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#Milena Gabanelli
infosannio · 11 months
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Alluvione in Romagna, di chi è la colpa
(Milena Gabanelli – corriere.it) – In Romagna dal 1 al 17 maggio sono caduti 5 miliardi di metri cubi d’acqua, con 32 mila sfollati, 15 morti, 8 miliardi i danni quantificati finora. I modelli climatici stabiliscono che un evento di questa portata si verifica ogni 200 anni. Ce ne sono stati due nel giro di 15 giorni. Vuol dire che la difesa del territorio andrà interamente riprogettata perché non…
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ragazzoarcano · 2 years
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“È normale, e non eroico, rifiutarsi di calpestare ciò in cui si crede.”
— Milena Gabanelli
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zadigo · 1 month
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Evasione fiscale, Milena Gabanelli: Fisco amico? Amico di chi? Autonomi ...
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ilpianistasultetto · 1 year
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Milena Gabanelli ci ha fatto sapere che alcune ricerche scientifiche hanno constatato che chi rimane a lavorare dopo aver raggiunto l'eta' pensionabile, campa meglio e di piu'. Insomma, prima il potere socio-economico-politico-finanziario abbrutisce le persone facendole lavorare come muli e per quattro soldi togliendo la possibilita' di coltivare ogni forma socio-affettiva degna di questo nome per una intera vita, poi punta il dito accusando chi e' andato in pensione di essere diventati dei malandati fisici, degli a-sociali che passano il proprio tempo chiusi in casa seduti sul divano a vedere la tv e ti propone "la valida alternativa": "lavora fin che crepi che starai meglio!" Ma andate a fanc...
@ilpianistasultetto
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canesenzafissadimora · 8 months
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In un paese normale le opinioni del Gen Vannacci sarebbero ignorate o al massimo compatite.
Milena Gabanelli
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chiesovic · 2 years
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Non io che torno dopo due settimane e trovo tutto "in fiamme"... Sai dove posso trovare un resoconto dettagliato dei fatti di domenica sera (e quello successo dopo)?
per tua fortuna io sono la milena gabanelli dei povery quindi ecco che ti presento tutto quanto:
90'+5: Cuadrado batte il corner, Milik la prende di testa, Bonucci (mentre subisce fallo, tra l'altro) salta anche lui ma non prende la palla, che va quindi dentro a opera di Milik. Tutti sono tenuti in gioco da Candreva che era vicino all'angolo.
Il goal viene convalidato dall'arbitro (sig. Marcerano), il guardalinee non dice nulla, nessun giocatore della Salernitana protesta – anzi, a farci caso, Sepa (portiere della Salernitana) si volta subito imprecando perché capisce di aver fatto l'errore che, in quel momento, pensava sarebbe costato la partita.
A questo punto l'arbitro sta per far ripartire il gioco quando la sala VAR lo chiama a rivalutare l'azione del goal per un possibile fuorigioco attivo di Bonucci (che non tocca palla e non impedisce in alcun modo lo svolgimento dell'azione).
All'arbitro viene mostrato un filmato ristretto all'area di rigore e, in base a quello, quindi ignorando completamente la presenza di Candreva, annulla il goal, sottraendo di fatto una vittoria e 2 punti che spettavano di diritto alla Juventus.
Durante la follia venutasi a creare nel mentre, Cuadrado e Allegri vanno ad aggiungersi a Milik (secondo giallo per essersi tolto la maglietta nell'esultanza del goal poi annullato) nella lista espulsi della Juventus – tutti e tre dovranno scontare un turno di squalifica e Allegri dovrà, in aggiunta, pagare una multa di euro 15.000 per aver "rivolto agli Ufficiali di gara espressioni ingiuriose". Anche Fazio della Salernitana viene espulso.
La partita riprende (per modo di dire) con 9 uomini dal lato Juventus e 10 dal lato Salerniatana e finisce al 90'+11 sul 2-2.
Ai microfoni, Allegri non commenta la decisione, mentre Nicola sostiene che "il VAR ha fatto un ottimo lavoro." Nel frattempo online circola il frame prodotto da Sky che mostra chiaramente Candreva che tiene in gioco tutti. In seguito si diffonde anche un video in cui Candreva stesso sembra colpire di mano/avambraccio la palla goal del primo tempo (goal convalidato).
Nei giorni successivi compare un altro video in cui l'arbitro sembra giustificare la decisione dicendo a Danilo che "l'ha toccata Bonucci di testa [la palla]" (non è così). In un altro video girato dagli spalti dell'Allianz Stadium, si può sentire Chiesa ripetere all'arbitro "ma non tocca la palla" – il che suggerisce che la decisione fosse sbagliata a prescindere, al di là di inquadrature mancanti.
