Tumgik
#botte di autostima
spettriedemoni · 2 months
Text
Ma se fossero tutti intelligenti come te avrei risolto nella mia vita
I complimenti belli, ogni tanto.
5 notes · View notes
goolden · 9 months
Text
beat chi mi si
2 notes · View notes
alceme · 3 months
Text
da botte di adrenalina a mancanze di autostima
6 notes · View notes
martelfa · 2 years
Text
Tumblr media
Botte di autostima a Balduina
47 notes · View notes
ricorditempestosi · 1 year
Text
in realtà non ho alcuna autostima, semplicemente durante l'arco di quest'anno ho imparato a fingere così bene di averne in abbondanza agli occhi degli altri che a tratti anche a me stesso sembra di averne davvero
ma questo rende molto più pesante l'arrivo delle occasionali botte di mancanza d'autostima e delle sensazioni di inferiorità rispetto alle altre persone
11 notes · View notes
atarassja · 2 years
Text
dopo ogni crollo emotivo dove mi sento una persona orribile e inutile mi salgono botte di autostima assurde dove mi sento una divinità in grado di schiavizzare il mondo e va avanti così per tutto il giorno
10 notes · View notes
mascheradaguerra · 5 months
Text
Quest anno me lo ricorderò per gli abissi che ho trovato affrontare, il senso di solitudine, di abbandono, il senso di come le persone si approfittano di te e dopo che gli spieghi come sei quasi si offendono ma continuano ugualmente a comportarsi come sempre.
Ho allenato tanto la pazienza, il sopportare quel grido che voleva farmi spaccare tutto, la pazzia che sono arrivata a provare ascoltando pensiero negativo dopo pensiero negativo dentro la mia testa.
Ho avuto tanti alti, come le soddisfazioni lavorative, l aver conosciuto bellissime persone, aver imparato da loro, aver sentito i loro problemi, averli aiutati a cambiare vita, l aver sostenuto e aiutato chi potevo
Tante volte mi sono sentita delusa da me stessa, dal non essermi amata abbastanza, di non essermi messa al primo posto e di non essere stata capace di affrontare i miei demoni avendo la consapevolezza che prima o poi tutto passa, anche l ansia atroce che ti toglie il sonno
Quante notti insonne ad odiare in silenzio mio padre, il mondo e la vita. Ho fatto a botte con l istinto di sopravvivere al giorno dopo ma sicuramente il sonno è una di quelle cose a cui devo assolutamente trovare soluzione prima di cadere totalmente in depressione per mancanza di energie e di voglia..
Ho voglia di riuscire a prendere il mio spazio nel mondo senza che nessuno lo venga a calpestare o ungere con il suo sporco su di me.
Ho imparato che la gente può invidiarti solo perché sorridi, o per la macchina o per il lavoro o per la famiglia..
Io non voglio più perdermi,voglio concentrarmi sui miei obbiettivi ossia elevare la mia autostima, non farmi influenzare dalla negatività altrui, non dare modo alla mia voce interiore di trattarmi o parlarmi male, curare la mia bambina interiore e renderla orgogliosa di me perché è l unica alla fine che è stata sempre con me quando non c'era nessuno a tenermi compagnia durante le notti più tempestose.
Rimango grata alla mia vita, alla mia mamma che mi ama e mi sostiene, ai miei gatti, alla natura, al mio ragazzo che mi sopporta ma che io sopporto lui
Infatti lui è un capitolo molto tortuoso della mia vita che devo imparare a modellare e migliorare con il rispetto la gentilezza e l'amore, ma non dimentico che questa è l ultima chance che ci diamo prima di arrenderci. Possiamo volerci tanto possiamo odiarci tanto ma non possiamo fare morire noi stessi per colpa dell' altro. Posso elencare tutti i suoi sbagli ma anche io ho un carattere che sfinisce i coglioni quando ci si mette, e non è bello non avergli dato fiducia
Voglio essere non apparire, per questo devo concentrarmi a diventare Forte dentro così da splendere ed influenzare gli altri ad essere lo stessi almeno così avrei il regalo della vita più grande cioè vedere gli altri come davvero sono e non scoprirlo all improvviso.
