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#pc fisso
vaerjs · 8 months
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Sto cercando di fare un elaborato per un premio di studio ma non riesco perché il PC è fuori uso e il PC è la mia "postazione di lavoro". Sono bloccata perché non riesco a lavorare sul tablet e nemmeno sul fisso di M. perché tutto diverso.
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gcorvetti · 6 months
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Giornatina piena.
Oggi sono andato in banca, non per fare una rapina che poi quelli rapinati siamo noi, ma per prendere la nuova carta bancomat, detta anche tecnicamente debit card che fa già capire qual è la mia posizione sociale. Prendo il numerino, anzi no nel tabellone a schermo verticale di 40 pollici, si enorme, c'è l'opzione "I will remember" che serve a non far stampare il fogliettino di carta, numero 209, nell'ampio atrio ci sono due persone, una è una vecchietta che si sta rivestendo e quindi ha finito, l'altro è un signore che fissa il mega televisore del cazzo dove vengono visualizzate le varie pubblicità della banca stessa con la bocca aperta e la lingua di fuori, complimenti. Mentre aspetto noto i box dove ci sono le signorine (o signore) che lavorano in banca che sono nuovi, prima erano solo divisi da separè mentre adesso sono dei box chiusi con tanto di vetrata, porta d'ingresso con numerone e freccia se per caso non hai capito dove sta la porta, penso "Cavolo allora li usano bene i miei soldi". Ad un certo punto spunta da una porta una donna robusta, ma piacente, una bella donna va, che con i tacchi alti (non 12, ma alti) ritma come un tamburino fino al box #1 (non ashtag ma numero 1) si siede e inizia a smanettare sul pc. Dopo neanche un minuto un'altra donna esce dalla medesima porta più o meno con lo stesso fascino ma invece dei capelli color patata, è una tipologia tutta estone il capello color patata, è brizzolata il che la rende molto affascinante, entra nel box 4. Dopo un pò suona il campanello e guardo la banda viola (non so perché è viola visto che il colore predominante della banca è verde) che c'è in basso nella tv perché nel frattempo il signore con la lingua di fuori è andato col numero 208 al box 3, quindi penso che tocca a me, invece no, il counter dice 210, che cazzo, allora dovevo stampare il bigliettino? Non mi inalbero perché il 210 si posiziona al box 8 che non è nell'atrio quindi magari è da un'altra parte. Tocca a me e finisco nel box 1, entro e dico subito il perché sono la, le allungo il documento, lei entra nel mio conto (prassi) e mi dice un attimo che vado a prendere la carta nuova. Torna le dò quella vecchia e le chiedo, anche se lo so già, il perché questo cambio ogni 3 anni, facendole la domanda è un'operazione commerciale? Lei subito mi dice "No, non è un'operazione commerciale, ma sa, spesso le carte sono consumate, anche se la sua è in ottimissimo stato, oppure ci sono degli aggiornamenti al chip, ma nulla di commerciale". Vidi un video anni fa a riguardo, ci sono aziende con centinaia di operai che sfornano carte simili ogni giorno, e naturalmente il costo viene attribuito a noi utenti ma maggiorato, quindi bella mia a chi vuoi prendere per il culo? Faccio comunque lo gnorri e in pochi minuti sono fuori e mi dirigo al bar. Caffè e torta al mango e ricotta, la mia preferita, al banco c'è la tipa che mi saluta sempre, mi guarda sempre e mi sorride, si si sono troppo figo :D ho lavorato per quella ditta, non in quel bar in un altro e sicuramente sa chi sono, l'ho sempre detto alla piccoletta monella che mi diceva "Guarda che la tipa ti sta guardando, ti fissa", lo so lo so, ma so anche che una bella ragazza giovane è impegnata sicuramente e se non lo è lo sono io, quindi niente di che. La cosa invece che noto oggi, dopo anni perché non siamo mica a Frittole quasi 1500 e non fisso, ma l'ho guardata mentre serviva una cliente e aspettavo il caffè, dio se esisti fulminami, niente, la tipa (che non so neanche come si chiama) assomiglia moooooolto a PJ Harvey, voglio morire. Finisco il caffè e la torta e vado via, mi saluta come sempre, la saluto come sempre, ci scambiamo l'ultimo sguardo per oggi, alla prossima PJ. Non sono un tipo romantico, ma mi piace quel non so che che si crea in quelle situazioni dove il mistero, cioè il fatto che non so nulla e spero anche lei non sappia nulla, mi affascina e mi intriga, tutto qua.
