Tumgik
#non conti niente
a volte credo che i pensieri suicidi appartengano al passato e invece ce li ho ancorati addosso come se al primo segno di dolore appaiano dicendo "c'è sempre l'opzione più veloce", fa più male a me spiegarlo che agli altri ricevere spiegazioni di ciò.
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janniksnr · 2 years
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maledetto il giorno in cui ho pensato che fare una tesi sperimentale potesse essere una buona idea ma maledetto pure il giorno in cui ho pensato che iscrivermi all'università potesse essere una buona idea ma chi me lo ha fatto fare mannaggia la miseria mannaggia
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kon-igi · 9 months
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CARI AMICI UOMINI
Dopo avere letto una pletora di articoli di giornale polemichetti e frignosetti sull'argomento, mi permetto, in quanto tesserato da 50 anni presso il Patriarcato, di raccontarvi come andrà a finire.
Intanto due o tre considerazioni sulle donne.
Le donne non devono essere 'conquistate'... Le donne hanno voglia di trombare tanto quanto voi, quindi se non le state trombando significa che non vi vogliono trombare. Punto.
Non dovete convincerle, non le dovete ammansire o ammaliare, non stanno facendo 'le difficili'... non vi vogliono trombare per una serie di motivi che voi non capite o che magari non hanno voglia di spiegarvi, anche perché magari ci sono donne stronze (o stanche o a cui girano i coglioni per fatti loro) che non hanno voglia di dare spiegazioni.
Non vi hanno fatto perdere tempo facendovela annusare.
Magari è successo l'esatto contrario, perché loro si aspettavano un uomo più interessante, perdendo così tempo prezioso nel credervi migliori di quanto non siate poi risultati.
Nessuno deve niente a nessuna. E viceversa.
Impacchettate le vostre palle blu e segatevi a casa. Ri-punto.
Ho incontrato parecchi omuncoli tambleri con le palle e l'orgoglio feriti che, frignanti per le aspettative tradite, sentivano di dover in qualche modo pareggiare i conti...
Mi piacerebbe insultarvi in modo colorito e fantasioso ma credo che il vostro specchio ogni mattina stia facendo un lavoro migliore del mio.
E vi svelo un segreto, a voi che vi sentite demascolinizzati da tutte queste donne disinibite, rompicoglioni e pretestuose con le loro lotte femministe.
Le donne sono disinibite?
Scopatevi una bambola gonfiabile ascoltando in loop l'mp3 di vostra mamma che vi dice che voi valete.
Le donne sono pretestuose e rompicoglioni con le loro lotte?
Credo che 10.000 anni di patriarcato abbia conferito loro questo diritto e se a volte alcune polemiche possono sembrare davvero pretestuosamente costruite, pazienza... ci sta che per i primi tempi qualcha uomo possa pagare le colpe dei propri padri, dei propri nonni, dei propri bisnonni, di tutti i parenti defunti dal principio alla fine sino ad arrivare a quel coglione di Agamennone. Si difenderà e sarà riabilitato, lusso poco concesso all'altro 50% dell'umanità.
Se la vostra virilità è così fragile da sentirsi minacciata dalla normalità, allora si merita di essere distrutta senza rimorso alcuno.
Prima ci fate pace con questa consapevolezza, prima smetterete di lagnarvi e accetterete questa nuova normalità, più giusta perché restituisce allle donne il diritto negato da sempre di sentirsi intere.
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limoniacolazione · 5 months
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Nella sala d'attesa dello psichiatra mi sorseggio una cioccolata calda delle macchinette, così da alleviare l'umido che mi riempie le ossa e mi increspa i capelli. Mi è tornato in mente, senza una ragione precisa, il concerto dei derozer e dei gbh a Bologna, quasi vent'anni fa. Mi rivedo adolescente, addormentata alla stazione, stretta stretta nelle braccia di un punk con la cresta rosa che si faceva chiamare il guercio e che non ho mai più rivisto. Era tutta una posa, mi dico. Ce l'ho sempre avuta una casa in cui tornare, pure se non ci stavo bene. Pure se forse non sono stata mai bene da nessuna parte. Sempre a scoppio ritardato o, al contrario, troppo in anticipo. Precoce, ma non capisce niente. Brava, ma non si applica. Testa sulla luna, piena di stranezze, avvocato delle cause perse, che parla come un libro stampato. Così mi hanno sempre detto, puntando il dito. Oggi una parola ce l'aggiungo io, che non sono pazza, bizzarra o in décalage col mondo: ma sono autistica, adesso lo so. Semplice così, no? Sono autistica. Così semplice che si sciolgono nodi di incomprensioni nel petto. Mi ci sono voluti 36 anni, un burn-out colossale, tre giornate di test, due neuropsicologi, uno psichiatra, un amore neurodivergente pure lui (che chi si somiglia si piglia) e tanti epic fail a vivere la vita che ho smesso di contarli. Sono autistica e diagnosticata tardivamente. Adesso faccio i conti con questa informazione nuova, questa chiave di lettura che mi fa cambiare prospettiva. Sono finalmente sulla strada di casa.
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La foto è vecchia di sette anni esatti, ma non è cambiato niente a questo sentimento placido di chi si riconosce. Solo le rughe e la nuova consapevolezza, forse.
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falcemartello · 8 months
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Da domani tutte auto elettriche. Niente più CO2!
Ma davvero? Come al solito proviamo a fare quello che non fanno i gretini; due conti.
Supponiamo di avere la bacchetta magica e da domani sostituiamo la nostra auto con una elettrica. 1,2 miliardi di sostituzioni nel mondo. Quanta CO2 ci risparmiamo di emettere?
