Tumgik
#Tutte le volte che ho scoperto di essere gay
queerographies · 2 years
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[Tutte le volte che ho scoperto di essere gay][Eleanor Crewes]
"Tutte le volte che ho scoperto di essere gay" di Eleanor Crewes è un fumetto che svela come la ricerca della propria identità non culmini necessariamente in un'unica, illuminante rivelazione, ma possa invece essere una continua e sorprendente scoperta.
Un fumetto che svela come la ricerca della propria identità non culmini necessariamente in un’unica, illuminante rivelazione, ma possa invece essere una continua e sorprendente scoperta. Ellie si è sempre fatta un sacco di domande su di sé: fin da quando era un’adolescente, uscire con i ragazzi la mandava in confusione molto più di quanto accadesse alle sue amiche. E nel mezzo di questa…
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giulia-liddell · 4 years
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Una dichiarazione
Parole: 1603
No beta, we die like men
Fandom: Sanremo RPF
Avvertimenti: probabili strafalcioni gramamticali dovuti a mancanza di sonno, sdolcinatezza, discussione molto vaga sull’omofobia italiana, menzioni della performance finale di Achille Lauro 
Ship: Domille/Bossille
Note autore: Ah. Io che non so niente né su Achille Lauro né su Boss Doms che provo a scrivere una fic su di loro perché sono #Iconic e perché della gente molto carina me lo ha chiesto... Perdonatemi se ci sono errori/cavolate varie/roba che non ci azzecca. Sono un po’ fuori dalla mia comfort zone. Tutti guardano questa ship e sono tipo “rough and kinky dads” e io sono tipo “patati loro”
La stanza d’albergo è illuminata dalla luce dell’alba quando Boss si sveglia con le lenzuola attorcigliate intorno alle gambe. Si prende qualche momento per stiracchiarsi e levarsi il torpore del sonno. Non si aspettava di alzarsi così presto e ha ancora gli occhi che bruciano. Non è facile dover sopportare i ritmi del festival di Sanremo: tutte quelle prove, le serate interminabili e i convenevoli a fine di ogni puntata… Per fortuna sono arrivati alla finale, dopo questa sera potrà dormire quanto vorrà.
Appena si sveglia abbastanza Boss si rende conto che l’altro lato del letto è vuoto. Possibile che Lauro si sia svegliato ancora prima di lui? Non si alza mai così presto, anzi, di solito Boss è costretto a prenderlo a cuscinate finché non si rianima. Boss si alza per cercarlo e barcolla leggermente sulle gambe ancora intorpidite.
Lauro è seduto sul terrazzino della loro camera, con addosso solo un paio di pantaloni, curvo sul tavolino e si mordicchia un dito mentre scrive qualcosa. Boss ammira la serenità che emana seduto in silenzio alla luce dell’alba ed ammira la concentrazione con cui si dedica alla scrittura: la fronte corrugata, le dita strette intorno alla penna come se stesse impugnando un’arma e quello sguardo illuminato negli occhi. È talmente concentrato che non sente nemmeno il chitarrista avvicinarsi. Boss si piazza alle sue spalle e fa scivolare le mani sul suo petto, poi si abbassa per baciargli il collo «’Giorno…» sussurra con voce roca appoggiando le labbra al suo orecchio.
Lauro si riprende all’improvviso dal suo stato di trance creativa e si volta per baciare il suo chitarrista sulle labbra «Ciao…» sussurra con un leggero sorriso sulle labbra «Finalmente sei sveglio anche tu.» aggiunge e subito Boss si tira indietro sorpreso «”Finalmente”? Lauro, non sono neanche le sette del mattino… Abbiamo dormito cosa? Due ore?» dice confuso mentre Lauro gli accarezza una guancia e sorride «Per essere precisi, tu hai dormito due ore e quaranta minuti e io non ho dormito affatto.» risponde il cantante. Boss strabuzza gli occhi per la sorpresa «Come non hai dormito? Lauro non va bene… Hai lavorato parecchio e ci aspetta un’altra giornata di lavoro intenso e… Non puoi…» Lauro lo zittisce con un altro bacio. «Edo, non abbiamo prove fino al tardo pomeriggio, posso dormire questa mattina se tu me lo permetti… E non ti preoccupare, so che è importante risposare… È solo che… Avevo voglia di scrivere e non riuscivo ad addormentarmi, quindi sono rimasto sveglio…» risponde Lauro indicando i fogli che sono impilati sul tavolino. Boss non può fare a meno di sorridere «Davvero sei rimasto sveglio per scrivere? Questa potrebbe essere la cosa più da te che ti abbia mai visto fare…» commenta il chitarrista e Lauro abbassa lo sguardo evidentemente in imbarazzo «Mi… Mi sentivo ispirato…» si giustifica.
«Posso leggere?» chiede Boss facendo un cenno in direzione dei fogli e Lauro annuisce lentamente «È… Non è veramente un testo… Non ancora… Solo una raccolta di idee… Dovrò sistemare poi tutto quanto… Sai la confusione che ho in testa a volte…» Boss gli lascia un bacio su una tempia e gli accarezza le spalle «Sono certo che sia meraviglioso.» dice e lo pensa davvero. Si sorprende a volte di quanto Lauro possa essere insicuro della sua musica mentre la sta creando. Una volta che rilascia una nuova canzone è sempre sicuro che sia esattamente quello che voleva e che sia perfetta, ma quando la sta ancora scrivendo continua a dubitare di ogni frase e di ogni nota anche se poi non cambia molto nel prodotto finale.
Il chitarrista prende uno dei fogli ed inizia a leggere in silenzio con Lauro che appoggia la testa contro la sua spalla. «Allora? Che ne pensi?» chiede il cantante con una punta d’ansia nella voce «Edo? Ci sei?». Boss si riprende, appoggia il foglio e prende il volto di Lauro tra le mani per baciarlo «È stupendo. Sei stupendo. Dio, come diavolo faccio a meritarmi uno come te?» commenta subito il chitarrista con un ampio sorriso «Il modo in cui descrivi la nostra relazione e… E tutta l’emozione che ci hai messo… Davvero io non so come fai… Sei magico.» continua sempre più entusiasta. Lauro si lascia scappare una risatina soddisfatta e bacia ancora Boss «Grazi-» inizia a dire, ma subito il chitarrista lo interrompe «Però voglio sapere una cosa… Sei sicuro?» chiede con l’espressione più seria che mai.
«Sicuro di cosa?» Lauro corruga la fronte «Tutti i tuoi testi sono intimi... Lo dici tu stesso che non si può scrivere una canzone senza metterci una parte di sé… E questo… Questo potrebbe essere il testo più personale che tu abbia scritto fino ad ora… Quindi ti chiedo se sei sicuro di voler trasformare questo in una canzone: sarà pubblicata, la ascolteranno tutti e…» Boss non finisce la frase, ma Lauro sa perfettamente cosa intende «… e tutti sapranno di noi.» conclude. «Esatto!» esclama il chitarrista «Per me non è un problema lo sai, anzi sarei felicissimo di non dover fare tutto di nascosto, di non dover mantenere i nostri contatti in pubblico limitati alle nostre performance, ma… Voglio che ne sia felice anche tu… Non voglio che tu ti senta costretto a caricarti di questo peso… Già non godi di una buona reputazione con chiunque non abbia una mente aperta, non vorrei che tutto il backlash che ci sarà per questo ti ferisca…» spiega Boss e la sua voce sembra leggermente disperata. Lauro sa che è sincero, sa che sta dicendo tutto questo solo perché tiene a lui.
«Edo… È proprio questo il punto… Io so che ti preoccupi e sono contento che ti interessi di come potrei gestire la cosa, ma… Non posso tenerlo nascosto per sempre e onestamente mi sento un ipocrita in questo momento… Ogni volta che ci intervistano dico sempre quanto sia importante per l’espressione della propria personalità, fare tutto quello che si vuole, non farsi condizionare dalla mascolinità tossica e non lasciar vincere tutte le cazzate omofobe che circolano nella musica italiana di oggi e poi… E poi non parlo di questo, non parlo di noi… Che cazzo la nostra canzone quest’anno si chiama “Me ne frego” e io cosa sto a fare? Lascio vincere i bigotti e gli omofobi che dico di voler sconfiggere!» mentre si agita sempre di più Lauro inizia a passeggiare da un punto all’altro della stanza, agitando le braccia.
«Lauro… Non è così semplice e tu lo sai… Sì è vero che dovremmo essere tutti aperti e che fai bene a predicare questo concetto, ma tutti quelli come me e te sanno benissimo che non è così semplice nella vita reale. Anche se non vivi in un ambiente ostile puoi comunque sentirti isolato una volta che “esci allo scoperto” … E nel mondo della musica spesso è anche peggio… Nessuno ti biasima e soprattutto io non ti biasimo.» cerca di confortarlo il chitarrista, ma senza ottenere grandi effetti.
Lauro si blocca in mezzo alla stanza e guarda Boss dritto negli occhi «Edo, non nascondiamoci dietro ad un dito. Io non ho detto niente fino ad ora ed ho forzato anche te in questo, non per qualche istinto di conservazione, ma perché ho paura. Ho paura e continuo a ripetere a tutti di non averne. Questa è la definizione da manuale di ipocrisia. Ho pensato che se avessi tenuto questa parte di me e quello che c’è tra noi solo per le performance sarei stato “più giusto”. Questa è la cazzo di verità, sono un cazzo di ipocrita e non voglio più esserlo. Santo Dio, guarda la gente che si è esibita a questo festival! Mika, Tiziano, la Nannini… Tutti artisti, come noi, che sono apertamente gay! La tua domanda è se sono sicuro di voler “uscire allo scoperto”? Ecco la mia risposta: Sì, sì, lo sono, cazzo è davvero l’ora.» Lauro ha gli occhi lucidi ed il labbro gli trama leggermente. Boss lo abbraccia subito più forte che può e gli stampa decine di baci in faccia «Perfetto! Ti amo! Ti amo! Dio, quanto ti amo!» esclama mentre continua a ricoprire Lauro di baci.
La loro giornata scorre tranquillamente, tra i preparativi e le prove per la finale ed insieme perfezionano la loro grande esibizione. Deve essere perfetta, devono fare in modo che nessuno se la possa dimenticare. Nel backstage, nei loro maestosi costumi, prima di essere chiamati sul palco Lauro sorride a Boss più radioso che mai «Siamo proprio fantastici stasera. Saremo fantastici.» commenta il cantante «Fiero di essere al vostro fianco, Vostra Altezza.» scherza Boss prima di avviarsi per entrare sul palco.
È davvero l’esibizione perfetta. Non c’è un singolo momento in cui Lauro si trattenga dallo stare addosso a Edo. È così evidente che non può esserci nessuno che non se ne sia accorto. Il modo in cui gravitano l’uno intorno all’altro, in cui si appoggiano per ogni passo e si stuzzicano per tutta la performance. Ma Lauro vuole chiudere davvero in bellezza, vuole fare qualcosa che gridi “Quest’uomo è mio.” e si appoggia alla sua schiena allungando una mano per stringergli il collo. Boss riesce per miracolo a mantenere la concentrazione sulla performance. Quando si ritrovano faccia a faccia sanno tutti e due che è il momento, ma boss vuole lasciare che sia Lauro a controllare tutto, vuole che sia lui a fare quel passo, quella decisione, perché tra loro è quello che ne ha più bisogno. Lauro stringe la faccia del suo chitarrista e lo bacia nel bel mezzo del palco. È il suo modo di dichiarare non solo al mondo, ma soprattutto a lui, ad Edo, che non ha più dubbi.
