Tumgik
#Madam Effie
sciatu · 1 year
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Madam Effie e la formula della felicità - Prima Parte
A VOLTE L’IMPOSSIBILE  DIVENTA PROBABILE L’uomo con il soprabito grigio guardò l’orologio. Si stava facendo tardi. Doveva decidersi. Via Palermo si stava risvegliando dopo il picco di caldo del pomeriggio. I vecchi stavano concentrandosi sotto gli alberi all’inizio della via per iniziare le loro interminabili partite a carte, le massaie incominciavano ad affollare i marciapiedi salutandosi e discutendo tra loro a voce alta con il loro siciliano stretto e sguaiato. Le macchine incominciarono a riempire il viale procedendo con lentezza e vociando tra loro a colpi di clacson. Un ragazzo si avvicinò al portone del palazzo che l’uomo osservava da più di un ora e guardò i citofoni “cinquantadue” Pensò l’uomo con il soprabito grigio. Il ragazzo schiacciò un bottone e qualcuno gli aprì facendolo entrare. Il ragazzo entrò e si diresse verso sinistra. L’uomo sorrise. Decise che a quel punto doveva andare e velocemente si avvicinò al portone cercando al citofono il nome di Madam Effie, ma il portone si apri da solo. “Cinquantatre” si disse soddisfatto ed entrando andò dalla parte opposta dove si era diretto il ragazzo, verso una porta senza nome. Stava cercando un campanello quando la porta si aprì e si trovò di fronte una donna minuta dai capelli bianchissimi e la pelle rugosa. La donna lo guardò attentamente, poi il suo volto si rilassò in un grande sorriso “Professore Gugliotta – esclamò sorridente – che bello rivederla” L’uomo strinse gli occhi dietro gli occhiali, concentrandosi su quel volto ed infine esclamò “Signora Strano, che sorpresa, non pensavo …” “Venga, venga, sono tanto felice di rivederla: lei era il professore che mio figlio apprezzava di più” “Si Filippo era uno dei pochi in quella classe a seguire con costanza ed interesse” “Lui lo diceva sempre che lei insegnava qualcosa che nessun altro conosceva: la logica ed il ragionamento” “Filippo era una persona speciale; mi dispiace per quello che è successo. Erano altri tempi. Al giorno d’oggi molte cose si accettano normalmente all’epoca erano uno scandalo. Quei suoi compagni che lo hanno bullizzato e spinto a quel gestro estremo   per la sessualità che aveva scelto, erano il frutto di un modo di pensare distorto. Illogico.” “Non importa, ormai non importa. Grazie però di essere venuto al funerale, lei è stato uno dei pochi, se non l’unico dei suoi professori.” “Ho sempre creduto nella ragione e nel libero pensiero: era un mio dovere” La vecchia sorrise nuovamente “Vada, Madam l’aspetta” E gli indicò il corridoio alle sue spalle. Mentre camminava nel corridoio, il professor Gugliotta si disse che era un controsenso per un uomo dedito alla logica e al ragionamento come aveva appena affermato, chiedere consiglio ad una cartomante, ma si rispose dicendosi che Madam Effie forse leggeva le carte, ma sicuramente non era una semplice cartomante. Prima di entrare prese il telefonino, guardò l’ora e poi lo mise su registrazione per registrare di nascosto tutto quello che si sarebbero detti. Voleva ragionare a mente fredda su come Madame avrebbe risposto alle sue domane. Mise in tasca il telefono ed entrò “Buonasera Madam – disse la faccia più cordiale che poteva fare – posso entrare?” E guardò davanti a se vedendo solo del buio “Prego, si accomodi” fece una voce profonda alla sua sinistra. Guardò in quella direzione vedendo una grande scrivania dietro cui vi era una figura avvolta in un saio di seta viola di cui si vedeva appena il volto scarsamente illuminato da dei lumini disposti a caso intorno a lei. Il volto aveva dei tratti classici, da statua greca, le sopracciglia grandi e marcate come ali di gabbiano davano a quel volto un’aria demoniaca sottolineata da due grandi occhi a mandorla, tanto scuri da non riflettere alcuna luce. Il tutto aveva un senso di spettrale reso ancor più angoscioso da pigre volute di incenso che si liberavano alle sue spalle. L’uomo aveva come la sensazione di sognare perché, come nei sogni, intuiva solo quello che lo circondava e focalizzava solo dei particolari che gli restavano nella memoria suscitandogli ora paura, ora curiosità “Venga, si sieda di fronte a me, c’è una poltroncina” “Tutto esattamente come da copione degli orrori” Pensò critico il professore ma obbedì alle indicazioni di Madam “Alla sua sinistra c’è un tavolino con dei mazzi di tarocchi, ne scelga uno, lo mischi e me lo dia” Ancora una volta l’uomo ubbidì. Da un tavolino d’ebano nero scelse un mazzo dal dorso verde su cui era disegnato con un tratto in oro un drago vichingo e lo mischiò. Dal largo vestito apparse una mano dalle lunghe dita e dalla pelle bianchissima che prese dalle mani dell’uomo i tarocchi. L’uomo notò che le dita finivano con unghie lunghe su cui erano scritti in caratteri piccolissimi quelli che gli sembravano dei mantra tibetani, ogni unghia era colorata con i colori degli elementi costituenti il mondo, terra, fuoco, aria, acqua e la luce. La donna prese le carte ed incominciò a disporle formando con le prime una croce e disponendo le altre intorno ad esse. Le osservò attentamente e alla fine chiese “Ha delle carte interessanti. Mi parli di lei” L’uomo, per nulla impressionato incominciò a parlare in modo spedito, come se da tempo si fosse preparato il discorso “Mi chiamo Ferdinando Gugliotta, sono un professore di matematica in un liceo qui vicino. Sono sempre stato un fautore della logica e del libero arbitrio, sono ateo e ho militato fin da giovane e con convinzione, in un partito popolare e democratico; ora disgustato, dal corso che la politica ha preso, mi sono distaccato dai compagni e dalle loro idee.” Si fermo per vedere l’effetto che le sue parole avevano sulla donna, ma questa lo ascoltava tenendo gli occhi chiusi “Sono sposato ma non ho figli. Ultimamente, con mia moglie, c’è come un distacco, non dovuto a lei, ma ad entrambi. Ognuno di noi due, è come se si stesse allontanando, non dall’altro, … ma da tutto. Non siamo più giovani, abbiamo i primi acciacchi, amici e conoscenti che se ne vanno presi da malattie o consunti dall’età. È come se una cappa grigia ci coprisse lentamente svuotando di senso ogni cosa che facciamo e facendoci sentire lontani, l’uno dall’altra, come se fossimo sconosciuti o peggio,  indifferenti agli anni vissuti insieme. È come se la vita fosse solo una sequenza di gesti automatici in cui non crediamo più e da cui non sappiamo trovare un motivo per vivere. Qualche mese fa, ho notato che in salotto le bottiglie di liquore che conserviamo per gli ospiti, erano quasi vuote. Da allora sono stato più attento e ho visto che il loro livello scendeva rapidamente per poi tornare a quello iniziale e ho capito che di nascosto mia moglie beve molto, quasi per stordirsi. Ho provato a parlarle, ma lei non si vuole aprire, non vuole mostrare cosa la spaventa o la induce a fuggire la realtà. Nello stesso tempo anch’io sentivo che avrei fatto la stessa cosa, che avrei voluto stordirmi e dimenticare le mie giornate grigie, routinarie e banali. – si fermò a guardare davanti a se un punto lontano – dimenticare che la mia vita è stata un opportunità che non ho mai colto” Per qualche secondo il professore perse la sua aria indifferente e nervosamente si levò gli occhiali e li pulì con un fazzolettino di carta “Mi sono reso conto che c’era qualcosa che non andava e ho cercato di parlare con qualcuno dei problemi che avevamo. Mi sono rivolto a mia cugina che è dottore e lei mi ha suggerito di venire da lei. Sul momento l’ho presa per pazza, ma lei ha insistito dicendo che una sua paziente aveva qualcosa di simile che le medicine non riuscivano a curare e che venendo da lei è rinata. Alla fine mi sono deciso ed eccomi qua.” Si rimise gli occhiali riacquistando la sua aria cinica e indifferente. Gli occhi magnetici di Madam si aprirono lentamente e lo osservarono per quasi mezzo minuto. Prese una delle prime carte che aveva posto sulla sua scrivania e gli mostrò il dorso con il drago dorato. “Lei ha scelto il mazzo di Tarocchi di Stella Goldschlag, una ebrea tedesca che durante la seconda guerra mondiale ha tradito migliaia di altri ebrei condannandoli a morire nei campi di sterminio. Il mazzo attira le persone ambigue e capaci di tradire” Girò la carta “È il sette di spade, che vuol dire tradimento, mentre il Matto – Madam prese la seconda carta scoperchiata dal mazzo del professore – vuol dire che lei non è sincero. Lei professore non mi stà dicendo la verità, nasconde più di una cosa che non vuol dire e che sta tramando. Se lei non è disposto a dire la verità io non posso aiutarla e questo incontrò deve finire qui.” Lui la guardò stupito. Madam aveva capito tutto e se era così non doveva andarsene “Ecco io ….” “La verità! - gli intimò Madam. - Un uomo senz’anima quale è lei, uno che non crede a nulla di quanto esiste nel Midgard non viene da una strega bianca chiedendo un miracolo.” Ora capiva, per il professore ora tutto era chiaro. Era una strega, di quelle vere, di quelle a cui lui non aveva mai creduto “Ecco, le chiedo scusa. Non ho detto tutto.” Prese il fazzoletto con cui aveva pulito gli occhiali e si asciugò la fronte. “Quando mia cugina mi ha parlato di lei, mi sono messo a ridere perché, come dice lei, non credo a nulla che non possa essere provato. Verificato scientificamente! Così, più per prendere in giro mia cugina che per vero interesse, ho fatto ricerche su di lei. Sono andato all’anagrafe, al casello giudiziario, cercando tramite amici, ex compagni di partito informazioni. Lei però non risulta all’anagrafe, non appare in nessun atto di nascita, o richiesta di residenza, da oggi fino al terremoto di Messina, quello del 1908 in nessuno ufficio municipale o al catasto o alle