Tumgik
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“Non è come le altre ragazze, questo dovresti averlo capito. È davvero diversa: ti lascia i tuoi spazi, non pretende di passare del tempo con te e non vuole regali. Ogni tanto dice di volere una rosa, ma se le porti una barretta di cioccolato o una pizza, credimi, lo apprezzerà cento volte di più. Ci sono volte che mangia come se dovesse sfamare otto persone, altre dove non ne sfama neanche mezza. Cerca sempre di essere perfetta, si trucca bene e ci mette ore a scegliere cosa mettersi: tu dille che è bella, bellissima, sempre. Dille che è meravigliosa anche con le felpe larghe, i capelli scompigliati e senza trucco. Lei non ti crederà mai, ma il suo cuore sussulterà quando te lo sentirà dire e lei sarà felice. Adora le soprese, quelle stupide, che non costano niente. La sera, cerca di capire se è a casa e raggiungila senza dirle niente. Avvertila solamente quando sei davanti al cancello e, quando ti chiederà come mai sei lì, dille semplicemente che avevi voglia di vederla. A quel punto abbracciala, stringila e dalle un bacio sulla fronte. Lei li adora, i baci sulla fronte, la fanno sentire protetta e capita. Dopodiché, apri la portiera della macchina, siediti e falla sedere sulle sue gambe. Baciala e, all'improvviso, falle il solletico, anche se lo odia. Perché lei odia il solletico, ma ama ridere. Ci saranno volte che sembrerà una bambina, mentre ballerà e canterà a squarcia gola, altre volte che si isolerà in un angolo con le cuffiette. In quei momenti sta affrontando dei pensieri che non vorrebbe affrontare, quindi devi andare lì e giocare con i suoi capelli, perché è l'unico modo per farla rilassare. La notte, quando siete a letto, stanchi ed ognuno nella vostra stanza, dille che vorresti essere lì con lei a scaldarla e coccolarla. Falla sentire importante, solo tua, se la vedi parlare con qualche ragazzo, abbracciala da dietro e fai finta di interessarti al discorso. Non ti chiederà mai di andartene, a meno che non sia una cosa privata ed importante. Adora i succhiotti, per lei è come se stessi marcando il territorio. Non importa se a te o su di te non piacciono, fai uno sforzo e, se proprio non li vuoi sulla tua pelle, riempi la sua. È insicura, ha paura a lasciarsi andare, ha paura di rimanere ferita. Tu devi solamente fare in modo che si fidi di te e, credimi, ci vuole davvero poco.”
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“Ma se c'è una cosa che mi indigna ancora di più, sono le persone prive di immaginazione. Quelle che T.S. Eliot chiamava “gli uomini vuoti”. Persone insensibili che coprono questa loro mancanza di immaginazione, questo loro vuoto, con un ammasso di segatura, e senza rendersene minimamente conto se ne vanno in giro per il mondo a tentare di imporre a tutti i costi questa loro ottusità agli altri, mettendo in fila parole vuote e senza senso.”
— Haruki Murakami, Kafka sulla Spiaggia
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Mentre leggi questo, pensa.
Pensa ad ogni singola parola,
ogni singola frase che leggi.
Sei giovane, hai bisogno di vivere.
Hai bisogno di renderti conto che
essere arrabbiati con qualcuno è stupido.
Le persone sbagliano, siamo umani, va bene. 
Perdona e dimentica.
Non perdere un amico per una piccolezza,
perdonalo.
Dimentica i loro errori,
vorresti lo stesso per te.
Se ti piace qualcuno, diglielo. 
Non sai cosa potrebbe succedere.
E’ triste pensarci, ma è vero.
Le persone muoiono ogni giorno,
ogni minuto, ogni secondo.
Non lo saprai mai. 
Divertiti, balla in pubblico,
non trattenere una risata, né un sorriso.
Vestiti come vuoi,
non come vorrebbero gli altri.
Sii libero, non lasciare che nessuno
ti dica cosa devi o non devi fare.
