Tumgik
#angoli di cuore
klimt7 · 30 days
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C'è la vita che viviamo, e poi ai lati ci sono spazi immensi, nei quali non mettiamo mai piede.
Perché?
Perché ci costringiamo a rinchiuderci nello spazio angusto e breve delle nostre abitudini mentali e della nostra pigrizia intellettiva?
Perché non preferiamo fare un passo da parte, rompere il sentiero battuto, cambiare direzione e prospettiva? Perché non vogliamo mai lasciare il gregge?
Io lo faccio fin da bambino, allenato e spronato dai nonni materni che ho avuto.
Uscire sotto la luna, nel giardino-cortile dei nonni. È così che ho sfidato fantasmi e incubi notturni. Quelli stessi che si affollavano nei miei sogni inquieti. E così ho iniziato a farlo nonostante la paura del buio, per sfidare il mio stesso panico, il disorientamento che ti da l'oscurità, il cuore in gola per i rumori sospetti al di lá della siepe.
E crescendo mi sono ritrovato sul terreno dei margini, dei bordi, con l'intenzione di sfidare i limiti, con pensieri insoliti e ribelli.
Il mio approccio alla poesia ha sempre avuto questa qualità rischiosa. Il rischio di non essere compresi.
Perchè dentro di me, abitava il desiderio di un’esperienza diretta, personale, tattile, quotidiana e travolgente.
Perché mi importava cosa arrivava e di come si sentiva la mia pelle. Di persona.
Era il desiderio di scoprire terre incolte, angoli sparsi, limiti e contorni, come se stessi accarezzando il mondo e, attraverso questo atto, ricrearlo daccapo!
Mi ha sempre attanagliato la curiosità, il bisogno di stare attento e di sperimentare in prima persona, evitando nozioni teoriche e astratte. Mi sono concesso il privilegio di scoprire l'universo come lo guardassi per la prima volta.
Occhi innocenti e mente da esploratore!
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thebutterfly0 · 5 months
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Anche stamattina non è una grande mattinata. Sono consapevole che mi complico la vita anche per delle piccole cose, quando vado in crisi mi capita di doverlo dire a lui altrimenti rischio di impazzire e la sua risposta è sempre la stessa: fregatene. Se fosse così facile l’avrei già fatto no? Sono stanca di dover lottare con me stessa, nel bene e nel male sono fatta così. Alcuni angoli sono riuscita a smussarli ma non posso sistemare tutta me stessa perché altrimenti diventerei un’altra persona. Ci metto sempre troppo cuore in tutto quello che faccio, è questo il mio più grande problema. Le persone se ne fregano, si avvicinano poi quando stanchi o stufi si allontanano ed io resto sempre con un pugno di mosche in mano. Per non parlare del lui ufficiale, qualsiasi cosa faccio fuori dal suo pensiero mi riprende e si incazza. Alla fine la colpa è solo mia. Non sono abbastanza coraggiosa ma sono stanca, molto stanca.
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immensoamore · 3 months
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Ci sono infiniti i gesti che raccontano il mio bene per te, quelli ecclatanti,visibili a tutti, sono solo una piccola parte e, forse, sono i meno importanti. Quelli silenziosi, sottili, nascosti, delicati,quelli che nemmeno tu vedi e non prevedono nessuna gratitudine sono quelli che smuoverebbero il mondo dallo stupore. Probabilmente stupirebbero anche te perché sono piccoli particolari di chi ti tiene per sempre in angoli di cuore e di vita. Senza attesa di nulla. Perché l’amore più grande non chiede, si dona..
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smokingago · 1 year
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Una donna nuda e al buio
ha un chiarore che ci illumina
in modo che se succede uno sconforto
un black-out o una notte senza luna
è conveniente e persino imprescindibile
tener vicino una donna nuda.
