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#Sergio Giacomelli
white-cat-of-doom · 3 months
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It was time to put on their best formal attire, as the Italian Tour cast finished their stop in Bologna yesterday, 04 February 2024.
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Martina Peruzzi sparkles as Gatta Cucciola.
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Fabrizio Angelini as Asparagus and Sergio Giacomelli as Munkustrap survey the area.
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Alessandra Somma as Jemima sings to the heavens.
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Giorgia Cino as Bombalurina tries to look as intimating as possible.
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Chiara Canzian as Grizabella asks for one last chance.
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Pierpaolo Scida as Gatto Mistoffelees and Giorgio Adamo as Gatto Rock Tugger look apon the sold-out crowd.
(All the above Source)
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Viviana Salvo as Demeter is the sensual to Fabrizio Corucci's terror as Gatto Filosofo.
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Natalía Scarpolini as Jellylorum incorporates herself into the Macavity dance.
Martina Peruzzi gives you a kiss as Gatta Cucciola.
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In case you did not have enough, Martina also includes a pretty backstage photo.
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Giorgia Cino as Bombalurina looks her best backstage.
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Elga Martino as Tantomile is hitting the road (like another Cat), and Francesca Ianni as Syllabub shows her great makeup and her dressing room.
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Fabrizio Corucci was so happy to see everyone as Gatto Filosofo, and Cristina La Gioia as Etcetera and Gaia Soprano as Cassandra were conserving their energy to do the same.
Next stop is Trieste!
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cryptidvoidwritings · 2 months
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visionairemagazine · 1 year
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LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO.
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artwork Donatella Lavizzari
Mi piace pensare che si possa passare un testimone alle generazioni future.  Passare l’amore per l’Arte. Passare l’amore per la Bellezza. Passare l’amore per la Vita.  Passare il segreto per creare un rifugio, seppur piccolo, per la propria anima.  Un passaggio di valori e ideali. Così come un mentore usa tramandare la propria arte, il suo inestimabile saper fare all’allievo migliore.  ‘L’arte celebra, ricorda, esalta, anticipa, spiega, idealizza.’ Dischiude nuovi mondi. L’Arte ha da sempre un grande potere. Smuove le coscienze, parla un linguaggio universale, travalica i limiti di spazio e di tempo. È salvifica.  ‘La bellezza salverà il mondo’ scriveva Fëdor Dostoevskij ne ‘L’idiota’. E ripeteva che non possiamo vivere senza pane e nemmeno esistere senza bellezza.  Peppino Impastato ha combattuto affinché la gente fosse educata alla Bellezza: perché uomini e donne non si abbandonassero più alla rassegnazione ma coltivassero la curiosità e lo stupore che genera conoscenza.  Sono in molti ad aver coltivato il sogno della Bellezza come via di salvezza per un mondo che sembra dirigersi inesorabilmente verso la deriva. Un mondo alla rovescia dove si è spezzato il filo che unisce verità e bellezza. Lo stesso Cardinale Martini pubblicò la Lettera Pastorale ‘Quale Bellezza salverà il mondo?’.  Nella premessa, citando Solgenitsin, scrisse: ‘Il mondo moderno, essendosela presa contro il grande albero dell’essere, ha spezzato il ramo del vero e il ramo della bontà. Solo rimane il ramo della Bellezza, ed è questo ramo che ora dovrà assumere tutta la forza della linfa e del tronco.’ Ma cos’è la Bellezza? Estrapolarne dei parametri universali e definirla in maniera univoca risulta impossibile. Ogni periodo storico e ogni cultura ha la sua interpretazione.  Oltre alla dimensione meramente estetica ne esistono altre che attengono alla sfera emozionale, all’etica, alla sacralità, L’origine della parola è sanscrita. Bet-El-Za vuol dire: “luogo dove Dio brilla.’ È luce, dono, armonia, amore, che permea tutte le cose. E questo mi fa riaffiorare alla mente le parole della grande poetessa Alda Merini: la bellezza è il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne viene fuori. 
Cos’è la bellezza per me? Difficile dirlo a parole. È come l’attrazione che nasce tra due persone. Non può essere spiegata. Esiste e basta. È come un brano che entra dentro, ti sfiora, ti accarezza, ti avvolge in un abbraccio morbido e vellutato. E tu stai lì, immobile. Ascolti, respiri, chiudi gli occhi e ti lasci andare in quell’incanto chiamato Musica.  È quel mix di gentilezza, dolcezza, onestà, determinazione e coraggio che coinvolge ogni atteggiamento, gesto ed espressione del nostro vivere quotidiano. È questo e tanto altro ancora. 
Ho posto la stessa domanda ad alcuni amici, artisti dell’immagine, delle note e della parola. Ecco le loro risposte: 
‘Ciao Donatella. Mi chiedi di parlare di cose troppo grandi per me. Non so cosa sia l’arte. Non l’ho mai saputo. Credo appartenga, come la bellezza, ad un’altra dimensione, parallela alla nostra, e che di tanto in tanto, attraverso qualche forellino, riesca a fuoruscire ed abbagliarci. Ne restiamo enormemente colpiti ma non riusciamo a spiegarla o descriverla a parole. Di più non saprei che dirti.’ Bruno Bozzetto – Autore, animatore, disegnatore e regista. 
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“Per me la Bellezza è questo Donatella. Un gesto totale, puro, pulito e soprattutto bambino. La bellezza sono i bambini e la nostra capacità di meritarceli!!! Sì, meritarci ciò che sono, che poi non è altro che ciò che eravamo tutti noi prima di dimenticarcelo. La bellezza è il mondo visto con gli occhi dei bambini, che vedono meglio dei nostri corrotti da ciò che abbiamo, dimentichi di ciò che siamo!”. Andrea Santonastaso – autore, attore, direttore artistico e disegnatore. ‘Bellezza è ciò che apre il tuo sguardo a un sorriso.’  Nini Maria Giacomelli – Paroliere, scrittrice e autrice musicale e teatrale. 
‘Il concetto di Bellezza può essere interpretato in moltissimi modi. Se penso alla Bellezza come valore oggettivo, penso all’armonia, al l’equilibrio, alla perfezione delle proporzioni. Poi esiste la Bellezza di uno sguardo, di un luogo, di una poesia, di una melodia, di un’opera d’arte. Volendo darne una definizione sostanziale, potrei dire che è qualcosa che esiste in ognuno di noi ed invade azione e pensiero. È una condizione dello spirito e viene percepita in modo differente, secondo il proprio ‘sentire’ e la propria ‘natura’. La vera Bellezza resiste al passare del tempo ed eleva verso il sublime. Tutti noi ne siamo custodi.’  Gigi Cifarelli – Chitarrista, cantante e compositore.  ‘Arte e bellezza…difficile… ti potrei dire che l’arte e la bellezza sono concetti inspiegabili, legati alla sensibilità ed esperienza personali nell’atto creativo. Che la Bellezza è più simile alla sensazione eterea di un sogno e quindi senza una vera logica ne riconducibilità alla realtà.’  Fabio Bozzetto – Video maker & digital artist. 
‘La bellezza è qualcosa che innalza e fa stare bene, come un canto che diviene preghiera. La musica è bellezza. Secondo la cultura africana, la musica eleva e purifica lo spirito, celebra la vita, è un ringraziamento per tutto ciò che abbiamo e ci permette di raccontare la nostra storia alle generazioni future.’   Ranzie Mensah – Performing artist/cantante. 