poste non c’è traccia di lei! Non esiste. Questo appartamento è di proprietà della signora Strano, che ho scoperto essere la madre di un mio alunno. Anzi, tutto questo palazzo le appartiene, ma gli inquilini che vi sono, sono tutti strani. Nessuno di loro paga un affitto, nessuno li ha mai visti, la spazzatura che viene raccolta è minima, il postino non consegna nessuna lettera, i contatori indicano consumi inesistenti. Non tutte le finestre sono illuminate di notte anche se gli appartamenti sono tutti abitati o sembrano tali. Ho contato cinquantatré persone, me compreso, che si sono avvicinate al portone. Venti hanno citofonato e sono entrate andando verso la sinistra del portone dove vi sono le scale e l’ascensore. Per trentatré persone una volta avvicinatesi al portone, questi si è aperto da solo e tutte e trentatré siamo venuti da lei: è come se il portone sapesse chi deve andare a destra e chi a sinistra. Per questo sono venuto. Forse per curiosità, forse perché lei non è di questo mondo e può davvero risolvere i miei problemi.” Madam lo guardò attentamente. “Tu hai bisogno di credere.” Si appoggiò contro lo schienale della sua poltrona e sorridendo chiese “Che ora è?” Il professore inconsciamente alzò il braccio con l’orologio e lo guardò. Fece una faccia stupita e portò l’orologio all’orecchio per sentire se funzionasse. “Strano, sembra fermo” Madam sorrise Il Professore fu preso da un pensiero improvviso, mise la mano nel soprabito, prese il telefonino e lo guardò: il contasecondi del registratore che aveva attivato pochi secondi prima di entrare da Madam, era fermo: segnava solo i secondi che gli erano serviti a varcare la porta. Non funziona neanche l’orologio del telefonino. Madam sorrise nuovamente e chiese “vedi orologi in questa stanza?” “No, neanche uno” Rispose l’uomo dopo essersi guardato intorno “Infatti, sarebbero inutili, perché qui il tempo scorre in modo impercettibile, quasi non esiste: siamo  come dentro un fermo immagine.” “Ma non è possibile, non è scientificamente possibile. “ “Vi sono energie che la scienza ancora non può spiegare, ma che esistono. Il tempo in questa stanza scorre ancora ma in modo tanto lento che gli strumenti non riescono ad indicarne il movimento. Per questo palazzo hai ragione: ìl palazzo è vivo e sa chi è mio ospite e chi invece è una sua parte.  È pronto a combattere chiunque venga in nome del male. Sotto di me, diversi metri sotto le macerie del terremoto del 1908, c’è una chiesa Templare che i cavalieri chiamavano “Il Vertice”. La chiesa era infatti posta sulla punta di un triangolo i cui lati partono da Torino, arrivano a Praga e quindi fino qui a Messina e tornano a Torino. Tutte queste tre città hanno un passato di stregoneria e magia. Formano un triangolo al cui centro c’è Roma. Lungo i lati del triangolo scorrono energie positive che lottano contro quelle negative. Io sono come la guardiana di questo vertice e il palazzo mi protegge. Gli abitanti di questo palazzo sono ospitati solo temporaneamente perché sono tutti in viaggio. La maggior parte sono viaggiatori o esuli di luoghi e tempi lontani. La Casa li accetta perché li considera pellegrini così come i castelli dei templari ospitavano i viaggiatori diretti in Terrasanta.” Allungò la mano e prese un'altra carta da quelle messe a croce sulla scrivania “Questa è la donna di spade indica un tradimento con un’altra donna. Per andare avanti, le ripeto,  mi devi dire la verità.” Il Professore impallidì “Ecco, si. È successo tempo fa. Mia moglie, aveva avuto una brutta conclusione della sua gravidanza. Aveva abortito al settimo mese la bambina che aspettava ed era disperata. L’atmosfera a casa era terribile. Lei aveva rinunciato a un trasferimento in una città del nord. Anch’io, che avevo un posto di lavoro nella città dove lei doveva andare, rinunciai per starle accanto. Avevamo rinunciato ad una vita più ricca e più importante per permetterle di portare a conclusione la gravidanza che fin dall’inizio si era presentata come difficile e che alla fine si era trasformata in una tragedia. – il Professore si fermò guardando di fronte a se il dolore che aveva vissuto - Io ero contento che lei si fosse salvata ma mi dispiaceva moltissimo per la bambina. Noi volevamo tantissimo un figlio e per mesi avevamo fatto progetti su progetti per lei e con lei.” Avevamo deciso di chiamarla Beatrice perché ci avrebbe portato nel nostro paradiso. Restò qualche secondo in silenzio ed aggiunse con amarezza. “Invece morì.” Si fermò ancora schiacciato dal ricordo, poi riprese velocemente “ Mia suocera era venuta a stare con noi perché mia moglie era troppo debole. Io non andavo d’accordo con lei perché era una bigotta, vedeva la morte di Beatrice come una punizione di Dio perché non andavamo mai a messa. Incominciai a passare più tempo nella sezione del partito e a frequentare una compagna forse per la solitudine in cui ero. Anche lei stava passando un momento difficile e voleva che stessi il più a lungo possibile con lei. Una sera stavamo parlando della nostra situazione per strada vicino casa sua quando mi ha chiamato al cellulare mia suocera dicendo che mia moglie aveva provato a suicidarsi. Corsi da lei in ospedale preso dai sensi di colpa perché pensavo che lei avesse saputo del tradimento ma non ho mai avuto la certezza che lei sapesse. Non incontrai più la compagna di partito. Da allora, lentamente, sia io che mia moglie, ci siamo chiusi in noi stessi e passiamo giornate intere senza parlarci, fino a che, come dicevo prima, non ho incominciato a sentirmi morire, a sentirmi come chiuso dentro una bara che piano piano si stringe fino a farmi soffocare. Si, mi perdo nelle mie elucubrazioni, mi nascondo dietro il ragionamento, semplifico il tutto negando l’esistenza di un Dio, ma la verità è che sto lentamente affondando nel nulla pensando di aver sprecato la mia vita, come forse pensa mia moglie.” Il Professore si asciugò nuovamente la bocca “Lo so che sono stati d’animo risibili, che la vita è materia e i pensieri sono solo fantasmi, ma questi pensieri mi stanno uccidendo più di quanto potrebbe fare la materia stessa.” Madam lo osservò in silenzio Allungò la mano e prese la terza carta della croce mostrandogli il tarocco della morte. Il professore sobbalzo sulla sedia “Non è una carta negativa. Mavet vuol dire che ci sarà un cambiamento, una purificazione, ma come dice il bagatto che è l’ultima carta della croce iniziale, sarà il frutto di un cammino non semplice.” Madam continuò a scoprire le carte girandole una ad una e spesso fermandosi ad osservarne attentamente qualcuna. Mise dell’incenso particolare in uno dei lumini e un’intensa nube azzurra si sprigionò scomparendo subito nel buio. La stanza si riempì di un intenso profumo che penetrava nella testa e per qualche secondo fece venire le vertigini al professore. Dopo forse un minuto Madam riaprì gli occhi e sorrise “Devi fare un lungo percorso, ma hai bisogno di una guida. Alla tua destra c’è una cassettiera, vai li per favore. “ Il professore si alzò e obbedì a Madam.   “Conta dalla tua sinistra tre cassetti verso destra e quindi cinque verso il basso ed apri il cassetto – Il Professore obbedì ancora una volta – c’è una scatola nera, aprila e prendi la boccettina che contiene con la mano sinistra. Stringila forte nel pugno lasciando fuori di esso il tappo e torna da me” Madam aveva rimosso tutte le carte dalla scrivania e posto nel suo centro un piatto che sembrava d’oro su cui era incisa una spirale di parole in ebraico che dal bordo esterno convergevano verso il centro. Da un sacchettino raccolse delle erbe mettendole nel centro del piatto. “Ora dobbiamo fare un esperimento chimico – disse sorridendo Madam  - che qualcuno potrebbe chiamare magia. Mi devi dare i tuoi occhiali e quando te lo dico devi versare il contenuto della boccettina su queste erbe e fare un passo indietro” Il Professore ubbidì sentendosi un po’ scettico e molto curioso. Madam disse una parola in una lingua che lui non conosceva. Dalle erbe si innalzarono delle volute di fumo e quindi una fiamma pallida e tenue. Madam impose le mani sulla fiamma e recitò qualcosa in una lingua ancora più strana. Sotto le sue mani si formò una nube biancastra, densa e quasi immateriale. “Versa il liquido presto” Gli disse Madam e come gli aveva detto lui velocemente aprì la boccettina e verso un liquido etereo, con una fosforescenza azzurrognola che si sedimentò sulla nube facendola illuminare di un azzurro elettrico. Madame prese i suoi occhiali e appoggiò delicatamente i vetri sulla nube. Gli occhiali ondeggiarono come a cercare un equilibrio e quindi si fermarono a mezz’aria.  