weirdmary00

[weirdmary00]

jungwoo: *breathes*

lucas: accept it~

jungwoo: *eats*

lucas: just accept it~

jungwoo: *sleeps*

lucas: come on, just accept it~

jungwoo: w h a t

lucas: that you’re gay for me bro~

[weirdmary00]

Got7 as Cats

Mark:

Jaebum:

Jinyoung:

Jackson:

Youngjae:

Bambam:

Yugyeom:

[weirdmary00]

NCT - Black On Black  

~Lucas foc.

[weirdmary00]

[weirdmary00]

Escape. [Jinkook]

Attraversava il giardino sul retro di casa sua dirigendosi verso la quercia infondo. Non saliva sulla casetta sull'albero da almeno sei o sette anni. Jungkook aveva chiesto di vederlo proprio lí, a quell'ora della notte,al telefono sembrava quasi terrorizzato.

Jin e Jungkook erano amici da quando il maggiore aveva cinque anni e l'altro solo poche settimane, le loro madri erano compagne di universitá ed erano rimaste molto amiche anche dopo tutti quegli anni. Avevano passato gran parte della loro vita l'uno in compagnia dell'altro, nonostante la differenza d'etá.

Jin si fermò ai piedi del tronco, una mano attorno alla corda della scaletta, rimase qualche istante fermo a fissare l'erba che cominciava a seccarsi, ripensando alle parole dell'amico al telefono poco prima

-Hyung...?- la sua voce dall'altra parte del telefono tremava.

-Jungkook? Tutto bene...?-

-Io...si, cioè ....non lo so... non proprio...- poteva sentire le lacrime che pungevano gli occhi del ragazzo

-Oh no Kook, è successo di nuovo?-

-Si...io...possiamo vederci? Lo so che sono le due di notte è solo che...- le lacrime gli spezzavano le parole

-Si, va bene, dove?-

-Credo...la casetta sull'albero...-

-Okay, dammi un quarto d'ora e sono lí-

Jungkook aveva passato un periodo difficile, che sperava fosse finito tempo addietro, tornavano ad affiorare i brutti ricordi di qualche anno prima, quando il padre, un uomo violento e instabile, prima di lasciare la famiglia, maltrattava la moglie e i due figli. Fino ad un anno prima Kook aveva spesso incubi dove il padre entrava in casa sfondando la porta e picchiava la madre che, pur di proteggere i figli, non opponeva resistenza. Jin sapeva che piú che di incubi si trattava quasi di ricordi.

-Hyung? Sei tu?- Jin alzò la testa verso i grossi rami su cui era costruita la casetta, Jungkook era affacciato ad una delle finestrelle.

-Si Kook, ora salgo- Il ragazzo si issò su per la scala e in poco tempo fu sulla soglia della porticina. Per entrare dovette piegare la testa, ricordava la casetta un tantino piú spaziosa.

Il suo migliore amico era seduto a gambe incrociate sul vecchio materasso che avevano messo all'angolo della casetta da bambini, quando provavano a dormire nella casetta in piena estate ma finivano per stare svegli tutta la notte perchè il piú piccolo aveva paura di ogni rumore e allora il piú grande, da bravo hyung, cercava di distrarlo, senza mai riuscirci veramente.

La luce della luna entrava dalla finestra accanto a Jungkook illuminando il lato destro del volto del ragazzo. Jin abbozzò un sorriso e si sedette di fronte all'amico.

-Ehi...- lo salutò il piú giovane in un sussurro.

-Allora? Che è successo?-

-Io...hyung, sono tornati...pensavo che non sarebbero mai piú ricomparsi...ci speravo...l'ultima volta è stato un anno fa...-

Le lacrime cominciarono a scendere rigando le guance del ragazzo, Jin allungò un braccio e passo il pollice sul viso di Jungkook asciugandolo dalle lacrime, questi abbassò gli occi e sembrò calmarsi.

