Tumgik
#chirurgia
ross-nekochan · 2 years
Text
Ultimamente è nata questa sorta di impossibilità di dire quello che si pensa se si è contro la chirurgia estetica, perché sennò sembri quello che non è al passo coi tempi e che giudica le scelte altrui e che non sbandiera il motto della salute a tutto tondo della persona.
Benissimo, a me non me ne fotte un cazzo e dico che sono assolutamente contraria alla chirurgia estetica. Ma non per i motivi che si possono pensare.
La chirurgia viene spesso vista come l'ultima spiaggia riguardo un sentimento permanente di disagio rispetto a quello che si considera un importante difetto. Dopo la chirurgia, ci si sente meglio. Ma perché?
Perché abbiamo deciso di soccombere a un imperativo sociale, che non è solo quello di essere belli e performare la bellezza costantemente (vedi le donne), ma anche all'imperativo di non avere il diritto di essere diverso.
Chi lo ha deciso che il naso alla francese è più bello di uno ad uncino? Chi lo dice che la calvizie è più brutta dall'avere i capelli? Chi lo ha deciso che una ragazza deve sentirsi meno perché non ha il seno? Lo dice l'ideale estetico. Ma un ideale, può mai rapportarsi alla realtà? No.
Gli ideali sono creati dagli uomini e certamente hanno una base di realtà e certamente ci sono persone che ci si avvicinano di più. Ma il rischio di normalizzare la chirurgia estetica è quello di avvicinarci tutti all'ideale appiattendo la varietà dei singoli esseri umani, appiattendo la variabilità del proprio corredo genetico che ci rende quelli che siamo.
Io sono il mio neo sul labbro, sono i miei occhi castani, il mio naso, il mio seno e il mio sedere. Senza questi io non sarei più io.
Il fulcro è che il disagio non va combattuto cambiando i propri connotati estetici. Uno perché la società non si deve permettere di avere questo potere sul singolo individuo e due perché il disagio si combatte con l'accettazione.
Se ti accetti dopo la chirurgia, direi pure grazie al cazzo. L'accettazione deve avvenire nonostante la chirurgia, nella comprensione del proprio essere sé nelle proprie caratteristiche fisiche. Se non ce la si fa, la soluzione non è la chirurgia ma la psicoterapia (questa sconosciuta). Perché ripeto, ricorrere all'intervento vuol dire alzare la bandiera bianca e ammettere una sconfitta totale di fronte a una società che ci vuole belli, perfetti, performanti, ideali e pure estetici. Direi un po' troppo.
13 notes · View notes
bones39 · 17 days
Text
🌟 Vogliamo SMarphy: Un Manifesto per la Cura del Paziente
🏥 La Storia di Alfonso Rosito
Alfonso Rosito, un coraggioso chirurgo ortopedico, ha vissuto una trasformazione improvvisa quando gli è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta nel 2017. Questa malattia gli ha portato la perdita totale dell’uso delle gambe. Nei due anni successivi, ha affrontato due trapianti di midollo osseo presso l’Ospedale San Martino di Genova 12.
👨‍⚕️ La Passione e la Determinazione
Nonostante le sfide, Alfonso non si è arreso. Ha vinto un concorso come dirigente medico ortopedico all’Ospedale Civile di Caserta. Qui, tutto è cambiato. L’ambiente lo ha accolto con piacere, e grazie a una sedia elettronica verticalizzante, è tornato a operare. Questa sedia gli permette di alzarsi in piedi, aprendo nuove possibilità. È stato il suo “Ritorno al Futuro” 1.
🌐 Le Soluzioni Esistono, ma Sono Spesso Irrealizzabili
La storia di Alfonso ci ricorda che le soluzioni esistono, ma spesso sono irraggiungibili per vari motivi:
Distanza: Le migliori cure potrebbero essere lontane, rendendo difficile l’accesso per molti pazienti.
Costi: Le terapie avanzate possono essere proibitive dal punto di vista finanziario.
Esperienza e Competenza: Non tutti i medici hanno la stessa esperienza o competenza per offrire trattamenti specifici.