I vetri diventarono di un bianco abbagliante e la montatura da marrone incominciò come a bruciare diventando di un nero cupo. Per quasi un minuto gli occhiali galleggiarono a mezzaria mentre la nube perdeva lentamente intensità diventando poco a poco una lenta spirale di fumo che prestò svanì nell’aria mentre gli occhiali scesero dentro il piatto d’oro tra la cenere lasciata dalle erbe bruciate. Madam li prese e li pulì con un panno nero passandoli quindi al Professore. “Ora li puoi mettere. Con essi vedrai tutto quello che esiste nell’ Akasha e quindi quello che è stato o che poteva essere” Lui la guardò confuso “Mi scusi Madam, ma cos’è l’Akasha.” “Per i popoli dell’India è l’etere, L’essenza di ogni cosa, il quinto elemento, quello dove l’universo esiste nella sua interezza partendo dalla sua più piccola parte. Per l’esoterismo occidentale è la memoria dell’universo, quella dove tutto esiste, anche quanto non è accaduto. I tuoi occhiali sono ora una porta tra il mondo che conosci e quello che esiste al di la del tempo e della materia. Vedrai quindi l’improbabile, e troverai un maestro che ti guiderà alla pace” “Un maestro? chi sarà questo maestro Madam? Lo conosco?” “In teoria no, non in questo universo, nella tua dimensione. Ma lei ti conosce bene” “Lei?” “Si lei, …  Beatrice, … tua figlia.” “Ma ….” “Non chiedere cose che non potrai capire o che i limiti della tua mente non ti faranno accettarle. Ora tra di noi c’è un legame e a causa di questo sottile filo che unisce chi cerca aiuto e chi aiuta, devi avere fiducia in me. Per i primi tempi quello che vedrai ti stupirà, ma non spaventarti: era già così prima che i tuoi occhiali diventassero una porta sull’esistere. Il nostro incontro deve finire. Devi andare, chi resta troppo in questa stanza viene inghiottito nel gorgo del tempo e perde il contatto con la realtà. “ Il Professore si alzò lentamente inforcando gli occhiali. “Madam, una domanda, l’ultima, perché mi ha detto tutte queste cose? Perché mi ha fatto notare che il tempo in questa stanza è immobile?” “Sei abituato a credere a quello che vedi fuori di te e che i numeri possono spiegarti. Un albero più un albero sono due alberi, non il respiro della terra; una rondine fa una gaussiana o un iperbole volando nel cielo, ma non ne senti la gioia o ne comprendi il senso di libertà. La nostra vita però, incomincia con quello che abbiamo dentro di noi e per capire quanto vedi devi capire chi dentro di te sta osservando. Per questo ti ho provato che esiste qualcosa in più di quello che i tuoi occhi osservano, di quanto la tua esperienza conosce, di quanto i numeri descrivono. Ed ora tocca a te: l’uomo deve sempre scegliere tra il bene e il male, questo lo distingue dagli animali, ti ho dato un potere, se lo usi male ti ucciderà, se lo usi bene, ti salverà. Tutto dipenderà da te, non da quello che ho fatto per te. Ogni maestro apre una porta ma solo il discepolo decide se attraversarla.” Il Professore lentamente si voltò ed osservò la porta e le pareti per capire se con gli occhiali vedesse in modo diverso, ma non notò nulla di particolare. Uscì nel corridoio e prese in mano il telefonino: il contasecondi riprese a muoversi regolarmente. Guardò le pareti ma queste non c’erano. Intorno vedeva solo stelle e stelle perdersi all’infinito. Arrivò alla porta della sala disorientato e  barcollando. Tornando nella sala d’attesa vide la signora Strano, ma non come l’aveva vista al suo arrivo, consumata dal tempo e dal dolore, ma ringiovanita, serena ed elegante. “È andato tutto bene Professore?” Gli chiese preoccupata “Si, … si tutto bene. Devo pagare a lei?” La signora sorrise. “No non deve. Se Madam l’ha aiutata vuol dire che sa che lei sarà utile a molti e che la ripagherà così.” Fece un sorriso per ringraziarla e lei tornò a sedersi sulla sua sedia accanto la porta. Fu allora che lo vide. Era un uomo molto giovane, con una bellezza femminile. Quando la signora si sedette, lui allungò il braccio e lo appoggiò alla spalliera della sedia quasi ad abbracciare la donna. L’uomo lo guardò e sorrise come se lo avesse riconosciuto quasi fosse un vecchio amico o un parente. Per quanto si dicesse che era impossibile, aveva la certezza che quell’uomo fosse Filippo, il figlio della signora morto tempo addietro. Lo guardò meglio. La sua figura era strana. Alle sue spalle non vi era l’ombra che il corpo della signora proiettava sulla parete. Capi che quel corpo non era della vecchia realtà a cui era abituato. Uscì, ma prima di chiudere la porta osservò ancora i due. Fu allora che notò che la mano di lui era in quella della madre. I due si vedevano, si toccavano erano coscienti l’uno dell’altra. Capì che il legame che legava la signora Strano a Madam doveva essere fortissimo: le aveva ridato suo figlio. Chiuse la porta e si diresse verso il portone. Guardò le pareti del corridoio e vide per tutta la loro grandezza un volto di donna sorridente che lo seguiva mentre arrivava al portone. Stava per tirare la grande vetrata verso di se, ma questa si aprì da sola. Uscì dicendo grazie e il volto del corridoio apparve riflesso sul vetro del portone e, nuovamente, gli sorrise
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queenofnabooty · 1 year
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Water Wears Away Stone (read here)
Marisa Coulter & Her Grandmother
           There was the diamond ring resting on the hand resting on the armrest. Her grandmother always wore it until the day she died which was over a dozen years after her husband, Marisa’s grandfather, died. She insisted on her loyalty and fidelity though a twinkle in her eye made Marisa think this was part of some greater show. She didn’t begrudge her grandmother for that performance, it was a beautiful diamond. The painter himself tried to get her to remove it for the painting, Grandmother told Marisa, but she would not do it. At the time she had been married for less than a year and it drove her husband wild with love to see her defend the symbol of her devotion so ferociously.
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doorlene · 1 year
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happy mother's day to effie, minnie, and poppy <3
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p1325 · 1 year
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My book collection so far
Jane Austen - Pride and Prejudice
Emily Bronte - Wuthering Heights
Louisa May Alcott - Little Women
Charlotte Bronte - Jane Eyre
Jane Austen - Sense and Sensibility
Edith Wharton - The Age Of Innocence
Jane Austen - Emma
Gustave Flaubert - Madame Bovary
Jane Austen - Northanger Abbey
Edith Wharton - The House of Mirth
Jane Austen - Persuasion
Louisa May Alcott - Good Wives
Nathaniel Hawthorne - The Scarlet Letter
Charlotte Bronte - The Professor
Leo Tolstoy - Anna Karenina (Part 1)
Leo Tolstoy - Anna Karenina (Part 2)
Jane Austen - Mansfield Park
Anne Bronte - Agnes Grey
Thomas Hardy - Far from The Madding Crowd
William Makepeace Thackeray - Vanity Fair (Part 1)
William Makepeace Thackeray - Vanity Fair (Part 2)
Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos - Dangerous Liaisons
Alexandre Dumas fils - The Lady of the Camellias
Henry James - Washington Square
Louisa May Alcott - A Garland For Girls
Henry James - The Portrait of A Lady (Part 1)
Henry James - The Portrait of A Lady (Part 2)
Jane Austen - Lady Susan. The Watson. Sanditon
Anne Brontë - The Tenant of Wildfell Hall
Thomas Hardy - Tess of the D’Urbeville
Edith Wharton - The Mother’s Recompense
Daniel Defoe - Moll Flanders
Henry James - The Wings of the Dove
Edith Wharton - The Customs of the Country
Kate Chopin - The Awakening
Jane Austen - Juvenilia  
George Eliot - Middlemarch (Part 1)
George Eliot - Middlemarch (Part 2)  
George Sand - Nanon
Henry James - The Ambassadors
Elizabeth Gaskell - Cranford
Thomas Hardy - Under The Greenwood Tree
Edith Wharton - Summer
George Sand - Indiana
Henry James - The Bostonians
George Eliot - Silas Marner
Henry James - The Golden Bowl (Part 1)
Henry James - The Golden Bowl (Part 2)  
Edith Wharton - The Twilight Sleep
Emily Eden - The Semi-Attached Couple
Edith Wharton - The Glimpses of the Moon
Mary Elizabeth Braddon - Lady Audley’s Secret
George Eliot - The Mill on the Floss
Elizabeth Gaskell - Mary Barton 
Fanny Burney - Evelina 
George Sand - Little Fadette
Emily Eden - The Semi-detached House
Charlotte Brontë - Shirley I
Charlotte Brontë - Shirley II
Daniel Defoe - Lady Roxana
Theodor Fontane  - Effie Briest 
Edith Wharton - The Cliff
Thomas Hardy - Two on a Tower
Frances Hodgson Burnett - A Lady of Quality
Louisa May Alcott - Moods
Edith Nesbit - The Incomplete Amorist
Frances Trollope - The Widow Barnaby (Part 1)
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laurapetrie · 1 year
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can you do a comprehensive list of your all-time favorite works of literature?
Okay, comprehensive. Let's see.
- Any word that ever came out of Fitzgerald's pen. Not me going through his trash and reading his canceled checks to his bootlegger while copiously weeping, “THIS IS POETRY!” - La Dame aux Camelias - Eugene Onegin  - The short stories of Katherine Mansfield, Ivan Bunin, and Aleksandr Kuprin - Les Fleurs du Mal - La Vita Nuova - Victoria (Hamsun) - Leone Leoni, Sand in general - One of Cleopatra's Nights and Other Fantastic Romances - White Nights - Andersen's fairy tales - Breakfast at Tiffany’s - Manon Lescaut - Undine - Vanina Vanini - On Tangled Paths. Or Effi Briest. Can't choose! - The Pursuit of Love/Hons and Rebels double feature - Franny and Zooey - Le Rêve (Zola) - Notre Coeur - Idylls of the King - The Pillow Book - As I Crossed a Bridge of Dreams. Forget Austen versus Bronte - are you a Lady Sarashina or a Sei Shonagon? - Madame Bovary - Spring Torrents, First Love, literally anything by Turgenev - A Farewell to Arms - my all-time number one forever favorite book - Le Grand Meaulnes - Aucassin and Nicolette - KEATS! - Sunflower (Krudy) - the Anne of Green Gables series, for sentimental reasons - The Portrait of a Lady - Great Expectations - The Artificial Silk Girl - Hardy in general, but especially Tess of the d’Urbervilles and The Return of the Native - Les Miserables - A Double Life (Karolina Pavlova) - War and Peace - Spring Snow - Fêtes galantes (Verlaine) - Slow Days, Fast Company - Sylvie (Nerval) - Complete Works of Shakespeare - My Antonia - Love in a Fallen City - Madonna in a Fur Coat
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hp-milf-fest · 28 days
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Fic 1
Title: Madam Malfoy Undone
Author: oihermione
Pairing: Narcissa Black Malfoy/Pansy Parkinson
Rating: Explicit
Summary: Pansy Parkinson was 16 when Narcissa Malfoy started to be the star of her most secret fantasies. 5 years later, she finds herself at Malfoy Manor again with a goal in mind: seducing Narcissa.