-Ti va di raccontarmelo?- il piú giovane annuí debolmente e cominciò il racconto

-Lui...sfonda la porta ed entra in casa, sale dritto verso la camera di mamma e...e le salta addosso...- si fermò un momento per regolarizzare il respiro - la colpisce, la colpisce forte, sul petto, sulla testa, sul volto ovunque...e io sono sulla porta e guardo la scena, immobile, non posso fare niente, capisci? Sono impotente!- il racconto si era fatto piú frenetico e ormai Jungkook piangeva a dirotto- Io sono lí e guardo quel mostro mentre ammazza mia madre di botte, e lei non oppone resistenza, ha paura di far troppo rumore e di svegliarci, ha paura che lui possa picchiare anche noi...-

Jin si avvicinò di piú all'amico e lo avvolse in un abbraccio, lasciando che sfogasse tutte le sue lacrime. Dopo alcuni minuti Jungkook alzò lo sguardo verso il maggiore e riprese a parlare

-Credo che questo sia il piú terribile che abbia mai fatto...io...pensavo che la terapia avesse funzionato...Jin, io non voglio piú vedere la faccia di quel mostro, non voglio piú vedere mia madre trattenere le urla...pensavo che affrontarlo...magari...avrebbe funzionato-

Jungkook alzò la testa e la luce della luna gli illuminò il volto per intero e allora Jin notò un livido sullo zigomo sinistro e un taglio all'angolo delle labbra. Ora tutto era piú chiaro...

-Oh no Jungkook, che cosa hai fatto?- Jin prese il volto del suo migliore amico tra le mani e lo guardo dritto negli occhi. Quegli occhi, due pozzi neri, capaci di essere tanto sorridenti quanto tristi e vuoti, ora lo guardavano dal basso colmi di lacrime, in disperata ricerca di aiuto, di rifugio, di salvezza.

-Io...l'ho incontrato...e non ho capito piú nulla...so che non avrei dovuto farlo...è stata una pessima idea...però non potevo fare finta di niente hyung-

-No, non potevi...- sospirò Jin - Dio, quel mostro ti ha fatto male? Il tuo viso...- cominciò passando il pollice sullo zigomo ferito.

Fu interrotto dal piú giovane che gli prese prese la mano e alzò il volto alla stessa altezza del suo.

-Ti prego hyung salvami-

Jin lo fissò per qualche istante negli occhi e gli sembrò di vedervi riflessi ogni momento passato insieme: lui che insegna a Jungkook ad andare in bicicletta, Jungkook che gli nasconde i libri per non farlo studiare e per farlo giocare con lui, Jungkook che gli racconta il suo primo bacio, Jungkook che si rompe un braccio cadendo da un albero e lui che lo soccorre, lui che aiuta Jungkook in matematica, Jungkook che va da lui quando il padre diventava particolarmente pericoloso, Jungkook che gli chiede consigli sulle ragazze, Jungkook che gli racconta la sua prima volta, Jungkook che piange per la sua prima delusione d'amore. Jin era sempre stato un fratello maggiore per Jungkook, un amico con cui poteva sentirsi al sicuro come a casa propria, ma Jungkook per Jin? Era solo un fratello minore? Un amico da proteggere? Forse no.

Jin si avvicinò ancora di piú al viso del piú giovane e fece ciò che forse avrebbe dovuto fare tempo prima. Poggiò dolcemente le sue labbra su quelle dell'altro che sgranò gli occhi colto di sorpresa ma che poi li chiuse abbandonandosi a quel contatto che aveva tanto atteso e agoniato senza neanche saperlo.

Dopo qualche istante si separarono e Jungkook guardò Jin, le gote arrossate e gli occhi pieni di speranza.

-Hyung...- sussurò prima di riportare le labbra su quelle soffici del maggiore, questa volta con piú trasporto.