Una donna nuda e al buio
genera uno splendore che dà fiducia
e allora segna festa il calendario
vibrano nei loro angoli le ragnatele
e gli occhi felici e felini
guardano e non si stancano di guardare
Una donna nuda e al buio
è una vocazione per le mani
per le labbra è quasi un destino
e per il cuore uno sperpero.
Una donna nuda è un enigma
ed è sempre una festa decifrarlo.
Una donna nuda e al buio
genera una propria luce e ci accende,
il soffitto si trasforma in cielo
ed è una gloria non essere innocente.
Una donna voluta o intravista
sconfigge per una volta la morte.
Mario Benedetti
(da Domande a caso, 1986)
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mucillo · 4 months
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"Senza fretta" Joy Harjo 
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Un viaggio può richiederti ore, un giorno, un anno, qualche anno, centinaia,
migliaia e anche di più ( …)”.
Per richiamare lo spirito che vaga sulla terra con piedi umani
Posa quel sacchetto di patatine, quel pane bianco, quella bibita.
Spegni il cellulare, il computer, e il telecomando.
Apri la porta, poi richiudila dietro di te.
Fai un respiro offerto da venti amichevoli. Viaggiano per la terra raccogliendo essenze di piante purificatrici.
Restituiscilo con gratitudine.
Se canti questo darà al tuo spirito un passaggio fino alle orecchie delle stelle e ritorno.
Riconosci questa terra che si è presa cura di te da quando eri un sogno che piantava sé stesso nel desiderio dei tuoi genitori.
Lascia che i tuoi mocassini ti portino all’accampamento dei guardiani che ti conoscono da prima del tempo,  che saranno là dopo il tempo. Siedono davanti al fuoco che esiste senza tempo.
Lascia che la terra stabilizzi il suo insicuro nervosismo postcoloniale.
Sii rispettoso dei piccoli insetti, degli uccelli e delle persone animali che ti accompagnano.
Chiedi loro perdono per il male causato da noi umani.
Non preoccuparti.
Il cuore conosce la via sebbene possano esserci grattacieli, autostrade, posti di blocco, soldati armati, massacri, guerre, e quelli che ti disprezzeranno perché disprezzano sé stessi.
Il viaggio può richiederti ore, un giorno, un anno, qualche anno, centinaia, migliaia e anche di più.
Sorveglia la tua mente. Senza preparazione potrebbe fuggire e destinare il tuo cuore all’immenso banchetto umano allestito dai ladri di tempo.
Non avere rimpianti.
Quando troverai la via per il cerchio, per il fuoco tenuto acceso dai custodi della tua anima, sarai il benvenuto.
Devi purificarti con cedro, salvia, o altre piante di guarigione.
Recidi i legami col fallimento e la vergogna.
Lascia andare il dolore che trattieni nella mente, nelle spalle, nel cuore, e giù fino ai piedi. Lascia andare il dolore dei tuoi antenati per far strada a coloro che si dirigono nella tua direzione.
Chiedi perdono.
Chiedi aiuto a coloro che ti amano. Questi aiutanti assumono molte forme: animale, elemento, uccello, angelo, santo, pietra, o antenato.
Richiama il tuo spirito. Può essere intrappolato in angoli e pieghe di vergogna, giudizio, e abuso umano.
Devi chiamare così da invogliare il tuo spirito a fare ritorno.
Parlagli come faresti con un bambino amato.
Accogli il tuo spirito che torna dal suo vagabondaggio. Può tornare in pezzi, in frantumi. Radunali insieme. Saranno felici di essere ritrovati, dopo essersi persi così a lungo.
Il tuo spirito avrà bisogno di dormire un po’ dopo che lo avrai lavato e gli avrai dato vestiti puliti.
Ora puoi dare una festa. Invita tutti coloro che sai che ti amano e ti sostengono. Lascia uno spazio per coloro che non hanno altro posto dove andare.
Rendi omaggio, e ricorda, fai discorsi brevi.
Poi, devi fare questo: aiuta il prossimo a trovare la sua strada nel buio.
