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#il risarcimento del danno
stefanoligorio · 8 months
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Alcuni articoli, di Stefano Ligorio, su: Codice Civile, Codice di Procedura Civile, Giurisprudenza, Processo Civile, Risarcimento del Danno, Malasanità, CEDU…
Legge e Diritto – Il risarcimento per l’irragionevole durata del processo, ai sensi della legge 24 marzo del 2001 n. 89 (legge Pinto).
Legge e Diritto – La risarcibilità del danno da ridotta capacità lavorativa nel minore, nello studente, o nel disoccupato, secondo la giurisprudenza in materia.
Legge e Diritto – ‘Giustizia’ nella giustizia civile..
Legge e Diritto – L’atto di citazione -art. 163 c.p.c.- nel processo civile.
Legge e Diritto – Modifica del ‘petitum’ e della ‘causa petendi’ ai sensi dell’ex art. 183 del c.p.c.
Legge e Diritto – Suprema Corte di Cassazione su modifica del ‘petitum’ e della ‘causa petendi’.
Legge e Diritto – Il ‘ne bis in idem’ nel processo civile.
Legge e Diritto – In sede di Appello possono essere richiesti i danni verificatosi nel corso del giudizio di I Grado -‘incolpevolmente’ non dedotti-, oltre ai danni avvenuti posteriormente alla data dell’udienza di precisazione delle conclusioni.
Legge e Diritto – Il principio di non contestazione -art. 115 c.p.c.-.
Legge e Diritto – Suprema Corte di Cassazione su osservazioni o note critiche alla ctu svolte per la prima volta in comparsa conclusionale.
Legge e Diritto – Le conseguenze della ‘colpa grave’ e/o ‘malafede’ -ex art. 96 c.p.c.-, di una parte, nel processo civile.
Legge e Diritto – L’atto di citazione produce l’interruzione del termine di prescrizione e la sospensione dello stesso per tutta la durata del processo civile e fino al momento in cui passa in giudicato la sentenza che definisce il giudizio.
Legge e Diritto – Il danno esistenziale nel risarcimento del danno.
Legge e Diritto – Ricorso davanti al Giudice di Pace senza avvocato. E’ possibile, e non solo davanti al Giudice di Pace.
Legge e Diritto – La misconosciuta, particolarmente insidiosa, e frequente, malasanità in ambito psichiatrico.
Legge e Diritto – Legge e giurisprudenza in tema di consenso informato al paziente, da parte del medico.
Legge e Diritto – I patti successori.
Legge e Diritto – Confusione e arbitrarietà dei Comuni sulla propria compartecipazione alla quota sociale per le rette dei pazienti ricoverati nelle cliniche RSSA.
Legge e Diritto – Obbligo della ASL di remunerare i ricoveri, in RSA o RSSA, che si protraggano oltre la scadenza dell’originaria ammissione.
Legge e Diritto – Deduzioni in ordine a eventuale ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo (con sede a Strasburgo), per l’irragionevole durata del processo (legge Pinto), ai sensi dell’art. 6, 13, e 41, della CEDU.
Legge e Diritto – Legalità, legge, e giustizia.
(brevi note su legge e diritto) – Alcune (tassative) regole da seguire nell’utilizzo della postepay (o di altre carte ricaricabili)…
(brevi note su legge e diritto) – Il nuovo limite di impignorabilità delle pensioni.
(brevi note su legge e diritto) – Risarcimento del danno alla salute – menomazione coesistente e menomazione concorrente.
(brevi note su legge e diritto) – Deduzione di un fatto non contestato (secondo il principio di non contestazione) in sede di impugnazione.
(brevi note su legge e diritto) – Sospensione dall’esercizio della professione sanitaria per mancata ottemperanza all’obbligo vaccinale – la controversia appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario.
(brevi note su legge e diritto) – L’onere di contestazione.
(brevi note su legge e diritto) – Nel procedimento disciplinare è possibile nominare un unico difensore.
(brevi note su legge e diritto) – Deposito di una seconda comparsa di risposta ammissibile, purché avvenga in buona fede e nei termini di cui all’art. 167 c.p.c.
(brevi note su legge e diritto) – Mancata tempestiva contestazione retrattabile nei termini previsti dall’art. 183 c.p.c.
(brevi note su legge e diritto) – Attività del consulente tecnico d’ufficio e partecipazione di tutte le parti del processo.
(brevi note su legge e diritto) – Il principio di non contestazione applicabile anche ai giudizi antecedenti la l. n. 69 del 2009.
(brevi note su legge e diritto) – Referto di pronto soccorso: atto pubblico che fa piena prova sino a querela di falso.
(brevi note su legge e diritto) – Giudice minorile e perdono giudiziale.
(brevi note su legge e diritto) – Contestazioni e rilievi critici alla consulenza tecnica d’ufficio per la prima volta in memoria di replica.
(brevi note su legge e diritto) – L’indicazione erronea della data nel testamento olografo può essere rettificata dal giudice.
(brevi note su legge e diritto) – Strumenti da utilizzare nell’interpretazione del contratto.
(brevi note su legge e diritto) – La difettosa tenuta della cartella clinica in sede di processo.
(brevi note su legge e diritto) – Il risarcimento del danno per colpa medica – la responsabilità contrattuale.
(brevi note su legge e diritto) – La morte del coniuge in pendenza del processo di divorzio determina la cessazione della materia del contendere.
(brevi note su legge e diritto) – Nel giudizio di opposizione al decreto di liquidazione del compenso al CTU, il giudice deve tener conto della difficoltà, della completezza e del pregio della relazione peritale.