Bocca contro bocca, le mani di Jin sul viso di Jungkook e le mani di Jungkook su quelle di Jin. Si miserò in ginocchio, il piú giovane strinse ancora di piú le mani dello hyung prima di abbassarle e portarle sul suo ventre tonico e poi sull'orlo della camica, lo sollevò e poggiò le mani fredde sulla pelle calda del ragazzo, accarezzandola. Jin premette le labbra su quelle di Jungkook ancora piú intensamente, sentendo il sapore pungente del sangue proveniente dalla ferita, il piú giovane le dischiuse leggermente lasciando entrare la lingua del maggiore nella sua bocca, lasciando che asaporasse ogni millimetro di essa.

Jungkook emesse un piccolo gemito quando Jin portò le mani tra i suoi capelli, tirandoli lievemente. Il piú giovane sollevò le mani portandole sul primo bottone della camicia dell'altro, cominciando lentamente a sbottonarla, insinuando le dita sotto la stoffa sottile, accarezzando ogni centimetro della sua carne. Jin portò le mani sulla sua camicia, aiutando Jungkook a sbottonarla, prima di sfilarsela. I due si allontanarono di qualche centimetro,avevano le labbra rosse e gonfie,sul viso neanche un briciolo di imbarazzo, come se entrambi sapessero che quella era la cosa giusta da fare in quel momento. Jungkook portò nuovamente lo sguardo sull'addome tonico ma non troppo muscoloso del maggiore prima di decidere di sfilarsi la tshirt e abbandonarla accanto alla camicia dell'altro, poggiò le mani sulle spalle ampie di Jin e si protese in avanti per tornare sulle sue labbra.

Il maggiore gli accarezzò la schiena, poi si stese in avanti portando il piú giovane sotto di lui, questi abbassò le mani sul basso ventre di Jin e poi sull'apertura dei jeans, sbottonandoli con dita tramanti. Il maggiore si lasciò spogliare, rimanendo solo con i boxer, spostò la bocca sullo zigomo livido e poi sulla mascella di Jungkook, sul collo, lasciando baci delicati su ogni centimetro della sua pelle, sulle spalle, sul petto, sull'addome leggermente scolpito. Jungkook sbottonò anche i suoi jeans e in quel fiume di carezze riuscí a sfilarseli.

Jin strinse ancora di piú il ragazzo a se, accarezzandogli la schiena e lasciandosi accarezzare e baciare. Divenne tutto un vortice di mani, labbra e sguardi. Si dissero tutto e niente, Jungkook aveva bisogno di essere salvato dai suoi ricordi, Jin voleva proteggerlo, era pronto a fargli da scudo contro tutto e tutti, entrambi avevano bisogno di essere amati, ed entrambi capirono che lo erano sempre stati, l'uno dell'altro.

Rimasero lí fino all'alba, abbracciati stretti, le gambe avvinghiate tra loro, le fronti vicine, i respiri che si fondevano, sguardi intensi e piccoli sorrisi timidi.

#oneshot #kpop #bts #bts jungkook #bts jin #jeon jungkook #kim seokjin #gay #love #fanfic

[weirdmary00]

Sunrise.

One shot su Jaebum (Got7)

Ti guardi intorno incuriosita, mobili di legno chiaro dal design piuttosto moderno, un letto ampio coperto da un piumone bianco. Dalla grande finestra sulla parete opposta alla porta si può scorgere il sole calare dietro gli imponenti edifici della cittá, la finestra è posizionata in modo che la luce calda del tramonto illumini la stanza, il risultato è un' atmosfera terribilmente rilassante.

Sposti il tuo sguardo sulla cassapanca alla destra della porta, sopra ci sono delle foto, in una c'è un ragazzo, gli occhi socchiusi per via del sorriso che gli illumina l'intero volto, un tocco rosso sulla testa e una toga dello stesso colore, stringe tra le mani un diploma; in un' altra lo stesso ragazzo, forse un po' più giovane, abbracciato ad una donna di mezza etá, lo stesso sorriso luminoso; in un'altra ancora un bambino di circa otto anni su una bicicletta, dinuovo sorridente, le ginocchia scorticate e il viso abbronzato. Dei libri sono sparsi qua e là per la stanza, sulle mensole, sulla cassapanca, sul comodino accanto al letto e anche sulla sedia vicino all'armadio.

