul finale: cosa chiedere di più a un libro giallo?
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Ha un solo difetto Un volto nella folla di Budd Schulberg: è troppo breve. Parliamo ancora dell’autore di Perché corre Sammy? e I disincantati per questo racconto appena uscito e finora inedito in Italia, da cui Elia Kazan trasse il film omonimo con protagonista Andy Griffith (l’indimenticabile avvocato Matlock della fortunata serie televisiva, per intenderci). Il tema, fin troppo attuale, è quello della manipolazione del pensiero e dei comportamenti (e quindi del voto) delle masse da parte dei personaggi dello spettacolo: in questo caso si tratta di un finto sempliciotto proveniente da un paesino dell’Arkansas che, in virtù della sua sconcertante capacità di coinvolgimento, diventa il paradigma dell’America intera. Grazie alle sue canzoni folk, a vecchi luoghi comuni sulle tradizioni popolari e a un indubbio carisma, il nostro eroe riesce a condizionare il pubblico e ad arricchirsi con i lauti proventi della pubblicità. Cambia il tema negli altri due racconti della raccolta: i ‘dietro le quinte’ del mondo del cinema in Questa è Hollywood, che l’autore, sceneggiatore e figlio di un tycoon della Paramount, non solo conosceva bene, ma sapeva anche descrivere con agile penna, e L’imbonitore, sul mondo della boxe. Ricordiamo che per la sceneggiatura di Fronte del porto (che è anche un romanzo), celebre film con Marlon Brando, Schulberg si aggiudicò l’Oscar nel 1954.
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Per la serie i grandi classici hanno sempre qualcosa da dire è stato ripubblicato da Mondadori e da Sellerio Brighton Rock di Graham Greene. Una lettura da consigliare sotto tutti i punti di vista: un giallo ben costruito con protagonisti tratti sia dalla malavita, sia dal caso che fa di un personaggio del tutto inaspettato un accanito segugio alla ricerca del colpevole, come fosse Porfirij Petrovic che insegue Raskolnikov o Javert che perseguita Jean Valjean, ma con uno spirito diverso, fresco e originale. “Nello specchio inclinato sopra il lavabo si poteva vedere riflesso, ma gli occhi si distolsero rapidamente da quell’immagine di guance livide e mal rasate, di capelli lisci e occhi da vecchio. Non lo interessava. Era troppo orgoglioso per preoccuparsi del suo aspetto”.
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Nuova ristampa anche per Le vittime di Norwich (1935) uno dei gialli più famosi (insieme a The House of Dr. Edwardes che ispirò il film Io ti salverò diretto da Alfred Hitchcock) fra i 31 composti dalla coppia britannica John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders sotto lo pseudonimo di Francis Beeding.
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Da La regina degli scacchi di Walter Tevis, lo scrittore di Lo spaccone e Il colore dei soldi, è stata tratta una miniserie televisiva di grande successo. Accade spesso che i geni abbiano avuto una vita difficile, siano dei disadattati, spesso asociali, in perenne conflitto con se stessi, il prossimo e il mondo che li circonda. È anche questo il caso della protagonista, la piccola Beth, cresciuta in orfanotrofio, che trova una riscossa alla sua grigia esistenza grazie alla passione per la scacchiera. Una curiosità sul ‘caso letterario’ di Tevis: dopo il successo dei primi libri, fu dimenticato anche a causa dei problemi con l’alcol. Quando decise di riprendere a scrivere, lo fece seguendo un corso di scrittura all’Università dove fu riconosciuto dal poeta Donald Justice che, stupito, gli chiese cosa ci facesse un grande autore come lui in mezzo agli studenti, quando avrebbe invece dovuto salire in cattedra. Breve fu purtroppo la sua seconda stagione creativa: Tevis morì a soli 56 anni per un tumore.