A detta del comunicato che l'AIA emette all'indomani, infatti, la sala VAR, al momento in cui ha richiamato l'arbitro (che dal campo non aveva riscontrato alcuna irregolarità), disponeva di una visuale limitata. Non era cioè in possesso di un'inquadratura che includesse il fondo campo nella sua totalità e, quindi, Candreva. Qua occorre notare che, questa stessa inquadratura era invece a disposizione delle emittenti televisive (tant'è che Sky l'ha trovata e mandata in onda nel giro di minuti, se non secondi), le quali, come da regolamento Serie A e AIA in vigore nella corrente stagione 2022/23, rendono fruibili le proprie telecamere all’utilizzo da parte della sala VAR.
In seguito La Gazzetta fa notare che, per limitare i costi, le partite di Serie A sono in realtà suddivise in 3 fasce in base all'importanza (concetto non ben specificato) e che ad ogni fascia corrisponde un numero diverso di telecamere a disposizione: A – 18 telecamere; B – 16 telecamere; C – 12 telecamere. La partita Juventus-Salernitana, a quanto afferma la testata, era classificata come evento di fascia C.
Si cerca, in poche parole, di giustificare un errore clamoroso con una mancanza di attrezzatura che è altrettanto clamorosa e che non può comunque spiegare la grave inadempienza degli ufficiali di gara che non possono, al netto della mancanza di inquadrature, non sapere dove si trovino geograficamente i calciatori in qualsiasi momento dell'azione.
Tutti, ma proprio tutti hanno immediatamente notato l'errore e ne hanno ammesso la gravità – giornalisti sportivi, commentatori tra cui Marelli (Dazn) e Caressa (Sky), ma anche testate straniere come Marca (Spagna) e The Guardian (UK).
Lo stesso presidente della FIGC, Gravina, pur con fare omertoso, rifiutandosi cioè di ammettere colpe e mantenendosi ben lungi dal porgere scuse, riconosce l'errore ("Gli arbitri hanno visto quello che purtroppo poi si è rivelato un errore, ma non hanno sbagliato né gli arbitri, né la VAR. Un episodio non deve far gridare allo scandalo, diamoci tutti quanti una calmata. Cerchiamo di essere sereni.").
Con la sua breve dichiarazione, Gravina riesce contemporaneamente a sminuire le legittime preoccupazioni dei tifosi e dei media, a ignorare (maliziosamente) il danno arrecato alla Juventus, e a insultare l'intelligenza di tutti gli appassionati di calcio che, nella stessa giornata di Serie A, sono stati spettatori di un altro errore arbitrale, ovvero quello avvenuto durante Lecce-Monza.
Ora, le reazioni al fatto sono state principalmente di tre tipi: becere, triviali o fallaci, effettivamente di buonsenso e intelligenti.
Al primo tipo appartengono i vari "godo" e "se lo merita la Rubentus", i quali non credo si meritino una risposta.
Al secondo tipo appartengono i vari "eh ma la Juventus stava giocando male", ai quali dico questo: è stata una partita schifosa, al limite dell'indecente? da tifosa juventina dico, sì, assolutamente. Non si meritavano di vincere. Ma il calcio è anche episodico, checché ne dicano i vari Lele Adani del mondo. Puoi anche essere la Pro Vercelli che gioca contro il Real Madrid, ma se per qualche strampalata ragione la palla finisce in rete, è goal. Punto. Cosa c'entra che la Juve stesse giocando male? Non rende l'errore arbitrale meno grave, ingiusto e potenzialmente costoso.
Al terzo tipo appartengono osservazioni che condivido, ovvero: volendo guardare alla questione in buona fede e quindi dando per vero che non ci fosse effettivamente la telecamera, che fiducia si può avere nei confronti dell'operato degli ufficiali di gara da qui in avanti? Come si può confidare nelle decisioni arbitrali e di VAR se non può esserci nemmeno la certezza che le telecamere siano piazzate e utilizzate in maniera consona e corretta?
Per quanto mi rigurda, penso che sarebbe deleterio per tutto il campionato liquidare la questione dicendo "eheh tanto è successo alla Juve" perché così facendo si rischia di far passare il messaggio che si tratti di un episodio isolato (come dice Gravina...) quando così non è. Si tratta di un episodio particolarmente eclatante, quello sì, ma è un episodio che esemplifica perfettamente le gravi lacune della gestione arbitrale del campionato italiano, il che non costituisce un problema solo per la Juventus, ma per tutte quante le squadre militanti nella Serie A.