-Ti piace?- la voce di jaebum alle tue spalle ti fa quasi spaventare tanto sei impegnata ad osservare ogni minimo dettaglio della stanza.

-Si, è... luminosa- rispondi girandoti verso di lui.

-Giá...in questo momento della giornata in particolar modo, si colora dei toni caldi del tramonto- si avvicina a te tanto che le punte dei vostri piedi si toccano, i vostri respiri si fondono -di solito a quest'ora scrivo, l'atmosfera mi aiuta- Jaebum ti sfiora la punta delle dita, abbassi lo sguardo sulle sue mani, un anello d'argento sull'anulare a renderle ancora più eleganti, le dita affusolate , le vene sul dorso leggermente visibili. Sollevi nuovamente lo sguardo -E cosa scrivi?- la tua voce è appena un sussurro, quasi come se la vicinanza con lui e la luce soffusa del tramonto ti faccia sentire in dovere di parlare a bassa voce, come se quel momento potesse spezzarsi da un momento all'altro.

-Testi, canzoni... ultimamente sono piuttosto ispirato- anche lui sussurra, i suoi occhi si fissano sui tuoi, guardandoti intensamente.

-C'è un motivo in particolare?- lo guardi ancora piú intensamente, sforzandoti di non abbassare lo sguardo.

-Una persona- dice, e intreccia le sue dita con le tue, tirandoti verso di lui, ancora piú vicina, cosí tanto da essere costretta ad appoggiarti al suo petto. Deglutisci e lo guardi dal basso verso l'alto, senti il sangue affluire alle guance , la gola seccarsi -chi?...- ti sforzi di chiedergli.

Jaebum piega la testa in modo da avvicinare la bocca al tuo orecchio -Tu.- la sua voce calda e morbida ti arriva come un soffio, ti sembra di scorgere una vena di nervosismo, di insicurezza, come se fosse anche lui a corto di parole, come se anche la sua gola fosse secca. Si ritrae e ha le guance colorate di rosa. Forse avevi visto giusto, forse non sei la sola ad essere terribilmente in ansia. In ansia ma anche su di giri. Tutto quello che vuoi è accarezzarlo, sentire la sua pelle sotto le tue dita.

-Jaebum- sposti il tuo sguardo sul suo volto, la pelle chiara, i piccoli nei sulla palpebra sinistra, la curva del naso e le labbra rosee, leggermente dischiuse. Dio come vorresti baciarle. Quasi come se ti leggesse nel pensiero, Jaebum si china verso di te, ti guarda un'ultima volta e poi poggia delicatamente la sua bocca sulla tua, facendola dischiudere lentamente. Le sue mani si posizionano sui tuoi fianchi, tenendoti vicina a lui. Premi le tue labbra sulle sue ancora di piú, portando le tue mani sull'orlo della sua felpa, insinuando le dita sotto l'indumento, alla ricerca della sua pelle. Quando i tuoi polpastrelli sfiorano l'addome leggermente scolpito di Jaebum lui emette un sibilo interrompendo il bacio. Lo guardi con aria interrogativa e lui sorride: -Hai le mani fredde-

-Scusa...-

Fai per spostare le mani da sotto la sua felpa, ma lui ti ferma afferrandoti con dolcezza i polsi, -non ho detto che dovresti fermarti-

-Allora toglila- gli rispondi con aria impaziente, sorprendendo te stessa per la fermezza della tua voce.