Torno a casa, non ho portato la borsa con me dove tengo un quaderno e uno sketch book, penna, matita e temperino, perché ho le pulizie da fare, dovrei anche portare le biciclette, il taglia erba, il tosa siepe e altre cose dal garage alla cantina perché già ieri notte ha nevicato ma non è restato niente, perché l'auto non entra se ci sono tutte quelle cose, ma non l'ho fatto perché volevo scrivere sta cosa e ora me ne vo a suonare, forse era più per suonare :D.
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benzedrina · 2 years
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Come amico non sono un granché, è la critica che mi faccio spesso e che trova riscontro in quello che le persone vivono di me. Sono permaloso, sono sincero in quella maniera quasi fastidiosa, sono lamentoso, infatti mi sto lamentando ora. Sul perché le persone mi restano amiche ho un capitolo aperto pieno di teorie e appunti e schemini, in espansione, dove annoto tutto e il contrario di tutto. Potrei dire che sono presente e disponibile ma non è così, non sempre, alle volte sparisco nel nulla. Mi prendo molta confidenza e divento leggermente invadente, e a fanculo mi ci mandano spesso. Parlo tanto, di cose a cui non ci fai manco caso, cioè chi è che ti vuole raccontare perché il Futura è una buona font per i titoli? O le teorie di composizione fotografica che vengono piegate dal fotografo mentre immortala il momento? Cose così insomma, di cui se non lo sai vivi lo stesso. Odio il gossip e non prendo parti per cose futili, su gossip e litigate più grosse invece non mi smuovo, ho chiuso ponti che non ho più riaperto. Sono solitario e non chiedo aiuto, ricordo che il pc fisso ho preferito assemblarlo da 0 che chiedere una mano ai tanti amici informatici, eppure li avevo lì, eppure ho imparato ad assemblare un pc. In sostanza mi riconosco molti difetti e nessun pregio, ma è un mio riconoscimento che non si allinea con la realtà e con le persone che mi reputano un amico. Cioè vallo a chiedere a loro perché sono un buon amico, boh.
Una cosa che faccio spesso è assorbire la negatività della persona che mi è accanto, come forma autonoma di empatia che spinge forte su una strada di cui non ho controllo. Io mi mangio quella negatività perché c'è spazio dentro di me, spazio vuoto che nessuno affitta. E stipo, stipo, stipo. E le persone qui accanto non si fanno scrupoli nel riversare negatività. Oh, finalmente una discarica in cui buttare cose senza pagare. La negatività degli altri la smaltisco, diventano disegni, poesie, storie da raccontare e da scrivere, diventano piccoli alberelli del mio mondo esterno.
E d'un tratto mi si chiude tutto. Senza equilibrio. O tutto o nulla. E i mesi a riversarmi nero su nero, si schiantano su questo muro nuovo, eretto di notte, all'insaputa di tutti, specialmente la mia. Un muro di delusioni, di discorsi che non sono stati ascoltati, di pensieri soffocati, di stanchezza delle solite paranoie. E di tutti i miei difetti, questo è quello che non riesco a recuperare. Faccio un buco a quel garage pieno di nero ma è un piccolo buco e il flusso è lento. Ci vuole tempo e ritorno vuoto, sano, pulito. Per il resto il muro è alzato e l'amico si sente respinto perché quel nero mi ha stancato. E l'amico perde la pazienza e va via, incolpandomi che ho qualcosa che non va e che sono cambiato.
Dio, che odio.
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Quellachestaingiappone (Yuriko Tiger) First Instagram post 7/19/2022
Italian Post
“quella che sta in Giappone”Prima che mi si suicidò il telefono nel Coin locker a San Diego.