‘La bellezza. Onda di meraviglia che infrange lo sguardo. Cielo, mare e terra insinuandosi sin dentro i pori dell’anima. L’abbraccio tra realtà e sogno, tra ciò che è etereo e ciò che è concreto. L’amore che ti rende muto e profondo, piccolo dinanzi al sublime. La preghiera all’onnipotenza che non ha mai fine. A te mi inchino bellezza.’  Sergio Pennavaria – Poeta cantautore.  ‘Ciao Donatella, la bellezza è una forza ricca di tanti fattori che riesce a scuotere i sensi e a spogliarmi della corazza che, seppur non volendo, ho eretto nell’arco della mia vita. Crescendo ho avuto consapevolezza che la bellezza ai miei occhi subisce mutamenti. Quella sfacciatamente evidente, in alcuni casi disanimata, ha ancora il potere di scuotermi ma si tratta di attimi e alla mia età perdo facilmente l’interesse. Ciò che invece non mi stanca e mi anima è quel tipo di bellezza che a volte si nasconde nelle cose semplici, che a un primo sguardo appare scontata o estremamente complessa, che richiede attenzione per essere recepita. Una bellezza in grado di aprirmi gli occhi e stapparmi le orecchie. A volte si fa respirare, toccare, è esaltazione di sensi ed emozioni. La bellezza che preferisco si manifesta attraverso certe espressioni che la natura ci regala, o sotto forma pittorica, musicale, scultorea e molto altro ancora. Quanto più io sono propensa ad accoglierla, tanto più lei si manifesta.’  Paola Atzeni – Compositrice, autrice, cantante e flautista.  ‘Posto che non sarei in grado di dare una definizione univoca della bellezza, così come forse non lo sono nemmeno secoli di studi di estetica, probabilmente quella che ora mi attrae di più è una sua concezione “trasformativa”. Una idea che si manifesta ed illumina la realtà dandone una percezione differente e più consapevole dalla quale non sia possibile tornare indietro. Certamente, anche, in questa epoca storica è una necessità assoluta, al netto dell’adagio degli sciocchi per cui l’arte (chissà, non l’unica generatrice di bellezza) sarebbe un ozio, quasi un vizio e non l’unico mezzo che l’uomo ha per provare di tanto in tanto a trascendere la propria misera bestialità. Non saprei dire se la bellezza (preferirei dire l’arte) possa salvare il mondo, ma di sicuro un mondo che ne sia privo è condannato al disastro.’  Matteo Nahum – Compositore, chitarrista, arrangiatore. 
‘La bellezza è respiro circolare che si fa vortice. A mano a mano che il suo incanto divora ogni attenzione, mutiamo a spettatori assoluti. La bellezza non necessita di traduzioni, parla in contemporanea tutte le lingue dell’universo, si spiega da sé. Non si priverà degli occhi, delle mani, dei passi e del pensiero che sorregge ogni bellezza, l’inconsapevole coscienza, che avvolge, sospinge, muta nell’alternanza di sé. Mi piace sentirla la bellezza, il suo odore, il suo sapore, il suo rumore, nel mio sangue. Io, che sono fatto della stessa sostanza della bellezza. Ho provato a inoltrarmi in un campo difficile. La bellezza è una di quelle entità di una semplicità disarmante, come la sua complessità. È oggettiva e tanto quanto soggettiva. In pratica va solo lasciata scorrere, senza opporre resistenza.  Giuseppe Campagna – Imprenditore e designer di gioielli. 
‘La Bellezza. È una voce, un gesto, un alito di vento, un miracolo, un miraggio, un sogno, una melodia. Un’unità di misura. Un mezzo di trasporto. Una stretta di mano … sincera. É una stazione. É un porto. Un messaggio ai naviganti. È un mare in cui i terrestri dovrebbero immergersi. É un luogo in cui vorresti arrivare sempre ma da cui dovrai necessariamente ripartire. La vera bellezza è insita nell’universo. É l’esistenza dell’universo. È il nostro pianeta. Siamo noi. È la vita. È lo spazio / tempo che ci separa dai momenti insignificanti, meno belli o decisamente brutti. È ovunque, basta cercarla ma non sempre si trova in superficie. Non esiste? É una domanda. É una risposta, un punto esclamativo, un punto di vista, un termine, una virgola. È una terra promessa. É un’isola, un iceberg, un mondo, un cerchio, una costruzione, una invenzione ma anche qualcosa che non c’è più, che c’è non c’è mai stata o che non ci sarà mai. È la pelle, la polpa, il nocciolo. È un mito, un obiettivo, un traguardo. È un insieme di fattori armonici e/o sinergici. È una necessità quotidiana. Non dura? È divina, assoluta, eccitante. Può dare dipendenza. È un fragile equilibrio. È una vibrazione. È un’emozione riconoscibile. È il massimo indispensabile. È… un gioco, una capriola, uno scherzo, 3 barattoli… una molletta… Angelo Jelmini – Architetto/designer. 
‘La Bellezza appartiene al mostruoso, quanto la sua orrida controparte. Al loro manifestarsi, nella funzione suprema di segno e ammonimento, divina armonia e abissale deformità erano entrambe insostenibili alla vista dei comuni mortali. Così dice il Mito. Come ci ricorda Martina Mazzotta, la Bellezza include la Bruttezza: se il greco Kàllos è totalizzante nell’esprimere il buono e il bello, il Pulchrum dei latini si sdoppia nell’ambiguità paretimologica del Bellum (a fronte di bellus-a-um – da cui catullianamente deriva il nostro ‘bello’ – e marciando verso un fronte bellicoso). Attenti a chiamare «Bellona» una procace passante: potreste attirare lo sdegno di una Dea della Guerra! Nella “Storia della bruttezza”, in linea con Karl Rosenkranz verso una categorizzazione estetica del Brutto, Umberto Eco sostiene provocatoriamente che l’uomo sia più attratto dall’orrido che dal Bello, chiamando in causa l’Inferno dantesco, il cui «repertorio di molteplici deformità» da sempre affascina artisti e lettori (con buona pace di Purgatorio e Paradiso). Oggi, questa brillante provocazione ha forse perso il mordente: la cosiddetta società dell’immagine ha anestetizzato la sensibilità estetica in un surplus iconico indigitabile, gettando nel bidone dell’indifferenziato Bello e Brutto, nel sintetico appiattimento di ogni codice e senso critico, miscelando con disinvoltura buono e cattivo gusto in un grigio e ignavo relativismo. Chiudono le librerie e aprono i beauty center: ma se abbiamo rinunciato alla lettura, sarà difficile leggere la Bellezza in un volto standardizzato, plastificato, da cui sono state strappate le pagine del tempo. E se il Bello appartenesse all’anima? E se l’anima fosse la forma del corpo? E se la lettura fosse nutrimento dell’anima? Allora il mondo sarebbe invaso da ‘ultracorpi zombificati’, vuoti, carenti di vitamine estetiche… Sono dubbi che ci assalgono, quando osserviamo i volti giovani e freschi di modelle e modelli (nell’intercambiabilità ‘elettroaddomesticata’ di professionisti e fai-da-te) che occhieggiano dai nostri cellulari con la stessa espressione vacua, stereotipata, senza attrattiva: come direbbe Filoteo Faros, essi hanno spostato «la foglia di fico dagli organi genitali al volto». Ma la cosa più terribile, è che questo appiattimento ha nuociuto in toto al mostruoso, mutilato d’ogni segno d’ammonimento: nel tentativo di estirpare il Brutto, la liquida società dell’immagine ha liquidato l’immagine del Bello. Alla luce di quanto detto, e parafrasando Dostoevskij, è forse azzardato affermare che, nel recupero dell’accezione sublime, «la Bruttezza salverà la Bellezza»?’
Luigi Maio – “il Musicattore” - Attore, musicista, drammaturgo, disegnatore e scenografo
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junkyard-gifs · 6 months
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The cast of Il Sistina Cats, 2023! (x)
Deuteronomy: Fabrizio Corucci Munkustrap: Sergio Giacomelli Rum Tum Tugger: Giorgio Adamo Gus: Fabrizio Angelini Macavity: Simone Nocerino Mistoffelees: Pierpaolo Scida Mungojerrie and Rumpelteazer: Simone Ragozzino and Rosella Lubrino Bombalurina: Giorgia Cino Demeter: Viviana Salvo Jellylorum: Natalía Scarpolini Jennyanydots: Martina Peruzzi Jemima: Alessandra Somma Bustopher: Jacopo Pelliccia Coricopat: Michele Balzano Tantomile: Elga Martino Cassandra: Gaia Soprano Victoria: Monika Lepistö Alonzo: Simone Giovannini Bill Bailey: Gabriele Aulisio Electra: Rossana Vassallo George: Mario de Marzo Etcetera: Cristina La Gioia Quaxo: Gianluca Sillabub: Francesca Iannì Grizabella: Chiara Canzian
Bonus: Simone Nocerino as Admetus (when he's not being Macavity)
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(and skimble? where is skimble?)
