Tumgik
#autoconsumo
12endigital · 2 months
Text
Ivace+i Energía destina tres millones de euros para impulsar el autoconsumo eléctrico en los ayuntamientos
El Instituto Valenciano de Competitividad e Innovación (Ivace+i), dependiente de la Conselleria de Innovación, Industria, Comercio y Turismo, ha abierto la convocatoria de ayudas destinada a las entidades locales para apoyar los proyectos de instalación de autoconsumo la generación de energía eléctrica mediante energías renovables en los municipios. Esta línea de incentivos está dotada con un…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ferrolano-blog · 7 months
Text
La lucha de las comunidades energéticas: obstáculos injustificados en la tramitación del autoconsumo colectivo
0 notes
carabanchelnet · 10 months
Text
Tumblr media
📌¿La Inteligencia Artificial acabará con Google? 📌Estos alimentos te cuidaran del envejecimiento de tu piel ocasionado por el sol 📌Rammstein toca en España con las acusaciones de abuso sexual cercando a su cantante 📌Las grandes distribuidoras eléctricas lastran el desarrollo del autoconsumo colectivo https://carabanchel.net
0 notes
Photo
Tumblr media
Grandes piezas para grandes comidas. El fin de la caza y de la pesca, poder disfrutar de la comida que uno mismo consigue por si mismo. #pesca #caza #spearfishing #autoconsumo #cernia #mero #grouper #chassesousmarine #hermanosruizgonzalez #hfsub #nauticacadiz (en Nautica Cadiz) https://www.instagram.com/p/CppJfydLcPR/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note
yo-sostenible · 1 year
Text
La vicepresidenta Ribera anuncia un aumento de fondos para movilidad sostenible y autoconsumo
El presupuesto del MOVES III alcanzará los 1.200 millones, tras una ampliación de 400 millones El fomento del autoconsumo recibirá 500 millones adicionales, según lo previsto en el Plan +SE Las administraciones podrán contar con más fondos para agilizar la ejecución de las ayudas del Plan de Recuperación Se mantienen los hitos fijados por la normativa para tramitar proyectos de…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
Photo
Tumblr media
#Arundafotografiart_e📲 #FloraYFauna🍀 #HuerteandoEnElBalcón #Sandia #Floración #AutoCultivo#AutoConsumo #Macrofotografía #Instabook📚 #Portrait #PicOfTheDay #Verano22 #MadreInRonda💯 #Spaingramer💜♀️ (en Ronda, Andalucia. España) https://www.instagram.com/p/ChPM7SnKAs6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
pacoragageles · 1 year
Text
youtube
No te pierdas todo lo que siempre quisiste saber sobre el Autoconsumo Remoto de Comunidad Solar.
0 notes
3nding · 7 months
Text
LA PSA IN PROVINCIA DI PAVIA, FATTI E CONSIDERAZIONI - di Elisa Trogu, suiatra
Per approcciare correttamente il problema Peste Suina Africana (PSA), ritengo che in primis sia necessario chiarire un aspetto epidemiologico che sta venendo travisato anche sui media: la Peste Suina Africana NON è una patologia scatenata/causata/esacerbata dagli allevamenti intensivi. La PSA in Sardegna è presente dal 1978, e in Sardegna gli allevamenti intensivi sono pochissimi: nel contesto sardo la persistenza dell'infezione è stata mantenuta dai suini bradi illegali, animali quindi liberi e che vivono in un contesto di benessere assoluto. In Penisola Iberica, dove l'ingresso del virus si è avuto nel 1960, si è risolto definitivamente il problema depopolando gli allevamenti estensivi che utilizzavano una peculiare tipologia di strutture dove albergava un ben determinato tipo di zecca molle, Ornithodoros erraticus, che, come accade in Africa con Ornithodoros moubata, è serbatoio dell'infezione. Anche in questo caso, quindi, il problema NON erano affatto gli allevamenti intensivi. In molti paesi del Nord Europa oltre ai cinghiali il problema sono i piccoli allevamenti familiari, estensivi o semiestensivi, i cosidetti "backyard".
Veniamo a noi: la PSA in Italia sul Continente è arrivata tramite l'uomo, verosimilmente con qualche scarto alimentare. Nell'autunno 2021 ha iniziato ad infettare e uccidere i cinghiali in Piemonte/Liguria (focolaio scoperto nel gennaio 2022, quando ormai il virus era diffuso su un'area enorme), dopo la Pasqua 2022 la stessa problematica si è avuta a Roma (in un parco cittadino, probabilmente causata degli scarti di qualche grigliata), quindi in provincia di Salerno e poi Reggio Calabria. Queste sono tutte zone a bassissima, se non nulla, presenza di allevamenti intensivi. Interessante notare come in tutti i casi il numero di cinghiali morti sia enormemente superiore rispetto ai focolai negli allevamenti (unica eccezione Reggio Calabria, dove semplicemente con "allevamenti" si intendono piccolissime realtà familiari, anche di 1-2 capi per autoconsumo, e contestualmente la ricerca delle carcasse di cinghiale, in zone come l'Aspromonte e la Sila, non è affatto agevole): nella nostra realtà è proprio Sus scrofa ad essere il serbatoio dell'infezione e i numeri assolutamente folli delle popolazioni di questi animali, anche in contesti urbani, stanno rendendo difficilissima l'eradicazione della PSA.