Fic 2
Title: I Fucked Yr Mom
Author: the_prettiest_wolf_star
Pairing: Euphemia Potter/Marlene McKinnon
Rating: Explicit
Summary: The conversation gave Effie time to look back at Marlene. The young woman that was coming their way had nothing in common with the coy girl she remembered. She was about five feet eight, her blonde hair was cut short into a shaggy styled bob, her face hidden behind aviator sunglasses. Effie had to admit, she did indeed look fit in her red shorts and bikini top, showing off her shredded but feminine body, a whistle dangling around her neck.
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the-al-chemist · 11 months
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The Beginning of a Symphony - Chapter 35
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A/N: Ethel offers some sisterly advice.
Warnings: plotting and mentions of canon-typical social injustice.
OCs featured/mentioned: Selene Fraser and Alan the ferret @lifeofkaze, Eliot Gerard @kc-and-co, Cledwyn Ironwood @that-scouse-wizard
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April 1897
Having helped Alan escape from Jim’s clutches, Selene had the grand idea of taking the ferret to the Hospital Wing to check for signs of trauma.
“That’s not a terrible notion. It was rather an ordeal for him, after all,” Ethel reasoned. “Nurse Blainey did say last time that she would not treat ferrets, though.”
“We don’t need Nurse Blainey. Eliot Gerard is helping in the Hospital Wing at the moment.”
“Why?”
“Because he wishes to be a Healer when he leaves school. He has plans to travel all over the world healing people,” said Selene. “I’m certain that he would be more than happy to help Alan.”
Ethel had no interest in spending time with Eliot Gerard, even if he did wish to travel all over the world healing people. The very notion of his doing so seemed nonsensical - surely there were other Healers across the world who could save him the journey. She left Selene and Alan to find Eliot Gerard and set off for the library.
“Good afternoon, Madam Khanna,” she greeted the librarian, who smiled warmly at her. “Did you manage to find the book of Wizengamot trial proceedings you told me about?”
“Certainly, Miss Hexley. I have it in one of the stacks here. I’ll fetch it for you now.”
Madam Khanna turned to the five large stacks of books behind her desk, and Ethel tapped one foot as she waited for the librarian to find her book, which detailed the most notoriously controversial court trials of British wizarding history. She had been looking forward to reading this one since before the start of the Easter holidays.
As Madam Khanna looked through the third stack, Ethel looked around at the rest of the library, which was relatively empty, it being lunchtime and a rather pleasant day outside. Still, there were a few students dotted around, including - she did a double take as she noticed - her brother and Héloïse Perrault. Ethel craned her neck to watch the two of them. Jim was standing by the table at which Héloïse was sitting, his face rapidly growing pink as he spoke to her.
He was asking her to the dance - he was actually asking her. Ethel’s jaw dropped, now so engrossed in the scene that she barely noticed Madam Khanna placing her long-awaited book on the desk in front of her until the librarian cleared her throat. Ethel took the book, thanked Madam Khanna hurriedly, and immediately turned her attention back to her brother, who was now striding back across the library in the direction of the corridor outside.
Naturally, Ethel had to follow him, so she tucked her book under her arm and sped away after him, managing to wait until she had passed through the library doors before she called out:
“Jimmy!”
Jim was already descending the stairs outside, but at the sound of his name, he stopped his tracks and looked back at her. He frowned so deeply he almost looked angry.
“What do you want now?” he asked her.
“Now, don’t be like that, Jim. I am only paying a close interest in my brother’s personal life, which as a caring and devoted sister, is my duty, is it not?” Ethel grinned at Jim, who shook his head and continued to walk away from her. She took the stairs two at a time to catch up. “Oh, I cannot wait to write to Mamma about this!”
“You will do no such thing.”
“But I shall. She is bound to want to know, though I do wonder if she will believe it. Our dear, sweet Jimmy a lothario, whoever would have thought it?”
“Effy, do be quiet.”
“Selene will be glad to hear that Alan helped you find the courage to ask Héloïse to attend the dance with you after all. Say, did Héloïse know that you practised asking her using a ferret? Are you planning on practising dancing with Alan, too? Or holding hands? Will Alan be the best man at your wedding? Will Selly and I be bridesmaids?”
“Ethel, please,” Jim said, no longer sounding irritated, but weary. “Please stop.”
“But…” Ethel’s voice tailed off as she looked at her brother. “Why, Jimmy, you’re upset.” Jim did not look her in the eye; his own were filled with tears. “Why?”
“Because she said no,” Jim told her. “Because she’s already going to the ball with someone else.”
“Oh,” Ethel patted him on the shoulder. “Well, don’t be upset about that. It’s only one silly little school dance. It’s not that important.”
“It’s important to me. Or it was, anyway.”
“It shouldn’t be,” said Ethel. “There are far more important things in this world to be worried about, after all. Think about all the poor Muggle women who cannot vote, or the goblins who have their lives’ work taken away from them, or the house elves who do not even get days off work. Compared to them, your problems are nothing, really. None of ours are. So maybe instead of being upset about a stupid ball, you should be upset about that and focus your energies on helping somehow. If you spend your life doing that rather than moping around, just think about how much more good you might do in the world.”
Jim scoffed, and Ethel raised one eyebrow at him imperiously.
“What, Jimmy?”
“Well, it’s only that you… That those are fine words from someone who wishes to spend their own life throwing a Quaffle through a hoop.”
Ethel opened her mouth to argue with him, but even she had to concede that he had a point. Becoming a professional Quidditch player had been her dream from the first moment she had sat a broom, but Jim was right, Quidditch players never made any differences in the world, not ones that mattered. They simply… played. Just like Ethel, really. She had never made any meaningful differences, nor had she done any good in the world around her, let alone the world at large. Perhaps she never would, but she was not ready to concede that just yet.
So, she decided there and then that she would do some good, even if it was only on a small scale. She sighed, and wrapped her arms around Jim’s torso. He stiffened.
“Um… What… Ethel, what are you doing?”
“I’m embracing you, you ape.”
“But… why?”
“Because” - Ethel did not let go of Jim - “you’re my baby brother-”
“We were born on the same day.”
“- and you’re sad. And, as your older and far wiser sister-”
“There is less than an hour between us!”
“- I am going to make it all better for you.”
Ethel released Jim from her her hold, and he regarded her with a sceptical look in his eyes, so similar as they were to her own.
“How?” he asked her.
“Firstly,” Ethel said, raising her hand to push Jim’s hair back from his face, “we need you to look handsome. Well, dapper. At the very least, well-dressed. And you’ll need to get better at dancing, so we can practise that. And you need a date.”
“But Héloïse is going with-”
“I don’t mean Héloïse. You can go with Selene.”
“Effy, I don’t like Selene,” said Jim. “That is… I like her very well, but I do not feel deeply for her.”
“You’re missing my point, Jim. You don’t need to feel for her to take her to the ball. I don’t feel for Cledwyn, and he does not for me, but we are still accompanying one another.”
“You are?”
“Oh, yes. That reminds me, I need to let him know about that, actually.”
“Right.” Jim frowned. “I am sorry, Ethel, but I still do not quite. understand your point.”
“My point is that we’re going to show Héloïse what she’s missing. Believe me, she will regret not having you as her escort.”
“I don’t see what taking Selene has to do with Héloïse regretting that I am not taking her.”
Ethel laughed out loud. How oblivious he was to the ways of women!
