#treno merci

[neottolemo]

Dreamers

Andare. Moto a luogo del cuore. Andare lungo i binari aspettando un treno merci dove saltar su verso il West per fare un po’ di strada, come avevano insegnato Jack London e Woody Guthrie. Come aveva fatto Jack Kerouac. E andare sui pianali dei camion: pollice verso all’omologazione itinerante, alla famigliola americana della pubblicità che viaggiava in berlina…

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#50s e 60s #andare #auto #autostop #bottiglie #camion #Cesare Fiumi #dreamers #Fernanda Pivano #film #Jack Kerouac #Jack London #libri #musica #sogni #sogno americano #treno merci #un amore #una fuga #una notte #viaggio #West #Woody Guthrie

[brickinprogress]

Lego City: 60336 Treno Merci

Lego City 60336 Treno Merci; il nuovo treno merci in uscita a Giugno

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#LEGO 60336 #LEGO CITY #Lego City Treno Merci #Treno Merci

[sauolasa]

Russia: secondo treno merci deragliato nella regione di Bryansk. Shoigu: "Servono più missili"

Secondo treno merci deragliato in due giorni nella regione russa di confine di Bryansk: attacco ucraino o auto-sabotaggio russo? E il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ammette: "Dobbiamo raddoppiare la produzione bellica russa, servono più missili e più munizioni"

#Servono più missili #Russia: secondo treno merci deragliato nella regione di Bryansk. Shoigu: News

[ilsupremomacchinista]

Il livello culturale medio parte seconda: Scorri ➡️➡️➡️ Segui @ilsupremomacchinista 🚂 Il Supremo Macchinista 🚂 #treno #treni #viaggiatori #ferrovia #ferrovie #ferroviere #ferrovieri #macchinista #macchinisti #capotreno #dirigentemovimento #traindriver #trainconductor #dco #capostazione #railways #meme #locomotiva #freno #merci #trenomerci #viaggiatori #ct #capostazione https://www.instagram.com/p/CloMYv4NpEA/?igshid=NGJjMDIxMWI=

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[spettriedemoni]

Avrei voluto mettere una specie di barriera prima che arrivasse il dolore, ma non ho fatto in tempo.

Mi ha investito come fosse un treno merci.

Guardo Tigrotto e mi chiedo cosa ricorda del nonno. Temo molto poco.

Io invece ricordo tutto.

#papà #dolore #ciao papà #buona pasqua #alla tua papà #sono già tre anni

[crocodilesareboring]

Quella leggera sensazione da lost boy a fine estate che ti fa sentire come se ti fosse passato sopra un treno merci

#una flebo di ibuprofene e redbull danke #diario

[ricorditempestosi]

ma si, svegliamoci presto e torniamo prima a casa prendendo il treno di prima mattina

-50 minuti iniziali di ritardo

-treno merci che deraglia a Bologna, altri 80 minuti più cambio treno di fretta e furia

vi venisse il cagotto mentre state sulla ruota panoramica porcoddio

[schizografia]