Ogni auto a benzina emette 0,1kg di CO2 al Km. Un’auto media percorre 12.000 km l’anno. Ogni auto, perciò, emette in un anno 12.000* 0,1 = 1200 Kg = 1,2 Ton. Allora 1,2 miliardi di auto emettono 1,2x1,2 = 1,44 miliardi di ton.
Quindi i prossimi 12 mesi emettiamo 1,44 miliardi di Ton di CO2 in meno rispetto allo scorso anno? Col cavolo!
Volvo dichiara che un’auto elettrica, prima di diventare negativa alla CO2 impiega 9 anni, perché prima deve smaltire tutta la CO2 che è servita per costruire batteria e altri accessori.
Molto di più di quello che serve per un auto a combustione interna.
Quindi, per 9 anni emetteremo più CO2 di quanto non ne emettiamo ora e, alla fine la nostra auto emetterà comunque il 40% della CO2 attuale, perché l’energia elettrica per la ricarica è prodotta con combustibili fossili.
RISULTATO FINALE ----------------------------------- -Per i prossimi 9 anni emetteremo il 50% in più di CO2 rispetto ad ora -Dal 10° anno risparmieremo il 60% di emissioni rispetto ad ora, cioè 1,44 *0,6 = 0,86 miliardi di ton l’anno.
Lo scorso anno abbiamo immesso in atmosfera globalmente 37 miliardi di Ton. Quindi con tutte auto elettriche nel mondo, risparmiamo lo stratosferico 0,86/37 x100 = 2,3% di emissioni.
Adesso, se pensate al 2035, che fate, ridete o piangete?
@fortnardelli
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volumesilenzioso · 1 year
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sono particolare, si. storta come la torre di Pisa, segnata da rabbia, odio, ansia e depressione.
quell’odio ce l’ho scritto sulla pelle. il mio corpo è da sempre l’unico posto in cui riesco a scaricare rabbia e sofferenza.
ho perso il conto delle volte in cui mi sono sentita giudicata per tutte le cicatrici che porto addosso. d’altronde non mi aspetto che tutti capiscano, ma sono state le mie esperienze a farmi smettere di giudicare gli altri, perché ho capito che non posso capire tutto e tutti, ed è proprio perché non capisco che non mi permetto di giudicare.
un tempo mostrare le mie cicatrici mi spaventava, sapevo che tutti (o quasi) mi avrebbero giudicata, in primis la mia famiglia. l’estate era un inferno, dovevo scegliere tra morire di caldo o andare in giro con le braccia scoperte e le cicatrici bene in vista, odiavo il fatto di non poterle nascondere. ad oggi le mostro volontariamente, non perché ne vado fiera, non c’è niente di cui andar fiera. le mostro senza problemi semplicemente perché mi sono rotta il cazzo, non mi importa del giudizio degli altri, anzi, in fin dei conti io le trovo anche “carine”, o almeno mi piace consolarmi pensando che lo siano. mi sono rotta il cazzo di avere paura dell’intimità, di avere paura dei vestiti estivi, di avere paura di farmi vedere. ci devo convivere con queste cicatrici, fanno parte di me, quindi non me ne frega un cazzo. dopo aver scattato queste foto, riguardandole, mi sono odiata più del solito, ho pensato “le ragazze normali possono fare foto del genere e risultare attraenti, mentre io sono solo qualcosa di rotto, per niente attraente”. però poi ho pensato che non fa niente, nella vita non voglio essere attraente, anzi, non vorrei proprio essere in vita. quindi è già tanto che sto resistendo, sono ancora “viva”, per così dire, a chi importa se ho qualche cicatrice addosso? ai miei nonni brillano gli occhi quando mi vedono sorridere, loro sono felici che io sia ancora qui. i miei amici hanno visto ogni singola cicatrice e mi parlano ancora, tengono ancora a me, hanno sofferto quando ho provato a togliermi la vita, ci sono stati male entrambe le volte, loro sono felici che io sia ancora qui. il mio cane mi fa ancora le feste e vuole ancora le mie coccole quotidiane, lui è felice che io sia ancora qui. sono io a non esserne felice, ma voglio provare ad esserlo, voglio darmi ancora una possibilità. tutti gli altri non contano, tanto la gente avrà sempre tante critiche da fare e poche parole gentili.
#me
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crosmataditele · 7 months
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L’altra sera alle 20 passate arriva la comunicazione che il concorso a cui mi sono iscritta un anno fa si farà e anzi entro fine mese ci sarà la prova scritta. Siccome i posti sono 271 e le persone iscritte 19260, sarebbe logico ci fosse una forte scrematura agli scritti, e invece no. Ci sarà una banca dati di 1722 domande da cui verranno selezionati 40 quesiti. L’altra volta, per una cazzata simile, da 20mila che eravamo siamo arrivati all’orale in 15mila e aivoglia a scremare con domande di merda che spesso non c’entravano niente con l’infermieristica.
Io non voglio un cazzo regalato, ma a conti fatti, tutta sta cazzata dei concorsi c’è solo in Italia. E non c’è niente di meritocratico in un concorso, solo tanto tanto ma tanto culo.
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dilebe06 · 5 months
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Lighter & Princess
"You don't love someone because they're perfect, you love them in spite of the fact that they're not."
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Mi sono mangiata letteralmente le mani.
Oh...se avessi ascoltato @lisia81 che mi consigliava di vedermi questa serie l'anno scorso, mi sarei evitata l'imbarazzo di cosa dover scrivere nel quiz di fine anno alla domanda "miglior storia d'amore", "miglior bacio" o anche "miglior drama". ma sono quasi convinta che avrei potuto infilare questa serie anche in altre categorie.