Barriere Architettoniche: Al di fuori del lavoro, Alfonso affronta barriere architettoniche quotidiane. La città non è sempre pronta ad accogliere la diversità.
📊 Statistiche e Dati
Barriere Architettoniche: Alfonso lotta contro l’impossibilità di girare con la sedia a rotelle nel centro storico, l’accesso ai negozi e ai bar, e la mancanza di posti auto per disabili 1.
Qualità della Vita: Molti pazienti si trovano intrappolati in una scarsa o nulla qualità della vita a causa di queste sfide.
Pregiudizi: La società spesso non accetta la diversità, e alcuni pazienti hanno persino deciso di non farsi più curare da Alfonso a causa della sua carrozzina 1.
🌼 Il Movimento “Vogliamo SMarphy”
Uniamoci per cambiare questa realtà! Creiamo consapevolezza, lottiamo per l’accesso alle cure e promuoviamo l’empatia. #VogliamoSMarphy è il nostro grido di protesta pacifica. Non arrendiamoci mai, perché ogni paziente merita dignità e cura. 🌟👂🏥
1 note · View note
antoniniurology · 1 month
Text
0 notes
sardies · 2 months
Text
Casi clinici in chirurgia
I dottori Giuseppe Cherchi e Giuseppe Carta Sassari. Era dedicato ai “Casi clinici in chirurgia” il primo corso di aggiornamento per il 2024 dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Sassari, che si è tenuto ieri, sabato 9 marzo, nella Sala Conferenze “Egidio Depperu” della sede di via Cavour. Nel discorso di apertura del convegno il presidente dell’Ordine, Nicola…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
10minuttv · 2 months
Text
Słupska chirurgia operuje już robotem DaVinci
Tumblr media
Pierwsze operacje z użyciem robota do operowania, w zakresie chirurgii onkologicznej, przeprowadzili lekarze na oddziale chirurgicznym ogólnym, chirurgii onkologicznej Wojewódzkiego Szpitala Specjalistycznego w Słupsku. Po urologii, to już drugi oddział słupskiego szpitala, który używa do operowania roboty chirurgiczne.
Pierwsze operacje przeprowadził chirurg Michał Duszewski w asyście chirurga Tomasza Wawrowskiego, pod okiem doświadczonego w chirurgii robotycznej specjalisty dr. n. med. Krzysztof Kasei, chirurga Kliniki Chirurgii Ogólnej i Transplantacyjnej w Szczecinie. Rolą mentora było podpowiadanie wykorzystania systemu robotycznego i możliwości narzędzi, które robot ma do dyspozycji.
Jak zaznaczają specjaliści, operacje robotyczne są dłuższe niż operacje przeprowadzane metodą otwartą, ale są także o wiele bezpieczniejsze dla chorych, lepiej przez nich tolerowane, z lepszymi wynikami odległymi.
Tumblr media
Wojewódzki Szpital Specjalistyczny w Słupsku od ponad roku zaczął wprowadzać tematykę robotyzacji do zabiegów chirurgicznych. Pod koniec ubiegłego roku urządzenie zostało zakupione, a po przeprowadzeniu szkoleń personelu w tym roku rozpoczęły się pierwsze zabiegi robotyczne.