Jaebum ti rivolge un sorriso divertito -Ai suoi ordini.- si allontana da te quel poco che basta per permettergli di togliersi la felpa, rimanendo a torso nudo. Questa volta sei tu a guardarlo divertita, gli getti le braccia al collo e lo baci. È un bacio piú intenso, piú passionale del precedente: le vostre labbra collidono e le vostre lingue si intrecciano. Jaebum avvolge le sue braccia forti attorno al tuo corpo, accarezzandoti la schiena da sotto la camicetta.

Sposti le braccia sul tuo petto, cominciando a sbottonare l'indumento, le dita del ragazzo arrivano in tuo soccorso, impazienti di poterti accarezzare. Indietreggi in direzione del grande letto e, una volta raggiunto, ti adagi sul materasso, Jaebum sopra di te continua a baciarti, ad accarezzarti. Porta le labbra sul collo, sul petto e sul seno, lasciando dei segni rossastri sulla tua pelle morbida.

Dopo pochi minuti siete entrambi in intimo, i vostri corpi attaccati l'uno all'altro, le vostre labbra bisognose le une delle altre.

Non dite niente, o almeno tu non dici niente, le parole non sono il tuo forte, sai che le tue carezze varranno dieci volte una tua parola e non sei sicura che riusciresti a dirgli tutto quello che provi, preferisci far parlare le tue mani.

~~~~~~~~~~~~~

I caldi raggi del sole mattutino ti sfiorano il viso, apri gli occhi e, quando provi a stendere un braccio per stiracchiarti, incontri il petto nudo di Jaebum. Lo guardi e un sorriso si disegna sulle tue labbra, il ricordo della notte passata ti fa sentire cosí bene, le sue mani su di te, le tue mani sulle sue, i baci, e poi lui dentro di te, il piacere, la sensazione di essere un tutt'uno con lui.

Ti siedi sul letto, avvolgendoti nel piumone quanto basta per non sentire freddo e per non scoprire Jaebum che dorme ancora, ha il viso rilassato, e puoi giurare di vedere un accenno di un sorriso divertito. Volgi lo sguardo al paesaggio oltre la finestra, il sole non troppo alto dietro gli edifici, non saranno neppure le otto del mattino. Il rumore di uno scatto fotografico ti distrae, ti giri e Jaebum è sveglio, la schiena appoggiata alla testiera del letto, una piccola macchina fotografica tra le mani.

-Ma che fai?- gli chiedi sorridendo, mentre ti avvicini.

-Sei bellissima- risponde solo, prende le tue mani tra le sue e ti tira su di lui facendoti appoggiare la testa sul suo petto, lui si abbassa e ti lascia un bacio tra i capelli.

In quel momente le parole lasciano inaspettatamente la tua bocca e senza che tu possa pensarci gli dici:

-Ti amo.-

Jaebum trattiene il respiro per un attimo, e poi lo rilascia, come se stesse aspettando quelle parole da sempre e, stringendoti a sé, risponde con voce ferma e sicura:

-Ti amo.-

#oneshot #kpop #jaebum #got7 #got7 jb #defsoul #love #fanfic #teen

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hyungwon is so lost

[weirdmary00]

BTS - Jin (Simple)

reblog if you save/use please!!  

open them to get a full hd lockscreen  

do NOT repost,edit or remove logo!!!

Copyright to the rightful owners

Cr: Viny

[weirdmary00]

smiley bun

[weirdmary00]

New Yang Nam Show Preview - Seokjin + Jungkook Rest Time 

[weirdmary00]

Ti voglio in un letto infinito a parlarmi in latino, raccontarmi Platone, ad aprirmi la mente mentre mi apri le cosce

[weirdmary00]

“though there may be a bump in the road, try to believe that things will work out.”

[weirdmary00]

thank you wonho

[weirdmary00]

Wait For It (M)

Anonymous Requested: Jungkook Royal AU Pairing: Jungkook | Reader Genre: Fluff/Smut; Royalty AU  Word Count: 11,013 Author’s Note: I pretty much took a whole day off from life to work on this, since I start school on Monday and wanted to try and get through as much writing as I can before hell starts.

Summary: As royalty, you were forced to be sent off and married to a prince of the neighboring kingdom to strengthen your country. But when you are betrothed earlier than you expected, you seek comfort in a random stranger until you realize that perhaps fate plays a bigger hand in things than you ever thought possible.

.

For the record, you never asked to be a princess. Not that you think you would ever have had an upper hand in a situation like that in the first place, or that you expected things to be different if you could go back in time to watch your family history unfold. It’s just something that’s short, and simple, and a fleeting thought you ponder about on more than one occasion, which is certainly a lot more times than someone who was actually happy with their lives would think.