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lamilanomagazine · 1 year
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Padova, cerimonia per il 108° anniversario del genocidio armeno
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Padova, cerimonia per il 108° anniversario del genocidio armeno.   In occasione del 108° anniversario del Genocidio armeno, lunedì 24 aprile alle ore 10.30 nel cortile di Palazzo Moroni, si terrà la cerimonia commemorativa organizzata dal Comune di Padova in collaborazione con l’associazione Italiarmenia. Dopo la deposizione di una corona di alloro presso il bassorilievo in bronzo, a ricordo dei martiri del Genocidio armeno, interverranno il sindaco Sergio Giordani, il rappresentante della Comunità Armena e dell’Associazione Italiarmenia Aram Giacomelli e Padre Hamazasp Kechichian della Congregazione Mechitarista dell’Isola di San Lazzaro degli Armeni di Venezia. Alle ore 11:30, inoltre, nella Chiesa di S. Andrea verrà celebrata una Liturgia in rito armeno, in memoria dei martiri del Genocidio degli Armeni, officiata dai Padri della Congregazione Mechitarista dell’isola di San Lazzaro degli Armeni di Venezia.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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frei-und-schwerelos · 4 years
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Everything’s kicking off this February! Here’s a thank you gift : )
Logistical stuff/disclaimer: My former trading partner took two of these but was largely out of trading by then. I did all of the tracking, notes, and editing for them. There MIGHT be another copy of June 13, 2017, that exists, but these were all pretty much released by me. 
Wicked - London - June 12, 2017
Willemijn Verkaik (Elphaba), Suzie Mathers (Glinda), James Darch (u/s Fiyero), Sarah McNicholas (Nessarose), Idriss Kargbo (Boq), Sue Kelvin (Madame Morrible), Mark Curry (The Wizard), Martin Ball (Doctor Dillamond)
My Notes: A bit more of a run-of-the-mill performance considering it was the start of the week and you can kinda hear it. Suzie is on top form as well, but iirc she would call out the next day. 
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Wicked - London - June 13, 2017
Willemijn Verkaik (Elphaba), Rosa O'Reilly (u/s Glinda), James Darch (u/s Fiyero), Sarah McNicholas (Nessarose), Idriss Kargbo (Boq), Sue Kelvin (Madame Morrible), Mark Curry (The Wizard), Martin Ball (Doctor Dillamond), Scott Monello, Freya Field, Claudia Kariuki, Will Lucas, Joseph Fletcher, David Gale, Sergio Giacomelli, Katy Hanna, Olivia Kate Holding, Aaron Jenkins, Ella Nonini, Julienne Schembri, Jessamy Stoddart, Joe Sleight, Joe Toland, Fraser Fraser, Alexandra Grierson
Notes: Rosa’s first performance with Willemijn. 
My Notes: NOW THIS. One of the best performances I’ve ever heard. It’s also a better quality audio. :) I’ll let you find out everything she does yourself but I absolutely FREAKED OUT when I first heard this. This is the stuff you hear at final performances. IIRC the review I got was that it almost seemed like she was ‘trying harder to pull some of Rosa’s weight’ which I don’t think/know to be true, but that was the opinion. The things she does are just mindblowing. And it was a Tuesday!!!!
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Wicked - London - February 14, 2017
Alice Fearn (s/b Elphaba), Suzie Mathers (Glinda), Oliver Savile (Fiyero), Sarah McNicholas (Nessarose), Martin Ball (u/s Wizard), Idriss Kargbo (Boq), Sue Kelvin (Mme Morrible), Scott Monello (u/s Dr. Dillamond/Witch's Father), James Darch, Kerry Enright, Joseph Fletcher, David Gale, Katy Hanna, Aaron Jenkins, Claudia Kariuki, Will Lucas, Chanel Mian, Ella Nonini, Rosa O'Reilly, Julienne Schembri, Joe Sleight, Helen Woolf, Fraser Fraser, Hannah Toy, Sasha Wareham
Notes: Alice’s first performance with Sue and Sarah. My (frei-und-schwerelos’) master.
My Notes: Of course I jinxed myself and this had to be the first show that Wil would call out on when she came back, but it was still mega good. Alice is different, and that’s a really good thing. Her Elphie is simmering, more frustrated, drier, and not as awkward. Suzie’s act 2 also almost made me cry, she absolutely excels at Glinda’s anguish in Thank Goodness. Plus, she goes nuts during Popular. 
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foxpapa · 5 years
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Germana Giacomelli, 71 anni (Craviana - MN), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e all’inclusione di minori in condizioni di disagio e di abbandono”
Il presidente Sergio Mattarella ha consegnato le onorificenze al merito alle cittadine e ai cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità
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swag-boots · 6 years
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Wicked - Audio
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Wicked  10th Anniversary (Rar file)
September 27, 2016 London - Rachel Tucker (Elphaba), Suzie Mathers (Glinda), Oliver Savile (Fiyero), Katie Rowley Jones (Nessarose), Idriss Kargbo (Boq), Anita Dobson (Madame Morrible), Mark Curry (The Wizard), Martin Ball (Dr. Dillamond), Russell Walker, Chanel Mian, Claudia Kariuki, Will Lucas, James Darch, Kerry Enright, Joseph Fletcher, David Gale, Sergio Giacomelli, Olivia Kate Holding, Aaron Jenkins, Ella Nonini, Rosa O'Reilly, Julienne Schembri, Jessamy Stoddart, Joe Sleight, Joe Toland, Helen Woolf
Follow my blog  Swag-Boots.tumblr.com for more boots!
