Tumgik
#cioè io lo capisco il 'potrebbe'
unwinthehart · 1 month
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Parpiglia che afferma che Carlo Conti potrebbe essere il conduttore di Sanremo 2025, quando Conti in persona ha già rifiutato e fa fuori dal totonomi Cattelan per qualche ragione nonostante ai vertici Rai lui piaccia molto. Okay.
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Io credo fermamente nell’amore ed è questo che a volte anzi molte volte mi frega, perché sono un’eterna romantica e si sa gli eterni romantici sono così increduli che l’amore vero esiste e probabilmente esiste davvero in certi versi, no? Ho provato tante volte a scrivere perché è l’unica cosa che mi riesce bene, perché a parole non so spiegare cioè che ho dentro. E dentro ho tante cose che non riuscirò mai a dire, probabilmente un giorno magari molto lontano riuscirò a scrivere davvero ciò che mi tormenta. Ma non sono qui per questo adesso, so che magari potrebbe annoiarti il mio essere così “logorroica” lo capisco, lo comprendo annoia anche a me moltissime volte. Ma vedi, l’amore che sento per te penso non sia paragonabile a quello che provato prima di te, questo amore per te mi fa male e mi fa bene allo stesso tempo, ma io come te capisci che non possiamo più stare male. Ci sono troppe cose in mezzo, la tua ex soprattutto che in un modo o nell’altro si intromette nella tua vita cosa che tu in primis non dovevi renderlo possibile, ho perdonato quello che hai fatto ho accetto le tue scuse, ma io francamente non me ne faccio nulla. So, che odi quando riprendo il discorso però a volte anzi molte volte mi fermo a pensare e mi dico “ma io davvero mi merito tutto ciò?” E mi rispondo con un “no, non lo merito però per qualche ragione ci finisco sempre in queste situazioni che mi fanno stare davvero male” il mio cuore è stanco, stanco di litigare, di discutere, di piangere e di amare. Ti amo, ti amo davvero e non ti amo perché tu mi debba completare no, ti amo perché in un certo senso completi i miei gesti quando non siamo ognuno per cazzi nostri. Quello che è successo ieri, mi ha fatto molto male.. ho subito pensato che non te ne fregasse niente di me, ed ho pensato tanto ed ho pianto tanto perché non voglio questo per me stessa io voglio solo essere felice. Perché me lo merito e perché te lo meriti anche tu dopo tutte le sofferenze che abbiamo avuto, domani noi possiamo anche vederci possiamo anche parlarne ma la mia decisone rimane quella. So, so quello che ho detto ma magari questo tempo lontane potrebbe farci capire davvero quello che vogliamo, non voglio essere una seconda scelta per te perché mi ci sono sentita un po’ di volte e non te l’ho mai detto, ma sono stanca di fingere che vada tutto bene anche quando non è così. Ti chiedo di rispettare la mia decisione, ti chiedo di rimanere in buoni rapporti e so che ho detto che non ha senso ma non ha senso nemmeno fare finta di niente giusto? Come se questi tre mesi non fossero mai esistiti, io so quanto ti amo e quanto tu ami me proprio per questo ti chiedo del tempo ti chiedo di stare un po’ lontane e capire quello che si vuole davvero. Io per adesso voglio tempo, perché sono delusa e arrabbiata, per quanto posso volerti e posso amarti non riesco a stare così adesso. Amare per due persone come noi è difficile e complicato dopo tutto quello che abbiamo passato, e tu lo sai e il lo so cosa significa amare più di se stessi. Ma voglio che tu capisca, l’importanza che ha ogni azione che fai con quella persona, ogni parola, ogni gesto compiuto, voglio che tu capisca tutto. Perché so, che tu sei intelligente ma a volte non ci capiamo per niente e invece di andarci incontro ci scontriamo facendoci solo del male ed io non voglio questo per noi. Mille parole non bastano, non bastano nemmeno mille lettere per dirti ciò che sento ma spero che tu capirai queste mie parole. E alla fine mi ritrovo sempre così, la mia testa che mi dice di andarmene e il mio cuore che mi dice di riprovare ancora. Ma posso farlo per sempre? Dimmi, se il mio povero cuore può ancora sopportare tutto ciò. Quanto costa essere felici in questo mondo che per noi non sarà mai facile trovare un po’ di pace, quanto costa amare quando l’amore ti fa così male, quanto costa fingere di stare bene quando dentro sei tormentata. Ecco, la parola giusta è “tormentata” più specificamente “un’anima tormentata” come la canzone di blanco, dove mi ci ritrovo tantissimo anzi dove ritrovo me e te. Tormentate, ecco come siamo noi due
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tma-traduzioni · 2 months
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MAGP005 - Proiezione Personale
[Episodio precedente] [Indice TMAGP]
[Audio metallico: ascoltiamo dal ricevitore di un telefono]
[Tastiera di un computer]
[Qualcuno bussa timidamente alla porta]
LENA
(a voce alta) Avanti.