Now, it’s not that you’re ungrateful with the life you’ve been gifted with, you’re well aware of the luck you’ve received, because at the end of the day, it’s the kind of lifestyle that guarantees food upon the table. It promises a roof over your house during the night, during the rain or snow, (more than) comfortable clothing to keep you warm throughout the bitter winter. The gold and motivation and rule your family has over the kingdom is nothing to shy away from.

It just, it provokes a lot of… pressure in your system, in your heart and in your mind.

Most of these things sprout from your father, who is probably just as ruthless as he is caring and hard-working and passionate about the land he is expected to rule over with grace and respect and an equal amount of force to make sure the people of the kingdom didn’t take advantage of him. He’s always been a loving father, albeit expecting the most out of you between your two other siblings. As caring or thoughtful or empathetic has he could be, there were often moments in your life when your best was never good enough for him.

You’ve been taught since birth to follow the orders and rules set up by your father because, as so graciously pointed out by the servants the dusk and clean and care for you on more than one occasion, your father always did what he believed would be best for you. So every piano or violin or guitar lesson he ever made you take, those foreign language lessons, classes on discipline and how to look, think, behave like a princess—those were always for your own future benefit.

“Keep your back straight, shoulders back, smile pretty.”

“Always cut small pieces of your meal. Take small sips of your drinks. Always remember to wipe your mouth with a napkin.”

“Don’t speak unless spoken to.”

It’s not that you hate being a princess. You just hate having things being done for you, you hate how decisions and that free-will of choice and responsibility has been ever-so-graciously lifted off your shoulders as if these were things you would never have to burden yourself with. You hate not having a voice, your words drowned by the ones of your father or mother. Your existence has constantly been overshadowed by those greater than you could ever hope to be. You hate the role you have to play into society, how you had to spend your days dealing with other people’s problems. Shouldering a kingdom is no laughing matter, there are rules and regulations and decisions that constantly need to be made to ensure the safety and well-being of everyone who live within the borders. Your mere existence is to live for other people.

It’s exhausting.

But in spite of your feelings, you know that changing fate is practically impossible. So you roll with your father’s wishes, because you understand that this is duty you owe to your kingdom. Perhaps at the end of the day, it will truly never really matter what you desire. From the moment you were birth, your entire life story has already been written by you, the quill of ink belonging to your father and mother and every other person who thought they could know you better than you could ever know yourself.

You let yourself take everything in. You visit the nearby villages and listen to everyone’s problems, their hopes and wishes and promise to become stronger and stronger to help them. You take the lessons set up by your father. You keep your back straight, your eyes forward, your mouth shut. You accept the fancy parties and the wine, the dancing and the violins echoing through your ear, speaking only when you are spoken to. It’s torture, but you have to remind yourself that is it your duty, your obligation and your responsibility.

You even let your father tell you that there will come a day when you will be sent off to a predetermined prince in a neighboring kingdom, be married off into a family you don’t know and perhaps will never truly belong to—all for the benefit of your kingdom. You let him tell you this, and you accept it. You give yourself a few years to mentally prepare yourself, expecting your father at the very least to grant you this one wish.

A raised eyebrow. “But the prince could be ready to meet you any day now.”

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[weirdmary00]

Werewolf!Taehyung - A Creature Lurking One-Shot (Implied Smut)

He’s quite the wild one, for a house dog.

“…”

You turned your head towards Taehyung, startled by the noise that left his throat. 

Eyes narrowing, you noticed that he was still asleep sat in one of the kitchen chairs. His face was cutely contorted, a pout had formed on his lips as he still dozed into a somewhat active dream state.

