Brevetti+
Brevetti+ è l’incentivo per la valorizzazione economica dei brevetti, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia.
Rivolto alle micro, piccole e medie imprese, Brevetti+ è stato rifinanziato con una dotazione di 30 milioni di euro (di cui 10 milioni di risorse PNRR).
Una quota pari al 40% delle risorse finanziarie derivanti dal PNRR, pari a 4 milioni di euro, è destinata alle Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Quali sono i requisiti per partecipare al bando Brevetti+? E cosa bisogna fare per presentare la domanda?
Beneficiarimicro, piccole e medie imprese, startup innovativeFinalitàvalorizzare i brevetti più attuali e i progetti
più qualificati che derivano dai risultati della ricerca pubblica e privata.Settori AmmessituttiSpese Ammissibiliacquisto di servizi specialistici relativi a:
-industrializzazione e ingegnerizzazione
-organizzazione e sviluppo
-trasferimento tecnologico.Data apertura bandoSettembre 2023Data chiusura bandoFino a esaurimento fondi
Brevetti + 2023: quali sono i requisiti per partecipare?
Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le PMI, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia, che si trovano in una delle seguenti condizioni:
siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2019 ovvero titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2019;
siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01/01/20 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01/01/2020, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
Le imprese che soddisfano una di queste condizioni sono ammissibili alle agevolazioni se, alla data di presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
devono essere iscritte nel Registro delle imprese;
essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
Se non sei sicuro di poter partecipare, se hai dubbi circa i requisiti necessari, non esitare a contattarci per una consulenza gratuita!
Brevetti + 2023: come presentare la domanda
Generalmente, il bando Brevetti + viene rifinanziato e quindi riaperto nel mese di settembre. Ma il procedimento per presentare la domanda è piuttosto articolato e dettagliato ed è bene partire in largo anticipo per arrivare pronti alla riapertura del bando.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e le domande devono essere compilate esclusivamente tramite la Procedura Informatica.
Ciascun soggetto può presentare un solo progetto di valorizzazione relativo ad un unico brevetto, che non sia già oggetto di un’altra domanda presentata nel presente sportello;
Il progetto presentato deve evidenziare le modalità con cui l’impresa intende valorizzare economicamente il brevetto e come i servizi richiesti siano finalizzati al raggiungimento di risultati coerenti con la strategia descritta;
La richiesta online di accesso alle agevolazioni è così articolata:
liberatoria privacy in attuazione del GDPR e nel rispetto del decreto legislativo n. 196/2003 e successive modificazioni e integrazioni;
sezione anagrafica;
presentazione dell’impresa;
descrizione dell’oggetto di brevetto con indicazione dello stato nell’iter brevettuale;
obiettivi di valorizzazione economica dell’idea brevettuale;
piano dei servizi specialistici richiesti;
risultati attesi;
Alla domanda devono essere allegati altri documenti, dichiarazioni e preventivi. Per maggiori informazioni contattaci subito per una consulenza gratuita in cui ti illustreremo tutto dettagliatamente!
In sintesi
SOSTEGNO INVESTIMENTI
INNOVAZIONE E RICERCA
INTERNAZIONALIZZAZIONE
STARTUP/SVILUPPO D'IMPRESA
FORMA AGEVOLAZIONE
Contributo/Fondo perduto
SETTORE
Agroalimentare, Moda e Tessile, Chimica e Farmaceutica, Metallurgia, Elettronica, Meccanica, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Mobili, Legno e Carta, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, Edilizia, Commercio, Altri servizi, Servizi di trasporto, Alberghiero, Ristorazione, Turismo, Cultura, ICT, Salute, Artigianato
NOTE
Chiusura ad esaurimento delle risorse disponibili.
Cos'è
Incentivo del Ministero dello sviluppo economico (DGTPI-UIBM) per la valorizzazione economica dei brevetti.
A chi si rivolge
Micro, piccole e medie imprese italiane, incluse le startup innovative.
Cosa prevede
Misura agevolativa che prevede il riconoscimento di un incentivo per l’acquisto di servizi specialistici di industrializzazione e ingegnerizzazione, organizzazione e sviluppo e trasferimento tecnologico dei brevetti.
Obiettivo - Finalità
Sostegno investimenti - Innovazione e ricerca - Internazionalizzazione - Startup/Sviluppo d'impresa
Forma agevolazione
Contributo/Fondo perduto
Costi ammessi
Servizi professionali
Spesa ammessa (min-max)
--
Agevolazione concedibile (min-max)
Fino a 140.000€
Tipologia soggetto
Impresa
Dimensione
Piccola Impresa , Media Impresa
Settore attività
Agroalimentare, Moda e Tessile, Chimica e Farmaceutica, Metallurgia, Elettronica, Meccanica, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Mobili, Legno e Carta, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, Edilizia, Commercio, Altri servizi, Servizi di trasporto, Alberghiero, Ristorazione, Turismo, Cultura, ICT, Salute, Artigianato
ATECO
Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti. Ai sensi dell’art. 1 del Regolamento (UE) 1407/2013, la presente misura agevolativa non si applica ad attività di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (regolamento UE n.1379/2013), né ad attività di produzione primaria di prodotti agricoli. Sono altresì non ammissibili le attività per le quali il PNRR ha previsto un’apposita esclusione.