“Oh, my sweet little brother. You clearly underestimate the immense power of a little jealousy…”
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sciatu · 1 year
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Madam Effie e la formula della felicità - terza ed ultima parte
OGNUNO HA LA SUA FORMULA DELLA FELICITÀ Il professore Ferdinando Gugliotta stava sognando di essere sdraiato sulla spiaggia a mare mentre sua moglie stava chiamando la figlia che giocava su bagnasciuga. Si disse che sua figlia non era mai nata e si rispose che non era vero, che sua figlia, era quello che univa sua moglie e lui e che in realtà la materia e i sogni erano la stessa cosa, come gli aveva dimostrato scientificamente, Madam Effie a cui si era rivolto per capire come mai fosse infelice. “Ferdinando, Ferdinando alzati è tardi” Apri gli occhi e vide la moglie in vestaglia con la tazzina di caffè in mano. Si guardò intorno e vide che era nel lettino nella stanzetta che sua moglie occupava quando era bambina, la stanza che avevano inutilmente arredato per la loro figlia mai nata. “Che ora è?” “È tardi, tra quaranta minuti ti inizia la lezione” “Minchia “ sbottò il professore e si alzò di scatto prese il caffè e lo bevve d’un fiato bruciandosi la gola. Corse in bagno e in cinque minuti fece quello che faceva in quaranta minuti. Corse in stanza da letto e si vestì velocemente indossando dei calzini spaiati, poi prese la borsa e salutata la moglie scappò fuori di cada. Quando arrivò in cortile si sentì chiamare dalla moglie che alla finestra indossava i suoi occhiali sorridendo e mostrandogli la lingua per prenderlo in giro. Tornò indietro e si prese gli occhiali salutando la moglie con un bacio, contento che fosse tornata a giocare con lui. Corse verso la scuola salutando tutte le ombre che incontrava. Arrivato al portone del liceo rallentò il passo ed entrò dandosi un contegno. Entrò in segreteria e prese il registro salutando la vecchia segretaria che era morta anni prima e la nuova appena assunta che erano sedute allo stesso posto. Entrò in classe e si sedette alla scrivania. Quando guardò la classe la vide e piena di ragazzi e ragazze perché nei banchi vuoti erano seduti gli alunni degli anni precedenti. In fondo alla classe vide Beatrice seduta accanto a una ragazza che scriveva qualcosa al cellulare. Beatrice alzò gli occhi dal cellulare della ragazza e vedendolo lo salutò per poi tornare ad osservare preoccupata il cellulare della ragazza. “Sciuto oggi ci siamo tutti?” “Si professore, siamo tutti presenti” Rispose il Nerd della classe con i suoi occhiali enormi e un colletto della camicia che gli usciva dal maglioncino. “Bene ragazzi a posto – poi guardando la ragazza seduta accanto a Beatrice urlò – Mancuso, se non metti via quel telefono te lo sequestro” “Professò c’è mia nonna ché è al pronto soccorso” “Quale nonna? Te ne sono già morte tre l’anno scorso e due l’anno precedente e tutte prima dei compiti in classe che abbiamo fatto. Vieni alla lavagna cosi almeno smetti di stordirti con i social.” “Professò ma oggi ce l’ha con me” “Vieni, non ti interrogo mi aiuterai a far lezione” “Andiamo bene “ Fece Campisi che essendo il belloccio della classe se ne considerava il leader e non amava il comportamento anarchico di Mancuso che era la peste della classe “Bene Mancuso, faremo un problema sugli insiemi.” Finse di leggerne sul libro il testo. “In una classe vi sono 15 dei suoi alunni che preferiscono le donne, dieci che preferiscono gli uomini e 5 che preferiscono uomini e donne. Domanda: Quanti sono gli alunni che non amano le donne? E quanti quelli amano solo le donne?” Quando alzò gli occhi dal libro vide che tutti gli occhi sbarrati degli alunni lo guardavano stupiti. Girò la testa guardandoli “Che c’è non avete capito?” “No professò è che è un problema che non abbiamo mai sentito” Fece Russo il magrolino nel primo banco di fronte a lui che era spesso il portavoce della classe. “Se lo dici per gli insiemi, devo dirti che è simile a quello che c’era nell’ultimo compito e che il 72.3% di voi ha sbagliato. Se lo dici perché si parla del gusto sessuale degli alunni, maschi o femmina che siano, devo ricordarti che in questa classe c’era un ragazzo che era di quelli a cui piacevano gli uomini e che i suoi compagni tanto lo bullizzarono che si uccise. Nascondere una palese evidenza è una bugia, quando una bugia diventa considerazione comune allora diventa ipocrita oscurantismo. Qualcuno vuole che insegni ipocritamente?” Li guardò negli occhi uno ad uno, quelli che erano reali e quelli che erano il ricordo dei suoi vecchi alunni. “Bene, Mancuso, risolviamo questo problema che scandalizza i ben pensanti” Mancuso, con aria complice e sottovoce gli disse avvicinandosi “Cazzi loro, professò” Impiegarono una ventina di minuti a trovare la soluzione e mentre la classe scriveva il procedimento il Professore guardava sua figlia seduta accanto al posto vuoto di Mancuso pensando a tutto quello che era successo da quando aveva visitato Madam. Pensò che ancora mancava qualcosa: doveva ancora pagare Madam “Bene Mancuso ora rispondiamo all’ultima domanda del problema” Guardò il libro e finse di leggere “Quanti degli alunni sono felici? – e guardando Mancuso la sollecito – forza Mancuso, calcola quanti di loro sono felici” E la guardò aspettando. Lei lo guardò seria e preoccupata “Come professò?” “Dai Mancuso, è una domanda banale: quanti degli alunni sono felici?” Mancuso lo guardò e poi si girò verso i compagni come a chiedere aiuto “Ma veramente professò, come si fa a calcolarlo … forse se sono a lezione nessuno di loro è felice” Un sorriso corse lungo la classe a sottolineare la risposta “Hai ragione, vi sono pochi dati. Dobbiamo investigare … tu Loiacono quand’è che sei stato felice?” “Quando il Messina è andato in serie A” “Bene, almeno abbiamo una definizione di felicità: un evento non ordinario che ci da gioia. Rosaria, tu che hai letto più libri di tutti i tuoi compagni messi assieme dacci una definizione dotta della felicità” Rosaria, nascosta dietro a due enormi occhiali rosa e una marea di capelli rispose pronta “Tutti vogliono vivere felici ma non vedono con chiarezza cosa rende la vita felice è una frase di Seneca” “Grazie Rosaria, effettivamente cosa ci rende felici non è facile a capirsi. Dai Mancuso, scriviamo la formula della felicità” Mancusò  lo guardò “Professò …” Disse con aria sconsolata “Professore, non esiste la formula della felicità “ osservò Campisi che da leader si sentiva in dovere di difendere l’ignoranza della classe. Il professore lo guardò “Quattro secoli fa un ragazzo della vostra età vedendo cadere una mela pensò che si poteva spiegare matematicamente che la mela cadeva in giù invece che di lato e non essendoci una matematica che lo potesse spiegare ne inventò una. Quel giovane, Isaac Newton, usò la matematica per descrivere quello che i suoi sensi percepivano ma non sapevano spiegare” Guardò la classe ma tutti evitavano il suo sguardo. Solo Beatrice lo guardava severamente come a dirgli che li aveva fatti sentire stupidi “Vero è – continuò – che Newton aveva sicuramente un maestro di matematica migliore del vostro, per cui devo pagare pegno e aiutarvi più che posso. Mancuso vieni, siediti al mio posto, cambiamo i ruoli.” Si mise alla lavagna ed incominciò a scrivere F= S+C+V “Secondo Seligman la felicità F dipende dal nostro livello di felicità interiore S, dalle circostanze della vita C e da quello che noi possiamo fare per essere felici, il fattore V. Il Fattore S è quello più importante e vale quanto la somma degli altri due perché secondo l’autore è la nostra volontà di essere felici, il nostro ottimismo che ci predispone alla felicità, gli eventi della vita giocano un ruolo secondario.” Osservò la classe. Tutti stavano seguendo con attenzione. Persino Loiacono era con la testa appoggiata sui pugni era concentrato ad osservare la lavagna. “Loiacono, che ne pensi, questa formula va bene?” “Professò non lo so! Mi ricorda quando dopo il pranzo di famiglia diamo il bicchiere di limoncello al nonno e lui dice “Ora sono felice!”, prima però si è già calato una bottiglia di vino, ed è già felice di suo; quindi gli eventi della vita e quello che può fare per essere felice, sono discutibili. Quanto vale poi come felicità il bicchierino di limoncello V sopra una bottiglia di rosso dell’Etna S?” I compagni sottolinearono il commento con una risata che contagiò il professore “Hai ragione Loiacono, questa equazione è discutibile. Allora vediamo quest’altra, la formula di Paolo Gallina F= dS/dt La felicità è una variazione positiva dei nostri stati d’animo rispetto al tempo” Si voltò a guardare la classe e chiese “Sciuto, tu che ne sai più di tutti di matematica , cosa ne pensi?” Sciuto serio si aggiustò gli occhiali, “Professore, è una derivata, e deve essere positiva, se no sarebbe infelicità. Come derivata indica che la felicità cresce sempre, che quella di ieri è più piccola di quella di domani e io non credo che questo sia possibile, saremmo tutti sempre più felici, come i pazzi. Poi, vuol dire anche che se stò due giorni felice, il delta diventa zero e quindi dovrei essere matematicamente infelice.” “In effetti Sciuto, è difficile immaginare un pazzo triste o una infelicità matematica. Va bene, allora usiamo una equazione più complicata” Si voltò verso la lavagna e incominciò a scrivere.
“Questa è una formula sviluppata da una università inglese sulla base di alcune prove sperimentali. La prima cosa che dice è che la felicità è funzione del tempo, non come nella formula precedente ma in modo diverso perché questa dipendenza dipende dalla somma di alcune situazioni. L’effetto di ogni addendo è mitigato da W, un coefficiente che serve a dargli il giusto peso. Vi è quindi la somma tra CR con cui indichiamo le Gratificazioni che riceviamo e che si traducono in felicità, EV che è la nostra valutazione del rischio o meglio le opportunità che abbiamo per poter essere felici e RPE, che è la differenza tra la felicità desiderata e quella ottenuta: maggiore è questa differenza, maggiore la nostra felicità totale, più difficile è avere l’opportunità di essere felice, più felici saremo quando arriva. La lettera Y è un fattore che tiene conto di quando quel dato avvenimento è accaduto e più quel fattore è vecchio, più Y lo diminuisce, mentre i vari fattori la cui somma da la misura di quanto siamo felici, sono sommati nel tempo. “ Il professore si voltò verso la classe e notò che alcuni di loro si stavano scrivendo la formula. “Cosa vuol dire questa formula? Prima di tutto il fattore tempo è importante, è presente ben due volte. La felicità si spegne velocemente come ci dice Y mentre quella che proviamo è la somma nel tempo di altre felicità sempre più deboli. In pratica dice: ricorderai bene il dolore di ieri, ma ricorderai vagamente l’intensità della felicità che ieri hai provato. La felicità è un pane che nutre l’anima ma che viene immediatamente metabolizzato e scompare in noi. Nasce ed è già ricordo. I dolori ci istruiscono, ci fortificano, ci guidano. La felicità è un lampo nella notte. Se la felicità è il senso della vita, allora dobbiamo essere pronti a coglierla quando nasce, a viverla intensamente e più a lungo che possiamo perché non tornerà più in quella forma, in quel modo, con quella intensità” Si avviò tra i banchi e si andò a sedersi sul quello di Mancuso, vicino alla figlia Beatrice che lo guardava concentrata sulle sue parole come tutta la classe. “Se guardiamo i vari fattori vediamo che la felicità dipende dalle opportunità che la vita ci offre, dalle nostre esperienze passate e soprattutto dalle aspettative, che abbiamo nel cercare quella data felicità. Mi spiego meglio.  Siamo invitati ad una festa dove vi sono molte ragazze. Abbiamo quindi una buona opportunità di conoscerne qualcuna. Abbiamo avuto diverse esperienze sentimentali negative e quindi vorremmo essere finalmente felici. A questo punto le nostre aspettative potrebbero essere o sballarci con alcool e canne dimenticando le brutte esperienze per la sera e ritornare ad essere infelici il giorno dopo, oppure trovare una ragazza che ci piace e a cui piacciamo e con lei costruire una continua felicità. E’ chiaro che la felicità sarà enorme nell’ultimo caso perché ripaga le nostre esperienze passate e soddisfa quello che desideravamo. Non ho detto: vorremmo trovare una ragazza bionda con un gran seno o una come quella che ha un nostro amico, ricca, famosa e influenzer. Ho detto “una ragazza che ci piace e a cui piacciamo”. Mi sono dato delle aspettative realistiche. La nostra aspettativa si basa quindi su quello che noi vorremmo non su quello che è il pensare comune su un social o quello che ci dicono gli amici o la mamma. Il segreto della felicità è nell’avere le giuste aspettative, i giusti obiettivi realistici e personali. Sono le aspettative soddisfatte che creano la felicità ed è nel crearci false o irrealistiche aspettative che bruciamo la nostra felicità e la nostra vita. Se il papà ci vuole scienziati e noi non lo vogliamo essere, impiegheremo il nostro futuro solo ad essere infelici perché anche se avremo fatto felice papà con una laurea e un lavoro importante, questi suoi obiettivi, non saranno mai quello che volevamo e non ci daranno mai la felicità che desideravamo.  Se non adeguiamo le nostre aspettative a chi siamo, a chi amiamo, a cosa possiamo ottenere, a cosa veramente vogliamo, avremo sempre una felicità sbagliata dove quello che otteniamo non sarà mai eguale a quello che vorremmo e diventeremo, degli alienati insoddisfatti.” I ragazzi lo guardavano con intensità. Sentivano che nelle sue parole c’era qualcosa a cui non avevano mai pensato ma che era importante capire. “Bene, ora come compito a casa mi scrivete la vostra equazione della felicità e domani la discuteremo” Suonò la campanella. “Mi raccomando Loiacono nella formula non metterci il Messina Calcio” Intanto raccoglieva le sue cose dalla scrivania per lasciare il posto alla collega. Mancuso era seduta a guardare il registro preda di chissà quali pensieri. “Ragazzi ci vediamo domani, mi raccomando il compito: ci tengo molto” Mentre usciva si sentì chiamare da Mancuso seduta ancora alla cattedra “Professò ….Professò” Si voltò convinto che gli avrebbe detto qualche scusa per non fare il compito “Che c’è Mancuso” “Ma lei, è felice?” Sorrise “Le aspettative, Mancuso, le aspettative! Se farai un compito in cui dimostrerai di aver capito quello che ti ho spiegato parlandomi di come matematicamente vedi la tua felicità, allora sarò felice, mi avrai dato di più di quello che mi aspetto” La ragazza lo guardò seria ed infine gli disse “Professò … domani vedrà la mia bellissima formula e per tutto questo – fece indicando la lavagna le formule sulla lavagna  - Grazie” “Grazie professò” Ripeté Campisi e ad uno ad uno tutti gli alunni della classe. Fuori dalla classe lo aspettava Beatrice “Papà ma tu sei veramente felice?” gli chiese “Si, ora lo sono. Lo sarò di più questo pomeriggio, quando porterò la mamma a Taormina” “Posso venire anch’io?” “Certo che puoi” Lei gli prese la mano e gliela strinse camminando per il corridoio della scuola con lui. Per un attimo il professore sentì il calore della mano della figlia nella sua e poiché questo andava oltre le sue aspettative, si sentì felice.