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nottinsonni · 4 years
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oggi è successa una cosa. per cui stasera vi racconto una storia di bugie, abuso mentale, e di un rapporto tossico. non in una coppia. ma tra amiche. tre anni fa ho conosciuto melissa. l’ho conosciuta in estate, tra i tavoli del tutti frutti, il locale dove ormai lavoro da anni. ero l’unica ragazza lì dentro, a parte la cameriera dell’età di mia madre che vedevo più come figura materna. non che mi dispiacesse, ero la piccola di casa anche se in certi casi non ero nemmeno la più piccola, ma mi andava bene. è così che mi piace rapportarmi nei luoghi di lavoro, mi aiuta. lei è arrivata un po’ dopo gli altri, grazie al suo ragazzo che lavorava lì con me. era completamente l’opposto di quel che ero io, lei il sole io la luna. abbiamo legato sin da subito. a pensarci, quelli sono forse stati gli unici mesi in cui veramente ci teneva. ero la sua ancora, lo ribadiva sempre. lei aveva problemi con il suo ragazzo, e io ero lì. poi un giorno, iniziavo il turno di sera più tardi perchè avevo lavorato anche la mattina. melissa mi saltò addosso piangendo nonostante fosse in servizio per dirmi che si era lasciata. apparentemente angelo le aveva alzato le mani. così diceva. io le credevo. abbiamo passato l’ultimo mese più legate di prima, nonostante lei non fosse più di tanto triste. la reputavo una donna forte. coraggiosa. una leonessa. un anno dopo, cercavamo casa insieme. ero felicissima, avevo rinunciato all’erasmus per questo, per lei, per la nostra amicizia. perchè stavo poco bene e credevo che lei era l’influenza giusta. che mi sarei tirata su. all’inizio.. neanche me lo ricordo più, l’inizio. era un sogno, perchè ai miei occhi è sempre tutto un sogno. soprattutto quel che ottengo dopo tanti sforzi, qualcosa che credevo impossibile. non starò qui a raccontarvi la nostra intera convivenza, non basterebbe un post. arriviamo direttamente ad agosto. quando torno dal mio nuovo lavoro estivo, l’animatrice in colonia. dopo due mesi fuori non vedevo l’ora di tornare a casa mia, neanche da mia madre che vive a solo 45 minuti da me. a casa mia. sul balcone che si affaccia sul monastero illuminato. non mi ha dato neanche due giorni per dirmi che aveva preso la stanza interamente per lei. “prendi la singola, tanto preferisci i tuoi spazi.” ed è vero. ma aveva architettato anche quello. la singola l’aveva già data a una nostra altra amica, che era stata così presa col lavoro in estate da aver affidato a lei il compito di cercarle una nuova casa. questa nostra amica non ne sapeva niente, di me. che così facendo io sarei rimasta senza una casa. dopo tutto quel che avevo fatto per lei, dopo tutto quel che avrei fatto per lei. e perchè? perchè ero l’unica che aveva iniziato a tenerle testa. melissa è brava. melissa è bravissima ad ammaliare, soggiogare le persone. ti fa credere di essere su un piedistallo, di essere l’unica persona che conta, quando in realtà per lei non sei che un nome sulla lista di persone a cui attingere quando le serve qualcosa. melissa ha fatto della sua vita un libro, perchè da raccontare non ha nulla. ha lasciato che il suo disturbo di bugiarda patologica prendesse il sopravvento. “mari, quando stavo con angelo pesavo 45 kili.” “no sai cosa francè, è che quando stavo con angelo ero arrivata a pesare 40 kili.” “quei tempi, andavo verso i 35 kili.” la raccontava a tutti così. e io ero lì. e una volta ridendo ho detto “meli di questo passo arrivi ai 20 kili.” mentiva spudoratamente davanti a me, che avevo vissuto tutto di quel periodo. in cui lei, bellissima come sempre, aveva il fisico di una barbara palvin qualunque. curve ai punti giusti, di quelle che le fruttavano mance esagerate ogni sera, muscoli tonici. una dea greca, non scherzo. poi è uscita la storia dei 15 anni, in cui è quasi morta per anoressia. in cui mangiava gli omogenizzati per sopravvivere. ma le foto di facebook dicono un’altra cosa. ogni cosa era triplicata, quadruplicata. e io non sopporto le prese in giro, neanche se sei la mia migliore amica che mi dice una cretinata tipo “sono arrivata a pagina 35 del libro che mi hai regalato” e poi sei a pagina 32. e lei si è indispettita. improvvisamente, ero una troia. lo diceva a tutti. diceva che ci provavo con il ragazzo che le piaceva. e io l’ho scoperto mentre cercavo di organizzarle una festa di compleanno a sorpresa che mi era costata tutti i risparmi. perchè lei odiava i suoi compleanni per via di un “trauma - ad oggi forse l’unica cosa a cui ancora credo - legato al padre e alla crescita. ho trovato dei messaggi mandati mentre eravamo insieme, in cui diceva che non vedeva l’ora di liberarsi di me, che ero solo una lesbica inquietante (testuali parole, quando non sono neanche lesbica ma pansessuale e lei giocava su questa cosa saltandomi addosso e strusciandosi ridendo chiedendomi se la trovassi bella mentre io le chiedevo di levarsi perchè il contatto fisico mi mette a disagio.) le ho comunque organizzato la festa. nonostante tutto. perchè io non ero al suo livello, e volevo lo sapesse. perchè aveva capito che avevo letto quei messaggi. volevo che pensasse “wow. ha letto tutte quelle cose ma ha comunque fatto questo per me.” avevamo ancora 4 mesi insieme, il viaggio era lungo. in un anno insieme, melissa era diventata me. esattamente l’uno novembre aveva deciso che non voleva essere più un oggetto sessuale per i ragazzi. improvvisamente, via i capelli. taglio corto e frangia, come i miei. usava i miei vestiti, usava un tono di voce più delicato. addio al profilo instagram con tutte le foto volgari, nuovo profilo in cui copiava il mio modo di far le foto, con i filtri carini delle stupide app asiatiche che uso io perchè ho una stupida fissa per le pesche e il blush accentuato. perchè più tenero. perchè così i ragazzi non avrebbero più visto in lei un oggetto sessuale - cosa che accadeva perchè a lei Piaceva andare con i ragazzi ed era intenzionalmente provocante. ho odiato questa cosa. non perchè mi copiasse. ma perchè è stato l’inizio dell’eclissarsi del suo io. non avevo problemi che andasse coi ragazzi, era la sua vita ed ero felice che si sentisse così a suo agio con il suo corpo. avrei voluto un po’ di quel che aveva. la nuova melissa? che ascoltava la mia stessa musica, aveva le mie stesse passioni, guardava i miei stessi film, serie tv e anime per rendere la sua vita un drama di quelli coreani in cui secondo lei tutto era rose e fiori? non era lei. nell’arco della nostra convivenza abbiamo litigato due volte perchè io cercavo il confronto dopo che lei si chiudeva in sè stessa senza motivo. una volta per il presunto flirt con jin, il ragazzo che le piaceva. e un’altra perchè continuava a rimandare un nostro impegno importante perchè era troppo concentrata su sè stessa. dirglielo? l’ho fatto. le ho detto che era così insicura di sè stessa che si circondava di persone che acconsentissero sempre a quel che diceva, che sembravano i suoi minion. che voleva solo riempirsi l’ego per accettazione. e ciò l’ha fatta frignare. mi ha dato ragione. ha pianto. a ripensarci oggi, una scena pietosa. dopo quel giorno, non abbiamo più litigato. le sono sempre stata vicina, perchè era caduta in depressione e non se ne accorgeva. perchè io sapevo cosa significava, la depressione. e la mia viya girava intorno al far sì che le sue condizioni non peggiorassero. perchè avevo paura di ricadere anche io. era fine aprile. era andato tutto bene - fingendo di non aver mai letto determinati messaggi - fino alla notizia della casa, 18 agosto. il mio compleanno. che avevo deciso di passare insieme, di saltare altri 14 giorni di lavoro fuori per festeggiare il mio primo compleanno in forse 10 anni. il giorno dopo abbiamo litigato per messaggi. improvvisamente era forte, cattiva, maliziosa. improvvisamente sapeva reagire, sapeva discutere. di persona, piccola. dietro uno schermo enorme. io, ingenua, triste per il tradimento. non per la situazione, ma perchè credevo in lei. perchè elogiavo le sue qualità davanti a tutti. la veneravo. aveva solo temporeggiato. aspettato 4 mesi per fare la sua mossa nella scacchiera che era diventato il nostro rapporto. qualche giorno dopo, la scoperta. melissa e angelo, il suo ragazzo quando ci siamo conosciute, si erano lasciati - e lui le aveva alzato le mani - perchè a detta di lei, lui pensava che lei se la facesse con il nostro collega che sempre a detta di lei, era gay. dalla sua parte le voci che dicevano che questo nostro collega, davide, stesse col proprietario del ristorante. che fosse il suo toyboy. diceva che angelo aveva dato di matto. angelo. conosciuto da tutti in paese per essere un amore di ragazzo. angelo che fa beneficenza. angelo che nonostante venga da una famiglia più che ricca, lavora per i suoi sogni. primi giorni di settembre 2019, vado a cena al tutti frutti dove per la prima estate non avevo lavorato. in maniera poco delicata davide mi dice che melissa lo stuzzicava e che tra di loro erano successe determinate cose non una, non due, non tre volte. di più. che ridere, lì ho capito tutto. lì mi si è aperto un mondo. la nostra amicizia era nata sulle basi di una bugia. del suo finto vittimismo. lì ho collegato tutti i punti, ho aperto gli occhi. ho realizzato tutte le sue bugie, tutte. non riuscivo più a esser triste. provavo solo pena, e disgusto. dopo un anno, mi sono riconciliata con ilaria, la ragazza che ha preso il mio posto in casa. per tutto l’anno mi sono chiesta come stesse, nonostante avessimo litigato. perchè ilaria era irremovibilmente sottomessa per melissa. per un anno intero le avevo detto che esagerava, di aprire gli occhi. ma ilaria partiva alle 3 di notte da casa sua solo per andarla a prendere da lavoro e portarla a casa. distanza lavoro - casa nostra: 1 minuto e mezzo. distanza casa di ilaria - lavoro: 20 minuti. fatti a piedi. che poi si rifaceva al ritorno. solo per quel minuto e mezzo. ilaria mi ha fatto leggere i messaggi, ho scoperto che lei non sapeva nulla del fatto che io sarei rimasta senza casa. che melissa le aveva mentito e l’aveva manipolata. abbiamo parlato tutta la notte, abbiamo collegato altri punti. abbiamo realizzato altre bugie. e questo ci riporta a oggi. dopo la quarantena, io e ilaria ci siamo viste per un caffè. e abbiamo postato una foto. non lo nego, volevo stuzzicare. dopo un anno di frecciatine immotivate, volevo toccarla. perchè so ancora i punti in cui colpire melissa, e ho fatto centro. ilaria non voleva, aveva paura. dopo 5 minuti, la mamma di melissa risponde alla storia condivisa da ilaria: “evviva la sincerità!” quanto avrei voluto risponderle. dirle che la verità l’avrebbe spaventata. che non era pronta alla verità. che gliel’avrei raccontata di persona, con sua figlia davanti però. ilaria in preda al panico - questo è l’effetto che fa melissa sulle persone - mi ha chiesto una risposta che non creasse casini. abbiamo risposto “appunto” nonostante il mio di disappunto. ilaria non ha voluto leggere la risposta. dopo due minuti, entrambe bloccate su ogni social da melissa. come quando hai 13 anni. non so dove volevo arrivare, forse dopo un anno di convivenza e quasi un anno post-convivenza, era arrivato il momento di metterlo per iscritto. di liberarmi definitivamente di tutto ciò. nonostante i bei ricordi ci siano. non legati a lei, ma a esperienze che forse senza lei non avrei vissuto. nonostante io abbia perso tutti i miei amici perchè suoi colleghi di lavoro a cui a detta di ilaria ha raccontato di tutto. che io ero invidiosa di lei. che io volevo essere come lei - lei, che mi copiava in tutto. ho perso loro, ho perso jin. che a differenza di quel che melissa credeva era solo un carissimo amico a cui tenevo tanto. con cui mi sentivo a mio agio. è sempre così, inizio le cose ma non so dove finire. volevo buttare giù un semplice pensiero ma eccomi con quello che potrebbe essere l’intro di un libro. ironia, in sottofondo è partita la marcia funebre di chopin. qualcosa vorrà pur dire.
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giovane-seduttore · 4 years
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~ 13 maggio 2020~
Primo e unico post del giorno[...]
Ho dovuto pensare,un bel po' a quale storia raccontarvi tra quelle che ho scritto l'11 maggio.Alla fine ho deciso che oggi racconterò una storia sentita e risentita mille volte,una fase che tutti i ragazzi gay attraversano! Come i mie genitori hanno scoperto della mia "omosessualità".