La giovane schizofrenica avverte i suoi «primi sentimenti d’irrealtà» davanti a due immagini: quella di una compagna che si avvicina e il cui volto si ingrandisce esageratamente (si direbbe un leone); quella di un campo di grano che diventa illimitato, «immensità dorata, luminosa”. Ecco, rifacendosi alla terminologia di Peirce, come risulteranno i due segni dell’immagine-affezione: Icona per l’espressione di una qualità-potenza operata da un volto, Qualisegno (oppure Potisegno) per la sua presentazione in uno spazio qualsiasi. Certi film di Joris Ivens ci danno un’idea di cosa sia un qualisegno: in Regen, «la pioggia che si vede nel film non è quella data pioggia, concreta e determinata, caduta un certo giorno e in un certo luogo. Queste impressioni visive non sono raccolte in unità da alcuna figurazione spaziale o temporale. Con estrema sensibilità, Ivens ha scoperto non come la pioggia è in realtà, ma che cosa accade (e in qual modo) quando la pioggerella primaverile batte sulle foglie degli alberi, quando lo specchio dello stagno rabbrividisce, quando una goccia solitaria cerca esitando la sua via su una lastra di vetro, quando la vita di una metropoli si riflette sull’umido asfalto. […] Anche quando Ivens ci mostra un ponte, da lui stesso indicato come il grande viadotto ferroviario di Rotterdam (Il ponte), la costruzione di ferro si dissolve in immagini immateriali inquadrate in cento modi diversi. Basta il fatto che questo ponte possa essere visto in tanti modi per renderlo in un certo senso irreale. Esso non ci appare come l’opera concreta degli ingegneri che lo costruirono, ma come una serie di curiosi effetti ottici. Si tratta insomma di variazioni visive sulle quali ben difficilmente potrebbe transitare un treno merci». Non è un concetto di ponte, ma non è nemmeno l’individuato stato di cose definito dalla sua forma, dalla sua materia metallica, dai suoi usi e funzioni. È una potenzialità. Il rapido montaggio dei settecento piani-inquadrature fa sí che le diverse vedute possano raccordarsi in un’infinità di modi e, non essendo orientate le une in rapporto alle altre, costituiscono l’insieme delle singolarità che si coniugano nello spazio qualsiasi in cui questo ponte appare come pura qualità, questo metallo come pura potenza, la stessa Rotterdam come affetto. E neanche la pioggia è il concetto di pioggia, o lo stato di un tempo e di un luogo piovosi. È piuttosto un insieme di singolarità che presenta la pioggia cosí com’è in sé, pura potenza o qualità che coniuga senza astrazione tutte le piogge possibili, e compone il corrispondente spazio qualsiasi. È la pioggia come affetto, e niente si oppone maggiormente a un’idea astratta o generale, pur non essendo attualizzata in uno stato di cose individuale.

Gilles Deleuze

#l’immagine affezione #gilles deleuze #joris ivens #regen

[xzidane]

his father's mantle

Unnaturally green eyes shot open from a deep, unkind slumber. Zidane was spared not even a moment before he was overwhelmed with chills and an uncomfortable sheen of sweat on his entire body. Every part of his him ached and spasmed in protest, leaving the whimpering genome equally miserable and frightened. Nothing like this had ever happened to him; in fact, ever since learning of the Terrans he’d decided that sickness on Gaia was likely impossible. But now, all he wanted was for it to stop. He didn’t care how he ended up like this.

Zidane unleashed a pained growl straight into his sheets, now moist with the sweat of his burning body. Everything was as unpleasant as it was agonizing; he swore he could feel his muscles tearing themselves apart while relentless shivers shook his entire body. The only source of light in his room was the dying fire he’d lit a few hours ago, leaving his pained gaze to focus only on the dancing flame in a failed attempt to think of anything other than he sensation of his dying body.

That’s what this was; it had to be. It felt like his body was dying.

Maybe Kuja had finally lost his patience and poisoned his tea, after all.

Relentless agony ripped through Zidane’s body, tormenting him so thoroughly that he couldn’t even find the strength to scream; breathing was torture, unrelenting as it was necessary. The burn of his lungs was probably what it felt like to drown, overwhelmed and frightened while the rest of the body gives up all hope for survival.

Hours must have gone by before an all too familiar sensation began to emerge, fluid static along every limb, starting somewhere at his fingertips and crawling along his body at a pace that was startlingly slow. Zidane’s eyes pierced the darkness into the last remaining flicker of fire across the room. The traumatizing sensation was of little comfort; but it was different and distracting him from the horrifying crackling of his own body rearranging itself within. Desperate growls seemed to melt away as a merciful haze began to overcome him.

Zidane could feel and hear his heartbeat slowing, a shudder of breath escaped as hot tears poured freely into the bed. He hadn’t broken eye contact with the flame, which seemed to flicker with a familiar voice as he lost all sensation in his limbs.

I can take your pain away.

‘Help me… just make it stop.’

He couldn’t even find the strength to speak it; but he knew it understood by the way the flame had jumped at his words before dying out completely with a sudden draft.

Slower, slower still, until his heart beat seemed to stop altogether. Crawling up his neck a heady, overwhelming haze overtook his consciousness.

When Zidane’s eyes opened again, he could hear the sound of nightingales out his window. He peered over with one eye opened just barely, seeing the wind crawling in past the sheer curtain, the cozy glow of the twin moons shining through. For a few moments he laid there almost too scared to move. Every part of him ached, down to the tip of his tail, but it was muted and fuzzy compared to what he had experienced the night before.