Son sempre @yurikotiger Ho ri-attivato questo account che era dei miei gatti solo per scrivere in Italiano le mie stronzate. Pian piano il mio profilo principale verrà trasformato solo in “lavorativo”, che tanto mi mostra sempre le solite cose… Non so quanto riuscirò a tenerlo attivo perché sono molto impegnata ma almeno non piangerò più perché non ho il backup! Follow back solo le persone che conosco 😤 non mandatemi DM qua perfavore.
Non ho un PC fisso (non mio almeno) per lavorare ai video al momento. Sono sempre un po’ indecisa per YouTube italia… Vedrò! ———— 携帯が壊れる前の写メだ。 80%のフォロワーはイタリア人だからイタリア語しか書かないと思うがメインアカウントやツイッターにいつも日本語でも書いてるのでチェックしてね
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onlymaars · 2 years
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Buone maniere;
Per un mondo più civile e pulito! Fisso in alto delle precisazioni per una buona convivenza all'interno del Blog. (●'◡'●)
× è un blog personale, non onlyfans. × è un blog pensato per essere visto dal pc. non dal cellulare. × libertà di scelta se rispondere o meno ad un anonimo. × siate gentile, sempre.
xxx mars. ༼ つ ◕_◕ ༽つ
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infoerba · 15 days
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ROFES il Test di Salute e Benessere #erboristeria_arcobaleno #benessere ...
ROFES è un dispositivo che permette a tutte le persone di avere un maggiore controllo sul loro livello di salute e di migliorarlo.
In soli 3 minuti effettua un'analisi dinamica dello stato funzionale ed energetico di 17 organi e sistemi dell'organismo e valuta il livello generale di salute, stress e stanchezza. ROFES ti aiuta a migliorare lo stile di vita!
ROFES non è uno strumento che effettua diagnosi medica, ma uno screening-test, cioè registra le informazioni sullo stato energetico che potrà divenire cronico o risolto se persisteranno o meno le attuali condizioni e stile di vita.
Con il ROFES test si può trovare la soluzione prima che la cosa accada perché vede la propensione energetica dell'organismo associata alla disfunzione organica, non la malattia.
Il dispositivo viene fissato al polso della mano sinistra, in modo che un elettrodo attivo sia posizionato sulla zona biologicamente attiva (punto di elettro agopuntura MC-7). Una volta attivato, il dispositivo invia micro segnali elettrici e registra il loro cambiamento “nell’eco” di ritorno. Dopo di che il programma (su computer su pc) confronta la lettura ottenuta rispetto a quelle standard, tipiche di persone sane dello stesso sesso ed età.
I risultati di questo confronto possono essere letti sul display in forma di piccoli quadratini colorati, secondo il valore ottenuto, in una scala di classificazione da 1 a 5. Per una percezione migliore i colori dei quadratini vanno dal verde scuro al rosso vivo. Cinque è un livello eccellente, mentre uno è insufficiente. In tal modo è eseguita e mostrata la valutazione sia dello stato generale della salute che dei diciassette sistemi, il livello di esposizione allo stress, affaticamento o tensione nervosa.
Per appuntamenti di applicazione in seduta  contattataci  a SCHIO (VI) in Via Fleming 16/18,   cell.3200469843 oppure sul fisso: 0445.524576
https://www.erboristeriarcobaleno.it/ #erboristeria_arcobaleno_Schio #test_ROFES #prevenzione #benessere
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tecnowiz · 3 months
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Come individuare se il tuo PC aziendale è stato violato
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La sicurezza informatica è una questione cruciale per le aziende di ogni dimensione e settore. Un PC aziendale violato può comportare gravi conseguenze, come la perdita di dati sensibili, il furto di identità, il danneggiamento della reputazione e il rischio di sanzioni legali. Per questo motivo, è fondamentale sapere come riconoscere i segni di un'eventuale intrusione e come agire in caso di sospetto.
Come icapire se il tuo PC aziendale è stato violato. Risorse e suggerimenti per rilevare segni di compromissione della sicurezza informatica
In questo articolo, ti spiegheremo come individuare se il tuo PC aziendale è stato violato e quali sono le buone pratiche da seguire per prevenire e contrastare gli attacchi informatici. Inoltre, ti daremo alcuni consigli su come scegliere il miglior PC aziendale per la tua attività, in termini di prestazioni e sicurezza.