(brevi note su legge e diritto) – Mancata ammissione di un mezzo istruttorio e vizio della sentenza.
(brevi note su legge e diritto) – Responsabilità contrattuale e consenso informato.
(brevi note su legge e diritto) – Consulenza tecnica d’ufficio – Critiche dal consulente e/o dal difensore di una parte.
(brevi note su legge e diritto) – Consenso informato e carenze strutturali e organizzative dell’ospedale o della casa di cura.
(brevi note su legge e diritto) – Consenso informato più specifico nell’ambito dei trattamenti meramente estetici.
(brevi note su legge e diritto) – Appello e principio di disponibilità delle prove.
(brevi note su legge e diritto) – Il danno da perdita di guadagno di un’attività commerciale può essere quantificato in via equitativa.
(brevi note su legge e diritto) – Il termine di 90 giorni per la notifica del verbale decorre dal momento della rilevazione della violazione.
(brevi note su legge e diritto) – In sede di precisazione delle conclusioni vanno, specificatamente, reiterate le richieste istruttorie non accolte.
(brevi note su legge e diritto) – Errore di fatto rilevante ai fini della revocazione di una sentenza.
(brevi note su legge e diritto) – La nota spese del consulente tecnico deve essere specifica e corredata della documentazione delle spese documentabili.
(brevi note su legge e diritto) – Esula dal vizio di legittimità qualsiasi contestazione svolta in relazione al convincimento del giudice di merito formatosi sull’esame del materiale probatorio.
(brevi note su legge e diritto) – Non è necessario che il verbale contenga l’indicazione del certificato della regolare taratura dell’apparecchio autovelox.
(brevi note su legge e diritto) – Guida in stato di ebbrezza – sospensione della patente di guida ex art. 186 del codice della strada e sospensione cautelare/preventiva ai sensi dell’art. 223 del medesimo codice.
(brevi note su legge e diritto) – Inammissibile il deposito di una memoria istruttoria ex art. 183 co. VI c.p.c. integrativa, anche se depositata entro il termine prescritto.
(brevi note su legge e diritto) – In tema di risarcimento del danno patrimoniale sotto l’aspetto del lucro cessante…
(brevi note su legge e diritto) – La domanda risarcitoria/sanzionatoria ex art. 96 c.p.c.
(brevi note su legge e diritto) – Le controversie sulla determinazione del compenso dell’amministratore di condominio sono di competenza del giudice ordinario e non del giudice del lavoro.
(brevi note su legge e diritto) – Inammissibile il ricorso per cassazione (ai sensi dell’art. 111, comma 7, Cost.) avverso i provvedimenti che disciplinano la frequentazione tra genitori e figli.
(brevi note su legge e diritto) – L’assegnazione, al genitore collocatario del figlio minorenne, della casa familiare è dettata dall’esclusivo interesse della prole.
(brevi note su legge e diritto) – Provvedimenti nell’interesse dei minori: quando è competente il tribunale per i minorenni e quando il tribunale ordinario.
(brevi note su legge e diritto) – Equa riparazione e soccombenza reciproca ai sensi dell’art. 92, co. 2, c.p.c.
(brevi note su legge e diritto) – Convivenza stabile e causa di non espellibilità dello straniero…
(brevi note su legge e diritto) – Caparre, clausole penali e altre simili, in materia contrattuale, non necessitano di specifica approvazione…
(brevi note su legge e diritto) – Ricorso per cassazione per liquidazione delle spese, da parte del giudice di merito, in eccesso rispetto alla tariffa massima.
(brevi note su legge e diritto) – Contratto d’opera per la riparazione di una macchina.
(brevi note su legge e diritto) – Demansionamento professionale del lavoratore e sopravvenuto difetto dell’interesse ad agire…
(brevi note su legge e diritto) – Pensione di invalidità e indennità di accompagnamento percepite dalla madre convivente dell’ex coniuge e assegno divorzile.
(brevi note su legge e diritto) – Il vizio di ultrapetizione è ravvisabile unicamente nel caso in cui il giudice attribuisca alla parte un bene non richiesto o maggiore di quello richiesto.
(brevi note su legge e diritto) – Il riconoscimento della sottoscrizione di una scrittura privata.
(brevi note su legge e diritto) – Pagamento del corrispettivo per affidamento in custodia, da parte della polizia di Stato, di un veicolo.
(brevi note su legge e diritto) – Il deposito dei documenti probanti nel procedimento ex art. 702 bis c.p.c.
(brevi note su legge e diritto) – Fede privilegiata e personali apprezzamenti del pubblico ufficiale trascritti nel verbale.
(brevi note su legge e diritto) – La ripartizione delle spese inerenti la singola proprietà esclusiva.
(brevi note su legge e diritto) – L’ordine giudiziale di reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato.
(brevi note su legge e diritto) – La richiesta di documentazione di un soggetto terzo alla Pubblica Amministrazione, ai sensi del co. 1 dell’art. 391 quater c.p.p. o ai sensi della Legge 241/90.
(brevi note su legge e diritto) – Gli atti pubblici (art. 2699 c.c.).
(brevi note su legge e diritto) – Il principio del ‘dedotto e il deducibile’ attiene unicamente alla stabilità degli effetti della statuizione della sentenza e non al suo contenuto generale.
(brevi note su legge e diritto) – Imponibilità della plusvalenza.
(brevi note su legge e diritto) – Cartella clinica e fede privilegiata.
(brevi note su legge e diritto) – Rimborso di buoni postali fruttiferi cointestati.
(brevi note su legge e diritto) – Sanzioni amministrative collegate al tributo e avviso di accertamento.