Esattamente come per Moving, trovare un difetto in Lighter and Princess (L&P per brevità) è tosta: regia, montaggio, sceneggiatura, ambientazione, dialoghi, ritmo della narrazione, recitazione... ho trovato tutto fantastico.
PS: Ci saranno spoiler.
Partiamo dalla storia: la trama è semplice e non è niente di trascendentale o epico.
Li Xun è un freddo e calcolatore asso della programmazione informatica che è entrato al college come primo agli esami di ammissione all'università nazionale, guadagnandosi l'ammirazione di tutti i suoi compagni di classe. Tuttavia, non è interessato a partecipare alle normali attività universitarie con i suoi compagni e ha i suoi progetti per il futuro. Questa mentalità lo porta in conflitto con molti dei suoi compagni di gruppo poiché spesso rifiuta di collaborare con loro. #asociale Zhu Yun, nel frattempo, è una giovane donna amichevole e innocente che ha appena iniziato la sua vita universitaria dopo aver fatto tutto ciò che i suoi genitori e la società si aspettavano da lei. Quando incontra Li Xun, si sente in conflitto. Si preoccupa che lui sia un possibile piantagrane, ma si sente comunque in qualche modo attratta da lui. Anche se all'inizio sembrano scontrarsi, iniziano ad apprezzare il tempo trascorso insieme. Ma quando un incidente cambia le loro vite e minaccia di separarli – proprio mentre la storia d’amore stava iniziando ad evolversi – la loro relazione è alla prova finale! [mydramalist]
Come si evince la trama non è nulla di rivoluzionario o lontanamente leggendario. Sono ragazzi dell'università che affrontano i drammi di tutti i giorni mentre crescono piano piano ed imparano sempre di più dalla vita.
Dal punto di vista narrativo ho adorato come L&P avesse un impostazione alla The Untamed, ossia farci vedere una situazione del presente per poi tornare indietro nel tempo e mostrarci come si sia arrivati a quella circostanza. E' una modalità molto furba perché mette lo spettatore in condizioni di sapere già che andrà "tutto a skifio" più va avanti la storia ambientata nel passato...di soffrire più la storia prosegue. E allo stesso tempo da speranza allo spettatore che si torni presto nel presente cosicché l'agonia finisca.
Andando invece alle tematiche del drama esse sono tante e raccontate magnificamente. Come detto sopra la serie è una storia di crescita. I personaggi di L&P ci vengono presentati sin dall'inizio con le loro personalità, convinzioni e desideri per il futuro. Mano a mano che la storia avanza, ognuno di loro dovrà fare i conti con le difficoltà della vita di tutti i giorni, amicizie, decisioni per il futuro... ci saranno scontri, riappacificazioni e tanti sbagli, errori. Come è la vita.
Si perdono amici e se ne trovano altri, si cerca di capire "cosa vogliamo diventare da grandi" e ci sta stretto che qualcuno decida per noi. E quello che pensavamo di volere nel nostro futuro, risulta non del tutto veritiero. Tutti i personaggi di L&P crescono ed imparano dai loro errori: per fare un esempio superficiale, Zhu Yun che sul finire della serie si schiera dalla parte di Li Xun andando contro alla madre e decidendo lei stessa per il suo futuro e con chi vuole passarlo.
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A fare da paio al concetto di crescita, c'è quello dell'essere "il migliore" che riguarda prettamente Gao e Li Xun. Per il marito di Lina essere il migliore vuol dire sconfiggere Li Xun. Che sia al computer o a chi piscia più lontano, l'importante è vincere contro il lead. Un ossessione così forte che lo porta a preferire la morte - letteralmente - piuttosto che lasciar prevalere Li Xun. Anche il lead relega l'essere il migliore alla vittoria su Gao - anche per motivi personali - mostrando all 'ex migliore amico che non riuscirà mai a batterlo, guidato dall'odio e dal risentimento.
Alla fine però entrambi capiscono che il miglioramento non è in relazione verso gli altri, nella competizione. Ma verso se stessi. L'essere una persona migliore rispetto al passato, perdonando vecchi rancori ed imparando ad andare avanti amando le cose e le persone che gli stanno più vicine. Capendo dove si è sbagliato, cercando di fare ammenda e comprendendo che ci sarà sempre qualcuno migliore di te in qualcosa.
Ma se ho adorato come la serie mostri e sviluppi questi due concetti, la cosa che ho amato ancora di più è stata la scrittura dei personaggi: umani, sfaccettati, fallaci. Pieni di insicurezze, rabbia, egoismo, arroganza ed inclini all'emotività.
Zhu Yun, interpretata da una fantastica Zhang Jing Yi, è uno di quei personaggi protagonisti femminili che io adoro. Perché è tosta e determinata senza essere badass o violenta. E' intelligente e coraggiosa, a tratti delicata ed elegante. Non fa scenate, non urla. Lei silenziosamente fa la sue cose ed una volta che ha preso una decisione è molto risoluta nel perseguirla. sposarsi il lead come missione di vita
Ma allo stesso tempo è insicura, cerca continuamente conferme e si lascia prendere dalle emozioni. Ad esempio nella sua relazione con Li Xun e Lina. Non c'è storia: ogni volta che il lead passa dieci secondi con questa ragazza, Zhu Yun va in paranoia totale. Sia nel passato che nel presente della storia. Come dice giustamente @lisia81 sarà poi questa insicurezza a non permettergli di "vedere" il piano di Li Xun nel passato e di stargli davvero vicino nel momento di bisogno. Ed anche se fa male, adoro questa imperfezione della lead che la rende molto umana.