Come gia vi ho raccontato, prima di capire di essere gay a me piacevano le ragazze(nel senso che mi eccitavano anche) ora non più,vi ho detto che avevo 10 anni quando ho iniziato a essere confuso, per poi capirlo 1 anno dopo! Comunque l'ho tenuto nascosto per un po' anche a me stesso(non avevo il coraggio di ammetterlo e dirlo ad alta voce) e alla fine la prima persona a cui l'ho detto ad alta voce è stata la mia fidanzatina storica Rihanna(nome per la somiglianza).Facevo la prima media quando mi invaghii del primo ragazzo(H20 poi vi racconterò) comunque per più di un anno ho sbavato dietro questo ragazzo 3 anni più grande di me(aveva 14 anni all'epoca) frequentava la mia scuola e lo vedevo tutti i giorni.Per Lui ho fatto follie,tra cui quella che ha fatto capire a i miei genitori che mi piacevano i maschietti.Gli scrissi una lettera per lui a casa e la nascosi nel cassetto della scrivania della mia cameretta,dove ovviamente mia madre andò a ordinare e la trovò(mannaggia a lei ora per allora). Tornato a casa dopo essere uscito con gli amici la trovo in cucina con la lettera in mano e mi chiede * che cos'è questa?* IO SONO MORTO E RISUSCITATO IN UN MEZZO SECONDO! mi ricordo come se fosse ieri le scuse che inventai per farle credere che non era mia, alla fine mi credette(o almeno me lo fece credere)da quel giorno MIA MADRE aveva forse capito che sarei diventato omosessuale! Ma l'episodio che gli diede la conferma fu qualche anno dopo quando avevo 13 anni, Lei facendosi sempre i fatti miei trovò il MIO DIARIO PERSONALE!!! Che rabbia 😤😠😡 per farvela breve mi incazzai come una iena,gli strappai il diario da mano e SCAPPAI DI CASA! erano le 8 di sera e iniziai a correre e a piangere dalla rabbia e poi perché fui costretto a DISTRUGGERE IL DIARIO [...] non volevo tornare a casa e non volevo che nessuno mi vedesse in giro, decisi di salire su un tetto(quello della foto) di una casa e mi misi a guardare le stelle su un terrazino.Ovviamente dopo la corsa la rabbia e tutto il resto mi addormentai sul tetto e mi svegliai 2 ore dopo,mi ero calmato ma non ero sicuro di voler tornare,ma alla fine lentamente tornai poiché dovevo decidere cosa dire a i miei genitori.Arrivato vicino casa,vidi da lontano dei lampeggianti dei carabinieri[...] IO SCIOCCATO! C'erano tre carabinieri e un cane per cercarmi e mia madre che piangeva disperata vicino mio padre! Ero arrivato giusto in tempo prima che cominciassero le ricerche[...] Comunque,dopo qual giorno mia madre mi ha trattato bene e non si è fatta più i fatti miei...provò a parlarmi varie volte dell'argomento, ma io facevo sempre scena muta! Dopo anni ci sono stati degli scontri sull'argomento(poiché vivo in una famiglia omofoba) una volta perché a mia madre, mia zia e mia cugina non piaceva come festivo per uscire(sempre perché non potevo vestirmi come volevo perché apparteneva a una famiglia facoltosa e conosciuta) e la seconda volta(lo "scontro" decisivo) era il 2015.
Andavo all'università,che nonostante fosse vicino casa,avevo deciso di farmi prendere un appartamento per me(per godermi la vita universitaria a pieno) e di solito per il week-end tornavo a casa per uscire con i miei amici più cari[...]. Quel week-end(sabato) mi organizzati con la mia migliore amica e una altra amica, per andare a ballare nel "locale della predizione", dove quasi sempre uscivano delle SERATE EPICHE! Quella non fu da meno, ci divertimmo tantissimo,forse fu la serata più bella di tutte le serate fatte in quel locale!!! Peccato che mia madre quando rientrai a casa alle 6 e 30 del mattino mi sentii e la mattina dopo a pranzo fece il "BORDELLO"! Lei apsettó il momento giusto e inizammo a litigare come mai prima! Finimmo per non parlarci fino al giorno dopo quando mi accompagnó con mia zia all'università! MI INSULTÓ PER TUTTO IL TRAGITTO(20 MINUTI DI MACCHINA)
LA STORIA È ABBASTANZA LUNGA....FINIRÒ STASERA PRIMA DI ANDARE A DORMIRE PER RACCONTARVI LA MIA REAZIONE (TOP).
XOXO
GIOVANE SEDUTTORE
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marco-cavallini · 4 years
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Sole, Ombre e Arcobaleni
Ciao, mi chiamo Marco. Pur innamorandomi di persone del mio stesso sesso, ho sempre faticato a sentirmi parte della così detta "comunità gay".
Volevo condividere il mio pensiero a riguardo, sperando che possa aiutare altri che come me si son sempre sentiti estranei un po' a tutto.
Ho da sempre disdegnato l’idea di società come la viviamo oggi perché in 35 anni di vita ho capito che far parte della società non e’ che dover fare parte di un gruppo, quindi eliminare la propria reale identità o tenere il proprio pensiero a bada per dover essere come gli altri, per pensare come gli altri e perché gli altri si possano sentire di avere qualcosa in comune con te. C'è una distorsione del concetto di inclusività che diventa, in realtà, esclusività. 
Crescendo in un paesello medio-borghese Brianzolo, ho scoperto come la società in cui vivevo aveva nel suo interno vari sottogruppi basati tutti sull’arrivismo, su chi e’ migliore, sul tasso di privilegi che uno ha, che ti mettono in una posizione più alta o più bassa, che ti danno accesso o meno ad ambienti più o meno elitari. Rientri nelle categorie non per come pensi ma per quanti soldi hai e come ti poni all'esterno, per che luoghi frequenti, per gli studi che hai la possibilità di fare. Dico questo pur essendo nato con parecchi privilegi, e che la società non mi ha mai respinto, ma anzi, sempre cercato di tenermi stretto. Quando avevo finalmente capito il mio orientamento sessuale, quindi pensando di identificarmi come gay, mi sono auto-espulso da tutta quella società che ormai mi avrebbe visto come diverso, o forse perché la vedevo io troppo diversa da me. Qualche amicizia e’ rimasta, ma anche io avevo bisogno di cambiare aria.
Ho quindi lasciato il paesello alle spalle e ho cominciato a frequentare ambienti più aperti a Milano, dove potevo in teoria conoscere persone “come me”, che magari avrebbero provato le stesse cose che ho provato io nel sentirmi diverso e quindi cercare un nuovo modo di unirsi. Ho trovato esattamente l’opposto. Per assurdo, la comunità gay non è che un altro costrutto esattamente uguale a quella società da cui proprio noi veniamo rigettati. Ci mettiamo nei box e diventiamo le caricature che la comunità gay può “accettare” o comprendere, e che quella eteronormativa può poi stereotipizzare, quella da far vedere in TV. Così e’ più semplice per tutti, rimanendo intrappolati in un modello sociale tossico che per la maggioranza non si e’ mai evoluto dalle scuole elementari.
Dico questo perché arrivato a Milano, notavo come l’unico modo per essere accettato sia dalla comunità gay, che dalla società in generale, addirittura nel lavoro (facevo il commesso allora), era entrare a far parte di uno stereotipo, anche se gay, quindi creando una omonormativita. Alla società, quindi, non importava tanto poi il mio orientamento sessuale (a parte che agli omofobi irrecuperabili) ma semplicemente che sembrassi “normale”, riconoscibile, replicabile e intercambiabile. Così entrai a far pare di uno di questi sottogruppetti presenti tutt’oggi, basati su come ti vesti, che lavoro fai, che locali frequenti, quanti followers hai, com'è la tua apparenza, che preferenza di ruolo sessuale hai e cosi via, per scappare dalla paura di confrontarsi con altre realtà. Mi sono trovato a dover fingere di essere qualcosa che in realtà sentivo non mi apparteneva proprio perché la società in primis impostava questo genere di raggruppamento basato sul privilegio, andando cosi a sopprimere la mia parte interiore, reale e umana e per vestirmi anch’io di una maschera. Allora neanche capivo troppo queste dinamiche; lo facevo perché pensando di essere già diverso, gay, dovevo quasi rendermi a maggior ragione “normalizzato” per essere incluso. Con gli anni ho poi fatto il mio percorso di cambiamento ed integrazione, ma non e’ stato facile - per capirlo, devi prima uscirne, e uscirne porta alla solitudine all’emarginazione, ma anche a una grande consapevolezza di sé e degli altri, che poi e’ la cosa più importante.
E’ qui il punto. Non conta di che comunità fai parte se in primis non sai chi sei. Se ti identifichi ancora nel tuo aspetto, nelle marche che compri, il lavoro che fai o con chi vai a letto, non saprai mai chi sei in realtà. Diventi un'altra faccia su Instagram che cerca di essere come tutte le altre.
Se non sei nei canoni di bellezza e mascolinità preimpostati, sei out. 
Questo concetto di omonormatività viene validato anche dall’idea delle “tribes”, le tribù a cui (a quanto pare) devi appartenere.. bears, muscle, jocks, fems, e così via (ah, in questa lista c'è anche asian… come se quella fosse una tribe e non una semplice provenienza. Usata così si chiama razzismo. Stiamo quindi alienando un gruppo a priori, o peggio ancora, lo si rende vittima di feticismo inconsapevole?) Ecco, un’altra cosa sbagliata che ho trovato in questa “comunità gay” è questo morbo per il sesso. Tutti su Grindr a cercare chissà cosa, per far gara a chi ne fa di più, che poi in realtà tutto ciò che fa è riempire l’ego temporaneamente per poi lasciare l’Io in un vuoto ancora più grande di prima. E chi ci sta dentro, proprio per riempire di nuovo questo vuoto, continua a fare questo rifornimento di endorfine che poi ti risvuota di nuovo, in un continuo gioco di piacere fugace, che porta poi solo a non saper provare più Amore (per ironia, l’icona dell’app è proprio una maschera… quella che in teoria dovremmo toglierci.) diventano tutti pezzi di carne che scegli come quando fai la spesa online. Se non sei sessualmente aperto e sempre disponibile non servi a niente, devi essere predatore o preda.
Ho avuto esperienza diretta in questo quando sono andato a ballare una delle prime volte in una discoteca gay. Mi era stato offerto un drink da un ragazzo ma a mia insaputa era stato manomesso, ci aveva messo dentro del ghb, la droga dello stupro, e dopo pochi sorsi sono collassato. Sono stato portato fuori dal locale a cucchiaino, incosciente. Per questione di puro caso e fortuna, i miei amici mi trovarono mentre mi stava mettendo in macchina e riuscirono a salvarmi, per poi chiamare l'ambulanza. Potevo finire chissà dove, la mia vita era appesa a un filo. Ero andato in coma, e rimasi fino al giorno seguente in reparto rianimazione per l'assurda quantità di droga mixata ad alcohol che c'era in quel cocktail letale. Quell'esperienza ha distrutto per me l'idea che la discoteca gay, allora uno dei pochi - se non unici - luoghi di ritrovo possibile per questa comunità, era un luogo sicuro. Tutt'altro. Con l'ingenuità di allora non pensavo che una cosa del genere potesse succedere a me. Non tutti erano lì per divertirsi, ballare ed essere liberi, in questo genere di luoghi bisogna stare attenti ad altre dinamiche che prendono piede.
Da vittime della società quindi, ciò che ci rende diversi dalla gente che odia non si dovrebbe fermare al sesso, ma da come uno si pone in confronto dei propri privilegi, e quindi verso il prossimo. Da uomo gay bianco, riconosco di aver avuto ad esempio molti più privilegi di una donna lesbica bianca, e magari lei a sua volta più di un uomo etero nero, in Italia. L’inclusione non è raggrupparsi a seconda del proprio stato sociale e indossare tutti le stesse marche e farci tutti i capelli uguali. E’ rompere i propri privilegi per includere il diverso, così da formare idee di pensiero più forti, più vere, per condividere la ricchezza. L’omofobia, è esattamente la stessa bestia del razzismo e del sessismo, creati dalle regole preimpostate della chiesa che da centinaia di anni creano una società di gregge, che ponevano (e pongono tutt’oggi ahimè) l’uomo etero bianco come modello di perfezione. Se poi aggiungiamo nel mix il colonialismo e il razzismo che han poi dato vita al capitalismo, si arriva alla completa identificazione dell'essere - l'Io - in ciò che possiede e come si pone all'esterno - l'ego - la maschera, che non da peso a sentimento, emozioni e identità ma deve prevalere sugli altri. Bisognerebbe mettersi tutti sullo stesso piano per distruggere la gerarchia piramidale di fondo che c'è stata imposta e che applichiamo e replichiamo in tutto, il dover arrivare a tutti costi arrivare al vertice calpestando gli altri. Se fossimo tutti uguali non ci sarebbe vertice e plebe.