Grata a me stessa che so tenere i punti fermi nella mia vita anche se gli altri cercano di spostarmeli, grata perché imparo dagli sbagli, imparo dai migliori e dai peggiori, so chiedere scusa quando sbagliò, so dimostrare di aver fiducia in me e nelle mie capacità
Ricordo a me stessa di ricordare di avere valore anche quando gli altri non me lo fanno sentire, ricordo di essere una bella persona, ricordo che ogni sbaglio mi ha insegnato e sviluppato per capirmi
Grazie alla vita che anche quest' anno mi ha reso più forte dell anno precedente , che non ho ascoltato fino in fondo quelle brutte vocine in testa che mi dicevano di lasciar perdere i miei sogni e di arrendermi
Voglio sognare, voglio divertirmi, voglio sorridere, voglio dormire bene, voglio imparare, voglio amarmi, voglio svilupparmi, voglio rasserenarmi
Buon 2024, chissà che questo sia l anno della vera Sara capace di raggiungere tutto di avere davvero il potere che si sente e viversi al 100 per cento
0 notes
Text
Il giorno che persi l'anima.
Non ricordo di preciso il giorno, ma era all'incirca una 15 giorni prima del primo lockdown. Era l'ennesima volta che scaricavo tinder, così per noia, non aspettandomi chi sa cosa, ma mentre stavo a lavoro (cosa che avrei perso da lì a poco) mi arriva una notifica, un match.
Ora, con il tempo ho capito che io non sono un bellissimo regazzo, ma sinceramente per quanto mi sforzi, non riesco a vedermi brutto, ma dopo quello che è successo capì ben presto che non mi sarei mai più rivisto o per meglio dire, non avrei mai più visto l'anima mia. Comunque, apri l'app e vidi le foto di questa ragazza, cavolo che ragazza, proprio il tipo che piace a me, una vera "big beautiful woman" con un viso sensuale e uno sguardo da stronza bastarda che fa perdere la testa. Inizia a parlare con lei, credendo che fosse l'ennesimo buco nell'acqua melmosa dell' app d'incontri, ma non fu così, lei fin da subito inizio a scherzare e sparare delle sane cazzate.
Insomma, il mio sesto senso si era attivato, il classico allarme che scoccava ogni volta che capivo che quella era una conoscenza vuota, l'ennesima ragazza single da poco che cercava di aumentare la propria autostima. Ora, dovete sapere, che io ho sempre rifiutato quelle poche botte via perché credevo nell'amore, quello da film di serie b americani, dove la domenica si passano nei squallidi centri commerciali mano nella mano, è quindi ogni volta che beccavo una facile (1 su 100 che matchiavo intendiamoci) era solo per la classica botta è via.
Ma quella volta dissi "al diavolo" un appuntamento può farmi solo bene, ma mi sbagliavo alla grande.
La farò breve, ci vediamo, andiamo al bar, inizio a fare il ragazzo serio che prova a far capire come sono e cosa speravo nel mondo e nella vita, per ritrovarmi neache dopo due secondi la sua lingua ficcata dritta in gola, bacio bacio, sali in macchina, dritti in albergo e bam bam bam, una classica botta e via, così senza senso e alla cazzo di cane.
Il giorno dopo, lei mi chiama, è inizia a dire che mi adora, ma che è spaventata dalla mio visione del Mondo ecc ecc, comunque non se la sente, io ascoltando in silenzio aspettavo che finisse, per poi dire una frase che mai e poi mai pensavo di dire nella mia vita "sono d'accordo G. a non rivederci, perché sinceramente, io non credo nell'amore, io volevo semplicemente scopare" è indivinate un po' che succede ? Lei piange e mi offende, una bella scenata napoletana bella e finita.
In passato, ogni volta che perdevo una persona dalla mia vita io ci soffrivo da cane, ma stavo male proprio, ma d'allora a me non me ne fregato più una beata Vergine puttana di quello che le persone provano, perché io da quel nano secondo, non ho più provato un cazzo, zero, nada, senza un briciolo di cuore, ma non solo, i miei conoscenti da quel momento hanno iniziato a farmi i complimenti, perché mi vedono più felice e sorrido sempre, che urlo cazzate, che voglio fare a botte con chiunque, a bere litri e litri di alcool, ma non per dimenticare, ma proprio per suicidarmi piano piano con gusto e risate.
