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#Batterista Metal Italiano
ladiesinrock · 4 months
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Aquiles Priester (W.A.S.P., Angra): clinic tour italiano a febbraio
BATERAS BEAT ITALIA è lieta di presentare il Tour Italiano di Aquiles Priester: Un’esperienza unica con uno dei più grandi batteristi metal di sempre. Sei pronto per un’immersione nella magia della batteria con uno dei più grandi talenti del Brasile? Aquiles Priester, il rinomato batterista di fama mondiale, è in arrivo in Italia a febbraio con un tour imperdibile! Cosa include il…
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tempi-dispari · 11 months
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Fil di Ferro: Torino fucina metallica
Contesto
Il 1979 è un anno denso di avvenimenti come lo sono pochi altri. Avvenimenti quasi tutti di pesante impatto globale e gravidi di conseguenze per il periodo a venire. Già il 1° gennaio, il riconoscimento della Cina comunista da parte degli Stati Uniti, lo scambio di ambasciatori tra Whashington e Pechino.
Cambia tutto tra le due sponde del Pacifico. Il 7 gennaio cade in Cambogia il regime di Pol Pot, uno dei più sanguinari della storia recente. Un poco più a Ovest, in Iran, il giorno 17 prende invece il potere un leader religioso rientrato da un lungo esilio a Parigi, Ruhollah Khomeini.
In Italia
In Italia il 1979 avviene l’assassinio del giornalista Mino Pecorelli, che ha voluto mettere il naso nei segreti di certe banche e della massoneria. L’incriminazione del governatore della Banca d’Italia Paolo Baffi e l’arresto del direttore generale Mario Sarcinelli per interesse privato in atti d’ufficio (accusa che poi cadrà).
Il delitto dell’avvocato Giorgio Ambrosoli liquidatore della banca di Michele Sindona. Arresto dei brigatisti Valerio Morucci e Adriana Faranda coinvolti nel caso Moro. Morte in un incidente aereo a Forlì del re dei cereali Serafino Ferruzzi. La fine del sequestro di Fabrizio De André e Dori Ghezzi, rapiti in Sardegna quattro mesi prima.
Per ricordare un fatto che ha tenuto a lungo le prime pagine dei giornali e che avrà echi negli anni successivi si deve tornare al 7 aprile. Un magistrato di Padova, Pietro Calogero, lancia una grande offensiva giudiziaria contro Autonomia operaia.
Tra gli arrestati figurano docenti universitari, intellettuali, giornalisti. Spicca il nome del professor Antonio Negri, Toni Negri. Gli inquisiti sono centinaia.
Nel 13 marzo nasce lo Sme, Sistema monetario europeo, antenato della valuta unica di oggi. Margareth Thatcher si prepara alla elezione del suo primo parlamento.
In questo contesto nascono i Fil di ferro
Storia del gruppo
I Fil di ferro sono un gruppo heavy metal italiano, formatosi a Torino nel 1979 per iniziativa del bassista Bruno Gallo Balma e del batterista Michele De Rosa.
La band è considerata, insieme a Vanadium, Strana Officina, Death SS e Bulldozer, una delle prime ad aver portato la musica metal in Italia, nonché una delle più importanti dello stesso.
Michele De Rosa e Bruno Gallo hanno formato il gruppo con il chitarrista Danilo Ghiglieri e il cantante Leonardo Fiore. Nel 1986 (dopo un demo tape del 1984 e numerosi concerti che danno una certa notorietà al gruppo) esce il primo album, Hurricanes, pubblicato da Il Discotto Records. Questo album viene registrato con il nuovo cantante Sergio Zara e il nuovo chitarrista Claudio De Vecchi.
Il titolo Hurricanes proviene dal nome del gruppo biker di cui facevano parte sia Michele De Rosa sia Bruno Gallo. Il disco è stato registrato da Beppe Crovella (tastierista degli Arti e Mestieri).
Nel 1987 per l’etichetta dischi Noi, con la produzione esecutiva di Mariano Schiavolini (ex membro del gruppo rock progressivo Celeste), i Fil di ferro registrano il loro secondo album, omonimo, che vede l’entrata del nuovo chitarrista Miky Fiorito, autore di tutti i brani del disco, arrangiati con il resto del gruppo.
Le registrazioni vengono effettuate in Cornovaglia con Guy Bidmead, ingegnere del suono di Rod Stewart e Motörhead. I Fil di ferro tengono anche un concerto presso l’Hammersmith Apollo di Londra, trasmesso dalla televisione italiana su Italia 1 nel programma Rock a mezzanotte.
La performance viene registrata e inclusa nella compilation Italian rock invasion.
Nel 1991 Sergio Zara è uscito dai Fil di ferro, lasciando il posto alla voce femminile di Giordy (Elisabetta Di Giorgio), con la quale la band ha registrato la ballata Give me your hand e girato un video clip per il mercato russo.
Nel 1992 per l’etichetta Axis Records è uscito il terzo album, Rock Rock Rock che vede la partecipazione del chitarrista russo Victor Zinchuk e di Roberta Bacciolo delle Funky Lips in veste di ospiti. In esso è stato ripreso Give me your hand registrata precedentemente da Giordy come singolo.
L’album ha presentato caratteristiche più hard rock/blues rispetto ai primi due lavori e vede Miky Fiorito anche nel ruolo di cantante. Nello stesso anno si è verificata la fine della collaborazione, durata quasi un anno, con Giordy.
Nel 1997 è entrato nel gruppo Piero Leporale alla voce, mentre il 1998 è tempo dell’ingresso di Francesco Barbierato al basso.
Nel 2004 esce a distanza di dodici anni dal lavoro precedente il quarto album, It Will Be Passion. Il disco è un rifacimento di vecchi brani e nuovi inediti.
Nel 2008 il gruppo cambia ancora formazione: escono dalla formazione Fiorito, Leporale e Barbierato, sostituiti da Gianni Castellino al basso, Alex Verando alla chitarra e Phil Arancio alla voce. Nel 2009 entrano in formazione Gianluca “Yes” Uccheddu alla chitarra al posto di Alex e Elvis Taberna al posto di Phil Arancio.
Con questa nuova formazione il gruppo ha abbandonato l’hard rock blues del terzo e quarto album ritornando ad un più duro heavy metal di stampo Saxon/Judas Priest che ha caratterizzato la band nei primi due album.
Nel settembre del 2012 è uscito It’s Always time, album contenente il rifacimento di Hurricanes con la nuova formazione, tre inediti e dodici brani tratti dai dischi più significativi.
In occasione del festival Acciaio italiano 2015, tenutosi a Modena il 31 gennaio 2015, si è verificato il ritorno alla voce di Phil in sostituzione di Elvis Taberna, che ha dovuto abbandonare il gruppo per motivi di salute. Elvis è rimasto nel giro Fil di ferro con mansioni amministrative.
Dopo pochi mesi nuovo cambio di formazione riguardante la voce: entra Paola Goitre al posto di Phil, con la quale sono in programma vari lavori live e in studio.
A inizio 2017 ritorna in formazione il chitarrista Miky Fiorito, il quale si mette subito al lavoro per comporre le canzoni che faranno parte del sesto album del gruppo. I riff di chitarra questa volta hanno un piglio epico ed è a seguito di queste nuove sonorità che nasce l’idea del concept album intitolato Wolfblood, che narra della mitologia nordica del RagnaRock, anche per via dei testi a tema ideati da Paola Goitre. Il nuovo lavoro viene pubblicato a ottobre del 2019.
Discografia Hurricanes (1986) Fil di Ferro (1988) Rock Rock Rock (1992) It Will Be Passion (2004) It’s Always Time (2012)
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gcorvetti · 11 months
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Domenica.
Oggi è il primo giorno di riposo dei tre che ho settimanalmente consecutivi, beh sono part-time, ma negli ultimi due giorni ho lavorato con la head chef che è nel ristorante da quando hanno aperto, 20 anni fa, e che è così puntigliosa e cagacazzo che anche una patata la fa friggere perché il peso deve essere quello. Ora levando questo modus operandi da puntacazzo, anche perché se lavori da 20 anni le misure le fai ad occhio e dovresti farle precise, risultano a me spesso precise tipo "metti 150g di pasta", prendo un bel pugno di pasta e boom sono 150g, culo? forse, ma se capita 8 volte su 10 magari si evita di perdere tempo in un momento dove ci sono 9 comande, va bè. Inutile continuare arrivo al punto. Capisco che sei estone e la cultura culinaria è limitata a carne e patate, zuppe improponibili e pesce affumicato che puzza come i barboni, ma se pensi che fare una cotoletta di pollo con sopra 3 cucchiaini di salsa allo yogurt, capperi, insalata e una copiona pioggia di parmigiano sia cucinare all'italiana, hai sbagliato mestiere. Come ho sempre detto ognuno fa quel che vuole, ma onestamente la nostra cultura viene traviata da gente che forse in un ristorante italiano vero non ha mai mangiato oppure l'ha fatto in pseudo ristoranti come il suo; mi viene in mente un video (penso tratto da un film) di Zalone che mangia uno spaghetto fatto da un inglese e poi gli rimuove l'insegna "ristorante italiano", beh siamo più o meno la; chiudendo sto discorso dico che me ne frega una mazza non li ho fatti io i piatti e se i clienti nonostante tutto vengono a mangiare (qua ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, ma saltiamo) vuol dire che nei 20 anni che siete aperti avete avuto culo oppure che le persone di questo luogo al confine del mondo non sappiano cosa sia la cucina è palese.
Cambiamo discorso, ieri ho notato che nonostante qualche mese fa un amico ha dichiarato la band metal in cui suona da una vita sciolta, la band in questione sono gli Schizo (abbastanza conosciuti ed apprezzati nell'ambiente), il chitarrista ha postato una nuova foto con la nuova formazione e l'arrivo di un nuovo lavoro; quindi la band in realtà non si è sciolta ha solo cambiato elementi, mi dispiace e sono sicuro che senza quelli vecchi non saranno più la stessa cosa, non per l'amicizia che ho, ma conosco Dario e so che come batterista è più che affidabile e creativo. Quello invece che ho notato è che nella foto le facce dei tizi hanno quella arrabbiatura classica che di solito hanno tutti gli elementi della band metal, ma perché? Cioè è uno stereotipo oramai consolidato? Come quello dei metallari che devono avere più toppe possibili sul giubbotto e una maglietta con il nome di una band incomprensibile? Poi però li senti dire "noi siamo diversi", diversi da chi? Forse vestite diversamente, ma avete comunque la stessa mentalità di appartenenza che hanno tutti gli altri, i punk, i gotici ecc ecc. Non critico chi va in giro pieno di nomi di band o quel che vuole cazzi suoi, ma il fatto di sentirsi differenti quando in realtà si è uguali a tutti quelli che si etichettano per appartenere ad un gruppo ben distinto di persone. Parentesi, conosco metallari che vanno vestiti normali senza borchie e toppe, ma anche persone che ascoltano altri tipi di musica e stili di vita. Ma è proprio questo che non mi cala, fare parte di una corrente che non ha nulla di diverso da quella di 30-40 anni fa, perché non c'è evoluzione nei generi ma fossilizzazione e chiusura mentale, il riff, l'assolo, il ritmo, tutte cose secondo me superate, perché l'assolo, per esempio, tranne che ti chiami Satriani o Steve Vai o Guthrie Govan, sarebbe meglio che non lo fai perché spesso, soprattutto dal vivo, si cerca di fare qualcosa che va oltre le proprie possibilità cadendo di fatto in un'accozzaglia di note fatte male e all'orecchio risultano ad cazzum. Va bè mi sono dilungato e tanto se fanno le foto con le facce incazzate o si vestono in un certo modo, fotte sega, fate quello che volete, ascoltate la musica che volete, restate incatenati a quello che volete, il problema è vostro.
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danzameccanica · 3 years
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Una parte di me continua ancora ad avere una reazione di repulsione nei confronti dei Deafheaven. Sunbather era un disco che mi aveva in qualche modo disorientato ma anche se non riesco a dire che sia un capolavoro non riesco nemmeno a dire l’opposto. Quello che non mi è piaciuto sta negli album successivi. Ormai non riesco più a mandare giù quelle chitarre alternative-shoegaze; quelle sonorità alla Editors post 2007. Produzioni bellissime, cristalline, delay e chorus nella reinterpretazione contemporanea dello shoegaze rigorosamente mischiato col dream-pop. E se prima del 2010 mi meravigliava ascoltare gruppi come Alcest, Lantlôs, Les Descrets ecc. ora ci sono alcuni suoni che mi rimangono sul groppone. In particolare nei recenti Deafheaven odio ancora questo passare dalle parti più sognanti al canone blackmetal così, di netto, senza sfumature. Ammetto che ancora mi viene di prenderli a schiaffi quando vedo le loro foto promozionali pieni di odiosi sincretismi contemporanei (felpa dei behemoth, t-shirt di Morrissey o dei Portishead, giacca di lana, chiodo di pelle, parka, occhialini da hipster).
