Tumgik
#eptadone
astroneira · 9 months
Note
4, 5, 7, 8, 10, 15, 17, 19, 20, 24 and 25 for the music ask game
Hi!! Sorry for responding just now dear, thank you!! 🫶🏼
4. Top song
Gonna pick my most listened song of the week:
5. Top album (of the week)
Wave by Antonio Carlos Jobim
7. Favourite short song
(silly little men going nuts here😳😳😳)
8. Song that reminds you of me
Anything related to Rino Gaetano actually! :)
10. Song coming of age
15. Favourite instrumental song
I love PLENTY of instrumental songs. But this one is just too epic to me
17. Favourite love song
19. non love song you would still play at a wedding
20. A song that makes you emotional
24. Favourite song with piano
25. Favourite song with violin
2 notes · View notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Milano: Un concerto unico e irripetibile per celebrare i 50 anni di CRAMPS RECORDS al Teatro Lirico Giorgio Gaber
Milano: Un concerto unico e irripetibile per celebrare i 50 anni di CRAMPS RECORDS al Teatro Lirico Giorgio Gaber. Giovedì 6 aprile al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano (Via Larga, 14 – ore 21.00) andrà in scena il concerto “CRAMPS RECORDS 1972 – 2022”, un evento unico e irripetibile, con protagonisti gli artisti e la storia della Cramps, la casa discografica ideata e fondata nel 1972 da Gianni Sassi, per oltre due ore di musica live. La serata, presentata da Jo Squillo, avrà inizio con il primo dei due set di Patrizio Fariselli Area Open Project interamente dedicato al primo indimenticabile album degli Area “Arbeit Macht Frei”, pietra miliare di quel mix ardito di sperimentazione, free jazz, elettronica e rock che è la cifra del gruppo e che quest'anno compie mezzo secolo della sua pubblicazione, avvenuta nel 1973. A seguire, gli Skiantos si esibiranno con 5 dei loro brani più famosi “Largo all’Avanguardia”, “Io sono uno skianto”, “Eptadone”, “Diventa demente” e “Io ti amo (Sesso e Karnazza)”. Sarà poi il momento di Eugenio Finardi insieme a Carlo Boccadoro, protagonisti insieme sul palco, per un set che si preannuncia particolarmente significativo. Lucio Fabbri & Friends realizzeranno una performance con tre brani, “Pane quotidiano” di Alberto Camerini, “Maestro della voce” della PFM e “Musica Ribelle” di Eugenio Finardi, mentre Andrea Tich presenterà un medley con alcuni brani tratti dal suo album Cramps "Masturbati". Carlo Boccadoro tornerà sul palco per esibirsi con "Dream" di John Cage, prima di lasciare il palco al secondo set di Patrizio Fariselli Area Open Project, con altri brani del repertorio Area, un omaggio a Franco Battiato e al suo “Povera Patria”, e l’attesissimo brano “Gioia e rivoluzione”. I biglietti per il concerto “CRAMPS RECORDS 1972 – 2022” sono disponibili in prevendita su TicketOne e Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano https://www.ticketone.it/artist/cramps/ Il concerto “CRAMPS RECORDS 1972 – 2022” è prodotto dalla Redshift di Stefano Piantini, con la collaborazione di Re Nudo. La regia del concerto è di Roberto Manfredi, ex discografico, autore e regista che collaborò con Gianni Sassi per il lancio della sua etichetta Rock 80. Di prossima uscita è il docufilm "Gianni Sassi - l'occhio, l'orecchio, la gola" di Roberto Manfredi e Stefano Piantini, prodotto da Redshift Art and Culture Publishing di Stefano Piantini, con la regia di Roberto Manfredi, che racconta a 360 gradi la molteplice e vulcanica attività culturale di Gianni Sassi: art director, fotografo, editore, discografico, pubblicitario, organizzatore di eventi e festival, imprenditore culturale. Il docufilm è suddiviso in tre capitoli: l'occhio che racconta l'arte grafica e pubblicitaria di Gianni Sassi; l'orecchio che si focalizza su tutta