“Ugh…”

Bringing his hands to his face, Zidane tried rubbing the haziness from his eyes as he sat on the edge of the bed, disheveled hair cascading down his shoulders. He was miserable but alive. It was difficult to tell just how much time had passed, given it was endlessly nighttime in Treno. Either way, by the throb in his head he knew he’d been out for a long while. Terra had saved his life, unless that debacle had somehow involved it. The thief regretted ever having delved into the abyss to meet it… he was beginning to fear what he’d done.

Seeing his pants on the floor, Zidane willed himself to stand and get dressed just so he wouldn't have to think about it anymore. He felt like he was going to pass out if he didn’t drink a few gallons of water soon; he might even just throw himself into the canal out of pure desperation. Only, water would have to take a back seat.

Zidane couldn’t will the waist of his pants past his thigh. He blinked at the haziness of his vision and gave his pants another tug. Nothing. They were far too tight. Spinning about, he wondered for a few moments if someone was screwing with him. He kicked the pants off his leg and held his shirt up to the window.

Too small.

It wasn’t until he noticed the size of his hands that the realization hit. Peering over himself, he noted the wrongness of his form.

Too tall.

Panic and confusion set in as he spun about to peer at his tail. Still there. Without delay, he then hobbled clumsily over to the vanity, his own limbs feeling unfamiliar to him. He gripped the vanity for balance and peered into the mirror, alarmed by how small it felt in his grasp.

His face was different somehow; thinner or maybe his features were just stronger. His hair was a thick mane that was damn near floor length now.

“What the hell…?!”

Zidane shrieked at the sound of his own voice, covering his mouth with his hands; still somewhat boyish but notably deeper. It wasn’t quite his own.

He didn’t know what to do. He’d probably just screeched too loud and drawn attention to himself. If Kuja saw him like this he’d never stop asking questions.

Zidane rushed to the trunk at the food of his bed and began pulling out fancy sheets until he’d found one to wrap around his shoulders. He left the mess there and rushed out of his room, driven by desperate thirst and worrying fear.

With any luck Kuja would want to ignore him today like most other days. It wasn’t until minutes later when he’d downed a few kettles of aromatic chamomile in the kitchen that he realized he couldn’t possibly walk around in a sheet forever.

This was something he didn’t want to deal with. The pain alone had been traumatizing enough. How, he dismayed, was he supposed to be a master thief at this size?

#V: Affettuoso #Affettuoso: Moments in Time

[ilblogdellestorie]

Il luogo del grave incidente ferroviario in Grecia: un treno merci si è scontrato con un treno passeggeri su cui viaggiavano 350 persone: di queste 32 sono morte e almeno 85 sono state ferite (25 sarebbero in gravi condizioni)

#incidente ferroviario #grecia #ilblogdellestorie

[ladycatastrofe]

Mi sono svegliata alle sei (ora sono le 10.49) per prendere il treno direzione casa mia, nel frattempo, a Termini, ho aiutato una ragazza a fare il biglietto facendole perdere più tempo di quello che avrebbe perso arrangiandosi da sola. Poi mi sono fatta un inglese con la sigaretta, cioè, ho fatto una sigaretta ad un inglese che però mi sarei fatta, dai, e alla fine ho preso il treno direzione casa mia per il quale mi sono svegliata alle sei. Dopo tre minuti di viaggio lo bloccano, dopo zero secondi di panico generale una si mette a bestemmiare e dall’altra parte del vagone sento: “vergognati, animale”, infine, dopo quaranta minuti di attesa ci dicono che c’è un treno merci in mezzo ai binari, per cui, tutti i treni che sarebbero dovuti passare per quella data stazione sarebbero stati soppressi fino al prossimo anno. Torno a Termini, prendo un treno direzione casa di qualcun altro che però abita vicino casa mia senza fare un altro biglietto, perché quello perso non me lo ha rimborsato nessuno, ma litigo comunque col controllore uscendone, però, senza multa. (Scrivetemi in anonimo chi ha ragione fra me e il controllore pls). Ora mi sto preparando a spendere gli ultimi soldi che mi sono rimasti, pure perché l’ultimo stipendio non me lo vogliono proprio dare, in taxi. Raga io mi sto divertendo troppo, ve lo giuro, non mi sto annoiando, per questo ho scritto questa cosa lunga sei giorni.

[fullladydeer]

Questa giornata sembra un treno merci

impazzito, su cui non ricordo nemmeno di

esserci saltata sopra.