L'altro problema connesso qui è la spiritualità secondo me. Dato che la chiesa ha instaurato un credo che esclude e stigmatizza l'omosessualità, la maggior parte degli omosessuali esclude a propri la possibilità di credere in qualcosa più grande, andando a distruggere valori validi che la chiesa ha usato, estrapolandoli per gran parte dal Buddismo e manomettendoli qua e là a loro piacimento, dando un senso sbagliato di religione e fede per creare divisioni tra il popolo e conquistare attraverso la paura e guadagnandoci pure sopra. Non dimentichiamoci che fino a pochi anni fa la chiesa e il governo andavano di mano in mano (se non ancora tutt'oggi). Dico questo perché l’ho provato io in primis sulla mia pelle, nella ricerca di me stesso, e riesco ora a vederlo con occhio critico come problema generale. Il credo dovrebbe essere personale e diretto, e non mediato da altri uomini, proprio perché è connettendosi con sé stessi e la propria condizione umana che si arriva al soprannaturale, a qualcosa di più grande di noi ma che allo stesso tempo è proprio la linfa di vita che scorre dentro di noi. La coscienza. Quella che ti ferma per un attimo quando in fondo sai che la cosa che stai per fare non porterà a nulla di buono o che semplicemente non è giusta. La vita ha poi i suoi modi per mostrarci i frutti delle nostre decisioni.
Sbagliamo quindi a creare comunità basate sulla divisione, perché diventano appunto società. Si dovrebbe chiamare "società gay" quella che c'è oggi. Per creare una vera comunità, dovremmo cominciare da capo e forse chiamarla con nuovo nome… Comunità Arcobaleno magari, per far rientrare chiunque si senta diverso o escluso da quella società costruita su patriarcato, privilegio, razza, normatività, dualismo e individualismo. 
Come stiamo facendo oggi, l’omofobia viene solo camuffata ed alimentata in primis tra di noi, come un’ombra. Prendiamo come riferimento una società eteronormativa, traslandola in modi ancora più meschini tra di noi proprio perché abbiamo centina di anni di traumi, ferite e stigma da cui guarire, che invece ci intrappolano perché le ferite non guarite si trasformano in infezioni, o nel nostro caso, “inaffezioni” (se si può fare un gioco di parole), in odio inconsapevole.
Forse proprio per tutto questo non ho mai fatto un vero e proprio "coming out". Non capivo da cosa dovevo uscire. L'unico coming out che ho fatto é dal modo di vivere e pensare imposto dalla società. Ho imparato a connettermi col mio dolore e capire che non era dato da me, non ero diverso o sbagliato e non avevo bisogno di essere validato da niente o nessuno, dovevo solo guarire per poter dare Amore. E per dare Amore, quello vero, sincero, senza limiti o fabbricazioni, dovevo prima combattere lo status quo che me l’aveva negato, che me lo faceva percepire in maniera distorta.
Non serve quindi unirsi solo dal punto dell’orientamento sessuale e della sessualità, perché poi ne esce solo quello: sesso e superficialità, non Amore, proprio perché sono radicati nell’edonismo e nell'assenza di valori reali della società odierna. La Comunità Arcobaleno dovrebbe essere improntata su nient'altro che l’accettazione della pura identità umana, in qualunque modo essa si voglia manifestare ed identificare, aperta ad ogni sua sfumatura. Ma per arrivare lì, bisogna prima decolonizzare la nostra stessa mente e capire anche che identificarsi con qualcosa di esterno, che siano possessioni, lavori, usi e costumi o gruppi di persone porta solo all’annullamento dell’essere e alla formazione della maschera. L’unico modo per guarire da questa infezione di massa e’ fare i conti con se stessi, aprendosi ognuno alla propria vulnerabilità in un confronto costruttivo con l'altro, per capire che poi, in fondo, siamo tutti uguali ma con diversi talenti. Bisognerebbe semplicemente collaborare. 
Sono proprio le differenze individuali a renderci così speciali, come i diversi colori che lavorano insieme per formare un solo bellissimo arcobaleno. Quell’arcobaleno che dovrebbe unirci tutti, proprio perché tutti riflessi dalla stessa luce - il Sole.
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dreamers-queen · 5 years
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Riflessione del giorno (seria, non le solite cazzate):
Se un giorno dovessi diventare madre, e diventassi una di quelle neomamme che crede di aver capito tutto della vita solo perché ha scodellato un neonato dalla passera (e questa credo sia una citazione da Juno, ma non ricordo bene...era carino Juno, dovrei rivederlo), vi prego: prendetemi per le braccia e scrollatemi forte finché non rinsavisco. Datemi pure una pizza in testa, se serve.
Credo che sia un’esperienza comune a tutte le persone che hanno tra i venti e i trent’anni, questo agghiacciante scoprire che persone che ritenevamo straordinariamente illuminate, che prendevamo ad esempio a scuola, all’università, magari al lavoro se ci abbiamo lavorato insieme, sono come...appassite e regredite, una volta diventate madri o padri. 
Forse in realtà non hanno fatto altro che buttare giù la maschera approfittando del senso di (malriposta) onnipotenza data dalla maternità o paternità (più la maternità, comunque: sarà perché certe credono che essere “sopravvissute” alle doglie le abbia rese “superiori” a tutte le altre donne, anzi: a tutti gli altri esseri umani che non abbiano mai esperito il parto), ma per alcune persone il cambiamento è così radicale e sorprendente che, insomma, o per tutta la vita hanno recitato così bene che si dovrebbe notificare la loro bravura all’Academy per un Oscar ad honorem, o davvero hanno fatto un giro di 180° e sono diventate persone orribili. Forse sono gli ormoni, o la mancanza di sonno, o l’astinenza sessuale, non so, comunque qualcosa ci deve essere. 
Persone che si fidavano della scienza e della tecnologia diventano antivax e complottiste (ma continuano a pubblicare centinaia di foto dei loro neonati su almeno tre social diversi, perché è importantissimo che tutti sappiano che hanno partorito o fecondato la loro compagna, a seconda). 
Persone liberali o addirittura di estrema sinistra (ma estrema davvero, eh) che diventano leghiste o peggio grilline. E vi ho detto tutto.
Atei convinti o vincitori del campionato di bestemmia olimpionica “San Germano Mosconi Vergine e Martire” (di ambo i sessi, beninteso, ma anche qui: più le donne) che si svenano pur di sposarsi nella cattedrale più vicina con cerimonia celebrata dal Monsignor Tal Dei Tali (ma solo perché il Papa era impegnato, sennò matrimonio in trasferta a San Pietro eh) e battezzano i figli in pompa magna (talvolta davvero in trasferta a San Pietro), ufficialmente “per far contenti i parenti/per festeggiare” ma in realtà perché altrimenti si sentono in colpa nei confronti delle “tradizioni”, non certo perché hanno scoperto una vera fede (che sarebbe stata una cosa nobilissima, per carità). 
Persone che dichiaravano di essere pro-lgbt, che magari andavano pure al Pride o frequentavano tranquillamente persone omosessuali o trans, che cominciano a mettere paletti arbitrari qua è là, roba tipo “però il matrimonio uguale a quello degli etero no”, “i figli non li devono fare né adottare” e stronzate omo-transfobiche varie mascherate da pietosa compassione per l’eventuale prole che “poverini, come crescono con due gay/due lesbiche/uno o due trans?” (risposta: meglio che con due etero antivax, razzisti e omo-transfobici, ne sono certa, ma pare che dirlo sia scortese e che si debba fare buon viso a cattivo gioco e fingere che tutte le opinioni siano legittime, altrimenti poi ti dicono che li stai “censurando” - vabbé) o per la stessa coppia che “ma che ve ne frega di essere uguali agli etero?” (e, insomma, io sono abbastanza sicura di essere etero, ma penso che il punto non sia voler essere “uguali agli etero” nella forma, ma avere gli stessi diritti nella sostanza - mi sbaglio?), mentre in realtà c’è solo la malcelata voglia di essere e sentirsi superiori per diritto di nascita (ma pare che sia scortese anche dargli dei suprematisti di merda, ti dicono che stai “discriminando al contrario”, anche se non ha senso perché, se così fosse, da etero e cis mi starei...discriminando da sola? Chi mai lo farebbe? Boh).
Insomma persone illuminate, intelligenti, progressiste che all'improvviso, da qualche parte tra il test di gravidanza positivo e il parto, diventano degli stronzi da manuale. E perpetuano quelle stesse istanze di ignoranza e discriminazione che giuravano di voler combattere. Dicendo che è per il bene dei loro figli. Ed è questo che mi fa incazzare di più, se almeno dicessero “siamo cambiati per egoismo” sarebbero sinceri, starebbero dicendo una verità che è già palese a tutti tranne che a loro. 
Forse, per evitare certe delusioni, dovrei chiudere Facebook una volta per tutte o almeno evitare di esprimermi riguardo a temi “caldi” là sopra, o fare quella baggianata dell’escludere alcune persone dalla vista di certi post, o disabilitare i commenti sui miei post (si può fare? Non ricordo), insomma diventare il tipo di persona che non vorrei essere, cioè una che si tappa miseramente gli occhi e le orecchie invece di ribattere ed affermare a testa alta le proprie idee. 
Ma è difficile, quando si è soli. 
Tra i miei amici, ex compagni di scuola, ex colleghi di università ed anche attuali colleghi di lavoro (e meno male che non faccio un lavoro tipicamente “da ufficio” e quindi quando li vedo abbiamo davvero troppo da fare per parlare di politica o società o anche dei cazzi nostri), sono l’unica che abbia determinate idee e convinzioni. Su qualunque cosa sono sempre la pecora nera, quella che la pensa diversamente dagli altri. Quella “troppo aperta di mente”. 
Detto così, come se fosse un difetto.
Finisco sempre per sentirmi ridicola quando dico quello che penso, perché loro mi fanno sentire così. Perché mi guardano dall’alto in basso, fieri dei loro muri mentali e del loro lento, inevitabile, tragico omologarsi. E la cosa peggiore è che a volte non lo fanno apposta, o per ferirmi: è un riflesso condizionato.
E allora i miei rapporti interpersonali diventano superficiali, le mie amicizie declinano verso un essere più che altro conoscenti che si radunano occasionalmente, o perché è Ferragosto e si va al mare o perché uno di loro si sposa o diventa genitore - e allora fa comodo l’amica single, o meglio zitella, e nullipara: serve a confrontarsi, a farli sentire più realizzati (col lavoro non si può più fare, siamo tutti troppo precari e spiantati) - o perché c’è un compleanno e si brinda con lo spumante che sa di tappo nella casa nuova pagata dai genitori.
Non mi sento parte della mia generazione. 
Non mi sento figlia della mia età.
Non mi sento “giusta”.
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groviglionerd · 7 years
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Skam
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Ho deciso di aspettare la fine di questa serie tv per recensirla e non a caso, poiché volevo vedere il finale ed ero curiosa di sapere come l’ultimo episodio avrebbe potuto confermare il mio grande ed immenso amore per questo telefilm. Skam è una serie tv norvegese, distribuita dalla NRK a partire dal 2015 e che ha trovato un inaspettato riscontro a livello globale.  Questo teen drama è diventato famoso in particolare grazie ad internet, quando gli utenti norvegesi hanno iniziato a diffondere semplici immagini, video o comuni commenti a riguardo. La NRK non aveva mai pensato che la serie tv praticamente amatoriale su cui stava investendo sarebbe diventata così conosciuta in ogni parte del globo.  Non è nemmeno una coincidenza che gli episodi siano così difficili da reperire dato che questo programma è stato distribuito solo ed unicamente in Norvegia: inizialmente era necessario attendere che qualche utente norvegese li caricasse con i sottotitoli sul suo account google drive e li condividesse con altri, in modo da farli arrivare, man mano, a tutti; lo streaming per questa serie tv è arrivato da poco.  Ma a cosa è dovuto l’immenso e grandissimo successo di Skam?  Onestamente, non ne avevo mai sentito parlare finché non è uscita la terza stagione, nella quale il main plot è una storia omosessuale tra due ragazzi. Incuriosita, ho cominciato a guardarla dalla prima stagione e ho scoperto che ognuna di esse è incentrata su un personaggio (un po’ come gli episodi di Skins, per intenderci) e su un tema portante.
Nella prima stagione è presentato il personaggio di Eva, viene illustrata nei minimi dettagli la sua personalità (così come quella degli altri main per ogni stagione) e si può dire che il tema portante sia la ricerca individuale che ogni adolescente deve compiere per imparare a conoscersi. Eva è una ragazza fragile, con una relazione ormai di vecchia data con Jonas, ma è molto sola: ha litigato con quelle che erano le sue amiche e si trova costretta ad appoggiarsi solo ed esclusivamente al suo ragazzo. Ed è qui che ha inizio Skam, proprio grazie ad Eva che inizia a conoscere quella che poi, per tutte le quattro stagioni, sarà quella a cui viene dato il nome di girls-squad, composta da cinque ragazze: Eva, Noora, Sana, Chris e Vilde.  Eva impara a conoscere se stessa, l’amicizia e l’amore, attraverso mille e comuni sbagli. 