Cos'è un PC aziendale e perché è importante proteggerlo
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Un PC aziendale è un computer utilizzato per svolgere le attività lavorative di un'impresa o di un professionista. Si tratta di uno strumento indispensabile per la gestione delle informazioni, la comunicazione, la produttività e la creatività. Un PC aziendale può essere fisso o portatile, a seconda delle esigenze e delle preferenze dell'utente. Un PC aziendale contiene spesso dati importanti e riservati, come documenti, contatti, password, fatture, contratti, progetti e così via. Questi dati possono essere oggetto di interesse da parte di hacker, criminali informatici o concorrenti sleali, che possono tentare di accedere al PC aziendale per rubarli, modificarli o distruggerli. Inoltre, un PC aziendale può essere usato come veicolo per diffondere virus, malware o ransomware ad altri dispositivi collegati alla stessa rete. Per questi motivi, è essenziale proteggere il PC aziendale da eventuali minacce informatiche, adottando misure preventive e reattive. Vediamo quali sono i principali segnali che indicano che il tuo PC aziendale è stato violato e cosa fare in caso di dubbio.
Come riconoscere i segni di un PC aziendale violato
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Esistono diversi indizi che possono farti capire se il tuo PC aziendale è stato violato da un attacco informatico. Alcuni sono più evidenti, altri più sottili. Ecco una lista dei più comuni: Il PC si comporta in modo anomalo: si blocca, si riavvia o si spegne da solo; apre o chiude finestre senza motivo; mostra messaggi di errore o avvisi insoliti; cambia le impostazioni di sistema o del browser; rallenta o impiega più tempo del solito a eseguire le operazioni. Il consumo di risorse è elevato: il processore, la memoria o il disco rigido sono sempre al massimo della capacità; la ventola gira a tutta velocità; la batteria si scarica rapidamente; la connessione internet è lenta o instabile. Il traffico di rete è sospetto: si notano attività in entrata o in uscita insolite o non autorizzate; si ricevono o si inviano email o messaggi strani o indesiderati; si accede a siti web o a servizi online senza il proprio consenso; si scaricano o si caricano file senza motivo. I dati sono alterati: si perdono o si cancellano file; si modificano o si corrompono documenti; si cambiano le password o i codici di accesso; si creano nuovi account o si eliminano quelli esistenti; si notano movimenti bancari o transazioni online non riconosciuti. Se noti uno o più di questi segni sul tuo PC aziendale, potrebbe significare che è stato violato da un attacco informatico. In tal caso, devi agire con prontezza e cautela per limitare i danni e ripristinare la sicurezza.
Cosa fare se il tuo PC aziendale è stato violato
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Se sospetti che il tuo PC aziendale sia stato violato da un attacco informatico, ecco alcuni passaggi che puoi seguire per cercare di risolvere il problema: Controlla la presenza di intrusi all’interno della rete Wi-Fi: I computer Windows e Mac sono dotati di strumenti che consentono di rilevare la presenza di dispositivi estranei connessi alla propria rete wireless. Inalternativa puoi usare un programma chiamato WireShark disponibile per Windows, macOS e Linux. Disconnetti il PC dalla rete: stacca il cavo ethernet o disattiva il Wi-Fi, per impedire che il PC comunichi con l'esterno o che contamini altri dispositivi connessi alla stessa rete. Esegui una scansione antivirus: avvia il programma antivirus installato sul PC e fai una scansione completa del sistema, per individuare e rimuovere eventuali virus, malware o ransomware presenti sul PC. Se non hai un antivirus, scaricane uno affidabile da un altro dispositivo e installalo sul PC infetto. Cambia le password: modifica le password di tutti i servizi online a cui accedi dal PC, come email, social network, banche, e-commerce e così via. Usa password lunghe, complesse e diverse per ogni servizio. Se possibile, attiva anche l'autenticazione a due fattori, per aumentare il livello di sicurezza. Contatta il supporto tecnico: se il PC è fornito dalla tua azienda o dal tuo cliente, avvisa il responsabile della sicurezza informatica o il servizio di assistenza tecnica, per comunicare l'accaduto e ricevere ulteriori istruzioni. Se il PC è tuo, puoi rivolgerti a un esperto di informatica di fiducia, per farti aiutare a riparare il PC e a recuperare i dati. Denuncia il fatto: se ritieni di aver subito un danno economico o una violazione della privacy a causa dell'attacco informatico, puoi presentare una denuncia alle autorità competenti, come la polizia postale o la guardia di finanza. Conserva tutte le prove possibili, come email, messaggi, screenshot, estratti conto e così via. Seguendo questi passaggi, potrai cercare di riprendere il controllo del tuo PC aziendale e di proteggere i tuoi dati e la tua attività.