#stati d'animo #frasi brevi #pensieri #stanchezza

[sauolasa]

Grecia, scontro tra un treno merci e uno passeggeri, vagoni in fiamme: 29 vittime

La tragedia è avvenuta a tarda notte, vicino alla città di Larissa. Ancora ignote le cause dell'incidente

#Grecia #scontro tra un treno merci e uno passeggeri #vagoni in fiamme: 29 vittime News | Euronews R

[ilsupremomacchinista]

Un abbraccio ai Supremi che hanno lavorato questa notte 💓 @ilsupremomacchinista 🚂 @ilsupremomacchinista 🚂 @ilsupremomacchinista 🚂 #ilsupremomacchinista 🛸 #ilsupremomacchinista 🛸 Thanks to @d.forna #merci #lavoro #trainspotter #lavorare #treno #ferrovia #ferrovie #ferroviere #ferrovieri #macchinista #treno #treni #viaggiare #viaggio #viaggiatori #viaggiatore #giorno #trainspotting #stazione #memeitalia #ferrotel #locomotiva #locomotive #stazioni #mercitaliarail #trainspotters #ora #orario #oralegale #notte https://www.instagram.com/p/CkUgJktomg-/?igshid=NGJjMDIxMWI=

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[scienza-magia]

IronLev, la levitazione ferromagnetica passiva Italiana

Sulla tratta Adria-Mestre il primo test mondiale di trasporto a levitazione magnetica. Al LetExpo2024 di Verona, IronLev, azienda hi-tech di Treviso, ha presentato il mezzo che si adatta a un tracciato ferroviario esistente. Di un treno a levitazione magnetica se ne sente parlare già da qualche anno. Tutto ha avuto inizio con la solita “sparata” di Elon Musk resa open source nel 2013 fondando Hyperloop One con un team di oltre 800 ingegneri e l'intenzione di rivoluzionare il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri. La promessa era quella di viaggiare in capsule all'interno di tubi a bassa pressione, percorrendo in sicurezza in pochi minuti tratte che oggi richiedono ore di viaggio. A dire il vero, l’idea di far viaggiare i convogli in capsule pressurizzate risale a oltre un secolo fa, ma il treno a levitazione magnetica era sempre rimasto, a causa degli alti costi di realizzazione delle infrastrutture e delle oggettive difficoltà di progettazione, un sogno fantascientifico. E tale rimarrà anche per Elon Musk visto che la Hyperloop One, la società principale che ha perseguito l’idea originale del vulcanico imprenditore, dopo aver annunciato fantasmagorie, ha chiuso i battenti il 22 dicembre 2023, senza che questo decreti comunque la fine della tecnologia Hyperloop.

Non si esaurisce infatti con Musk l'avventura del trasporto a levitazione magnetica che continua a correre, con propositi meno avveniristici, su binari più praticabili. Una delle iniziative è quella che ha portato allo sviluppo da parte dell'omonima azienda hi-tech di Treviso di IronLev, una tecnologia che a differenza di quella Hyperloop non richiede l'uso di tubi per capsule ad alta velocità e raggiungerebbe comunque i 500 km/h. Il test sulla tratta Adria-Mestre Oggi, a LetExpo2024, la Fiera del Trasporto e della Logistica sostenibili promossa da Alis a Verona, è stato presentato il primo test al mondo a levitazione ferromagnetica passiva compiuto sulla tratta Adria-Mestre in collaborazione con la Regione Veneto. Il test ha dimostrato, per la prima volta in assoluto, la possibilità di applicare la levitazione magnetica su linee ferroviarie già in uso, con notevoli vantaggi in termini di efficienza, oltre che di riduzione del rumore e delle vibrazioni grazie all’assenza di attrito, confermati dalle misurazioni effettuate. In particolare, durante il test, il prototipo del peso di una tonnellata ha percorso con successo il tracciato di riferimento a una velocità autolimitata di 70 km/h, senza la necessità di apportare modifiche al binario di prova, lungo 2 km, o di integrarlo con elementi accessori, interagendo direttamente con le tradizionali rotaie ferroviarie.