Interessantissima poi la sua relazione con la madre. Io mi lamentavo di quell'altra mamma famosa dei drama cinesi - non dirò il nome perché solo nominarla mi fa salire il crimine e perché @lisia81 deve ancora vederlo e non voglio spoilierargli nulla- ma a ben pensarci, la madre di Zhu Yun è peggio. Almeno quella era malata e depressa e cercava di ammazzarsi a giorni alterni. RIP
Questa invece, ha instaurato con Zhu Yun un rapporto ossessivo e controllante. Lei sa cosa è meglio per sua figlia. Lei decide cosa deve studiare, fare, andare e "provare per il lead". E se da una parte posso comprendere il fatto che voglia le cose migliori per la figlia - tutti i genitori vogliono le cose più belle per i figli - dall'altra inorridisco quando impedisce a Zhu Yun di fare la sua vita, le sue scelte.
Senza parlare poi di come tratta quel povero lead. Nel finale quando gli dice che il marito di sua figlia deve avere una buona famiglia ecc ecc... sapendo benissimo che Li Xun una famiglia non ce l'ha, non è stata cattiva. E' stata meschina. Crudele.
Ma è stata utile. Perché "grazie a lei" Zhu Yun prende in mano la sua vita ed il suo futuro, dimostrando che non gli importa di cosa pensi o provi sua madre e concludendo così il suo percorso di crescita.
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Poi c'è Li Xun che ha il volto di Chen Fei Yu e a cui devo letteralmente inchinarmi. Perché l'avevo già visto in Ever Night e non mi era piaciuto. Avevo trovato la sua recitazione rigida e non mi sembrava che fosse entrato nel personaggio.
Ma in L&P fa il salto di qualità: lui è Li Xun. La naturalezza con cui porta in scena il bel tenebroso mezzo tsundere è encomiabile, così come l'espressività. Li Xun è un uomo di poche parole - una è poca e due sono troppe XD - e spesso mostra i suoi pensieri tramite espressioni: l'alzamento del ciglio, il sorrisetto, il socchiudere gli occhi. Li Xun non parla ma grazie all'ottimo lavoro di Chen Fei Yu tu spettatore puoi supporre cosa sta provando e pensando.
La poca loquacità non è ovviamente un caso: il giovine ha avuto una vita di merda - e soffre di preoccupante artrosi a trent'anni XD @ili91-efp - così come è perfettamente normale che non gli importi nulla degli altri e persegue i suoi piani a prescindere da tutto e tutti. All'inizio di questa storia Li Xun è un blocco di ghiaccio che risponde male a tutti e se ne frega di qualsiasi cosa. Vive per se stesso ed è unicamente interessato a raggiungere i suoi obiettivi. Il resto è nulla.
Poi arriva Zhu Yun. Il suo amore per lei, la loro relazione, gli permette di sciogliersi diventando piano piano più aperto e disponibile tanto che anche la sorella nota il suo cambiamento. Zhu Yun d'altronde è l'unica persona al mondo disposta a combattere al suo fianco, che si fida ciecamente di lui, che si preoccupa per lui...
Ma ahimè tutti i progressi s'infrangono alla morte della sorella e relativa prigione. Li Xun cade nel vortice della vendetta, mandando a puttane la sua relazione con Zhu Yun ed il suo futuro.
Ci sarà modo di parlare della relazione tra i due. Quello che mi preme è mettere in risalto come il protagonista di questa storia non sia minimamente perfetto e che va benissimo così.
Li Xun, anche per via del suo vissuto, può essere cattivo e spietato. Ha ignorato le richieste e le preghiere di Gao per più di metà serie. Ha lasciato la sua ragazza facendo espressamente leva sulle sue insicurezze e paure e facendole volontariamente del male. Li Xun è un genio che può creare piani diabolici senza preoccuparsi di chi ha intorno e come essi reagiranno alla cosa. Una volta che si pone un obiettivo va avanti come uno schiaccia sassi.
Ma allo stesso tempo è capace di grandi gesti d'amore, di gentilezza e rispetto. Intelligentissimo, è sempre un passo avanti a tutti ed è un piacere vederlo spiegare i suoi piani o ammirarlo mentre lavora al pc.
Quando esce di galera pare tornato ai vecchi tempi dell'università. Chiuso, introverso, a tratti scortese. E di nuovo impelagato con vecchi rancori. E' straziante vederlo guardare la lead con gli occhi a cuore e sapere che fosse per lei sareste già sposati con 10 figli non pensa di meritarla e che secondo lui non torneranno più assieme.
Nel finale poi, fa il salto di qualità riuscendo a lasciarsi alle spalle l'odio e la vendetta per vivere felicemente la sua vita. Riconosce i suoi errori con Zhu Yun, accetta che i genitori della ragazza difficilmente daranno la loro benedizione alla coppia ce ne faremo una ragione e comprende finalmente che la sua ex fidanzata è ancora la donna che ama e che vorrà sempre.
Il personaggio di Li Xun è quello con cui ho avuto più difficoltà ad interpretare i pensieri: avendo il POV bloccato e dovendomi spesso basare sulle espressioni o su poche parole, ho dovuto qualche volta decodificarlo.
Infatti la mia scena preferita è quella dove Li Xun, geloso del pittore, sbrocca malamente con Zhu Yun. In quella scena il lead non riesce a trattenere la gelosia che diviene rabbia quando la ragazza sembra sminuire la loro passata relazione " chi non è mai stato innamorato a 18 anni?" - una cosa cosi. Adoro questo momento perché Li Xun pare un fiume a cui hanno rotto gli argini e dove si mostra la vulnerabilità ed il dolore di questo personaggio.