Ma la verità, che a me di voi non me fotte un cazzo, si cazzo cazzo cazzo, fanculo a voi che seguite degli schemi del cazzo, che siano da santi cattolici o da santoni pagani fricchettoni, Io credo nella mia santissima trinità del cazzo, alcol sigarette e vaffanculi generali.
Cristo, da quella serata ho fatto delle sane e belle cagate giganti (non sto a dirle perché alcune sfociano in reati secondo me) ma una su tutte è stata quella diandare a una manifestazione di non so che, giusto per fare casino, ritrovando le mie foto su internet.
Ora vi chiederete, perché scrivo tutto questo ? Beh signori miei, semplicemente per dire che senza amore, ho capito che nel gioco della vita, io c'è ho più lungo di molti di voi.
P.s. Comunque, da allora il sesso è diventato molto più bello, nel senso che non me fotte un cazzo se piace a lei, basta che Godo io.
P.s.s Dio è morto, evviva noi diavoli vincitori, l'inferno terrestre è nostro.
2 notes · View notes
imparareavolersi · 4 years
Text
Ciao, sono la poca autostima che ti parla.
Si, sono quella che odi tanto, quella che ti fa sentire inutile.
Sono quella che quando devi vestirti ti fa sentire una botte.
Sono quella che quando sei in compagnia non ti fa parlare, anzi, ti fa chiudere a riccio e ti fa allontanare.
Sono quella che ti fa sentire meno di zero rispetto ai tuoi coetanei.
Sono quella che ti fa venire crisi isteriche perché non ti piaci mai.
Sono quella che ti toglie tutte le energie, per renderle negative.
Sono quella che ti giudica che ti fa piangere.
Sono quella che ti fa venire mille problemi, dai meno gravi ai più gravi.
Sono quella che odi, si sono io la tua nemica più temibile, ma che non riesci a cacciare via.
Sono la tua autostima, e ti dico solo l'ultima cosa: sei tu a definirmi.
A definire come devo essere con te.
73 notes · View notes
Text
Nicole è una ragazza di 22 anni nata in un caldo Giovedì d’estate inconsapevole delle prove che la vita le avrebbe posto davanti. Nicole abita in uno sperduto paese tra le montagne dove l’aria è sempre pulita e le cicale friniscono continuamente. Nicole da quando aveva 6 mesi ha iniziato a combattere contro le convulsioni che per 6 lunghi anni non l’hanno lasciata in pace. Nicole a 6 anni ha pianto quando i medici le hanno detto che faceva parte del 12% dei bambini che superano questa patologia senza lesioni cerebrali. Nicole vive in una famiglia dove non è mai stata voluta. Suo padre combatte ogni giorno contro depressione e attacchi di panico, sua sorella la ignora come fosse invisibile e sua madre la odia con tutta se stessa. Lei non l’ha mai accettata, l’ha sempre vista come un peso e non l’ha mai tenuto nascosto. Nicole non ha molti ricordi felici della sua infanzia, solo tanti lividi e le botte che la madre non si dimenticava mai di darle. Nicole è cresciuta sola tra le mura di quella piccola cameretta colore del cielo. Tra quelle pareti sognava storie fantastiche, poi iniziò a disegnarle fino ad arrivare a scriverle. Nicole amava la scuola, ma odiava i compagni perché la deridevano. Alle medie si ritrovò da sola chiusa nel bagno della scuola, con i lividi opera di quella compagna di classe più grande che si divertiva a tormentarla. Nicole non ricorda le sue pelle bianca senza macchie violacee. Nicole era sempre quella attenta a scuola, che non dimenticava mai un compito e per questo veniva picchiata. Alle superiori capì di non avere autostima. Conobbe una ragazza, una di quella che “ti portano sulla cattiva strada “ come avrebbe detto la sua nonna adorata. A 16 anni conobbe l’ebrezza dell’acool e la libertà del fumo. Le sigarette le bloccavano gli attacchi di panico e i superacolici le facevano dimenticare, anche solo per una sera, quanto la vita fosse stata