Regioni
Abruzzo - Basilicata - Calabria - Campania - Emilia-Romagna - Friuli-Venezia Giulia - Lazio - Liguria - Lombardia - Marche - Molise - Piemonte - Puglia - Sardegna - Sicilia - Toscana - Trentino-Alto Adige/Südtirol - Umbria - Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste - Veneto
Comuni
Tutti
Ambito territoriale speciale
Non applicabile
Altre caratteristiche
PNRR - Invenzione - Proprietà industriale - Innovazione - Ricerca - Design - Made in Italy
Soggetto gestore
Invitalia - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A.
Base normativa primaria
Decreto Direttoriale del 7/06/2022
Base normativa secondaria
--
Provvedimento attuativo
--
Riferimenti Gazzetta Ufficiale
G.U. n. 156 del 06/07/2022
Stanziamento incentivo
30.000.000 €
Sito di riferimento
Fonti Invitalia ; Incentivi.gov ; Start-Up Europa
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No, niente Wozniak o Steve Jobs, qui si parla dei VERI inventori del Personal Computer, qui si parla di una storia Italiana che cambiò il mondo.
Ivrea 1962, Il genio visionario Adriano OLIVETTI è già morto e la successione dell'azienda è affidata a suo figlio Roberto.
C'è però un ingegnere di nome Pier Giorgio Perotto, che ha un’idea geniale, degna del grande Adriano: costruire una macchina per elaborare dati che offra autonomia funzionale e che quindi abbia dimensioni ridotte per stare in ogni ufficio, programmabile, dotata di memoria, flessibile e semplice da usare.
Perotto crea un team di giovani Ingegneri: Giovanni De Sandre, Gastone Garziera, Giancarlo Toppiche, che lavora su questo progetto "IMPOSSIBILE" per l'epoca, considerando che sino ad allora i Computer erano grandi come stanze ed utilizzabili solo da esperti programmatori.
Dopo un anno dal lancio del progetto, il TEAM riesce a sviluppare un primo rudimentale prototipo rinominato "Perottina" ma purtroppo Olivetti, sprofonda in una crisi finanziaria profondissima, entrano nuovi soci e non capendo le potenzialità enormi che aveva il reparto Elettronico dell'azienda lo svendono all'americana General Electric con tutti i brevetti, al motto:
"Nessuna azienda Europea può entrare nel mercato dell'elettronica, non fa per noi, non siamo in grando, per quello ci sono gli americani"
Perotto però riesce a sottrarsi e sottrarre il suo TEAM al trasferimento, e prosegue, dimenticato dal resto dell'azienda che oramai si occupava d'altro, nel suo progetto visionario facendo progettare il Design della Macchina a Mario Bellini (designer famoso dell'epoca)
1965 New York. Il prototipo definitivo della Programma 101 è finalmente pronto ed in occasione del BEMA (salone delle macchine per l’automazione dell’ufficio), la fiera piu' importante dell'epoca, viene presentata al grande pubblico.
Il PRIMO PC ebbe un successo pazzesco, stavolta a giudicarlo non erano capi d'azienda (che poco capivano di elettronica) ma persone comuni, tutti si chiedevano dove fosse il cavo che collegasse quella bellissima macchina ad un "vero computer", nessuno poteva credere che era quello il computer stesso.
Il costo passò da 100000 dollari dell'epoca di un computer tradizionale a poco più di 3200 dollari, tutti ne volevano uno, anche la NASA ne acquistò diversi esemplari.
Purtroppo però In Olivetti, a parte il gruppetto di Perotto, non ci sono più i tecnici e ingegneri elettronici indispensabili sia per progettare ulteriori sviluppi del prodotto, sia per organizzare una rete commerciale in grado di vendere un prodotto ben diverso dalle macchine per scrivere o da calcolo.
L’Olivetti cerca di richiamare tecnici e ingegneri che sono finiti alla OGE (General Electric), dove lavorano per gli americani; ma i tempi non sono brevi, mentre l’industria americana, colta l’importanza delle novità introdotte dalla P101, non perde tempo per imboccare la stessa strada.
Il resto è storia.
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Era il 1933 quando Alfonso Bialetti, nella sua officina per la produzione di semilavorati in alluminio - Alfonso Bialetti & C. Fonderia in Conchiglia - di Crusinallo (VB), diede vita ad un nuovo apparecchio per preparare il caffè: la Moka Express, dal nome della città yemenita di Mokha, una delle prime e più rinomate zone di produzione di caffè.
Il nuovo apparecchio, vero gioiello di ingegneria, fu una vera e propria rivoluzione.
La moka aveva, allora come oggi, una struttura in lega di alluminio con maniglie in bachelite ed era composta da tre parti: il bollitore o caldaia, il filtro dosatore e il raccoglitore per il caffè. Come previsto dal brevetto del sistema "Moka", la forma (in sezione trasversale) ottagonale serviva (serve) ad aumentare la presa in caso di superficie bagnata. Il progetto rimane tutt'ora invariato nella sua totalità dopo ottant'anni e la sua produzione avviene ancora in Italia.
Elegantissima, futurista, famosa in tutto il mondo, se ne sta lì, in piedi, nella collezione permanente della Triennale di Milano, in quella del MoMA di New York e nella nostra cucina.
È democratica, umile e funzionale: come voleva il dogma del design razionalista, costa pochissimo.
Con quel fischio familiare e quel profumo di caffè che ti avvolgono ogni mattino rendendoti misteriosamente felice, appartiene a quella classe di oggetti che solo uno sciocco potrebbe credere inanimati.(web)
Foto - Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell' industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, serie Modelli, n.34833 Moka Bialetti.
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