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historiavn · 23 days
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AGATHA MORRIBLE
THE SORCERESS’ DAUGHTER
╭      ⁞ ❏. ⠀UNIVERSE :     Wicked / Wizard of Oz
╭      ⁞ ❏. ⠀CLASSIFICATION  :    Original Character
╭      ⁞ ❏. ⠀CASTED WITH  :      Anya Taylor Joy
╭      ⁞ ❏. ⠀AVAILABLE CROSSOVERS :      This muse can be written in any fandom, universe, or time period!
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━━━━┅━━     001. ⠀ ⠀BASIC FACTS
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╭      ⁞ ❏. ⠀ NAME  :      Agatha Morrible
╭      ⁞ ❏. ⠀ ALIAS(ES)  :      _
╭      ⁞ ❏. ⠀TITLE(S)  :      Teaching Assistant
╭      ⁞ ❏. ⠀PRONOUNS  :      She / Her / Hers.
╭      ⁞ ❏. ⠀SEXUALITY  :      Panromantic Pansexual
╭      ⁞ ❏. ⠀HOMETOWN  :      Emerald City
╭      ⁞ ❏. ⠀RESIDENCE  :      Shiz University
╭      ⁞ ❏. ⠀ LANGUAGE(S)  :      English
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━━━━┅━━ ⠀ ⠀ 002. ⠀ ⠀ DEMEANOR
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╭      ⁞ ❏. ⠀MYERS-BRIGGS    :      ENFJ
╭      ⁞ ❏. ⠀TRAIT KEYWORDS  :     Charismatic, Gentle, Outgoing, Curious, Naïve, and Energetic. Although she enjoys all forms of learning, her sheltered childhood means that she is prone to seeming a bit condescending while explaining things that she is passionate about.
╭      ⁞ ❏. ⠀MOST SIMILAR TO  :    Allison Hamilton (The Notebook), Effie Trinket (The Hunger Games), Amy March (Little Women), Caroline Forbes (The Vampire Diaries), Fleur Delacour (Harry Potter), Rarity (My Little Pony).
╭      ⁞ ❏. ⠀HOBBIES  :      Witchcraft, Singing, Chess, Gardening, Piano, Fashion Design, Socializing.
╭      ⁞ ❏. ⠀INTERESTS  :   Sorcery, History, Music, Art, Nature, Fashion.
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━━━━┅━━ ⠀ ⠀ 003. ⠀ ⠀ BACKGROUND
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→ ⠀ AGATHA MORRIBLE is the only daughter of MADAME MORRIBLE. A sorceress just like her mother, Agatha has the gifts of ELEMENTAL MANIPULATION — Fire, Water, Ice, and Earth — and WEATHER MANIPULATION. She is also capable of CLAIRVOYANCE, and may occasionally receive messages about the future through vauge dreams and daytime visions.
→ ⠀ She is currently attending Shiz University for graduate level education in Sorcery and Art.
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━━━━┅━━ ⠀ ⠀ 004. ⠀ ⠀ HEADCANONS
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→ ⠀ ⠀ Despite the Wizard’s proximity to Agatha as a close family friend, she does not know that he has no real power. Whenever Agatha witnesses what she believes to be the wizard’s magic, it is really just her mother’s magic at work.
→ ⠀ ⠀ Agatha is the only student at Shiz whose popularity rivals G(a)linda’s, but she does not view Glinda as a rival at all. However, Agatha’s genuine friendships are actually few and far between; most individuals befriend her solely to gain the favor of Madame Morrible. As such, even though she can be considered popular, Agatha still occasionally feels outcasted.
→ ⠀ ⠀Once she became her mother’s teaching assistant and proved herself adept enough at her weather manipulation magicks, Agatha was given the duty of determining the daily weather forecast for Shiz University’s sprawling campus.
→ ⠀ ⠀ Although she has spent her entire life around animals due to being raised on Shiz University’s campus, Agatha is not immune to anti-animal prejudice. Madame Morrible — an expert at emotional manipulation — has ensured that Agatha, from a very young age, was subtly molded into sharing her mother’s prejudices. This is an unfortunate element of her psyche which she must learn to reject throughout the course of her narrative arc.
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━━━━┅━━ ⠀ ⠀ 005. ⠀ ⠀ UNIVERSES
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WICKED ⠀ ⠀(Canonical Timeline)
→ ⠀ ⠀ Agatha is a graduate student at Shiz University and works as a Teaching Assistant to her mother, Headmistress Morrible, for her sorcery classes.
WIZARDING WORLD ⠀ ⠀(Crossover Timeline)
→ ⠀ ⠀In a universe where Oz is a wizarding realm completely hidden from no-maj eyes by a carefully guarded veil of magic, Shiz University is invited by the British Ministry for Magic to compete in the Triwizard Tournament instead of Durmstrang. Agatha travels to Hogwarts alongside Madame Morrible with the intention of entering herself into the Goblet of Fire as a potential contender for the Triwizard Tournament.
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Wicked | West End | April 12, 2023 | Matinee | Its-all-green's master | NFT Until April 26
CAST: Amy Webb (s/b Elphaba), Lucy St. Louis (Glinda), Ross Harmon (u/s Fiyero), Sophie-Louise Dann (Madame Morrible), Mark Curry (The Wizard), Caitlin Anderson (Nessarose), Joe Thompson-Oubari (Boq), Simeon Truby (Doctor Dillamond), Conor Ashman (Chistery), Harry Mills (Witch’s Father), Micaela Todd (Witch’s Mother), Natalie Spriggs (Midwife) Yuki Abe, Kofi Aidoo-Appiah, Jessica Aubrey, Joshua Clemetson, Effie Rae Dyson, Kate Leiper, Jemima Loddy (s/w), Joshua Lovell (s/w), Paddyjoe Martin (s/w), Millie Mayhew, Daniel Parrot (s/w), Aiesha Naomi Pease, Jeanie Ryn (s/w), James Titchener (s/w), Christine Tucker, Jaydon Vijn, Taela Teomans-Brown (s/w)
NOTES: Its-all-green's master, NFT through master until April 26. Ross Harmon's Fiyero debut!