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Ed infine c'è Gao. A livello di scrittura credo che sia il migliore tra tutti i personaggi. Dovrebbe essere il villain di questa serie ma la narrazione fa in modo che non lo sia fino in fondo.
Gao che voleva battere il lead e dimostrarsi il migliore. Gao che era sempre primo al liceo e non poteva accettare che qualcun altro, senza troppi sforzi, lo superasse. Gao innamoratissimo di Lina anche se lei amava il lead. Gao che consapevole dei propri limiti e desideroso di allontanarsi dall'ingombrante bravura di Li Xun, fa un passo indietro per andarsene all'estero...
Gao, come tutti i personaggi di questa storia, compie azioni non sempre condivisibili ma che sono comprensibili. Tu come spettatore capisci da dove proviene l'odio e la disperata voglia di sconfiggere Li Xun che Gao mostra così sfacciatamente.
Nella prima parte della serie, Gao è un bravo ragazzo. Studia, si impegna ma non riesce a superare Li Xun. Nonostante lavorino assieme c'è un baratro tra loro, spesso perché Li Xun attua scelte che riguardano il lavoro di tutti senza tenere conto di chi ci ha lavorato oltre a lui. Non posso dare torto a Gao quando si arrabbia con il lead per questi motivi.
Finché Gao perde la specializzazione. Nonostante avesse pregato Li Xun di non fare casino per non creargli problemi, Li Xun lo ignora e Gao non raggiunge l'agognato risultato.
Qui c'è forse uno dei pochi appunti che posso fare alla serie, per quanto riguarda la trasformazione di questo personaggio in uno così crudele e che sorride nel vedere Li Xun essere arrestato dopo che gli è morta la sorella. Secondo me, questa trasformazione così lapidaria è stata un po' frettolosa per uno che fino a 3 episodi prima, era impensabile facesse una cosa così cattiva.
Comunque sia, poiché non riesce a sconfiggere il lead per vie normali, Gao usa quelle "traverse", sforando nell'illegalità. Ma finché può battere Li Xun, vale tutto.
Quando lo ritroviamo nel presente, Gao è il Presidente della L&P, copia i giochi degli altri ed è sposato niente popò di meno che con Lina, la donna che ha sempre amato ma che non lo ricambia.
L'uscita di galera del protagonista metterà sotto pressione Gao in tutti i modi possibili ben sapendo che Li Xun rivuole la L&P. E Gao piano piano cadrà nell'ossessione.
E se da una parte godo nel vederlo in difficoltà visto tutti i danni che ha fatto, dall'altra mi dispiace anche un po': alla fine ha raggiunto tutti i risultati che voleva...ma a che prezzo? E davvero questo, era quello che voleva?
Dal finale di serie s'intuisce di no. Una volta venuta fuori la malattia, l'ossessione si acuisce e diventa quasi follia: Gao si rifiuta di operarsi finché Li Xun non si arrende. Che è illogico. E' stupido. Ma è perfettamente comprensibile per il personaggio di Gao.
Ed il finale... da una parte temevo che la malattia di Gao fosse un motivo per darci il buonismo finale con tutti i personaggi che s'abbracciavano felici perché oh...Gao sta male e bisogna fare pace. Lighter and Princess invece, mi stupisce ancora non dando alla malattia il ruolo risolutore dei conflitti ma rendendola un modo per i due di riflettere sulle loro azioni e su cosa sia davvero importante.
Nota a margine sulla espressione felice ed un po' stupida di Gao quando Lina si presenta all'ospedale dicendogli che rimarrà con lui. Non l'ho mai visto così felice come in quella scena. Adorabile. Mi si è stretto il cuore per lui.
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Ma se ho amato come siano stati scritti i personaggi, quello che mi ha davvero preso il cuore è stata la storia d'amore. Spesso i drama romantici scadono nello smielato e nei cliché: perdita di memoria, second lead che fanno gli stronzi, lei che inciampa e casualmente cade tra le braccia del fusto di turno...insomma le solite cose.
L&P non solo non presenta niente di tutto questo ma riesce ad essere adorabile e romantico con una coppia giocosa e divertente, amorevole e davvero piacevole da guardare. Sorridevo involontariamente ogni volta che Li Xun faceva il solletico a Zhu Yun, ad esempio!
I due lead infatti, hanno una chimica spaventosa ed ogni volta che si guardavano negli occhi pare veramente che non esistesse nient'altro che l'altro. Il modo in cui di guardano, toccano, si abbracciano, invadono lo spazio uno dell'altro, è così naturale che sembra che siano sposati da anni.
Inoltre, l'altro motivo per cui ho amato questa coppia è perché sono tutto tranne che perfetti. Sono imperfetti presi singolarmente e sono imperfetti come coppia. Nonostante si amino molto e si sostengano sempre, ognuno di loro porta nella relazione i proprio difetti: Zhu Yun diventando insicura e ansiosa e Li Xun volendo fare tutto da solo. Ricordo ad esempio che sia nel passato che nel futuro, Zhu Yun si lamentava di come il lead non la includesse nei suoi piani e la tenesse sempre all'oscuro di tutto. Gli chiedeva se era inclusa nei suoi piani, del loro futuro ecc ecc....
Questo succede anche nel presente con dei notevoli miglioramenti ma ancora siamo lontani dalla perfezione...e va benissimo così. E' perfetto così!
Le relazioni impeccabili non esistono. E non mi piacciono le storie dove i due protagonisti perfetti si giurano amore eterno e dove sono così bravi uno con l'altro che sai che l'unico motivo per cui si potrebbero lasciare sono per interventi esterni.
Sicuramente Li Xun e Zhu Yun sono una delle mie coppie preferite di quest'anno. Così come lo è questo drama.