Di quello che ti passa per la testa,
di a tutti i tuoi pensieri.
Lascia uscire le tue opinioni,
non dovrebbero mai essere inascoltate.
Vivi la tua vita più che puoi,
perché non sai cosa potrebbe succedere.
Non lo sai.
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“sono una ragazza che ci resta male per una non-risposta,per una chiamata rifiutata,per un'visualizzato'di troppo,per un invito rifiutato,per un insulto senza motivo,per una frase bellissima detta dalla persona sbagliata.Sono la ragazza che se ti vuole bene ti dà l'anima e che se è scazzata ti mangia vivo.Sono la ragazza che ama i baci sul collo,le risate fatte in spiaggia,le parole dolci,le conversazioni di notte,gli abbracci improvvisi.La ragazza che odia lasciare le cose a metà,ma nonostante quello le lascia sempre così.La ragazza che fa sempre gli stessi errori,che alla fine non son più errori.Sono la ragazza che ha mille difetti e pochi pregi.Sono questo tipo di ragazza e se mi vuoi prendimi così,perché io ti accetto per come sei e non per come ti vorrei.”
— laragazzachenussonolacapiva
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Tutti sanno che è difficile accettare sè stessi, imparare a conviverci. Ma in pochi capiscono che è ancora più difficile comprendere quanto un’altra persona possa accettarti, o meglio, addirittura amarti. E non c’è cosa peggiore del dubitare dell’amore di qualcun altro perchè non si riesce, in primis, ad amare sè stessi.
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“Ti porto ai concerti, quelli belli, quelli con le migliaia di persone, quelli che parti la mattina presto e stai tutto il giorno in piedi e ci portiamo la pizza con la mortadella e dieci bottiglie di acqua frizzante di cui la metà è destinata a diventare calda e imbevibile, quelli dove si arriva ad un certo punto in cui si pensa di tornare a casa, quelli che quando si spengono le luci parte il boato, quelli dei baci durante il pezzo più bello della canzone più famosa, quelli che puntualmente ti capita quello alto due metri davanti. Ti porto a suonare ai citofoni e a scappare, e ad avere il fiatone dopo cento metri, scherzare sull’età che non abbiamo più pur sapendo di essere ancora giovani, pur sapendo che il mondo può essere ancora nostro, che possiamo ancora dare qualcosa. Ti porto alle serate estive, quelle verso le otto e mezza, col crepuscolo e le cicale, una bella terrazza, le famiglie che rientrano dal mare, e l’odore di frittura di pesce, ti porto in quei momenti in cui forse sarebbe il caso di andare a casa a dormire ma poi ci viene un’idea, ci viene da andare da qualche parte ancora, e rimontiamo in macchina, i tuoi pantaloncini corti, la mia maglietta larga, le tue fasce per capelli, le mie Vans, i baci di sfuggita per non distrarsi dalla guida, tra i semafori di Roma e il basso iniziale di “She” dei Green Day. Ti porto al mare, nelle spiagge attrezzate, a litigarsi l’ombra, a contendersi l’ultimo panino con le melanzane e il Galbanino, a condurre dibattiti sull’eterna lotta tra il thè al limone e quello alla pesca, ti porto tra gli scogli a sentire le onde che si infrangono come tutti i pregiudizi che ho sempre avuto sull’amore. Ti porto negli abitacoli con l’aria condizionata rotta e i finestrini tirati giù, tutti e quattro, davanti e dietro, maledire i rallentamenti sull’autostrada che ci fanno rimanere fermi e boccheggianti, seguire le tue indicazioni stradali che arrivano troppo tardi quando c’è da girare a destra o a sinistra, ricalcolo percorso, orario di arrivo posticipato e non me ne importa comunque niente. Ti porto dentro, ti porto addosso. Ti porto a quelle feste in spiaggia dove c’è la musica di merda e i cocktail annacquati, ti porto agli sguardi d’intesa che vogliono dire che la nostra comparsa l’abbiamo fatta e possiamo andarcene, ti porto ai litigi e agli insulti pesanti, al fare la pace per colpa di una battuta detta al momento che ti accenna un sorriso che vorresti reprimere per orgoglio ma non ci riesci. Ti porto nell’umidità di Trastevere alle dieci di sera di un giovedì qualunque, tra i senegalesi che suonano i tamburi e un musicista cinquantenne che guadagna qualche soldo suonando gli assoli di David Gilmour, ti porto a raccontarci quello che vorremmo fare da grandi, ti porto a domandarci se alla fine ce la faremo, ti porto a risponderci “Si, purchè insieme.” Che insieme a te, ne sono sicuro, mi riuscirebbe bene tutto.”