Joy Harjo (Tulsa, Oklahoma, 1951; prima poetessa nativa americana ad avere il titolo di Poeta Laureato degli Stati Uniti), da Conflict Resolution for Holy Beings: Poems, 2015
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lucreziabeha · 1 year
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Il mio cuore è un luogo abbandonato, dove si respira l'aria di un tempo antico e si vive l'atmosfera incantata di una fiaba, ci vuole coraggio per entrarci, bisogna fare attenzione ai rovi di spine, ai precipizi, agli angoli buio dove dimora il gelo dell'inverno, ma nei punti in cui filtra la luce si possono vivere esplosioni prepotenti di primavera.
Lucrezia Beha
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occhietti · 10 months
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Il mio stare nella vita delle persone non ha mai avuto smanie di protagonismo.
Non amo i primi piani o, almeno, non li pretendo. Amo gli angoli bui. Le prospettive un po’ distorte. I chiaroscuri. Quell’esserci che non esige luci da palco.
Per me è importante che un Noi (di qualunque natura sia) esista nel cuore delle due persone, regalando presenza senza esigere applausi estranei.
Chi amo... lo sa: questo conta.
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare 
Nishant Dange, 1982 | Abstract Portrait painter 
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eleonorasimoncini · 2 months
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Le chiamano ingenerosamente "sveltine".Invece è il frettoloso nascondersi di pochi istanti negli angoli bui,con il cuore in gola, per spogliarsi solo metà.E' l'oasi di chi non tocca acqua da troppo e ne ha bisogno per sopravvivere, è l'acquazzone estivo che da necessario ristoro dopo il caldo insopportabile, lasciandoti scompigliato, con gli abiti stazzonati piacevolmente zuppi e il trucco di lei talmente sfatto che è difficile nascondere il peccato.Ha poco a che fare con l'orgasmo, è il piacere immediato dei sensi che esplodono come fuochi d'artificio: è il bisogno di sfamarsi ingozzandosi frettolosamente di quelle poche briciole che però diventano buonissime.In quel nascondiglio vincono i morsi, le mani che si saziano, gli umori che restano addosso languidi, i respiri bollenti di chi aspetta per troppo tempo, i graffi che diventano segni sottili e rossi sulla pelle.
dal web
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blacklotus-bloog · 2 months
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Le chiamano ingenerosamente "sveltine". Invece è il frettoloso nascondersi di pochi istanti negli angoli bui, con il cuore in gola, per spogliarsi solo metà. E' l'oasi di chi non tocca acqua da troppo e ne ha bisogno per sopravvivere, è l'acquazzone estivo che da necessario ristoro dopo il caldo insopportabile, lasciandoti scompigliato, con gli abiti stazzonati piacevolmente zuppi e il trucco di lei talmente sfatto che è difficile nascondere il peccato. Ha poco a che fare con l'orgasmo, è il piacere immediato dei sensi che esplodono come fuochi d'artificio: è il bisogno di sfamarsi ingozzandosi frettolosamente di quei pochi bocconi di desiderio. In quel nascondiglio immerso nel silenzio e profumo di salsedine, vincono le bocche, le mani che si saziano, gli umori che restano addosso languidi e che profumano ogni cosa indossi, i respiri bollenti di chi aspetta da troppo tempo qualcosa che aveva solo sognato, i graffi che diventano segni sottili e rossi sulla pelle, gli orgasmi che non ne vogliono sapere di placarsi, quel turpiloquio che scatena gemiti e arde bocche e occhi, che ti fa dannare dalla fame, non quella dello stomaco...eppure le chiamano “solo sveltine”...
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BLACK LOTUS letto e personalizzato
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thetasteofthesoul · 5 months
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A volte la tua assenza è parte del mio sguardo,
le mie mani contengono la lontananza delle tue
e l’autunno è l’unica postura che la mia fronte
può avere per pensarti.