Brushing off the noise with a sigh, you returned to your studying as your hand scribbled lines and lines of notes that you had progressively memorized by now.

Just when the room seemed perfectly serene, the peace was ruined once again by the growl that erupted from Taehyung’s sleeping form.

You clicked your tongue curiously and stood up, stretching your chair-bent muscles as you went, so that you could see what your mate’s problem was. Naturally, your heart-rate increased as the instinctual pull flowed between the two of you. Even whilst asleep the pull seemed to cause a reaction between your bodies.

“Tae.” You mumbled timidly at first, not sure whether it was unfair to wake him after all the pack border-patrolling he was doing on a nightly basis.

You weren’t sure whether you were seeing things or were just exhausted from all the studying, but you could have sworn you saw his ear twitch at the call of his name from your lips.

You called out his name again but a little louder than the last attempt, in hopes he would at least snap out of the dream he was in that caused him to be so agitated.

Taking into account that he also had supernatural-hearing, he was in a total deep-sleep where he couldn’t fully hear you through his racing mind. A frown formed on his delicately handsome features so you stroked a hand through his hair in an attempt to comfort him, even though you were unsure what kind of dream he was having.

The fully grown wolf whimpered but pushed his head back into your hand just before his eyes slowly fluttered open.

“Y/N…” His deep, baritone voice sent shivers down your spine. You loved his morning voice, although during mating season - his sleep-laced voice was more like a curse that damned you to stay in your bed with Taehyung for days until he was completely sated.

You chuckled lightly and cupped his cheek with your hand that wasn’t in his hair so he was looking up at you stood next to his sitting form.

“You were making noises in your sleep.” 

Tae forcefully pulled you towards him by your hip and nuzzled his face into your abdomen. “They were happy noises.” He mumbled, gruffly.

You chuckle at his clinginess and what he suggested he was dreaming about, “As if you dream about that stuff”.

Taehyung’s grip on you tightened automatically. “Why wouldn’t I? I am a man…and a wolf.” His eyebrow quirked and he ducked lower to bite your hip softly through the fabric of his shirt you wore. “Put both together…” he shrugged his shoulders and his gaze turned seductive when he looked up to meet yours. He hummed deeply as he slowly rose from his seat. The higher he stood, he planted kisses over your clothed torso and somehow pulled you even closer to him. When he reached his full height and towered over you, his forehead came to rest against your own.

His lips gently scraped against yours but never completely touched. You could feel his warm breathe glide over your face and your body tingled, goosebumps rising on your skin as he breathed rhythmically against you.

“Baby…” he groaned tenderly and his dark gaze dropped to the side of your neck, down to your delectable collarbone. You recognized the glint in his eyes and it only turned you on even more. Your legs wobbled and you felt as if you were running out of oxygen far too quickly.

Your eyes fluttering shut, Taehyung’s larger hands glided up your body as his lips targeted your neck. He nudged your head with his nose to get more access as he inhaled. Tender but lingering kisses were placed against your throat and it felt like the room was spinning when he gently bit down on the delicate skin.

You knew Tae’s reactions like the back of your hand, as did he know yours. His lips would quake when your scent changed, you knew it drove him mad when he noticed you were getting so aroused because of him. That resulted in your scent changing, sweetening to his liking.

He would frown and bite his lip when he noticed you were wearing his shirt and so he would proceed to take it of, more like rip it off.

He would growl when your hands would explore his torso and wind their way underneath his hoodie to feel his hard abdomen and toned stomach.

He would swallow uncontrollably when he wanted to kiss you and his gaze would always flicker down to where he wanted to kiss you right at that moment.

