Tumgik
ayahuascaitalia · 4 years
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Prima di tagliare il ramo di un albero o cogliere un fiore, avvisa lo Spirito dell'albero o della pianta di quello che stai per fare, così che possa ritrarre l’energia da quella parte e non sentire così forte la recisione.
Quando vai in natura e vuoi prendere una pietra dal letto di un fiume, chiedi al guardiano del fiume se ti permette di prendere una delle sue pietre sacre.
Se devi salire su una montagna o camminare in un bosco, chiedi il permesso agli spiriti e ai guardiani del posto. È molto importante che lo comunichi anche se non li senti, non li ascolti o non li vedi. Entra con rispetto in ogni luogo, visto che tutta la natura ti ascolta, ti vede e ti sente.
Ogni movimento che fai nel microcosmo genera un grande impatto sul macrocosmo.
Quando ti avvicini alla vegetazione ringrazia per la medicina che ha per te.
Onora la vita nelle sue molteplici forme e sii consapevole che ogni essere sta realizzando il suo scopo, niente è stato creato solo per riempire spazi, tutto e tutti siamo qui per ricordare la nostra missione, ricordare chi siamo e svegliarci dal sogno sacro per tornare a casa.
Autore: Saul Borge ✨
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ayahuascaitalia · 4 years
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Nessun uccello chiede al cielo il permesso di cantare.
Nessun fiume chiede alla pietra il permesso di scorrere.
Nessuna stella chiede il permesso alla notte di brillare.
Non aspettare che nessuno benedica la tua strada, comincia a volare.
Arnau di Tera
Ill. by Julia Pavlova
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ayahuascaitalia · 5 years
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La paura è una malattia che può contagiare ogni parte della nostra vita, gli sciamani lo sanno e fanno in modo che il paziente non fugga.
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ayahuascaitalia · 5 years
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Chi era s'accabadora?
Fino a qualche decennio fa in Sardegna si praticava l'eutanasia.
Era compito di ''sa femmina accabadora'' procurare la morte a persone in agonia.
S'accabadora era una donna che, chiamata dai familiari del malato terminale, provvedeva ad ucciderlo ponendo fine alle sue sofferenze. Un atto pietoso nei confronti del moribondo ma anche un atto necessario alla sopravvivenza dei parenti, soprattutto per le classi sociali meno abbienti: nei piccoli paesi lontani da un medico molti giorni di cavallo, serviva ad evitare lunghe e atroci sofferenze al malato.
Sa femmina accabadora arrivava nella casa del moribondo sempre di notte e, dopo aver fatto uscire i familiari che l’avevano chiamata, entrava nella stanza della morte: la porta si apriva e il moribondo, dal suo letto d’agonia, la vedeva entrare vestita di nero, con il viso coperto, e capiva che la sua sofferenza stava per finire.
Il malato veniva soppresso con un cuscino, oppure la donna assestava il colpo di ''su mazzolu'' provocando la morte.
S'accabbadora andava via in punta di piedi, quasi avesse compiuto una missione, ed i familiari del malato le esprimevano profonda gratitudine per il servizio reso al loro congiunto offrendole prodotti della terra.
Quasi sempre il colpo era diretto alla fronte.
Il termine ''accabadora'' viene dallo spagnolo ''acabar'' che significa finire.
''Su mazzolu'' era una sorta di bastone appositamente costruito da ramo di olivastro, lungo 40 centimetri e largo 20, con un manico che permette un'impugnatura sicura e precisa.
In Sardegna s'accabbadora ha esercitato fino a pochi decenni fa, soprattutto nella parte centro-settentrionale dell’isola. Gli ultimi episodi noti di ''accabadura'' avvennero a Luras nel 1929 e a Orgosolo nel 1952. Oltre i casi documentati, moltissimi sono quelli affidati alla trasmissione orale e alle memorie di famiglia. Molti ricordano un nonno o bisnonno che comunque ha avuto a che fare con la signora vestita di nero.
La sua esistenza e' sempre stata ritenuta un fatto naturale,come esisteva la levatrice che aiutava a nascere, esisteva s'accabadora che aiutava a morire. Si dice addirittura che spesso era la stessa persona e che il suo compito si distinguesse dal colore dell'abito (nero se portava la morte, bianco o chiaro se doveva far nascere una vita).
Questa figura, espressione di un fenomeno socio-culturale e storico, e' la pratica dell’eutanasia e nei piccoli paesi rurali della Sardegna e' legata al rapporto che i sardi avevano con la morte, considerata come la conclusione del naturale ciclo della vita.