by @marcinwojcik
0 notes
laclinicadeinasi · 3 months
Text
La rinoplastica esalta la bellezza del tuo viso ☑️Se Vuoi ottenere anche tu il risultato che hai sempre sognato 👨‍🔬RICHIEDI una consulenza gratuita SENZA IMPEGNO - al📞 3471946277 ☑️l'intervento di RINOPLASTICA avviene in 🛌 Anestesia locale 👃🏻senza tamponi in day hospital , assenza di dolore , ➡️Gonfiore ridotto al minimo Un nuovo naso realizzato rispettando l'assoluta naturalezza della forma dona simmetria e armoniosità a tutto il volto, riportando le giuste proporzioni! 🌐 sito web www.clinicadeinasi.it Puoi prenotare una visita gratuita CLICCANDO ANCHE AL SEGUENTE LINK👉🏻http://www.clinicadeinasi.it/contatti
0 notes
daimonclub · 4 months
Text
Ars Longa Vita Brevis
Tumblr media
Ars longa, vita brevis. Aforismi sulla medicina Ars longa vita brevis. Aforismi sulla salute, la malattia, i medici e la morte. Introduzione della prima versione del libro scritto nel 2001 da C.W. Brown Il medico che è pure filosofo, è simile agli Dei. Tutte le qualità del buon filosofo devono trovarsi anche nel medico: disinteresse, contegno dignitoso, modestia, cognizione delle cose utili e necessarie, serietà, giudizio sereno, purezza di vita, affrancamento dalla superstizione, divina superiorità dello spirito. Ippocrate I primari in genere guadagnano molto bene, ma da bravi professionisti non tutti si accontentano, infatti in Toscana nel 2001 cinque di loro sono stati arrestati per corruzione! Carl William Brown La malattia è il medico al quale prestiamo più attenzione; alla gentilezza, alla conoscenza, facciamo solo promesse; al dolore obbediamo. Marcel Proust Nessuno dei mortali trascorrerà mai la vita incolume del tutto da pene, paga sempre alla vita ciascuno il suo prezzo. Eschilo La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente. Arthur Schopenhauer Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme. Eugène Ionesco Nel momento in cui ci si chiede il significato ed il valore della vita, si è malati. Sigmund Freud La salute supera tutti gli altri beni esterni, a tal punto, che davvero un mendicante sano è più felice di un re ammalato. Arthur Schopenhauer Anno 2001. Avete mai sentito un medico affermare di aver sbagliato? No! Allora leggete i dati forniti dal Tribunale per i diritti del malato che si basano su 30 mila schede e parlano del 18 per cento di sospetti errori diagnostici e terapeutici nell'area ortopedica, del 13 per cento per la chirurgia generale, l'11 per cento per l'ostetricia e la ginecologia ed il 10 per cento nell'area oncologica. Carl William Brown Quando penso ad una malattia, non è per trovarvi rimedio, ma, invece, per prevenirla. Louis Pasteur Il medico vede l’uomo in tutta la sua debolezza, l’avvocato in tutta la sua cattiveria, il teologo in tutta la sua stupidità. Arthur Schopenhauer Anche i medici prima di essere dei professionisti della salute, della malattia e della parcella sono degli uomini e si sa a volte gli uomini si comportano in maniera stupida. Carl William Brown Ci sono due grazie, di cui è priva la maggioranza degli uomini e di cui essi non apprezzano il valore: la salute e il tempo libero. Il Corano Tutti sono abbastanza forti da sopportare i mali altrui. La Rochefoucauld Mangia poco a pranzo e meno ancora a cena, che la salute di tutto il corpo si costruisce nel laboratorio dello stomaco. Miguel de Cervantes Bisognerebbe prendersi cura della salute come si prende cura del divertimento, allora non si sarebbe mai malati. François Gervais Nessuno dei mortali trascorrerà mai la vita incolume del tutto da pene, paga sempre alla vita ciascuno il suo prezzo. Eschilo L'uomo non muore per il fatto di essersi ammalato, ma gli capita di ammalarsi perché fondamentalmente deve morire. Umberto Galimberti La mattina quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro. Thich Nath Hanh Se si riuscisse a dare a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico avremmo trovato la strada per la salute. Ippocrate Chi è in buona salute è ricco senza saperlo. Proverbio francese Un tempo ci si ammalava, se andava bene si vedeva un dottore, magari uno stregone e poi si moriva, oggi è tutto cambiato; ci si ammala, si vedono decine e decine di dottori, magari uno stregone e poi si muore più incazzati di prima. Carl William Brown Tratto dal libro Ars Longa Vita Brevis, aforismi sulla salute, la malattia, i medici e la morte. In attesa della nuova versione di questo libro, potete anche leggere il seguente articolo presente nel blog, ovvero Emergenze sanitarie in Italia. C'è anche una pagina Facebook dedicata a queste tematiche, dove potete trovare materiale interessante, è questa https://www.facebook.com/medicidibase The World of English offers you some very interesting quotes, aphorisms and thoughts on Medicine and doctors! Di medici ne ho conosciuti parecchi, visto che da sempre il mio corpo ha fatto i capricci! Non sono però mai riuscito a comunicare