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Però quello che hanno fatto con Infinite Grain non è un salto di qualità ma sono finalmente a far quadrare un cerchio. Possiamo dire che hanno quasi fatto cadere totalmente la maschera del metal estremo per creare una configurazione ibrida fra alternative rock anni ’90 e le atmosfere dream-pop anni 80. Ci sono influenze che vanno dai Chameleons, ai The Wake agli Slint, ai Sunny Day Real Estate. Ma nelle ispirazioni contemporanee si possono carpire pure gli A Perfect Circle o i Nothing. “Great Mass of Color” è tanto perfetta quanto orecchiabile; si sente in fondo alle strofe che il batterista viene dal mondo hardcore perché sicuramente un batterista più rock classico non le chiuderebbe così. Fraseggi e assoli vengono direttamente dal mondo alternative rock anni ’90 mentre la classica accoppiata voce calda + chitarre da sogno attinge a piene mai dai Piano Magic o dai Porcupine Tree (”Lament for Wasps”). Other Language, per gli ascoltatori più vicini al mondo gothic metal italiano, richiamerà tanto i Klimt1918 quanto i Novembre, ma la scelta delle sonorità dei Deafheaven strizzerà l’occhio sempre più agli anni ’80. E poi, quell’ibrido che vira sulla musica estrema si rivela alla fine di giusto un paio di brani (”Mass of Color ad esempio ), aumentando piano piano gli overdrive; giuro che compaiono anche gli screaming ma sono lontani, dilatati, rarefatti… ed emergono in maniera naturale quando alla fine, il brano, si è completamente disvelato. “Mombasa” ha perfino un accenno di leggero synth moroderiano in sottofondo, bisogna andare a cercare sotto gli strati sonori, dove i Deafheaven hanno nascosto le loro foto del passato. Emergono ancora, per un’ultima volta le urla e la rabbia delle origini, ma ora questa feralità emerge in modo organico, alla fine del viaggio (stupendo il fraseggio di chitarra verso la fine, sopra i blast-beat), quando abbiamo smosso piano piano la sabbia intorno a noi, fino a farci cadere nel buco, scavato quasi a forza di carezze.
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amyleeevitalia · 3 years
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Articolo tradotto in italiano:
Amy Lee, la voce del rock all'inizio del secolo
La cantante e autrice della band Evanescence, Amy Lee, è tornata sul ring con un nuovo album in questi giorni: The Bitter Truth.
Quando il secolo scorso è finito, è nato il rock “nü metal”, uno stile che ha attinto a varie fonti: heavy metal, industrial rock e il rap più tagliente. Band come Linkin Park, Limp Bizkit, Deftones o Rage Against The Machine (risparmiando tutte le possibili distanze tra loro) erano maestri e signore del rock in inglese. Fu in questo contesto che emersero gli Evanescence , una band guidata dalla cantautrice Amy Lee .
Fallen, il primo album.
La foto di Lee è suonata con contrasti, proprio come la musica del gruppo: un rock duro e denso, intriso del suono distorto della chitarra e in cui la voce potente - e allo stesso tempo eterea - di Lee aleggiava come quella di Una sirena. La combinazione ha conquistato milioni di persone, che hanno acquistato il primo album grazie a successi come Bring Me To Life, Going Under e My Immortal , e catapultato la band alla fama.
Ovviamente, gran parte del fascino degli Evanescence è la stessa Lee, una bruna con uno sguardo intenso e dagli occhi azzurri. Il carisma e la centralità di Lee nella band sono tali che persino il batterista a volte molto stravagante Will Hunt viene messo in ombra.
Lee è nato 39 anni fa nello stato della California e fin da giovane ha sviluppato l'amore per la musica. Suo padre era l'ospite di un programma radiofonico musicale e lei ha ricordato in una nota dello scorso anno che c'erano sempre canzoni che suonavano a casa sua. "Mio padre portava sempre nuova musica e qualche volta andavo a vederlo alla radio dove suonava dischi su un grande impianto audio che aveva e ballava".
La famiglia si trasferì più di una volta e alla fine si stabilì nella città da cui Bill e Hillary Clinton, tra gli altri, partirono, o Little Rock (un bel nome "Stephen King").
Secondo la leggenda, il chitarrista Ben Moody ha sentito Lee fare una cover di una canzone di Meat Loaf ed è venuto a proporgli di suonare insieme. Entrambi reclutarono altri musicisti e già come gli Evanescence registrarono diverse canzoni che vendettero nei loro concerti come gruppo indipendente. Quelle prime registrazioni (tre EP e un album chiamato Origin ) sono molto apprezzate dai fan del gruppo, anche se a Lee non piacciono molto. "Sono come il diario intimo di una persona molto giovane che mi vergogno un po 'di mostrare, ma mi ricordano tutto il tempo", ha detto l'anno scorso.
Una grande etichetta, Epic, li firmò e pubblicarono Fallen. MTV era ancora un canale importante per la musica e il rock alternativo aveva occupato lo spazio più grande nel genere dopo il ritiro del grunge dopo la morte di Kurt Cobain (Nirvana). Gli Evanescence si sono scontrati frontalmente con il successo commerciale e artistico. Ora, quando Lee ripensa a quegli anni, dice che tutte le ripercussioni sono arrivate a lui forse troppo rapidamente.
In un video in cui racconta come sono stati quegli anni, la cantante ricorda che diversi eventi le hanno tolto parte del divertimento che avrebbe potuto provare. “Vuoi arrivare lì, al successo e alla fama, con tutta la tua anima. Quando sono arrivato, quando mi sono visto in un video su MTV o mi sono sentito alla radio, non potevo crederci. Allo stesso tempo, molto sta accadendo. Mio fratello era malato e io non ero mai a casa. Abbiamo avuto problemi nella band e abbiamo dovuto fingere che andasse tutto bene. Inoltre, ero contrario all'idea di avere una voce maschile nelle nostre canzoni. Quella era un'idea dell'etichetta che voleva mettere qualcosa di più "familiare" nella nostra musica, in modo che raggiungesse più persone ”.
Lee si è arrabbiato così tanto che ha sbattuto la porta ed è tornato a casa. Alla fine ha riconsiderato ed è tornato a Los Angeles (la città in cui si era trasferito con il resto dei musicisti) e ha accettato di registrare la canzone Bring Me To Life con la voce del cantante della band 12 Stones Paul McCoy come ospite.
È relativamente comune per i musicisti rock anglosassoni lamentarsi di ciò che le loro etichette discografiche vogliono imporre o suggerire loro, ma dato il successo del primo singolo degli Evanescence, è ragionevole pensare che, dopotutto, ci fosse qualche motivo nel idea che Lee ha respinto in prima istanza. È che sembrava avere sempre un carattere forte e il desiderio di "non appartenere" ai più accettati e convenzionali. “Fin dalla tenera età, sapevo che non volevo essere cool. Volevo essere strano. Che mi vedi e fai una smorfia ”.
Lo spirito di Lee si è calmato quando Epic ha finalmente pubblicato Going Under come secondo singolo dall'album. Quella era la canzone che voleva far conoscere per prima, non Bring Me To Life. Senza una voce maschile ma con molto successo commerciale, la ripercussione della canzone ha fatto sentire Lee un po 'più a suo agio con il momento della band che era l'headliner.
Comunque, guardando indietro, il destino del gruppo è stato deciso. Dopo quell'esplosione di popolarità e vendite, la band ha intrapreso un tour e lì le differenze interne sono state accentuate: Lee voleva fare qualcosa di diverso, unico ("Tutti i miei idoli musicali, siano essi Nirvana o Björk, avevano uno stile che non somigliava l'un l'altro). to nothing "), mentre il chitarrista e co-cantautore Ben Moody aveva una sensibilità più pop e conciliante verso ciò che pensava il pubblico potesse desiderare. Tra la permanenza del cantante e il chitarrista, la scelta non è stata complicata: ciao Moody.
Tre anni dopo Fallen, uscì il secondo album, The Open Door , ma non era rimasto molto dello slancio interno che aveva guidato Lee e gli altri nei loro primi giorni. Era il canto del cigno per il primo palco della band.
Da sola, Lee ha provato a essere una compositrice di colonne sonore di film e non è andata affatto male. Ha composto la musica di scena per diversi lungometraggi, da solo o con altri, come War Story (2014), con Ben Kingsley e Catherine Keener. Ma di tanto in tanto, nelle interviste, ha accennato a un possibile ritorno della band che aveva comandato in quel momento. Fino al 2015 e in Giappone il gruppo è tornato sul palco. I musicisti non avevano nuove canzoni, ma i successi del passato sono stati sufficienti per risvegliare l'interesse dei fan di lunga data e anche dei fan più giovani.
Il gruppo ha pubblicato un album di versioni orchestrali, Synthesis, per sostenere un rinnovato interesse prima di tornare con nuove canzoni. The Bitter Truth è uscito il 26 marzo. "Per me, ha perfettamente senso che un nuovo disco degli Evanescence esca in questi giorni, che sono la fine dei tempi", ha detto (supponiamo ironicamente). Il gruppo ha già visto in anteprima più di una nuova canzone sul proprio canale YouTube e la voce di Lee è ancora lì, intatta.
La politicizzazione di Lee
Per la campagna presidenziale degli Stati Uniti dello scorso anno, in cui vinse Joe Biden, Lee ha autorizzato l'uso di molte delle canzoni degli Evanescence per incoraggiare le persone a registrarsi per votare. I quattro anni di Trump come presidente hanno fatto arrabbiare Lee. “Mi sono stancato di tante bugie, mi sentivo molto frustrato. Non possono esserci due verità. Deve essercene solo uno ", ha detto a Consequence Of Sound. In particolare, Lee ha regalato una recente canzone vintage - chiamata Use Your Voice - per cercare di sensibilizzare sull'importanza del voto, ma soprattutto come dichiarazione femminista. Ispirata al caso di una donna abusata sessualmente, la canzone vuole essere una fonte di empowerment in modo che le donne che sono state discriminate o maltrattate non tacano. “Non volevo essere troppo esplicito e politico, ma sono orgoglioso di aver contribuito al cambiamento. E ci deve essere di più ", ha detto a proposito di uno dei suoi contributi al dibattito politico nel suo paese. Anche se anche lui non pensa che vada tutto bene. "Qualcosa cambia. Quando ero più giovane, c'erano molte meno donne nel rock. Non che ce ne siano molti adesso, ma le menti di molte persone sono più aperte ora ".
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axorgath · 4 years
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🥁CHAD🥁
✨Nome: Michael Truman
✨Alias: Chad Keeble,Chaddin,Mike
(Pronuncia "Ciad Kibol")
✨Data di nascita: 20/03/1995
✨Luogo di nascita: Londra
✨Età: 24
✨Occupazioni: Batterista
✨Genere: Maschio
✨Specie: ibrido volpe artica e volpe rossa
✨Orientamento sessuale: eterosessuale
✨Religione: agnostico
✨Origini: norvegesi e italiane
✨Colore degli occhi: grigi
✨Colore dei capelli: biondi (tinti) rossicci (naturali)
✨Colore pelliccia: banco con delle macchie rossicce
✨Altezza: 1.65m
✨Peso: 59 kg
✨Gruppo sanguigno: A
🥁Carattere🥁
Chad ha un carattere molto particolare.Non si vergogna di dire in giro che ama i soldi e la fama,e che farebbe di tutto per un po' di notorietà.
Allo stesso tempo non vuole essere ricordato come un personaggio negativo,anche perché non lo è, quindi cerca di essere famoso ma in positivo.
Ama fare divertire chi gli sta intorno e gli piace sentire le risate dei suoi amici.
Il suo difetto principale è che non riesce a prendere seriamente le cose,e anche lui non riesce ad essere serio neanche un attimo, infatti durante i discorsi seri si allontana.
Ha anche una passione morbosa per il cibo che spesso sfocia in dipendenza, infatti,se non mangia qualcosa per un ora inizia ad avere le allucinazioni.
Ama la musica, infatti camera sua è cosparsa di CD divisi per categorie.
Chad soffre di alcuni difetti a livello labiale come la balbuzie e la dislessia,anche se nel primo caso in qualche modo riesce a controllarlo.
🥁Storia🥁
Chad nasce a Londra il 20/03.
Figlio di una madre norvegese e un padre italiano, Chad verrà abbandonato alla nascita di fronte ad un orfanotrofio Cristiano in un piccolo paesino dove passerà il resto della sua vita fino ai 18 anni.
La vita nell'orfanotrofio è davvero difficile per lui.
Fin da piccolo è sempre stato un ragazzo iperattivo e "disturbatore" e questo non giocava a suo favore,per via delle rigide regole dettate dalle suore.