Uno dei principali vantaggi del sistema IronLev sarebbe infatti la sua efficienza energetica, non richiedendo alimentazione elettrica per i magneti, non utilizzando carburanti e non generando attrito sui binari. Grazie alla levitazione ferromagnetica passiva, è infatti possibile spostare carichi pesanti con una forza minima e l'energia richiesta serve soltanto a mettere in movimento il vagone (per un vagone da 10 tonnellate è necessaria la stessa forza utilizzata per sollevare un peso di soli 10 kg). Inoltre, la tecnologia permette diverse modalità di spinta e frenata con recupero dell'energia, che possono essere applicate sia ai convogli che alle rotazioni. Per esempio, motori di spinta e frenata possono essere installati sui convogli o si possono utilizzare ruote laterali motorizzate senza aumentare l'attrito del carico. Cos'è la levitazione magnetica La tecnologia del trasporto guidato a levitazione magnetica si basa sull'uso di forze elettromagnetiche per la mobilità del vettore, sfruttando il principio di base del magnetismo. Nei sistemi ferroviari, per esempio, vengono utilizzati elettromagneti o bobine superconduttori per generare un campo magnetico che spinge il treno nella direzione del moto. Questi sistemi offrono prestazioni di velocità elevate con un impatto ambientale ridotto rispetto ai sistemi ferroviari tradizionali su ruota. Le tecnologie moderne includono tre principali sistemi: il Sistema Maglev, che utilizza magneti superconduttori per far librare il convoglio sopra un binario e viaggiare a oltre 600 km/h; il Sistema Hyperloop, che spinge la capsula a velocità fino a 1.200 - 1.220 km/h in tubi a bassa pressione; e il Sistema IronLev, che utilizza un carrello a levitazione magnetica su vie ferroviarie già esistenti fino a 500 km/h. In sintesi, Maglev si basa su magneti superconduttori, Hyperloop utilizza tubi a bassa pressione, mentre IronLev adatta la levitazione magnetica nella versione ferromagnetica passiva su infrastrutture ferroviarie esistenti, offrendo soluzioni diverse per il trasporto ad alta velocità mentre l’assenza di rumore di rotolamento e di vibrazioni rendono la tecnologia vantaggiosa anche nelle applicazioni di trasporto urbano. Come funziona e quali sono le applicazioni di IronLev L’architettura di IronLev si basa su una particolare configurazione dei magneti inseriti all’interno di pattini a formare una sorta di U rovesciata, così da avvolgere il binario senza toccarlo, e in grado di generare una soluzione autoportante, senza cioè il bisogno di immettere elettricità nel sistema. Soluzione importante per la sicurezza in quanto, abbracciando completamente il binario, i pattini prevengono anche la possibilità che il vagone possa deragliare. Un sistema che pare vantaggioso anche dal punto di vista ambientale: il campo magnetico generato, infatti, risulterebbe essere interamente contenuto nei pochi centimetri di spazio tra il pattino e il binario senza perciò generare alcuna interferenza all’esterno, nel rispetto dell'ambiente e della salute dei passeggeri. Progettata per ripensare il trasporto ferroviario, la tecnologia IronLev ha tra le sue possibili applicazioni - oltre al trasporto urbano per metro e tram - l’intrattenimento (impianti di risalita, monorotaie, roller coaster), l’automazione industriale, ma anche l'utilizzo nei parcheggi automatici e per gli ascensori, o nel settore dell’architettura e dei serramenti. Al momento l'integrazione dei deviatoi del binario rappresenta un punto cruciale per la completezza del sistema e diverse soluzioni sono ancora in fase di valutazione per rendere il sistema applicabile anche su scala urbana. Nel frattempo, un ulteriore passo prevede lo sviluppo di un carrello motorizzato per arrivare prossimamente a un test di un veicolo completo, con pesi fino a 20 tonnellate e una velocità di 200 km/h. Read the full article

#HyperloopOne #levitazioneferromagneticapassiva #levitazionemagnetica #mezziditrasporto #SistemaIronLev

[delectablywaywardbeard-blog]

Investita dal treno nella notte in Abruzzo, muore 31enne

Tragedia intorno alle 3:30 nei pressi della stazione ferroviaria di Roseto degli Abruzzi (Teramo) dove una giovane di 31 anni è morta, investita da un treno merci in transito verso nord. Il convoglio si è fermato dopo circa un km dal punto dell’investimento. Il traffico ferroviario è rimasto bloccato fino alle 6 per permettere i rilievi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di…

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