— Tommaso Fusari
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“Giura che non risponderai più a un suo messaggio. Giura che non lo rivedrai. Giura che non proverai, tu per prima, a tornare con lui. Giuralo perchè la persona che tu ami cosi tanto non prova nulla per te, ti ha usata e continuerà a farlo finché non metterai un punto. Per quanto sia difficile rinunciare a qualcosa che tanto desideri ,devi farlo. Devi farlo per te stessa, non dare più possibilità a una persona che non cambierà, o almeno non per te. Dai una possibilità a te, di ricominciare, a vivere e a sorridere. Non puoi pensare seriamente che la tua vita finisca solo perché hai dato tutto e hai perso altrettanto. Devi passare avanti, devi assolutamente farlo. Troppo tempo perso dietro a lui, sii forte ed accetta la verità. Lui non ti ha amato, non ti ama e non ti amerà. Vuole divertirsi, e lo vuole fare con te perché sa che sei fragile, solo perché ne sei innamorata pazza. Hai commesso degli errori, ma non è tardi per rimediare. Vali di più. Vali di più di quello che lui vuole farti credere. È giusto che tu stia meglio, non succederà subito ma ti assicuro che con io passare del tempo passerà. Passerà la tristezza, la malinconia, la solitudine. Lui era una presenza negativa,e tu lo sai. Quindi alza il viso, asciugati le lacrime e vai. Vai lontano da questo amore bugiardo, vai lontano da tutti per recuperare te stessa. Vivi, vivi dopo di lui.”
— Viktoria
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Julia D.
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Non ce la faccio più. Mi sento sola. Sono ormai giorni che mi sforzo di non piangere davanti a tutti, che mi sforzo di restare forte. «Sii forte» continuavo a dirmi «Andrà tutto bene.» e ci credo. Può forse andare peggio di così? Nessuno che si accorga dello sforzo che faccio per restare insieme alle persone, ho perso anche la voglia di fare ciò che mi piace. Vorrei piangere, vorrei urlare, ma non ne ho la forza. Sono sempre quella dimenticata da tutti, vengo sempre a scoprire le cose quando sono già state fatte. Si mettono d’accordo per fare una sorpresa ad una nostra compagna? Io l’ho scoperto la mattina stessa ed il mio nome non compariva neanche sul biglietto di auguri. Decidono le camere per la gita? «Ma noi già ci siamo messe d’accordo.» Vorrei saper essere quella forte, quella che lotta con le unghie e con i denti, ma per cosa dovrei lottare se ormai ho perso tutto? Non so quando tutto ciò è cominciato ma me ne sto rendendo conto solo ora, è proprio vero che chi è solo è destinato ad esserlo ancora di più. Se chiedi aiuto lo fai solo perché sei in cerca di attenzioni, secondo loro, poi, quando giungi al limite, si chiedono perché non gliene hai mai parlato. Voi c’eravate ad ascoltarmi? Eravate davvero disposti ad ascoltare tutti i miei problemi? Ciò che mi rattrista di più è che ormai non rimango sorpresa più se qualcuno mi ferisce, ci sono abituata. Come ormai mi sono abituata ad essere sempre l’ultima scelta, ad essere sempre quella che non parla mai, quella sempre più debole di tutti. Ne avrei di cose da dire ma probabilmente, anche se le urlassi, nessuno le sentirebbe. Quando sento che sto per crollare faccio un respiro profondo, mi ripeto sempre che questo dolore che sento sparirà, prima o poi. Mi ripeto che almeno devo crederci, di non rinunciare alla felicità. Mi ripeto che mi possono ferire ma che non mi possono rompere per sempre, mi ripeto che posso guarire. Ma alla fine crollo sempre.