A volte ti scopro in un volto che non avesti
e nell’apparizione che non meritavi,
a volte è una strada al tramonto
dove non dovremo tornare a incontrarci,
mentre il tempo trascorre tra un movimento del mio cuore
e un movimento della notte.
A volte la tua assenza appare lentamente nel mio sorriso
come una macchia di olio sull’acqua,
ed è l’ora di accendere certe luci
e camminare per casa
evitando l’esplosione di certi angoli.
Nei tuoi occhi ci sono barche ancorate,
ma io ormai non dovrò liberarle,
nel tuo petto ci furono sere che alla fine dell’estate
tuttavia guardai incendiarsi.
E queste sere sono ancora le mie riunioni con te,
il disgelo che nella notte
scioglie la tua maschera e la perde.
(José Carlos Becerra)
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soggetto-smarrito · 7 months
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Trascurata, dimenticata..stordita forse, dalle infinite possibilità di coinvolgimento.
Cercando comunque di mantenere un punto di equilibrio..in tutto quello spazio.
Stando attenta a non piegarsi...
davanti ai desideri maschili, 
ai loro sottintesi sessuali.
E in tutto ciò..mi era venuta voglia di rimanerti accanto.
Ma il tuo occhio infallibile nell' individuare gli angoli bui e le pieghe ignote..l'ha fatta da padrone, come scontato che fosse.
Sarà arduo raccontarsi..? 
Senza sminuire quello che è stato ? 
Chissà ...forse un giorno, entrambi, avremo voglia di parlarci ancora.
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Con il cuore in mano.
soggetto smarrito
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ambrenoir · 3 months
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Propositi per il nuovo anno:
Mantenere le distanze
dai pensieri tossici
dal senso di colpa
e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni
con chi non ne ha mai realizzato
uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore
da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi
davanti all’ipocrisia
e procedere.
Coprirsi la bocca
davanti alle provocazioni
e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria
e spalancare le vedute strette.
Scegliere cinque persone
migliori di te in fatti e parole
e offrirgli un posto
a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti, i radical-chic,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare
solo dagli inquieti, dai poeti,
dagli acrobati del possibile,
dagli smaniosi,
da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno,
cercali.
Di gente che vuole vivere
è pieno il mondo.
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luigidelia · 3 months
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01/02/2024 - Calderara di Reno, Bologna Ci sono luoghi in questa grande famiglia queer del teatro dove sei a casa. Per le persone, la sala, le strade intorno, il caffè che conosci, l'odore buono del camerino, la vista da quella finestra. Sono a Calderara di Reno, Teatro Spazio Reno, con La Grande Foresta. Con Luisa ed Eva ❤. Sì, sono a casa. Da qui sono passati tutti i miei lavori ma anche progetti, incontri, esperimenti, cose della vita privata accadute negli angoli. E tutte condivise con le persone care di questo teatro. Certe telefonate in quel determinato posto le ricordo ancora ora… La Grande Foresta è un nostro racconto antico. Secondo Mario, altri amici, il più bello. Questa mattina è stato strano ritrovarlo. E pensavo come raccontando questa storia si costruisca davvero una foresta, un foresta reale ma in un luogo e in un tempo immaginario, che esiste tra tutti noi nel tempo dello spettacolo. Il protagonista è un bambino che poi diventa ragazzo e poi adulto e poi vecchio in quella foresta. Mentre il pubblico usciva si è avvicinato un ragazzino. Voleva dirmi una cosa all'orecchio. Dimmi!, gli dico. Mi abbasso. E lui, me lo presenti quel ragazzino? Domani ancora. ps. nella foto 3 nostri spettacoli del cuore. Le locandine di questi e altri sono nei corridoi del teatro.
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myborderland · 2 years
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Mantenere le distanze
dai pensieri tossici
dal senso di colpa
e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni
con chi non ne ha mai realizzato
uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore
da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi
davanti all’ipocrisia
e procedere.