Spesso e volentieri veniva rinchiuso in uno sgabuzzino tutta la giornata a riflettere o pregare senza aver mangiato ,e questo darà problemi alla sua crescita.
Non avrà una vera e propria infanzia perché nell'orfanotrofio non era permesso giocare o uscire se non per andare a scuola, e fu per questo motivo che sviluppò la passione nel fare divertire le persone,alimentato anche dalla sua iperattività.
Nel primo anno di asilo in mensa incontrò la sua prima amica,Choi (Pine),una timida bambina solitaria con cui trascorrerà tutta la vita.
Alle elementari sarà molto popolare sia tra i bambini che tra gli insegnanti e non avrà problemi a farsi degli amici, anche se rimarrà  sempre fedele a Pine, nonostante non siano nella stessa classe.
Nel corso delle elementari avrà dei problemi perché le diverse famiglie intenzionate ad adottarlo su ricrederanno appena vedranno il suo modo di fare, quindi passerà altri cinque anni della sua vita in orfanotrofio.
Alle medie rimarrà con il suo gruppo di amici e svilupperà il suo rapporto con Pine non stando sempre nella stessa classe, diventando inseparabili.
Ma le complicazioni arriveranno a livello di salute.
Infatti, nonostante i suoi 13 anni era ancora alto 1.30 e pesava 25,5 kg, ovvero l'altezza e il peso medio di un bambino di 8 anni.
Inizialmente nessuno ci fece caso,fino a che non iniziò ad avere mancamenti e diversi problemi di stanchezza e mal di testa continui.
Arrivato il dottore disse che il tutto era causato dalla malnutrizione dell'orfanotrofio e che per guarire avrebbe dovuto ricominciare a mangiare tutti i giorni un po' per volta per poi ritornare a mangiare regolarmente.
Nonostante le avvertenze del dottore però,le suore ignorarono il tutto continuando a lasciarlo per giorni senza mangiare.
La svolta decisiva arriverà alle superiori.
Li comincerà a ribellarsi alle suore insieme agli altri ragazzi dell'orfanotrofio, mangiando senza permesso anche d'avanti a loro e minacciando di denunciarle se non glielo avessero fatto fare.
Alle superiori succederanno anche altre cose interessanti.
In primis imparerà a suonare la batteria e comincerà a sviluppare la sua passione per la fama.
Comincerà a diventare più estroverso e spigliato di quello che era e si farà un sacco di amici.
Il suo unico scopo ormai è diventare famoso e conosciuto, quindi farsi più amici possibili è la prima cosa da fare.
Grazie alla sua simpatia diventò in poco tempo molto popolare nel suo paese.
All'età di 17 anni,Pine se ne andrà a studiare in un altra nazione,ma prima di andarsene manderà una lettera anonima a Chad dandogli un indirizzo e dicendo che se voleva dare una svolta alla sua vita doveva andarci.
Andato all'indirizzo si trovò d'avanti un ragazzo e una ragazza,che cercavano un batterista per la loro band ancora senza nome.
L'arrivo di Chad nella band nel 2009 sarà la ciliegina sulla torta dato che sarà lui a dare il nome e il concept.
Così nacquero i "Saturn's Other Rings" (abbreviato in "Sol!") ,una band alternative indie-rock che si contraddistingue per i video musicali animati da Chad stesso,di cui Chad farà il batterista insieme ai suoi compagni,Momo come voce e chitarrista e Yong come voce e bassista.
Grazie all'avvento dei social i Sol! diventarono molto popolari.
Dopo il diploma Chad decide di inscriversi all'università per diventare psicologo.
Tre anni dopo la band avrà un boom per via dell'arrivo di Kira nella band,anche se inizialmente Yong e Momo non volevano,ma lui insistette.
Tre anni dopo tornerà Pine,e li scoprirà che in realtà è la sorella di Yong,ed era stata lei a mandagli la lettera sapendo che il fratello aveva bisogno di un batterista.
Nello stesso anno su fidanzerà con lei.
Negli anni seguenti, oltre a laurearsi, Chad verrà inviato insieme al resto della band a diversi podcast e interviste,che renderanno il personaggio di Chad più chiaro.
Chad infatti diventerà famoso per via del fatto che a ogni domanda lui racconterà degli aneddoti sulla sua vita insieme agli altri ridendo e scherzando insieme.
Nel 2020 finalmente ripreso dal suo blocco artistico, farà uscire con il resto della band l'album "Sentimental".
🥁Curiosità🥁
✨Il suo genere musicale preferito è l'Aliencore*,e inizialmente aveva proposto di diventare una band aliencore .
✨La bruciatura sul labbro inferiore se l'è procurata da piccolo cercò di cucinare e si schizzò l'olio. bollente in faccia, effettivamente dovrebbe avere bruciature su tutto il volto ma sono invisibili
✨Nonostante sia intonato e abbia una bella voce evita di cantare per via dei suoi problemi labiali
✨I suoi anelli hanno un significato.
Sono sulla mano sinistra, simbolo della creatività.
Uno sul pollice, simbolo della schiavitù
Uno sull'indice, simbolo del successo
Uno sull'anulare, simbolo del matrimonio
Vorrebbe star a significare che è innamorato dal successo,ma allo stesso tempo schiavo.
✨Non ha mai scritto un testo per la band, perché considerati troppo disgustosi (non brutti,ma rivoltanti).
*È un sottogenere del metal ispirato alla fantascienza
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REcenzionE del nostro album L'ALBA SUL MIO NOME su Classix :D ;) <3 "Storie di incantesimi e ponti illumi- nati I veneti fondono la storia del grunge con ele- menti presi in prestito dalla musica indiana e africana. Scorrendo le tracce di ‘L’Alba Sul Mio Nome’, titolo evocativo al pari di quasi tutte le liriche, non possono non venire in mente realtà del rock italiano anni ‘90 che tentarono, allora con audacia, lo stesso in- crocio di stili e culture. Un’operazione a ritro- so che vi costringerà a recuperare i migliori dischi di Ritmo Tribale, Anhima, Timoria (nei crediti troviamo pure Sasha Torrisi) e Karma (dei quali viene ripresa ‘Terzo Millennio’ con la partecipazione del batterista Diego Besoz- zi), ma i tempi sono cambiati e la loro attitu- dine ed uno spiccato gusto melodico ben si adattano ai nostri giorni, così carichi di ten- sione. Le qualità di Carlo Cappiotti (Faccia- scura, The Last Drop Of Blood) e Andrea Fe- rigo (Ranj) sono risapute, ma con questo nuovo progetto potrebbero emergere ulte- riormente. (Lorenzo Becciani)" su CLASSIX METAL & CLASSIX! Magazines Lorenzo Becciani ------------------------- #rock #metal #grunge #italianrock #rockitaliano #lalbasulmionome #terzomillennio #incantesimo #ilponteilluminatodiocchichiusi #magazine #musicmagazine #instagram #instarock #mantrafusion #indierock -------------------------- andrea ferìgo Andrea Ferìgo Damiano Hinegk Andrea Sbrò Sbrogiò Anna Guglielmini Carlo Cappiotti Diego Besozzi Sotto il Mare recording studios Claudia OrDie Francesco Cappiotti Luca Tacconi Byron Hosking The Lab Recording Studio London VREC Music Label Andromeda Relix Gianni Della Cioppa K-PAX Booking agency & Management Sasha Torrisi (presso Verona, Italy) https://www.instagram.com/p/B4ipKzdod1l/?igshid=1vddntqdcslyf
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musicultura-blog · 5 years
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Franz Di Cioccio a Musicultura: “Vi racconto come abbiamo vissuto il Rinascimento della musica italiana”
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A parlare della Premiata Forneria Marconi, pietra miliare della storia del Progressive Rock e leggenda internazionale fin dagli anni ’70, è Franz Di Cioccio, frontman e batterista della band, ospite de La Controra e della prima Serata Finale di Musicultura; mercoledì 19 Giugno, l’artista ha raccontato le tappe del Rinascimento della musica italiana e di quando nel ’74 registrò un disco live tra il verde e i grattaceli, nell’Hyde Park di New York. Poco prima dell’incontro con il pubblico al Palazzo Conventati, Di Cioccio ha rilasciato questa intervista alla redazione di Sciuscià.
Vi esibite senza sosta dagli anni ’70, siete reduci dall’intenso tour mondiale “Emotional Tattoos tour”, che ha fatto tappa in Giappone, in America, nel Regno Unito e nel nostro Paese. Come accoglie il pubblico internazionale la vostra musica?
Bene, abbiamo abituato il pubblico tanto tempo fa alla nostra musica. Difatti, abbiamo iniziato presto a suonare all’estero, pensando fosse troppo riduttivo esibirci solo nel nostro Paese, considerando che il confronto con altre persone ci avrebbe offerto ulteriori possibilità di crescita. Siamo incuriositi dalla continua ricerca di stimoli e suoni: è la chiave del mestiere di musicista. Mano a mano questa strategia si è consolidata, di pari passo al nostro confronto con più tipologie di ascoltatori. Il coronamento della scelta di suonare all’estero è stata la vincita, lo scorso anno, del titolo di Band Internazionale all’International Prog Awards, dopo un contest del Prog Magazine inglese, rivolto a lettori di tutto il mondo. Ci capita spesso di cantare in italiano, fuori dal nostro Paese. Infatti “Emotional Tattoos” è stato registrato nella doppia versione. Nonostante questo, nell’ultimo concerto londinese abbiamo cantato in lingua originale per la melodia, la dolcezza e la poesia di alcuni testi.
Una carriera al fianco di De André, la vostra. I brani di Faber appartengono anche a questa nostra società, cinica e disincantata. In che modo, oggi, è possibile raccontare quelle tematiche cantate da Fabrizio, che continuano a essere ancora attuali?
Il nostro incontro con De André è stato un evento eccezionale, nato da una mia intuizione. In America abbiamo constatato che i generi sono rispettati e non vengono discriminati, perché chi fa musica fa parte del tessuto sociale e culturale del Paese: nascevano infatti collaborazioni molto interessanti tra cantautori e band; basti pensare a Jackson Browne con gli Eagles o Bob Dylan con i The Band. Il pubblico italiano però non era abituato a questi incontri e a questi approcci alla musica. La PFM aveva già lavorato con Fabrizio per “La buona novella”; un giorno ci venne ad ascoltare a Nuoro e ci invitò a pranzo. Ne approfittai per fargli una proposta indecente, prendere coraggio e fare quello che nessuno in Italia aveva mai fatto. Inizialmente titubante, vista la sua natura ostinata e contraria, disse “Belin, è pericoloso!? allora lo faccio!”. Abbiamo messo a sua disposizione un patrimonio musicale. Tutto questo non ha segnato solo la storia della nostra discografia, ma anche il senso della musica in Italia, dimostrando che la condivisione artistica, nella nostra ricerca e sperimentazione, avrebbe dato un grande apporto alla diffusione della poetica dei suoi testi all’interno delle canzoni.
La fruizione e la produzione della musica subiscono continuamente evoluzioni. In che modo vi approcciate ai cambiamenti, sempre più frequenti, del mercato musicale?
Non credo nel mercato musicale, propenso soltanto alla vendita dei dischi, magari di quelli più orecchiabili. Confido però nel talento delle persone. Non esiste un genere che ti fa vendere con assoluta sicurezza; esiste la capacità dell’artista, che dà la giusta carica all’animo. A discapito dei fenomeni indotti, quelli spontanei sono più duraturi perché più liberi. Non c’è una regola per arrivare al “successo”, participio passato del verbo succedere. Prima bisogna produrre un bel disco; solo quando è successo, allora arriva il successo.
La vostra storia è segnata da tanta musica e innumerevoli collaborazioni. Qual è il prossimo progetto della PFM? 
Quest’anno abbiamo fatto la tournée “PFM canta De André Anniversary”, perché spesso le cose belle in Italia non vengono ricordate. Eppure, ci sono state 45 date sold out, 6 delle quali solo a Milano. Abbiamo suonato con rigore e con maestria, ma soprattutto con passione. Fabrizio è come un’autostrada: ti fa viaggiare dove vuoi, sapendo che sarà un viaggio lungo. Il prossimo progetto? Fare un disco diverso, quindi non sapere cosa riserverà il domani. Nel futuro c’è l’intrigo, che manca nella replica di una cosa che ha già il profumo di successo. Se scaviamo attraverso le emozioni, tra i ricordi e tra i viaggi, arriverà un’idea nuova: quello sarà il prossimo album!
Quale consiglio dareste agli otto vincitori di Musicultura, per vivere una carriera premiata e fortunata come la vostra?
Uno dei consigli più semplici: essere quello che si è e mai quello che si vuol sembrare. Per fare heavy metalnon basta comprare un chiodo e suonare la chitarra bassa; l’hanno già fatto. Bisogna raccontare ciò che ci fa gioire o soffrire. Non tutti i sogni vengono subito a galla; qualcuno diventerà realtà inaspettatamente.