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giuliocavalli · 6 years
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«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori
«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori (la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le parole che escono fuori da alcuni dibattimenti televisivi sono parole che mettono fortemente in crisi o addirittura contraddicono l’essenza stessa della nostra Costituzione, il richiamarsi a un patto antifascista e democratico. L’attentato di Macerata, dove un simpatizzante neonazista ha cercato la strage di uomini e donne africani, è qualcosa che ci interroga nel profondo. Le vittime sono diventate il bersaglio di un uomo la cui azione terroristica si è nutrita della narrazione tossica veicolata non solo da internet ma anche dal mainstream mediatico. Dopo quello che è successo non possiamo restare in silenzio. Serve una maggiore assunzione di responsabilità, serve un nuovo patto fra chi fa comunicazione e i cittadini. Le parole di odio, lo abbiamo visto chiaramente, possono tradursi in atti di violenza omicida. Azioni che, acclamate e imitate, rischiano seriamente di innescare una spirale di violenza. Per noi è evidente che il nodo mediatico ha contribuito a produrre e legittimare lo scatenarsi delle pulsioni peggiori. Per questo chiediamo ai media di non prestare più il fianco alla propaganda d’odio, ma di compiere anzi uno sforzo nel contrastarla. Intere fette di società (per esempio i migranti e i figli di migranti) nella rappresentazione mediatica esistono pressoché solo come stereotipo o nei peggiori dei casi come bersaglio dell’odio, contraltare utile a chi fa di una propaganda scellerata il suo lavoro principale. Sappiamo che nei media lavorano seri professionisti che come noi sono molto preoccupati per la piega degli eventi. Servono contenuti nuovi, modalità diverse, linguaggi aperti e trasparenti. Non possiamo permettere che nel 2018, ad 80 anni dalle leggi razziali, ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna. Dobbiamo cambiare ora e dobbiamo farlo tutti insieme. Ne va della nostra convivenza e della nostra tenuta democratica. Quello che chiediamo non è un superficiale politically correct. Chiediamo invece una presa in carico di un mondo nuovo, il nostro, che ha bisogno di conoscersi e non odiarsi. Antonio Gramsci scriveva: Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri. Dipende da noi non lasciar nascere questi mostri. Dipende da noi evitare che torni lo spettro del fascismo nelle nostre vite. Per farlo però dobbiamo lavorare in sinergia e cambiare i mezzi di comunicazione. E dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi. Giulio Cavalli Vanessa Roghi Helena Janeczek Igiaba Scego Sabrina Varani Christian Raimo Paolo di Paolo Michela Monferrini Frederika Randall Graziano Graziani Francesca Capelli Shaul Bassi Loredana Lipperini Shulim Vogelmann Amin Nour Reda Zine Sabrina Marchetti Amir Issa Alessandro Triulzi Francesco Forlani Fiorella Leone Francesca Melandri Ilda Curti Marco Balzano Alessandro Portelli Attilio Scarpellini Filippo Tuena Francesco M.Cataluccio Laura Bosio Gianfranco Pannone Antonio Damasco Franco Buffoni Evelina Santangelo Caterina Bonvicini Lisa Ginzburg Camilla Miglio Emanuele Zinato Andrea Inglese Andrea Raos Maria Grazia Meriggi Alessandra Di Maio Roberto Carvelli Francesco Fiorentino Grazia Verasani Caterina Venturini Alessandra Carnaroli Lorenzo Declich Gennaro Carotenuto Silvia Ballestra Chiara Valerio Marco Belpoliti Paola Caridi Marco Missiroli Alessandro Robecchi Valeria Parrella Nicola Lagioia Enrico Manera Jamila Mascat Maria Luisa Venuta Rossella Milone Giacomo Sartori Antonella Lattanzi Barbara del Mercato Amara Lakhous Rino Bianchi Carola Susani Roberto Carvelli Isabella Perretti Rosa Jijon Davide Orecchio Antonella Lattanzi Simone Giusti Simone Siliani Alberto Prunetti Chiara Mezzalama Elisabetta Mastrocola Teresa Ciabatti Andrea Tarabbia Antonella Anedda Elisabetta Bucciarelli Francesco Fiorentino Paola Capriolo Paolo Morelli Simona Vinci Giorgio Vasta Orsola Puecher Antonio Scurati Vins Gallico Daniele Petruccioli Enrico Macioci Maria Grazia Calandrone Eraldo Affinati Elena Pirazzoli Leonardo Palmisano Emiliano Sbaraglia Maura Gancitano Marco Mancassola Rosella Postorino Alessandra Sarchi Carlo Lucarelli Giorgio Pecorin Gianni Biondillo Ornella Tajani Mariasole Ariot Giorgio Fontana Girolamo Grammatico Francesca Ceci Brunella Toscani Tommaso Giartosio Attilio Scarpellini Simone Pieranni Elisabetta Liguori Giuliano Santoro Orofino di Giacomelli Maria Grazia Porcelli Giovanni Contini Federico Faloppa Federico Bertoni Flaminia Bartolini Dario Miccoli Emanuela Trevisan Semi Alessandro Mari Tommaso Pincio Laura Silvia Battaglia Anna Maria Crispino Andrea Bajani Renata Morresi Francesca Fiorletta Federica Manzon Angiola Codacci Pisanelli Alessandro Chiappanuvoli Società italiana delle Storiche Benedetta Tobagi Giuseppe Genna Fabio Geda Daniele Giglioli Angelo Ferracuti Alessandro Bertante Riccardo Chiaberge Giorgio Mascitelli Gherardo Bortolotti Annamaria Ferramosca Anita Benedetti Letizia Perri Luisella Aprà Masturah Atalas Rosalia Gambatesa Barbara Summa Lorenzo D’Agostino Anna Toscano Fabrizio Botti Chiara Veltri Sergio Bellino Barbara Benini Valentina Mangiaforte Maria Motta Emanuele Plasmati Giuseppe Maimone Paolo Soraci Pina Piccolo Graziella Priulla Leonardo Banchi Valentina Daniele Massimiliano Macculi Susanna Marchesi Corrado Aiello Giovanni Scotto Liliana Omegna Domenico Conoscenti Francesco Falciani Mario Di Vito Ileana Zagaglia Maria Elena Paniconi Antonio Corsi Stefano Luzi Nicola Marino Barbara Lazzarini Antonella Bottero Camilla Mauro Pietro Saitta Gianni Montieri Francesca Del Moro Adam Atik Maurella Carbone Sabrina Fusari Francesa Perlini Antonella Bastari Donatella Libani Alessandra Pillosu Lidia Massari Gianni Girola Andrea Fasulo Lidia Borghi Roberta Chimera Gaetano Vergara Camilla Seibezzi Lisa Dal Lago Nicoletta Mazzi Annamaria Laneri Sandra Paoli Cristina Nicoletta Leonardo De Franceschi Olga Consoli Chiara Barbieri Valentina De Cillis Letizia Perri Angelo Sopelsa Alessandra Greco Simone Buratti Giacomo Di Girolamo MariaGiovanna Luini Costanza Matafù Lorenza Caravelli Elena Maitrel Cavasin Leopoldina Bernardi Donatella Favaretto Simona Brighetti Margherita D’Onofrio Ivana Buono Manuela Olivieri Maria Cristina Mannozzi Helleana Grussi Elisabetta Galeotti Antonio Sparzani (si può firmare qui)
(la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le…
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Nini Maria Giacomelli - 1955
A dire il vero non c’è stata una sola “prima volta” per me con De André. Ce ne sono state tante: tante prime volte l’ho ascoltato, scoperto e riscoperto. Sì, perché ogni volta era come fosse la prima.
Ogni volta lo scoprivo in modo diverso. E le sue parole aprivano nuovi mondi alla giovane montanara anarchica in minigonna che ero in quegli anni. Forse una prima volta fu per la mia compagna di banco Nelly, quando entrò in classe, forte del suo sorriso e dei suoi anni, cantando a gran voce di Bocca di rosa che “metteva l’amore sopra ogni cosa” senza accorgersi del Preside che, dall’angolo destro dell’aula, ci stava redarguendo per certe canzonacce volgari e blasfeme che ci sentiva gracchiare durante l’intervallo e nelle quali comprendeva naturalmente anche quella. Non ricordo se fu per mio fratello Federico che, rientrato nel cuore della notte e per l’urgenza di comunicare con me, inforcò il basso tuba per rapirmi ai miei sogni e regalarmene un po’ dei suoi. Sta di fatto che, invece del solito Parce mihi, intonò a modo suo, e non senza difficoltà interpretative, Il Gorilla, scatenando le ire genitoriali.   E nemmeno riesco a ricordare se fu in solitaria, o se fu con un fidanzatino musicofilo – nell’età in cui, oltre che sull’America, sull’Inghilterra e sul jazz, avevo gli occhi aperti anche sul panorama francofono improntato da Brel e Brassens – che ascoltai per la prima volta Non al denaro, non all’amore né al cielo,  un album alla cui produzione  aveva messo mano anche un certo Sergio Bardotti che avrei conosciuto più di un decennio dopo precipitando nel mondo della canzone dalle cime tempestose della Valle Camonica. Era l’inizio degli anni ’70. Senza saperlo, coltivavo già un’anima cantautoriale. Una cosa so per certo: che il primo LP di Faber me lo regalò mio padre. Era La Buona Novella.  Il possedere finalmente un suo disco me lo fece sentire più mio di quanto potesse fare la radio.   Fu così, in mille modi e per tante prime volte, che Fabrizio De André entrò nella mia vita, destinato a rimanerci per sempre. Colonna sonora delle mie inquietudini adolescenziali, ha accompagnato i miei pensieri fino alla mia età matura, come presenza discreta e costante, per traghettarmi, nel 1981, in quel Club Tenco dove la buona musica e i cantautori sono di casa.
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white-cat-of-doom · 5 months
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Opening night in Torino for Italian Tour was full of excitement!
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Simone Giovannini, usually Alonzo, made his Gatto Mistoffelees cover debut. Congratulations Simone!
The other Simones, Ragozzino as Mungojerrie and Nocerino as Admetus, get ready, with Michele Balzano as Coricopat and Sergio Giacomelli as Munkustrap sharing their dressing room.