(brevi note su legge e diritto) – Il diritto alla corresponsione dell’assegno sociale prevede, come unico requisito, lo stato di effettivo bisogno del titolare.
(brevi note su legge e diritto) – Le clausole nei contratti tra professionista e consumatore devono essere chiare e comprensibili.
(brevi note su legge e diritto) – L’atto pubblico e la querela di falso.
(brevi note su legge e diritto) – L’atto di costituzione in mora.
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generalevannacci · 5 months
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Un gioielliere viene rapinato da tre imbecilli che si improvvisano ladri (il che non li assolve né dall'essere ladri né dall'essere imbecilli), armati di armi giocattolo a cui hanno tolto il tappo rosso.
Durante la rapina minacciano di morte il gioielliere e la moglie, poi ottenuto il bottino fuggono ma siccome sono ladri improvvisati vengono raggiunti dal gioielliere armato con un'arma vera che è autorizzato a detenere solo ed esclusivamente nel suo negozio.
Il gioielliere spara e non per difesa ma per recuperare il maltolto e per vendicarsi delle minacce oltre che del furto.
Due restano morti e uno ferito. Ad uno dei morti a terra, il gioielliere sferra dei calci.
In tribunale il gioielliere viene riconosciuto colpevole per avere sparato non per difendersi e la cosa mi pare evidente.
Quando lo ha fatto non era in pericolo di vita lui e nemmeno la moglie o altri suoi cari o collaboratori.
O meglio, in pericolo erano solo i passanti che avrebbero potuto trovarsi sulla traiettoria dei proiettili.
Gli danno diciassette anni e non essendo un avvocato non mi spingo a dire che siano stati troppi o troppo pochi.
Potrei scrivere qui le mie impressioni in merito all'entità della condanna ma lascerebbero il tempo che trovano o potrei parlarne al bar Seventyfive e sarebbe tempo ancora più sprecato.
Il gioielliere è stato giudicato e condannato secondo la legge italiana che i giudici sono tenuti ad applicare, per giusta o ingiusta che sia. Punto.
Il gioielliere è stato condannato da giudici che hanno esaminato dei video girati al momento della rapina, sia all'interno della gioielleria che all'esterno, quindi non solo sulla base di testimonianze o dei sentito dire.
Il gioielliere si ritiene condannato ingiustamente e incolpa non solo i giudici del suo processo o le leggi ingiuste che lo hanno visto colpevole ma addirittura incolpa "alcune frange del CSM".
Oggi la notizia spopola nei social e tanta gente si schiera con il gioielliere che viene ritenuto da alcuni perfino un eroe.
E fin qui ci può stare. Quello che non ci sta è che come il gioielliere incolpa alcune frange del CSM, la gente sui social che lo acclama, se la prenda con giudici, governo, leggi, cazzi e sdazzi, insomma con tutto il sistema democratico che regge la Repubblica dal 1946.
Poi naturalmente arriva lui, il capitone e tutte le 💩💩💩 del suo partito di 💩.
Da sempre Salvini e tutte le 💩💩💩 leghiste stracciano le palle con la difesa sempre legittima, anche quando sparacchi in mezzo a una strada, rischiando di colpire non solo i ladri ma pure i passanti.
Vogliono più armi e meno storie se vengono usate a cazzo di cane, che siano i cacciatori nelle campagne altrui, piuttosto che i gioiellieri che subiscono una rapina e si mettono a sparare tra la gente per strada.
Quello che non ci sta è che un partito politico e in prima persona il suo segretario, continuino a fare politica, o meglio a fare propaganda politica in questo modo, sfruttando drammi come questo e fingendo di non essere al governo di questa "nazione al contrario" da decenni.
Quello che non ci sta è che la lega continui ad avere poco meno del 10% di voti, stando agli ultimi sondaggi e che tanti coglioni continuino a credere alle puttanate del capitone e della schiera dei suoi scherani.
Ma se così non fosse, l'Italia non sarebbe una nazione al contrario.
PS: una cosa mi scappa, non riesco proprio a tenerla. Oltre alla condanna il gioielliere, in base alla sentenza, deve risarcire le sue vittime con più di quattrocentomila euro. Mi pare una puttanata, sempre tenendo conto di non essere un avvocato: praticamente i rapinatori (magari non proprio loro ma le loro famiglie) hanno ottenuto un risarcimento superiore all'entità del tentato furto. Se si facevano sparare direttamente facevano prima. Ma siamo una nazione a rovescio, per cui giusto così...
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mezzopieno-news · 1 year
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IL CANADA RICONOSCE GLI ABUSI SUI POPOLI INDIGENI E LI RISARCISCE
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Il Canada ha riconosciuto gli abusi effettuati e un risarcimento di 2,8 miliardi di dollari canadesi (1,93 miliardi di euro) alle popolazioni indigene métis e inuit, sottoposte ad una assimilazione forzata per quasi un secolo nelle scuole residenziali governative.
“E ora della riconciliazione” ha dichiarato Marc Miller, ministro per le relazioni corona-indigene. L’accordo è il risultato di un’azione di ammissione e di reintegro nei confronti di 325 gruppi indigeni, avviata da decenni dal governo. Il suo obiettivo è affrontare il danno collettivo causato, inclusa la perdita di lingua, cultura e patrimonio avvenuto tra il 1884 e il 1998, anno in cui fu chiusa l’ultima di queste scuole.