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Il voyeurismo è il tema principale dell’ultimo romanzo di Simenon pubblicato da Adelphi, Delitto impunito: composto nel 1953 durante il soggiorno dello scrittore a Lakeville nel Connecticut, fu edito l’anno successivo in volume e a puntate sul settimanale «Les Nouvelles littéraires». Il secondo tema del libro è l’invidia, quella di chi non ha nulla, né bellezza né fascino nè denaro ed è stato defraudato perfino dell’affetto dei genitori, nei confronti di chi invece ha tutto questo e ne mena vanto, e gode nell’esibirlo senza ritegno. Una lotta accanita tra due personalità, che è la lotta atavica tra gli uomini per la supremazia. “A Élie non era mai successo di trovarsi davanti un uomo completamente felice, felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata, e che approfittava con candore di tutto quel che lo circondava per accrescere il proprio piacere”.
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Una nuova indagine per l’improbabile detective di Partanna Giovà, metronotte per caso, coinvolto in un duplice omicidio di stampo mafioso insieme a tutta la scombinata famiglia Di Dio. Sarà ancora una volta l’anziana madre, autentica virago arroccata alle salde tradizioni popolari e armata di un cervello dalla logica “acuminata”, ad avviare le indagini verso l’inevitabile conclusione. Ma cos’è La boffa allo scecco? Questo, almeno, ve lo possiamo svelare: si tratta di un gesto simil-apotropaico (in realtà un autentico sopruso) che a tutti è occorso di subire almeno una volta nella vita, ovvero lo schiaffo di rimando, come sfogo per un’ingiustizia patita che non si è in grado di vendicare altrimenti. Roberto Alajmo non delude le aspettative.
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Per quanto riguarda Sarà assente l’autore di Giampaolo Simi, si può dire che, se esiste una sana via di mezzo tra assecondare a priori i gusti dei lettori meno esigenti e scrivere in modo che solo l’autore possa comprendere i propri contenuti, Simi l’ha sicuramente trovata e ce la propone in queste succulente paginette. Dedicato a chi ha la voglia, la necessità, l’urgenza di ridere a crepapelle.
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Nell’ultimo nato della serie del BarLume di Marco Malvaldi, La morra cinese, gli inossidabili vecchietti sono alle prese con l’omicidio niente di meno che di un giovane filologo romanzo alle prese con un carteggio appartenente alla famiglia di un nobile “arci-decaduto” del luogo, in cui, pare, compariva addirittura un’epistola inedita di Giacomo Leopardi. Ma questo non è l’unico movente per un delitto che non resterà a lungo irrisolto.
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arcobalengo · 4 months
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Prende oggi il via a Davos, e durerà fino a sabato, il World Economic Forum.
Curioso che con la crisi economica attuale, le guerre, gli scontri geopolitici in atto e le conseguenze su approvvigionamenti energetici e traffici, l'attenzione sarà incentrata su fake news e fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
La circostanza è facilmente spiegabile se si pensa che da qui a 2 anni si voterà in UE, negli Usa, in Russia, nel Regno Unito e in India.
Fiorangela Altamura
La loro priorità è infiltrare le istituzioni attraverso il condizionamento e la manipolazione delle masse.
Ma ovviamente deve rimanere una loro prerogativa. Se lo fanno anche gli altri, diventa un problema capitale.
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fridagentileschi · 1 year
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Da tabù a tema accettato da tutti, il viaggio delle idee secondo Overton
Quali metodi usano politici e pubblicisti per influenzare l'opinione pubblica? Tutti quanti assumiamo un atteggamento scettico verso le idee politiche create artificialmente nei diversi uffici dei think tank, come mai?
Queste tecnologie però sembrano un gioco da bambini rispetto alla metodologia chiamata a rendere accettabile dalla società perfino ciò che in passato era stato assolutamente inaccettabile e impensabile.
Si tratta di un modello d'ingegneria sociale denominato The Overton Window. Questo modello è stato elaborato negli anni '90 da Joseph P. Overton (1960-2003), l'ex vice-presidente del centro d'analsi americano Mackinac Center for Public Policy. La sua teoria è un intervallo di idee che possono essere recepite dalla società in un determinato momento e che possono essere apertemente enunciate dai politici che non vogliono passare per estremisti.
