Tumgik
#voglio solo te
cardisimo · 2 years
Text
Vorrei avere un manuale per capirti meglio.
23 notes · View notes
Text
Torna
che tutto, qui,
parla di te.
11 notes · View notes
xamala · 27 days
Text
Tumblr media
21 notes · View notes
spettriedemoni · 1 month
Text
Alexa sa qual è la squadra per cui tifare. Capito @staiconmeunaltroinverno ? Questa è la vera Intelligenza Artificiale!
12 notes · View notes
kqluckity · 9 months
Text
..
8 notes · View notes
sonego · 5 months
Text
domanda ma anche le vostre conversazioni con vostro padre finiscono al 99% con lui che vi dice che non capite un cazzo e siete ignoranti
#io: vabbè non sono d'accordo con te#lui: non capisci un cazzo sei ignorante#trova le differenze#non è neanche un'esagerazione è letteralmente così che è finita la discussione di stasera sui femminicidi#che poi avevo ragione io nel senso. ovviamente entrambe le parti solitamente pensano di aver ragione#ma quando la sua soluzione riguardo a come migliorare la situazione femminicidi in italia è: fare niente. beh..#e quando la sua unica argomentazione è che in germania e norvegia succede di più ma non fanno tutto sto casino#e quando dice che non c'è niente di eccezionale in questa situazione è normale e se ne parla tanto solo perché viene usata la questione come#distrazione di massa.......#non so. forse avevo ragione io LMAO#ah dimenticavo che mi ha chiamato emotivo#ah sì la famosa emotività che rovina qualsiasi tipo di argomentazione che fai. e che gli uomini NON hanno eh#fa ridere perché posso andare avanti con la transizione quanto voglio ma per mio padre (e per molti altri uomini) sarò sempre#una ragazza. troppo emotiv troppo ignorante troppo stupid#eh vbb. non sono una donna ma non sono neanche un uomo e grazie a dio#(disclaimer questo è come mi sento io. riguardo a me stesso. non riguardo ad altre persone trans in particolare uomini trans#schifo bleah ugh che devo specificare ma purtroppo la gente tende ad essere transfobica lmao e anche se ovviamente sono trans io stesso#voglio solo dire: niente di male nel transitioning come uomini vvb uomini trans sono solo felice io personalmente di non essere uomo <3)
2 notes · View notes
alexslavelove · 1 year
Text
Tumblr media
3 notes · View notes
cardisimo · 5 months
Text
Con gli altri mi sentivo solo, con me stesso mi sentivo vuoto, con lei mi sentivo vivo.
1 note · View note
sofysta · 1 month
Text
Qualcuno pensa che sia molto semplice per me lavorare e vivere a Parigi, altri dicono anonimamente che mon ce la farò mai e che sto perdendo tempo. Perchè ormai le persone pensano pure al posto tuo, giudicano al posto tuo, si fanno 4 conti al posto tuo e credono che sia corretto ergersi sul podio delle verità assoluta. Ebbene io non dico di stare male o che me la stia cavando male qui, ma ripeto che il primo mese e mezzo ho vissuto sul filo del rasoio e non sto qui a raccontare tutti gli escamotage per mangiare la sera. Cmq sia ci sono riuscita e adesso lo stipendio mi permette di stare quantomeno tranquilla. Ma vi svelo un segreto. Pago affitto degli alloggi, abbonamento Navigo mensile, ricarica cell, mensa disneyland al 50%, ed in 2 mesi e mezzo ormai sono uscita a cena solo due volte. Cosa voglio dire? Che può sembrare facile o no pensate quel che volete ma in questo lavoro, come molti altri lavori all'estero, se non cerchi di far quadrare i conti inizialmente per quanto mi riguarda te ne puoi tornare a casa è vero, ma questo accade se non sei ferma sul tuo obiettivo e se cominci a spendere andando in giro ovunque. Io ne ho 1 di obiettivo ( anche abbastanza grande) e sto camminando, a volte correndo, altre inciampando o sbattendo contro un muro e dovesse dipendere da me non mi fermerò mai, come non mi fermeranno le ipotesi altrui.