Come prevenire gli attacchi informatici al tuo PC aziendale
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La migliore difesa contro gli attacchi informatici è la prevenzione. Ci sono alcune buone pratiche che puoi adottare per rendere il tuo PC aziendale più sicuro e resistente alle minacce informatiche. Ecco alcune delle più importanti: Aggiorna il sistema operativo e le applicazioni: assicurati che il tuo PC sia sempre aggiornato all'ultima versione disponibile del sistema operativo e delle applicazioni che usi. Gli aggiornamenti contengono spesso correzioni di bug e miglioramenti della sicurezza, che possono prevenire le vulnerabilità sfruttate dagli hacker. Installa un antivirus e un firewall: dotati di un programma antivirus affidabile e mantienilo sempre attivo e aggiornato. Il antivirus ti protegge da virus, malware e ransomware che possono infettare il tuo PC. Inoltre, attiva il firewall integrato nel sistema operativo o installane uno dedicato. Il firewall ti protegge dal traffico di rete indesiderato o sospetto che può provenire dall'esterno o dall'interno della rete. Fai backup regolari dei dati: crea copie di sicurezza dei dati importanti che hai sul PC, come documenti, foto, video, progetti e così via. Puoi usare dispositivi esterni come hard disk o chiavette USB, oppure servizi cloud come OneDrive o Google Drive. I backup ti permettono di recuperare i dati in caso di perdita o cancellazione accidentale o dovuta a un attacco informatico. Usa password forti e diverse: scegli password lunghe, complesse e diverse per ogni servizio online a cui accedi dal PC. Le password devono contenere lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Evita di usare parole comuni, nomi propri, date o sequenze facilmente indovinabili. Puoi usare un gestore di password come LastPass o Bitwarden per creare e memorizzare le password in modo sicuro. Evita i comportamenti rischiosi: non aprire email o allegati sconosciuti o sospetti, non cliccare su link dubbi o non richiesti, non scaricare o installare software da fonti non affidabili, non inserire dispositivi esterni non verificati nel PC; non navigare su siti web poco sicuri o illegali; non condividere le tue password o i tuoi dati personali con nessuno. Seguendo questi semplici accorgimenti potrai prevenire attacchi informatici e quindi avere una maggiore sicurezza per quanto riguarda il tuo PC aziendale.
Conclusione
Ricorda la sicurezza informatica è un processo continuo e richiede un monitoraggio costante. Se sospetti che il tuo PC aziendale sia stato compromesso, potrebbe essere utile consultare un professionista della sicurezza informatica. Riconoscere i segnali di un PC aziendale violato è il primo passo per proteggere le tue informazioni aziendali. Ricorda, la prevenzione è la migliore difesa contro le violazioni della sicurezza informatic
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Come individuare se il tuo PC aziendale è stato violato. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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scontomio · 3 months
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fuxx-normal · 4 months
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Non sono molto scaramantico, ma sto fatto che il PC fisso si è sputtanato dopo che il ragazzo di mia cugina ha detto "cosa ci vuole a montare un PC, è una cazzata" mi puzza un tantino.