Ma cos'è successo in provincia di Pavia?
Il giorno 18 agosto 2023 il Centro di Referenza Nazionale ha confermato la positività alla PSA di un piccolo allevamento (un agriturismo con 166 suini stabulati) a Montebello della Battaglia: dopo la morte di un paio di soggetti l'allevatore aveva contattato l'ASL, che in data 16 agosto ha effettuato un sopralluogo. In quel momento gli animali mostravano unicamente una lieve sintomatologia respiratoria. Il 19 agosto erano rimasti in vita 39 animali che sono stati abbattuti.
Chiariamo anche questa cosa: la PSA non uccide gli animali in maniera rapida e improvvisa: è lenta a diffondersi, strisciante, ma il genotipo attualmente circolante (il 2) manifesta una mortalità prossima al 100%.
A Montebello viene completata d'indagine epidemiologica da parte dei Colleghi di ATS Pavia e da essa si evince che il focolaio è stato causato da falle nella biosicurezza: l'allevatore infatti possiede e lavora molti terreni, i suoi mezzi agricoli entrano ed escono dall'allevamento e in zona sono stati ritrovati cinghiali positivi (il virus della PSA è estremamente resistente e può essere veicolato anche con le ruote dei mezzi, oltre che con le calzature). L'unico allevamento intensivo in zona di protezione (che seguo io) è negativo, e a fronte della presenza delle adeguate misure di biosicurezza rafforzata i maiali non vengono abbattuti.
lo e tutto il resto dei suiatri del Nord Italia ci illudiamo, per un istante, che il disastro sia evitato. II 24 agosto scoppia il bubbone: una collega di ATS Pavia si reca per un controllo di routine (fissato giorni prima proprio a seguito del primo focolaio) presso un allevamento di Zinasco. Al suo arrivo si trova davanti un allevamento vuoto (la mattina stessa erano stati inviati gli ultimi tre camion di suini al macello, in fretta e furia) e una trentina di carcasse. Grazie alla sua competenza comprende immediatamente la situazione e riesce ad intercettare i camion prima che i suini vengano scaricati nei macelli, allerta l'ATS e la Regione. Quello che emerge è AGGHIACCIANTE: da tre settimane (le prime ricette alla farmacia erano arrivate ai primi di agosto), nell'allevamento in questione (circa 1000 capi), i suini stavano morendo. In tre settimane erano morti circa 400 maiali (il 40%), erano state fatte innumerevoli ricette e nessun campionamento. Né l'allevatore né il veterinario che segue i maiali avevano segnalato la mortalità abnorme, al contrario avevano scientemente omesso la cosa e venduto tutti gli animali, anzitempo, pur di nascondere la situazione. I maiali infetti erano stati inviati in 4 strutture del Nord Italia, ma fortunatamente il virus non si è diffuso, probabilmente anche grazie alla prontezza a alla competenza della collega, che ha evitato che gli ultimi suini venissero scaricati nei macelli di destinazione. Ad oggi tre persone, tra le quali il soccidario e il veterinario, sono indagate; è opinione diffusa che ci siano altri individui implicati, ma sarà la magistratura a fare luce sulla cosa. Personalmente spero tanto che le pene siano esemplari.
In seguito a questo focolaio l'ATS ha iniziato una serie di controlli: altri due allevamenti intensivi, nello stesso comune di Zinasco, sono risultati positivi (anche in questo caso, considerato che il virus stava iniziando a circolare in quel momento, la mortalità era lievissima o assente). Tutti i maiali vengono chiaramente abbattuti, come stabilito dalla normativa.
Il 31 agosto risulta positivo un piccolo allevamento familiare (5 capi), dove era morto 1 suino. I restanti vengono soppressi.
II 4 settembre, viene ufficializzata la positività del "santuario" Cuori liberi. I responsabili avevano segnalato la morte di 2 soggetti su 40 e le analisi confermeranno che i maiali erano morti per la PSA. Da qui parte la follia. Mentre i focolai fortunatamente si fermano (si avranno ancora un caso a Dorno sempre il 4 settembre e un ultimo caso l'8 settembre a Sommo, sempre in zona di protezione), l'ATS inizia a scontrarsi con i tenutari del "santuario". Invito tutti a guardare la loro pagina: è allucinante. Non vi era nessuna minima misura di bio sicurezza: una foto del 28 giugno ritrae tre persone, con normalissime scarpe, senza calzari, che sono all'interno di un box con i suini. Il 16 aprile invece si trova l'immagine di visitatori esterni, anche questi privi di calzari e camici usa e getta, che accarezzano un minipig.