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Elga Martino as Tantomile and Michele Balzano as Coricopat try to see into the future and this vision is full of Martina Peruzzi as Gatta Cucciola.
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Gianluca Pilla as Quaxo celebrates his arrival at Teatro Colosseo.
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Gabriele Aulisio as Bill Bailey shares a portrait from Simone Ragozzino and Viviana Salvo as Demeter shares her makeup when getting ready.
05 December 2023.
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cryptidvoidwritings · 6 months
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alvaromatias1000 · 4 years
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Taxa de Câmbio / Taxa de Juros: Cupom Cambial
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Alex Ribeiro (Valor, 14/05/2020) informa: o mais recente corte de juros feito pelo Banco Central foi o principal motor da forte subida do dólar ocorrida na semana passada, mostram cálculos do economista Livio Ribeiro, do Instituto Brasileiro de Economia da Fundação Getúlio Vargas (Ibre/ FGV), usando um modelo que decompõe os fatores que mexem na taxa de câmbio.
Mais do que isso: na semana passada, a cotação do dólar passou a responder com mais força do que o habitual à redução dos juros básicos da economia. Ou seja, um mesmo corte de juros passou a produzir uma desvalorização cambial maior (tecnicamente, aumentou a chamada elasticidade da taxa de câmbio ao diferencial entre os juros interno e externo).
Depois da última reunião do Copom, o diferencial de juros respondeu por 76% da alta do dólar, que passou de R$ 5,58 para R$ 5,73 entre os dias 5 e 8 de maio. Fatores domésticos deram uma contribuição de alta de 28%, enquanto que fatores globais ajudaram a atenuar a disparada do dólar, com uma contribuição de 4%.
Um eventual aumento permanente da sensibilidade da taxa de câmbio à queda de juros é uma das preocupações do Comitê de Política Monetária (Copom) do Banco Central, segundo ata da sua última reunião, divulgada na última terça-feira. Os membros do colegiado discutiram limites dos cortes na taxa básica de juros nesta pandemia, entre eles eventuais efeitos da Selic nos preços de ativos financeiros.
A discussão tem repercussões práticas. Se o câmbio passou a responder de forma crescente aos cortes de juros, em tese o Banco Central poderá levar a inflação para a meta com uma queda menor na meta da taxa Selic.
O modelo do Ibre/FGV é apenas estatístico, por isso não permite tirar conclusões sobre o que teria mexido com a resposta da taxa de câmbio a mudanças da taxa de juros. Os economistas podem apenas apresentar hipóteses sobre porque essa relação mudou, se de fato mudou de forma permanente. No caso, o Copom debate se, num nível de juros tão baixo e com riscos fiscais pronunciados, o câmbio passaria a responder com mais força aos juros.
Ribeiro pondera, porém, que seria prematuro falar, apenas com base nos dados da semana passada, em uma mudança permanente na sensibilidade da taxa de câmbio à taxa de juros. Seria necessário observar a interação dessas variáveis durante mais tempo para checar se, de fato, a maior sensibilidade do câmbio aos juros ficará nesse patamar mais alto ou se intensificará.
Ele apresenta uma outra hipótese, que acha mais provável. “Acho que a surpresa no corte de juros pode ter afetado a elasticidade”, afirma Ribeiro. “A aposta majoritária do mercado era uma baixa de juros de 0,5 ponto percentual. O Copom cortou 0,75 ponto e indicou que vai cortar ainda mais em junho.”
As conclusões são importantes porque, até agora, o modelo do Ibre/FGV vinha na contramão do senso comum dos mercados. Enquanto que economistas e operadores do mercado diziam que os cortes de juros do Banco Central vinha alimentando a depreciação cambial, o modelo afirmava que o papel do diferencial de juros era menor – o mais importante eram fatores externos e, em alguns momentos, internos.
Do dia 5 de março a 8 de maio, a cotação do dólar subiu de R$ 4,62 para R$ 5,73. Em março e maior parte de abril, fatores externos responderam pela maior parte da alta do dólar. O diferencial de juros explica apenas algo como 15% da alta da cotação do dólar em março; em abril, foi uma força que agiu para atenuar a alta do dólar.
A dinâmica, porém, começa a mudar a partir de fins de abril, quando o então ministro da Justiça, Sergio Moro, pediu demissão e fatores domésticos se colocaram como uma força importante na direção de depreciação da moeda. De 27 de abril a 5 de maio, a cotação do dólar caiu 1,31%. Fora do Brasil, o humor melhorou, por isso os fatores externos deram uma contribuição de queda de 2% da taxa de câmbio. Mas o risco doméstico atuou na direção contrária, com contribuição de alta do dólar de 0,44%, e o diferencial de juros, de 0,31%.
Lucas Hirata e Victor Rezende (Valor,12/05/2020) informa: a disparada do dólar no Brasil, já chegando a superar os R$ 5,90/US$, em um ritmo muito mais intenso em relação a outros mercados emergentes acende um sinal de alerta entre analistas de mercado sobre as repercussões desse movimento na economia. Mesmo que, no momento, o repasse cambial não seja significativo para a inflação, um grupo de economistas avalia que a volatilidade do mercado local, que tem sido exacerbada pela política monetária e por riscos fiscais e políticos, pode amplificar as incertezas em um contexto difícil para o país.
“Não há um nível mágico para a taxa de câmbio que nos leve a ter ou não preocupação com repasse [para inflação], mas a intensidade da depreciação é preocupante. Mais que o nível, é a velocidade da mudança que preocupa, ainda mais num ambiente de altas incertezas externas e domésticas”, alerta o economista-chefe para Brasil do Barclays, Roberto Secemski. Para ele, a volatilidade da moeda “dificulta o planejamento dos agentes econômicos e possíveis decisões de investimento que poderiam ajudar a estabilizar o quadro econômico pós-pandemia”.
Ontem, o dólar fechou em alta de 1,33%, aos R$ 5,8192. Com isso, o real acumula desvalorização de 31% em 2020, no que configura a perda mais acentuada entre as divisas com maior negociação no mundo. Para efeito de comparação, o rand sul- africano e o peso mexicano – que compõem o ranking dos piores desempenhos no ano – registram queda menos intensa, de 24% e 21%, respectivamente.
Analistas atribuem parte da depreciação do câmbio à forte queda de juros no Brasil. Na semana passada, o Comitê de Política Monetária (Copom) do Banco Central surpreendeu os analistas com um corte mais agressivo que o esperado da Selic. A taxa foi reduzida de 3,75% para 3%, em uma decisão que contou ainda com indicações de mais um movimento de afrouxamento monetário em junho.
“Ainda que o cenário econômico atual justifique uma postura mais ‘dovish’ da autoridade monetária, estamos ficando inquietos com seu impacto na dinâmica do real”, afirmam os estrategistas Gabriel Gersztein e Samuel Castro, do BNP Paribas, em relatório enviado a clientes. Eles explicam que a estabilidade da moeda é um fator crucial para as condições financeiras e dizem que “um dólar anormalmente forte anda de mãos dadas com contrações de empréstimos bancários transfronteiriços [em dólares americanos] e investimentos de capital”.
Além disso, como os financiamentos em dólares são sensíveis à taxa de câmbio, flutuações no mercado podem afetar os segmentos na economia que são muito dependentes de crédito, prejudicando a confiança dos negócios e do consumidor. “Ter uma moeda tão fraca em uma economia fechada, impulsionada principalmente pelo consumo, pode não necessariamente ser um bom presságio no futuro”, dizem os profissionais do BNP.
Secemski, do Barclays, cita comentários feitos neste ano pelo presidente do Banco Central, Roberto Campos Neto, de que uma economia emergente, como a brasileira, “não pode prescindir do importante fluxo de capitais estrangeiros, dada sua baixa taxa de poupança doméstica comparada com outros países”.