Loretta Paternesi Meloni
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999binario1-blog · 6 years
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È un brutto posto dove vivere in collaborazione con 999
Presenta: È un Brutto Duo
21/04/2018 h 21.00
Circolo ARCI Binario 1
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BOLOGNA VIOLENTA (TV - Drunkcore Power Duo) Progetto nato nel 2005 da un’idea di Nicola Manzan, violinista, polistrumentista e produttore trevigiano. Ha lavorato in studio e dal vivo con artisti italiani ed internazionali, tra cui Jesu, Menace, Igorrr, Baustelle e Fast Animals and Slow Kids. Dalla fondazione del progetto ha pubblicato sotto questo pseudonimo cinque album, vari ep, split e remix. I suoi lavori sono caratterizzati da sonorità estreme, in cui le batterie elettroniche vengono arrangiate con chitarre grindcore e orchestre classiche. Le tematiche affrontate sono per lo più riferite ai drammi della vita, al forte contrasto tra l’essere umano e il mondo che lo circonda, ma soprattutto al diffcile rapporto tra gli esseri umani stessi. Nel 2015 il progetto è diventato un duo con l’ingresso in formazione di Alessandro Vagnoni come batterista dal vivo e polistrumentista in studio. Ha collaborato con band death metal quali Dark Lunacy, Resurrecturis, Infernal Poetryed è titolare del progetto BUSHI.
Cani Dei Portici (BO - Dogcore Power Duo) Esordiscono nel 2013 con Cave Canem, uscito per Toten Schwan Records / L’Odio Dischi / È un brutto posto dove vivere, che viene ristampato l’anno successivo. Abbaiano per tutta Italia con Bologna Violenta, Bachi Da Pietra, Giorgio Canali, Marnero, Zu, Ornaments, Storm{O}. Latrano al MEI e in svariati festival della penisola. Nel 2016 esce Due, per Dischi Bervisti / Toten Schwan Records / Vollmer Industries / Santa Valvola Records / È un brutto posto in cui vivere / L’Odio Dischi / Oh! Dear Records / Effetti Collaterali Records. Cani Dei Portici, decibel & hardcore canini, sono: Demetrio Sposato (batteria) e Claudio Adamo (chitarra e voce). Cave canem.
Nadsat (BO - Mathcore Power Duo) Duo Italiano sperimentale / Noise / Math con base nella Bassa Bolognese ritorna in veneto con le battute finali del "Cruderie Tour".
I Need a Plastic Face (TO - Eletric Organ Bass Duo) Band di Torino. Entro la fine del 2017 fondano uno studio nel seminterrato e comprano un organo elettrico - un Farfisa Matador - e iniziano a scrivere le canzoni che faranno il loro album di debutto "Knicks Knacks", che è stato registrato e mixato in 48 ore. L'influenza principale viene da The Velvet Underground in termini di coesistenza tra dissonanza e armonie pop; ma si può effettivamente trovare la rilevanza della musica elettronica, dello shoegaze e del noise rock. Sono disposti ad esprimere un'identità precisa, suggerita dallo spazio in cui si svolgono le prime prove, specialmente di notte.
Grafica a cura di Mattia Laureti
CIRCOLO ARCI BINARIO 1 | Piazzale Duca D'Aosta, Treviso *************************** Contributo responsabile di 5 € Ingresso riservato ai soci ARCI, con possibilità di tesseramento in serata *************************** Il circolo, situato di fianco alla Stazione Ferroviaria di Treviso è raggiungibile in treno, bici, a piedi (15 minuti a piedi dal centro) e in auto con possibilità di parcheggio nelle vie laterali adiacenti.
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Vanadium, la potenza della coerenza
I Vanadium sono una band di lunghissimo corso che ha fatto da apripista per molti gruppi. Soprattutto una band che è riuscita ad arrivare a 150mila dischi venduti. Una cifra davvero imponente, un risultato difficilmente eguagliabile in terra italica. Soprattutto per un gruppo metal. Questo piccolo e breve scritto vuole rendere omaggio alla carriera e all’ideale che i Vanadium hanno rappresentato e ancora rappresentano.
Contesto storico
E’ un anno caratterizzato da una maggiore distensione a livello politico e sociale. Si assiste ad un graduale ritorno a quei valori e a quegli affetti che sono stati accantonati negli ultimi anni a causa dei venti rivoluzionari e progressisti che hanno soffiato a lungo nel nostro Paese.
Anche i ragazzi della contestazione finalmente abbandonano i loro propositi bellicosi. Ora vogliono solo ballare e divertirsi: sono stanchi di tirare sassi. Nasce una nuova scienza destinata ad un grande futuro: l’ecologia, che sensibilizza l’opinione pubblica sullo studio e la salvaguardia dell’ambiente.
Per il settore economico il 1979 è un anno contraddittorio. Se da una parte si ha un notevole incremento della borsa, dall’altra l’inflazione cresce in maniera smisurata.
Al cinema escono due grandi film: “Il cacciatore” di Michael Cimino e “Apocalipse now” di Francis Ford Coppola, entrambi sul tema della guerra in Vietnam. Tra gli italiani da segnalare “L’ingorgo” di Luigi Comencini, con il grande Alberto Sordi.
E’ di quest’anno una straordinaria novità per l’ascolto della musica: viene commercializzato il walkman, che permette di sentire le cassette camminando.
Un grande atleta italiano, Pietro Mennea, stabilisce a Città del Messico un record ineguagliabile nei duecento metri piani fermando il cronometro a 19″72. Resterà imbattuto per ben 18 anni.
In televisione iniziano le trasmissioni di Raitre. L’indimenticabile Massimo Troisi, con Lello Arena ed Enzo De Caro, danno vita alla “Smorfia”, storico gruppo di cabaret che trionfa nello spettacolo di Pippo Baudo “Luna Park”, che segna anche il debutto televisivo di Hether Parisi. Dall’America arriva la fortunata serie televisiva “Charlie’s angels”.
Fa scalpore il rapimento di Fabrizio De Andre’ e Dori Grezzi che vengono sequestrati in Sardegna. Saranno rilasciati solo dopo qualche mese dietro pagamento di un riscatto di alcune centinaia di milioni.
Tra le curiosità dell’anno da segnalare il boom del Monopoli, il famoso gioco da tavolo. La Nasa lo destina addirittura agli astronauti che dovranno partire per Marte e che dovranno fare a meno del sesso per tre anni, giustificando la cosa con il presupposto che, il gioco, rappresenti una valida alternativa all’attività sessuale per la serrata atmosfera di competizione da esso creata.
Si verifica quest’anno un fatto inedito dal punto di vista musicale: l’apertura alla musica occidentale nell’URSS di allora. Elton John è la prima pop star ad esibirsi laggiù davanti ad una folla impazzita.
Lucio Battisti ci regala un altro dei suoi grandi successi: “Una donna per amico”. Lucio Dalla e Francesco De Gregari girano l’Italia con “Banana Republic”, un concerto memorabile dal quale viene tratto anche un album di successo.
Il popolo delle discoteche impazzisce per “Le freak” degli Chic, “I will survive” di Gloria Gaynor e la mitica “Born to be alive” di Patrick Hernandez, dischi che rappresentano ancora oggi dei riferimenti assoluti della straordinaria ondata musicale dance della fine degli anni ’70. (fonte Favolosianni.it).
In questo contesto nascono i Vanadium.
Le origini
Il gruppo fu fondato a Milano nel 1979 dai chitarristi Giorgio Occhipinti e Adriano Nava, ai quali si aggiunsero, dopo alcune ricerche, il bassista Gianfranco Ghislotti, il batterista Franco Avella e il cantante Rino Squillace.
Il nome della band fu scelto da Pepe Nicola nel marzo del 1979 che in quel momento suonava le tastiere nel gruppo due punti con Giorgio Occhipinti e Rino Squillace dato che lavorava in un’azienda metalmeccanica e sulle chiavi inglesi erano marcate cromo vanadium. Dopo alcune prove, Nava fu allontanato dalla band che iniziò le ricerche per un nuovo chitarrista.
Ben presto, il quartetto si imbatté nel giovane Stefano Tessarin, ex membro dei Kaos Rock, il quale era appena tornato da un tour con Alberto Camerini, e decise di ingaggiarlo. La band iniziò a suonare in piccoli concerti locali, arrivando anche a suonare al 1º Festival Rock Italiano tenutosi a Roma nel 1980 e nello stesso anno al PalaLido Rock, un festival patrocinato dal Comune di Milano che li vedeva in compagnia di band come Kaos Rock, Gaznevada e Kandeggina Gang, per poi registrare una demo con pezzi in italiano.
Nel periodo successivo a questa primissima fase, sia Occhipinti che Ghislotti partirono per il servizio di leva, abbandonarono il gruppo e formarono più tardi gli Athena.
Al loro posto entrarono nei Vanadium rispettivamente da Giovanni Jimpel e Fortunato Saccà, provenienti da una band di cover southern rock. Nella primavera del 1980 i Vanadium aprirono poi il concerto di Joe Jackson al Palalido di Milano in un evento che diede molta risonanza al gruppo.
Dopo poco tempo, alcuni avvicendamenti portarono all’uscita dal gruppo di Squillace, Avella e Jimpel. i due componenti rimasti ricrearono velocemente una nuova formazione reclutando il cantante Antonio Lutri ed il batterista Renzo “Tommy” Minazzi, proveniente dai Decibel.
Con questa formazione, i Vanadium si esibirono ad un concerto che li vedeva assieme ad altre band tra cui i Pulsar, band in cui militavano il cantante Pino Scotto e il tastierista Ruggero Zanolini che qualche anno prima avevano pubblicato un 7″ con la Phonosound Dischi intitolato A Man On The Road/Dream. Tessarin, impressionato dalle capacità di Zanolini, gli chiese di entrare a far parte dei Vanadium, e il tastierista accettò.
Nel frattempo, Lutri aveva abbandonato il gruppo, cosicché Zanolini portò con sé dai Pulsar anche Pino Scotto, cantante noto per il suo gran carisma e la sua voce graffiante. Poco dopo il gruppo reclutò il nuovo batterista Americo Costantino. La band fu allora notata da Vincenzo Reitano, fratello del cantante Mino, che decise di prendere il gruppo sotto contratto dalla sua etichetta, la Mister Records. La band iniziò quindi a registrare un primo 45 giri, che prese il titolo di We Want Live with Rock ‘n’ Roll, pubblicato nel 1981 con la formazione composta da Steve Tessarin, Pino Scotto, Ruggero Zanolini, Fortunato Saccà e Americo Costantino.
Nello stesso anno Tessarin fu però costretto ad abbandonare il gruppo a causa del servizio militare obbligatorio, venendo sostituito da Claudio Asquini; poco dopo, anche Saccà e Costantino decisero di andarsene.
Nel frattempo, Pino si recò ad un concerto di un gruppo chiamato New Age. Propose quindi a Domenico “Mimmo” Prantera e a Emilio Vettor, rispettivamente bassista e chitarrista della band, di unirsi ai Vanadium. Come nuovo batterista subentrò quindi il giovane Lio Mascheroni.
La rinnovata band, ottenuto un contratto con la Durium, iniziò a registrare il suo primo album, che fu intitolato Metal Rock e pubblicato nel 1982. L’album, che vendette 8000 copie, presentava un sound fortemente ispirato all’hard rock degli anni ’70 con sonorità decisamente più “heavy” ed ispirate al NWOBHM.
All’album, che si apriva con il brano We Want Live with Rock ‘n’ Roll già presentato nel 7″ precedente, seguì poi un tour con Alvin Lee, durante il quale Asquini abbandonò la band per essere sostituito dal chitarrista dei New Age Luigi D’Ermes e la partecipazione al programma televisivo Fresco fresco in cui eseguirono proprio il brano apripista dell’album.
Nel 1982, finito il servizio militare, Tessarin riprese il suo posto nel gruppo, e così Vettor e D’Ermes se ne andarono. I Vanadium, che a questo punto vedevano la band composta da Domenico Prantera, Lio Mascheroni, Pino Scotto, Ruggero Zanolini e Stefano Tessarin, rimasero da qui in poi piuttosto compatti, con una formazione che non vide modifiche per molti anni.
I Vanadium registrarono e pubblicarono su Durium A Race with the Devil nel 1983, che fu pubblicato anche su Music-Box per la Grecia e Mausoleum Records per il Belgio.
L’album, che continuando nella linea del precedente riproponeva in modo personalissimo strutture tipiche dell’hard rock anni ’70 in salsa “hard & heavy”, portò la band fuori dall’underground con apparizioni in alcuni show della Rai dell’epoca, consacrandone i successi anche all’estero, tanto che Tony Jasper dedicò loro una voce ricca di elogi nella sua The International Encyclopedia of Hard Rock & Heavy Metal del 1985.
