Hangry Butterflies, quello che non abbiamo ancora capito dell’anoressia
#LaRinascitadelleFarfalle
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Anoressia, bulimia, disturbi del comportamento alimentare. Problematiche apparentemente “lontane” da una contemporaneità che vede nuove generazioni inclini alla ricerca e al consumo di cibo sano, all’attività fisica costante, alla ricerca di nuovi stili di vita improntati sul benessere e il rispetto dell’ambiente. Una contemporaneità dove “inclusione” e “body positivity” sono argomenti di riferimento forti e sempre più inclini a promuovere relazioni e comportamenti mirati al rispetto e all’accettazione altrui e personale.
Eppure, in questo contesto generazionale ricco di impronte positive, di anoressia e bulimia si soffre ancora, ci si ammala in maniera più o meno insidiosa e persino a un’età più bassa rispetto al passato: nell’ultimo decennio, l’età in cui si manifestano i primi sintomi si è abbassata notevolmente, arrivando a toccare quota 8-10 anni.
A puntare l’accento su una realtà preoccupante, di cui troppo poco si parla, è Maruska Albertazzi, regista e autrice di Hangry Butterflies, #larinascitadellefarfalle, un documentario (qui un breve teaser) che punta a girare per i Festival più importanti e che indaga il fenomeno dei disturbi alimentari, presentandone gli attuali risvolti in Italia, dove oltre tre milioni di persone ne soffrono e circa 2,3 milioni sono adolescenti.
«Il vero problema è che questi disturbi non vengono riconosciuti subito, perché ciò che inganna è la convinzione che chi soffre di anoressia sia una persona caratterizzata da una magrezza eccessiva, fatta di ossa sporgenti e volti scarni», sottolinea la regista, socialmente impegnata nel sostegno e nella sensibilizzazione su tali problematiche. «La realtà, invece, ci presenta un’immagine ben diversa. Perché in un mondo in cui la magrezza è celebrata come elemento imprescindibile di bellezza e salute, è sufficiente non mostrare un sottopeso grave per essere considerate “normali” e persino belle», evidenzia.
Molte ragazze ammalate, in realtà, non lo sembrano e l’unico modo per riconoscere la presenza di un disturbo è fare attenzione al loro comportamento alimentare, ai rifiuti, ai rituali, agli escamotage, a tutto ciò che di insolito le lega al cibo, il più delle vole spingendole a rifiutarlo.
L’errore più grosso in questi casi? «Fare finta di nulla di fronte alla manifestazione di un disagio», evidenzia Maruska Albertazzi. «Il sintomo è una richiesta d’aiuto ed è in questo caso che si evince quanto un genitore è in sintonia con i propri figli. La grande differenza, infatti, è che le ragazze con famiglie attente, disposte a mettersi in gioco e lavorare insieme, guariscono prima. Sono le famiglie che non si vergognano, né hanno paura: ammettono il problema e non fanno sentire la propria figlia come “inadeguata”».
PERCHE’ LE FARFALLE SONO “HANGRY”
Hangry Butterflies è un viaggio attraverso la fame e la rabbia. Giulia, Emma, Vera, Nicole, Camilla, Beatrice, Chiara, Michela, Claudia…. Queste e tante altre giovani fra i 14 e i 22 anni rappresentano il fulcro del documentario di Maruska Albertazzi, che racconta dell’incontro di una cinquantina di ragazze in occasione di una manifestazione a Firenze, volta a rappresentare da parte di tutte, una presa di coscienza, la fine della paura e il bisogno di mostrarsi e condividere quello che si è.
Hangry Butterflies esplora queste giovani vite, la battaglia contro il disturbo alimentare di cui soffrono, la relazione diretta con il cibo (instagrammato durante la preparazione e il consumo), il percorso di guarigione, nonché il sostegno reciproco come in un gruppo di auto-aiuto virtuale, che attraverso i loro account recovery ricorda molto le riunioni classiche degli AA (da qui, infatti, l’hashtag #larinascitadellefarfalle). Sono farfalle “Hangry” – un neogolismo che unisce i termini inglesi hungry (affamato) e angry (arrabbiato) – perché vivono quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che coglie quando si è affamati e non si può mangiare. E non perché non si abbia accesso al cibo, ma perché lo si nega.
«Le Hangry butterflies che mostro nel documentario sono ragazze coraggiose, che hanno accettato di “metterci la faccia”, anche a rischio di esporsi alle critiche degli haters», sottolinea Albertazzi. «La loro forza consiste proprio nell’aver formato questa community, attraverso cui intervengono e si sostengono reciprocamente durante il percorso di guarigione, portato avanti con l’aiuto del team di esperti del Policlinico Gemelli di Roma».