Esse ponto é visto com atenção pelo estrategista-chefe para mercados emergentes do Deutsche Bank, Drausio Giacomelli, que diz acreditar que o dólar pode chegar a R$ 6,50 e, depois, voltar para R$ 5,50, “à medida que a perspectiva global melhore e o ruído político for parcialmente resolvido”. Para ele, o real tem mostrado ser “a principal vítima da política monetária ultra-acomodatícia” implementada pela autoridade monetária.
Por outro lado, o professor da FGV Marcelo Kfoury avalia que o dólar alto é muito mais uma manifestação do problema do que uma causa em si. Ele afirma que uma série de fatores explicam o salto da divisa americana, desde queda do diferencial de juros até a baixa do preço de commodities. No entanto, a maior fonte de risco é a situação fiscal.
“A redução de juros é benéfica se vier acompanhada de responsabilidade na parte fiscal. O risco não está no Banco Central, o risco está nos entornos do Ministério da Economia”, explica o ex-chefe do departamento de pesquisa econômica do BC. Ele afirma que o juro baixo ajuda na renegociação de dívidas por empresas e consumidores. Mas, se a situação fiscal sair do controle, o ambiente de juro baixo terá de ser revertido. E colocaria em risco uma fuga de capitais do país.
Na mesma linha, o economista-chefe da Garde, Daniel Weeks, diz que o câmbio não é um grande problema para a política monetária neste momento. Para incomodar o cenário de inflação, por exemplo, o dólar teria de ganhar ainda mais força e superar a marca de R$ 6,50, o que, para ele, só aconteceria em um cenário de desastre na política fiscal. Ele refuta a ideia de que juros baixos no país podem resultar em fuga de capitais e defende que a depreciação do câmbio deve conduzir a um novo equilíbrio nas contas externas. “Juro baixo leva a uma realocação dos portfólios das famílias. Isso já vem ocorrendo. Mas fuga de capitais diz respeito a esse movimento levado ao extremo. Acho que pode ocorrer, não pelo juro baixo, mas pela situação fiscal.”
Para o economista, a depreciação da taxa de câmbio para R$ 6 já gera equilíbrio no balanço de pagamentos. “Vamos praticamente zerar a conta corrente”, diz. Além disso, avalia que o pré-pagamento de dívida das empresas no exterior, que somou cerca de US$ 30 bilhões ano passado, acabou por ora. Weeks reconhece que investimentos diretos podem cair na margem e que, de fato, houve grande saída de recursos de portfólio, mas “parece que o grosso já passou e agora a saída” se estabilizou. “Parece que estamos muito mais perto do nosso câmbio de equilíbrio, dado que ele, junto com a forte recessão, vai mostrar uma enorme correção no balanço de pagamentos”, diz.
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Morte dignitosa?
Così, giusto per non dimenticare... Elenco Delle vittime di Totò Riina : il tenente dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio, il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia sindacalista, Giuseppe Piani appuntato dei carabinieri, Boris Giuliano, Mauro De Mauro, il procuratore capo di Palermo Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo autista di Pietro Scaglione, Giovanni Spampinato, giornalista de "L'Ora" e de "L'Unità", Gaetano Cappiello, agente di pubblica sicurezza, Giuseppe Russo tenente colonnello dei carabinieri,l'insegnante Filippo Costa, Ugo Triolo, Vice-pretore onorario di Prizzi, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, Salvatore Castelbuono,Vigile Urbano, Carmelo Di Giorgio, operaio, Filadelfio Aparo, vice Brigadiere, Mario Francese, giornalista, Carmine Pecorelli, giornalista; Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo; Calogero Di Bona, maresciallo; Cesare Terranova, magistrato; Lenin Mancuso, maresciallo; i carabinieri Giovanni Bellissima, Salvatore Bologna e Domenico Marrara, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella,Emanuele Basile, capitano dei Carabinieri; Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo, Giuseppe Inzerillo, figlio diciassettenne del boss Salvatore Inzerillo mutilato e ucciso, Vito Jevolella, maresciallo dei carabinieri di Palermo; Sebastiano Bosio, medico, docente universitario; Alfredo Agosta, maresciallo dei carabinieri; Pio La Torre, segretario del PCI siciliano; Rosario Di Salvo, autista e uomo di fiducia di Pio La Torre; Gennaro Musella, imprenditore; Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri; Antonino Burrafato, Vice Brigadiere di Polizia, Paolo Giaccone, medico legale;Emanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e Domenico Russo, agente di polizia; Benedetto Buscetta e Antonio Buscetta figli del pentito Tommaso Buscetta; Calogero Zucchetto, agente di polizia; Giuseppe Genova e Orazio D'Amico, cognato e nipote di Buscetta; Vincenzo Buscetta, fratello del pentito Tommaso; Giangiacomo Ciaccio Montalto, magistrato di punta di Trapani; Mario D'Aleo, capitano dei carabinieri; Pietro Morici, carabiniere; Giuseppe Bommarito, carabiniere; Rocco Chinnici, capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, Mario Trapassi, maresciallo dei carabinieri; Salvatore Bartolotta, carabiniere; Stefano Li Sacchi, portinaio di casa Chinnici; Pippo Fava; Salvatore Zangara, analista; Giuseppe Fava, giornalista;Mario Coniglio, macellaio, Pietro Busetta, imprenditore e maestro decoratore, vittima innocente; Roberto Parisi, imprenditore e presidente del Palermo calcio, assieme al suo autista Giuseppe Mangano; Piero Patti, imprenditore. Rimane ferita anche la figlia Gaia di nove anni; Giuseppe Spada, imprenditore; Barbara Rizzo in Asta, signora morta nell'attentato con autobomba contro il sostituto procuratore Carlo Palermo, salvatosi miracolosamente; morti anche Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna; Giuseppe Montana, funzionario della squadra mobile; Ninni Cassarà e il suo collega Roberto Antiochia, agente di polizia; Graziella Campagna, diciassettenne che aveva riconosciuto due latitanti; Claudio Domino, bambino di 11 anni che stava passeggiando davanti al negozio dei suoi genitori; Giuseppe Insalaco, ex sindaco di Palermo; Natale Mondo,agente di polizia scampato all'attentato in cui persero la vita Ninni Cassarà e Roberto Antiochia; Alberto Giacomelli, ex magistrato in pensione; Antonino Saetta, giudice ucciso con il figlio Stefano Saetta; Mauro Rostagno, leader della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti e giornalista; Giuseppe Montalbano, medico; Pietro Polara, commerciante di macchine agricole; Antonino Agostino, agente di polizia, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di due mesi; Vincenzo Miceli, geometra e imprenditore di Monreale, ucciso per non aver voluto pagare il pizzo; Giovanni Trecroci; Emanuele Piazza, agente di polizia strangolato e sciolto nell'acido; Giuseppe Miano, mafioso pentito; Nicola Gioitta, gioielliere; Gaetano Genova, vigile del fuoco sequestrato e ucciso perché ritenuto un confidente della polizia; Giovanni Bonsignore, funzionario della Regione Siciliana; Rosario Livatino, giudice; Giovanni Salamone, geometra, imprenditore edile e consigliere comunale;Nicolò Di Marco, geometra;Sergio Compagnini, imprenditore; Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice; Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket; Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente della polizia di Stato;Giuliano Guazzelli (4 aprile 1992), maresciallo dei carabinieri; Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino; Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Dicillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone;Vincenzo Napolitano (23 maggio 1992), uomo politico democristiano; Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Walter Cosina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Rita Atria (27 luglio 1992), figlia di un mafioso, muore suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, con il quale aveva iniziato a collaborare; Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della squadra mobile; Paolo Ficalora (28 settembre 1992), proprietario di un villaggio turistico;Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante;Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre dell'imprenditore Paolo Borsellino ucciso otto mesi prima;Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista; Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni; Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno (vigili del fuoco); Alessandro Ferrari (agente di polizia municipale); Moussafir Driss (extracomunitario); Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote, impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra; Cosimo Fabio Mazzola (5 aprile 1994), ucciso perché ex fidanzato della moglie del mafioso Giuseppe Monticciolo;Liliana Caruso (10 luglio 1994), moglie di Riccardo Messina, pentito; Agata Zucchero (10 luglio 1994), suocera di Riccardo Messina, pentito;Calogero Panepinto (19 settembre 1994), fratello di Ignazio Panepinto, assassinato il 30 maggio dello stesso anno; Pietro Sanua (Corsico, 4 Febbraio 1995);Domenico Buscetta (6 marzo 1995), nipote del pentito Tommaso Buscetta;Pierantonio Sandri (3 settembre 1995), giovane di Niscemi, sequestrato e ucciso perché testimone di atti intimidatori, il corpo occultato è stato recuperato 14 anni dopo, in seguito alle rivelazioni di un pentito; Paolo De Montis (21 settembre 1995), Finanziere Mare;Serafino Famà (9 novembre 1995), avvocato penalista catanese, ucciso a pochi passi dal suo studio perché era un esempio di onestà intellettuale e professionale;Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di custodia dell'Ucciardone;Giuseppe Di Matteo (11 gennaio 1996), figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, ucciso e disciolto in una vasca di acido nitrico;Luigi Ilardo (10 maggio 1996), cugino del boss Giuseppe Madonia, ucciso poco prima di divenire un collaboratore di giustizia;Santa Puglisi (27 agosto 1996), giovane vedova ventiduenne di un affiliato a un clan mafioso, picchiata e uccisa nel cimitero di Catania insieme al nipote Salvatore Botta di 14 anni; Antonio Barbera (7 settembre 1996), giovane di Biancavilla (CT), massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa; Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose; Giuseppe La Franca (4 gennaio 1997), avvocato, assassinato perché non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale; Gaspare Stellino (12 settembre 1997), commerciante, morto suicida per non deporre contro i suoi estorsori; Giuseppe Lo Nigro, imprenditore edile;Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista;Stefano Pompeo (22 aprile 1999), ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale;Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana; Sultano Salvatore Antonio (21 luglio 1999), ragazzo ucciso per sbaglio;Vincenzo Vaccaro Notte (3 novembre 1999), imprenditore assassinato perché non accettava i condizionamenti mafiosi.