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“Mi manchi, ma so già come funziona. Ormai mi sono abituata. Mi manchi, ma continuo la mia vita tranquillamente. A volte ti penso, concedimelo. Eravamo perfetti nella mia mente, ero già felice. Lo sentivo già nella pelle, il cambiamento. E poi, come sempre, il castello in aria è cominciato a crollare, e dopo pochi secondi non c’erano altro che resti. Resti di un ipotetico “noi”, resti delle mie speranze, delle mie illusioni, dei miei “questa volta tocca a me essere felice”. Resti di un sogno troppo bello per essere vero.”
— L'ho trovata su Tumblr.
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Certe volte ho solo bisogno di qualcuno che mi dica:
"Fatti bella che ti porto a cena fuori.
Penso a tutto io, tranquilla."
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La mia mania di fingere sempre di stare bene. La mia eccessiva disponibilità ogni qual volta che qualcuno ha bisogno di una spalla o solo di una parola di conforto. La mia irrefrenabile necessità di dare occasioni a chiunque voglia bene nonostante mi ferisca a morte. Nel frattempo mi consumo. Invece avrei bisogno anch’io di qualcuno da non dare per scontato. Nei miei giorni solo intervalli tra gli umori degli altri.
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“Ma tu non eri così prima, quando stavi male, quando eri incazzata: piangevi, urlavi, ti sfogavi. Adesso guardati: stai crollando e non lo sa nessuno, continui a sorridere, come se non stesse succedendo niente.”
— -ibattitidelcuore
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Ti propongo di rimanere una notte a guardare le stelle. Fino alle 2 però, perché più tardi non posso fare. Ti propongo di mangiare il gelato insieme, quello buono, artigianale, che fanno nel corso. Io lo prendo alla nocciola, oggi ne ho voglia. Tu, magari, sei più il tipo da prenderlo alla frutta. Ti propongo di scegliere insieme la data dell'anniversario. Di guardarci negli occhi e scoprire di bastarci. Di andare al mare, anche se io ho vergogna di mettermi in costume quindi la prima mezz'ora la passerò a guardarmi intorno senza spogliarmi, poi però saprai convincermi. Ti propongo di camminare mano nella mano, ogni volta che ci è possibile. Ti propongo di organizzare un appuntamento un po’ più romantico del solito, poi però ti confesso che, in realtà, mi diverto di più quando non organizziamo niente e semplicemente stiamo su una panchina a parlare. Ti propongo di regalarci i baci perugina, quelli bianchi che amo tanto. Ti propongo di confidarci tutte le nostre paure, e ti prometto di baciarti il viso ogni volta che non sarai abbastanza forte da affrontarle. Ti prometto di sostenerti, fisicamente e moralmente, ogni volta che ne avrai bisogno. Ti prometto di amarti e magari proverò a ricordarmi di ricordartelo spesso. Prometto di riservare solo a te certi sguardi, certi sorrisi e certe parole. Prometto di fare tutte queste cose, non appena ti avrò incontrato, se mai ti dovessi incontrare e ci dovessimo innamorare. E, dato che si dice sempre che l'amore si trova nel momento in cui si smette di cercare, prometto di smettere di cercarti, di sperare di incontrarti ovunque. Aspetto che il destino faccia il suo corso. A presto, spero.