Nell’ambito televisivo, un loro brano ripreso da concerto fu inserito nel “Processo all’HM”, una puntata tematica di Mister Fantasy di Raiuno incentrata proprio sull’heavy metal e che vedeva Beppe Riva, giornalista della rivista Rockerilla con la sua rubrica Hard & Heavy, nel ruolo della difesa.
Nel 1984 venne pubblicato il terzo album della band, Game Over, che vendette 54 000 copie solo in Italia. Il disco vedeva sonorità più mature, con inserimenti di melodie più diversificate che si inserivano nella loro tipica struttura hard rock.
Il disco divenne poi il manifesto di apertura della trasmissione Heavy con Kleever prodotta dal canale televisivo musicale italiano videomusic, che consacrò così la band al suo apice di popolarità. Il tour che ne seguì li vide come gruppo di punta nel festival metal Italian Massacre di Mantova e nella data del Rolling Stone di Milano la band fece il tutto esaurito.
Fu in questo momento di grande popolarità della band che arrivò anche il tour che li vide di spalla ai Motörhead e Twisted Sister, prima di pubblicare l’album dal vivo, On Streets of Danger (Durium, 1985), un documento che ancora oggi ne testimonia la grande energia concertistica e performativa. L’album conteneva poi l’inedito You Can’t Stop the Music, del quale fu girato un video musicale.
Nel 1986, ormai raggiunta una fama enorme, la band si recò in Inghilterra, a Londra, dove, sotto la supervisione del noto produttore Lou Astin (che aveva già lavorato con gruppi del calibro di Judas Priest, Deep Purple, Thin Lizzy e Queen), registrò e pubblicò Born to Fight (Durium, 1986).
Nel 1987 il gruppo pubblicò Corruption of Innocence, prodotto da Jim Faraci, dove il sound si spostò molto di più su sonorità simili al pop metal di stampo americano di quel periodo. L’album comunque ebbe un buon successo e vendette numerose copie anche all’estero. Sempre nel 1987 seguì la storica compilazione di metal italiano prodotta dalla Durium ed intitolata Metalmaniac, che li vedeva con il brano Run Too Fast al fianco di band come Gow, Halloween, Angelkillers, Sabotage, Skanners, Danger Zone, Strana Officina e Nuclear Simphony.
Poco dopo, tuttavia, la Durium, storica etichetta della band, fu costretta a chiudere. La band perse allora il proprio punto di riferimento e firmò un contratto con un’etichetta minore, la Green Line. Nel 1989 la band pubblicò il nuovo album Seventheaven, dal suono fortemente commerciale, prodotto da Guy Bidmead.
Il gruppo, per evitare di commercializzarsi eccessivamente o di cadere nella ripetitività, decise allora di sciogliersi.
Nel 1995 Scotto e Tessarin decisero di riformare i Vanadium con la formazione storica, e la band incise un nuovo album, Nel Cuore del Caos, connotato da un sound fortemente hard rock cantato in italiano (con testi di Norman Zoia). La band allora si esibì in un piccolo tour d’addio fino all’anno successivo, il 1996, quando i membri decisero all’unanimità di sciogliere definitivamente il gruppo dopo un ultimo concerto. Dopo lo scioglimento, Pino Scotto e Lio Mascheroni fondarono i Fire Trails, mentre i restanti membri crearono un nuovo gruppo chiamato Diumvana.
Diumvana
Dalle ceneri dei Vanadium nascono i Diumvana (anagramma di Vanadium), formati da due terzi del gruppo precedente: Stefano Tessarin, Ruggero Zanolini e Domenico Prantera, con l’aggiunta di Andrea dal Santo (Mitzi) alla voce e Fabrizio Uccellini alla batteria. Nel settembre 2003 Marcello Suzzani subentra a Domenico Prantera. I cinque si esibiscono in vari locali e club del Nord Italia riscuotendo molto successo da parte del pubblico. Il gruppo però si scioglie il 26 gennaio 2008.
Dal collaudato gruppo nascono in seguito diverse band: Bobby Trap, formati da Andrea dal Santo, Fabrizio Uccellini, Marcello Suzzani, che propongono un ampio repertorio di cover sulle orme (e non solo) dei Diumvana, i Rock School, formati da Andrea dal Santo, Fabrizio Uccellini, Marcello Suzzani, che ispirandosi al noto film “School of Rock” con Jack Black.
Questi ripercorrono la storia del rock attraverso uno spettacolo originale e di grande effetto, i Noize Machine, band con progetto originale che vede (Andrea Dal Santo) alla voce solista, Gli Wheels of Fire, band con progetto originale che vede Fabrizio Uccellini alla batteria e Marcello Suzzani al basso e back voice, ed i Rustless, che è un progetto originale di Stefano Tessarin, Ruggero Zanolini e Lio Mascheroni.
Il libro
L’11 maggio 2014 esce il libro Vanadium – la biografia ufficiale (Crac Edizioni) scritto dal giornalista Luca Fassina (Hard!, Classic Rock, Metal Maniac, Rolling Stones Online): in 242 pagine la storia raccontata di ottanta persone intervistate, dai Vanadium ai molti musicisti, amici e addetti ai lavori che hanno gravitato attorno a loro. Completano la biografia oltre 300 fotografie storiche, la discografia completa, un albero genealogico di tutte le band coinvolte e oltre tre ore di contenuti multimediali grazie ai codici QR.
Formazione Pino Scotto – voce (1981-1990 e 1995-1996) Stefano Tessarin – chitarra (1981-1990 e 1995-1996) Mimmo Prantera – basso (1981-1990 e 1995-1996) Lio Mascheroni – batteria (1981-1990 e 1995-1996) Ruggero Zanolini – tastiere (1981-1990 e 1995-1996) La formazione dei Vanadium non ha subito alcuna variazione dopo l’esordio discografico.
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From the depth: Necrodeath, la leggenda continua
Contesto storico culturale
Correva l’anno 1984. I Van Halen pubblicavano l’album 1984, la scena metal iniziava a distinguersi e, perché no, ‘perdersi’ in mille rivoli e sottogeneri. Iniziavano ad emergere filoni estremi. Oltre a lustrini e paillettes il mondo metal si stava tingendo sempre più di nero. Il contesto sociale era in fermentazione per infiniti motivi politici e non.
Cronaca a avvenimenti in Italia.
Nel nostro paese il 1984 fu caratterizzato da:
18 febbraio, la religione cattolica cessa di essere religione di Stato e si apre nel Paese la libertà a ogni culto: firmato da Craxi e il cardinal Casaroli il nuovo concordato Stato-Chiesa. Altra firma, Craxi la mette su un decreto legge d’urgenza che consente alle reti televisive private, in assenza di una legge sull’emittenza, di riprendere le trasmissioni. Muore una delle più importanti figure politiche italiane, Enrico Berlinguer, e sulla scia emotiva dell’avvenimento, il PCI è il primo partito italiano alle Europee di giugno.
Pochi giorni prima di Natale, una bomba uccide 16 persone sul rapido Napoli-Milano, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro. La stagione vigliacca degli attentati non è ancora finita. Scoppiano in estate due dei primi polizieschi mediatici: a Vercelli, la “santona” chiamata Mamma Ebe è condannata a dieci anni di carcere per truffa, sequestro di persona, abbandono di malati ed esercizio abusivo della professione medica.
A Firenze, vengono ritrovati i cadaveri di Pia Rontini e Claudio Stefanacci, due giovani uccisi secondo le modalità del “mostro di Firenze”. Tommaso Buscetta comincia a cantare: in base alle sue rivelazioni vengono emessi 366 mandati di cattura.
La commissione parlamentare sulla P2 scopre poco e niente, e soprattutto non trova l’archivio segreto di Gelli che avrebbe dovuto fare luce sulla struttura di vertice dell’organizzazione massonica.
Nel resto del mondo:
24 gennaio – Apple lancia il Macintosh: Uno Steve Jobs in versione elegante, con blazer doppio petto blu, camicia bianca e papillon verde chiaro (siamo lontani dallo stile casual degli anni 2000), presenta a 2.600 persone il Macintosh 128k, il più il più famoso personal computer sviluppato dalla Apple che inaugura una nuova era nel mondo dell’informatica: l’era dei Mac!
1° giugno – Al cinema “C’era una volta in America”: Di sodalizi riusciti il cinema ne ha vissuti tanti, ma quello tra il regista Sergio Leone e il compositore Ennio Morricone è qualcosa di sublime. L’ultimo capolavoro che consegnano alla storia della  “settima arte” è C’era una volta in America, ritratto di struggente malinconia del genere gangster, che va dall’America degli anni Venti ai favolosi anni Sessanta, passando per la fine del Proibizionismo.
4 giugno – Pubblicato Born in the U.S.A. di Springsteen: Un uomo in jeans e con un berretto rosso in tasca, voltato di spalle sullo sfondo della bandiera degli USA. Con questa storica copertina debuttò nei negozi Born in the U.S.A., settimo album di Bruce Springsteen. Da quel 4 giugno del 1984 il mondo cominciò ad impazzire per il “boss del rock”.
6 giugno – Inventato il videogioco Tetris: Una realtà da costruire con tanti mattoncini colorati che piovono dall’alto e che vanno incastrati con rapidità e precisione. È la mission di Tetris, videogioco tra i più popolari e longevi della storia. A inventarlo, per caso, fu il programmatore russo Aleksej Pažitnov, mentre lavorava a un test d’intelligenza sul computer sovietico “Electronika 60”, per conto dell’Accademia delle Scienze di Mosca. 
La storia
In questo contesto mossero i primi passi i Necrodeath.
I Necrodeath si formarono a Genova il 5 febbraio 1984, con il nome Ghostrider, ad opera del batterista Peso e del chitarrista Claudio. I due decisero di far nascere un proprio gruppo in seguito alla tappa italiana del tour dei Venom alla quale Peso e Claudio assistettero. Fin dalle prime apparizioni, i componenti si facevano conoscere con gli pseudonimi Ingo Veleno (voce), Mark Peso (batteria), Fuckin’ Clod (chitarra) e Peter Volcano (basso). Con questa formazione incisero la demo Mayhemic Destruction. Nel 1985 il nome del gruppo fu ufficialmente cambiato in Necrodeath e con esso i loro relativi nomi si trasformarono da Ingo Veleno in Ingo, da Mark Peso in Peso, da Fuckin’ Clod in Claudio e Paolo, che sostituì Peter Volcano. Così venne inciso, nello stesso anno, il demo The Shining Pentagram.
Questa prima demo-release è ancora considerata un vero e proprio “pezzo di storia thrash/black”.
I Necrodeath esordirono con il primo concerto dal vivo assieme agli Hate il 21 marzo 1986 al Teatro Verdi di Sestri Ponente. Nel 1987 pubblicarono il loro disco di debutto, dal titolo Into the Macabre, album caratterizzato da un thrash metal violento e chiaramente ispirato a Slayer, Bathory, Venom, Possessed, Dark Angel e Kreator. Acquisita una buona fama, nel 1989 il gruppo pubblicò il secondo capitolo discografico, denominato Fragments of Insanity. La carriera dei Necrodeath subì un arresto sul nascere e il comportamento poco professionale della loro label spinse la band a sciogliersi improvvisamente agli inizi degli anni novanta. Ogni componente si dedicò a nuovi progetti; da rilevare che nel 1991 Peso fondò, insieme al chitarrista Tommy Talamanca, il gruppo death metal Sadist (ispirato dal nome di una vecchia canzone dei Necrodeath, “Necrosadist”), uno dei più importanti gruppi death metal italiani che ha avuto anche occasione di suonare con i Carcass nel 1995.
Ma le voci su un ritorno di Necrodeath iniziarono a circolare.
Finalmente, nel 1998, Peso e Claudio hanno risollevato dalle ceneri la prima e unica leggenda black/thrash italiana. La band firmò subito un contratto con Scarlet, ristampò il primo album ‘Into The Macabre’ su CD e iniziò a lavorare su nuovo materiale.
È passato un anno dalla loro rinascita e la leggenda del black/thrash italiano è tornata con il loro album più spaventoso ed estremo di sempre. Registrato agli Underground Studios, Svezia (Carnal Forge, Ebony Tears, Lost Souls, Killing Machine) nel settembre 1999, ‘Mater Of All Evil’ ha mostrato una stupefacente produzione assassina e prestazioni tecniche di grande talento. Velocissimo, ultra-aggressivo e supportato dalla voce malvagia da incubo del nuovo cantante Flegias, “Mater Of All Evil” è stato il terzo album dei Necrodeath a uscire dopo 10 anni di silenzio.
Sempre guidata dai compositori d’altri tempi Claudio (chitarra) e Peso (batteria), la band, più forte che mai, era pronta a portare nuova linfa fresca alla scena metal estremo. Puro, violento e maligno, ‘Mater Of All Evil’ ha dimostrato di essere l’essenza di ciò che abbiamo amato in passato: Slayer, Possessed, Kreator, Destruction, Sodom, Bathory, Dark Angel.