Tuttavia, persistono tanti punti fondamentali irrisolti, su cui è ancora necessario lavorare: «L’obiettivo prioritario è quello di riunire le diverse associazioni a tema sparse in tutt’Italia, in modo da formare un unico gruppo, ampio e compatto, e avanzare richieste importanti. In primis, la possibilità estesa a tutti di accedere alle cure, senza discriminazioni sul fronte dei costi o del luogo in cui si vive», chiarisce Albertazzi. Perché in un’epoca in cui la pressione sociale sul corpo è diventata enorme, altrettanto enorme dovrà essere l’attenzione nutrita nei confronti del benessere di tale corpo e del suo equilibrio psicofisico.
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quando la mente ti mente... dismorfofobia: allo specchio non vedi chi e come sei, ma quello che senti/provi! 💜 La dismorfofobia è una malattia psichiatrica, ma la maggior parte delle persone che ne sono affette fatica a riconoscerla. Chi soffre di dismorfofobia vive una grande angoscia per qualsiasi parte del corpo: può essere un punto specifico come ad esempio della pelle, dei capelli, del naso, rughe, acne, segni e pori dilatati o l’intero corpo come vedersi/sentirsi grassi, deformi. La #dismorfofobia può colpire sia donne che uomini. Quando si soffre di questa patologia, ci si concentra intensamente sul proprio aspetto e sull’immagine corporea, controllando ripetutamente lo specchio, cercando “rassicurazioni e conferme di ciò che si pensa/sente”, a volte per molte ore al giorno. Si tratta di un sintomo estremamente doloroso e invalidante. CONTINUA: https://www.chiarasole.com/che-cose-la-dismorfofobia/ 💜 Link: https://linktr.ee/chiarasolems 💜 Sito Ufficiale: www.chiarasole.com/ 💜 #mondosole #coloriamocidililla #15marzo #disturbialimentari #tuvali #DCAtumoridellanima #disturbidelcomportamentoalimentare #bingeeating #fiocchettolilla #credercisempre #arrendersimai #sipuoguarire #anoressia #nonseiunnumero #bulimia #famedivita #doloreinvisibile #recovery #larinascitadellefarfalle #chiarasole #maimollare #guarigione #chiarasolems #depressione #uominiedonne #amore #nomoreinvisibility #respectdca #tuttiinsieme (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/Cpzme_fJ56L/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Tra le tante lotte che porto e portiamo avanti, non è certo un segreto quella di cercare di tutelare chi soffre. Come più volte scritto e detto, è pieno, è strapieno di annunci, pubblicità e post che propongono "cure" veloci e che durano pochissimo nel tempo, addirittura anche solo un mese. Per chi sa cosa significhi soffrire di disturbi alimentari, il TUTTO E SUBITO è sempre allettante perché appare come una bacchetta magica.... Un "DA DOMANI" che si avvera! Ma è solo una comprensibile illusione che può portare a soffrire ancora di più, come in tantissimi mi hanno scritto. D'altronde quando si vive nella tragica disperazione che ben conosciamo, si farebbe di tutto! QUESTE PSEUDO CURE NON FANNO ALTRO CHE SMINUIRE LA POTENZA DI QUESTE MALATTIE CHE SONO DEI VERI E PROPRI TUMORI... TUMORI DELL'ANIMA! Diamo dignità alla sofferenza! Diamo peso al dolore! Ogni malattia grave ha bisogno di una cura seria! È di fondamentale importanza chiedere aiuto e portare avanti un percorso di cura con professionisti esperti! Avanti tutta... Avanti tutta con tutto il mio cuore 💜🌞❣️ Anoressia, Bulimia, Binge Eating (DCA) ⚠️⛔ FAI ATTENZIONE!!! ⛔⚠️ Qualunque tipo di "cura"che non sia un percorso specializzato con professionisti esperti, NON È UNA CURA!!! #DCAtumoridellanima 💜 Link: https://linktr.ee/chiarasolems 💜 Sito Ufficiale: www.chiarasole.com/ 💜 #mondosole #coloriamocidililla #15marzo #disturbialimentari #tuvali #disturbidelcomportamentoalimentare #bingeeating #fiocchettolilla #beyou #credercisempre #arrendersimai #sipuoguarire #anoressia #nonseiunnumero #bulimia #famedivita #doloreinvisibile #recovery #larinascitadellefarfalle #chiarasole #maimollare #guarigione #chiarasolems #depressione #uominiedonne #amore #nomoreinvisibility #respectdca #tuttiinsieme (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/Co1cg1to6-5/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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