Vediamo di chiarirla questa cosa: la PSA se la sono tirata in casa loro. Loro non hanno tutelato minimamente i suini che avevano in stalla. Vi ricordo che la provincia di Pavia, per la vicinanza con quella di Alessandria dove i casi di cinghiali positivi sono numerosissimi e in espansione geografica, è sempre stata considerata ad alto rischio! Questa situazione di allerta era nota a chiunque si occupi di maiali, dai veterinari agli allevatori. I suini di "Cuori liberi" sono stati contagiati a causa delle persone che entravano senza nessuna attenzione dentro la struttura (vi ripeto che l'ATS è stata chiamata proprio perché due maiali erano morti) e stavano morendo per la PSA già ai primi di settembre.
II 4 settembre vi erano 38 maiali vivi. Quando è stato attuato l'abbattimento degli ultimi maiali in data 20 settembre ne erano rimasti in vita 9.
Gli altri sono morti e no, non è una bella morte quella da PSA: nel caso migliore (raro) la forma più acuta causa una morte repentina; negli altri casi i soggetti sviluppano febbre, sindrome emorragica, vomito e diarrea con presenza di sangue. Questo è quello che è stato fatto sopportare a quelle povere bestie.
Intanto l'ATS si rende conto della delicatezza della situazione: viene contattata anche la facoltà di Medicina Veterinaria di Lodi e viene deciso un protocollo farmacologico per l'abbattimento. In data 14 settembre il Collega Chiari (regione Lombardia) chiarisce la cosa durante un aggiornamento via web con gli stakeholder. La stessa sera mi chiama un caro amico, suiatra, che mi racconta di essere stato contattato da qualcuno del santuario che gli ha chiesto se può occuparsi della soppressione farmacologica dei suini rimasti. Lui, chiaramente, dice di no. Perché? Perché nessun veterinario suiatra vuole avere a che fare con quelle persone. Su alcune pagine vengono pubblicati video girati con i droni durante gli abbattimenti programmati (che tra l'altro interesseranno anche alcuni allevamenti negativi, ma correlati epidemiologicamente con altri infetti o comunque in zona di protezione) oltre che messaggi dai toni in alcuni casi quasi deliranti. Si inizia a leggere la parola "assassini" collegata a chi sta semplicemente eseguendo quanto imposto dalla legge. La violenza di queste persone è evidente e in aumento, giorno dopo giorno.
Intanto dal "santuario" continuano i messaggi strappalacrime, con richieste di soldi e di presenziare ai blocchi. Decine di persone si accalcano DENTRO e FUORI l'area, creando un pericolo enorme: molti di questi soggetti infatti hanno a che fare con altri suini in altri santuari. Di conseguenza in data 19/09 Regione Lombardia emette una circolare con oggetto "Sorveglianza santuari correlati con focolaio PSA 190PVO44" nella quale, al termine di una serie di misure di biosicurezza, viene riportata la frase "In caso di necessità la vigilanza di cui al punto precedente può essere effettuata anche con il supporto delle forze dell'ordine". Siamo arrivati al punto di dover esplicitare un'evenienza simile, manco stessimo parlando degli ippopotami di Escobar
La mattina del 20 settembre, a fronte di una situazione di stallo da una parte e di elevatissimo pericolo epidemiologico dall'altra, i pochi suini rimasti in vita sono stati abbattuti. Si poteva fare altro? No.
La PSA è catalogata nel Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882, che è uno degli atti derivanti dalla Animal Health Law (Regolamento UE 2016/429, in categoria A + D + E:
«malattia di categoria A»: malattia elencata che non si manifesta normalmente nell'Unione e che, non appena individuata, richiede l'adozione immediata di misure di eradicazione (articolo 9, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2016/429);
«malattia di categoria D»: malattia elencata per la quale sono necessarie misure per evitarne la diffusione a causa del suo ingresso nell'Unione o dei movimenti tra Stati membri, di cui all'articolo 9, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) 2016/429);
«malattia di categoria E»: malattia elencata per la quale vi è la necessità di sorveglianza all'interno dell'Unione (articolo 9, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) 2016/429).
Da settimane i suini del santuario stavano morendo. La PSA è stata introdotta dalla totale mancanza di attenzione dei tenutari. Alcuni scrivono che il loro veterinario avrebbe potuto occuparsi dell'eutanasia dei maiali: chi è il collega? Perché non l'ha fatto visto che sono stati contattati Veterinari esterni? Ma soprattutto: questo collega perché non ha tutelato i suini a fronte della situazione epidemiologica del Nord Italia? Vi ricordo che il 18 agosto vi era stato il caso di Montebello, ad una manciata di chilometri: perché nessuno ha fatto nulla per evitare il contagio? Incompetenza? Menefreghismo?