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“Che poi io ti cerco ma non ci sei. Ti cerco negli occhi del ragazzo della classe a fianco e credimi quando dico che non sono belli come i tuoi. Ti cerco ovunque ma tu non ci sei. Mi fa male il cuore sapere che non ti avrò mai, che non potrò mai toccare le tue mani. Le stesse che si muovono sul basso che usi sempre durante i concerti. Ti cerco in altre persone che non avranno mai la tua stessa voce o la tua stessa risata. Oh Dio, la tua risata. Non immagini quanto mi faccia stare bene sapere che tu, ovunque sei, stai ridendo. Che sia per nervosismo o per felicità. A me basta sapere che tu ridi. Ti cerco nelle braccia dei ragazzi tatuati che non saranno mai come le tue. A volte sogno che in quelle braccia ci sono io sai? E mi sono ripromessa che succederà Cal, devo solo avere pazienza e impegnarmi. Ti cerco ovunque. Ma tu non ci sei. E non sai quanto fa male questo. Tu non ci sei e non ci sarai. E nonostante questo, nonostante tutto amarti è la cosa più giusta che potessi fare e fidati che io la cosa giusta non la faccio mai. Non posso averti e questo mi porta a desiderarti di più, a desiderarti con ogni piccola particella del mio corpo, a desiderarti con tutto l'amore che ho. Quell'amore che non finisce mai semplicemente perchè è un amore impossibile e si sa che gli amori impossibili non hanno una fine, sono eterni. Spiegami perchè amarti è così facile e non posso fare a meno di farlo. Spiegamelo ti prego, perchè io non riesco a farmene una ragione. La gente parla ma non sa. Non sa che significa sentire la tua mancanza anche se non ci sei mai stato. Mi chiedono perchè ti ami così tanto e rispondo che sei tu. E quando si tratta di te posso solo che amarti. Sei tu con le tue imperfezioni che io trovo perfette. Sei tu con le tue labbra. Sei tu con i tuoi occhi a mandorla marroni. Sei tu con i tuoi capelli neri e biondi. Sei tu. Semplicemente tu. Potranno parlare quanto vogliono, dirmi che tutto questo è sbagliato e che sto sprecando tempo ma io continuerò ad amarti in ogni caso perchè solo io so la voglia improvvisa di prendere un aereo e venire da te. Solo io so le lacrime versate davanti ad una tua foto fino a farmi venire il mal di testa. Dovrei dimenticarti lo so, sarebbe meglio per me. Starei meno male ma non posso fare a meno di te perchè ci ho provato. Ti giuro che ci ho provato ma ogni tentativo è stato futile. È che vorrei solo stringerti e farti vedere e sentire le frasi, i tramonti e le canzoni in cui ti ho trovato. Tutte quelle persone, quei posti che mi ricordano di te. A volte non vorrei amarti così tanto perchè rendi tutto più difficile non essendo qui con me perchè se tu fossi qui con me non starei scrivendo. Ho paura di te. Di come mi fai sentire. Non sarai mio nemmeno per mezzo secondo ma concedimi almeno l'illusione di sentirmi amata da te anche se tu non lo fai. Concedimi il fatto di pensare che siamo le persone giuste ma nella vita sbagliata e che nella prossima ci ameremo con tutti noi stessi. È che vorrei solo dirti che ti amo con la certezza di essere sentite. Ti amo Calum. Ora e sempre.”
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“Non ti guardo più negli occhi come prima perché non ce la faccio. Mi sto arrendendo. Sto rinunciando a te per potermi illudere ancora che se avessi lottato un po’ di più avrei potuto averti, perché mi distrugge il pensiero che adesso, per quanto io possa combattere, non ti avrò mai. Perché non so come fare a dirti che ti voglio, senza farti capire che ho paura.”
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25.02.2017 3:08
“Stasera mi sono ubriacata e l'unica persona che volevo vedere eri tu ma non c'eri, come al solito. Tu non ci sei mai. Vorrei urlarti, scriverti che mi manchi, che ovunque vado mi guardo intorno con la malsana speranza di incrociare per un'ultima volta il tuo sguardo del cazzo. Mi manchi da far schifo e ti odio per questo, ti odio ma sei sempre e comunque il mio posto nel mondo.”
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