ingiusta con lei. Nella primavera del 2014 conobbe un ragazzo. Uno di quelli semplici, che non noteresti mai tra la folla. Un po’ come lei. Iniziò a stare meglio, ma poi lui la tradì per una modellina più grande. Nicole cadde in uno stato di apatia per due anni. Non provava nulla. Iniziò a tagliarsi, era l’unico modo per sentire qualcosa. Il dolore le faceva ricordare che era viva. Nicole divenne bulimica. Arrivò a pesare 40 kg con i vestiti addosso. La sua famiglia era a conoscenza di tutto , ma nessuno fece o disse mai niente. A vent’anni conobbe un ragazzo. Si innamorò, Lo credeva l’uomo della sua vita. Era bello, gentile, disponibile. Condividevano molte passioni. Le sembrava di vivere in una delle storie d’amore dei suoi libri. Ma dopo un po’ iniziarono i problemi. Lui non accettava la sua bulimia, non riusciva a capirla e questo portò alla disintegrazione del loro rapporto. Dopo due anni Nicole si ritrovò di nuovo sola tra le mura di quella casa che l’avevano ferita e mai protetta a combattere con i suoi mostri più profondi per cercare di rimanere a galla e non mollare mai. Nicole ogni tanto sta ancora male dopo i pasti e spesso la notte non dorme perché l’ansia le fa mancare il respiro. Ma lei è una guerriera, e lotta sempre con le unghie e con i denti nella speranza di una vita migliore. Nicole sono io. 
Credevoinquellostupidotiamo
8 notes · View notes
Text
Ciao, sono la poca autostima che ti parla.
Si, sono quella che odi tanto, quella che ti fa sentire inutile.
Sono quella che quando devi vestirti ti fa sentire una botte.
Sono quella che quando sei in compagnia non ti fa parlare, anzi, ti fa chiudere a riccio e ti fa allontanare.
Sono quella che ti fa sentire meno di zero rispetto ai tuoi coetanei.
Sono quella che ti fa venire crisi isteriche perché non ti piaci mai.
Sono quella che ti toglie tutte le energie, per renderle negative.
Sono quella che ti giudica che ti fa piangere.
Sono quella che ti fa venire mille problemi, dai meno gravi ai più gravi.
Sono quella che odi, si sono io la tua nemica più temibile, ma che non riesci a cacciare via.
Sono la tua autostima, e ti dico solo l'ultima cosa: sei tu a definirmi.
A definire come devo essere con te.
1 note · View note
tipregopromettiche · 5 years
Text
Un pensiero sta sera va a te come tutte le altre sere e tutti gli altri giorni, ma a volte sfoglio la galleria e mi ritrovo sempre questa foto e la osservo, e mi chiedo "se fosse andato tutto bene tu saresti diverso? Mi tratteresti da figlia?" Però non riesco a rispondermi non riesco veramente a darmi una spiegazione... Una spiegazione a tutto il male che mi hai provocato, io sono sempre stata fieradi te, da bimba quando mi portavi in giro con te mentre facevi gli spettacoli io urlavo "quello è il mio papà"... Non sai quanto tu mi abbia cambiata, da che ero una bimba spensierata e solare, ora sono una ragazza senza autostima, insicura di me stessa e delle altre persone. Io cerco sempre una parte tua, un uomo che mi faccia da padre al posto tuo, uno scudo, un protettore visto che tu non lo hai mai fatto ma ho sempre trovato calci nel culo come hai fatto tu. Quindi ho perennemente questa mancanza... Io ho perennemente in testa gli insulti che tu mi hai detto, le parole mi hanno fatto più male di tutte le botte che mi hai dato... Vorrei convincermi che io non sono quello che tu mi hai detto ma non riesco, quando una persona mi fa un complimento non ci credo non mi sembra vero. Sto versando tante lacrime per te, ho il cuore a pezzi dove sento la tua mancanza ma non posso farci niente... TI VOGLIO BENE PAPI
Tumblr media
1 note · View note
sorrisicollaterali · 3 years
Note
A non guardarti ma non riesco, sei così bella che cioè boo..come spiegartelo.