Vi è poi un altro aspetto che vorrei chiarire: i suini non amano affatto essere toccati da persone che non conoscono e il contenimento per questi animali è fonte sempre di grandissimo stress (considerate che già entro due minuti dall'inizio del contenimento si hanno alterazioni del leucogramma). Per i suini quindi le manipolazioni necessarie per la soppressione farmacologica comportano senza dubbio una sofferenza maggiore rispetto, ad esempio, a un improvviso e rapidissimo colpo alla testa.
Comunque, l'ATS aveva concesso ai tenutari del santuario di utilizzare il metodo farmacologico, proprio per cercare di risolvere la situazione. Inoltre, nei maiali lo "scodinzolare" non è sovrapponibile a quello dei cani, bensi in moltissimi casi è indice di un atteggiamento aggressivo e di difesa: basta con la storiella dei maialini che correvano felici incontro ai loro carnefici. Pensiamo invece come per due lire c'è chi li tratta come i cetacei dei delfinari, obbligandoli a contatti con umani che non conoscono ma che sono disposti a versare un obolo per la foto da postare sui social.
Ricordatevi poi che a, fronte di una situazione epidemiologica tanto grave, i Colleghi delle ATS devono giustamente sottostare a quanto riportato dalla Normativa (e dal Regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 all'Animal Health Law (Regolamento (UE) 2016/429) molte cose sono cambiate, ma certi capisaldi permangono), oltre che ad eventuali Decisioni della Commissione: i Colleghi che una massa di violenti esaltati sta minacciando di morte hanno semplicemente eseguito quanto prescritto da norme che sono il frutto di studi, conoscenze decennali, oltre che di competenze acquisite tramite il lavoro di migliaia di persone ed anche, perché negarlo, la morte di milioni di animali. Che si abbia la decenza di tacere almeno di fronte a questo.
Inoltre vorrei riportarvi due articoli del nostro Codice Penale:
Articolo 500: Diffusione di una malattia delle piante o degli animali Chiunque cagiona la diffusione di una malattia alle piante o agli animali, pericolosa all'economia rurale o forestale, ovvero al patrimonio zootecnico della nazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se la diffusione avviene per colpa, la pena è della multa da euro 103 a euro 2.065.
Articolo 416: Associazione per delinquere
Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni.
Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori.
Infine, una semplice domanda: cosa rende diversi i suini dei "santuari", o comunque "non DPA", rispetto ai suini di un allevamento intensivo? Perché un esemplare di Sus scrofa domesticus di tot anni, stabulato in un contesto assolutamente inadatto (come ad esempio un appartamento), obbligato a defecare ed orinare su di una traversina, con calori mensili a vuoto, obeso, impossibilitato a grufolare, privo di interazioni con i conspecifici, MALATO, dovrebbe essere più tutelato di un maiale di tot mesi SANO che, sebbene destinato al macello, sta in quel momento vivendo la sua vita tranquillamente, senza alcuna sofferenza?
Voi che vi stracciate le vesti, che urlate, minacciate, postate frasi allucinanti di una violenza assoluta, me la spiegate la differenza? Perché io, che da più di un mese non riesco a dormire una notte intera, che passo i fine settimana a studiare, correggere piani di Biosicurezza, che passo ore al telefono con i Colleghi per cercare un confronto, o anche solo conforto, che da anni combatto davvero affinché i suini degli allevamenti soffrano il meno possibile, io, che i suini se serve li uccido con le mie mani, per evitare sofferenze inutili, io, questa differenza, non riesco proprio a vederla.
Dr.ssa Elisa Trogu, medico veterinario
22 notes · View notes
Text
Cosas que veremos en 2024… y que nos ayudarán a llevar una vida sostenible
Tumblr media
Estamos a seis años de 2030. ¿Habremos logrado cumplir con los Objetivos de Desarrollo Sostenible para entonces? 🤔
De momento, y de cara al año que está a punto de entrar, te presentamos cinco aspectos de nuestra vida cotidiana que podrían cambiar más pronto que tarde ⬇️
📲 El Asistente de Sostenibilidad (basado en IA)
⚡️El sorpaso de las renovables y lo que eso significa
⛽️ La despetrolización y la vida cotidiana
🪴 La consolidación del autoconsumo
🧘🏼‍♀️ El tranquilo ritmo de la vida moderna
Seguro que se te ocurren muchas más iniciativas que podrán llegar en 2024, no dudes en compartirlas. Sigue leyendo en nuestro blog Señales.
3 notes · View notes
MANEJO INTEGRADO DE PLAGAS EN HUERTAS DE NARANJA, RIO DE PINIHUAN LAGUNILLAS, S.L.P.