La somma, una delle più alte mai versate nel Paese per questo genere di programma, sarà utilizzata per finanziare l’istruzione, la cultura e la lingua indigena. Dall’inizio del XIX secolo, il governo di Ottawa ha sottratto circa 150 mila bambini indigeni alle loro famiglie per crescerli in 139 istituti residenziali con lo scopo di assimilarli forzosamente nella società, spogliandoli di fatto della loro identità. Molti hanno subito abusi fisici e sessuali, mentre si ritiene che migliaia siano morti a causa dell’incuria, della malnutrizione e delle malattie. Dal 2021, centinaia di resti di bambini indigeni in tombe anonime sono state scoperte nei siti di ex scuole, con la commissione nazionale per la verità e la riconciliazione che ha denunciato il “genocidio culturale”. Oggi circa 1,7 milioni di persone in Canada si identificano come aborigeni, la popolazione in più rapida crescita nel Paese.
___________________
Fonte: Primo ministro Justin Trudeau; CBC Radio Canada; immagine Cres Thomas
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Due giovani sposi stanno giocando a golf, quando durante un tiro di avvicinamento ad una buca la moglie sbaglia completamente il colpo e manda la palla a rompere il vetro di una villa lì vicino.
preoccupati i due si avvicinano con cautela alla casa e rimangono stupiti di quanto sia bella.
intimoriti per il danno che la palla potrebbe avere provocato e preoccupati per un eventuale risarcimento, decidono comunque di suonare alla porta. Non avendo risposta e notato che l'uscio è aperto, lo varcano piano piano.
entrati nello splendido salone notano una antica bottiglia rotta vicino alla finestra.
all'improvviso un distinto signore di mezza età, vestito in modo molto arabeggiante, si presenta loro dicendo:
- grazie per avermi liberato. Erano 5000 anni che vivevo rinchiuso in quella bottiglia. Ora posso esaudire tre desideri: due li lascio a voi, uno a testa, ma il terzo spetta a me!
il marito senza neanche pensarci dice:
- voglio uno stipendio da 100.000 euro al mese per il resto della vita!
la moglie lo segue:
- voglio una casa di mia proprietà in ogni stato del mondo!
ed il genio:
- e sia! Il mio desiderio invece è quello di fare sesso con la signora… Sapete com'è… Dopo 5000 anni di astinenza…
marito e moglie convengono che con tutto quello che ci guadagnano, vale la pena di sacrificarsi un pò, così lei si apparta con il genio…
due ore dopo, finito il tutto, il genio, accesa la sigaretta comodamente adagiato tra le lenzuola, si rivolge alla donna:
- quanti anni ha tuo marito?
- 35… Perché?
- e tu?
- 33, ma perché?
- non vi sembra che alla vostra età sia il caso di smettere di credere ai geni delle bottiglie?
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lamilanomagazine · 7 days
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Forlì, “Truffa del pedone”: i Carabinieri di Cesenatico smascherano due persone 
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Forlì, “Truffa del pedone”: i Carabinieri di Cesenatico smascherano due persone. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.RM. della Compagnia di Cesenatico hanno denunciato due uomini ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di interruzione di pubblico servizio, procurato allarme, simulazione di reato e favoreggiamento personale. La denuncia ha origine da un intervento effettuato dai carabinieri l’11 aprile a Cesenatico in Viale Mazzini, su richiesta del personale del 118 intervenuto a seguito dell’investimento di un pedone. Il primo, un 52enne, ha dichiarato che, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, veniva investito da un’autovettura che si allontanava senza prestare soccorso. L’altro uomo, un 32 enne presente sul posto, è stato indicato come unico testimone dell’evento, confermando la versione fornita dalla vittima. Successivamente quest’ultima è stata trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile “M. Bufalini” di Cesena dove, dopo le prime cure, è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni per le lesioni riportate. I militari intervenuti hanno analizzato le immagini di un sistema di videosorveglianza privato presente sul luogo dell’incidente, accertando che, il 52 enne, subito dopo il passaggio di un’automobile si era volontariamente steso sulle strisce pedonali pensando di non essere visto. Nel frattempo, allo stesso modo, il più giovane (suo complice ed unico testimone dell’evento), aveva provveduto a cospargere a terra alcuni generi alimentari allo scopo di rendere più credibile quanto raccontato dal primo uomo. Il tutto, era verosimilmente simulato, al fine di richiedere un successivo risarcimento del danno al fondo di garanzia per le vittime della strada. Accertata la reale dinamica dell’evento, i due uomini sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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risarcimentomedico · 17 days
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Risarcimento per Danno Medico, chi può richiederlo?
Il risarcimento per danno medico rappresenta un tema delicato e di rilevante importanza nel contesto del diritto civile e della tutela della salute in Italia.
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In questo documento, esamineremo in dettaglio la natura del danno medico, il processo attraverso il quale si può richiedere un risarcimento, e chi sono i soggetti legittimati a farlo.
Il tono sarà professionale, con l'obiettivo di fornire informazioni precise e basate su dati e normative vigenti.
Cosa è il Danno Medico?
Il danno medico si verifica quando un paziente subisce lesioni fisiche, psichiche o un deterioramento delle condizioni di salute a seguito di un trattamento sanitario non conforme agli standard di cura attesi.
Questo include errori di diagnosi, errori in interventi chirurgici, trattamenti inappropriati, mancanza di consenso informato, e ogni altra forma di negligenza medica.
Tipologie di Danno
Danno fisico: Qualsiasi lesione che impatti l’integrità fisica del paziente.
Danno morale: Sofferenze psicologiche e disagio emotivo derivante dal trattamento medico.
Danno biologico: Compromissione permanente o temporanea delle capacità funzionali dell’individuo.