Tracked & Untracked
https://its-all-green.wixsite.com/trading/contact-rules
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ac1nums · 4 months
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tv shows.
degrassi, the next generation.
glee.
clare edwards, student at degrassi; drama queen, loves journalisms and vampire literature. nineteen/twenty, ella purnell, bisexual. eli goldsworthy, playwright, student at nyu and former student at degrassi, drama king, nineteen/twenty, munro chambers, bisexual. bianca desousa, former student at degrassi and college student now, nineteen/twenty, cierra ramirez, bisexual. imogen moreno, student at degrassi and drama club enthusiats, nineteen, cristine prosperi, lesbian. paige michalchuk, eighteen/twenty-five, queen bee of degrassi high, a lover, bisexual who has an older brother who plays hockey far away from home, renée rapp. manuela santos, eighteen-twenty five years, future movie star who loves hanging with band when boredrom kick in, bisexual, cassie steele. jake martin, eighteen/twenty-five man who love to build things and do love working on gardens, bisexual, nick robinson. becky baker, miss sunshine who loves musical and annoying directors, christian girl who is rebellious at times, eighteen/twenty-five, bisexual, madelyn cline. craig manning, musician who gets in trouble a lot with girls or boys, loves music as if it was his entiere life, eighteen/twenty-five, bisexual, felix mallard. maya matlin, cello and guitare enthousiast, loves to educate people with mental illness and is a lead singer in her own band, eighteen/twenty five, olivia scriven, bisexual. ashley kherwin, music lover who would do anything to being people back tonlife with her lyrics, eighteen/twenty-five, bisexual, benedetta gargan.
rachel berry, the drama queen who needs validation but know what she’s worth. eighteen, is going to be the it girl of broadway. rachel zegler. bisexual. blaine anderson, warblers prodigy, loves the glee club like a second family, eighteen - twenty-five, homosexual icon, darren criss. mercedes jones, queen latifa and the beyonce of the glee club, isn't afraid to hurt your feelings, eighteen - twenty- five, bisexual, ryan destiny.
one tree hill.
haley james scott, once a student, validatorian, singer, producer, mom and wife, twenty-five, bethany joy lenz, straight.
skins uk.
effy stonem, witch who’s a part of the frasser coven ( fear streat based ), twenty, marine vacht, lesbian.
the vampire diaries.
katherine pierce, vampire who’s living for blood and wrath, twenty in apparence but 545+, daniela nieves, bisexual. kai parker, leader of the gemini coven ( finally ), sociopath without a heart, twenty in apparence but 35+, no shippable, chris wood. bonnie bennet, town witch who is tougher than she looks, would do anything for her friends, even sacrificing herself, seventeen - twenty, kat graham, bisexual.
shadowhunters/ mortal instrument.
clary fairchild, shadowhunter who’s looking for her mother and tries not to attract the wrong people around but can’t, twenty, sophie skeleton, bisexual.
thirteen reason why ( tagged as 13rw if you wanna ban it )
jessica davis, future journalist who survived a lot in her high school years, twenty, alisha boe, bisexual.
teen wolf.
lydia martin, mathlet who loves shopping too much and skate on the ice when she has the times, is something special, can shatter your skull with her banshee cries, seventeen - twenty, kennedy walsh, bisexual.
skam norway.
chris schistad, penetrator chris when it comes to parties, love flirting with girls, and is a literature lover, twenty, herman tommeraas, bisexual. noora sætre, future madam president, would rather see her friends smile than cry and will sing justin bieber to cheer them up, twenty, bisexual, josephine frida pettersen.
wednesday.
wednesday addams, loves to tourment people and solve mistery. eighteen, jenna ortega, bisexual.
my life with the walter boys. ( book + tv show adapted. )
katherine walter, mother of twelve ( now thirteen ) kids , guardians, ( not all them hers but she loves them all equally. ) , late fourty, veterinarian in Silver Falls and happily married to george. sarah rafferty. jackie howard, little city girl who doesn’t like calm city living in silver falls with eleven boys and a girl who she foundly adores.eighteen, bisexual nikki rodriguez. cole walter, ex-quaterback of his high school football team, broody and mysterious, second of twelve bothers, is trying his best but sometimes, don’t succed. eighteen, bisexual, noah lalonde.
charmed.
phoebe halliwell, twenty-thirty verse dependant, witch who loves to prank her sister and be gone for their lives for a thousand years and come back as if nothing bad happened when there is still obviously some bad blood with her older sister, student at law college of san fransisco, bisexual, seb quesada.
veronica mars.
wallace fennel, eighteen/twenty-five, nerd who loves to solve mystery with his best friend, loyal friend who would go down for justice and everything that comes with it, bisexual, percy daggs iii.
cobra kai.
robby keene, eighteen years old, part of the miyagi-do / eagles dojo. a little bit misunderstood, troublemaker, and have serious daddy issues. tanner buchanan, bisexual.
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p1325 · 7 months
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The 'Timeless Classics' series by RBA stands as a commendable collection of 85 literary masterpieces, predominantly drawn from English literature, with notable inclusions such as Madame Bovary and Anna Karenina from diverse cultural landscapes. This curated anthology transcends geographical boundaries, making its enriching content accessible not only in various European countries under the names of ''Storie Senza Tempo'', ''Romans Eternels'', and ''Novelas Eternas'' but also in South America. RBA's commitment to delivering these cultural gems on a global scale reflects a dedication to fostering a profound appreciation for literature across diverse audiences.
Here are all the titles of the following collection: Jane Austen - Pride and Prejudice
Emily Bronte - Wuthering Heights
Louisa May Alcott - Little Women
Charlotte Bronte - Jane Eyre
Jane Austen - Sense and Sensibility
Edith Wharton - The Age Of Innocence
Jane Austen - Emma
Gustave Flaubert - Madame Bovary
Jane Austen - Northanger Abbey
Edith Wharton - The House of Mirth
Jane Austen - Persuasion
Louisa May Alcott - Good Wives
Nathaniel Hawthorne - The Scarlet Letter
Charlotte Bronte - The Professor
Leo Tolstoy - Anna Karenina (Part 1)
Leo Tolstoy - Anna Karenina (Part 2)
Jane Austen - Mansfield Park
Anne Bronte - Agnes Grey
Thomas Hardy - Far from The Madding Crowd
William Makepeace Thackeray - Vanity Fair (Part 1)
William Makepeace Thackeray - Vanity Fair (Part 2)
Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos - Dangerous Liaisons Alexandre Dumas fils - The Lady of the Camellias
Henry James - Washington Square
Louisa May Alcott - A Garland For Girls
Henry James - The Portrait of A Lady (Part 1)
Henry James - The Portrait of A Lady (Part 2)
Jane Austen - Lady Susan. The Watson. Sanditon
Anne Brontë - The Tenant of Wildfell Hall
Thomas Hardy - Tess of the D’Urbeville
Edith Wharton - The Mother’s Recompense
Daniel Defoe - Moll Flanders
Henry James - The Wings of the Dove
Edith Wharton - The Customs of the Country
Kate Chopin - The Awakening
Jane Austen - Juvenilia
George Eliot - Middlemarch (Part 1)
George Eliot - Middlemarch (Part 2)
George Sand - Nanon
Henry James - The Ambassadors
Elizabeth Gaskell - Cranford
Thomas Hardy - Under The Greenwood Tree
Edith Wharton - Summer
George Sand - Indiana
Henry James - The Bostonians
George Eliot - Silas Marner
Henry James - The Golden Bowl (Part 1)
Henry James - The Golden Bowl (Part 2)
Edith Wharton - The Twilight Sleep
Emily Eden - The Semi-Attached Couple
Edith Wharton - The Glimpses of the Moon
Mary Elizabeth Braddon - Lady Audley’s Secret
George Eliot - The Mill on the Floss
Elizabeth Gaskell - Mary Barton
Fanny Burney - Evelina
George Sand - Little Fadette
Emily Eden - The Semi-detached House
Charlotte Brontë - Shirley I
Charlotte Brontë - Shirley II
Daniel Defoe - Lady Roxana
Theodor Fontane - Effie Briest
Edith Wharton - The Cliff
Thomas Hardy - Two on a Tower
Frances Hodgson Burnett - A Lady of Quality
Louisa May Alcott - Moods
Lucy Maud Montgomery - The Story Girl
Elizabeth Gaskell - Ruth
Thomas Hardy - The Woodlanders
Elizabeth Gaskell - North and South
Matilde Serao - Fantasy
Thomas Hardy - A Pair of Blue Eyes
Emilia Pardo Bazán - Sunstroke
Ann Radcliffe - The Romance Of The Forest
Louisa May Alcott - A Long Fatal
Charlotte Bronte - Villette
Sybil G. Brinton - Old Friends and New Fancies
Edith Wharton - The Bunner
Sisters Virginia Woolf - The Voyage Out
Margaret Oliphant - The Chronicles of Carlingford
Edith Nesbit - The Incomplete Amorist
Virginia Woolf - Day and Night
Guy de Maupassant - Our Heart
Frances Trollope - The Widow Barnaby (Part 1)
Frances Trollope - The Widow Barnaby (Part 2)
Elizabeth Gaskell - Half a Lifetime Ago
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sorroweds · 1 year
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muses tba (maybe? who knows) :
eva mohn: skam.
gale hawthrone: the hunger games.
effie trinket: the hunger games.
madame giry: the phantom of the opera.
carlotta: the phantom of the opera.
padmé amidala: star wars.
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aureliushq · 1 year
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Tumblr media
PLOT DROP #3 — 𝐌𝐀𝐋𝐀 𝐓𝐄𝐌𝐏𝐎𝐑𝐀 𝐂𝐔𝐑𝐑𝐔𝐍𝐓
when the time comes, all students who signed up for the scavenger hunt portion of the night are gathered together just inside of the doors of the great hall and receive a golden bracelet that will glimmer as each group captures their coin. the students are sorted into groups of four and the head of the group ( determined at random ) is given the first location by means of PARCHMENT, only listing the location itself and no additional information on how or where they'll be able to find their clue . . .
anthony goldstein, delilah goldstein, gregory goyle, and pansy parkinson are given the location of the viaduct stone bridge.
lisa turpin, ripley jinyoung ahn, valerius snape, and elowyn prewett are given the location of the waterfall.
amara ahmadi, fred weasley, minji moon, and scarlet potter are given the location of the gatehouse.
padma patil, penelope clearwater, weston burke, and neville longbottom are given the location of the black lake.
george weasley, seamus finnegan, rolf scamander, and alphina black are given the location of the viaduct courtyard.
blaise zabini, charlotte lestrange, effie lestrange, and lavender brown are given the location of the stone bridge.
oliver wood, fleur delacour, lilian oliveira-moon, and viktor krum are given the location of the armoury.
aria ogden, cedric diggory, ernie macmillan, and micah hwang are given the location of the quidditch pitch.
aster rosier, luna lovegood, vincent crabbe, and willow maharani are given the location of the third greenhouse.
hermione granger, harry potter, gabrielle delacour, and ron weasley are given the location of hagrid's pumpkin patch.
leonis selwyn, zehra kaplan, astoria greengrass, and kaius mulciber are given the location of the dungeons corridor.
daphne greengrass, draco malfoy, cormac mclaggen, and zacharias smith-jeong are given the location of the ravenclaw head's office.
once the students begin searching for their first clue, they notice it’s far more difficult than it’s been in ANY of the previous years.. the clues and tasks have been challenging in the past, of course, but never have they been considered deadly . . .
nevertheless, the golden bracelets glimmer with each group that's able to gather their coins, but at a certain point they burn with words etching into the golden surface : abandon your task and return to the great hall at once. when the students are gathered back at the great hall, a hush falls over the room as headmaster dumbledore approaches the podium to speak, and it seems as though he's reluctant to dampen the night with the recent discovery.
madam rosmerta's body has been discovered on aurelius grounds by students participating in the scavenger hunt, with writing on the wall declaring MALA TEMPORA CURRUNT, seeming to be written in blood. in latin, the phrase translates to bad times are upon us.
no one is certain how long her body has been there or what the message means for wixkind, but no students who visited the music wing earlier that very day recall seeing anything out of the blue. the special guest, the minister of magic himself cornelius fudge, is also announced to have left almost immediately after hearing the news from the returning student groups.
six and seven year students are recruited to assist professors and staff to lead all students to the safety of their common rooms, and they're urged to remain in their dorms for the entirety of the night. students are overheard wondering if aurors will be called in to patrol the halls, why the minister of magic fled once he heard the news, how madame rosmerta's body came to be in the music wing, and much more on their way back to the dorms.