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somehow---here · 7 years
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Per parlare di noi… Com’è che ti va? Come vanno i tuoi occhi Che non vedo mai? Come va quel tuo corpo Su cui sono morto di felicità?
Sergio Cammariere (Musica di H. Silva / Parole di V. De Moraes, S. Bardotti - N. Giacomelli), Com’è che ti va?, 2012 (orig. di De Moraes: Onde Anda Você)
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piranot · 4 years
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Necrologia do dia 13 de junho de 2020 em Piracicaba e região
GENY MARTINS AMORIM Faleceu ontem na cidade de Piracicaba, aos 79 anos de idade e era viúva em 1ª núpcias do Sr. Paulo Benedito Alvarenga e casada em 2ª núpcias com o Sr. Manoel Tavares Amorim Neto. Era filha do Sr. Oralino Martins da Silva e da Sra. Regina Bissoli, falecidos. Deixa os filhos: Paulo José Alvarenga casado com Silvia Amaral Campos Alvarenga, Miriam Martins Alvarenga casada com Celso Cabral, Maria Dolores Alvarenga e Marcia Regina Alvarenga Demetrio casada com Sergio Demetrio. O seu corpo sera transladado hoje às 09h para o Crematório Local, onde sera realizada a Cerimonia de Cremação.
JULIETA MUNIZ GIACOMELI Faleceu dia 10 pp na cidade de Piracicaba aos 92 anos de idade e era viúva do Sr. Eduardo Giacomeli. Era filha do Sr. Ataíde Muniz e da Sra. Maria Benedita, ambos falecidos. Deixou as filhas: Antônia Rute Giacomeli Garcia, Roseli Aparecida Giacomeli e Rosemary Giacomelli Pereira. Deixa também, genros, netos e bisnetos. O seu corpo foi transladado em auto fúnebre para a cidade de Charqueada e o seu sepultamento deu-se anteontem às 10h, no Cemitério Municipal de Charqueada, onde foi inumada em jazigo da família.
FATIMA DA SILVA Faleceu anteontem na cidade de Piracicaba aos 68 anos de idade e era viúva em 1a núpcias do Sr. Arlindo Alves da Silva e casada em 2a núpcias com o Sr. Euclides Celestino. Era filha do Sr. Francisco Marcelino da Silva e da Sra. Josefa Marcondes da Silva, falecidos. Deixa os filhos: Euclides Alves da Silva, Edevaldo Alves da Silva, Alexandre Alves da Silva, Elenice Alves da Silva, Elenita Alves da Silva, Leonice Alves da Silva, Jose Alves da Silva, falecido, Luiz Antônio Alves da Silva, falecido e Adriano Alves da Silva, falecido. Deixa também genros, noras, netos e bisnetos. O seu sepultamento deu-se anteontem às 14h, no Cemitério Municipal da Vila Rezende, onde foi inumada em jazigo da família.
MARIA INÊS PEREZ Faleceu anteontem na cidade de Piracicaba aos 66 anos de idade e era filha do Sr. José Perez Filho e da Sra. Avelina Lucano Perez, ambos falecidos. Deixou os filhos: Leandro Perez Godoy casado com Eliete Francisco da Silva e Lilian Perez Godoy Cunha casada com Fernando Cunha. Deixa também 03 netos. O seu sepultamento deu-se anteontem às 17h, saindo a urna mortuária do Velório da Saudade – Sala 03, seguindo para o Cemitério da Saudade, onde foi inumada em jazigo da família.
CAETANO BRUGNARO Faleceu anteontem na cidade de Piracicaba, aos 71 anos de idade e era casado com a Sra. Maria Josete Cereser Brugnaro. Era filho do Sr. Abilio Brugnaro e da Sra. Joana Palisari Brugnaro, falecidos. Deixa os filhos: Paulo Caetano Cereser Brugnaro casado com Ana Paula Buch Leone Brugnaro e Camila Cereser Brugnaro Magalhães casada com Adilson Magalhães. Deixa também 03 netos. O seu corpo foi transladado em auto fúnebre para a cidade de Capivari e o seu sepultamento deu-se anteontem às 16h, no Cemitério Municipal naquela localidade, onde foi inumado em jazigo da família.
MARIA DA CONCEIÇÃO FAGUNDES DA SILVA Faleceu anteontem na cidade de Piracicaba, aos 83 anos de idade e era filha do Sr. José Pedro Fagundes e da Sra. Maria da Conceição de Jesus, falecidos. Deixa os filhos: Selma Maria Fagundes da Silva, Luzinete Fagundes da Silva e Fernando Fagundes. O seu sepultamento deu-se anteontem às 14, no Cemitério Municipal da Vila Rezende, onde foi inumada em jazigo da família.
ANNA BUSSATO GANDRA Faleceu ontem na cidade de Piracicaba aos 95 anos de idade e era viúva do Sr. Rubens Ferreira Gandra. Era filha do Sr. Ângelo Bussatto e da Sra. Angelina Dianini, ambos falecidos. Deixou os filhos: Nelson Ferreira Gandra, Roberto Ferreira Gandra, Lurdes Ferreira Gandra e Ana Maria Ferreira Gandra. Deixa também 03 netos. O seu sepultamento deu-se ontem às 15h, saindo a urna mortuária do Velório “A” do Cemitério Parque da Ressurreição para a referida necrópole, onde foi inumada em jazigo da família.
Mercedes Polo Ottani Faleceu ontem, nesta cidade, contava 92 anos, filha dos finados Sr. Osorio Polo e da Sra. Maria Patrezi, era viúva do Sr. Maximiliano Ottani; deixa os filhos: Jose Edegar Ottani, já falecido; Maria Jose Ottani, já falecida; Maria Aparecida Ottani, já falecida e Luis Carlos Ottani, casado com a Sra. Rosangela Trez Ottani. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento será realizado hoje, saindo o féretro às 10h30 do Velório da Saudade, sala 04, para o Cemitério Municipal da Saudade, em jazigo da família.