bene con loro, anche se la mia preparazione non è delle più scarse! Anzi! Ma non è questo il vero nocciolo della questione! Anni fa mi recai a pagamento da un famoso otorinolaringoiatra, un chirurgo abilissimo che mi chiese come mai avessi aspettato così a lungo a decidere di farmi operare, la mia lapidaria risposta fù, - ars longa, vita brevis - e così dopo alcuni mesi entrai nell' ospedale in cui un giovane allievo potè cimentarsi nell'arte che stava via via apprendendo! Sono passati ormai alcuni anni, il famoso chirurgo è morto di tumore già da tempo ed io non mi attarderò troppo a lungo dal raggiungerlo. Ecco, quì iniziamo ad avvicinarci già di più alla tematica fondamentale del mio lamento! Ascolta caro erede! Il mestiere del medico, la sua figura che nel momento in cui nasce si identifica e si mescola con quella dello stregone, del mago, del sacerdote rituale, del potente imperatore! Mi ricorda il mitico Paracelso, nato nel cuore della Svizzera in una località tenebrosa, il ponte del diavolo, Teufelsbrucke, che fu allo stesso tempo medico, naturalista e filosofo, uno studioso in grado di interpretare i segreti e i mali dell'uomo come una parte del tutto universale. Ma anche i famosi dottori, furbi e pasticcioni di Molière, capaci solo di svuotare il corpo in un modo o nell'altro, con salassi di sangue e grandi purghe! E poi ancora i grandi medici dell'ottocento, epoca in cui nascono le figure grandiose del "medico condotto" e del medico di famiglia" e dove il concetto della scienza al servizio dell'uomo imponeva al medico di immedesimarsi nel ruolo irrinunciabile di operatore sociale. In un Galateo del Medico apparso nel 1873 si legge infatti: "Il medico si aggira e vive in mezzo al popolo; è depositario di suoi dolori e di sue speranze e anche a non volerlo diviene democratico d'indole". Una professione da amare insomma! "Si sente spesso affermare che la medicina è una scienza. Così non è. La medicina non è una scienza, è una pratica basata su scienze che opera in un mondo di valori." E' in altri termini una tecnica, dotata di un proprio sapere che differisce dalle altre tecniche perché il suo oggetto è un soggetto: l'uomo. E soprattutto, non è solo scienza. Nell'arte della cura infatti la tecnologia è una grande risorsa, ma l'uomo deve restare il suo fine ultimo, o primo. Così si esprime Giorgio Cosmacini nel suo libro il Mestiere di medico riportando in primo piano anche quella che è la nostra idea, la professione del medico è un'arte e come tale non può essere troppo distante da tutte le altre arti, e poiché l'arte è vita, purtroppo alla fine si trova a doversela vedere anche con la morte, con il dolore, con le ingiustizie! Così ci vengono alla mente gli ambienti poco allegri di alcuni ospedali e di alcuni ambulatori, dove ormai si fa sempre più fatica a vedere l'arte della professione e la sua umanità, e si assiste invece al triondo della tecnica, della tecnologia, della farmacologia e del business. Sempre più spesso la persona umana viene alienata e diventa sempre più macchina essa stessa, destinata ad essere rottamata per far fronte alle sempre nuove e incombenti esigenze della produzione. Il tempo è sempre più avido, e le sempre più cose che sappiamo ci fanno amaramente rendere conto che quelle che invece ignoriamo sono sempre ancora di più, e così la nostra angoscia invece di diminuire aumenta di pari passo con l'aumentare degli esami specialistici! La mia tesi di laurea consisteva in uno studio sull'opera e sull'umorismo di un autore ungherese, George Mikes, che però aveva sempre scritto in inglese. Leggendo tutti i suoi libri e molti altri testi sulla comicità e sull'umorismo ho scoperto che il riso fa buon sangue, aiuta a curare oltre che il nostro spirito anche il nostro corpo e così, senza citare troppe fonti, aumenta le difese del nostro sistemza immunitario e ci aiuta a combattere meglio le malattie. Da ciò devo dedurre che dovrei iniziare a ridere ora e assolutamente non smettere mai se non per necessità, alcuni minuti dopo il fatale e tragico evento della mia morte. In pratica dovrei diventare più positivo! Il massimo dell'umorismo nero insomma. Tuttavia esce in questi giorni in videocassetta la storia vera del medico con la vocazione del clown che credeva nella risata come terapia. Robin Williams è il protagonista di Patch Adams, una commedia di grande successo e campione d'incassi negli Stati Uniti. Una cosa è certa, i medici che ho sempre visto nei nostri ospedali sono tutti molto seri e spesso sembrano anche tristi, per cui un po' di allegria, e di buon spirito non farà di certo male alla nostra sanità! Per fortuna non sono il solo a pensarlo, infatti ci sono già degli animatori che si aggirano per le nostre strutture, soprattutto negli ospedali dove sono ricoverati i bambini, cercando di alleviare le sofferenze di una condizione poco piacevole con una ventata di sano e divertente buon umore!