Thrash/black metal al suo meglio. La risposta sia dei media che del pubblico è stata semplicemente incredibile. I Necrodeath hanno infiammato il mondo con alcune esibizioni dal vivo “devastanti”, incluse le apparizioni al No Mercy Festival e Gods Of Metal! Dopo alcuni mesi di pausa e pesanti prove, la band esce con nuove killer songs e un sorprendente entusiasmo per la loro musica, celebrato con l’home video ‘From Hate To Scorn’ (aprile 2001), una sorta di tributo ai fan che ha sostenuto la band per tutti questi anni. Il lungo viaggio verso l’inferno non si ferma mai e i Necrodeath iniziano a progettare il nuovo album. il 4° della loro carriera!
‘Black As Pitch’ contiene l’atteggiamento più violento che i black-thrashers italiani abbiano mai mostrato prima. La sessione di registrazione si è svolta nuovamente presso gli studi Underground in Svezia con il produttore Pelle Saether. Acclamato dalla critica come la naturale evoluzione di ‘Mater Of All Evil’, il 4° album ‘Black As Pitch’ ha confermato ancora una volta la leadership nella scena italiana e si è rivelato l’album dei Necrodeath più acclamato in America e in Asia. La band ha anche preso parte al Tattoo The Planet Festival a Milano, Italia, insieme a Slayer, Soulfly, Children Of Bodom e Moonspell tra gli altri. È stato anche girato un videoclip per la canzone “Process Of Violation” e si è iniziato a concepire un nuovo album.
‘Ton(e)s Of Hate’ arriva nel settembre 2003. Questa volta la band decide di trascorrere più tempo in studio e sceglie uno dei migliori in Italia, Outer Sound (Novembre, Stormlord, Rosae Crucis, DGM), con produttore Giuseppe Orlando (anche batterista nei Novembre). Il mastering ha avuto luogo presso la Mastering Room in Svezia con Goran Finnberg (Soilwork, In Flames). Il risultato è stato un album complesso e sperimentale, che conserva ancora pienamente l’approccio estremo a lama di rasoio degli ultimi due album ‘Mater Of All Evil’ e ‘Black As Pitch’. L’album conteneva anche “The Flag”, una nuova versione della canzone originariamente inclusa nel capolavoro di debutto “Into The Macabre” e intitolata “The Flag Of The Inverted Cross”.
Il 2006 ha visto i Necrodeath pubblicare il sesto album in studio della loro lunga carriera, album che ha seguito i più acclamati successi (’20 Years Of Noise 1985-2005′ ha celebrato il 20° anniversario della band) e ha dato inizio a una nuova era per la band, nonostante il fatto che l’ex chitarrista Claudio sia uscito nello stesso periodo per motivi personali. I Necrodeath hanno iniziato a lavorare al nuovo album con il talentuoso giovane chitarrista Andy, ma subito dopo la registrazione (con le sessioni di registrazione che si sono svolte di nuovo agli studi Outer Sound), è stato sostituito da Pier Gonella dei Labyrinth.
‘100% Hell’, l’attesissimo nuovo album, è stato descritto come l’album dei Necrodeath più vario finora, contenente 10 tracce furiose che spaziano dal veloce assalto thrashing della metà degli anni Ottanta all’olocausto sonoro orientato al groove mostrato con gli ultimi sforzi. La band è stata orgogliosa di annunciare un’apparizione speciale del potente Cronos (Venom), universalmente descritto come il padrino del black metal. Seguì un tour europeo con i maestri del black metal Marduk.
‘Draculea’, il settimo album dei Necrodeath, pubblicato nell’ottobre 2007, è un concept intrigante sulla vita del re delle tenebre Vlad Tepes, con una vasta gamma di nuove influenze eseguite da una band al top della forma. Gli sforzi artistici sono stati ancora una volta gestiti dal famoso artista/regista Chad Michael Ward (che in precedenza ha lavorato con Marilyn Manson, Fear Factory, Billy Idol, Allhelluja tra gli altri) e Peter In De Betou (Marduk, Meshuggah) ha masterizzato l’album nei suoi studi Taylor Made in Svezia. È stato anche pubblicato uno straordinario videoclip per la canzone “Smell Of Blood”.
Ma è giunto il momento per il nuovo, ottavo album in studio dell’ormai leggendario gruppo.
‘Phylogenesis’ è il titolo della nuova fatica, un concept sull’origine della specie, 9 killer track sul passato, il presente e il futuro della popolazione mondiale.
La nuova formazione, composta dal bassista GL (in sostituzione dell’ex bassista John) e dal chitarrista Pier Gonella, insieme agli ex membri Peso e Flegias, è compatta come non mai e il risultato della loro collaborazione è uno degli album più pesanti e ispirati della band di sempre.
L’album è stato ancora una volta registrato agli Outer Sound Studios di Roma, in Italia, con Giuseppe Orlando (Novembre) che si è occupato del missaggio. Il mastering è stato fatto presso il rinomato Fear Studio di Ravenna, Italia. L’incredibile artwork è venuto da Nerve Design (Nile, Threshold, Legion Of The Damned, Vision Divine, Exilia). I Necrodeath intraprendono un intenso programma di tournée per promuovere il nuovo sforzo.
Sono seguiti diversi concerti di alto profilo, e con il 2009 che ha segnato un clamoroso 25° anniversario per la band, i Necrodeath hanno iniziato a festeggiare in grande stile con le ristampe in vinile dell’innovativo album di debutto “Into the Macabre” e una versione EP da 10″ del famigerato ” The Shing Pentagram” demo tape originale, entrambi in edizione molto limitata.
La band è rientrata in studio (questa volta nelle proprie strutture dei Quake Sound Studios) per spingersi un po’ oltre e celebrare adeguatamente quei 25 anni di rumore. Il risultato è “Old Skull”, non solo un altro album di cover, ma una fedele rivisitazione delle radici oldschool prive di ruggine dei Necrodeath, registrata, confezionata e pubblicata in vero stile underground. Comprese le apparizioni di membri ex-Necrodeath, ex-Schizo e Bulldozer, “Old Skull” è forza, culto e coerenza rituale dall’inizio alla fine.
Esce a maggio 2011 “The Age of Fear” su Scarlet Records, con canzoni dal loro intero catalogo precedente, a partire dal leggendario album di debutto del 1987 ‘Into The Macabre’ fino al loro ultimo ‘Old Skull’, ‘The Age Of Fear’ cattura l’intero essenza della band fino ad oggi in attesa del loro prossimo nuovo album, in uscita nell’autunno del 2011 su Scarlet Records.
“The Age of Fear” contiene 15 brani classici tra cui la versione “onirica” nedita della canzone “Queen Of Desire”, con la partecipazione di Giorgia Gueglio (Mastercastle) alla voce e Botys Beezard (Godyva) al piano, la splendida cover versione di “Black Magic” degli Slayer e la versione live di “The Theory” della band. La bellissima opera d’arte è stata realizzata dall’artista francese Pierre-Alain D. presso 3mmi Design.
Ma è giunto il momento per il nuovissimo album dei Necrodeath ‘Idiosyncrasy’, probabilmente il più impegnativo della band fino ad ora, sia musicalmente che liricamente. Consiste in una singola traccia di 40 minuti che riassume l’approccio musicale dei Necrodeath senza necessariamente cercare di suonare “progressivo”.
Il batterista Peso ha scritto ancora una volta la maggior parte della musica, questa volta con il grande aiuto del chitarrista Pier Gonella, la cui importanza all’interno delle dinamiche della band è in costante aumento. Il cantante Flegias e Peso sono coautori del concept lirico, ispirato dall’eterno conflitto tra il bene e il male e la lotta per raggiungere la pace interiore contro ogni previsione.
“Idiosyncrasy” è stato registrato agli Outer Sound Studios di Roma, in Italia, e ai Music Art Studios di Rapallo, in Italia, e mixato da Giuseppe Orlando (Novembre). L’artwork, ispirato al film classico di Quentin Tarantino “Reservoir Dogs”, è stato realizzato da Nerve Design (Nile, Threshold, Vision Divine, Bulldozer). Leif Jensen (Dew-Scented) è accreditato come ospite molto speciale alla voce. ‘Idiosyncrasy’ uscirà il 25 ottobre 2011 su Scarlet Records.
Intorno al 2013, gennaio, i Necrodeath hanno celebrato la loro lunga attività, con un DVD pubblicato dalla Scarlet Records, chiamato “Helllive”. Questo DVD contiene due live registrati nel 2012 a Milano e Catania, più interviste, scene di vita on the road e videoclip. Nello stesso anno, la band ha suonato molti concerti in Italia e all’estero.
A marzo 2014 è stato pubblicato un singolo ep chiamato “Wrath” per l’etichetta Night Of The Living Dead. “Wrath”, uscito in edizione limitata è l’anteprima del prossimo, decimo album della band. Infatti un mese dopo, l’album “The 7 deadly sins” usciva sempre per la Scarlet Records. Questo album è composto da sette tracce, ognuna ispirata ai sette peccati capitali, più due tracce extra, “Thanatoid” e “Graveyard of the innocents”. Per il brano “Wrath” è stato rilasciato un videoclip. L’album è stato supportato da esibizioni dal vivo come festival e atto di apertura per Marduk, At The Gates…
Un altro singolo è uscito nel 2015, intitolato “Headhunting”, in edizione limitata come il precedente, per l’etichetta Terror From Hell. In questa uscita ci sono due ospiti molto speciali, come Mantas e Demolition Man di Venom Inc. / M.pire of Evil. E’ uscito anche un videoclip del brano “Headhunting”, eseguito dai membri di entrambe le band. Dopo questa uscita, i Necrodeath hanno tenuto vari concerti in Italia.
A maggio 2016 la band entra in studio per la registrazione di nuovi brani, insieme ai Cadaveria. Infatti entrambe le band hanno nella loro formazione Flegias/Marcello Santos e GL/Peter Dayton. Pubblicheranno un EP chiamato “Mondoscuro”. La data di uscita è 2016, settembre, per l’etichetta Black Tears.
2018: “The Age Of Dead Christ” è l’undicesimo album dei Necrodeath, 33 anni dopo il loro ingresso sulla scena, quando è stato pubblicato l’ormai leggendario demo tape “The Shining Pentagram”. 33 come l’età di Cristo, il Cristo morto, come dice il titolo dell’album. I Necrodeath tornano alle loro radici rilasciando uno dei capitoli più veloci, violenti e brutali del loro mortale percorso musicale. La copertina ricorda l’artwork tipico dei demo tape degli anni Ottanta e presenta il vecchio logo della band.
“The Age Of Dead Christ” include la canzone “The Return Of The Undead”, una nuova versione del classico della band “The Undead” (originariamente inclusa nell’album di debutto del 1987 “Into The Macabre”), con un’altra leggenda del metal estremo alla voce, il possente A.C. Wild dei Bulldozer.
Aprile 2019: Defragments Of Insanity’ è la ri-registrazione del secondo album dei Necrodeath ‘Fragments Of Insanity’, originariamente pubblicato nel 1989. Questa nuova versione riesce a mantenere intatta la brutalità e l’atmosfera cupa originali dell’album, pur con un approccio molto particolare dell’attuale formazione della band, la più longeva nell’illustre carriera dei Necrodeath.
Defragments Of Insanity’ segue l’uscita di ‘The Age Of Dead Christ’, l’ultima raccolta di materiale originale dei Necrodeath, l’undicesima nella loro carriera, 33 anni dopo il loro ingresso nella scena, quando l’ormai leggendario demo tape ‘The Shining Pentagram ‘ è stato rilasciato.
Considerato un classico di culto per decenni, “Fragments Of Insanity” è la quintessenza dell’album Thrash/Black Metal, un album che ha influenzato molte band nel corso degli anni ed è stato elogiato sia dai fan che dagli artisti. E questa nuova versione darà la possibilità ai fan più giovani di possedere un pezzo di storia che non era più facile da trovare.
Aprile 2020: ‘Neraka’ è un nuovo EP in uscita per Black Tears. “Neraka” è un viaggio infernale composto da cinque tracce. Tre nuove canzoni intitolate “Inferno”, “Petrify” e “Succubus Rises”, una versione live di “Flame of Malignance” e una cover classica dei Dead Kennedys, come “California Uber Alles”. Rilasciato in formato digipack, “Neraka” è stato registrato, mixato e masterizzato al MusicArt Studio di Rapallo (Genova-Italia), sede dei NECRODEATH. Per quanto riguarda l’artwork, la band ha rinnovato la collaborazione con Jacob Angel (che ha eseguito il video di “Metempsicosi”), e Monica Tomaino, che interpretano in copertina il ruolo dietro i titoli di tre nuovi brani: l’angelo caduto, Medusa e Succubus.