Danno estetico: Cambiamenti nell'aspetto esteriore che possono influenzare la percezione di sé e le relazioni sociali.
Come Funziona il Risarcimento?
Il risarcimento per danno medico si basa su principi di responsabilità civile.
Il paziente (o i suoi eredi) deve dimostrare che il danno subito è diretta conseguenza di un trattamento medico che non ha rispettato i le regole dell'arte medica.
Fasi del Processo di Richiesta
Consulenza medico-legale: È fondamentale acquisire un parere da parte di un consulente tecnico, che possa attestare la sussistenza del nesso causale tra il trattamento e il danno.
Raccolta della documentazione: Documentazione medica, testimonianze, e qualsiasi altro elemento utile a supportare la tesi del paziente.
Notifica e negoziazione: Spesso si cerca un accordo extragiudiziale con la struttura sanitaria o il professionista coinvolti.
Azione legale: Se non si raggiunge un accordo, sarà necessario intraprendere un'azione legale, per cui è consigliabile l'assistenza di un avvocato specializzato in malpractice medica.
Chi può Richiedere il Risarcimento?
Il risarcimento può essere richiesto da:
Il paziente direttamente danneggiato: La persona che ha subito direttamente il danno a seguito di malpractice.
Gli eredi legali: In caso il danno medico abbia causato la morte del paziente.
Altri soggetti indirettamente danneggiati: Come i familiari che hanno subito un danno morale o psicologico a seguito degli eventi accaduti al paziente.
Quadro Normativo
La legislazione italiana prevede una serie di norme che regolano la responsabilità medica, inclusi il Codice Civile e specifiche leggi che disciplinano la professione medica e la tutela dei diritti dei pazienti.
Inoltre, recenti riforme hanno cercato di chiarire ulteriormente i diritti dei pazienti e le procedure di risarcimento.
Conclusioni
Il percorso per ottenere un risarcimento per danno medico è complesso e richiede una precisa documentazione e spesso l'assistenza legale specializzata.
È essenziale che i pazienti siano consapevoli dei loro diritti e delle procedure da seguire per tutelare la propria salute e integrità.
Le riforme legislative continuano a svilupparsi in questo ambito, mirando a garantire una maggiore trasparenza e giustizia per le vittime di malpractice medica.
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notizieoggi2023 · 2 months
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Esplode la crisi dei Ferragnez. Separati da mesi, guerra di diffide. Ora oscurano i volti dei figli sui social Milano, 21 marzo 2024 – Leone e Vittoria: visti nascere, crescere, fare i capricci. Ritratti ecografici, trofei da sala parto. Creature bellissime rincorse da un cellulare mentre gattonavano e poi facevano pace con la forza di gravità. Improvvisamente senza volto. Da qualche giorno i figli di Fedez e Chiara Ferragni compaiono nelle storie su Instagram della madre solo di spalle. Si abbracciano, ma di lui si vede solo la schiena stretta dalle mani della sorella. Sembrano felici, continuano a compiere gli anni e a festeggiare in maniera grandiosa. Però dentro un anonimato forzato che non hanno mai conosciuto: nel lieto evento dove la piccola ritrova finalmente "il braccialetto di New York" i fan devono accontentarsi di due piedi paffuti al fondo di un pigiama. Un tardivo ripensamento dopo l’urgenza di mettere tutto in piazza, dal battito cardiaco in poi? La rinuncia alla spontaneità e a qualche (molti) clic in più? La perplessità di chi li ama e li segue ha già prodotto un’ipotesi non confermata ma plausibile: l’immagine dei figli minori è un terreno minato in fase di separazione e i Ferragnez non fanno eccezione. Perché la storia del loro matrimonio adesso è in mano agli avvocati. Sarebbero separati da mesi: lui teme la strumentalizzazione dei bambini, lei il danno di immagine. Il rapper, tornato a vivere in affitto per tre mesi nel palazzo in cui viveva da single in zona Navigli, dall’8 marzo ha cambiato la propria immagine del profilo. Ai milioni di follower che lo seguono adesso si presenta con il microfono in mano e un cappello in testa: da solo, senza più famiglia, senza nemmeno le cognate Valentina e Francesca fra i "seguiti". Sua moglie aveva cambiato il biglietto da visita già prima che si parlasse di una crisi di coppia: con i bambini ma senza di lui e più di recente prudentissima nell’esibizione della prole. È la legge. Quando due genitori si separano o divorziano le decisioni importanti sulla vita dei figli devono essere prese in comune accordo, anche se uno dei due ha l’affidamento esclusivo. Senza intesa, in caso di pubblicazioni illegittime, interviene il giudice, che eventualmente dispone un risarcimento del danno. La situazione è critica. Una fonte vicina alla coppia conferma che Fedez avrebbe diffidato Ferragni chiedendo di non mostrare più i volti dei figli su qualsiasi mezzo di comunicazione pubblica. E lei avrebbe diffidato lui: vietato parlare delle loro faccende durante la puntata di Belve a cui Fedez parteciperà a fine mese, dove sarebbe pronto a dire tutta la verità sull’affaire Pandoro e la situazione di coppia. Intanto dovremo fare a meno dei due baby influencer e non saremo i soli a essere disperati. Nel libro ’Essere Chiara Ferragni’ Federico Mello si è domandato quanto questi bambini pagheranno l’uso che è stato fatto della loro immagine mettendoci di fronte a una realtà cinica: i social media manager ragionano per obiettivi e sanno che cuccioli e bambini sono i più cliccati in assoluto. Chi prendeva like e aumentava il potere commerciale in maniera spregiudicata alle spalle di Leone e Vittoria, adesso sarà triste. Con un’analisi quasi scientifica dei post di Chiara Ferragni, Mello ha sospettato che sotto l’inondazione di foto e reel dei due bambini non ci fosse solo l’orgoglio di mamma: i figli prendevano quasi il doppio di like rispetto a lei e venivano spalmati anche sui profili di Fedez, della nonna, delle sue sorelle. Persino del cane Matilda. "Erano i centravanti del profilo", dice. Con la separazione in corso, qualcosa è cambiato.