Tumblr media
Citazioni, massime, aforismi sui medici Quando il male fa la sua comparsa qualsiasi persona si tramuta in un paziente e si trasforma improvvisamente in un povero bambino, diventa più debole, più indifeso e comincia ad aver paura. A questo punto non è raro vedere nel proprio medico, una figura materna, o paterna e sviluppare nei suoi confronti tutte le aspettative e le speranze di chi ha un estremo bisogno di aiuto. Il più delle volte questo fenomeno è attenutato perché magari le patologie sono curabili e pochi incontri con il nostro salvatore ci liberano da tutte le nostre fobie, ma quando la malattia è incurabile, beh, lì il discorso cambia, e si fa molto più complesso. In questa situazione il medico talvolta non può fare più di tanto, e non importa se sia un medico di famiglia, uno specialista, un grande professore universitario e direttore di un efficiente dipartimento clinico o un giovane medico senza frontiere che opera in uno dei più disagiati luoghi della terra! A questo punto la tecnica non serve più a molto, e l'unica cosa che rimane a fronteggiare la drammatica situazione è la nostra umanità, magari aiutata da qualche fiala di morfina o da qualche altro efficace e indispensabile rimedio. L'ospedale del futuro, dicono, non può permettersi di dedicarsi solo alla cura dei malati. Un ospedale moderno deve saper curare i malati, ma deve anche prendersi cura dei sani e, in particolare, deve convincersi che la cura dei malati e la ricerca sono due aspetti strettamente collegati alla terapia e alla prevenzione. Già la prevenzione, la cultura, la scuola, l'informazione e la pratica delle cose! Talvolta i soldi della ricerca quando ci sono si perdono nei rivoli melmosi della burocrazia o delle clientele e qualche abile imprenditore della medicina o della politica ogni tanto si suicida perché non regge il peso delle sue malefatte e di tutte le buone cose che avrebbe potuto fare per il suo prossimo e che invece per il suo stupido ed ottuso egoismo non ha fatto. E di nuovo ci giunge così l'idea della morte e con lei anche le tristi immagini della povertà, dell'ingiustizia, della sconfitta, del non sapere e della nostra ignoranza. Nel frattempo tuttavia la genetica avanza, la ricerca avanza, la tecnologia avanza, ma ahimè anche le malattie però si danno da fare e per non parlare del sud del mondo citerò solo la Russia, dove la diffusione dell'Hiv ha fatto si che i sieropositivi e i malati passassero dai 130.000 del dicembre 1999 ai 300.000 della fine del 2000. Un tasso di crescita che ha pochi eguali nel mondo e che farà si che a questo ritmo, entro due o tre anni, i casi potrebbero toccare il milione di unità. Certo rispetto alla strage del continente sub-sahariano che ospita il 70% dei 34 milioni di malati nel mondo, queste cifre sembrano ridicole, ma bisogna tuttavia considerare che i dati ufficiali, secondo molte organizzazioni non governative, andrebbero moltiplicati per dieci! E ogni tanto, durante questo lavoro, anzi direi spesso, mi venivano in mente le parole di Ippocrate, e le simpatiche figure di qualche dottore o di qualche dottoressa; devo inoltre aggiungere che in una situazione di tormento reale questa forma di conforto virtuale mi ha anche dato una certa melanconica forza che mi ha assistito nella realizzazione di questa raccolta e di questa