RIO  DE  PINIHUAN  “LUGAR  DE  CITRICULTORES”
RÍO PINIHUAN se ubica en el estado mexicano de San Luis Potosí en el municipio de Lagunillas. Localizado en una altura de 662 metros. Como actividad principal tienen a la Agricultura; los principales cultivos son maíz y frijol; como cultivos perennes que tienen importancia en la región está la naranja. La comercialización de los productos debido a las necesidades humanas se destina al autoconsumo y cuando se tienen excedentes se comercializa a nivel local o hacia la misma región. Respecto a la comercialización de la naranja, esta tiene distintos puntos de venta: Guadalajara, Michoacán, Estado de México y mercados locales
Tumblr media Tumblr media
MOSCA MEXICANA DE LA FRUTA
Anastrepha ludens
Las moscas de la fruta constituyen una de las plagas de mayor importancia para la fruticultura, de tal forma que para garantizar la producción de fruta sana, su manejo se debe hacer con un enfoque integral.
La mosca mexicana de la fruta (Anastrepha ludens) es una plaga que afecta los frutos de varias especies frutales cultivados. Las larvas de este díptero se alimentan de la pulpa de las frutas, pudiendo causar la ciada de los mismos prematuramente. Esta plaga ataca a la mayoría de los cítricos, con excepción del cultivo de limón, también ataca a los cultivos de pera, durazno, mamey, sapote, mango, por solo mencionar los principales cultivos atacados.
Las hembras de la mosca mexicana de la fruta (Anastrepha ludens) deposita sus huevecillos en los frutos. Las larvas de esta mosca se alimentan de la pulpa de los frutos atacados. Los daños directos son ocasionados por la alimentación de la pulpa, estas heridas facilitan la entrada de patógenos como hongos.
En México se consideran 4 especies de este género importantes como plagas agrícolas, que son Anastrepha ludens, Anastrepha obliqua, Anastrepha striota y Anastrepha serpentina.
Tumblr media Tumblr media
DETECCIÓN E IDENTIFICACION
La fruta infestada muestra pequeñas perforaciones como señales de oviposición, pero este u otros síntomas de daño son difíciles de detectar en los estados tempranos de la infestación; el daño ocurre dentro de la fruta antes de que se observen síntomas externos como pudriciones. El ataque a la fruta es realizado por la hembra adulta; perfora la cáscara del fruto para ovipositar; el síntoma de infestación difiere en diversos frutos.
Características morfológicas de los adultos de moscas de la fruta reglamentadas presentes en México
Tumblr media Tumblr media
MEDIDAS PREVENTIVAS ANTE LA PLAGA DE LA MOSCA (Anastrepha Ludens)
Tumblr media
En 1992 en México fue puesta en marcha la Campaña Nacional Contra Moscas de la Fruta (CNMF), con el objetivo de controlar, suprimir y erradicar.
La campaña incluye acciones de:
Trampeo
Muestreo de frutos
Así mismo se utilizan métodos de control como: control biológico, químico, mecánico y técnica del insecto estéril.
La moscas de la fruta (Anastrepha spp.), esta plaga afecta además de los cítricos dulces, a una gran variedad de otros frutales, ubicados en zonas marginales y de traspatio, principalmente en las dos zonas productoras del Estado de San Luis Potosí (Zona Media y Zona Huasteca), afectando los ingresos de los productores, al incrementar los costos de producción y dificultar la movilización al mercado nacional y de exportación. La implementación de la Campaña Nacional contra Moscas de la Fruta beneficia de manera directa a 18,463 productores y sus familias, cuya actividad productiva genera más de 500 mil jornales al año; además de activar otros sectores como transportistas, acopiadores, procesadores, proveedores de insumos y prestadores de servicios.
MUESTREO DE FRUTOS
Su objetivo es colectar frutos hospederos de la plaga y disectarlos en busca de larvas de moscas de la fruta, para conocer y ubicar los sitios donde esta se reproduce; asimismo, permite orientar hacia esos puntos la destrucción mecánica de frutos infestados.
Determina la abundancia de la plaga en el huerto
Cuantifica el daño directo causado por las moscas de la fruta
Se deben seleccionar frutos que cuelgan del árbol y aquellos que se encuentran en el suelo, que presenten síntomas de infestación como: perforaciones, manchas circulares amarillas, puntos necróticos y frutos con madurez prematura.
La actividad del muestreo de frutos consta de dos fases:
Campo: tiene como objetivo la recolección de frutos con síntomas y/o daños de estar infestados en las áreas de trabajo. La responsabilidad del muestreador termina al entregar las muestras de frutos al laboratorio de disección debidamente etiquetadas.
Disección: tiene como objetivo manejar y procesar la fruta muestreada para obtener larvas cuyo estado biológico sea conveniente para facilitar su identificación.
Tumblr media
PROCEDIMIENTO PARA EL MUESTREO EN CAMPO:
Nos dirigimos a las huertas para muestrear, la dividimos en 5 cuadrantes para recolectar fruto de cada punto.
