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I'm trying to think.
Sto provando a ragionare, nonostante abbia le fottute mani ghiacciate in sto posto.
Una cosa che è sempre andata di pari passo con la mia vita è la mancanza di costanza insieme alla creatività, lo sgorgo continuo di idee che però nel tempo si sono sempre più ceramizzate divenendo forme non troppo riconoscibili.
Ma qual'è alla fine la verità? La verità è che non esistono gli ah potevo, ah ma io, ah se avessi.
Non esistono.
Perché se in dato momento si prende una decisione, anche se potenzialmente sei lungimirante e puta caso come nel mio, sei troppo uno che prende la sua vita sul serio, non la vuoi cogliere l'opportunità, ma questo semplicemente perché non la senti tua.
Sicuramente aiuta l'autostima.
In ogni modo, oggi dopo tanto e dopo tanti cambi di outfit, ho scelto cosa mettermi e dopo tanto, ero all'80% della mia soddisfazione.
Questa cosa non c'è da troppissimi anni, diciamo 3-4, ad un certo punto mi sono chiesta come apparivo agli altri e la risposta era che apparivo come non volevo. Ed io ho davvero bisogno di riflettere fuori quello che sento dentro.
Non è proprio volere l'approvazione altrui, quanto l'essere riconosciuta.
E comunque io amavo le Converse, ma non posso davvero farcela ad indossarle ora.
Ed io amo Dior, ma come è possibile avere la necessità di dover mettere i tacchi al posto di uno stivale? Cazzo tutti mettono i cazzo di Dr. Martens, ci ho anche speso 200 euro, ma il punto è che c'è qualcosa di stonato in tutto ciò, vorrei essere nel mezzo perfetto tra una slingback di Chanel tutti i giorni ed il coraggio di mettere un combat boots senza la paura di sembrare un maschio.
È tutto nella mia testa.
In ogni modo sto facendo passi in avanti, nel senso che non è che se guardi quelle su Instagram e TikTok allora se come loro, non se né meglio né peggio, semplicemente quando inizi ad analizzare pezzo pezzo e non il complesso, ti rendi conto che no, quella that girl parisien style Marant non fa troppo per te.
O meglio, sicuramente nel 2015/2016 avessi avuto le possibilità di oggi sarebbe stata tutt'altra storia, però in questo momento, non so catalogarmi e questo pensiero mi accompagna quasi sempre.
Cioè: ho preso una tote neutra con scritta francese verde? E che cazzo di estetica è? Non posso metterla con tutto ciò che ci sta bene perché a me fotte un cazzo della parisien girl minimalista, non riesco proprio a vedermici, pensiero accentuato dalla ragazzina in via Blaserna che era proprio minimalist style col suo gilet smanicato che io btw comprai a Berlino nel 2019, camicia, pescatore, c. boots e borsa tipo Prada multipochette il che mi ha davvero davvero DAVVERO mezzo disturbata.
Credo che tanti dei miei problemi potrebbero dissolversi con le slingback fake di DHGate però di spendere 50 euro mi angoscio, sto temporaggiando non so cosa.
Ma poi per il freddo? È una sorta di incubo ad occhi aperti (?).
Guardo, osservo, analizzo, comparo, ma niente, quella sensazione di sbagliato in come mi vesto c'è.
Cazzo devo mettermi, un sacco demmerda? Manco quello mi farebbe sentire a mio agio.
Tra le mie riflessioni, quando ho smesso di vestirmi di nero, non so però la cosa che mi dà da pensare è che lo ricordo come un momento molto molto creativo, ma forse stavo comunque nammerda.
Quindi il sunto qual è?
Vabbè che Roma non è Aosta, ovvero non è che se metto il décolleté a dicembre muoio, considerato anche cosa faccio: la maggior parte del tempo sono a casa, ma anche in una prospettiva futura sono in un fantastico ufficio!
Credo di essere troppo tranvata dal mio passato, un passato di vendite ed arpie, di 8h in piedi, di scomodità, di grasso comunque.
Ora sono libera, ma forse non ho mai permesso al mio cervello di togliersi quella stretta cinghia, non gli ho mai permesso di osare.
Ok come non detto, ho fatto l'ordine e mi sono ricordata che poi posso diciamo così, ridarlo indietro a modo mio. Poco male.
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Il mio fragile equilibrio emotivo si è distrutto alle 17 ovvero da 1h e mezza perché mi hanno scalato i soldi senza che io possa vedere l'ordine. Sono ovviamente nel panico, ma sia l'assistenza che la banca mi hanno quasi tranquillizzata.
Ovviamente sono troppo presa da questa cosa per poter affondare il tutto nelle mie speculazione filosofiche, diciamo che sto scrivendo anche troppo, ma devo dare una conclusione.
La conclusione è osservare e provare di più l'armadio, osservare e guardare di meno lo schermo.
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