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#incomunicabile
unbiviosicuro · 2 months
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ci sono attimi in cui mi sento connessa completamente alla mia rete affettiva e altri sempre più frequenti in cui mi sembra di aver perso il controllo di tutto quanto, rifugiata in una seconda vita in cui conta solo il giorno presente, lontana da tutti, anni luce, dove sono ciò che non ero e il mio migliore amico è per la prima volta un maschio, dove confido i miei segreti in un'altra lingua, dove sono inaspettatamente estroversa, dove agisco d'impulso e dico quasi sempre di sì. questa vita che non so riportare, incomunicabile, che mi fa percepire tutto come estremamente incerto
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crazy-so-na-sega · 7 months
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Se l'uomo non avesse scoperto il concetto, la musica avrebbe preso il posto della metafisica. Tutti i segreti sarebbero stati detti; non saremmo stati tormentati dal bisogno morboso di svelarli. L'universo sarebbe divenuto un paradiso dell'evidenza incomunicabile ma direttamente percepibile.
-E.M.Cioran -Finestra sul nulla
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alle00 · 8 months
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Protagora nega ogni verità oggettiva. Per lui tutte le opinioni sono vere. «Se è vero che non esistono valori morali assoluti, e quindi un bene assoluto, è tuttavia vero che esiste qualcosa che è più utile, più conveniente e perciò più opportuno. Il sapiente non è colui che conosce gli inesistenti valori assoluti, ma colui che conosce questo relativo più utile, più conveniente e più opportuno, e lo sa attuare e fare attuare» (G. Reale, op. cit., vol. 1, p. 235). Per Gorgia, di contro, tutto è falso; l'essere non esiste, è inconoscibile e incomunicabile. Egli «nega qualsiasi validità alla doxa [opinione], considerandola "la più infida di tutte le cose". Gorgia cerca dunque una terza via fra l'essere e il fallace apparire, fra Verità [alethe-ja] e doxa... Il che significa che Gorgia rinuncia al logos dell'essere incontrovertibile, ma non al logos che si limiti all'ambito delle umane esperienze, ossia al logos che si limiti a illuminare fatti, circostanze, situazioni della vita degli uomini e della città» (G. Reale, op. cit., vol. 1, p. 249). Socrate, invece, scoprendo che l'uomo è la sua anima, sostiene che «insegnare agli uomini a conoscere e a curare se stessi è il compito supremo di cui [egli] ritenne di essere stato investito dal Dio... Per lui la virtù (areté) non è e non può essere semplice adeguarsi ai costumi, alle abitudini e nemmeno alle convinzioni generalmente accolte: deve essere qualcosa di motivato razionalmente... la virtù è conoscenza... la scienza di ciò che è l'uomo e di ciò che è bene e utile per l'uomo» (G. Reale, op. cit., vol. 1, pp. 317,318).
Gian Carlo Giani, Introduzione a “L’arte di ottenere ragione” di Arthur Schopenhauer
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canesenzafissadimora · 11 months
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Ciò che è sottile è incomunicabile.
O tu intuisci la mia essenza
o è tutto vano.
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Sibilla Aleramo
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lunamarish · 8 months
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Allora il buon Medardo disse: - O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.
Italo Calvino, Il visconte dimezzato
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occhietti · 2 months
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Ciò che è sottile
è incomunicabile.
O tu intuisci la mia essenza o tutto è vano.
- Sibilla Aleramo
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parolerandagie · 1 year
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Non domando più, ho smesso: che valore e nozione, in ritorno, ho capito non ottengo, almeno non spesso. Mio malgrado, però, non fosse perché bene educato, ancora, al rispondere, sono chiamato. Ma non appena apro bocca m’accorgo di quanto inaffidabile sia la parola, interpretabile, soggetta al tono pronunciato: che è chimera, vederla compresa, per quanto è volatile, soggettivo, il suo significato. E da tutto ciò mi ritrovo condannato, a perire incomunicabile, incomunicato.
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ilterzouomo · 10 months
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In tutta questa comunicazione
Tutto resta incomunicabile
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"Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere"
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blacklotus-bloog · 1 year
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Ciò che è sottile è incomunicabile. O tu intuisci la mia essenza o tutto è vano.
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SIBILLA ALERAMO
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canesenzafissadimora · 8 months
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Ciò che è sottile è incomunicabile. O tu intuisci la mia essenza o tutto è vano.
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lunamarish · 2 years
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Cerco costantemente di comunicare qualcosa di incomunicabile, di spiegare qualcosa di inspiegabile, di raccontare qualcosa che sento solo nelle mie ossa e che può essere vissuto solo in queste ossa. In fondo non è altro che questa paura di cui abbiamo parlato così spesso, ma una paura estesa a tutto, paura del più grande come del più piccolo, paura, paura paralizzante di pronunciare una parola, anche se questa paura può non essere solo paura ma anche desiderio di qualcosa di più grande di tutto ciò che fa paura.
Franz Kafka, Lettere a Milena
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...un torrente di pensieri e riflessioni di vita e umanità...un affresco realistico...una diagnosi accurata della casta dei "miserabili", senza speranza e felicità. La solitudine forzata di un uomo messo al confino lo mette nella condizione di riflettere sulla propria vita, di trovare l'amicizia nelle persone semplici e di accorgersi, nonostante si trovi in un luogo agli antipodi con la sua formazione culturale, che i meccanismi sociali sono sempre gli stessi. Oltre che pensatore Levi era anche un pittore, il suo sguardo alle cose e all'umanità ha aiutato la sua scrittura a essere visivamente magnetica, a rendere naturali le cose semplici con una avvolgente grazia narrativa. Difficile non provare simpatia, a volte tenerezza, per certi scorci di quel paese che riesce a dipingere con le parole, per quel tipo di umiltà che ritrae e così legata alla Terra e alle primitive pulsioni che muovono gli animi. Il libro, nelle sue pagine dense e vive, è il resoconto del confino dell'autore e la sintesi di quanto elaborato in quei mesi, sintesi talmente esaustiva che quasi ne fa un'analisi sociologica dell'Italia del primo novecento, i cui spunti non sarebbero inutili nell'ancor presente divisione tutta italiana tra nord e sud. La tesi finale del libro è appunto questa: non si può parlare di popoli arretrati o poco sviluppati, come d'altra parte non si può parlare di civiltà avanzata e moderna solo per le conquiste scientifiche e tecnologiche. Al centro della civiltà resta, o dovrebbe restare l'uomo, a volte ridicolo a volte onesto, a volte esausto a volte geniale, ma pur sempre 'uomo incomunicabile...Merita la lettura per la sua sorprendente attualità...#ravenna #booklovers #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #librerieaperte #narrativa #carlolevi (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/CmyAPNdoqEl/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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alessiaauriemma · 2 years
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Incomunicabile.
Ogni mio desiderio,
ogni orda di pensieri
che corrono veloci ed irruenti
e lasciano un segno
sulle pareti del cuore.
Restano muti,
stretti in un groviglio
di silenzi.
Siamo sordi
a tutti i battiti del cuore.
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aitan · 3 years
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(C’è tutta una schiera e una serie di cose che le parole non sanno....)
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amespeciale · 3 years
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Io ero intero e non capivo,
e mi muovevo sordo e incomunicabile
tra i dolori e le ferite seminati dovunque.
Italo Calvino
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