OOC INFORMATION :
—– THE SCAVENGER HUNT was cut short due to group ten and eleven discovering the body of madame rosmerta in the music wing, where they were supposed to encounter another task / clue. each group's members were chosen by a randomizer, as was the matching of character groups to tasks. some groups completed all of their tasks in the time before the body was discovered, and some only got partially through them.
—– CLASSES have been called off for an entire week, from november first to november eighth as aurelius is having its security tightened and protective enchantments around the castle put in place. a curfew is in effect until further notice, requiring all students to be in their respective common rooms or dorms by 7PM sharp. students will notice aurors patrolling the halls and roaming the grounds, and they might be occasionally stopped by aurors or staff to be questioned on what they're doing / where they're going.. aurelius students are asked to be cooperative and understanding, since they're only being questioned for their own good.
—– THREADS for the scavenger hunt were originally supposed to be held on discord, but we thought it might be less confusing to divvy up the tasks this way! if you'd like to hold threads taking place during the scavenger hunt for your groups, please feel free, but it's not necessary; you can also just plot through what happened with your characters based on what tasks they were delegated through messages if you'd like !
—– INJURIES during the scavenger hunt are to be expected, but for any major injuries, please get with an admin for approval! scrapes, sprains, and minor injuries that can be healed by just visiting the hospital wing are fine, but any other major injuries are subject to admin approval.
—– THE HALLOWEEN EVENT is being extended a week, as discussed in the discord! instead of ending on 2/9, it's extended until 2/16. and thank you for reading all of this fun stuff that i hope was enjoyable for you guys!! we love y'all.
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uncloseted · 1 year
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Was Effy reading the Georges Braque biography book for fun or was it for homework?
I think by that point she's expelled, so it can't be for homework. I think she's reading it because Madame DeLuca respects Georges Braque, and Effy respects Madame DeLuca.
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benignethegood · 2 years
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POV | O Dia do Salvador
tl;dr: Ben passa o dia com seus pais, mas se perde deles na confusão.  tw: morte (da Wendy); ataque de pânico
Era uma tradição de família para Ben dormir na tenda com os pais. 
Desde que ele era pequeno, eles dividiam uma tenda - a pequena mesma, para duas pessoas - depois de ver os fogos de artifício. Às vezes eles ficavam acordados comendo as guloseimas que o pai preparava para a noite, ou tentavam contar histórias e acabavam dormindo na metade. 
Nessa noite, porém, eles só se deitaram e foram dormir. Sem histórias, sem comida. Ben dormiu mal, se revirando a noite inteira. Mais tarde, ele se perguntaria se tinha sido um prenúncio para o que seria um péssimo dia. 
“Ah,” dissera a mãe logo cedo, checando seu IWish. “Que tema chato.” 
Ela mostrara para a família: Hoje, as aparências enganam. Como família, os três detestavam mentiras. Mas, também como família, todos faziam o que Anastasia queria e não havia nada que Anastasia gostasse mais do que a chance de se vestir com um tema. 
“E se você se vestir de rainha?” Harper Baker sugeriu enquanto os três saiam da tenda para ir procurar o que vestir. 
“Está querendo dizer que eu não sou a rainha do seu coração?” Anastasia Tremaine mostrou a língua para o marido, os dois seguindo a frente do filho. 
Ben estava tão em dúvida quanto os dois. Para saber o que não se era, era preciso saber o que ele era e isso era um debate e tanto. Se vestir de castigado parecia insensível. E haveria aqueles que diriam que ele estava errado no tema. Mas se vestir de Arthurian seria só… usar suas roupas comuns. Se ele pudesse usar seus poderes, talvez pudesse mudar seu rosto ou seu tom de pele. Aí ele realmente não seria o que parecia. Mas não queria que o alerta que acontecera mais cedo acontecesse novamente. 
Foi então que ele teve a ideia perfeita! Quem era a ilusão mais perfeita do que Eduardo, o troll secreto de Anoitecer? Aparentemente de pedra, mas com um coração de ouro? Além disso, Eduardo nem existia! Há! Dupla ilusão. E melhor ainda, Ben tinha o cosplay perfeito que usara no evento de estreia de Anoitecer Parte Dois!
Foi assim que, horas depois, ele se encontrou andando pelo festival vestido como uma criatura de pedra - mas com músculos abdominais. Como sempre, todos tinham se esforçado muito nas fantasias - mesmo que fossem de última hora. Seus pais tinham vindo vestidos como Wonderlanders, sua mãe com um vestido rodado e seu pai com um raro fraque colorido. 
Apesar de não ter planejado fazê-lo, Ben acabou se mantendo perto deles enquanto cruzavam o festival. Especialmente depois que eles viram o ringue de Tomato-a-Villain. Ben viu com o canto dos olhos a mãe soltar um suspiro baixo, um alívio que ela não ousava demonstrar. Estava bem claro que, na lista de qualquer prioridade “vilanística”, os Tremaine ficavam bem abaixo na cadeia alimentar. Quer dizer, a madame era cruel, mas ela não tinha matado ninguém ou usado nenhum tipo de magia do mal. Ainda assim, era claro que Anastasia compartilhava os medos do filho. De que algum dia, alguém se viraria e se lembraria de que eles passaram despercebidos e iriam querer retribuição por isso. 
Imediatamente, a família se afastou. Ben se perdeu deles, depois os encontrou de novo e se afastou de novo. O festival parecia muito maior quando ele era criança. E definitivamente mais divertido. Um nervosismo conhecido torcia seu estômago. Ele tentava fingir normalidade e acenava para quem ele achava que fossem conhecidos. Qualquer chance que seus pensamentos tinham de vagar, eles iam para seus amigos: para Esme e Effie principalmente, cujos pais estavam diante de todos como piadas. Objetos a serem humilhados. Para a diversão. Sentia-se sujo por estar participando disso, por ter colocado uma fantasia e tudo. Devia estar brigando mais forte, devia estar se recusando. Esse medo dele, até quando duraria? Quando o momento certo que ele estivera esperando finalmente chegasse, ele sequer teria coragem de aproveitá-lo? 
Ele estava prestes a ir embora, quando o movimento começou a aumentar em direção ao centro do festival. Hora do Salvador. Bem… pelo menos ia acabar logo. Ben se direcionou para lá, buscando os pais nas vestes chamativas de Wonderland enquanto David começava seu discurso. Tinha acabado de parar ao lado deles quando notou que a mãe olhava para as telas, os olhos buscando e, felizmente, não encontrando o que procuravam. Ela agarrou o braço do filho, mantendo-o perto enquanto ouviam o resto do discurso. 
“Meus heróis.” O pai de Ben murmurou quando Eric Triton apareceu nas fotos acima da multidão. Um burburinho se seguiu, uma movimentação agitada na multidão. Ben só sentia a mão da mãe se apertar no braço dele. 
“Sortons d'ici,” ele a ouviu dizer no seu ouvido, começando a puxá-lo para  longe da multidão. Ben desviou os olhos para ela, notando como sua respiração estava acelerando, sinais claros dos ataques de pânico que tinham ficado mais incomuns com o tempo, mas que ainda pragueavam a família. “Allons-y, mon cher, s'il vous plait. Aide ta maman…”
Ben planejava afastá-la pelo menos da multidão quando o grito de Elsa cortou o dia. Quando ele se virou, ele só viu vermelho. 
É uma coisa estranha, só ter visto violência falsa nos filmes, nunca na vida real. Nos filmes, tudo sempre parecia falso, porque você sabia que era. Mas aquilo era real. E mais do que isso, era sua professora. A imagem dela tagarelando sobre o mundo non-maj e o corpo estendido à sua frente era inconciliável. Bénigne sentiu a mãe apertar seu braço antes de soltá-lo. Quando ele se virou, viu que ela tinha desmaiado nos braços do pai. Ele tentou se adiantar para ajudar, mas a multidão em fuga imediatamente separou a família. 
Ben conseguiu dar dois passos para trás antes de cair no chão, por cima de alguém. Em pânico, as pessoas passavam por cima dele, desesperadas para se afastarem. Os Defensores gritavam tentando organizar a baderna. Ben sentiu chutes de todos os lados enquanto tentava levantar. Todas as possibilidades que existiam no dia anterior de repente tinham sumido. Só existia esse momento. Só existia a memória dos dedos da mãe no braço, do grito, dos empurrões e agora, do chão. 
Ele empurrou de volta. Se recusava a ser pisoteado. Se recusava a acabar ali. Ainda tropeçando e se arrastando pelo chão, ele conseguiu se arrastar até as margens da confusão, se encolhendo contra uma tenda. Não sabia o que estava mais salto: o som da gritaria ou as batidas desesperadas do seu coração. 
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