Le idee attraversano le seguenti fasi:
impensabili (inaccettabile, vietato);
radicali (vietato ma con delle eccezioni);
accettabili
sensate (razionali)
diffuse (socialmente accettabili)
legalizzate (consacrazione nella politica statale)
La tecnologia di manipolazione della coscienza della società per una graduale accettazione da essa delle idee considerate in precedenza aliene, ad esempio la revoca di un tabù, si basa sull'utilizzo di The Overton Window. La sostanza di questa tecnologia consiste nella divisione di un desiderato spostamento delle opinioni in alcuni step, ciascuno dei quali sposta l'accettazione delle idee di una fase, e una norma universalmente accettabile verso il suo margine. Ciò causa il successivo spostamento della "finestra" cosicché la posizione raggiunta si trova di nuovo al centro, il che dà una possibilità di compiere un ulteriore passo verso la fase successiva.
I think tank producono e diffondono le opinioni oltre The Overton Window allo scopo di rendere la società più ricettiva a diverse idee. Quando un simile centro vuole introdurre un'idea che la società ritiene inaccettabile usa gradualmente il modello della "finestra".
Prendiamo a d'esempio, il tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, e spieghiamo come si può far cambiare gradualmente l'opinione pubblica. Per molti anni nel sistema The Overton Window l'idea del matrimonio tra le persone dello stesso sesso si trovava all'interno della zona vietata poiché la società non poteva accettare l'idea di matrimonio tra le persone dello stesso sesso. I mass media però hanno influenzato in continuazione l'opinione pubblica, sostenendo le minoranze sessuali. I matrimoni tra persone dello stesso sesso sono diventati prima accettabili, ma con deroghe, poi come accettabili e infine come neutrali. Ora sono recepiti come "accettabili, ma con deroghe". Tra poco, probabilmente, diventeranno totalmente accettabili.
Un enorme quantità di specialisti per la manipolazione dell'opinione pubblica assicura il funzionamento dell' Overton Window: esperti in tecnologie politiche, scienziati, giornalisti, esperti in relazioni pubbliche, personalità, insegnanti. E' curioso che i temi come matrimoni tra le persone dello stesso sesso oppure eutanasia non ci sembrano più strani. Hanno semplicemente percorso l'intero processo "tecnologico" di trasformazione da "inaccettabili" fino alla "legalizzazione".
Il regista russo Nikita Mihalkov nel suo videoblog Besogon.TV propone lo schema di questo processo sull'esempio di un fenomeno finora impensabile nella società: il cannibalismo. Lo spostamento di The Overton Window può attraversare le sequenti fasi:
Fase 0 – è lo stato attuale, il problema è inaccettabile, non si discute sulla stampa e non si ammette tra gli esseri umani.
Fase 1 – Il tema si modifica da "totalmente inaccettabile" a "vietato, ma con deroghe". Si afferma che non ci deve essere alcun tabù, il tema comincia a essere dibattuto in piccoli convegni dove stimati scienziati fanno delle dichiarazioni sotto forma di discussioni "scientifiche". Nello stesso tempo, in sintonia con il dibattito pseudoscientifico si costituisce l'"Associazione dei cannibali oltranzisti", le cui dichiarazioni a volte sono citate dai mass media. L'argomento cessa di essere un tabù e si introduce nello spazio d'informazione. Conclusione: il tema intoccabile è inserito nella circolazione, il tabù è desacralizzato, è avvenuta la distruzione dell'univocità del problema, sono create le sue diverse gradazioni.