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Nella seconda si entra nella vita e nella personalità di Noora (che è, devo ammetterlo, il mio personaggio preferito) e ciò che questa stagione ci mostra è il femminismo, la molestia sessuale, l’amore e sfiora anche il grosso problema del disturbo alimentare. Noora è una bellissima ragazza, caratterizzata da capelli biondo platino a caschetto e rossetto rosso, sana ai suoi principi e più forte di quanto possa sembrare. Noora è un personaggio guida per chi, come me, si batte per il femminismo, che ama i rossetti rossi e che ha paura di guardarsi allo specchio ed affrontarsi ogni giorno, sempre a testa alta, sempre cercando di rimanere fedele alla propria morale e dovendo fare i conti solo ed unicamente con se stesso/a alla fine della giornata; ma cercando sempre e comunque di sorridere e di distruggere ogni ostacolo.
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Arriviamo alla penultima stagione: Isak. Primo ed unico personaggio maschile ad essere rappresentato come main in questa serie tv e, probabilmente, protagonista della stagione che ha riscosso più successo: quella sull’ omosessualità. Il tema centrale è appunto la scoperta della propria sessualità e dell’accettazione di se stessi, nonostante la difficoltà delle situazioni e le avversioni continue: essere gay non è facile nemmeno in Norvegia, che è un paese così sviluppato (si dice). Isak si innamorerà follemente (non è uno spoiler, è la semplice trama a grandi linee) e farà tutto per, finalmente, andare insieme alla persona della sua vita, superando ogni genere di difficoltà che gli si presenterà davanti, trovandosi spesso ferito e a terra, senza più speranze. Isak imparerà che anche il “diverso” è “normale” e che non c’è niente di più “normale” che essere, semplicemente, se stessi.  E, sopratutto, che non si è mai soli. 
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Concludiamo il cerchio con l’ultima (purtroppo) protagonista di questa fantastica avventura: Sana. La stagione dedicata a Sana è forse la più interessante a livello culturale, i temi principali sono, infatti: l’emarginazione e la religione. Sana è una ragazza musulmana e parlare di Islam non fa mai male in questo periodo: Sana ci insegna qualcosa in più sulla sua religione, ci insegna che è piena d’amore e che se una ragazza porta l’hijab non significa sia per forza costretta a portarlo, come tanti pensano quando la vedono passare per strada (”Le persone quando mi guardano la prima cosa che vedono è il hijab. Quando mi vedono camminare assieme a mio fratello pensano che io sia oppressa, che sia stato lui ad obbligarmi a metterlo”). Vivere da donna musulmana credente non è per niente facile e la main di questa stagione ce lo mostrerà puntata dopo puntata; ma un altro tema importante della sua stagione è l’amicizia. Un’amicizia forte ed indissolubile, che può esserci anche nei momenti più oscuri e che è sempre pronta a prenderti quando stai per cadere. E l’amore, un amore complicato che sembra non abbia una possibile via d’uscita a cui Sana tante volte rinuncia, ma che non riesce mai ad abbandonare per davvero. 
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Non so se avete notato che uno dei temi che faceva da filo conduttore per ogni stagione è stato l’amore.  Perché è questo di cui parla Skam: di amore e di ogni sua forma possibile, che sia di coppia, d’amicizia, di famiglia, religioso... Skam è amore e porta tanta consapevolezza nelle menti di chi lo guarda. La consapevolezza di non dover giudicare al primo sguardo, di andare a fondo delle cose prima di avere un’opinione su di esse, la consapevolezza che non si è mai soli, anche quando sembra che il mondo ci crolli addosso, che ogni minoranza ed ogni persona ha il diritto di essere rispettata ed ha il dovere di farsi valere. Ogni conflitto è risolvibile e a quasi ogni disastro c’è rimedio. Amore è la parola chiave di Skam.  “Alt er love”: tutto è amore, così dicono i personaggi.  E devo così tanto a questo show, che mi piange il cuore perché sia finito, per questo voglio ricordarlo con le sue ultime parole, che han chiuso queste meravigliose quattro stagioni.  La paura si diffonde, ma, fortunatamente, lo fa anche l’amore.
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viaggiatricepigra · 5 years
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Opinione: Fame. Storia del mio corpo, di Roxane Gay
In principio è il candore dei dodici anni. Quando pensi che nessuno a cui vuoi bene possa farti del male. Poi succede l'impensabile. Un atto di violenza feroce. E Roxane, annientata dalla vergogna, incapace di parlare o chiedere aiuto, comincia a mangiare, mangiare, mangiare. A barricarsi in un corpo che diventa ogni giorno piú inespugnabile dagli sguardi maschili, una fortezza dove nessuno sarà piú capace di raggiungerla. Quella di Roxane Gay è la storia di un desiderio insaziabile, di battaglie sempre perse contro un corpo ammutinato, di una lotta contro una cultura che spinge le donne a odiarsi se non corrispondono alle aspettative. Ma la fame di Roxane Gay è anche il motore della sua fenomenale spinta creativa e della sua sulfurea personalità. Oggi è un'intellettuale, attivista e scrittrice, una delle voci piú rispettate della sua generazione. Soprattutto una donna che ha trovato le parole per raccontare la propria storia.
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Questa lettura fa parte del #GdlDonneDaLeggere creato da @julietinwonderland (la trovate su IG), che è andata dal 15 Dicembre fino ad oggi. E per una volta sono riuscita a farcela con i tempi! Andate sul suo profilo e se lo avete letto, fatevi sotto! Così si può discutere insieme. E' davvero piccolo, un 200 paginette scarse, ma molti intenso. Questo libro è un saggio in cui l'autrice si racconta e spiega che cosa sei stato per lei vivere in un corpo che non sentiva propriamente suo, infatti Roxanne è obesa, molto molto obesa. Ci spiegherà, attraverso tutte queste pagine, che la sua condizione non è "apparsa per caso" ma ha radici ben precise: tutto questo è nato a causa di un abuso che ha subito da ragazzina, che l'ha portata a vedere il cibo come un rifugio, come qualcosa da poter usare per mettere un una barriera fra lei gli altri. Il grasso riusciva a creare una fortezza per lei, qualcosa che che la proteggeva dal mondo esterno, una difesa, un modo per allontanare la gente (soprattutto gli uomini) che avrebbero potuto farle del male (ancora). Per lei diventare così grossa, rendersi schifosa, repellente, era una sorta di salvezza e più mangiava più si sentiva bene, nonostante si odiasse nello stesso tempo per ciò che si stava facendo. In più si rendeva conto che il mondo la detestava solo per il fatto di essere grassa (e quindi non conforme ad uno standard). Molto spesso ci porterà degli esempi della sua vita, di come lei l'ha passata in questo corpo che non è ben visto dalla maggior parte della gente; dalla moda in primo luogo (con standard irraggiungibili ed assurdi) e/o anche da chiunque, uno sconosciuto qualsiasi che si può incontrare passeggiando per strada. Ti guarderà male, inizierà a farsi dei pregiudizi su di te, e tu ti sentirai in colpa anche se, a volte, non hai una colpa effettiva. Il tutto solo per del grasso. Ok, potresti mangiare meno, potresti fare esercizio fisico, potresti impegnarti per sistemare la tua vita dimagrendo e rendendola migliore; non perché "magro è bello", ma per una questione di salute principalmente, poichè si presuppone che un normopeso dovrebbe essere sano (o comunque molto più sano di un obeso grave). Manca questa parte nelle sue riflessioni di Roxanne perché quando parla dei medici, dei suoi incontri con alcuni dottori, sembra quasi che sia infastidita quando loro si focalizzano sul suo peso; cosa che non credo sia sbagliata per niente, perché alla fin fine il peso incide tantissimo sulla qualità della vita della gente: se una persona sedentaria mangia schifezze ed è enorme, sicuramente avrà dei problemi. Lei fortunatamente non ne ha, o perlomeno non ne ha così tanti, ma è ancora abbastanza giovane, mentre ci parla lei è sulla quarantina. Eppure resta questo questo fastidio suo verso i medici o chiunque voglia dirle qualcosa sul suo peso come se nessuno avesse il diritto di dirle certe cose. Sicuramente primo tizio che passa per strada non ha alcun diritto di mettere becco, ma un medico o addirittura la sua famiglia? Loro infatti le vogliono bene, vogliono che sia sana, vogliono che sia che abbia una vita felice...lei però vede tutto questo come un affronto a quello che ha costruito, perché in effetti lei ha costruito questo corpo con molto impegno. Ci ha messo anni, ci ha messo dedizione, ci ha messo impegno, per creare e mantenere questo corpo massiccio come una roccaforte che la protegga la tutto il resto. Ed è triste leggere che nonostante gli sforzi dei genitori per tentare di capirla lei non sia riuscita a parlare del perché avesse bisogno di tutti quei chili; non perché non lo abbia voluto ma per tante circostanze che l'hanno reso davvero difficile, infatti (ricordo che) alla base di tutto c'è stato uno stupro di cui lei non ha mai voluto parlare con i suoi genitori, fino a pochi anni fa, quando è diventata famosa ed ha iniziato a raccontare molto più di sè, mettendo la sua faccia e dando la sua storia in pasto al pubblico, e solo in quel momento anche i suoi genitori hanno scoperto la verità. Quando era più piccola non se la sentiva di affrontare tutto questo, si sentiva come tantissime altre vittime: sporca, sbagliata, colpevole, impossibile da capire e perdonare; come avrebbe potuto raccontarlo ai suoi genitori? Sicuramente non le avrebbero più voluto bene, ed usava il cibo come difesa, come metodo per affrontare la vita. Eppure si odia, perché da una parte vorrebbe dimagrire, vorrebbe migliorare, essere più carina anche solo per sé stessa e per togliersi degli sfizi che noi "normopeso" diamo per scontato; dall'altro non ci riesce perché non appena perde del peso si sente più debole e qualcosa scatta dentro di lei, obbligandola a riprendere quei chili per mantenere intatta questa corazza. Durante gli anni ci rendiamo conto di quanto lei faccia davvero fatica ad accettare questi due lati di sé e non riesca proprio ad uscire da questa spirale, che la costringe a rimanere obesa ed infelice per migliaia di piccole ragioni quotidiane che si trova a dover affrontare. Roxanne ci parlerà di tutto questo dolore, ma anche delle sue rivincite, perché non si arrende e ci racconterà tutti i traguardi che ha ottenuto, con fatica e merito. E' diventata una scrittrice famosa, ha iniziato ad affrontarsi,...Finalmente si sta mettendo davanti a uno specchio e lo sta facendo (anche) per noi, raccontandosi, mettendo tutto nero su bianco; si spesso si ripete, certi capitoli sono noiosi, alcune cose non hanno quasi senso,  però altri sono molto più interessanti per gli spunti di riflessione che offrono. Uno specchio che permette anche a noi di osservare cosa stiamo facendo e come ci comportiamo, magari senza cattiveria voluta, nei confronti di chi è grasso. Perché c'è sempre qualcosa dietro tutti quei chili, in primis una persona di cui non conosciamo niente. Io ed i saggi facciamo a pugni, quindi potete immaginare la fatica che ho fatto a finirlo nonostante le poche pagine. Il fatto che fosse autobiografico e trattasse un problema di percezione mi ha sicuramente stimolato a finirlo. Come donne siamo bombardate da stereotipi assurdi continuamente, e "grasso è brutto" è sicuramente uno di quelli più forti, circondate costantemente dalle immagini di donne irreali, create grazie alla magia del computer. Avere il punto di vista di una donna fortemente obesa è interessante, specialmente quando riflette sul pericolo di obesità che sembra stia invadendo il mondo, eppure lei fatica quotidianamente in ogni ambito e (giustamente) si chiede: ma il problema dov'è se tutto resta costruito per persone magre? Trovare vestiti, andare al cinema, mangiare in un ristorante, andare dal dottore, salire su una macchina, usare i mezzi pubblici,...niente è cambiato. Se davvero la gente sta diventando tutta obesa, perché il mondo non sposta il centro verso i grassi? Perché questa grassofobia?! from Blogger http://bit.ly/2AN0ZNf via IFTTT
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brokensoul7498-blog · 7 years
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Il segreto? Non ho mai fatto l'amore con una ragazza ne con un ragazzo. Non ho mai scopato con una ragazza ne con un ragazzo (aparte Teo che sembrava fosse un bambino che non beccava il punto giusto) quindi no, nemmeno con un ragazzo. Ho limonato con tante ragazze e ragazzi è vero, alcuni oer scommessa, altri per farli contenti altri ancora per sempice attrazzione fisica. Io non ho scoperto di essere gay (il termine lesbica non mi piace), forse lo sono sempre stata o forse no, piú che altro io ho scoperto che gli unici veri sentimenti li ho dati a delle ragazze, sono stata con dei maschi ma o li usavo (si ero parecchio stronza), oppure ci stavo cosi a cazzo. Purtroppo i sentimenti che avevo tirato fuori alle ragazze non piacevano, non li volevano. Non volevano complimenti e cortesie da me, non volevano sentirsi dire "ti amo" da me. Volevano tutto quello che gli davo io ma non da me. Da un fottuto maschio. Come faccio a saperlo? Me lo dissero tutte loro. Io cogliona che pur sapendo, pur sapendo che se ne approfittavano amavo lo stesso. Cercavo la loro amicizia e l ho sempre avuta, perche essere amiche non ha mai ucciso me me ne loro. Ma nessuna di loro sapeva quanto morivo dentro. Tranne una. Poi finalmente sono cresciuta e iniziavano a venire loro da me. Per colpa mia le ho mandate tutte via perche amavo amcora la ragazza precedente, ogni volta cosí...sempre pur sapendo di non essere ricambiata. Potrei dire mille cose sull amore non ricambiato da tutte loro, ma non lo farò. Dico solo che so che è colpa mia. E niente poi arrivò lei che cambiò tutto. Mi fece capire che soffrire non apparteneva piu a me, mi fece capire che non dovevo piu farmi del male perchè non ero mai stata voluta ne apprezzata ne amata. Perchè lei mi amava e mi voleva. Certo stavo di merda quando litigavamo e ancora ora ma litigare ci sta dentro una relazione..magari non troppo eh. Tante volte mi soffermo a pensare di chi sia la colpa di tutto quello che ci siamo fatte e di quello che siamo diventate. Semplice, di entrambe...e al contrario di come dice lei, non c è chi ha sbagliato di piú e chi ha sbagliato di meno, non c è chi ha sofferto di piú e si meno. Alla fine se cambiamo è colpa nostra o grazie a noi stessi. Giusificazioni? No, non direi proprio. L ho sempre pensato, ma spiegarlo a lei non se ne parlava neanche. Non mi avrebbe fatto finire. Non la biasimo, m imcazzo io con me stessa per certe cose che penso figuriamoci lei che le sente da me. Ma oltre sta parentesi lei è arrivata da me e io non voglio che se ne vada, mai. Sembra un po' una costrinzione detta cosí ma inveve l ho detto con tutto l amore che ho e calcolando che ce l ho solo ler lei..direi che dovrebbe avere un bel significato, spero non lo fraintenda. Io ho l orgoglio alle stelle perchè me ne hanno tolto troppo in passato, ma dentro muoio. Lei è tutto un misto,troppo lungo da descrivere, da spiegare. Ma io lo so com è, questo conta. Ed è un mischione tra tutti i miei post belli, fragili, cattivi, stronzi, amorevoli che metto. E io e lei insieme..e Noi siamo diventate come lei, un mischione...e avolte non troviamo l'amore ma alla fine sappiamo entrambe che c'è anche se qualche volta fatichiamo a.ritrovarlo ma l importante è sapere che non se ne è mai andato e che non se me andrà. Perchè io so che NONOSTANTE TUTTO IL NOSTRO NOI SI CHIAMA AMORE. E io amo il nostro Noi.