Poi oh...ci sarebbe tantissimo altro da dire: dal second lead pittore che non è mai stato veramente un second ma anzi un buon amico. Da Lina che da brava egoista pensa solo ai fatti suoi salvo poi rinsavire nel finale, dai ragazzi della compagnia dei due lead, da Ren Di e la sua storia con il cantante del suo gruppo... ma per adesso basta così.
Consiglio comunque a tutti la visione di questa serie!
Voto: 9
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pgfone · 1 year
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Polemica agroalimentare domenicale
Allora giorni fa, mi aggiravo in un noto supermercato con la mascherina come i vecchi perchè ho mamma ancora immunodepressa con problemi di salute che non vi dico e sul bancone della gastronomia mi vanno gli occhi sui polli, che girano, girano sugli spiedi e leggo sopra, "super offerta 4.90 euro". E così tra una signora isterica e un bambino urlante mi sono messo a fare i conti mentali (ultimamente li faccio sempre è diventata una malattia) allora, un pulcino a me, comune mortale mi costa dai 3 ai 5 euro a seconda delle razze, quindi di solito, mettendomi a litigare con quello dell'agraria, minacciandolo di non comprarci mai più niente e di fargli arrivare la finanza mi fa 3.80 a pulcino. Bene, per farlo crescere sto pulcino e farlo stare bene in modo più naturale possibile ci vogliono 120 giorni e tanta cura e premura, ma tralasciamo questa cosa e mettiamo che noi lo vogliamo ingozzare di mangime e acqua piena di medicinali per fargli assorbire tutto nel minor tempo possibile e non farlo ammalare, ma comunque 40 giorni ci vogliono per farlo arrivare a un peso diciamo "commerciale". Capite bene che in 40 giorni, di mangime acqua e medicine varie ce ne vogliono no? e hanno un costo no? oltre questo il pollo non è che ci va da solo al supermercato e deve essere macellato, spennato ecc.. ecc.. e poi il supermercato lo cuoce, ci mette gli aromi, e qualcosa dovrà pur guadagnarci no? quindi la domanda che mi facevo è stata la seguente; cos'era quella massa informe che girava sul girarrosto?
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giorco · 2 months
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“Studiate.
Per amore del sapere, mai per i voti.
Perché sapere aiuta a essere.
E sapere tanto aiuta a essere tanto.
Studiate!
Perché la cultura rende liberi
e niente vale più della libertà.
Studiate!
Perché siamo le parole che conosciamo,
perché il pensiero crea la realtà.
Studiate!
Perché non conoscerete mai la noia
se amerete un libro, un paesaggio,
un quadro o la settimana enigmistica.
Studiate!
Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.
Studiate la storia, perché il passato illumina il presente.
Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento.
Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative.
Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle.
Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso.
Studiate la filosofia perché imparerete a ragionare e a guardare il mondo dalle prospettive più originali.
Studiate la letteratura perché vivrete molte vite e vedrete posti incredibili da casa.
Studiate la grammatica perché la differenza tra un accento e un apostrofo non è mai un dettaglio.
Studiate la musica, l’arte e la poesia!
Perché la bellezza è emozione e terapia.
Studiate la fisica e la chimica perché nell’atomo e nelle molecole si celano energie potentissime.
Studiate!
Perché quando smetti di imparare smetti di vivere.
Studiate ciò che vi piace ma anche ciò che ora vi sembra inutile.
Perché un giorno, quando meno ve lo aspettate, ne capirete il senso.
Studiate!
Senza pretendere troppo da voi stessi e senza rinunciare mai allo svago, allo sport e alle emozioni.
Perché lo studio viene sempre dopo il vostro benessere!
Studiate!
Senza temere di dimenticare qualcosa.
Perché i buchi di memoria servono a fare spazio.
Perché la scuola serve a trasformare specchi in finestre, non a giudicarvi.”
Flavio De Bernardinis (Roma, 1957 ) storico e docente italiano, studioso di storia del cinema edel teatro e insegnante di Storia del Cinema
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ninfaribelle · 5 months
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Questa sera tornerai a casa.
Aprirai del vino buono.
Come un coccola leggera
scenderà a scaldarti il cuore.
Penserai che in fin dei conti
non ti manca proprio niente
per essere felice.
Forse un po’ di coraggio in più, ogni tanto.
Ma intanto, goditi il cielo che ti sei guadagnata.
Tu lo sai, quanto ti è costato.
Quel silenzio che hai addomesticato.
Che oggi ti è amico.
Ma un giorno ti ha ucciso.
Perché hai scelto
dove tanti si tiravano indietro
tu hai scelto, di non pretendere amore.
Ad ogni costo.
Solo per bisogno.
Solo per non essere sola.
Quando non era il momento.
Quando non te la sentivi.
Quella forza che non pensavi di avere.
Che oggi parla per te.
Che oggi ti difende dagli sguardi invidiosi.
E chi ti passa vicino
lo sente che la bellezza
nei tuoi occhi
ha vinto.
E non c’è spazio.
Non c’è più spazio vicino a te.
Per chi non sa scegliere.
Non sa rischiare.
Non sa sognare.
Per chi non sa che la notte
ascolta solo, chi la sa ascoltare.
Non c’è più spazio vicino a te
per chi non sa affrontare la vita.
Per chi resta nell’incertezza dell’ombra
e dimentica il bisogno
di riprendere a brillare.
(Andrew Faber - Ph. Io)
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palmiz · 1 year
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Nulla sarà come prima.