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Aedy, epicissimo nuovo singolo
Ennesima evoluzione per gli Aedy che tornano con un nuovo singolo, Ru Mort. I nostri sono dediti ad un epic folk symphonic metal di buona fattura. Ciò che salta subito all’orecchio in questo nuovo brano, rispetto alle pubblicazioni precedenti, è la produzione. Decisamente più accurata e, soprattutto, in grado di far emergere tutta la potenza del combo. Il brano in questione mantiene la linea pica da sempre seguita dagli Aedy ma ne accentua la visione folk. La metrica del cantato perfettamente richiama quello dei raccontastorie medioevali. Meglio nordici. Un brano che stonerebbe all’interno di una saga televisiva a sfondo epico. Abbandonato il cantato lirico il gruppo di concentra sulla narrazione. Il testo è in italiano e aiuta ad entrare subito nella giusta atmosfera. Il costante duetto tra voce maschile e femminile, dove alternativamente prendono il comando, perfettamente si adatta al racconto. Una menzione va al batterista. Un vero e proprio metronomo. Una padronanza della doppia cassa degna dei migliori Fear Factory. Non è un brano adatto a tutti, seppur immediato. Per poterlo apprezzare appieno si deve essere già predisposti più che ad un certo tipo di suoni, ad un certo stile musicale. Punti deboli, il brano dura poco più di due minuti e mezzo, non ce ne sono. Come sempre, una canzone è troppo poco per poter esprimere un punto di vista che possa essere indicativo. Possiamo dire che se l’intenzione della band era ottenere l’effetto di una macchina del tempo o di uno stargate che trasporta in altri mondi, la missione è perfettamente riuscita.
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tempi-dispari · 1 year
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Ibridoma, la musica cambia la vita
In questa intervista, Leonardo Ciccarelli, bassista degli Ibridoma, spiega come è arrivato nella band, il cammino discografico del combo e il nuovo disco. Racconta anche aneddoti della vita on stage e come il far parte della band gli abbia cambiato la vita. Tutta da leggere.
Una presentazione per chi non vi conosce. Possiamo dire siate dei veterani del movimento metal e rock italiano, secondo la vostra esperienza, come si è evoluto, sia a livello qualitativo, sia quantitativo?
Ciao a tutti, noi siamo gli Ibridoma e veniamo dalle Marche. La band è nata nel 2001 da un’idea del batterista Alessandro Morroni. Per completare la formazione ha chiamato Christian Bartolacci alla voce, Lorenzo Petrini al basso, Pietro Alessandrini alla chitarra solista e Simone Mogetta alla chitarra ritmica. Questa formazione ha prodotto il primo EP “Lady of darkness”. Dopo alcuni anni Pietro decide di lasciare la band cedendo il posto a Marco Vitali. Con lui registrano nel 2006 “Page 26”.
Anno 2008, anche Lorenzo lascia il ruolo di bassista a me (Leonardo Ciccarelli). Nel 2010 pubblichiamo il nostro primo album, l’omonimo “Ibridoma”. Arrivati al 2012 pure Simone lascia cedendo il posto di chitarra ritmica prima a Daniele Monaldi, presente su “Night club”. A lui subentra Sebastiano Ciccalè. Sebastiano è entrato prima come session per registrare “Goodbye nation” (2014), ma è rimasto ufficialmente con noi fino al 2021. Con lui abbiamo registrato gli album “December” (2016) e “City of ruins” (2018). Purtroppo l’anno scorso anche Sebastiano ha lasciato il gruppo per dedicarsi maggiormente ad atri progetti personali.
E’ stato degnamente sostituito da Lorenzo “Fiskio” Castignani, che, nonostante la giovane età, si è dimostrato più che capace, dimostrandolo nel nuovo album “Norimberga 2.0”.
Sesto disco, come vi sentite cambiati? Cosa avete imparato strada facendo?
Sicuramente ci sentiamo più maturi. In fondo abbiamo iniziato che eravamo tutti abbastanza giovani. Adesso alcuni di noi sono padri di famiglia. Nonostante tutto la voglia di suonare è rimasta la stessa degli inizi. L’esperienza ci ha permesso di migliorare molto, sia dal punto di vista musicale che professionale.
Doveste iniziare adesso, scegliereste un genere diverso?
Probabilmente no. Facciamo questa musica semplicemente perché è il genere che amiamo maggiormente, indipendentemente da quanto possa essere popolare. Se dovessimo fare qualcosa che non ci piace difficilmente riusciremmo a rendere bene anche dal vivo e molto probabilmente lasceremmo perdere quasi immediatamente.
Il rock, e il metal in modo particolare, è morto?
Proprio morti no, ma di sicuro hanno dovuto cedere qualche passo in favore di altri generi nel corso di questi ultimi anni. Bloccando i concerti a causa del covid, rock e metal hanno avuto una diffusione minore rispetto al pop e ad altri generi che bene o male vengono tramessi più diffusamente.
I vostri testi prendono spunti dall’attualità, anche, sono il risultato di un collaborazione corale o vengono scritti solo da uno di voi?
Nonostante tutti quanti contribuiamo alle tematiche delle canzoni i testi vengono scritti quasi esclusivamente dal nostro cantante Christian Bartolacci. Il resto di noi si trova più a suo agio ad esprimersi attraverso lo strumento piuttosto che a parole.
Un momento particolarmente divertente della vostra lunga esperienza live?
Una scelta davvero difficile. Ogni volta che si parte per qualche data praticamente torniamo peggio dei ragazzini delle superiori che vanno in gita. Comunque quello che ricordiamo più divertiti è stato il soundcheck prima del nostro concerto a Mosca di spalla ai Sabaton. C’era il fonico che correva dietro al nostro cantante che, per testare il microfono wireless che gli avevano dato, andava saltellando e correndo in giro per tutto il teatro.
Il vostro ultimo lavoro sta avendo un ottimo riscontro, ve lo aspettavate?
Onestamente speravamo che andasse bene, ma non immaginavamo fino a questo punto. Siamo entusiasti dei risultati che sta ottenendo. Siamo molto grati a tutti coloro che ci stanno supportando e apprezzando. Speriamo di poter fare meglio anche con i lavori futuri.
Avete fatto da supporto a diversi big. Una band per la quale vi piacerebbe aprire oggi, qual è?
Indubbiamente la risposta è la stessa di quando abbiamo iniziato, Iron Maiden tutta la vita. E’ la band che praticamente ci ha spinto tutti ad iniziare a suonare e che ancora oggi ascoltiamo almeno un paio di volte al giorno.
Un consiglio, o un punto di vista, ai giovani che vogliono intraprendere la carriera musicale?
Al giorno d’oggi intraprendere la carriera musicale è dura, soprattutto per il fatto che con i social sono praticamente “tutti sul mercato” per così dire. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare a chi voglia diventare musicista professionista è quello di ascoltare di tutto e di cercare di essere il più versatile possibile. Magari potrà non essere essenziale, ma di sicuro agevola parecchio.
Avete artisti di riferimento la cui carriera e il cui lavoro ancora vi stupisce?
Artisti di riferimento ne abbiamo a tonnellate. Partendo dai già citati Maiden fino ad arrivare a Korn, Megadeth, Six Feet Under, Bon Jovi, Fear Factory e molti altri. Effettivamente che ad oggi ci hanno stupito sono gli Skid Row, devo dire che il loro ultimo lavoro a nostro parere è davvero notevole.
Anche se non suona come un prodotto italiano, quanta italianità c’è nel vostro disco?
Di italianità, almeno secondo noi, ce n’è parecchia. Soprattutto nei temi trattati, anche perché la maggior parte delle nostre canzoni tratta temi che riguardano in particolar modo la nostra società ed il nostro paese. Ovvio che alcuni argomenti sono tranquillamente applicabili ad altri paesi, ma il nostro primo pensiero riguarda l’Italia.
Una domanda che non vi hanno mai posto ma vi piacerebbe vi fosse rivolta.
Una domanda che non ci hanno mai fatto è stata “Quanto la musica ha cambiato le vostre vite?”. La risposta sarebbe: parecchio. Il nostro chitarrista Marco Vitali, con la musica ci lavora a tempo pieno. Il resto di noi, comunque, ha praticamente sviluppato più o meno la propria carriera e la propria vita privata in funzione di supporto e sviluppo della band.
Se foste voi ad intervistare, ipotizzando di avere a disposizione anche una macchina del tempo, chi intervistereste e cosa gli chiedereste?
Davvero una bella domanda, forse David Bowie, ma piuttosto che un’intervista preferirei una bella chiacchierata davanti ad una bella birra. Probabilmente finirei per chiedergli com’è stato vivere la musica dagli anni ‘60 in poi, ignari di stare scrivendo la storia della musica moderna.
Un saluto e una raccomandazione a chi vi legge
Un ringraziamento a tutta la redazione di Tempi Dispari per lo spazio concessoci. A tutti i lettori che sono rimasti con noi fino alla fine di quest’intervista. Aspettiamo di rivederci ancora a qualche concerto sia come artisti che come fan. Stay Metal _\m/
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tempi-dispari · 3 years
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Mistheria annuncia la partecipazione di Wanda Ortiz nel suo nuovo album solista
La bassista statunitense Wanda Ortiz, membro del gruppo “The Iron Maidens” e contrabassista principale della South Coast Symphony orchestra, farà parte del nuovo album Metal solista di Mistheria. La collaborazione tra il tastierista/compositore Italiano e Wanda Ortiz fa seguito a quella recentemente instaurata per il nuovo album del Vivaldi Metal Project (attualmente in produzione).
Dopo il suo primo lavoro Metal solista “Messenger of The Gods” e a dieci anni dall’ album “Dragon Fire” (pubblicati rispettivamente nel 2004 e 2010 da Lion Music) a cui ha fatto seguito seguito il lavoro strumentale neoclassico “Gemini” (pubblicato nel 2017 da Rockshot Rec.), il tastierista Mistheria (Bruce Dickinson, Roy Z , Rob Rock, e produttore del Vivaldi Metal Project) è entusiasta di annunciare di aver iniziato a lavorare al suo nuovo disco solista.
Il primo singolo è attualmente in preparazione con la partecipazione di Gianluca Mastrangelo (voce), Francesco Corapi (chitarra), e Wanda Ortiz (basso). La formazione sarà presto completata con la presentazione del batterista.