Fase 2 – Il tema del cannibalismo passa da "oltranzista" all'accettabile. Come prima sono citati gli scienziati e sono coniati termini eleganti: non esiste più il cannibalismo, che può essere però chiamato, ad esempio, "antropofagia". Questo termine, come un sinonimo temporaneamente sostitutivo, sarà sostituito con una parola scientifica più bella "antropofilia". Più tardi da questo "termine" potranno essere coniati i derivati, ad esempio, "antropofili" - "amanti del genere umano". Lo scopo – è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto. Nello stesso tempo per avvalorare il concetto si crea un precedente storico. Probabilmente è un fatto mitico, reale o semplicemente inventato ma, principalmente, ciò contribuisce alla legittimazione di un'idea inaccettabile. Lo scopo principale di questa tappa è di rimuovere parzialmente dall'"antropofagia" la sua illegittimità, almeno in un periodo storico.
Fase 3 – The Overton Window si sposta, trasferendo il tema dal campo "inaccettabile" a quello "ponderato/razionale", ciò che giustifica con la "necessità biologica". Si afferma che il desiderio di mangiare la carne umana può essere dovuto a una predisposizione genetica. Anche in caso di una carestia, "insuperabili circostanze", un essere umano deve avere il diritto di fare la scelta. Non c'è bisogno di nascondere le informazioni in modo che ciascuno possa scegliere tra "antropofilia" e "antropofobia".
Fase 4 – "Da sensato a diffuso (socialmente accettabile).Si crea la polemica non solo basata su figure storiche o mitiche, ma anche su quelle reali mediatiche. L' antropofilia comincia a essere dibattuta in massa nei notiziari, nei talk-show, nel cinema, nella musica pop, negli spot. Uno dei metodi di diffusione è il trucco "guardati intorno!". Chi lo sapeva che un famoso compositore fosse antropofilo?
Fase 5 – "Da socialmente accettabile alla legalizzazione". Il tema si lancia nel top delle notizie d'attualità, si riproduce automaticamente nei mass media, nel mondo dello spettacolo e...acquisisce un'importanza politica. In questa fase per giustificare la legalizzazione si utilizza l'"umanizzazione" dei seguaci del cannibalismo. Per modo di dire, sono delle "persone creative", vittime di un'educazione sbagliata e, "chi siamo noi per giudicare?".
Fase 6 – Cannibalismo da un "tema diffuso" passa sul piano delle "legalizzazione, ossia consacrazione nella politica di uno stato". Si crea la base legislativa, spuntano gruppi di lobbismo, si pubblicano ricerche sociologiche che sostengono i sostenitori delle legalizzazioni di cannibalismo. Spunta un nuovo dogma: "Non si deve vietare antropofilia". Si approva la legge, l'argomento arriva nelle scuole e negli asili nido e una nuova generazione non sa già che si può pensare diversamente.
Per ora l'esempio del cineasta Nikita Mihalkov è ipotetico. Tuttavia molte idee contemporanee decenni fa sembravano del tutto impensabili. Sono diventate invece totalmente accettabili sia per legge sia per la società.
Se continua cosi' si arrivera' ad accettare come normale la violenza, la pedofilia e ogni sorta di crimine?
Scomparsa la religione scompare la ragione, con la laicita' arriva la licenza per ogni sorta di abuso e di manipolazione della natura.
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megachirottera · 2 years
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La Manipolazione Delle Menti
C’è un cancro all’interno di ciò che conosciamo come medicina moderna: mangiare via nel cuore del suo design originale. Piuttosto che salvare e guarire l’umanità, questo cancro cerca di distruggerci dall’interno. Mentre continuiamo a sezionare il cancro all’interno, in questo segmento del rapporto, ci concentreremo sull’area del controllo mentale e su coloro che hanno modellato le menti delle masse dall’inizio del 20o secolo.
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bergamorisvegliata · 1 month
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BERGAMO DIBATTE
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Sono state due occasioni di dibattito e di confronto quelle che si sono svolte nei giorni scorsi a Bergamo.