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lavoripubblici · 4 months
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🏃‍♀️ Impresa fuggitiva e perdita del Superbonus: come provare il danno?
☝ Il nostro esperto spiega quando e come il risarcimento è dovuto
📝 Fondamentale avere anche perizia tecnica con una stima degli importi
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giancarlonicoli · 5 months
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6 dic 2023 12:19
GEDI DI PIOMBO – CLAMOROSO: IL GIP DI ROMA, ANDREA FANELLI, RIGETTA L’ISTANZA DI PATTEGGIAMENTO DEGLI EX MANAGER DI GEDI PER LA VICENDA DEI PREPENSIONAMENTI FARLOCCHI DEL GRUPPO EDITORIALE – SECONDO IL GIUDICE LE RICHIESTE ERANO IRRICEVIBILI: L’ISTANZA È STATA CONSIDERATA TROPPO MITE RISPETTO ALLA GRAVITÀ DEI FATTI (C’È STATO UN DANNO PER L’INPS DA 16 MILIONI DI EURO). COME MAI NESSUN GIORNALE, TRANNE “IL FATTO” E “LA VERITÀ”, SI OCCUPA DELLA VICENDA? -
Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori e Antonello De Gennaro per “la Verità”
Non ci era mai capitato di assistere a una simile congiura del silenzio. […] Ieri non ha meritato, sino dopo le 21, neppure un lancio di agenzia la notizia che il gip Andrea Fanelli del tribunale di Roma (e non di Isernia) aveva rigettato l’istanza di patteggiamento di alcuni imputati eccellenti e che era stata approvata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo (presente personalmente in udienza) e dalla pm Claudia Terracina.
L’inchiesta era quella sui prepensionamenti farlocchi del gruppo Gedi, ossia della casa editrice della famiglia Agnelli-Elkann. E non è che l’udienza in Camera di consiglio per valutare la richiesta di applicazione delle pene fosse segreta. L’avevamo anticipata nei giorni scorsi e ieri […] c’era un capannello di cronisti che non ha scritto un rigo. Forse si aspettavano l’accoglimento dell’istanza.
Tutto doveva concludersi nel più assoluto riserbo, senza alcun clamore sui giornali, né quelli di destra, né quelli di sinistra. E qui sta la clamorosa novità. Infatti le notizie in Italia, solitamente escono tutte: quelle che i media progressisti nascondono vengono diffuse da quelli conservatori e viceversa.
Ma in questo caso vanno tutti d’amore e d’accordo, forse perché la questione dei prepensionamenti ottenuti con fondi statali e accollati all’Inps sono una pratica diffusa. E così sulla clamorosa inchiesta è caduto il silenzio, nonostante gli oltre 100 indagati, l’importanza del gruppo coinvolto e l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Ovvero di tutti noi.
Ma il tentativo di chiudere l’imbarazzante procedimento a tarallucci e vino è fallito miseramente. Il giudice Fanelli, considerato da tutti un magistrato perbene […] ed esterno al sistema delle correnti […], ha ritenuto che la proposta dei due indagati (Monica Mondardini, ex amministratore delegato di Gedi, oggi alla guida della Cir di Carlo De Benedetti, e Maurizio Moro, ex capo del personale) e delle cinque società (Gedi Gruppo editoriale Spa, Gedi news network Spa, Gedi printing Spa, A. Manzoni & C. Spa ed Elemedia Spa) che si sono offerte di patteggiare fossero davvero troppo morbide.
La pena concordata con la pm Terracina dalla Mondardini (difesa dall’ex Guardasigilli Paola Severino e da Maurizio Bellicasa) e da Moro (assistito da Francesco Dottore), era di cinque mesi e dieci giorni di reclusione con pena sospesa.
Gli accordi con le società (difese da Eloisa Scaroina) per la responsabilità amministrativa prevista dall’articolo 24 del decreto legislativo 231 del 2001 (indebita percezione di erogazioni pubblica e truffa a un ente pubblico) prevedevano il pagamento di 44 quote del valore di 22.000 euro per ciascuna azienda per un totale di 110.000 euro; il risarcimento del danno in favore dell’Inps per un totale di circa 16 milioni, operato mediante dissequestro parziale (già disposto dalla Procura) di parte delle somme già congelate due anni fa; messa a disposizione da parte della società di ulteriori 1,8 milioni, quale somma determinata come profitto connesso ai reati contestati.
Peccato che all’inizio dell’inchiesta la Guardia di finanza aveva valutato che il danno per l’Inps fosse di circa 22 milioni per le pensioni erogate sulla base di documentazione fasulla a un’ottantina di dirigenti e impiegati che avevano usufruito dello scivolo quando erano poco più che cinquantenni.
All’epoca l’ingiusto profitto ottenuto da Gedi […] era stato valutato in circa 38,9 milioni e non 1,8. Per questo nel dicembre del 2021, dopo tre anni di indagini, era stato deciso un sequestro preventivo di pari importo. Anche allora i giornalisti preferivano ignorare la notizia, per occuparsi magari, con entusiasmo, di reati bagatellari.