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ayahuascaitalia · 5 years
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"Non mi interessa quali pianeti sono in quadratura con la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dispiacere, se sei stato aperto dai tradimenti della vita o ti sei inaridito e chiuso per la paura di soffrire ancora. Voglio sapere se puoi sopportare il dolore, mio o tuo, senza muoverti per nasconderlo, sfumarlo o risolverlo. Voglio sapere se puoi vivere con la gioia, mia o tua; se puoi danzare con la natura e lasciare che l'estasi ti pervada dalla testa ai piedi senza chiedere di essere attenti, di essere realistici o di ricordare i limiti dell'essere umani. Non mi interessa se la storia che racconti è vera, voglio sapere se riusciresti a deludere qualcuno per mantenere fede a te stesso; se riesci a sopportare l'accusa di tradimento senza tradire la tua anima. Voglio sapere se riesci a vedere la bellezza anche quando non è sempre bella; e se puoi ricavare vita dalla Sua presenza. Voglio sapere se riesci a vivere con il fallimento, mio e tuo, e comunque rimanere in riva a un lago e gridare alla luna piena d'argento: "Sì!" Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai, voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e di disperazione, sfinito e profondamente ferito e fare ugualmente quello che devi. Non mi interessa chi sei e come sei arrivato qui, voglio sapere se rimani al centro del fuoco con me senza ritirarti. Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato, voglio sapere chi ti sostiene all'interno, quando tutto il resto ti abbandona. Voglio sapere se riesci a stare da solo con te stesso e se apprezzi veramente la compagnia che ti sai tenere nei momenti di vuoto."
- Oriah Mountain Dramer (anziano tribù pellerossa)
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ayahuascaitalia · 5 years
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Nessuno ti inganna, tu inganni te stesso
ogni volta che dai il tuo potere agli altri.
Nessuno ti tradisce, tu tradisci te stesso
ogni volta che pensi che gli altri siano lì
per soddisfare i tuoi bisogni.
Nessuno ti abbandona, sei tu che hai abbandonato
la bellezza di stare da solo con te stesso.
Nessuno ti ferisce, sei tu che ti fai del male
ogni volta che vibri nell'energia della paura di essere ferito.
Nessuno ti rifiuta, se non sei tu a rifiutare per primo te stesso.
Nessuno ti umilia, a meno che tu non creda a quello che dicono di te.
Lascia andare l'inganno, il tradimento, l'abbandono,
la paura, il rifiuto e l'umiliazione
Salutali e liberati.
- Alejandra Baldrich
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ayahuascaitalia · 5 years
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ayahuascaitalia · 5 years
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Ayahuasca is not a drug. It is not a carnival ride. It is not a notch on your spiritual belt. It is a work. Trabajo. You come to her when you are called, and show up humble and ready to learn.
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ayahuascaitalia · 5 years
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Canalizzazione
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ayahuascaitalia · 5 years
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Lavorare con gli spiriti è entrare a far parte del mondo invisibile in modo consapevole.
Giocare con regole che non ci appartengono.
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ayahuascaitalia · 5 years
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Pinta Yagé
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ayahuascaitalia · 5 years
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Il Potere è coscienza, attraversando ogni cosa, ogni essere, ogni corpo, crea la vita.
Insieme ad essa c'è anche coscienza, che , nel nostro vivere, si sviluppa.
Nel nostro cammino raggiungere una coscienza maggiore, più espansa è il risultato di un lungo lavoro, di continui cicli di morte e rinascita che eliminano ciò che non serve.
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ayahuascaitalia · 6 years
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"Gli sciamani e i guaritori sono persone ferite che imparano a guarire se stesse; e nell'imparare a recuperare la loro salute acquisiscono la capacità di curare gli altri. È un processo spontaneo e naturale. La vocazione di essere sciamano è molto simile alla vocazione di ammalarsi, poichè ha a che fare con la vocazione del malcontento, di non accontentarsi di ciò che gli altri si accontentano. Uno sciamano è qualcuno che sente troppo le sue ferite. Tutti nasciamo feriti, per l'impatto di nascere al mondo. La maggior parte delle persone si adatta, ma lo sciamano è l'estremo contrario: ha troppo contatto con la sua esperienza. E quel malcontento lo porta a far si che non gli resti altra scelta che sistemarsi l'anima, trovando in quella strada cose che altri non trovano "
Claudio Naranjo
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ayahuascaitalia · 6 years
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Ci sono spiriti, in luoghi che si raggiungono attraversando le stelle, che ci chiamano a casa. Il viaggio delle nostre esistenze, la coscienza e il potere che ricerciamo, possono portarci là, a ricongiungerci con ciò che alimenta le nostre vite. Le antiche civiltà, sapendo questo, avevano vie per ritornare al cielo.
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ayahuascaitalia · 6 years
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Ci sono esseri che si nutrono della consapevolezza umana, che ci impediscono di tornare verso le stelle.
In particolari occasioni riusciamo a vedere questo parassita.
Eliminarlo è molto complicato.
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ayahuascaitalia · 6 years
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L'uomo, nel suo viaggio su questa terra, è solo una piccola parte del flusso di potere che crea la vita.
Siamo di fronte a una scelta che deciderà il nostro futuro come umanità, una scelta che è di ognuno.
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ayahuascaitalia · 6 years
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CI sono sogni che ci portano in mondi materiali, luoghi in cui restiamo anche per lungo tempo.
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