95 notes · View notes
mccek · 6 months
Text
Tumblr media
“Nonoo” questa mattina sei venuto a mancare e dopo aver lottato per altri tre mesi, anche se in ospedale ti avevano dato pochi giorni, ininterrottamente non hai mai mollato quel filo sottile che divide la vita dalla morte; anche contro le tue volontà a testa alta col tuo carattere (in cui non mi rispecchiavo) sei riuscito a tenerti vivo, ahimè, purtroppo, la morte vince si tutto, non ha pietà.
Fin da piccolo il tuo sogno era di vedermi guidare, cosa che se pur col tempo ho saputo apprezzare non ho mai amato fare come te, prima che l’infarto ti colpisse definitivamente ti avevo fatto una promessa, di portarti a vedere un gran premio di formula uno, da noi tanto amata, questo seppur per evidenti problemi economici non mi avrebbe mai impedito di non farlo, però non avresti avuto le forze, anche se immagino che ti saresti commosso, anche se una persona come te era difficile vederla piangere.
Abbiamo avuto periodi in cui ci costruivamo mentalmente dei muri invisibili e proprio per la differenza del nostro carattere questo ci ha ferito entrambi, fuori sicuramente eravamo orgogliosi ma il problema poi è sempre dentro, quel peso che a lungo andare ti consuma fino a trasformalo in malattia.
Col senno di poi siamo bravi tutti, tu hai le tue responsabilità e io le mie, non esistono santi, nessuno di noi due ha vinto o perso, nonostante abbiamo sofferto, ci siamo riavvicinati pian piano, con più fiducia e lo abbiamo fatto raccontandoci la mia, la nostra infanzia, nostra perchè alla fine hai passato davvero tanti anni assieme a me quando ero piccolo, io non dimentico i tuoi errori nonno, ma nemmeno il bene che mi hai fatto, la tua immensa disponibilità per me e la mamma quando aveva bisogno di essere portata per lunghi anni su e giù in ospedale, sappi che queste cose rimarranno impresse nella mia testa, perché col tempo, forse crescendo, anche se ancora mi vedo, sai, un po’ bambino, quel Mattia che era il tuo idolo, che doveva essere il migliore di tutti, ma che in realtà voleva solo essere come tutti, e che quei tutti avessero il mio stesso cuore, quella bontà che col tempo è pian piano svanita.
Chi si dimentica di tutta quella gente che ci Incontrava in bici la mattina presto?
La tua felicità negli occhi, nel vedere come tutti si fermassero a guardarmi, a parlarmi e a sottolineare il fatto che il sorriso non mi mancasse mai.
Si andava a prendere il pane, ne volevo subito un pezzo, ci fermavamo a vedere tutti i cani della via con la speranza che rispondessero alle mie parole, e restavo lì convinto fino a quando sentivo abbaiare e tu mi davi conferma delle loro risposte.
Che periodi, cercavo sempre mia mamma, purtroppo per via del lavoro per me era come stesse via intere settimane ma in realtà così non era, però tu ben sapevi quanto io sia legato a mamma, e tranquillo ricorderò sempre quanto anche tu lo fossi, anche se spesso avevi qualcosa da ridere per via del tuo carattere ricorderò le tue ultime parole: “La mamma è la donna più intelligente che ho conosciuto, fin troppo buona e disponibile per tutti, voglio che lei lo sappia”.
Potrei scrivere un libro, non un poema su ciò che abbiamo vissuto insieme, sei stato la mia infanzia, il mio periodo preferito, lo rivivrei mille volte, nonostante il tuo modo di essere, ma chi sono io per giudicare? Certo, quello che penso lo dico, come hai sempre fatto tu, ma allo stesso tempo non mi nasconderò mai come non giudicherò mai!
Ora stai vicino alla nonna, e assieme fatemi il regalo più grande, che non sono i soldi, non sono una vita di successi, ma la speranza di vedere vostra figlia, mia mamma, stare un po’ meglio.
Solo questo.
Il pensiero rimbomberà sempre nella mia testa, fra cose belle e cose brutte, ma per vivere di questi tempi, bisogna affidarsi solo all’amore, lo sai nonno no?
Quella piccola parte di odio che io ho sempre avuto verso la mia generazione, e tu, verso chi ben sapevi, era molto simile, però se fossi qui so che con un sorriso, e magari una lacrima, diresti: “Qua te ghe rason”.