[…] Il giudice ha ritenuto irricevibili le richieste perché l’istanza di patteggiamento concordata è stata considerata troppo mite per i due manager rispetto alla gravità dei fatti contestati, mentre per le società non ricorrerebbero i presupposti per riconoscere la richiesta di attenuante per danno patrimoniale tenue.
Avete letto bene: per la Procura di Roma sottrarre 16 milioni all’Inps sarebbe un danno patrimoniale tenue, quando magari un ladro finisce in galera per avere rubato una mela. Però, nella motivazione del rigetto del patteggiamento, il gip non è entrato in considerazioni che riguardavano la correttezza o meno dei calcoli dell’illecito profitto o del risarcimento del danno. Non è servito. Le pene proposte sono state considerate manifestamente sproporzionate per difetto.
Ma anche la considerazione del danno come particolarmente tenue è stata ritenuta incongrua e non accoglibile. Alla fine Fanelli ha disposto la restituzione degli atti al pm. Adesso l’istanza di patteggiamento potrà essere riproposta a condizioni diverse. I festeggiamenti di Gedi e dei loro legali, ma anche dei giornalisti, sono rimandati a tempi migliori.
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alittlebitofhumanity · 6 months
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Schiaffi e schizzi d’acqua sul viso ai neonati del suo asilo nido: educatrice condannata per maltrattamenti
il patriarcato, che danno che fa... 😩
"ha" stato Putin ... povera, due anni per avere toccato anime innocenti... dovrebbe essere esclusa da ogni relazione umana e sociale ad vitam!
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notiziarioicurezza · 7 months
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gaiaitaliacom · 9 months
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consiglidiunavvocato · 10 months
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🔴 Risarcimento danni chirurgia estetica e chirurgia plastica. ⚖️ [👆 Leggi l'articolo - LINK IN BIO] ➡️ Gli interventi di chirurgia estetica e di chirurgia plastica sono all’ordine del giorno in Italia. Lo sviluppo delle più avanzate tecnologie in materia medico chirurgica portano migliaia di donne e uomini ad affidarsi a medici, esperti nel settore, al fine di eliminare qualche piccolo o grande difetto e per sentirsi finalmente a proprio agio con un corpo troppo spesso ostile. Può accadere, però, che il tanto desiderato intervento possa trasformarsi in un vero e proprio incubo, un’odissea che provoca oltre che un danno estetico, anche ...
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lamilanomagazine · 4 months
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Bagnolo Cremasco, Cremona: tecnica dello specchietto per truffare. Denunciato italiano 25enne
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Bagnolo Cremasco, Cremona: tecnica dello specchietto per truffare. Denunciato italiano 25enne. Al termine di un’attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Bagnolo Cremasco hanno denunciato per truffa un cittadino italiano di 25 anni, residente in provincia di Siracusa, con precedenti di polizia a carico anche per reati dello stesso genere. Un pomeriggio di fine agosto scorso, i militari di Bagnolo hanno ricevuto la denuncia di un uomo del posto che ha raccontato che, quella mattina aveva subito una truffa da parte di un uomo che, con l’uso della tecnica dello specchietto, si era fatto consegnare la somma di 300 euro come risarcimento di un danno che non aveva provocato. Nello specifico, ha raccontato che era andato al cimitero del paese e, al termine della visita, quando stava lasciando il parcheggio, ha sentito un forte rumore sulla carrozzeria della sua auto. Poi, una persona ha richiamato la sua attenzione e gli ha detto che mentre faceva manovra gli aveva urtato un faro dell’auto, chiedendo anche di essere rimborsato per il danno subito. La vittima aveva visto che la sua auto non aveva danni, ma si era spaventato ed era andato con il truffatore a prelevare del denaro presso un bancomat, consegnando 300 euro ritirati in più tranche perché quell’uomo, dopo ogni prelievo, gli ripeteva che i soldi non erano sufficienti a coprire le spese del danno. La vittima ha fornito una precisa descrizione dell’uomo che lo aveva truffato, descrivendo anche l’auto a lui in uso pur non avendo annotato la targa. Le informazioni ricevute hanno permesso di arrivare al positivo risultato perché i militari, attraverso le telecamere pubbliche e private delle zone dove era transitata l’auto del truffatore, sono riusciti a risalire alla targa del veicolo e hanno accertato chi fosse il proprietario, ovvero il 25enne, con precedenti a carico per numerosi fatti della stessa indole. I militari hanno acquisito la foto del 25enne e hanno preparato un fascicolo fotografico da mostrare alla vittima che senza alcun dubbio ha riconosciuto proprio lui come l’uomo che aveva simulato il sinistro stradale e si era fatto consegnare il denaro. Per questo motivo, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per truffa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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risarcimentomedico · 18 days
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Panoramica e Tipi di Risarcimenti più Frequenti
Il risarcimento medico rappresenta un elemento fondamentale nel diritto sanitario, mirando a offrire una compensazione per danni subiti dai pazienti a causa di negligenze o errori medici.
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Questo testo esplorerà la natura del risarcimento medico, evidenziando i tipi di risarcimenti più frequentemente concessi e le procedure legali pertinenti in Italia, con un tono professionale e dati accurati.
Il concetto di risarcimento medico
Il risarcimento medico è un diritto del paziente che ha subito un danno fisico o psicologico come risultato diretto di un intervento sanitario, sia esso dovuto a malpratica, errore medico, o difetto di consenso informato.
La responsabilità medica può essere classificata in due categorie principali: contrattuale e extracontrattuale.