Per aggiornamenti: www.mistheria.com
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tempi-dispari · 4 years
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Jumpscare, il remix ambient di "Dead Bodies"
Attraverso i loro canali ufficiali i Jumpscare comunicano di aver consolidato il sodalizio con l’artista occitano Bormanus. Bormanus ha manipolato i suoni e le frequenze del singolo dei campani Jumpscare chiamato “Dead Bodies”, per il quale lo scorso Settembre è stato rilasciato un videoclip ufficiale realizzato da Alfonso Del Vecchio di Visualize Produzioni. Quella con Bormanus non è solo una collaborazione musicale, che ha già dato i suoi frutti nel 2016 con loro per la release “Chthonic Dreams” nella quale aveva preso anche parte l’artista ed autore Troy Southgate degli HERR, ma una vera è propria unione di intenti che mira a costruire un unico filo conduttore tra due generi musicali (metal e l’elettronica) apparentemente distanti ma con molto in comune : attitudine e passione. Chi si nasconde dietro allo pseudonimo di Bòrmanus? Piercarlo Bormida è stato per trent’anni nel mondo della musica come fondatore e label manager dell’etichetta discografica ‘Betulla records’ oltre che come compositore di musica elettronica-dj spaziando dall’electro, al drum’n’bass, all’Intelligent Dance Music. Ha suonato in diversi spazi italiani ed europei sia con il progetto Strek vs Atzmo (il primo gruppo italiano ad essere invitato al prestigioso festival internazionale di musica elettronica Sonar di Barcellona nel 2003) che con diversi altri pseudonimi (Cervo Boys, Procton, Count of Saint Germain per citare alcune uscite della sua discografia). Tra le varie esibizioni più conosciute ha affiancato il tour della label inglese ‘Rephlex’ di Aphex Twin, vera e propria icona nel mondo della musica elettronica, con la presentazione della compilation ‘Save the future’ al Link di Bologna. Ha collaborato e intrecciato rapporti di amicizia e collaborazioni con musicisti internazionali come Zombie Nation, Mike Dred, D’arcangelo, Marlene Kuntz, Brychan, Troy Southgate, solo per citarne alcuni. Una decina di anni fa’ ha deciso di ritirarsi nei boschi piemontesi e perseguire una scelta di vita etica e radicale legata al rispetto per la natura. Il progetto Bòrmanus è caratterizzato da sonorità dark-ambient e contemporanee e segna il suo ritorno alla musica, con una nuova consapevolezza. E’ recentemente uscito un suo brano sulla compilation V della nota etichetta ambient inglese Neo Tantra (con il moniker Herne sta lavorando a prossime uscite discografiche sempre in ambito ambient sperimentale per una label inglese) . Attualmente sta lavorando anche per il teatro e come sound-designer. Bormanus dichiara : “L’idea di coltivare la collaborazione con i Jumpscare (dopo un primo approccio insieme a Troy Southgate di qualche anno fa) mi ha sempre affascinato: l’occasione di remixare il pezzo ‘Dead Bodies’ mi è stato servito su un piatto d’argento e non ho potuto aspettare. Mi ci sono buttato a capofitto. Poter lavorare con chitarre, voce e suoni potenti tipici del metal permette ad una mente abituata a sviluppare suoni elettronici e considerati “freddi” di spaziare in maniera laterale ed interessantissima. E’ venuto fuori un lavoro basato sulla deframmentazione radicale di voce e ritmica, articolando frequenze ed armonie in un microediting certosino che da sempre caratterizza il mio modo di interpretare un brano composto da altri artisti. Ho cercato di mantenere l’idea del pezzo originale (che trovo fortissimo), modellando la struttura e le armonie con suggestioni tipiche di un mondo immaginario fatto di suoni usciti da un Commodore64, orchestrazioni romantiche e ritmiche semplici ed efficaci. Ho lavorato su diversi piani di azione, fra bassi molto profondi e suoni decisamente techno. Per l’occasione ho tirato fuori l’artiglieria, dispiegando una varietà di forze consistente nei miei sintetizzatori e nelle mie diavolerie elettroniche preferite. Spero che il remix possa essere apprezzato anche da un pubblico abituato a sonorità differenti, a me piace davvero molto” “Per noi è davvero un onore poter collaborare di nuovo con Bormanus”, dichiara Graziano (batterista e fondatore della band) : “ha saputo prendere il nostro brano Dead Bodies è portarlo ad un altro livello miscelando sensazioni nuove ed emozioni diverse che solo un artista così ecclettico ed eccezionale come lui sa dare!” Il Remix di Dead Bodies è disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e download e sulla pagina bandcamp della band. Pre Save Now : https://distrokid.com/hyperfollow/jumpscare/dead-bodies-feat-bormanus-remix ASCOLTA IL REMIX DI DEAD BODIES : https://youtu.be/KFUQJvt2PE8
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madeinpop · 5 years
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Made In PoP™ ǁ eventi Rock in Veneto dal 23 al 29 Maggio 2019 ǁ stagione 16 ǁ
Ciao Made-In-PoPpers, poche notizie, speriamo siano buone, la stagione club volge al termine, attendiamo la bella stagione. CHECcO & LoRIS «Sostenete la Musica, Andate ai Concerti» ► FESTIVAL ◄ ► SUMMER STUDENT Festival Je T'Aime 2019 dal 24 al 1° Giugno, con la supervisione di Pulse, si terrà una nuova edizione del primo grande festival estivo veneto, il programma molto importante lo potete consultare qui https://www.facebook.com/events/385248228991263/ ► FABRIK Festival 2019 via Boschetti FONTANIVA (Pd) terza edizione del festival in zona industriale presso lo JARA Park, tanti concerti e un sacco di divertimento https://www.facebook.com/events/2174504969296533/ ► WOODSCRACK Festival parco Fenice Lungargine Rovetta 28 PADOVA 24/25 Maggio due giorni dedicati alla birra artigianale organizzato dal Birrificio CRACK Brewery, oltre alle birre anche tanta musica, in caso di maltempo l'evento si terrà in birrificio a Campodarsego. http://www.crakbrewery.com/woodscrak19/ ► CEREBRATION Fest parco Milcovich via Oreste da Molin 5 PADOVA va in scena la Xª Edizione 22-26 Maggio associazioni, arte, teatro, conferenze, workshop e tanta musica, vedi il programma qui https://www.facebook.com/events/1385467224926896/ ► SETTIMANA ◄ ► GIOVEDÌ 23 Maggio Ϫ Osteria NÒVA via Cà Mori 61 ESTE (Pd) dalle 20 aperitivo musicale con il supprto di In The Bottle Records, questa sera protagonista MUSICA da CUCINA performance con strumenti ed utensili da cucina utilizzati per creare canzoni. Ϫ CA'SANA Cibo Arte Cultura via SS.Fabiano e Sebastiano 13 PADOVA atmosfere notturne e ritmi pulsanti world music per gli ZEPHYROS. Ϫ Osteria da TOCCHETTO via Risorgimento 27 MONTEBELLUNA (Tv) serata La SOTTERRANEO dedicata alla scena underground locale, stasera tocca a RUSTY VEGA duo hard/garage/indie e DEBÒ alternative rock. Ϫ HOCH HOLLE via S.Andrea PADERNO del Grappa (Tv) swing pop per il duo JESSIE's WAY. Ϫ EDEN Cafè via XV Luglio TREVISO passa per di qua la rassegna Treviso Suona Jazz 2019 con il live del MICHELE POLGA TRIO. Ϫ Biblioteca Comunale piazza San Liberale CASTELFRANCO Veneto (Tv) serata conclusiva della rassegna "Senza Parole" alle 20:30 incontro con il mitico Nicola STRADIOTTO che presenta il suo libro illstrato "Lost Identity". Ϫ EL CABALLITO via Pastrengo 17 BUSSOLENGO (Vr) un bel mix di soul swing rhythm'n'blues e spruzzate di reggae per VITTORIA & i GORILLA. ► VENERDÌ 24 Maggio Ϫ Circolo CATAI ponte San Leonardo PADOVA stasera si esibirà qui Papis "PEACE" DIOUF talentuoso chitarrista senegalese accompagnato dal batterista Moulaye NIANG e il pianista Roberto DURANTE. Ϫ EL SALVADOR Bar via Caltana 152 SANT'ANDREA di Campodarsego (Pd) serata di fresco e frizzante poppunk con le band MOTION SICKNESS e FORGET-IT. Ϫ HOCH HOLLE via S.Andrea PADERNO del Grappa (Tv) idoli locali saranno qui i ROPSTEN con il loro postrock cinematico, prima e dopo djset The White Noise Collective. Ϫ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) LIZARD Records ospita il ritorno in Italia del musicista argentino ALDO PINELLI folk progressive ambient, ad accompagnarlo il Clan Italiano. Ϫ Osteria da TOCCHETTO via Risorgimento 27 MONTEBELLUNA (Tv) una tranquilla serata di sano punkrock con gli eroi locali CUOREMATTO, i venziani NOT FOR RENT e gli emiliani SHITTY LIFE. Ϫ KRACH Club via Madonna 3a MONASTIER (Tv) serata garage-sixties con la all-stars band IL SENATO (Sick Rose, Makin'Time, Prime Movers e altro), in apertura gli ottimi The THINGLERS + djset ANDY LEWIS(già bassista di Paul Weller). Ϫ RADIO GOLDEN Bar piazza San Martino 13 CONEGLIANO (Tv) rock seventies per i QUARTO PROFILO band trevigiana in giro a presentare il nuovo disco. Ϫ GROOVE via Martiri della Libertà 8 LUGO di Vicenza (Vi) saranno qui a presentare il loro disco d'esordio i DHARMA108 alternative rock band veronese, in apertura i riformati ATLANTO rock pop/punk. Ϫ CENTRO STABILE di CULTURA via Leogra 4 S.VITO di Leguzzano (Vi) vi aspettano qui sue perfomance live di live assoluto in ambito world music, saliranno sul palco IFRIQIYYA ÉLECTRIQUE trance sufi e il duo Gabriele MITELLI e Rob MAZUREK. Ϫ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 ALTE di Montecchio Maggiore (Vi) serata alternative rock con due band locals, i REESE e i RED SUNSET RIVERSIDE. Ϫ Circolo ROCKET RADIO via Arduino 6b VERONA nel quartiere di Veronetta piomba VON TESLA (Boring Machines) a presentare live il suo nuovo disco. ► SABATO 25 Maggio Ϫ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) una serata speciale con la collaborazione di MACACO records che vedrà le esibizioni delle bravissime artiste VALERIA STURBA polistrumentista e DEBORA PETRINA una delle artiste più originali presenti nel panorama italiano. Ϫ WEREWOLF KOALA Pub via Visome 62 BELLUNO in collaborazione con Trivel incredibile serata con gli yankees DESTROYER of LIGHT doom/metal da Austin/TX assieme ai compagni di tour europeo, i nostri MESSA oscuro doom e i locals MAT MONS e The MILD. Ϫ RUVIDO Barber Rock Club via Arcella 3e PADOVA dalle 20:30 condizioni meteo permettendo concerto all'aperto per i ROYAL GUARD tosto hardrock da Ravenna. Ϫ BRITANNIA Pub via Crico 29 FOSSALUNGA di Vedelago (Tv) rock alternative per le band DE LIDIA e PSYCHOTIC DRIVERS. Ϫ ECLETTICO WILSON via Martiri Libertà 32 VITTORIO Veneto (Tv) va in scena l'anti concerto del duo italo-russo OBLOMOV indierock alternative. Ϫ Birreria ALLA PESA via Roma 92 BRESSANVIDO (Vi) ore 21:30 concerti di sano punkrock con i RATBAG e i celeberrimi eroi locali IxGOTxI (i goti). Ϫ OVERTT Space via Vittoria 75 MUSSOLENTE (Vi) dalle 21 UGLYDOGS APS organizza una serata benefica di raccolta fondi per l'acquisto di bici speciali per bambini speciali con doppio concerto per PICCOLO DIGITALE MONDO ANTICO e LO STRANO FRUTTO, supporto anche del MIK-Bday e SOVIET Studio Dischi. Ϫ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 ALTE di Montecchio Maggiore (Vi) É un Brutto Posto dove Vivere preseta questa serata con il post-hc degli JX ARKET (To) l'emocore dei MALKOMFORTO (Pd) e l'emo-violence dei DECACY (Vi). Ϫ La MENEGHINA contrà Cavour 18 VICENZA per la rassegna Hello Folks il fantastico cantautore tedesco, ma italiano d'adozione, CONNY OCHS e il suo doom folk. Ϫ Osteria MILES DAVIS strada Polegge 114 VICENZA questa sera saliranno sul palco i LO-FI POETRY trio indie/electro/spoken word. Ϫ FABEMOLLE borgo di Madonna di Pol PASTRENGO (Vr) serata alternative rock organizzata da Orion Agency, con i concerti dei SOMÌA e i trevigiani I SOGNI di DICKENS. ► DOMENICA 26 Maggio Ϫ PICNIC tra i BERICI colli Berici VICENZA evento su prenotazione dalle 12:30 a cura dell'Associazione VOYAGER, picnic e concerto del bravissimo PHILL REYNOLDS cantautore folk/country dell'alto vicentino, per partecipare info[at]associazionevoyager.it . Ϫ CA'SAN BARTOvia Boascolto 50 RESANA (Tv) quarto evento stagionale KICK the WEEK dalle 17 suoneranno le band MAAT MONS e The MILD metal/hc. Ϫ Chiesa Sant'Agostino via Sant'Agostino TREVISO dalle 18:30 EARLY Treviso vi invita alla performance live del duo Andrea CENTAZZO e Elisabeth HARNIK, posti limitati. Ϫ KRACH Club via Madonna 3a MONASTIER (Tv) WEEDOUT Fest dall'aperitivo fuoco e fiamme con il supporto di Go Down records e ospiti ELECTRIC CITIZEN (stoner/Us) LEECHFEAST (NL) JAHBULONG e MUON (Ita). Ϫ RADIO GOLDEN Bar piazza San Martino 13 CONEGLIANO (Tv) torna qui all'aperitivo l' ORQUESTRINA TRAMA musiche tradizionali dai Pirenei. Ϫ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) aperitivo cinematico con gli ottimi ROPSTEN e il loro coivolgente kraut/postrock. Ϫ GOTO STORTO via Villanova 8a TREBASELEGHE (Pd) dopocena live in compagnia dei TRECHIODI stoner/prog/grunge e dei DEAD AFTER WEEKEND punk'n'roll veloce. Ϫ LANTERNA del DOGE via Tiveron 28 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) dopo cena con il concerto per il power trio capitanato dal cantautore MATT WALDON. ► LUNEDÌ 27 Maggio Ϫ sosta tecnica ai box. ► MARTEDÌ 28 Maggio Ϫ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) questa sera serata speciale con i SUNWATCHERS da Brooklyn NYC con il loro avant garde psych/rock/jazz. ► MERCOLEDÌ 29 Maggio Ϫ PARCO della MUSICA viale Venezia PADOVA da oggi fino al 1° Giungo si terrà BIRRAITALIA il festival dei birrifici artigianali, un sacco di live musicali in modalità busker.   • https://telegram.me/madeinpop/ • https://www.facebook.com/Shyrec/ • https://www.facebook.com/threeblackbirdsfree/ • https://www.facebook.com/NewsletterMadeinpop/ • http://shyrec.bandcamp.com/
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