You let out a bashful moan when your werewolf’s hand shamelessly inched their way up your back and flicked the hooks of your bra open. He pulled it away from your body from underneath your shirt. Tae came up from where he was leaving marks on your neck and licked his way into your mouth. Suddenly using his supernatural abilities, he had you pressed against your kitchen counter with your legs wrapped around his hips deliciously. Your lips felt sore from all of Taehyung’s biting and thus you thought you would get your revenge. Though you rarely took control in your countless heated moments, you attempted to dominate the kiss and brought your hands up to weave through his silky-soft strands, holding his head in place for you to lick and bite at his plump lips.

You were caged by Tae’s shoulders but you wanted to be even closer, so close you could feel his body move every time he breathed. Your fingers released Taehyung’s hair and moved down to caress his torso. Fingers getting caught on the zip of his hoodie, you slowly, almost teasingly, pulled it down and felt the searing heat from his skin burn your hands. Just when you thought he would super-speed you both up to your bedroom, an obnoxious knocking sound brought you from your daze.

Taehyung paused and opened his eyes, damp forehead still resting against yours. His head quirked and it seemed like he picked up sounds too far for you to hear. When the sound couldn’t be heard again you both mindlessly smashed your lips back together and roamed each other’s half-exposed bodies. Heavy breathing and small moans were the only thing you could hear in the small kitchen until the knocking sounded again, followed by the irritating voice of Tae’s pack leader.

“Fucking Namjoon.” Tae grumbled against your lips and gave them a few more soothing pecks before letting you down to straighten yourselves up.

You hurriedly attempted to redo the hooks of your bra but when you struggled, Tae had to do it himself.

“Will you guys just open the god damn door?!” Namjoon yelled, clearly frustrated from outside your front door.

“If you want to talk to us fully clothed then give us a damn minute.” Taehyung yelled back and you laughed into his shirt, more or less embarrassed at the situation at hand. In a flash, he had a pair of pants in his hand for you to put on underneath his shirt after he managed to save you and your bra.

“Do they ever rest?” You thought you heard Hoseok outside the front door and it was confirmed when Tae grumbled his displeasure of being interrupted as he answered the door.

“Good afternoon to you too, hyung.” Your sexy werewolf greeted sarcastically as you hid behind the door, red faced but humored by the turn of events.

Namjoon sighed heavily, “You can debauch her later Tae, we have some things we need to take care of.”

pls don’t judge me

don’t even ask how this happened

it’s probably not very well spellchecked since i’m so exhausted but I just really wanted to post something to do with A Creature Lurking - it has been forever and Part 3 isn’t complete yet.

love ya

kat xxxxxxxxxxxx

[weirdmary00]

Sexy Santa

Sexy Santa Day Three 25 Days of Christmas Rated: Mature

Welp, it finally happened.

This was how you were going to die.

Suddenly every single horror movie you’d ever saw came back to haunt you. Were you supposed to investigate that loud sounds coming from your living room and possibly die, or were you supposed to stay in your bedroom without a weapon and wait for death to find you? Hmmm well if you took your chances with the living room you might be able to find a weapon of some sort, or at least make it to your front door.

You looked around your room, and sighed heavily. There was not a damn thing that was useful in here. Noted, you just moved in and a significant amount of your things were still in boxes. You were hoping that you at least had a box cutter with you. So much for that. 

You could hear the commotion in the living room; A combination of jingles, and grunting. Who the hell broke into your house? The world’s loudest thief? Weren’t the supposed to at least be stealthy? Grabbing a lamp off your end table you slowly made your way into the hallway.

Each step was almost louder than the other and you could feel your heart pumping out of your chest. You can do this! You tried to give yourself a pep talk. If you see him just swing on him. 

As you reached your living room you loaded up your swing seeing the burglar near your Christmas tree. Was he taking things out of his bag? He seemed to of noticed your presence and turned around to meet your stare, yelling as you screamed and dropped your lamp. “JAY WHAT THE FUCK ARE YOU DOING!?”

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[weirdmary00]