Nel primo caso, si considera la violazione di un accordo specifico tra medico e paziente, mentre nel secondo si fa riferimento a un dovere generale di non causare danno, stabilito dal Codice Civile italiano.
Procedure per la richiesta di risarcimento
Il processo per ottenere un risarcimento medico inizia generalmente con la valutazione del danno subìto attraverso perizie mediche e la raccolta di documentazione clinica.
Il paziente può decidere di procedere in via giudiziaria o extragiudiziaria. La via giudiziaria implica l'avvio di un processo legale, spesso preceduto da un tentativo di conciliazione.
La via extragiudiziaria, invece, si basa su accordi tra le parti coinvolte, assistite da medici legali e avvocati specializzati, per evitare il contenzioso.
I risarcimenti più frequenti
1. Danni da malpratica chirurgica
I danni derivanti da malpratica chirurgica sono tra i più comuni in ambito di risarcimento medico.
Questi includono errori durante operazioni chirurgiche, come l'errata esecuzione di tecniche operatorie o l'utilizzo di strumentazione inadeguata, che possono portare a complicazioni severe o permanenti per il paziente.
2. Errori di diagnosi
Gli errori di diagnosi possono avere conseguenze devastanti, ritardando trattamenti necessari o provocando la somministrazione di terapie inadatte.
Il risarcimento in questi casi dipende dalla dimostrazione di un nesso causale diretto tra l'errore diagnostico e il danno subito dal paziente.
3. Errori di prescrizione e somministrazione di farmaci
Errori nella prescrizione o nella somministrazione di farmaci sono frequenti cause di risarcimento.
Questi errori possono includere la prescrizione di un farmaco non adatto, dosaggi errati, o interazioni farmacologiche pericolose non rilevate.
4. Mancato consenso informato
Il consenso informato è un diritto del paziente e un obbligo per i medici, che devono informare i pazienti sui rischi e benefici di ogni procedura o trattamento.
La mancanza di un adeguato consenso informato può portare a risarcimenti, specialmente se il paziente avrebbe rifiutato il trattamento conoscendo tutti i rischi associati.
Statistiche e impatto del risarcimento medico
Le statistiche sul risarcimento medico evidenziano un aumento delle richieste nel corso degli anni, con una significativa percentuale di casi che si concludono con un riconoscimento di responsabilità medica.
Questo trend sottolinea l'importanza della qualità delle cure e della trasparenza nelle pratiche mediche.
Conclusioni
Il risarcimento medico gioca un ruolo cruciale nella tutela dei diritti dei pazienti e nell'assicurare che ricevano un indennizzo adeguato per i danni subiti.
È essenziale che i professionisti del settore sanitario siano consapevoli delle loro responsabilità legali e etiche per prevenire situazioni che potrebbero portare a richieste di risarcimento. Per i pazienti, comprendere
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notizieoggi2023 · 2 months
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Ferragni e Fedez si separano? Ora non mostrano più i volti dei figli. L'esperto: «Cominciata la battaglia legale» Chiara Ferragni e Fedez si ritrovano sotto lo stesso tetto per l'amore dei figli. Il giorno del sesto compleanno di Leone è l'occasione per seppellire l'ascia di guerra. Il rapper è tornato a casa, dopo averla lasciata nelle scorse settimane, quando è scoppiata la crisi con la moglie. Ma è proprio guardando i figli nelle foto e nei video, che si intuisce che nel dietro le quinte la situazione è piuttosto complicata. Da qualche giorno, infatti, i due non inquadrano più Vittoria e Leone in faccia. Un dettaglio notato dai fan, che potrebbe avere una spiegazione logica e significherebbe che l'addio tra i due è concreto e (forse) irreversibile. Perché i Ferragnez non inquadrano più i figli Quando due genitori sono separati o divorziati, la gestione dei figli minori diventa ovviamente più complessa, soprattutto se sono ancora in tenera età come i bambini di Chiara Ferragni e Fedez. L'avvocato Antonio Scarnera, esperto in cause di divorzio, prova a dare una lettura al cambio di paradigma dei Ferragnez. «I Ferragnez potrebbero essere al centro di una battaglia legale, questo spiegherebbe perché non inquadrano più i figli in volto. Quando due genitori sono separati o divorziati non possono pubblicare le foto dei figli senza autorizzazione dell’ex coniuge». Di certo, fa strano vedere questo nuovo atteggiamento sui social dei due. Gli stessi che hanno portato le telecamere anche in sala parto. Dunque, che il motivo sia legato alla crisi sembra abbastanza scontato. Cosa rischiano: i precedenti Come riporta il sito Altalex «nel caso in cui i genitori siano separati o divorziati, prima di condividere uno scatto che ritrae il bambino, occorre munirsi dell’assenso dell’altro. Infatti, la diffusione dell’immagine non è un atto di ordinaria amministrazione, che può essere compiuto senza confrontarsi con l’altro genitore ma, al contrario, postula il comune accordo». Il sito riporta anche alcuni precedenti. Ad esempio, nella vicenda del padre separato, che pubblicava immagini della figlia su Facebook in modo abnorme, tanto da mettere in imbarazzo la ragazza, è intervenuta la condanna alla cessazione della condotta molesta (Trib. Pistoia, ordinanza del 7 luglio 2018). Per la legge «il giudice può ordinare la cancellazione delle immagini pubblicate senza consenso, imporre al genitore di non pubblicare altre immagini (la cosiddetta inibitoria), condannare il genitore al risarcimento del danno anche con riferimento ai vecchi post e prevedere una “sanzione” per ogni successiva pubblicazione avvenuta senza consenso (Trib. Roma, Ord. 23.12.2017)».
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