introduzione. "La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione è fugace, l'esperienza è fallace, il giudizio è difficile. Bisogna che non solo il medico sia pronto a fare da sé le cose che debbono essere fatte, ma anche il malato, gli astanti, le cose esterne". Già, "Dai tempi di Ippocrate infatti, l'aforisma è stato il veicolo letterario della classe medica... L'aforisma rimane l'indiscusso contributo del medico alla letteratura". Questa è la frase di Howard Fabing che precede l'introduzione di Massimo Baldini al libro di Ippocrate Aforismi e Giuramento ed è da questa frase che partirò. Di tutte le opere di Ippocrate, gli Aforismi hanno goduto di maggior fortuna e sono in assoluto l'opera medica che ha avuto più edizioni e più commenti. "Fino al principio dell'Ottocento, ha scritto Vegetti, gli aforismi erano considerati la Bibbia del Medico", e quindi anche se oggigiorno le cose sono notevolmente cambiate penso che non sia poi così fuori luogo dar vita ad una raccolta letteraria di aforismi che non pretenda ovviamente di condensare delle verità mediche o scientifiche, ma che in ogni caso cerchi comunque di stimolare il dialogo, la riflessione e la comunicazione tra tutti gli uomini, sani e malati, medici e pazienti! Certo, è fuor di dubbio che tutti gli operatori della sanità oggigiorno ritengono di svolgere una professione tecnico scientifica ormai completamente separata da quella filosofia naturalistica che pose le basi per il suo futuro sviluppo e non si sognano nemmeno lontanamente di assimilarsi a dei filosofi che, consapevoli delle nuove teorie del caos, si pongono con umiltà a scrutare la complessa stupidità della nostra realtà. Ed è proprio anche per questo che sto scrivendo questo libro, alla ricerca di equità, giustizia, solidarietà, rispetto, riflessione ed un po' di divertimento! Certo i filosofi non fanno i soldi e i medici? Alcuni anni fa il movimento studenti distribuì un questionario nelle facoltà di medicina! Tra le altre vi era una domanda secca: "Perché hai scelto di fare Medicina?". La risposta più frequente fu: "per far soldi". E il medico dicevo, il medico cerca di far soldi e in molti casi forse ci riesce! Ma a me questo interessa poco, io voglio che il medico si senta di nuovo anche un antico filosofo e non perda quindi il piacere di comunicare e di spiegare la sua arte a tutti in modo tale che si possa raggiungere un "compromesso" tra l'avanguardia della ricerca medica e l'umanizzazione del rapporto medico-paziente, ottenendo così la formazione ottimale del "complete physician" ed un maggior rispetto del diritto alla salute di tutti gli esseri umani. Ho sempre letto molto, e ci tengo a restare informato, ma questo non mi ha salvato, e nemmeno tutta la scienza e la tecnica dell'umanità alla fine potrà impedire il tragi-comico evolversi degli eventi. Per questo ho trovato conforto in un paio di libri scritti da un medico, un certo Paolo Cornaglia Ferraris, un "medicus medicorum" come leggo sulla copertina del libro che illustra i simpatici disegni di un lupo in camice bianco, e di una pecora con un pigiama a righe verdino. Ecco, in questa mia introduzione ora voglio fare un omaggio al buon senso e all'onestà, e perciò riporterò alcuni brevi passaggi tratti da questi due testi, cogliendo anche l'occasione per salutarne l'autore.