Io non mi ci sento, per niente, nonostante le botte di autostima ogni tanto. Non so se abbiamo mai parlato (o se mi hai scritto di recente perché in questi giorni non mi si aprono i messaggi dall’app) però è una cosa molto carina.
0 notes
ggdrmer0208 · 3 years
Photo
Tumblr media
"-Quasi non ti riconoscevo con quello addosso.- le pupille dilatate vagarono sul mio corpo e nella mia testa immaginai di scavalcare l'isola e prenderlo a schiaffi, ma i riflessi di lui sarebbero stati talmente lenti che non ci sarebbe stata soddisfazione. -Dovresti metterlo più spesso.- si leccò il labbro inferiore dopo averlo morso. Indossava ancora il giaccone di cuoio della squadra di football. Il che mi fece domandare se avesse altri vestiti nell'armadio. [...] Jennifer, dietro di me, parlò con titubanza. -Elsa, dovremmo tornare dai ragazzi.- suggerì, ma io la ignorai e Trash continuò a parlare. -Sembri uscita da un sogno. Ma non uno dei miei.- Era così vicino che la puzza mi costrinse a trattenere il fiato per un momento. -In quelli sei nuda.- sussurrò al mio orecchio. O almeno ci provò. -Vuoi realizzare i miei sogni?- [...] -Come fai a mantenere la calma con un cretino come quello?- Mi strinsi nelle spalle e iniziai a camminare verso dove eravamo venute. -È nato decerebrato. Non è colpa sua.- l'alcol iniziò a fare effetto facendomi avvertire un lieve calore alla bocca dello stomaco. -E poi, ho incontrato di peggio.- pensai al tizio del lavoro che allungava le mani. Trash era solo volgare. Nauseante, a volte, ma comunque niente di pericoloso. -Dovresti dirlo a Matt, sono sicura lo gonfierebbe di botte e ci penserà due volte prima di avvicinarsi di nuovo a te.- Mi fermai in mezzo al corridoio e la guardai impassibile. -Non mi serve essere salvata da qualche ragazzo pieno di sé, aumenterebbe solo la sua autostima e gli farebbe credere che io sia debole e indifesa. Me la sono cavata bene da sola poco fa, o sbaglio?-" -Profumo di stelle #scuola #festa #compiti #amici #capitoli #discorso #amore #love #profumodistelle #lettura #chimica #erba #ragazza #elsa #lacrime #vita #lavoro #profumo #matt #wattpad #romance #romanzirosa #ritratto #incontri #bacio #storie #libri #lacrime #coppia #dolore #alcol https://www.instagram.com/p/CMG56DVsWH8/?igshid=1nspchm9i6sty
0 notes
deepinmyboness · 6 years
Note
Sto piangendo da più di un’ora per una cosa stupidissima, ovvero che non mi sento apprezzata dal mio ragazzo, mi fa raramente complimenti ma mi dice che mi vuole bene e che mi ama (so che sono veri sentimenti perché fa di tutto per me), se gli chiedo se gli piaccio mi dice “sei la mia ragazza se non mi piacessi non starei con te, questa paranoia che ti fai è stupida” però la sa che io non ho autostima e l’ultima volta ha aggiunto “poi noi che non ce ne siamo mai importati dell’aspetto fisico”~
~ma il fatto è che le altre persone me li fanno i complimenti, quindi a loro piaccio oggettivamente. Ripeto, so che è una cosa stupida, ma il fatto che io ci tenga tantissimo a lui me la fa pesare. Non so cosa fare, domani lo dovrei vedere però se sono triste non sarò di compagnia ne tantomeno affettuosa, quindi forse dovrei annullare l’appuntamento Scusami per lo sfogo ho bisogno di un tuo consiglio ♡Non starò qui a dirti che i maschi sono degli scemi insensibili, perché non è vero. Purtroppo o per fortuna però, sentimentalmente parlando spesso e volentieri sono come goffi elefanti in un negozio di cristalli. Spesso e volentieri un po’ si vergognano della loro parte più dolce e romantica e reagiscono “male” quando gli si chiede qualcosa che implica una risposta che viene dal cuore, il loro cervello va abbastanza in pappa. Sono certa che nella sua testa la cosa che ti ha detto suonava più tipo “scema, è ovvio che penso tu sia bellissima, è ovvio che per me sei stupenda”, ma i ragazzi hanno meno paura di fare a botte che di dar fiato ai sentimenti. L’unico consiglio che ti posso dare è quello di parlarne con lui facendo in modo che i toni della conversazione restino tranquilli e pacati. Fagli capire che farti un complimento ogni tanto non lo ucciderà ma che sarà solo tanto di guadagnato per entrambi. Ricordati però di non rinfacciare nulla, mi raccomando, siete una squadra, non l’uno contro l’altra!