Nella serata di giovedì 15 marzo, presso l' "Accademia della Salute", la giornalista Enrica Perucchietti non ha solo presentato il suo ultimo libro ("La fabbrica della manipolazione") ma ha anche risposto alle domande del Professor Paolo Cesaretti, docente della Facoltà di Lettere, Filosofia e Comunicazione, concernenti il fatto sul come vengono costruite determinate notizie.
In particolare Cesaretti, definendo "feticista" certa informazione, si è soffermato più volte su una certa "psicologia" e su come certi fatti vengano montati ad arte per influenzare le persone.
La Perucchietti ha esordito con un esempio di una notizia risalente al periodo pre-2^ Guerra Mondiale e di come un'azienda agricola convinse i mass media dell'epoca a illustrare le caratteristiche di un determinato bene gastronomico.
Su questo esempio la serata si è via via delineata andando poi al nocciolo della questione e soprattutto della situazione attuale, ovvero come manipolare l'informazione, anche basando poi su un altro libro della Perucchietti, "I professionisti della disinformazione" e come i cosiddetti giornalisti rendono veritiera una notizia amplifandola tante e quante più volte fino a farla apparire veritiera.
La serata, organizzata dall'associazione "Noi il Popolo Bergamo" è stata ben preparata ed ha avuto un discreto numero di presenti,
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che alla fine hanno avuta la possibilità di rivolgere domande alla Perucchietti, le ultime delle quali si sono basate sui fatti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale e sul dilemma se la situazione attuale giovi a qualcuno.
Inequivocabile a questo punto la risposta della Perucchietti che ha rammentato come in occasione di certi fatti/eventi, ecc..., i grafici dei titoli di borsa azionari favoriscano i grandi gruppi finanziari.
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Dall'ambiente "chiuso" dell'Accademia ci trasferiamo al "salotto" di Bergamo, ovvero il "Sentierone" dove sabato 16 marzo si è tenuta una manifestazione con conferenza "open air" organizzata da diverse realtà presenti nel territorio bergamasco.
Le tematiche hanno riguardato il problema relativo al "5G" e all'innalzamento dei limiti delle onde elettromagnetiche che verranno alzate da 6 a 15 v/m con picchi anche di oltre 30-40 nel corso della giornata.
Sul piccolo palco si sono alternati Silvia Guerini dell' "Assemblea Resistere al Transumanesimo", il Direttore della Sezione "Giacinto Auriti" di Bergamo, Paolo Bogni,
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Marco Locatelli in rappresentanza del Gruppo "Incontro Orobici" (PS: queste tre realtà hanno organizzata la giornata), il Dottor Andrea Grieco, esperto fisico di inquinamento elettromagnetico, Michele Crudelini, inviato dell'emittente televisiva "ByoBlu" e Paolo Cassina, della "Playmastermovie", casa produttrice che sta per "editare" un nuovo docu-film dopo "Gli invisibili" e "La morte negata".
In sintesi, gli interventi hanno sottolineato come l'innalzamento delle onde siano un pericolo per la salute delle persone e di come i problemi relativi possano compromettere la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale con gravi ritardi nelle cure e con una sovranità che potrebbe essere a breve ceduta all'OMS (altra tematica dibattuta).
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Al riguardo, sono stati registrati in "video" alcuni interventi che "Bergamo Risvegliata" propone nell'arco di alcuni post-blog, con -nell'ordine- le opinioni espresse da Marcella per "Assemblea Popolare - Resistere al Transumanesimo"; l'intervento dal palco di Paolo Bogni; l'opinione espressa da un simpatizzante partecipante all'evento e le ultime dichiarazioni rilasciate da Marco Locatelli.