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lets-stella-blog · 7 years
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Tanto per far passare la noia 1.Che hai fatto oggi? Studiato per l'esame 2.Come ti immagini da grande? Felice 3.Come ti chiami? Nie 4.Dove abiti? Torino 5.Quanti anni hai? 21 6.Cosa ti piace di te stesso/o? Le mie labbra 7.Cos’è l’ultima cosa che hai guardato su youtube? Il porno di harry styles mentre canta kiwi. Vi consiglio di guardarlo 8.Vai spesso su siti porno? Tesoro io sono il porno 9.Che scuola o lavoro fai? Vado all'università 10.Cosa deve fare un/a ragazzo/a per conquistarti? Essere se stesso sempre 11.Hai una data che significa o ti fa ricordare qualcosa di importante? 4 ottobre, questa data mi ha cambiato la vita 12.Che posti ti piacerebbero visitare? Finlandia 13.Cosa rappresenta per te il/la tuo/a migliore amico/a? Una sorta di diario segreto 14.Ti confidi mai con qualcuno? Alcune volte si 15.Cos’è la prima cosa che noti in una persona del sesso opposto sia di fisico che di carattere? Le spalle e se non abbassa mai gli occhi allora quello è il ragazzo che fa per me 16.Fai qualche sport? Sesso per te è uno sport? Perche faccio tanto sesso 17.Sei vergine? Solo di segno zodiacale 18.Quanto sei alto/a? 1,65 19.Ti piace leggere? Anche troppo 20.Segui qualche serie tv?nah 21.Ti senti spesso solo/a? Solo quando lo voglio 22.Hai mai detto “Ti amo” a qualcuno/a? Si 23.Ti piace qualcuno/a? La mia ragazza e il mio ragazzo, certo c'è anche il fidanzato di mia cugina che è un gran figo, ma devo fare la brava e tenere le mani a posto 24.Scrivi il nome di qualcuno importante per te. Harry 25.Come immaginavi la tua adolescenza da piccolo/a? Sinceramente, non la immaginavo 26.Che genere di musica ti piace? Rock 27.La tua canzone preferita al momento? Kiwi, penso di essere venuta un bel po si volte con questa canzone 28.Credi negli alieni? Beh non mi sento di dire che siamo gli unici in tutto l'universo 29.Credi in Dio? No 30.Credi nell’essere umano? Beh lo vedo , ci parlo e ci scopo il minimo che posso fare è crederci 31.Qual è il tuo colore preferito? Bianco 32.Qual è il tuo cibo preferito? La pizza 33.Hai mai avuto un/a ragazzo/a? Ho una ragazza e un ragazzo 34.Sessualità? Bisessuale 35.Come si chiama il/la tuo/a migliore amico/a? Alessandro ed è gay, e te lo dico perche sono cosi fiera di lui...ciao amorito mio ti amo 36.Che ascolti adesso? From the daining table 37.Che tipo di persona sei? Spontanea (forse anche troppo) 38.Riesci a parlare di te? Beh se ti sto rispondendo si 39.Secondo te, cosa ti manca per essere felice? Non lo so, penso che se fossi in uno stato dove nessuno mi conosce mi darei al porno e ne sarei felice 40.Fai uso di droghe? No, sono merdate e muori. Non le usate...potete sballarvi con altro 41.Fumi? Purtroppo si 42.Bevi? Nei fine settimana 43.Ti sei mai ubriacato/a? Si 44.Racconta un fatto divertente. È abbastanza divertente il fatto di aver incontrato la compagna di mio padre in un sexy shop a oxford street? Perche per me lo è stato, siamo amiche e le ho consigliato che vibratore comprare 45.Sei triste? Non ho tempo per esserlo, la vita è breve per le cazzate che voglio fare 46.Sei felice? Si tantissimo 47.Sei innamorato/a? Della vita 48.A quanti anni hai dato il primo bacio? Forse otto anni, ho limonato con mio cugino, lo giuro a mia discolpa posso dire che è adottato e quindi non è poi così incestuoso 49.Ti piacciono le giornate con il sole o con la pioggia? Pioggia every single day anche se poi per la vitamina D mi attacco al cazzo...ma hei io amo il cazzo 😏 50.Preferisci l’estate o l’inverno. Inverno 51.Secondo te l’inferno esiste? Nah 52.Secondo te il paradiso esiste?nah 53.Hai un autore preferito? Si, è una ragazza Romana che scrive una fanfiction sui larry...si chiama Ross e adoro come scrive. 54.Che genere di libri ti piace leggere? Basta che sono libri leggo di tutto 55.Dai una tua definizione alla parola “demone”. Secondo me demone è sinonimo di passione sfrenata, paura di non potersi più controllare 56.Hai veri amici? Si, pochi 57.Credi nelle relazioni a distanza? Se si ama si, ma la distanza distrugge sempre qualcosa perche siamo deboli alla carne e cediamo alle tentazioni 58.Sei fedele? Si 59.Ti piacciono le piante? Hai una preferita? Il girasole 60.Riusciresti a vivere 3 giorni senza usare il telefono? Si 61.Secondo te sei dipendente dall’internet? Un tantino 62.Cosa farai per natale? Viaggiare, lo faccio ogni anno 63.Cosa farai per l’anno nuovo? Probabilmente starò a letto con il mio ragazzo e la mia ragazza 64.Quando compi gli anni? Settembre 65.Sei figlio/a unico/a? Nope 66.Cosa indossi adesso? Perizoma e basta , sono a casa e dovrei studiare 67.Dormi nudo/a? Si 68.Ti piacciono i piercings? Ne hai qualcuno? Tre, clitoral smile e tongue 69.Ti piacciono i tatuaggi? Ne hai qualcuno? Ne ho due 70.Ti piacciono i dilatatori? Quelli anali sicuramente 😏😏😂😂, gli altri su di me no, ma davide ne ha uno e mi fa impazzire 71.Hai pianto oggi? No 72.Ti arrabbi spesso? Nasco arrabbiata 73.Quanto tempo passi su tumblr? Tanto 74.Chi ti piacerebbe vedere adesso? Harry 75.Ti manca qualcuno? Harry 76.Ricordi della tua prima cotta? No hahaha 77.Due fatti sulla tua personalità. Troppo spontanea, troppo rumorosa 78.Cosa ti piace di più e di meno di te stesso/a? Di piu le mie labbra di meno i miei occhi 79.Vacanza dei sogni? Miami 80.Torneresti indietro nel tempo per cambiare qualcosa? Si, eviterei di fare amicizia con quella testa di cazzo della mia ex migliore amica 81.Sei contento/a di com’è la tua vita adesso? Tantissimo 82.Cosa pensi dell’adolescenza? Che è difficile ragazzi, ma è il momento piu bello 83.A quale domanda odi rispondere? Quante materie ti mancano alla laurea 84.Di cosa parli più volentieri? Di sogni 85.Credi nell’amore? Ho solo 21 anni, mi godo la vita 86.Perdoni facilmente? Dipende 87.Cosa non sopporti? La tavoloccia del cesso alzata 88.Cosa ti fa arrabbiare? La tavoloccia del cesso alzata 89.Riesci a fidarti facilmente di qualcuno? No assolutamente 90.Odi qualcuno? No, l'odio è per i deboli 91.Cosa ti fa eccitare? Un porno gay, ragazzi ve lo dico seriamente... è eccitante, ho etto ff sui larry che ho desiderato essere maschio ed eseere gay 92.Preferisci i/le ragazzi/e più grandi, quelli/e più piccoli/e o quelli/e con la tua stessa età? Il mio ragazzo ha 25 anni e la mia ragazza 19...adattatevi 93.Cosa cambieresti nella tua vita?(non puoi dire tutto, scegli un’altra risposta) il fatto di aver incontrato certe persone piuttosto che averle evitate 94.Descrivi la tua vita in 8 parole. Avventura,sogni,sorriso,coraggio,passione, libri, concerti e studio, ragazzi bisogna studiare per essere liberi...l'ignoranza vi imprigiona 95.Sei mai stato/a scoperto/a mentre facevi qualcosa che non avresti dovuto? Se sì, cosa? Mia madre mi ha scoperto a letto con il mio ragazzo, forse non avrei dovuto scopare...ma chi è che non scopa? 96.Saresti timido/a nel chiedere a qualcuno di uscire? Non saprei, non ho mai chiesto a qualcuno di uscire. 97.Sei mai stato/a rifiutato/a da chi ti piaceva? Si, in primo superiore...un ragazzo che mi piaceva aveva capito che avevo questa debolezza per lui ma ha limonato davanti ai miei occhi con una ragazza del secondo, sapete cosa? Al ballo di fine anno ho messo il vestitino piu bello che avessi e mi sono fatta accompagnare dal mio migliore amico...abbiamo limonato di brutto tutta la serata e il giorno dopo mi ha mandato un messaggio su facebook e mi sono presa la rivincita perché una cosa la dovete imparare, una donna non deve MAI sentirsi inferiore, prendetevi le vostre vendette quando siete sicure di voi stesse ma non lasciate mai che qualcuno possa farvi stare male. 98.Hai mai praticato sesso orale? Ogni volta, non fatevi raccontare cazzate quando vi dicono che fa schifo...sono tutte cazzate. È divino, hai il ragazzo ai tuoi piedi..sei tu che comandi 99.Suoni qualche strumento? Se sì, quale? Un tantino la chirarra 100.Hai mai comprato dei preservativi? Si, i preservativi sono di tutti, non è assolutamente vero che li devono comprare gli uomini, l'abbiamo voluta l'emancipazione? Bene allora è compito nostro comportarci da tali. 101.C’è qualcuno di cui ti fidi, anche se non dovresti? Non penso 102.Ti è mai piaciuto qualcuno del tuo stesso sesso? La mia ragazza 103.Ti piacciono i baci sul collo? Baci? Io amo i baci i succhiotti e i morsi...sanno di possesso, è amo quando si possa vedere che li ci sono stata io e che è mio 104.Cosa non perdoneresti mai? Un'amica che tradisce la fiducia raccontanto cose intime della mia vita 105.Ti consideri una persona strana? Perché? Strana? Per me non esiste lo strano 106.Hai qualche fobia? Quale? Le rane 107.Scrivi come ti senti adesso. Rilassata 108.Stai sprecando la tua vita? Assolutamente no, sono dove voglio essere e faccio quello che voglio fare. 109.Hai qualche vizio? Leggere troppo 110.Cosa aspetti per cambiare la tua vita? Nessuno, se sono quella che sono lo devo a tutte le cose e le persone che mi hanno portato ad essere qui dove sono e come sono
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animacritica · 7 years