Ps non monto pc da un giorno ma da quasi 10 anni
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alemicheli76 · 5 months
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"Divagazione su un destino comune" di Robert Michon, Castelvecchi. A cura di Alessandra Micheli
Eccomi qua davanti al PC di nuovo, a provare a raccontarvi le mie emozioni. Vi sono mancata? Spero di si, anche se sono stata assente per poco. Ultimamente mi piace molto prendermi tempo per me. E mentre fisso la finestra e baluginano mille luci piene di uno strano calore, il cuore finalmente smette di vagare irrequieto. Vorrei mille, cento serate come questa. Adesso che un calore sale…
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onlinediarykindathing · 11 months
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15 GIUGNO 2023
Giuseppe mi ha detto che probabilmente prenderò il fisso di Grazia quando se ne andrà :(((( mi ero appena abituata a questa stanza e ora vuole farmi cambiareee whyyy potevo prendere il pc di Martina ma il suo case non regge bene la grafica e non potrei nemmeno aprirlo Photoshop figuriamoci lavorarci. Questa è una sad story. Oggi sto un po’ moody giusto per abbinarmi al tempo che c’è fuori. Sto scrivendo le mie pagine di relazione accanto a Cristina, abbastanza silenziosamente, non mi va di essere troppo sociale oggi. Hanno già notato la tote bag che posto per il pranzo dove ho fatto dei ricamini di tre vari con piante e quindi ho raggiunto le interazioni massime che mi andavano oggi. Che dire, non ci sto lavorando proprio su questa cosa della mia introversità.
TheThing™️ verrà discussa con mio padre quando torna per cena, poi dovrò lavarmi i capelli e prenotare per forza (!!!) i traghetti del ritorno della missione archeologica, prima che Cate mi ammazza. Già sono sicura di aver sbagliato a scegliere i posti all’andata (io ho scelto posto libero su poltrone mentre loro penso posti prenotati su sedili) (molto più comodi per dormire ma non per passare il tempo) (io lavorerò quindi forse è meglio così) (adesso per il ritorno scelgo le sedute però).
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And you’re out and stay… correva l’anno 2010. Quei primi giorni di scuola del nuovo ciclo di studi, il famigerato triennio dove “the world can change in a second or so”… e infatti cambiò, da un momento all’altro. Questa canzone però non ricorda momenti fuligginosi e tenebrosi, bensì qualcosa di così legato al benessere e alla spensieratezza che forse non ci sono parole, oltre che quelle citate da Robbie, che possano reggere il confronto. Ricordo relazioni adolescenziali importanti, con persone importanti, persone amorevoli, persone che ho perso di vista e persone che non ci sono fisicamente più. Ti ricordo giocherellare con i miei (i nostri) sentimenti nella nostra turbolenza sedicenne. Ricordo gli amori urlati al vento e sulla corriera. Noi, ad ascoltare i Blink seduti l’uno accanto all’altra, consapevoli che un legame era stato stretto da molto tempo, oramai. Siamo stati stupidi a non averlo ammesso mai, a parole chiare ed aperte, allineate l’una dietro all’altra, in ordine, in modo pulito e nitido. Abbiamo procrastinato e in un battibaleno siamo finiti ad odiarci per fatti e cose che nessuno, in realtà, pensava né provava. La vita è stupida. E con essa le persone che la abitano
Ma questa canzone dice qualcosa di più. Dice che si, possiamo essere stupidi, ma ci verrà sempre data una seconda, una terza possibilità per dimostrare al mondo che si può anche sbagliare, ma ci si rialzerà comunque e sempre, da quel cumulo di menzogne e cose mai dette che i giorni, le ore e i minuti hanno sedimentato sopra i nostri corpi. Siamo fatti anche di stupidità e di cose che si dicono a metà, il più delle volte siamo solo quello che diciamo e ci ricordiamo a vicenda per le cose stupide e improbabili che le nostre bocche dicono. Eppure… eppure… calma un attimo. Questa canzone mi porta alla mente delle azioni, fatti concreti, che sono, in fin dei conti, le cose che ci rendono o che ci hanno resi totalmente felici. Mi ricordo di alcuni giorni vicini al Natale 2010, di una gita a Polcenigo con i miei genitori, alle sorgenti del Gorgazzo. Mi ricordo di quanto non avessi la benché minima voglia di andarci. Avrei voluto continuare a sognare davanti a quello che, all’epoca, era il mio migliore amico, il mio passatempo preferito: lo schermo del mio PC fisso, nel mio studio. In effetti ho appena attribuito ad una scatola di plastica una grossa e grassa descrizione, ma in realtà esso poteva essere da me considerato all’epoca qualcosa di magico e sorprendente, mi permetteva di parlare con chi avessi più voluto, di vedere e ascoltare tutta la musica presente su questa terra e di vedere le foto delle perso che amavo di più al mondo, mi permetteva di ascoltare questa canzone, Lazy Days, che ancora oggi mi fa traboccare il cuore di lacrime di gioia, incontenibile. Mi fa pensare che quel Natale e quelle chat rubate alle 2 della mattina sono e saranno sempre senza tempo. Quegli sms mandati nel cuore della notte, quella vibrazione del telefono che arrivava all’improvviso. La gioia di stare crescendo. La gioia di vivere e soffrire amaramente allo stesso tempo. Ho amato tante persone allo stesso tempo, una confusione incredibile provavo. Ma la vita è e dev’essere una continua confusione e un moto verso il davanti. Deve continuare a stupire e mai assopirsi in un sonno profondo fatto di azioni senza senso e cadaveriche sensazioni di entusiasmo.