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daimonclub · 3 months
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Democrazia Impossibile
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Democrazia Impossibile, corruzione e mercato. Democrazia impossibile e attuali parlamenti. La democrazia parlamentare attuale è una bagarre chiassosa di politici al potere, spesso neppure votati democraticamente, dove vince chi risponde al motto “chi grida di più vince la mucca!”. Lottano metallurgici e magistrati, ferrovieri e professori universitari, tranvieri e ufficiali di marina, e, perfino i pensionati dello Stato, perfino gli scolaretti delle scuole secondarie contro lo sfruttamento che eserciterebbero sopra di essi i loro maestri. Lo Stato è concepito come una lotteria, alla quale tutti giocano e nella quale si può vincere studiando un libro meno mistico di quello della Cabala, facendo chiasso sui giornali, agitandosi, minacciando e premendo su deputati e ministri. Benedetto Croce Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, cioè il governo della maggioranza. Perchè, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'essere uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà! Ma sicuramente! Oh perchè credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà... torniamo a casa! Fu Mattia Pascal di L. Pirandello La democrazia è il governo del popolo, il lavoro del popolo, la beffa del popolo, la miseria del popolo. La democrazia è tutto, è soprattutto burocrazia e demagogia. E' una grande industria economico finanziaria i cui principali azionisti sono però i potenti oligarchi del mondo. Carl William Brown La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni organizzate delle masse è un elemento importante nella società democratica. Coloro che manipolano questo meccanismo nascosto della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere dominante del nostro paese. Siamo governati, le nostre menti sono plasmate, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, in gran parte da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare. Edward Bernays Poiché in una democrazia è il popolo che decide, i potenti uomini dell'industria e dell'economia si mobilitano per istruire la società affinché scelga e decida in modo assolutamente autolesionista. Carl William Brown È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina. Henry Ford Poiché in una democrazia è il popolo che decide, i potenti uomini dell'industria e dell'economia si mobilitano per istruire la società affinché scelga e decida in modo assolutamente autolesionista. La satira talvolta è utile ai regimi demoplutocratici (governo dei ricchi) perché crea nel popolo, grazie al suo pseudoumorismo, l'illusione di vivere in democrazia; invece di creare proteste, crea il consenso che viene così elargito ai monarchi della stupidità. Carl William Brown "Ho la paura della perdita della democrazia, perché io so cos'è la non democrazia. La democrazia si perde pian piano, nell'indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi, e c'è chi grida più forte e tutti dicono: ci pensa lui" "È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi". "Quelli che fanno versare la maggiore quantità di sangue sono gli stessi che credono di avere dalla loro parte il diritto, la logica, e la storia. Non è dall'individuo, ma dallo Stato che oggi la società deve difendersi". Albert Camus Una serie di paradossi aritmetici dimostra come, in molti casi, il risultato delle elezioni non rispecchia le preferenze degli elettori. Non solo: negli Stati Uniti, patria della democrazia e della libertà, raccogliere più voti rispetto all’avversario non garantisce la vittoria. La soluzione? Probabilmente non esiste... Riconosciamo che il vero nemico della democrazia e della libertà, in una società così diversa dalle precedenti per struttura, cultura e livello tecnologico, è la democrazia stessa, almeno nella sua forma attuale. Stiamo assistendo ad un tranquillo e sereno suicidio, ma non vogliamo ammetterlo o non ce ne rendiamo conto perché tutto avviene in maniera silenziosa e non violenta, con il consenso di un mondo che fatica ad intuire quel che sta accadendo. Sabino Acquaviva Con il governo, si sa, non vai mai d’accordo nessuno. Ma com’è possibile, visto che dovrebbe essere uscito vincitore da un’elezione libera e democratica? In realtà, se siosservano con attenzione i numeri, si scopre che la maggior parte dei cittadini potrebbe non aver votato per il candidato