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blacklotus-bloog · 2 years
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Mancano dei Leader veri e quindi la gente perde forza, non credendo più a nessuno. In questo grande clima di sfiducia le intelligenze, le proposte si disperdono, si frantumano e quindi non si riesce a creare una forza vera, innovativa.
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MILENA GABANELLI 9 giugno 1954
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pollicinor · 2 years
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Il gas naturale è la materia prima che sul mercato europeo ha subito i maggiori rincari nel 2021: da 19 centesimi al metro cubo a oltre 90 (+423%). La causa è un insieme di fattori. Il primo è dovuto ad un aumento della domanda: dopo i lockdown le imprese sono ripartite tutte insieme, e degli stoccaggi europei ai minimi storici dal 2013. Secondo: minor produzione di energia eolica nel Mare del Nord perché il riscaldamento globale ha portato meno venti del solito, e nel terzo trimestre 2021 si è sfruttato solo il 14% della capacità eolica installata. Anche la Germania, che è il maggiore produttore europeo, ha registrato un calo annuo del 16%. Di conseguenza le centrali termoelettriche hanno dovuto aumentare il consumo di gas. Terzo: nel quarto trimestre del 2021 la Russia ha ridotto le forniture del 25% rispetto al 2020, e in Italia di un ulteriore 43% tra dicembre e gennaio.
Dall’articolo "Caro bollette: le imprese che chiudono perché produrre è troppo costoso" di Domenico Affinito e Milena Gabanelli
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out-o-matic · 20 days
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Insomma, già lo sapevamo, ma leggerlo in un articolo così ben dettagliato fa ancora più male.
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paoloferrario · 2 months
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Fornoni Giorgio, Prefazione di Milena Gabanelli, Putinstan. Come la Russia è diventata uno Stato canaglia, Chiarelettere, 2024
scheda dell’editore: https://www.chiarelettere.it/libro/putinstan-giorgio-fornoni-9788832966220.html La spietata analisi del potere in Russia nelle parole di un grande inviato di guerra e giornalista di Report. In nessun luogo come in Russia si avverte in maniera tanto forte e incisiva il peso della storia. Ma non si può comprendere fino in fondo quello che sta succedendo oggi in Ucraina e nel…
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napoli-city · 3 months
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infosannio · 10 months
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Gli articoli più letti online in Italia e all’estero: le notizie più cliccate. Il potere dei lettori
(di Milena Gabanelli e Francesco Tortora – corriere.it) – L’informazione non gode di buona reputazione. I politici si scagliano contro i giornalisti che li criticano, per loro sono tutti «faziosi», e cresce la diffidenza fra i lettori che si lamentano della qualità delle news. Secondo il Digital News Report 2023, studio del Reuters Institute dell’Università di Oxford condotto su un campione di 93…
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giancarlonicoli · 6 months
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27 ott 2023 13:43
“QUANDO MILENA GABANELLI SE N’È ANDATA, MI HA DETTO: ‘TI LASCIO ‘REPORT’ E L’INSONNIA’” – SIGFRIDO RANUCCI SI CONFESSA A "OGGI" E RACCONTA COME HA VISSUTO IL CAMBIAMENTO DI PALINSESTO (E DI GOVERNO): “STAVAMO BENE ANCHE DOVE ERAVAMO PRIMA. MA NON ABBIAMO PERSO SPETTATORI. NOI VICINI AI 5 STELLE? ABBIAMO FATTO INCHIESTE SU TUTTI” – "STIAMO SULLE 176-177 QUERELE, OGNI SETTIMANA NE ARRIVANO DUE" (AVVERTITELO CHE FORZA ITALIA PENSA DI TOGLIERGLI COPERTURA LEGALE) - "SONO UNA FOGLIA DI FICO NELLA RAI MELONIANA? NEL CASO UNA CON LE SPINE" - "HO LA SCORTA PERCHÉ UN SOGGETTO IN CARCERE AVEVA PRESO CONTATTI CON..."  -
Estratto dell’articolo di Dea Verna per “Oggi”
«Quando Milena Gabanelli se n’è andata, mi ha detto: “Ti lascio Report e l’insonnia”. In effetti dormo tre-quattro ore a notte». Sigfrido Ranucci, che dal 2017 conduce il programma d’inchiesta più famoso d’Italia, ora affronta la sfida della domenica sera: un’arena che vede Report contrapporsi non solo a fiction, quiz e partite, ma anche a In onda su La7 e all’ex gioiellino di Rai 3, Che tempo che fa di Fabio Fazio, traslocato sul Nove.
Chi ha voluto lo spostamento di Report dal lunedì alla domenica?