L’entusiasmo. Ecco. Questo è questa canzone. Entusiasmo nel ricevere un messaggio che recita così: “lo urlerei al Paradise che ti amo, porca puttana”. Mi ricordo bene, era una sera, forse una sera delle vacanze di natale. Una sera in cui, nei giorni successivi, ti avrei visto, con il mio finto borsone di Karatè. Una sera (o un pomeriggio) in cui mentii spudoratamente a mia madre (che aveva compreso tutto) e ti incontrai, all’insaputa del mio vero ragazzo dell’epoca. Non successe nulla. In sottofondo questa canzone, prima che la tragedia più grande del 2011 incombesse sulla mi vita.
La mia più dolce tragedia, che porta canzoni ancora più potenti e complesse, che mai si scardineranno dalla serratura del mio cervello.
Ma ecco, questa canzone rappresenta il tremore di avere 16 anni ed essere totalmente inconsapevoli di cosa sia l’amore, l’odio o il terrore. Solo una serie di bolle di sapone giganti che vedevi, all’improvviso, passare davanti ai tuoi occhi. Sensazioni sparse ed immature, che coglievano attimi autogenerati dalla tua smania di vivere per davvero. A cuor un po’ più leggero, ma senza mai perdere del tutto la bussola. Ho sempre promesso a me stessa che avrei ricordato strenuamente tutto, alla condizione di dimenticare tutto il resto, ma avrei ricordato i momenti di pura felicità e puro terrore. I due opposti. Le due facce della stessa medaglia della mia vita. E così farò.
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comunicareoggiweb · 1 year
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7ostinthedream · 1 year
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Ero in fila alla cassa di un centro commerciale e la gente iniziava a correre e scappare verso le uscite di sicurezza, si avvicinava mio papà scortato da alcuni uomini e mi diceva “nasconditi nel posto dove sai, stanno arrivando a prenderti”. Quindi mi allontanavo e andavo in una grotta a Sumeru(?) e tra i minerali c’era una stanza con un computer fisso, svitavo la “mascherina” di plastica e mi infilavo dentro al pc, che era un passaggio segreto per finire in un altro mondo. Dall’altra parte finivo dentro un castello del 700? e c’era mia madre vestita da cameriera che mi diceva di fidarmi di lei e che voleva aiutarmi, quindi mi portava accanto ad un vaso? e io ci entravo dentro e finivo in un altro mondo ancora? E dopo un paio di volte così, dove mi “immergevo” in diversi oggetti, alla fine dopo avermi inseguita arrivavano gli uomini a catturarmi. Io allora cercavo di scappare tornando nel mio mondo di origine, per farlo però dovevo ricordarmi in sequenza tutti gli oggetti attraverso cui ero passata: il primo era una pallina e cercavo di ricordarmene associandola ad una pokeball? provavo a concentrarmi per entrarci attraverso ma non ci riuscivo e gli uomini mi stavano già afferrando per le spalle.
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enkeynetwork · 1 year
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