la discografia della Cramps Records e delle sue altre etichette; infine, la gola dedicata alla prima rivista letteraria di cibo e cultura materiale da cui nacque il movimento Slow Food. Al docufilm partecipano artisti come Patrizio Fariselli, Eugenio Finardi, Ares Tavolazzi, Jo Squillo, Paola Pitagora, Lucio Fabbri, Andrea Tich, Gaetano Liguori, filosofi e docenti come Aldo Colonetti e Denis Curti, giornalisti come Paolo Calcagno, Luca Pollini, Renato Marengo, discografici e operatori culturali come Stefano Senardi, Mario Giusti, Monica Palla e lo stesso Roberto Manfredi, chef come Claudio Sadler e altri. Sono inseriti anche omaggi a Franco Battiato, Demetrio Stratos, John Cage e Freak Antoni. A cinquant’anni dall’esordio, i musicisti e la musica della Cramps mantengono intatte la qualità, la forza, la creatività che hanno sempre contraddistinto la nascita della casa discografica. Negli anni, Cramps ha pubblicato gli album di Area, Eugenio Finardi, Lucio Fabbri, Alberto Camerini, John Cage, Walter Marchetti, Jo Squillo, Andrea Tich, Arti e Mestieri, Canzoniere del Lazio, Luigi Venegoni, Giganti, Antonietta Laterza, Paolo Tofani, e molti altri artisti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
gcorvetti · 1 year
Text
9 anni
Sono tanti, sono pochi? Sono quelli che sono e non ci puoi fare niente, avrebbe detto sorridendo Roberto Freak Antoni, un mito, un genio, un tizio strano, uno con una voce incredibilmente non canonica. Prima di Elio e le storie tese (che hanno preso il nome dall'intro di Eptadone degli Skinatos), c'erano gli Skinatos (anche gli Squallor, ma questa è un'altra storia). Antoni era un tizio comico ma di una comicità diversa, sarcastica e irriverente, ma non come fanno quei minchioni della stand up comedy adesso che insultano senza un motivo ironico plausibile. Fatto sta che Roberto nel tempo ha creato un muro di ironia che solo lui poteva, non solo con gli Skiantos ma anche da solo con spettacoli teatrali che prendevano il marcio della società e lo sputavano in faccia alla società stessa, manchi tanto Freak.
youtube
0 notes
paroxetinaa · 2 years
Text
5 notes · View notes
miozio · 4 years
Text
L'inquilino del terzo piano ascolta Eptadone
Skiantos
1 note · View note
diceriadelluntore · 5 years
Photo
Tumblr media
Storia Di Musica #75 - Skiantos, Kinotto, 1979
L’album di oggi, per una volta, non lo voglio ricordare per la perfeziona tecnica con cui è suonato, per la maestria del cantante o dei musicisti, per i successi di vendite. Lo voglio ricordare invece perchè rappresenta l’apice di un periodo dove un gruppo di giovani, che giocavano sull'irriverenza e sulla decostruzione dell’immaginario sociale, innestanto la musica di demenzialità, termine da loro coniato, ma che dietro lo spirito da deficienti nascondeva riflessioni niente male su quel tempo. Bologna, 1977: la prima generazione di laureati al DAMS, gli anni di piombo, un clima pesante di tensione. Uno di loro, Roberto “Freak” Antoni si è appena laureato con una tesi sui Beatles e vuole mettere su un gruppo, formato da 5 cantanti e 5 musicisti e un batterista, tutti dalla tecnica perlomeno discutibile. Grazie alla Harpo’s Bazaar di Oderso Rubini, nel 1977 gli Skiantos pubblicano Inascoltabile: in un miscuglio grezzo di rock’n’roll e ironia trasgressiva, la musicassetta (un cult per i collezionisti, poi ristampata in LP due anni dopo), prende spunto dalla ruvidezza e l’immediatezza punk in cui sono iniettati i testi clamorosamente non-sense di Antoni. Nel 1978 la band si assesta nella sua formazione storica: Freak Antoni, Andrea “Jimmy Bellafronte” Setti, Stefano “Sbarbo” Cavedoni, il bassista Frankie Grossolani, i chitarristi Fabrio “Dandy Bestia” Testoni e Andrea