«La Rai aveva un problema dopo l’addio di Fazio. E ha pensato che la carta migliore per occupare quello spazio fosse Report. Su questo mi sento anche gratificato. È stata la soluzione migliore per noi? Forse stavamo bene anche dove eravamo prima. Ma non abbiamo perso spettatori. E, anche se nessuno se n’è accorto, facciamo 40 minuti in più. Non di fiction, non di chiacchiere, ma di inchieste».
Questa nuova collocazione vi penalizza o no?
«[…]Fare il paragone con Fazio non ha senso, lui fa infotainment, noi inchieste, abbiamo budget diversi. Sarebbe come metterci in competizione con Sanremo. A me spiace che uno bravo come lui abbia abbandonato l’azienda. Gli faccio i complimenti perché non era facile ottenere questi risultati. Spero li faccia anche lui a me».
Come si trova nella Rai meloniana?
«I rapporti con i dirigenti sono buoni, improntati al rispetto. Se con questa domanda si riferisce alla libertà, continuiamo a mantenerla».
Non teme di essere una foglia di fico?
«Una foglia di fico con le spine, nel caso».
Ha mai ricevuto offerte da altre reti?
«Sì, e sarebbero state anche interessanti dal punto di vista economico. Ma amo la Rai, sono nato lì dentro, apprezzo che mi abbia fatto sentire libero: per un giornalista d’inchiesta non ha prezzo. Non ci sono molti editori disponibili a mandare in onda Ranucci per poi farsi togliere per un’inchiesta 6 o 7 milioni di pubblicità.
La Rai può permetterselo perché ha il canone. Ora lo vogliono tagliare. Ma attenzione, questo è il modello che ha disgregato il sistema sanitario nazionale. Tagli, tagli, tagli e poi ti rivolgi al privato. Nel nostro campo è pericoloso, infili il virus della disinformazione e della mancanza di approfondimento».
Quante querele avete ricevuto?
«Stiamo sulle 176-177. Ogni settimana in media ne arrivano due. Ma il sottoscritto e la redazione di Report non hanno mai perso una querela per calunnia o diffamazione. Questo lo dico a Ignazio La Russa e ai colleghi giornalisti che lo hanno ospitato senza contraddittorio dopo la nostra puntata». […]
Perché lei ha la scorta?
«A causa di un progetto di omicidio. È stato individuato un soggetto in carcere che aveva preso contatti con dei killer stranieri per uccidermi. Stiamo parlando di un narcotrafficante, con legami con l'estrema destra e la 'ndrangheta».
Per lei, è peggio fare un'inchiesta e avere grane, oppure vedere che il giorno dopo cade nel vuoto, non accade niente?
«Lo scopo di un'inchiesta è quello di illuminare le zone d'ombra. Non è vero che dopo le nostre inchieste non accade nulla. Certo, c'è un senso di frustrazione nel vedere sempre gli stessi personaggi che ruotano, gli stessi meccanismi. Però continuo a credere che si possano migliorare le cose, altrimenti non sopporterei le pesanti ricadute di questo lavoro che resta il più bello del mondo».
Ha rapporti con i politici?
«Nascono perché scatta la sindrome di Stoccolma. Qualcuno che hai toccato in passato, poi sente la necessità di comunicare con te. Ho sempre cercato di ascoltare, di capire».
C'è una parte politica a cui si sente affine?
«Qualcuno scambia la politica con l'astuzia, per la capacità di galleggiare. Per me la politica è amore per il bene comune. Ho incontrato anche persone che prima di entrare in politica erano animate da questi sentimenti. Poi sono usciti diversi, c'è qualcosa là dentro che non funziona».
Mi faccia qualche nome.
«No, poco importa il nome, conta la trasformazione».
Dicono che siete faziosi.
«Non esiste una trasmissione che ha fatto inchieste su tutti, come noi. Dicono che siamo vicini ai 5 Stelle, ma abbiamo fatto puntate su Casaleggio, sulle mascherine che riguardavano il Presidente Conte. Abbiamo fatto inchieste che riguardavano la sinistra, ho avuto una denuncia da Vincenzo De Luca». […]
Com'è stata la sua gavetta?
«[…] Da giovane avevo provato a entrare nei corsi di giornalismo della Luiss. Mi bocciarono, dissero che non ero adatto a fare il giornalista».
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corneliogallo · 6 months
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crossroad1960 · 1 year
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mariuskalander · 1 year
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Premio Corralito Ranking 1. David Puente 2. David Parenzo 3. Andrea Scanzi 4. Vittorio Emanuele Parsi 5. Myrta Merlino 6. Corrado Formigli 7. Claudio Cerasa 8. Francesca Mannocchi 9. Milena Gabanelli 10. Michele Serra
— Mario Calandra (@MariusKalander) Feb 25, 2023
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