8 notes · View notes
imlikedetroit · 7 years
Text
Perché a volte odio essere donna
Io non sono una persona infelice, io sono una persona insoddisfatta, insicura e in un periodo destabilizzante perché mi mancano le gratificazioni che invece negli anni ho sempre ottenuto con maggiore frequenza e facilità. Sembra una cosa scema e stupida e tutto quello che vuoi, ma ho capito che non sempre basta un discorso motivante o la volontà di ottenere un risultato, alcune situazioni si sbloccano solo col tempo, non perché il tempo sia utile, ma perché la mente segue il proprio processo per maturare il modo migliore di affrontare un ostacolo. Sto provando, non sai quanto, a riprendere in mano la mia vita e provare ad essere chi voglio essere davvero, ma più mi espongo più la vocina nella mia testa prova ad ostacolarmi aumentando l' insicurezza (esatto, come quella di "papercut" )
Questo è un ambito.
Poi c'è un altro ambito che è più complesso perché dipende in maniera minore da me. Ed è quello dell'aspetto fisico.
Potrai pensare che io sia esagerata, ma il mio punto di vista è questo: essere donna a volte è difficilissimo. Ma non voglio generalizzare, ti spiego i miei motivi:
Qualcuno sicuramente non sarà d'accordo con questo, ma io sento di essermi formata come persona in un ambiente sociale in cui l'idea di donna-oggetto è stata propinata ovunque, in maniera tutt'altro che velata.
Continuo col mio discorso anche se penserai che esagero, ma prima partiamo da un presupposto: io sono sempre stata e sono una persona estremamente sensibile.
Ora: metti in mano ad una bambina bassa, imbronciata, coi capelli scuri e nessun senso dell'estetica una barbie. Dalle 10 minuti e quella bambina vorrà essere come quel pezzo di plastica, dagli occhi chiari, i capelli biondi e perfetti, il guardaroba strapieno e sempre felice. È da cose così sceme che cominci a percepire che "qualcosa non va". Quando dopo una giornata passata a giocare con le barbie pensi che la tua amichetta bionda con gli occhi azzurri abbia qualcosa in più di te. Lo pensi piano, e poco... è quasi come un sussurro. Poi crescendo scopri che non è l'essere alte bionde magre e con gli occhi chiari il tuo vero desiderio, ma essere bella. E perché? Perché se sei bella la tua vita è migliore. Lo vedi dai modi del tutto italiani di approcciarsi, dai modi da piacione e da latin lover che ti fanno dedurre che se non l'unico, il miglior modo per essere considerata un po' di più, se sei donna, è quello di essere bella. Lo vedi alla TV, da ragazzina, quando accanto al presentatore dotato di verve e simpatia, all'uomo carismatico, piazzano donne perfette che non parlano ma ridono e pronunciano qualche frase fatta. Lo capisci in tutta quella serie di piccole cose che essere donna è più facile se sei bella. Ma questo è un insulto alla parola bella, ci sta più il termine "bona" o "figa".
Poi arrivi alle medie e capisci che le ragazze vengono divise in due categorie: quelle "fighe" e quelle "brutte". Queste ultime venivano considerate al pari di qualsiasi oggetto inanimato, volentieri prese in giro e infastidite.
La prima categoria, invece, nella quale hanno avuto la gentilezza di piazzarmi, è considerata come un insieme di animali da cacciare. Ho subito per giorni e giorni ragazzi insistenti e indelicati, che per quanto non mi abbiano mai toccata (forse c'è stato solo un episodio più serio) hanno contribuito a farmi capire come spesso e volentieri la mentalità maschile poteva essere crudele.