Tre anni fa era "solo" il lavoro, con annessi e connessi, con le difficoltà che con il passare del tempo ci hanno messo di fronte ad una situazione a dir poco di disagio o meglio ancora catastrofica….ma il fondo lo dobbiamo ancora raggiungere: in Italia la magistratura in cui tutti speravano ha detto, in buona sostanza o puntura o non mangi. E non è che le cose vadano molto diversamente in altre parti del mondo: tanto per dire, in Canada i giudici hanno detto che sia gli arresti dei manifestanti che il blocco dei conti bancari sono assolutamente legittimi.
Ora i mutui sono triplicati per non parlare di benzina alimenti e bollette, ma arriverà il salvatore, il Q o il guru di turno.
No. L'unico salvatore che ci potrà mai essere ce l'hai di fronte allo specchio.
Leva la maschera amico e amica mia.
È una semplice questione di raziocinio: pensi che ti possano salvare il culo i ricorsi in tribunale? Credi ancora che i mezzi approntati dal sistema possano volgersi in tuo favore? Credi ancora in politica e giustizia? Perché se sei ancora a questo punto, forse la questione coso19 non ti ha dato una lezione sufficiente.
Hanno inoculato i bambini, e già questo dovrebbe bastare.
Gli artefici di tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni sono tutti ancora in posti di comando, con tanto di segreto militare.
Le case farmaceutiche protagoniste della campagna vaccinale stanno ancora beatamente facendo soldi a palate.
Ovunque si parla di reazioni avverse anche fatali, morti improvvise, ma tutto procede come se niente fosse.
Si mandano armi ad uno Stato con cui non abbiamo niente a che fare, ma è perché l'articolo 11 della costituzione va reinterpretato in chiave gialloblù.
Insetti.
Casa a classi energetiche.
Auto a combustione estinte,
Gli UFI…
E queste sono solo alcune piccole pennellate di un quadro esposto a Davos che definire dimmmerda è un eufemismo.
È servito comprarti l'auto euro 5 anche se la vecchia funzionava ancora benone? No. Te l'hanno bloccata comunque: se l'obsolescenza programmata non basta, te ne impedisco l'uso per legge.
Ora, credi davvero che per le case non sarà lo stesso, e che la ristrutturazione che hai già in mente ti basterà per schivare la mannaia di questi criminali? La tua ristrutturazione non basterà mai, perché sposteranno gli standard sempre più in là: lo hanno già fatto con le auto e hanno visto che il popolo bue accetta tutto, perché non farlo su qualcos'altro che per loro è infinitamente più redditizio?
Ma la vera domanda è un'altra: ancora non ti basta? Ancora non hai capito che l'unica salvezza non verrà dall'esterno, ma solo da te stesso , dal tuo cambiamento, e dall'unione di tanti uomini che si sono guardati allo specchio e hanno deciso che si sono rotti i coglioni?
Stanno continuando ad alzare l'asticella.
Forse è il caso di bloccargli la mano, e infilargli quella asticella su per il culo.
Ma non solo un pezzettino. Non un pezzo per volta.
No. Tutta insieme. Tutta in una volta con insetti, casa a classi energetiche, auto elettrica, siringa, armi e green pass.
Perché questi stanno andando spediti verso crediti al carbonio, moneta digitale a tempo e ci manca un tanto così per lo sdoganamento definitivo dell'eutanasia obbligatoria al raggiungimento di una certa età.
Possiamo ancora prendere in mano l'asticella, possiamo ancora cambiare le cose cambiando noi stessi, le nostre credenze, finendola di applaudire chi recita.
Nessun mercante fa affari senza la complicità di chi compera la sua merce.
Siamo ancora in tempo.
Nulla sarà come prima.
Ma nulla deve essere come prima, perché è proprio quel PRIMA che ci ha portato a questo.
Fabiano Mazzoni.
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canesenzafissadimora · 3 months
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E ti diranno un sacco di cose.
Te ne diranno tante.
Tutte giuste.
Tutte vere.
Ti diranno di non scappare dal dolore.
Di vivertelo tutto.
Di farci amicizia.
Che si può morire in mille modi
ma di certo
non si può morir d’amore.
Ti diranno di non restare sola
di uscire
di segnarti in palestra
cambiare taglio
di iscriverti a una scuola di ballo.
Conoscere gente.
Che lì ci si diverte solo
senza il bisogno
di pensare a niente.
Ti diranno che è andata
come doveva andare.
E di prenderti le gocce.
E di dormire.
Possibilmente per un po’
anche di smettere di sognare.
Che il più coraggioso
in fin dei conti resta sempre
e il più vigliacco, invece
decide di mollare.
E la mattina di svegliarti presto.
Andare a correre.
Sentirti bella.
Leggere un libro.
Leggerne tanti.
Che le risposte sono tutte lì.
Anche se adesso ti senti piccola.
In mezzo a un mondo di giganti.
Ti diranno un sacco di cose.
Te ne diranno tante.
Tutte giuste.
Tutte vere.
Ma non serviranno a niente.
Starà soltanto a te decidere.
Quando sarà il momento giusto
per dire: adesso basta.
E poi, ricominciare a vivere.
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Andrew Faber
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perpassareiltempo · 2 months
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Molte volte avevo fantasticato sul mio futuro, avevo sognato ruoli che mi potevano essere destinati, poeta o profeta o pittore o qualcosa di simile. Niente di tutto ciò. Né io ero qui per fare il poeta, per predicare o dipingere, non ero qui per questo. Tutto ciò è secondario. La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi. Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé.
Hermann Hesse
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gcorvetti · 6 months
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Che dire.