Ciao caro nonno, ti voglio bene❤️
237 notes · View notes
yomersapiens · 2 months
Text
La pizzeria è gremita e i tavoli sono occupati da precoci coppiette giunte ben prima dell'ora più consona alla cena, forse per finire velocemente e correre in casa ad accoppiarsi. O forse perché vivo a Vienna e qua cenano quando i comuni mortali normalmente fanno merenda. Inutile che sfotto, se sono entrato in pizzeria a quest'ora è perché pure io sto morendo di fame. Conosco la capo sala, ha letto il mio libro e dato che mi saluta ancora devo dedurre che non le ha fatto schifo. Le chiedo se posso mettermi al bancone, sono da solo, fuori fa freddo e ho fame, che mi basta una margherita e me ne vado. Annuisce e i suoi occhi si fanno compassionevoli. Non faccio in tempo a sedermi che il ragazzo al bancone, notando la mia condizone solitaria, mi porge una birra che non avevo ordinato. Mi sorprendo e dico che ci deve essere stato un errore, che ancora non ho chiesto nulla. Mi risponde che fa lui, posso stare tranquillo. Io desideravo una coca-cola e ora mi tocca bere una birra offerta accidenti. C'è una seggiola di fianco a me con una giacca poggiata, la proprietaria mi chiede se desidero che la sposti, le dico che non serve, tanto non arriva nessuno. Mi sorride e torna a limonare con un barbuto uomo di quasi due metri. Più passa il tempo più gli alti mi stanno sul cazzo e vorrei segargli le gambe mentre dormono. Poi mi ricordo di essere sopra la media in Italia (e anche in Sud America) e torno a concentrarmi sulla sala. Ci sono davvero solo coppie, uscite per festeggiare la ricorrenza amorosa. Noto con piacere un cospicuo numero di tavoli occupati da persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Sorrido per loro. Che belli che siete, godetevi questo momento, vi lascerete anche voi, non temete. Il volume della musica è troppo alto, decido di mettere le cuffiette e ascoltare qualcosa di diverso, un concerto per orchestra a tema videogiochi giapponesi, tanto sono da solo, non devo interloquire con nessuno. Mentre divoro la mia margherita penso a San Valentino. Al fatto che come festa non serva a molto, a meno che tu non abbia 16 anni e bisogno di un pretesto per scopare. Ma è utile per chi come me la vede come un post-it, messo per ricordardati di essere grato a chi ti vuole bene. Anche se non te lo meriti perché fai schifo come essere umano. Anche se dovresti ricordartelo ogni giorno ma tra una cosa e l'altra ti passa per la testa e allora eccoti una data. Una volta all'anno, fai sto sforzo e scrivi a chi ti vuole bene, scrivi quanto ti ritieni fortunato ad avere qualcuno che ti sopporta. Servono a questo le feste. Natale per ricordarti di ringraziare la famiglia. Il compleanno per ricordarti dell'esistenza di qualcuno. L'onomastico per ricordarti pure come si chiama. Ferragosto per ricordarti che l'estate sta finendo. Pasqua boh, non lo so, per ricordarti che è possibile uccidere una divinità forse. Finisco la pizza e mi arriva un'altra birra che ancora non ho ordinato. Mi giro in sala per capire a chi ho fatto pena stavolta. Nessuno mi guarda. La finisco contro la mia volontà e mi dirigo a pagare il conto. Mi viene detto dalla capo sala che oramai faccio parte della famiglia, che posso considerarmi un cugino acquisito e che quindi mi basta darle la metà della metà di quello che avrei dovuto dare. Quanto adoro fare pena. È il mio superpotere. Birra gratis, pizza scontata e posso andare a letto con la pancia piena. Una coppia mi avrà notato e ora sarà nata una discussione, prima di fare l'amore. "Tesoro, voglio adottare un triste italiano solitario, hai visto quanto era carino mentre mangiava la sua pizza, starebbe così bene con il nostro arredamento". Qualcun altro avrà girato un video che diventerà virale su tiktok e dove magari vengo insultato. Poco mi interessa. Torno a casa dal mio gatto, gli dico che lo amo e che sono grato ci sia lui a volermi bene. Lui, per tutta risposta, vomita sul tappeto. L'amore è un linguaggio variopinto e maleodorante talvolta.
82 notes · View notes
fiore-dimaggio · 5 months
Text
Tumblr media
Potrei passare una notte con tutte
Ma voglio solo una vita con te
135 notes · View notes