Alzira Ferreira Xavier de Souza Faleceu dia 10 p.p., nesta cidade, contava 63 anos, filha dos finados Sr. Francisco Ferreira Xavier e da Sra. Anália Ribeiro de Jesus, era casado com o Sr. Alcyr Lemes de Souza, deixa os filhos: Adriana Lemes de Souza Santos, casada com o Sr. Luciano; Simone Lemes de Souza; Wilson Lemes de Souza, casado com a Sra. Miriana Silva de Oliveira Souza e Fábio Lemes de Souza. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem às 13h no Cemitério Parque da Ressurreição em jazigo da família.
Clemente Ramos Duarte Faleceu dia 10 p.p., nesta cidade, contava 74 anos, filho dos finados Sr. Manoel Ramos Pereira e da Sra. Maria Alves Duarte, era viúvo da Sra. Laura Nunes Duarte, deixa os filhos: Elaine Aparecida Nunes Duarte Costa, casada com o Sr. Elier Miranda Costa; José Gustavo Ramos Duarte, casado com a Sra. Aparecida Lima e Ronaldo Nunes Duarte, já falecido. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem às 09h no Cemitério da Saudade em jazigo da família.
Armando Vitti Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 75 anos, filho dos finados Sr. Celeste Vitti e da Sra. Santina Salvador Vitti, era casado com a Sra. Maria Gertrudes Claudino Vitti, deixa os filhos: Valdemir Aparecido Vitti, casado com a Sra. Shirley Andrea Dressano de Goes Vitti; Ana Maria Vitti Betin, casada com o Sr. Luiz Miguel Betin; Vagner Vitti e Valdir Vitti, já falecido. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem, tendo saído o féretro às 13h30 da sala 01 do Velório do Cemitério da Vila Rezende, para a referida necrópole em jazigo da família.
Helena Leonel de Oliveira Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 80 anos, filha dos finados Sr. Vicente Leonel de Oliveira e da Sra. Maria Francisca da Conceição, era viúva do Sr. Manoel Alves Neto, deixa os filhos: Maria Alves de Oliveira; José Alves de Oliveira, já falecido, deixando viúva a Sra. Maria Verônica Santos Alves de Oliveira. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem às 10h no Cemitério da Vila Rezende em jazigo da família.
Célia Maria Toledo Simão Gil Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 58 anos, filha do Sr. Libero Arruda Toledo e da Sra. Ana Maria Simão, era viúva do Sr. Antonio Gil de Toledo, deixa os filhos: Lucileia Simão de Toledo, casada com o Sr. José; Rogério Simão de Toledo, casado com a Sra. Samira Vanessa Gomes e Antonio Marcos Simão de Toledo, casado com a Sra. Ariane de Oliveira. Deixa netos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem às 13h no Cemitério Municipal da Vila Rezende em jazigo da família.
José Aparecido Rosário Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 64 anos, filho dos finados Sr. Benedito Rosário e da Sra. Maria de Lourdes, era casado com a Sra. Maria Nely Moyses do Rosário, deixa os filhos: Maria Carolina Rosário; Humberto José Rosário, casado com a Sra. Liliane Eloir Moser do Rosário; Érica Aparecida Rosário Teixeira, casada com o Sr. Paulo Henrique Teixeira e Patrícia Aparecida Rosário Sabino, casada com o Sr. Isaias Sabino. Deixa netos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem, tendo saído o féretro às 17h da sala 01 do Velório do Cemitério Municipal da Vila Rezende, para a referida necrópole em jazigo da família.
Antonia Bortoleto Garcia Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 88 anos, filha dos finados Sr. Attilio Luiz Bortoleto e da Sra. Amabile Maria Montebello, era casada com o Sr. Sebastião da Silva Garcia, deixa os filhos: João José Bortoleto Garcia, casado com a Sra. Maria Helena Santin da Silva Garcia; Lúcia Cristina Bortoleto Garcia Ferreira, casada com o Sr. Paulo Renato Garcia Ferreira e Maria Eliana Bortoleto Garcia Debeni, casada com o Sr. Jefferson Debeni. Deixa os netos: Dra. Paula Cristina Garcia Ferreira; Leo Silva Garcia e Giovana Silva Garcia. Deixa demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado anteontem, tendo saído o féretro às 17h da sala A do Velório do Cemitério Parque da Ressurreição, para a referida necrópole em jazigo da família.
Wellington Felipe Santana Cruaia Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 28 anos, filho do Sr. Alex Sandro Alves Cruaia e da Sra. Roseli Sales Santana; deixa irmãos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado ontem, tendo saído o féretro às 15h do Velório Municipal de Rio das Pedras/SP para o Cemitério Parque da Paz de Rio das Pedras/SP, em jazigo da família.
Clemente Florêncio da Silva Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 79 anos, filho dos finados Sr. Manoel Florêncio Santa Rosa e da Sra. Djanira Teixeira da Silva, era viúvo da Sra. Ana Maria da Silva; deixa os filhos: Rosa da Silva Carvalho, casada com o Sr. Josenildo Carvalho; Gersino Florêncio da Silva, casado com a Sra. Lidia Barbosa da Silva; Gildeir Florêncio da Silva, casado com a Sra. Claudia Regina Cardoso da Silva; Leonidia Rosa da Silva e Geana Rosa da Silva. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado ontem, tendo saído o féretro às 10h30 da sala A do Velório do Cemitério Parque da Ressurreição, para a referida necrópole, em jazigo da família.
Maria Pompéia Rodrigues Mendes Faleceu ontem, nesta cidade, contava 79 anos, filha dos finados Sr. Francisco Rodrigues e da Sra. Maravilha Fernandes Rodrigues, era casada com o Sr. Armamdo Mendes; deixa os filhos: Samira Mendes Previatti, casada com o Sr. Raphael Leite Previatti e Ivan Carlos Mendes, casado com a Sra. Tallita Gonçalves Mendes. Deixa netos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado ontem, tendo saído o féretro às 17h do Velório Municipal de Saltinho/SP, para a o Cemitério Municipal de Saltinho/SP, em jazigo da família.
Ernestina Bernini Cancian Faleceu anteontem, na cidade de Campinas/SP, contava 86 anos, filha dos finados Sr. Jonas Bernini e da Sra. Ada Scigliano Bernini, era viúva do Sr. Waldomiro Antonio Cancian; deixa os filhos: Ricardo e Renata. Deixa demais parentes e amigos. Sua Cerimônia de Cremação foi realizada ontem, às 11h, no Crematório Unidas de Piracicaba/SP.
Ilda Roveroto Rodrigues Faleceu ontem, nesta cidade, contava 76 anos, filha dos finados Sr. Martin Roveroto e da Sra. Inês Júlia Roveroto, era casada com o Sr. João Carlos Silva de Moraes; deixa os filhos: Alaíde Rodrigues de Oliveira; Lidia Aparecida Rodrigues; Ligia Ramos Rodrigues; Gilda Ramos Deonsi e Gilmar Martin Rodrigues, já falecido. Deixa netos, bisnetos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado ontem, tendo saído o féretro às 17h do Velório da Saudade, sala 07, para o Cemitério Municipal da Saudade em jazigo da família.
Cristina Figueiredo de Campos Faleceu anteontem, nesta cidade, contava 36 anos, filho do Sr. Marcos de Noronha Campos e da Sra. Marília Figueiredo Campos; deixa a filha: Teresa Maria Figueiredo de Campos. Deixa demais parentes e amigos. Sua Cerimônia de Cremação foi realizada ontem às 18h no Crematório Unidas de Piracicaba/SP.
Dionizia Alves Cypriano Faleceu ontem, nesta cidade, contava 78 anos, filha dos finados Sr. Jose Antonio Alves e da Sra. Maria Ortiz Alves, era viúva do Sr. Jose Cypriano Filho; deixa as filhas: Magda Fani Cypriano, Millani Ueidi Cypriano Gazioli, casada com o Sr. Carlos Alberto Gazioli e Tavane Ilma Cypriano, já falecida. Deixa netos, demais parentes e amigos. Seu sepultamento foi realizado ontem às 16h no Cemitério Parque da Ressurreição, em jazigo da família.
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