Oggi ho fatto un giro delle cose che vengono scritte online, non le chiamo notizie perché il giornalismo è bello che deceduto come lavoro, a parte qualcuno che ancora fa come insegnano nella scuola di giornalismo cioè va sul posto e fa domande o si reca nei luoghi appositi e prende informazioni. Si parla ancora dell'ultimo femminicidio (termine che per quanto non concordo oramai è nel vocabolario) anche se a quanto ho capito dopo ce n'è stato un altro, passato quasi inosservato avvenuto a Fano due giorni dopo quello di Giulia, questioni mediatiche. Leggo che il tipo che l'ha uccisa è stato prelevato in aeroporto da uno stuolo di forze dell'ordine, peccato che quando la vittima ha chiamato non c'era un poliziotto, un carabiniere o un finanziere disponibile ad accertarsi che nulla accadesse, perché viviamo nella società che cerca la cura e non la prevenzione, infatti leggo anche che il tizio verrà messo in un carcere speciale isolato dai malviventi comuni, perché un assassino non lo è? Però lui è di buona famiglia, quel coglione di salvini (come fate a sopportare così tale ignoranza e stupidità lo sapete voi) scrive "SE" è colpevole, cioè scusa mattè fammi capire, cosa non ti è chiaro del fatto che ha ucciso la sua ex? A propaganda live giustamente ci ridono nel rispetto del caso e mostrano un tweet di un pò di tempo fa dove l'assassino era uno di colore e per il ministro (che a chiamarlo così è un insulto alla politica) è colpevole al 100%, quindi poi hanno mostrato il meme di Peter Griffin con il pantone del colore della pelle, come per dire c'è del razzismo tra le istituzioni ma non è grave, non poco direi. Poi va bè ognuno dice la sua, ma in un trafiletto leggo che le bollette aumenteranno da dicembre, quindi tutto per sviare da uno dei problemi attuali, non tanto le bollette in se, ma il fatto che oramai ci si è dimenticati della guerra in ucraina, eh già, che fine hanno fatto i cattivoni russi, che naturalmente spariscono davanti ai buoni israeliani che massacrano i palestinesi, anche questo è distrazione di massa? Che quella ucraina era una guerra per punire l'europa si sapeva, e che a nessuno è venuto in mente di dire no per evitare crisi economiche e rincari vari, mancu ppo cazz. Dopo aver letto il libro di Mark Fisher devo dire che tutto ha assunto più che una direzione e chiarezza, anche se naturalmente ci sono svariate zone d'ombra che non è compito mio indagare ma che mi fanno pensare a quello che stiamo vivendo, dalle tensioni spesso create ad hoc mediaticamente a quelle reali per via di un sistema oramai collaudato dove a finire sul tritacarne non sono i colpevoli materiali ma il sistema stesso, vedere la crisi 2008/2009 delle banche dove nessun banchiere ha pagato e il tutto è ricaduto come sempre sulle persone attraverso l'aumento delle tasse perché per salvare le banche private sono stati usati soldi pubblici, nessuno ha chiesto di fare un referendum per vedere cosa ne pensano le persone direttamente interessate, chissenefrega delle persone, al dolore ci si abitua, come ad una droga e ci vuole più dolore, come se bastonando un cane ripetutamente e tutti i giorni quel cane per quanto buono un giorno ti sbranerà.
Andiamo oltre che la situazione è già una merda e non ci vuole l'apporto del Corvaccio per puntualizzare che siamo nella merda, ma secondo me si può uscire dalla merda in cui ci troviamo, semplicemente combattendo il sistema dove gli fa più male, il denaro, sarebbe bello vedere almeno la metà della popolazione mondiale non acquistare più niente, non usare più l'automobile, non comprare più nessuno tipo di droga legale (alcol, sigarette e farmaci), non andare più a spendere i pochi soldi che restano in tasca pagati i conti regalandoli alle multinazionali che per fare profitto distruggono il pianeta, così facciamo anche contenta Greta. Utopia, il mio mondo ideale è utopico, dove tutti hanno il posto che si meritano per quello che sanno fare, senza distinzione di sesso, religione anzi nel mio mondo non ci sarebbero religioni, colore, nazionalità ecc ecc, un mondo dove tutti si prendono cura del prossimo perché siamo tutti nella stessa barca e se uno va a fondo si tira dietro tutti, dove nessuno resti senza cibo o un posto dove dormire al caldo, dove tutti sono allo stesso livello e nessuno percepisce stipendi da nababbi solo perché è tal dei tali messo li da pinco pallino. Penso che solo così possiamo salvaguardare il genere umano, si forse un pò troppo apocalittico, ma stando all'andazzo del periodo storico che viviamo si può benissimo dire "A me che me frega, io tanto fra 20 anni vi saluto se mi va bene, se mi va male anche prima e per quello che mi resta vi vengo in Q", l'egoismo odierno è diventato un arma contro le bugie e le ingiustizie del sistema, girarsi dall'altra parte ti fa solo aggirare l'ostacolo, prima o poi il problema ti si rinfaccia e non avendo una cultura della responsabilità ti si ritorcerà contro perché non hai gli strumenti per risolvere il problema, e il sistema non è da meno, Fisher dice che non ha nessuna importanza cambiare tutte le persone che lavorano in un dato settore, perché anche quelle nuove saranno infettate dal sistema e di conseguenza agirebbero come quelle precedenti. Concludo, che mi sono allungato, con la frase di inizio del libro "E' più facile pensare alla fine del mondo che a quella del capitalismo".
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iviaggisulcomo · 1 year
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Forse il trucco sta proprio in questo: fare i conti con l'insipida normalità di tutti i giorni, riconoscere di non avere niente di speciale, nessuno spiccato talento o attitudine, accettare la propria mediocrità. Forse, sì.
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