che è stato poi effettivamente eletto. Non c’è dastupirsi: è uno dei paradossi matematici dei sistemi elettorali di tutto il mondo messi in luce da Ian Stewart in un recente articolo pubblicato sulla rivista New Scientist. "Garantire elezioni libere" afferma l’autore, "spetta alla legge, ma assicurare che siano eque e algebricamente corrette è compito dei matematici, che da sempre cercanodi mettere a punto meccanismi che combinino le esigenze aritmetiche con quelle politiche, per esempio garantire al governo una certa stabilità e la possibilità di governare". E dopo secoli di studio siamo ancora molto lontani dalla perfezione. Vincenzo Galasso Il mercato compra e vende milioni, forse miliardi, di informazioni perfettamente inutili che inquinano il mondo della conoscenza e dell'informazione, rendendo impossibile una scelta, anche politica e democratica, non ubriacata e vanificata dall'insalata russa dominante. Sabino Acquaviva Il mondo così com'è non può produrre cose molto diverse da quelle che produce. Almeno per ora non sembra capace di ridurre in maniera consistente il numero di quanti fanno la fame, non può non confinare nelle stazioni, nelle metropolitane delle grandi metropoli del pianeta, nei quartieri più degradati, centinaia di migliaia di barboni, emarginati, sconfitti, pazzi. E come potrebbe non creare gli dei dell'informatica, i Bill Gates padroni del mondo, di fronte ai quali spesso si inchinano i potenti della terra? Come impedire che si moltiplichino a decine di migliaia i giornalisti lacchè del potere disposti a vendersi, pur di far carriera e essere presenti sul palcoscenico dei media sul quale si recita ventiquattro ore al giorno? Come non assistere allo scandalo di centinmaia di milioni di affamati, di popoli miserabili che si massacrano senza pietà e dei ricchi della terra che passano il tempo negli imperi della finanza? Questa società non è radicalmente riformabile, va reinventata, ma senza utilizzare le anticaglie ideologiche e politiche che hanno lastricato di milioni di morti la storia degli ultimi due secoli. Certamente, è vero che la democrazia, come diceva Churchill, è il peggiore dei sistemi, naturalmente ad eccezione di tutti gli altri, che sono peggio. Ma è anche vero che questa democrazia apparente, quasi virtuale, ormai divenuta il sistema politico dominante, accettato quasi da tutti, si sta trasformando nella più grande truffa politica della storia. Perché non ammettere che questo sistema, insieme al progresso tecnico-scientifico, consente ad una piccola "entità", in gran parte impersonale, di detenere tutto il potere? Che, aggravante della situazione, il potere politico si sottomette, forse per necessità, agli imperativi dell'economia finanziaria, delle tecnologie avanzate e della scienza? Che la mole delle transazioni finanziarie è cinquanta volte superiore a quella dei trasferimenti di beni e servizi? E' chiaro che ormai la presunta democrazia si associa in maniera indiscutibile alla disarticolazione dello stato sociale. Basta pensare ai dogmi imposti dal potere economico finanziario all'Unione Europea e accettati da tutti. E non dimentichiamo che questi fenomeni si associano alla marea montante della corruzione. La grande povertà dei diseredati della terra e la grande esclusione dovuta al progresso tecnologico, si sommano alla mondializzazione, all'informatizzazione e alle strategie dei grandi dominatori del pianeta che operano in uno spazio in cui l'impresa diventa una rete transnazionale di unità semiautonome interconnesse telematicamente. Di qui un immenso flusso intercontinentale di produzione materiale e immateriale nel cuji ambito l'intelletto tende a diventare la forma dominante della forza lavoro. Si tratta di un processo di trasformazione ancora in corso che tuttavia, salvo eventi imprevedibili, anche politici, molto probabilmente si concluderà con la formazione di uno stato mondiale del mercato: un impero senza imperatore, una dittatura senza dittatore, una monocrazia senza monocrate, una società gestita da un partito unico virtuale in cui i partiti sono dei fantasmi con poco potere. Sabino Acquaviva Per approfondire l'argomento potete anche leggere: Democrazia impossibile e aforismi Aforismi e citazioni sulla democrazia Riflessioni sulla democrazia   Read the full article
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romacristiana · 1 year
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OVERTON 2 LA FINESTRA DEL CINEMA LA MANIPOLAZIONE DELLE MASSE LORENZO ...