Se colecta tanto fruta recién caída como aquella que permanece en el árbol que sea susceptible de estar infestada. Para colectar la fruta directamente de los árboles se utiliza el gancho cortador
La fruta colectada de suelo y árbol se coloca en bolsas separadas aunque provengan del mismo hospedante y lugar
El volumen de la muestra es variable, depende del tamaño y disponibilidad del fruto colectado. Su magnitud puede variar desde 0.5 kg., para frutos pequeños y hasta 5 o más kg. en frutos de gran tamaño. Para frutos de tamaño medio, las muestras son de 1.5 a3 kg. y de 8 a 15 frutos en promedio.
Las muestras colocadas en las bolsas de plástico deberán ser guardadas durante el trayecto de recolección en una caja o recipiente de plástico, para evitar que queden expuestas al sol, lo cual podría provocar la muerte de larvas.
Una vez concluida la actividad, se procede a pesar cada muestra de frutos en el laboratorio, se registran los datos, tanto en la etiqueta que identifica la muestra, como en el reporte diario de esta actividad
Tumblr media Tumblr media
PROCEDIMIENTO PARA EL MUESTREO EN LABORATORIO:
El personal de laboratorio de la campaña nacional contra moscas de la fruta tendrá que separar las muestras el mismo día para su envió a la sala de disección de frutos.
Se debe contar con un área acondicionada para realizar la disección de los frutos.
Para disectar la fruta, es necesario auxiliarse de unas pinzas para extraer con cuidado las larvas encontradas en la pulpa, y se depositan en frascos o recipientes húmedos con el fin de mantenerlas en buenas condiciones para su identificación (figura 6). Al final se cuentan el número total de larvas, se anota en una etiqueta los datos que identifican a la muestra y se adhiere ésta al frasco o recipiente.
Los frascos que contienen las larvas que se colectan en la sala de disección de frutos son recibidos por el identificador, que deberá dar prioridad al material que proviene de zonas estratégicamente importantes. Las larvas se matan usando una solución de alcohol al 70% antes de proceder a identificarlas inmediatamente. Posteriormente se colocan sobre un porta objetos en posición lateral para su identificación.
Tumblr media Tumblr media
RESULTADOS
Los resultados diarios obtenidos por el laboratorio de identificación se registran y se envían tanto al área de informática para el registro de los resultados como al Coordinador Estatal de la Campaña, para la toma de decisiones.
T  R  A  M  P  E  O
Procedimiento oficial efectuado en un período de tiempo dado para determinar las características de una población de plagas o para determinar las especies presentes dentro de un área.
Con fines de mantener en operación la red de trampeo en las zonas de trabajo, se habilitarán trampas multilure en los municipios atendidos cebadas con atrayente alimenticio específico para moscas de la fruta. Para establecer y mantener un programa de trampeo sistemático y eficaz, las trampas deben colocarse, en lugares estratégicos adecuados, de acuerdo a los criterios establecidos en el cuadro 1. La red de trampeo se organiza por rutas, que constan de un número específico de trampas en un área o sobre caminos en particular.
Atrayentes a utilizar
Atrayentes alimenticios constituidos a base de proteínas hidrolizadas, líquidas o sólidas, con un mínimo de 28% de aminoácidos.
Biolure (2C): Atrayente alimenticio sintético seco, integrado por dos componentes (Acetato de Amonio y Putrecina), viene en pequeños dispensadores que se adhieren a las paredes internas de la parte superior de la trampa tipo Multilure para la detección de moscas del genero Anastrepha.
Tumblr media Tumblr media
MATERIALES Y EQUIPO DE TRAMPEO
Tumblr media
SELECCION DE SITIOS PARA COLOCAR LAS TRAMPAS
Tumblr media Tumblr media
PREPARACION DE TRAMPAS
Para colocar el parche de atrayente, debe quitarse la cubierta de la envoltura de cada atrayente y presionar el parche contra la superficie de la trampa para que el adhesivo de la parte posterior del parche se adhiera a la superficie de la trampa. b) Después de colocar los atrayentes, en la base de la trampa se adiciona una solución de 240 ml de agua con 10 ml de Propilen glicol.
Para la revisión de la trampa, se deben separar los insectos capturados y la basura a través de un colador de malla fina, vertiendo la solución de Propilen glicol sobre un recipiente, evitando derrames y contaminación. Se coloca la etiqueta con fecha actualizada y se instala nuevamente la trampa en el árbol. El atrayente debe ser sustituido cada 6 semanas dependiendo de las condiciones ambientales.
FORMATOS DE TRAMPEO
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
CONTROL MECANICO
El control mecánico de frutos
es un método sencillo y económico que en caso de llevarse a cabo bajo una estrategia bien definida, con oportunidad y en volumen suficiente, puede reducir hasta un 60%, o más las poblaciones de moscas de la fruta, esto considerando que de manera natural el 81% de las poblaciones de Anastrepha en una región lo constituyen los estados de huevo y larva.
Cuando la actividad del muestreo reporte la presencia de larvas en un hospedero y lugar, se llevará a cabo la colecta de frutos infestados y se destruirá mediante enterramiento de los mismos.  También se empleará el enfoque preventivo, colectando frutos hospederos preferenciales para ser destruidos enterrándolos.