Bellombrosa, fino al leggendario batterista Leo “Tormento Pestoduro”. Nel 1978 passano alla Cramps di Gianni Sassi, e unici della loro generazione a parlare la stessa lingua dei ragazzi: pubblicano prima il singolo Karabigniere Blues\ Io Sono Un Autonomo e l’album Mono tono, reso celebre dalla prima “hit” Sesso&karnazza. Iniziano anche ad esibirsi in live diventati di culto perchè spesso gettavano loro ortaggi al pubblico, e in questo senso storica fu la loro esibizione al festival Bologna Rock del 1979 dove la perfomance della band consistette in un adunata sul palco, la costruzione di una cucina e la cottura di una pastasciutta: ai conseguenti fischi e urla del pubblico, Antoni rispose con “Non capite un cazzo: questa è avanguardia, pubblico di merda”. Sempre nel 1979, prodotto nientemeno che da Paolo Tofani degli Area, pubblicano il loro disco più bello e famoso: Kinotto. Seppur con il loro dissacrante stile, Kinotto contiene alcuni pezzi che nel loro piccolo hanno fatto la storia della canzone italiana, soprattutto per l’immaginario mitico dei testi: Mi Piacciono Le Sbarbine (Non posso farci niente (mi piaccion le sbarbine)\mi sento deficiente\ (yeah, yeah, yeah)\ lo so che non conviene\ (oh no mai)\però voglio starci assieme\ (oh yes), Kinotto (un kinotto ogni due ore fa passare il malumore), Freezer (con il leggendario verso “Stare solo mi fa bene ma poi mi rompo i coglioni”, il rock di Se Mi Ami Amami, il leggendario Gelati, “che costano milioni”. Musicalmente il disco è un portento rispetto ai precedenti, anche per amalgama del gruppo, che tenta anche una partecipazione al Festival di Sanremo ‘80 con Fagioli, che compare nelle successive ristampe di Kinotto. Dopo il brutto Pesissimo, Freak Antoni tenta la carriera solista con la musica swing e lo pseudonimo di Beppe Starnazza. Gli Skiantos nel 1984 tentano una nuova formula con Ti Spalmo La Crema (dalla comica copertina) ma i tre rimasti (Antoni, Cavedoni e Setti) stentano. La band si scioglie. Ma dura poco: nel 1987 il ritorno vero, con il classico Non C’è Gusto In Italia Ad Essere Intelligenti, forse quello musicalmente meglio suonato, con canzoni culto come Rantola Ancora, Sono Un Ribelle Mamma e Gli Italiani Sono Felici. Nel frattempo una band che secondo la leggenda si ispira a loro, gli Elio E le Storie Tese (nome che sarebbe un omaggio ad un verso di Eptadone, citando le «storie pese» presenti nel talkin' iniziale) li sorpassa in forza e soprattutto successo, relegando il ricordo degli Skiantos nel sottobosco dei soli appassionati. Un ultima breve stagione di ribalta la hanno con la partecipazione come resident band alla trasmissione televisiva a Colorado con Diego Abatantuono, prima che un male incurabile aggravasse le condizioni di Freak Antoni che ci lascia nel febbraio 2014. Rimangono un gruppo dalle idee si demenziali ma dallo spirito unico, dalle genialate uniche e che sono stati, loro malgrado, i papà dell’alluvione di cabarettismo musicale: Sebbene cantassero: Se hai del sangue nelle vene se hai midollo nelle ossa son finite le tue pene con il rock avrai la scossa Il rock ti da lo shock Il rock ti da lo shock Il rock ti da lo shock Faccio un rock banale perché sono un animale ma che gran tedio ci dev'essere un rimedio (il Rock Ti Dà Lo Shock).
13 notes · View notes
willytherat · 7 years
Link
0 notes
marcovalentinoarc · 3 years
Photo
Tumblr media
Eptadone - Skiantos 1978 https://www.instagram.com/p/CLfIZcnhLQX/?igshid=fppb7xqweaxa
0 notes
gargantua · 5 years
Video
youtube
SKIANTOS Eptadone
0 notes
henrifelix · 7 years
Audio
(via https://open.spotify.com/track/2cBvl7igLDFkm5EogUQQYj)
0 notes
arcadialeon · 7 years
Text
eptadone
0 notes
miozio · 4 years
Text
Eptadone
5 notes · View notes