“No, non avere paura
Quando vai a dormire sola
Se la stanza sembra vuota
E se senti il cuore in gola
Non avere paura.”
Tommaso Paradiso - Non Avere Paura
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“Sento una musica ogni volta che ti sto accanto”
— Tommaso Paradiso
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Il Tg1 è il nuovo studio aperto.
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non trovo sonno,
non trovo pace,
sento che il cuore va più veloce.
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E confondevo il mio respiro con il tuo, il mio sorriso con il tuo.
-Stanza singola.
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tommaso paradiso - blu ghiaccio travolgente
2023
il nuovo album "sensazione stupenda"
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..🎧✨👌
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Non avere paura, mi prenderò cura, io di te.
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Tommaso Paradiso - Blu Ghiaccio Travolgente
Paradiso è come Cremonini: solitamente canzonette senza pretese, ma quando vogliono (raramente, purtroppo) tirano fuori il coniglio dal cilindro e fanno la magia. Accadde con "Al Telefono" di Cremonini. Oggi è il momento di Paradiso. Questo è un gioiellino, raffinato ed emozionante
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La fine dell'estate
E delle chiacchiere nel bar
E delle occhiate dentro il bar
Il profumo dei capelli suoi
Mamma, che fitta allo stomaco
Non riesco a muovermi bene
La mia malinconia
È tutta colpa tua
La mia malinconia
È tutta colpa tua
È solo tua, la colpa è tutta tua
E di qualche film anni ottanta
Via, via questo settembre
Voglio tornare a adorarti là
Mentre mordevi il Cornetto
La tua bici rossa Atala
Che pedalavi solo a piedi scalzi
Con le dita piene di sabbia
La mia malinconia
È tutta colpa tua
La mia malinconia
È tutta colpa tua
È solo tua, la colpa è tutta tua
E di qualche film anni ottanta
La mia malinconia
È tutta colpa tua
È tutta colpa tua
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E ti sogno tutte le notti
Anche quando mi sveglio
Anche quando sono sobrio
La vita che cazzo è senza di te?
Sì, senza di te
E non me ne accorgo
Quante volte ti penso
Neanche le conto
Le volte che ti penso
La vita che cazzo è senza di te?
Sì, senza di te
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Completamente.
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Nostalgia
Recensie Nostalgia ★★★1/2 - vanaf 29-1 te zien op @IFFR en vanaf 9-2 in de bioscoop
Blijft om een specifieke rede bij. De constante spanning bouwt zich steeds verder op. Het is maar waar je nostalgisch van wordt, van deze alternatieve maffiafilm!
#IFFR
De dramafilm Nostalgia gaat over Felice, die na 40 jaar weer terugkeert naar zijn Napels. Ooit ontvluchtte hij de stad, maar nu hij terug is wil hij toch graag blijven. Of dat zo slim is, is een andere vraag. Wat wij van Nostalgia vinden, lees je in onze recensie.
(more…) “”
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Oggi il più grande alleato di Israele è Hamas e tutti coloro che rispondono con la violenza alla violenza. Perché offrono a Netanyahu ed i suoi sodali scuse per compiere ogni scempio in nome della legittima difesa e del diritto di esistere che negano agli altri. Prima la provocazione, poi la reazione violenta, poi una risposta ancora più cruenta. A Gaza come ovunque, da decenni. Una spirale di violenza che con Netanyahu ed i suoi sodali sta però superando il limite trascinando Israele verso l’autodistruzione. Questo perché la situazione sta sfuggendo di mano e la vita sta diventando impossibile anche per gli stessi israeliani costretti a vivere in un bunker anche mentale divorati dalla paura mentre fuori non c’è affatto il paradiso. La guerra ha causato una pesante crisi economica, si perdono posti di lavoro mentre il costo della vita è alle stelle. Intere aree del paese come quelle del nord della Galilea o attorno a Gaza, sono evacuate da mesi ed interi comparti sono crollati. Con ingenti risorse pubbliche sprecate in armamenti sempre più sofisticati invece che per i servizi ai cittadini, l’intero paese sta diventando un insediamento accerchiato da nemici. Ma l’odio si ritorce contro chi lo prova. La società israeliana è frantumata. Mentre la stampa internazionale indossa la museruola imposta dalla lobby pro Israele, a casa sua Netanyahu è considerato il neofascista che è. La dolorosa vicenda degli ostaggi di Hamas ha fatto saltare ogni ipocrisia, a Netanyahu e al suo governo non frega nulla nemmeno dei parenti israeliani degli ostaggi che da mesi protestano chiedendo un accordo. L’obiettivo di occupare i rimasugli di Palestina viene prima di tutto. Loro stessi e i loro deliri estremisti vengono prima di tutto. In Israele vi sono poi storicamente personalità e movimenti progressisti che nulla hanno a che fare con questa deriva neofascista. Ci sono ad esempio giovani obiettori di coscienza israeliani in galera di cui nessuno parla, ci sono gruppi di pacifisti ebrei sovente presi a legnate dai coloni, ci sono personalità e perfino rabbini che sono per la convivenza pacifica e pro Palestina. La società israeliana è profondamente lacerata ed è da una di queste crepe che può generarsi l’implosione. Da anni in Israele i governi durano come le arance e prima della guerra gli israeliani hanno riempito le piazze per mesi in nome di una democrazia liberale messa a rischio del delirio di onnipotenza di Netanyahu che voleva sottomettere la Giustizia alla politica. Pur di non mollare, Netanyahu ha messo insieme un governo con l’estrema destra e fin dal primo giorno butta benzina sul fuoco per tenere unita la società israeliana in nome del sempiterno nemico comune. Ma vi sono anche altre fratture. Gli invasati religiosi col doppio passaporto ululano alla Terra Promessa ma poi sono i primi a fare le valige e tornarsene a Brooklyn quando volano i missili, ma ad andarsene sono anche molti cittadini moderati esasperati da una terra anche per loro diventata maledetta. Un conto è la propaganda, un conto la realtà. Emblematiche le pubblicità sui media israeliani per convincere ebrei in giro per il mondo a trasferirsi negli orrendi condomini vista mare. In Israele vi sono poi schiere di invasati religiosi mantenuti dai contribuenti e perfino esenti dalla leva e questo mentre gli altri devono tirare la cinghia e continuamente mollare tutto per arruolarsi. E vi sono minoranze come quella araba, in sostanza palestinesi sottomessi che abbassano la testa in pubblico e la alzano in privato. Paura ma anche ipocrisia perché in Israele hanno servizi e un tenore di vita almeno fino ad oggi migliore rispetto a quello dell’altra parte del muro. Perfino l’esercito ha mugugnato contro i politici negli ultimi mesi e gli psicologi sono sommersi di soldati traumatizzati di ritorno da Gaza. Netanyahu ed i suoi sodali sono detestati da gran parte degli israeliani, eppure per egoismo continuano a schiacciare l’acceleratore ed ignorare ogni malcontento. È questo il vero fascismo ed è questo che potrebbe portare Israele allo schianto.
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Ed è bello cosi
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