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“E cosa ha prodotto questo cambiamento? La televisione, l’immagine in movimento. Famiglia, scuola, oratorio sono stati scalzati dalle loro fondamenta. L'educazione delle masse (…) è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, piacevoli, tendenti al massimo ascolto (…). Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv (…) a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale, morale di un popolo intero. In quanto tale, essa (ovvero l'intero sistema della comunicazione) non deve essere né al servizio dei pochi, né fuori dal controllo democratico dei molti. Del resto, non si tratta che dell'applicazione di un principio moderno adottato da tutte le società civili: l'istruzione obbligatoria per tutti. (…) Dunque, nel momento in cui un altro protagonista assoluto assume la funzione di "formatore-educatore” generale, dovrebbe essere evidente a chiunque, che essa non può venire affidata a mani private, pena la subordinazione dell'interesse collettivo a quello di soggetti “irresponsabili" per definizione e di fatto.” Giulietto Chiesa (1940-2020), È arrivata la bufera, 2012 https://www.instagram.com/p/CmysT6Ytrdq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Essere un leader
Buongiorno a tutti, articolo 1013. Vi siete mai domandati chi è un leader? La persuasione e la manipolazione sono sinonimi? Iniziamo con il decifrare cosa usa per la propria comunicazione un leader: La semplicità: lessico e sintassi devono essere elementari perché la folla rifiuta l’esercizio attivo del pensiero L’affermatività: il discorso deve essere conciso, categorico, meno è provvisto di prove e di dimostrazioni, tanto maggiore è la sua autorevolezza La ripetitività: occorre ripetere i concetti usati rispettando sempre gli stessi termini e frasi ad effetto (slogan) L’ Immaginificità: il potere di una parola non dipende dal suo significato, ma dall’immagine che essa suscita; La coralità: domande retoriche che richiedono una risposta corale dalla folla Il contagio: quando un’affermazione e’ stata ripetuta a sufficienza, e sempre allo stesso modo, si forma una corrente di opinioni nella massa e interviene il potente meccanismo del contagio.
Il leader è un persuasore e quindi cos'è la persuasione? Se anche deriva storicamente dalla manipolazione delle masse e dalla propaganda politica la comunicazione strategica del leader è “una comunicazione persuasiva che fa parte di un approccio qualitativo. Essa non è altro che la capacità di motivare gli altri ad ascoltare le nostre ragioni e a sposarle. Per sua natura intima, l’arte della persuasione e’ un esercizio lieve. Aborrisce i mezzi pesanti. È lecito esercitare un certo ascendente, ma non fare appello al principio di autorità. L’autorità subentra quando la persuasione non basta, quando hai perso carisma, la fiducia, l'autorevolezza. Il persuadere esclude non solo la minaccia ed il ricatto, l'obbligo e la coercizione, ma anche mosse sleali come l’appello alla pietà o alla cieca fiducia. Se si deve ricorrere a questi espedienti, significa che la persuasione non basta e che abbiamo sbagliato qualcosa nel processo comunicativo. La persuasione non Continua sul blog: https://cervelloipu.blogspot.com/2022/01/le-regole-del-leader.html #pnl#ipnosi#maurobrocca#cervello#neurologia#cervelloistruzioniperuso#cervelloipu#psicologia#stati d'animo #programmazioneneurolinguistica#tromello
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Il Grande Risveglio è la risposta spontanea delle masse umane al Grande Reset. Naturalmente, si può essere scettici al riguardo. Le élite liberali, soprattutto oggi, controllano tutti i principali processi di civilizzazione. Controllano le finanze del mondo e possono fare qualsiasi cosa con esse, dall’emissione illimitata a qualsivoglia manipolazione degli strumenti e delle strutture finanziarie. Nelle loro mani c’è l’intera macchina militare statunitense e la gestione degli alleati della NATO. Contro il Grande Reset. Manifesto del Grande Risveglio http://www.orionlibri.net/negozio/contro-il-grande-reset-manifesto-del-grande-risveglio/ https://www.instagram.com/p/Cf1jsSHuugc/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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