Poi arrivi al liceo e pensi che sia cominciata una fase di maggiore maturità, ma è così solo in parte: se sei socievole allora sei disponibile, se non ci stai sei una stronza, sei una santa, sei una puttana, sei lesbica, sei qualsiasi tipo di aggettivo che possa aiutare a riparare l'orgoglio del povero ragazzo ferito.
Non voglio però essere ipocrita: mi piace essere apprezzata (nei limiti della decenza), sono un essere umano, è normale.
Quindi accanto a ciò, parallelamente a tutto questo diventi tu stessa a voler assecondare questa mentalità, cercando di essere bella e sentirti accettata. Allora ti trucchi, ti curi, provi in tutti i modi ad essere migliore e alla fine ci riesci. Sei bella, stai bene, hai successo. Ma sei soddisfatta? No. Allora cominci a puntare di più su qualcosa che davvero possa farti sentire te stessa, e quindi te ne freghi della perfezione e tiri fuori la personalità e il cervello. E capisci che questo ti aiuta a selezionare le persone, ad avere intorno il meglio.
Eppure è tardi ormai. Tu razionalmente sai come stanno le cose, ma ormai ci sei cresciuta insieme all'idea di dover essere figa il più possibile.
E non puoi farci nulla.
E soprattutto, in momenti in cui la tua autostima (nell'ambito intellettivo) vacilla, automaticamente diventano migliori di te più o meno tutte le ragazze più fighe di te.
Allora provi ad accettarti così come sei, ma più che accettarti hai il sospetto che si tratti di "accontentarti"
Quando mi piace un ragazzo non è mai per l'aspetto fisico, di solito mi piace il modo di fare, poi il carattere e il modo di ragionare...insomma la personalità per me è importantissima. Ma se sei una ragazza automaticamente ti viene da pensare che per piacere ad un ragazzo devi innanzitutto essere perfetta fisicamente. O almeno provarci. Da cosa viene questa convinzione? Da tutto quello che ho detto finora, certo, ma anche dagli "illuminanti" discorsi coi propri coetanei dell'altro sesso.
"Tette"
"Culo"
"Gambe perfette"
"Bel viso"
Se hai tutto ciò e nelle proporzioni giuste, sei ok.
Altrimenti
(E questa è una delle frasi più ridicole che conosco)
"Du' botte gliele darei"
(che suona quasi come se fosse un favore, e a mio avviso ricorda benissimo il classico machismo patetico)
Le donne non sono indifferenti alla bellezza di altre donne, la riconoscono e ne sono anche loro affascinate. Ma purtroppo sono inconsciamente portate a temerla e a sentirsi sminuite da questa.
Ora se io vedessi una ragazza e pensassi "è davvero bella" probabilmente ne seguirebbe un pensiero inconscio del tipo
"Perché non sono così? Perché sono più brutta di lei?😫"
E ok.
Metti che i miei amici vedano la ragazza in questione e comincio a fare apprezzamenti sulle sue gambe chilometriche. Al disagio di prima si aggiunge un'altra dose di disagio, perché viene pubblicamente espressa la superiorità di quella ragazza nei miei confronti.
Metti che agli apprezzamenti dei tuoi amici subentrino quelli del tuo ragazzo, persona che ami con tutta te stessa e che a volte non capisci cosa ci trovi in te per quanto è meraviglioso.
Mettici che ignori la famosa vocina una volta, due volte, tre volte. Ma poi una sera sei più fragile del solito
E allora pensi e ripensi a come sarebbe tutto migliore se tu fossi migliore, più bella.
E ti convinci che vuoi esserlo.
Ma in realtà tu non vuoi, e ti accorgi che DEVI, che qualcuno o qualcosa ti sta chiedendo di essere perfetta.
Una cosa sola è certa, in quel momento quel qualcuno non sei tu.
E allora ti incazzi e ti chiudi a riccio
Ma così sembri una bambina che fa l'offesa, non più un'adulta che affronta i problemi VERI della vita. E allora "le donne sono matte e isteriche".
Quindi alla fine con un bel vaffanculo provi a far finta che la cosa non ti interessi minimamente. E per un po' ci riesci anche discretamente. Ma non per sempre. A volte ti interessa eccome.
25 notes · View notes