Tumblr media
Dignità di morire in Italia "Chi persegue interessi che nulla hanno a che fare con quelli dei malati e con quelli di una professione dignitosa e nobilissima, capisca finalmente che il nostro lavoro di assistenza e di ricerca medica non è fatto per sottoscrivere compromessi di basso profilo. E' un grave danno che i malati si riducano a essere numeri in pigiama e accettino ricatti nel silenzio. Il mio invito anche a loro è quello di parlare, di partecipare, di scrivere. Scopo del libro è sempre stato quello di dar voce alla maggioranza silenziosa, perché i camici e i pigiami non si trovino più su fronti contrapposti." Queste frasi sono tratte dalla premessa alla seconda edizione di Camici e Pigiami, le colpe dei medici nel disastro della sanità italiana, dell'autore sopracitato e guarda caso combaciano proprio con l'intento della mia raccolta, che cercherà tra le altre cose di essere non solo divertente o irriverente, ma anche e soprattutto artistica ed umana. Anch'io da tempo insegno, ma non all'università, sono solo un professore di scuola superiore, e visto che anch'io tra i miei colleghi di più alto rango, si fa per dire, ho riscontrato un certo senso di superiorità, e una scarsa predisposizione al dialogo e alla diffusione delle opere altrui, vorrei citare ancora alcune frasi di Cornaglia-Ferraris. "Se provate a cercare un professore ordinario nelle ore di lavoro all'interno della cinta universitaria, potreste restare delusi. La presenza fisica di costoro, infatti è opzionale per tutti i docenti di prima fascia. E' una situazione analoga a quella pomeridiana per i magistrati nei vari tribunali….In una grande città padana il direttore dell'Istituto di Pediatria nel 1997 si è presentato in sede solo 92 volte, passando la restante parte dell'anno tra commissioni ministeriali, congressi sponsorizzati dalle varie ditte farmaceutiche e alimentari, nelle più amene zone del mondo. Nello stesso policlinico, il suo corrispondente primario ospedaliero ha dovuto invece assicurare alla Asl 37,5 ore settimanali di lavoro controllato dal timbro del cartellino-orologio... Nessuno bada più a tale assenteismo, ormai più che sfacciato. Come il docente padano, infatti, si comportano la maggioranza degli accademici "potenti" e non solo a medicina. La cattedra di prima fascia è diventata da decenni non lo strumento per insegnare, ma quello per fare gli affari propri, finalmente senza che nessuno possa avere niente da ridire. E' il premio di una carriera fatta di umiliazioni, servilismi, sotterfugi, alleanze e tradimenti. Tutto, fuorché una struttura dedicata all'insegnamento e alla formazione dei giovani studenti in medicina." (Op. cit. pag. 34-35) Già, forse quel medico di fama con cui volevo scambiare due parole non ha potuto proprio visitarmi perché aveva un gran da fare. Read the full article
0 notes
Text
La sensazione di quando sui social seguì un influencer con caratteristiche fisiche simili a te, che predica la body positive e di conseguenza ti aiuta a sentirti meglio con te stessa e poi cambia drasticamente il suo aspetto diventando filiforme come la società impone. Oppure quando ti piace un attore e ti affezioni nel seguirlo in una serie tv e poi si rifà qualcosa chirurgicamente cambiando quel tratto distintivo che a te piaceva e lo rendeva unico. La stima lascia spazio alla tristezza e rassegnazione di un mondo che ci vuole tutti omologati.
-laragazzadagliocchitristi
1 note · View note
scienza-magia · 6 months
Text
Trapiantato per la prima volta un occhio umano
Tumblr media
Eseguito a New York il primo trapianto di un intero occhio. L'intervento è durato 21 ore e ha richiesto l'aiuto di 140 chirurghi. E' stato eseguito a New York il primo trapianto di un intero occhio umano. L'intervento, eseguito sei mesi fa durante un trapianto parziale di faccia, sembra essere andato bene secondo i medici che l'hanno eseguito. "Il fatto che abbiamo trapiantato un occhio è un enorme passo in avanti, è qualcosa a cui si pensava da secoli ma che non era mai stato eseguito", ha detto Eduardo Rodriguez, il medico alla guida della squadra che ha condotto l'intervento, durato 21 ore. A ricevere il trapianto è stato Aaron James, un veterano dell'Arkansas che è sopravvissuto a un incidente sul lavoro.