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2017. Leggo di gente che sostiene la De Mari (medico che appoggia teorie aberranti sull’omosessualità, usando come appiglio pratiche sessuali quali anal, pissing e scatting, ignorando forse che sono molto più in voga tra gli eterosessuali). Leggo di Povia, del quale seppur apprezzando diverse canzoni, non riesco ad apprezzarne la persona (ma non per “Luca era gay”, pezzo di quasi 10 anni fa, bensì per le scie kimike!!!1! e altre cose insensate portate avanti all’inverosimile, per avere ancora i suoi 5 minuti di fama). Leggo dello “scrittore gay” (del quale nemmeno ricordo il nome, figurarsi la sua fama...) che è gay ma è cattolico e ha scelto la via della castità, il quale si sente come se la sua sia l’unica via percorribile per un omosessuale e proclama tante, a detta sua, verità. Ed essendo l’Amore l’unica verità che conosco, il fatto che una nullità come lui, come loro o come noi possa andare in giro a proclamare verità, mi infastidisce. Leggo di Michele Bravi, ragazzetto simpatico e bravo cantante, nonché praticamente concittadino, e della sua “fluidità relazionale” (ha scoperto che gli piacciono gli uomini ma non esclude che un giorno potrebbe innamorarsi di una donna) che viene bollata come “dittatura delle emozioni” perché vorrebbe dire assecondare ogni cosa che si prova, promiscuità, eccetera eccetera. E vi dico, a me sta storia sta stancando. Mi stanca in quanto essere umano, indipendentemente dal mio orientamento sessuale, e spero che come me, stia stancando anche tanti di voi. Oggi è il giorno della memoria, e ci dovremmo ricordare di quanto male hanno fatto le verità proclamate da un gruppo di esaltati. E invece. 2017. Siamo ancora qui a interessarci di cosa gli altri facciano della loro intimità, sorvolando quasi totalmente sulla parte affettiva. E ci permettiamo di giudicare chi la sessualità la vive diversamente da voi - questo, ci tengo a sottolineare, avviene su tutti i fronti: sapeste quante volte ho letto omosessuali dire che la bisessualità non esiste o che, in realtà, nessuno è etero. Questa mania di farsi i fatti degli altri pur non avendoli vissuti da vicino o in prima persona, questa mania di dover essere per forza controcorrente e dare quindi ragione a gente come la De Mari o come quella - di cui non ricordo il nome, il che è indicativo ancora una volta di quanto dev’essere un personaggio degno di nota – che sostiene che le femministe non abbiano ragione d’esistere (pur essendo io la prima che certe cose delle femministe dei nostri anni proprio non le capisce, eh). Sono stanca di leggere stronzate, perciò, come è loro piena facoltà sostenere ciò che quei 3-4 neuroni gli dettano, è altrettanto mia piena facoltà eliminare queste persone dalla mia vita. Perché un confronto non ci sarà mai finché non si è disposti a conoscere davvero l’altro. E io faccio armi e bagagli, dato che lo sforzo di capire non è mai equo. Almeno, per quanto mi riguarda, la necessità di approvazione altrui l’ho bruciata in un falò a Tolentino due anni fa: non mi serve proprio a niente fingere di essere tranquilla e accomodante con tutti, perché non lo sono e non ritengo sia giusto esserlo, e non c’è nulla di male in questo e nulla da nascondere. Se poi, con tutte le cose di cui interessarsi c’è chi preferisce star dietro alla De Mari e interrogarsi su chi caga in bocca a chi, o chi piscia addosso a chi, beh, secondo me è segno di una vita triste e non soddisfacente a livello affettivo e sessuale. Ma contenti loro.
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giovane-seduttore · 4 years
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Tumblr media
~8 maggio 2020~ primo post della giornata
Per il primo post del giorno userò sempre questo carattere(il mio carattere preferito)
Per i miei racconti vorrei e dovrei andare in ordine cronologico,ma non penso di riuscirci[...]comunque ci sono dei racconti "chiave" che parlano di luoghi e persone che mi hanno "plasmato".Vi ho raccontato del mio primo BACIO con B. e dei giochi sotto la doccia con mio cugino(più piccolo) nell'estate 2005[...]
Devo però raccontarvi delle mie "prime esperienze" con il mio migliore amico MAX.
Ci conosciamo praticamente da sempre! È il primo amico che ho avuto quando sono arrivato in Italia(sono stato adottato) avevo 4 anni e mezzo quando lo conobbi e da lì siamo stati quasi sempre grandi amici. Abbiamo fatto insieme le elementari le scuole medie e ancora oggi è il mio migliore amico[...] oltre ad essere un bellissimo ragazzo(biondo occhi azzurri). Abbiamo vissuto periodo di amore/odio da piccoli(alle scuole medie mi odiava per il mio successo tra le femminucce) e spesso finiva con una "rissa"fuori scuola. Rimane il fatto che dopo quel famoso Bacio con B.nei periodi in cui andavo d'accordo con lui iniziammo ad parlare di argomenti da "grandi" finendo per scoprire i nostri corpi[personalmente non mi piace andare nello specifico per non farla diventare una cosa un po' "porno"]
Rimane il fatto che tra la fine del 2005 e l'inizio del 2006 io e MAX eravamo praticamente amanti segretissimi! Abbiamo continuato a vederci tante volte fino a diventare ufficialmente "TROMBAMICI" (relazione durata quasi 9/10 anni) con varie complicazioni durante gli anni[...] per poi smettere in comune accordo e rimane buoni amici!
C'è da dire che negli anni si sono aggiunte amici e conoscenti nel nostro "rapporto segreto", tutte cose che poi vi racconterò! Ci tengo a specificare che Max non era gay, o meglio era etero/curioso perché non è stato mai con altri uomini oltre me e GP.(una altro ragazzo che ha segnato per sempre la mia vita) un altro "Trombamico" storico.
TROMBAMICI:
MAX( il primo nonché storico)
GP (arrivato dopo anche lui storico)
EGGÍ(scoperto da solo nell'estate 2011)
Peppino (argomento vietato)
Questo sono state le persone che hanno "segnato" per sempre la mia vita e che non dimenticherò MAI!
Nonostante le persone con cui sono "stato" sono tante forse tantissime!
Tengo a specificare che nel mio "Blog" parlerò di me e delle.mie esperienze sessuali e sentimentali,dedicando qualche post qui e lì anche a famiglia me stesso e amici ovviamente!
XOXO
GIOVANE SEDUTTORE
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lets-stella-blog · 7 years
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Ho trovato queste domande in giro per tumblr e ho deciso di tradurle dall'inglese all'italiano. Enjoy! 1: Quanto vorresti essere alto (o basso)? Sono 1,65 ma mi piacerebbe essere 1,73 2: Qual è l'animale domestico dei tuoi sogni? (Che sia reale o no) ho gia due gatti e li amo 3: Hai uno stile di abbigliamento preferito?mi vesto secondo il mio umore 4: Qual è il tuo video game preferito?maybe the sims ma non ci gioco da quando avevo 13 anni 5: Tre cose o persone a cui pensi di più ogni giorno: louis tomlinson, harry styles, louis tomlinson che scopa harry styles, e Angel Cruz quel ragazzo è da sesso violento ma è gay, povera la mia patatina 🙃 6: Se avessi un'etichetta di avvertenza, cosa direbbe? Attenzione scopa forte 😏 7: Qual è la tua opinione su (inserisci persona/cosa)?penso che quella troia della mia ex migliore amica sia troppo puritana, che palle manco ha visto un cazzo nella sua vita...tesoro svegliati. 8: Qual è il tuo temperamento Greco? Sanguigno (Sanguigno, collerico, melanconico o flemmatico - Teoria umorale di Ippocrate) 9: Soffri il solletico? Solo nel collo 10: Sei allergico a qualcosa? A molte cose ma piu di tutto alle persone caste e pure 11: Qual è la tua sessualità? Bisessuale, avete mai assaggiato la figa...ragazze non precludetevi nulla, certo il cazzo è fondamentale ! 12: Preferisci tè, caffè o cioccolata?caffè tutta la fottuta vita 13: Sei una persona o un gatto? Una persona, ma se fossi una gattina sarei in calore 😏 14: Preferiresti essere un vampiro, un elfo o una sirena? Un vampiro. 15: Hai uno Youtuber preferito? gordon, lo adoro è sincero e spontaneo. 16: Quanto sei alto? 1,65cm 17: Se potessi cambiare il tuo nome, come ti chiameresti? Gwen 18: Quanto pesi? (Chiedilo solo se sai che alla persona non dà fastidio) 56kg o forse 54kg 19: Credi nei fantasmi/negli spiriti? Credo in tua madre 20: Ti piace più lo spazio o l'oceano? Non saprei scegliere li adoro entrambi 21: Sei religioso? Se il cazzo e una religione , allora si....ma ti pare?!? Scienza tutta la vita! 22: La cosa che più ti dà fastidio? Quelli che non scopano, sono acidi e mi fanno saltare i nervi. 23: Preferiresti essere notturno o diurno? Notturno 24: Costellazione preferita? Capricorno, il mio ragazzo e la mia ragazzo sono del capricorno e ci troviamo benone. 25: Stella preferita? La mia. 26: Ti piacciono le bambole? No! 27: Hai qualche paura o fobia? Di rimanere incinta. 28: Pensi che il riscaldamento globale sia reale si! 29: Credi nella reincarnazione? Credo in tua madre pt2 30: Film preferito? Quelli mentali. 31: Ti spaventi facilmente? Nah. 32: Quanti animali domestici hai avuto nel corso della tua vita? Due gatti. 33: Blog rate? (Ovviamente dovreste chiederlo senza anonimo) 🖕🏿🖕🏿🖕🏿 34: Quale colore ti calma/rilassa?il bianco 35: Quale posto vorresti visitare? E in quale ti piacerebbe vivere? Attualmente visiterei la finlandia, mi piacerebbe vivere in un bel po di posti...di piu a Londra, c'ho vissuto quando ero piccola perche mio padre e di li, poi si è sposato con mia madre, e siamo venuti ad abitare qui a Torino, hanno divorziato...lo stronzo è tornato a Londra e io sono rimasta qui...ma a breve mi trasferirò. 36: Dove sei nato? A Torino 37: Di che colore sono i tuoi occhi? Marroni 38: Sei introverso o estroverso? Estroverso baby 39: Credi nell'oroscopo e nello zodiaco? Ovvio, sono vergine e ti assicuro che è l'unica cosa che è rimasta tale è il mil segno zodiacale 😂😂😂 40: Abbracci o baci? Baci morsi e succhiotti, penso di essere succhiotto dipendente, mia madre ormai ha perso le speranze 41: Qualcuno che vorresti vedere in questo momento? Il mio ragazzo e la mia ragazza, è da due giorni che ci siamo rinchiusi ognuno a casa propria per studiare per gli esami universitari della sessione estiva, sapere quanto cazzo è difficile non poterli toccare?!? Attualmente Potrei vendere un rene per scopare con loro. 42: Qualcuno che ami profondamente? Il cazzo 43: Piercing che vorresti? Ai capezzoli, ma mia madre scassa la minchia e non vuole, non sa che ne ho uno nella patata, e penso non lo saprà mai. 44: Ti piacciono i tatuaggi e i piercing? Entrambi, io ho tre piercing, il tongue lo smile e il clitoral, e ho due tatuaggi...ma la mia ragazza ne ha almeno 5 e un piercing alla guancia. Il mio ragazzo ne ha un botto, gli ho chiesto di farsi l'apadravya, ma attualmente non mi vuole accontenta, forse doveei fargli un pompino di quelli stratosferici per convincerlo. 45: Fumi o hai mai fumato? Fumo 46: Se ne hai una, parla della tua crush. I larry, cazzo penso che starei ore a guardarli scopare...pagherei in organi per vedere il culo di louis gocciolante degli umori di harry. 47: Un suono che odi?quello della pipì 48: Un suono che ami? Il verso roco che fa Davide quando viene, dio mio penso di essermi appena bagnata 49: Sapresti fare un salto mortale all'indietro? No 50: Sai fare le spaccate? Ovvio tesoro, sono aperta almeno quanto tua madre 51: Attore/attrice preferito/a? Jonnhy deep, se lo incontrassi gli chiederei di diventare il mio daddy. 52: Serie tv preferita? Grey's anatomy 53: Come ti senti in questo momento?in calore, perché mi manca decisamente troppo il cazzo del mio ragazzo e la figa della mia ragazza. Esami di merda che mi tolgono le mie gioie piu grandi 54: Di che colore vorresti che fossero i tuoi capelli adesso? Neri 55: Quando ti sei sentito felice al massimo? Lo vuoi sapere veramente? Hahahaha quando ero al compleanno di una mia amica e ho scoperto che il suo fidanzato era piegato a novanta e un mio amico se lo stava scopando...che felicità così l'omofobo di merda per lo meno adesso ha di cosa parlare. Ti amerò per sempre Tommy sei stato il mio idolo. 