Tumblr media
RECOLECTA DE FRUTOS Será responsabilidad del personal de la Campaña Nacional contra Moscas de la Fruta, la recolección de fruta susceptible e infestada ubicada en poblaciones rurales, urbanas, traspatios, parques y/o áreas de producción abandonadas (>5 ha) que se localicen dentro de la zona de trabajo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
CONTROL QUIMICO
Tiene el objetivo de suprimir poblaciones de moscas de la fruta en estado adulto. Mediante la aplicación de un cebo selectivo el cual se aplica por chisquetes dirigidos al follaje de los árboles de la parte media a la parte alta de la copa del árbol, el tamaño de gota deseado es de 3 a 6 mm. La ventaja del cebo es que únicamente es atractivo para las especies de moscas de la fruta.
PASOS PARA REALIZAR EL CONTROL QUIMICO:
1.- vamos por agua a la pileta del rancho, llenamos dos tambores
2.- subimos a la camioneta las mochilas aspersoras, varillas, el atrayente, el malation 1000, la probeta, 4 cubetas, 1 escoba, 1 bolsa negra grande de basura, 1 mecate.
Al llegar a la huerta realizamos la preparación de la mezcla, la cual consta de lo siguiente:
Para un tambor de 200 litros
95% de agua
1 litro de malation ce 1000
4 litros de atrayente (cebo selectivo)
Al final lo revolevemos durante 10 minutos
3.- enseguida llenamos las bombas aspersoras, y le colocamos las varillas, es importante checar la boquillas antes de aplicar para que esta solo aplique de 3 a 6 mm por cada árbol.
4.- ya que hallamos acabado de aplicar en las huertas que tenían presencia de larva, lavamos las mochilas aspersoras, teniendo cuidado de no rociar los rios
EXPERIENCIA PERSONAL REALIZANDO EL CONTROL QUIMICO
CONTROL AUTOCIDA
En el se trabaja con la Tecnica del Insecto Esteril (TIE) La técnica del insecto estéril es un método de control de plagas de insectos respetuoso con el medio ambiente que implica la cría en masa y la esterilización, por medio de la radiación, de los insectos causantes de una plaga concreta. Una vez esterilizados, se procede a la suelta zonal sistemática de los machos desde el aire en unas zonas definidas, donde se aparean con hembras silvestres sin que haya descendencia, con lo que se reduce la población causante de la plaga.
MATERIAL BIOLOGICO A UTILIZAR (moscas esteriles)
Anastrepha ludens cepa bisexual
Anastrepha ludens cepa Tapachula 7
PROCEDIMIENTO A REALIZAR:´
Se recoge la pupa (huevecillo de la mosca) a San Luis Potosí
Se traslada el material biológico al Centro de Empaque
Ahí se empaca en torres grandes, donde se colocan en una bandeja la pupa (cepa bisexual o cepa Tapachula 7), también agregan almohadillas húmedas para que la mosca beba agua, se le ponen también serpentines, los cuales ayudan a que la mosca no se estrese, y agregan azúcar con agua para que tenga alimento.
Los dejan alrededor de una semana en el cuarto de maduración
Pasada la semana las moscas ya en estado adulto son trasladadas a un cuarto frio para dormirlas y para que sea más fácil su manipulación al momento de montarlas a la avioneta.
Enseguida nos trasladamos a la pista de aterrizaje y solo se espera el momento para que den la orden de despegar. El piloto, ya tiene consigo la información sobre donde se arrojaran las moscas.
Tumblr media
CON LA AYUDA DE CADA UNA DE LAS TECNICAS CON LAS QUE MANEJA LA CAMPAÑA NACIONAL CONTRA MOSCAS DE LA FRUTA, AYUDAMOS A ERRADICAR, SUPRIMIR Y DISMINUIR LA PLAGA DE LA MOSCA MEXICANA DE LA FRUTA EN CITRICOS.
SIGUEME PARA MAS CONTENIDO!!!!