Tumblr media
L'intervento per il parziale trapianto di faccia e dell'intero occhio ha richiesto l'aiuto di 140 chirurghi. L'occhio trapiantato mostra "notevoli" segnali di buona salute ma Aaron James ancora non può vedere. James si augura che con il tempo la vista torni e che l'innovativo intervento a cui è stato sottoposto possa aiutare la medicina dei trapianti. "E' la mia maggiore speranza. Se riuscirò a vedere sarà fantastico. Se l'intervento farà da apripista a una nuova strada nel campo medico sono completamente a favore", ha detto James a Cnn, alla quale la moglie Meagan ha raccontato la tragedia dell'incidente. La donna era andata a prendere la figlia a scuola quando ha ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto: ha risposto ed è riuscita a capire solo poche parole, "Aaron", "incidente", "grave". Meagan ha poi ricevuto una seconda telefonata da un medico che le aveva riferito dell'incidente del marito e delle sue condizioni. Al medico la donna aveva chiesto se si sarebbe ripreso e si era sentita dire: "l'unica cosa che posso prometterle è che non morirà prima del suo arrivo". Read the full article
1 note · View note
Photo
Tumblr media
Compie 50 anni proprio oggi Francesca Zichera, una donna bella e molto coraggiosa. È stata scelta, insieme ad altre undici donne provenienti da tutta Italia, per il Calendario 2024 della BODY ART THERAPY ITALIA APS, giunto alla sua terza edizione. La pittrice Anna Maria Mazzini, nonché presidente dell’Associazione, ha trasformato in dodici tele i corpi di queste donne, operate di tumore al seno. Le tele che comporranno il Calendario 2024 verranno poi esposte in diverse località italiane. Molto probabilmente la mostra toccherà anche la città di Perugia, dove un paio di realtà cittadine hanno già mostrato interesse ad ospitarla. Di […]
0 notes
emilioalessioloiacono · 7 months
Text
Tumblr media
Quando un bambino riceve un trapianto di cuore, il nuovo cuore crescerà naturalmente insieme a lui, fino a diventare della normale grandezza di un cuore adulto.
#cuore #trapianto #pediatria #cardiologia #chirurgia #medicina #EmilioAlessioLoiacono #MedicinaOnLine
0 notes
stefanoligorio · 8 months
Text
Tumblr media
0 notes
sardies · 9 months
Text
Al “Segni” di Ozieri il primo intervento di resezione colorettale per neoplasia su paziente sveglio
È stato eseguito totalmente in anestesia loco-regionale su paziente di 74 anni dall’équipe chirurgica diretta dal dottor Giuseppe Carta Continue reading Untitled
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
joyshakon · 11 months
Text
Tra tutte le cose che son capitate, ci mancava anche l'operazione chirurgica, e non in un posto a caso, PROPRIO LÌ.
Ma porcodio.
0 notes
andre83us · 1 year
Text
Medico dei bimbi nel mondo: storia di Andrea Franchella 
Noto chirurgo pediatrico di Ferrara, dal 1995 gira i continenti per curare i bambini che nessuno vuole curare. Lo abbiamo incontrato di ritorno dall’Uganda e prima della partenza per la Guinea di Andrea Musacci Andrea Franchella riusciamo a incontrarlo nei pochi giorni di pausa a Ferrara, tra un periodo in Uganda, dov’è stato, e uno in Guinea Bissau, dove si è recato per dieci giorni fino al 19…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Photo
Tumblr media
Quando una lettera fa la differenza! 😂 #SanTenChan  @santenchan @a_lot_of_funniest_animals #ItalianYouTuber #YouTuberItaliano #YouTube #seno #chirurgia #chirurgiaplastica #chirurgiaestetica #protesi #protesis #protesimammaria #protesimamarias #mamas #homeless #senzatetto #croto #indigente #sintecho #senzatetto #senzatette #salaoperatoria #quirofano #estetica #estética #esteticacorporal #tette https://www.instagram.com/p/CoU4IwxrF5I/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note