Coprirsi la bocca
davanti alle provocazioni
e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria
e spalancare le vedute strette.
Scegliere 5 persone
migliori di te in fatti e parole
e offrirgli un posto
a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare
solo dagli inquieti, dai poeti,
dagli acrobati del possibile,
dagli smaniosi,
da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno,
cercali. Di gente che vuole vivere
è pieno il mondo.
[Manuela Toto, "Regole preventive per non ammalarsi"]
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immensoamore · 3 months
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Io vado avanti, sono sempre andata avanti, ho continuato a fare, a costruire, a progettare, ad immaginare, a sperare. Non mi sono fatta attanagliare dalla solitudine, non ho chiuso il cuore, è stato più forte di me.Ogni giorno mi attraversi i pensieri come una musica dolce di sottofondo, sei presente come una certezza, come qualcosa che è sempre intorno, un profumo familiare, un sogno ricorrente, il ricordo di una risata, di un lampo che attraversa gli occhi pieni di vita, di gioia. Ti lascio entrare, cautamente, nei miei momenti apparentemente vuoti, perché il pensiero di te possa riposare accanto a me. Ti tengo stretto perché mi è impossibile lasciarti andare davvero, ti sento nelle cose che faccio ed in quelle che mi sfuggono, nelle pieghe dei giorni che sembrano non arrivare mai al termine, nei sospiri di stanchezza, di noia, di rabbia trattenuta a stento.
So che esistono distanze incolmabili ma non in me, non nel mio cuore in cui si intersecano mille strade, molte delle quali impervie ed in salita, con angoli bui, spigoli dolorosi e trabocchetti insidiosi ma che, alla fine, hanno tutte una sola direzione.
Quella direzione sei tu..
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privateclubcultura · 8 months
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Per Sempre
In quel Luogo Sconosciuto e da Fiaba a cui la loro immaginazione da sola non sarebbe mai arrivata, la dove ogni cosa è possibile e la Rosa Profuma nel Silenzio e nel Respiro dei Corpi bagnati dal loro Sudore per quella Frenesia che imprevista, apparsa diventa piena di Baci e Carezze, impregnata d’Amore e di Sesso che ogni Apice raggiunto diveniva un Lento tornare a Guardarsi.
Mentre tutto ritorna sotto controllo, Guardi ancora gli Occhi, Specchio Sublime, Dolce e Perverso torna ogni gesto per quell’Ossessione Reciproca del Cercarsi con le Mani, per Toccare maliziosamente quegli Angoli Bui, Sensuali per quel Piacere Condiviso, cercato Sempre e Illimitatamente per quel Bisogno continuo e Naturale pieno di Voglia, ricco di Desiderio, pervaso di Coccole Disinibite, un tempo Voluto, Cercato, Trovato e Donato col Cuore.
Quel cuore che Curato, Salvato è ora Innamorato di quella Follia Libertina, a quel Fedele Pensiero Stupendo e Volgare allo stesso momento ma Elegante e Prepotente che Dolcemente prende per la Testa e da quell’Emozione che porta al Batticuore a quella Vibrazione dell’Anima che Persa nel cercare, nel Trovare quella Fusione Sublime dei Corpi, in quel Tutt’uno che nel Godere dell’Appartenersi, nell’Essere un Unico Caos da Parecchio Tempo cercato che, Troppo Poco era il tempo di quel piacere che avevano consumato.
Ora quel Giusto, Intenso Possesso esercitato in modo Reciproco Sempre più Provocante ed Esigente era entrato nel loro sangue e nel cercare Di Tutto, Di Più, dentro Di Lui era diventato Incontrollabile e per lei Insaziabile, quello che di lui era Perdutamente in Lei.
Lui, Moriva, Viveva, Rinasceva ogni istante, ogni momento, in quel Finalmente Uniti, Insieme, Per Sempre.
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 27/08/2023
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