4 notes · View notes
12endigital · 3 months
Text
Kartogroup Spain instala un huerto de autoconsumo de 1,7 MWp con Cubierta Solar
Kartogroup Spain, compañía castellonense especializada en la fabricación y distribución de papel tisú, cartón y productos de un solo uso, ha apostado por el autoconsumo fotovoltaico con la instalación de un huerto de 1,7 MWp. Una medida de ahorro y sostenibilidad con la que la compañía busca una mayor competitividad y abre camino hacia su descarbonización, evitando la emisión de 832 toneladas de…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ferrolano-blog · 1 year
Text
¿Por qué no despegan las comunidades energéticas? El ayuntamiento de Xixón lleva prácticamente tres años intentando cumplir con el mandato plenario de una proposición presentada por Podemos-Equo Xixón y recogida por los vecinos del barrio de Santa Bárbara que pedía la creación de una Comunidad Energética allá por 2020, parece que al final se logrará en este mismo mes... Frente a las 33 de España, uno de los países de la UE con más horas sol, Alemania cuenta ya con 1750 y Dinamarca con 500
0 notes
carabanchelnet · 2 years
Text
Tumblr media
📌Vox retira su petición para constituir una comisión de estudio sobre las residencias de ancianos tras recibir presiones desde el PP madrileño 📌El Gobierno de Ayuso devuelve dinero público destinado a la FP y luego 30.000 estudiantes se quedan sin plaza 📌Denuncias vecinales obligan a Ayuso a multar con más de 220.000 euros a viviendas turísticas ilegales en Madrid 📌Algo está pasando con las advecciones de calima en España 📌La estrategia del miedo 📌Estas son las 73 medidas del Plan de Contingencia: Más autoconsumo y renovables 📌Ser mujer latina en el Estado español 📌El Ayuntamiento saca a concurso la venta de 25 parcelas en 11 distritos, entre los que se encuentra Carabanchel, y recibe 14 ofertas https://carabanchel.net
0 notes
mexican-rose · 2 years
Text
Insomnio
Entonces todo empieza a cambiar y la ansiedad comienza a soplarme en el oído por las madrugadas y el sueño se me vuelve tan ligero hasta desaparecer y me encuentro en las tinieblas rogando por poder cerrar los ojos y dejar de pensar, porque me duele y porque estoy cansada, pero por sobretodo porque sé, que es el inicio del periodo éste de mi autoconsumo.
Estoy comenzando a alimentarme de mi misma y eso, justamente eso, es lo que me preocupa: ya he tenido ésta hambre. Ya he tenido ésta sed. Ya he despertado con los labios secos y las mejillas amarillas y pedido perdón a mi reflejo y ya, ¡Maldita sea ya! Le he prometido que sería la última vez y me he mentido.
Entonces todo empieza a cambiar y la ansiedad comienza a soplarme en el oído por las madrugadas y el sueño se me vuelve tan ligero hasta desaparecer y me encuentro en las tinieblas rogando por poder cerrar los ojos y dejar de pensar...
🖤
3 notes · View notes
sociedadnoticias · 2 days
Text
Colaboran Farmalider Group y MASPV impulsar energía verde en el sector farmacéutico
La alianza estratégica alcanzada entre Farmalider Group y MASPV reducirá su huella de carbono en 70 toneladas anuales de CO₂ Por Deyanira Vázquez | Reportera Farmalider Group, un referente en innovación farmacéutica, ha activado su nueva instalación fotovoltaica en Laboratorios Edefarm, (Valencia), alcanzando un autoconsumo energético del 32%. Este proyecto, en colaboración con MASPV, pioneros…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
upeniana · 16 days
Text
Elementos del cambio y transformación en el proyecto de sostenibilidad.
Mediante este sistema de indicadores se pudo realizar una evaluación al proyecto sustentable de “Haciendo cambios, generando conciencia y rescatando Zapalinamé”
De Saltillo Coahuila, brindando resultados tanto tangibles como intangibles.
Como producto, resultado de las actividades planeadas en este proyecto sustentable, tengo que están los instrumentos de evaluación como: Información acerca del propósito, objetivos y plan de trabajo, establecimiento de fechas de intervención, recabar opiniones, sugerencias y datos importantes, implementación de entrevista, implementación de encuesta, implementación de testimonios, trabajo colectivo para la realización de propuestas de mejora a enviar a instituciones públicas y privadas, realización de información para difundir en redes sociales, la colonia y con familiares para preservar y generar un cambio de conciencia a cerca de la sierra de Zapalinamé los participantes ya han obtenido beneficios tangibles e intangibles.
Por su parte, los usuarios participantes, así como, las personas que respondieron alguna encuesta están conscientes de los efectos negativos que se han realizado en el medio ambiente y asimismo de los beneficios que trae consigo el realizar actividades de autoconsumo, mejorando de esta forma, tanto su alimentación como su economía y, por consiguiente, se crea esta responsabilidad ambiental y responsabilidad ciudadana.
Ahora bien, el elemento impacto, que son los cambios o transformaciones en las condiciones de vida, pensamiento, actitudes y comportamiento de los beneficiarios, provocados por los efectos de la utilización de los productos del proyecto.
Aunque, si se está logrando crear en los participantes y sus familias, el fomento y una conciencia colectiva hacia el cuidado del medio ambiente y el autoconsumo, así como, un cambio de actitud. Impacto que es favorable, en cuanto a que, algunos habitantes están realizando estas acciones sustentables para mejorar el medio ambiente, la economía y apoyar.
Aún falta mucho por abarcar, escuelas por considerar para que participen en acciones de sustentabilidad ambiental con el objetivo de garantizar un desarrollo sustentable. Así como, seguir fomentando en los niños, jóvenes y adultos, la conciencia para promover nuevos hábitos sustentables en pro del ambiente y en general cambiar la cultura que se tiene por una cultura ambiental.
Tumblr media
0 notes