56: Qualcosa che ti calma? La musica dei Nirvana 57: Hai qualche malattia mentale? Non saprei, una volta mentre ero a letto ho confessato alla mia ragazza che se mio padre fosse stato figo quanto jhonny deep o orlando bloom o david beckam probabilmente gli avrei fatto un pompino e me lo sarei scopato. 58: Qual è il significato del tuo URL? Non ha un significato. 59: Quali sono le tre parole che ti descrivono a pieno? Avventurosa, troietta e amichevole. 60: Credi nell'evoluzione? Si 61: Cosa ti fa smettere di seguire un blog? Se iniziate a scrivere di chiesa o del principe azzurro. Andiamo il principe se è azzurro è gay e ti assicuro che vuole il cazzo almeno il triplo di quanto lo vuoi tu! 62: Cosa ti spinge a seguire un blog? Se il profilo e stronzo e sincero. Che problemi avete a nascondere quello che siete? Io so di essere stronza e molto troia ma sapete? Siamo tutte troie l'unica differenza è che io mi diverto. 63: Il tuo tipo di persona preferito: tutto basta che non sia palloso e puritano 64: Animali preferiti? Il gatto 65: Nomina tre dei tuoi blog preferiti. Ne ho molto di piu e non mi va di offendere 66: Emoticon preferita? 🖕🏿🖕🏿🖕🏿🖕🏿 67: Meme preferito? Nessuno 68: Qual è il tuo codice di personalità MBTI? 69: Segno zodiacale? Vergine 70: Se hai un cane, è in grado di rotolare a comando? Ho due cani ma non rotolano a prescindere 71: Tra i tuoi vestiti, qual è l'outfit che preferisci indossare? Jeans e felpa del mio ragazzo 72: Posti un selfie o due? Tesoro mia madre potrebbe morire se sapesse che ha ragione a dire che sono troppo senza regole 73: Hai delle platform shoes? Si 74: Un fatto random e interessante su te stessa? Ho beccato la compagna di mio padre da Harmony ad Oxford street, aveva in mano vibratore glitterato e sapere cosa le ho risposto? "Vic, my dad favourite colour is red, take the other one" e da li siamo diventate amiche molto strette. 75: Sai fare una capriola in avanti?si 76: Ti piacciono gli uccelli? Hahhah di tutti i tipi e di tutti i colori, non sono razzista 77: Ti piace nuotare? Insomma 78: Per te è più divertente nuotare o pattinare sul ghiaccio? Stare a casa su un divano 79: Qualcosa che vorresti non esistesse: la chiesa 80: Qualcosa che vorresti che esistesse: i matrimoni gay in tutto il mondo 81: Quali piercing hai? Clitoral, tongue e smile 82: Qualcosa che ti piace tanto fare? Hahahahah non si è capito? 83: La persona con cui preferisci parlare: la mia collega di università 84: Qual è stata la tua prima impressione su Tumblr? L'ho amato 85: Quanti followers hai? Pochi, sono qui da ieri 86: Riusciresti a percorrere un miglio correndo in 10 minuti? E tu sapresti avere due cazzi nel culo? Tesoro ognuno ha le sue specialità 87: Indossi sempre i calzini uguali? Si, non sono demente 88: Riesci a toccarti le dita dei piedi tenendo le gambe dritte?due secondi che ci provo....si, penso sia perche il mio ragazzo mi ha piegata abbastanza volte in questa posizione 89: Qual è la pietra abbinata al tuo segno zodiacale? Non saprei che cazzo me ne faccio di una pietra? 90: Se fossi un animale, quale saresti? Gatto 91: Se un fiore potesse rappresentarti esteticamente, quale sarebbe? Girasole 92: Un negozio che odi: nessuno 93: Quante tazzine di caffè al giorno bevi? Almeno 5 94: Preferiresti saper volare o leggere nel pensiero? Leggere nel pensiero tutta la vita 95: Ti piace indossare il mimetico? Non fa alcuna differenza 96: Inverno o estate? Inverno 97: Quanto a lungo riesci a trattenere il fiato? Non saprei 98: Persona che non sopporti? La mia ex migliore amica 99: Qualcuno con cui ti confidi: davide, alessandro, Nni e Maddy 100: Negozio che ami? Gucci, potrei morirci dentro 101: Tipo di scarpe preferito: tutto tranne le ballerine...fanno ammosciare il cazzo 102: Dove vivi? Attualmente a Torino 103: Sei vegetariano o vegano? Se sì, perché? No 104: Qual è il tuo minerale o la tua gemma preferito/a? Nessuno 105: Bevi latte? Si 106: Ti piacciono gli insetti?no 107: Ti piacciono i ragni?no 108: Qualcosa che ti rende paranoico? Il ciclo 109: Sai disegnare? Abbastanza 110: Qual è la domanda più inopportuna che ti abbiano mai chiesto? Chi a tradito chi tra tua madre e tuo padre? Che razza di domanda è , onestamente nemmeno lo so, sono divorziato da quando avevo 14 anni...ne ho 21 e vi assicuro che mio padre ha cambiato 3 ragazze una aveva 24 anni , mentre mia madre sta sempre con il solito da almeno 6 anni , quindi penso mio padre...a lui la figa piace parecchio. 111: Una domanda che odi? Quante matarienti mancan per laurearti 112: Sei mai stato morso da un ragno? No 113: Ti piace il suono delle onde del mare? Si 114: Preferisci le giornate nuvolose o soleggiate? Nuvolose 115: Qualcuno che vorresti baciare o coccolare in questo momento: la mia ragazza e il mio ragazzo 116: Capo di abbigliamento preferito? Perizoma, mio dio è la cosa piu comoda che abbiano mai potuto inventare...non raccontare cazzate quanto dite che è scomodo, forse perché lo comprate di una taglia piu grande...nessuno vi ha forse mai detto che il perizoma ma comprato almeno una taglia piu piccola della vostra? Fatelo e camminateci una giornata intera, arriverete a casa con cosi tanta voglia di fare sesso che il vostro ragazza sarà contentissimo di comprarvi qualsiasi cosa vogliate 117: Di che colore vorresti che fosse il cielo? Penso rosa e arancione come il tramonto 118: Hai le lentiggini?no 119: La cosa che preferisci in una persona? La personalità 120: Frutta o verdura? Frutta 121: Qualcosa che vorresti fare in questo momento? Sesso con la mia ragazza e il mio ragazzo 122: E' più bello l'oceano o il cielo? Entrambi 123: Cibo dolce o salato? Salato 124: Luce intensa o soffusa? Soffusa 125: Credi nelle creature magiche? Quali? Gli elfi mi picciono un botto 126: Qualcosa che odi di Tumblr: non saprei 127: Qualcosa che ami di Tumblr: la libertà di essere se stessi 128: La persona a cui pensi più raramente? Boh non ci penso 129: Cosa vorresti che ci fosse scritto sulla tua tomba? Love is equal 130: Chi vorresti prendere a pugni in faccia in questo momento? Quella cogliona della mia ex migliore amica 131: Qualcosa che ami e odi contemporaneamente di te stesso? Gli occhi, a volte dicono troppo di me stessa 132: Sorridi mostrando i denti nelle fotografie? Non ci faccio caso, ma spero di no perche i denti mi fanno schifo 133: Computer o TV? Laptop for ever 134: Ti piacciono le montagne russe? No 135: Soffri di mal d'auto o di mal di mare? Mal di mare 136: Hai i lobi dilatati? Di dilatato ho altro hahahah 137: Credi nel karma? Com tutta me stessa 138: Su una scala da 1 a 10, quanto diresti di essere attraente? Chiedilo agli altri non a me 139: Quanti soprannomi hai/hai avuto? Un infinità 140: Hai mai avuto amici immaginari? No 141: Sei mai stato da un terapista? Si per due anni e penso di averlo segretamente inziato al sesso anale, capitemi era troppo gay per fingere di volere la patata 142: Pensi di essere un'influenza positiva o negativa per gli altri? Dipende, se lo chiedi alle madri delle mie amiche probabilmente ti diranno che sono una qualche bestia di Sanata, ma in realtà sono solo sincera e non mi nascondo perché essere fedeli a quello che si è veramente ti fa vivere sorridendo 143: Preferisci regalare o ricevere regali? Preferisci aiutare o ricevere aiuto? Entrambi, dare e ricevere babe è cosi che funziona 144: Cosa ti fa arrabbiare? La tavoloccia del cesso alzata, mi fa imbestialire 145: Quante lingue parli? Tre 146: Preferisci i ragazzi, le ragazze o i transgender? Tutto, il mondo è cosi fottutamente bello perche siamo di diverse forme 147: Sei androgino? No, sono donna con due tette e una patata, semplicemente mi piace la patata almeno la metà di quanto mi piace il cazzo 148: La particolarità fisica che preferisci di te stesso? Le labbra rosse 149: La cosa che preferisci della tua personalità: La spontaneità 150: Nomina tre persone con cui vorresti parlare di persona in questo momento. Alessandro, nni e Davide 151: Se potessi tornare nel tempo e scegliere un'epoca in cui vivere, quale sceglieresti? Ai tempi dei greci, li amo troppo 152: Ti piace BuzzFeed? Insomma 153: Come hai conosciuto il tuo partner? Davide l'ho conosciuto a Barcello alla Rambla in gita di quarto anno, lui era li con degli amici per un concerto di qualcuno...forse i coldplay, ero seduta da amorino o amorito momentaneamente non me lo ricordo , comunque è una gelateria che fa del gelato decente e parlavo con due miei compagni per organizzarci per andare in discoteca, ci hanno sentito parlare in italiano e si sono avvicinati. Siamo usciti insieme in discoteca e stiamo insieme da allora, tra alti e bassi...molti alti perche siamo due caratteri che si scontrano parecchio. Maddy l'ho conosciuta qui a Torino , è in erasmus da 3 qui ad architettura ed è la mia persona. 154: Ti piace baciare le mani o la fronte di qualcuno? Le mani 155: Ti piace giocare con i capelli degli altri? No 156: Cosa ti imbarazza? L'ignoranza degli altri 157: Qualcosa che ti rende nervoso/ansioso? Il ciclo 158: La più grande bugia che tu abbia mai detto? Tranquilla mamma, sono ancora vergine 159: Quante persone segui? Parecchie 160: Quanti post hai nel tuo blog? Tanti 161: Quante bozze hai nel tuo blog? Nessuno, non pianifico cio che devo postare 162: Quanti post piaciuti hai nel tuo blog? Non saprei 163: L'ultima volta che hai pianto e perché: mi è morto il cane un anno fa, ce lo avevo da quanto avevo sei anni 164: Hai i capelli lunghi o corti? Lunghi 165: Qual è il massimo di lunghezza di capelli che hai avuto? Credo fin sopra il sedere 166: Perché ti piace/non ti piace/hai sentimenti neutri riguardo la religione? La religione per me non esiste, non ha nemmeno significato 167: Ti interessa davvero come il mondo e l'universo siano stati creati? Credo nella scienza 168: Ti piace truccarti? Quanto basta e quando serve, sicuramente detesto le piccole moira orfei che camminano per strada...tesorine, quando la mattina vi svegliate siete sicure che il vostro ragazzo vi sappia riconoscere? 169: Puoi stare sulle tue braccia o sulla tua testa per più di 30 secondi? Sulle mei braccia si, silla mia testa no...coglione se ti spezzi l'osso del collo muori. 170: Hai risposto con onestà alle domande che ti sono state chieste? Forse anche troppa
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