[Porta che si apre]
LENA
Buonasera, Sam. Sbaglio o non avevamo un appuntamento?
SAM
(dalla porta) Beh, no, ma mi stavo chiedendo se avesse un minuto? Potrebbe essere importante.
[Una pausa]
LENA
Benissimo.
[Passi, Sam chiude la porta e si avvicina]
LENA
Accomodati.
SAM
Oh, em, mi dispiace –
LENA
Nessun problema.
[Sam si siede, fruscio di tessuto quando appoggia una borsa su un’altra sedia]
LENA
Di che cosa volevi parlare?
SAM
Beh, è un po’ imbarazzante… Non so bene come - um…
LENA
In nome dell’efficienza, diciamo che, visto che hai detto che è importante, non farò congetture.
SAM
Okay, sì. In tal caso, si tratta di Colin.
[Pausa]
LENA
Vai avanti.
SAM
Em… sono preoccupato per lui. Cioè, um. Beh, oggi l’ho trovato per terra nel corridoio, che strappava dei cavi e parlava da solo.
LENA
Beh, le mansioni di Colin includono la manutenzione tecnica.
SAM
Certo, ma, voglio dire, ha messo tutte quelle serrature alla porta del suo ufficio e adesso addirittura si rifiuta di avvicinarsi a una telecamera…
LENA
Volere un po’ di privacy non è un reato.
SAM
Sì, capisco, però… Credo che lo stress gli stia causando problemi, e onestamente? Credo che abbia bisogno dell’aiuto di uno specialista.
[Una pausa]
LENA
C’è altro?
SAM
Um… No?
LENA
Okay. Beh, in primo luogo grazie per avermelo fatto presente, Sam. Qui non ci devono essere segreti.
SAM
Oh, non c’è di che.
LENA
Ora, sebbene io capisca le tue preoccupazioni, tu devi capire che Colin ha ricoperto il ruolo di Manager Informatico per un bel po’ di tempo senza alcun incidente, e anche se in un certo senso è… frustrato dai suoi compiti attuali, ha la possibilità di chiedere aiuto alla squadra centrale di Informatica in ogni momento. Sono certa che se dovesse ritenere le sue responsabilità ingestibili, chiederebbe assistenza. O si dimetterebbe, ovviamente.
In ogni caso, questo problema si risolverà da sé.
SAM
Okay.
LENA
…C’è nient’altro, Sam?
SAM
Io–… no. No, direi di no.
LENA
Molto bene.
[Una pausa]
[Sam si alza e si allontana]
[Apre la porta]
LENA
E Sam?
SAM
(dalla porta) Sì?
LENA
Per favore, in futuro per questo genere di meeting prendi un appuntamento.
SAM
…Certamente.
[Sam esce]
[Il computer decrepito dell’O.I.A.R. inizia a registrare]
[Passi pesanti]
[Sam si siede pesantemente sulla sua sedia e butta la borsa sul tavolo]
[Accende il computer]
ALICE
Lieta di vedere che stai imparando dal mio eccezionale esempio.
SAM
(tono brusco) Cosa?
ALICE
Sei in ritardo.
SAM
Okay.
[Mentre Alice parla, lui apre con rabbia la sua borsa, tira fuori le sue cose e le posa sulla scrivania]
ALICE
E grazie alle mie incredibili capacità di osservazione e al mio intelletto geniale, credo di poter cogliere un leggerissimo indizio che tu potresti essere un goccino, poco poco irritato. Ma potrei sbagliarmi -
SAM
Lena – non mi prende seriamente.
ALICE
Ah. Già, Lena non è che sia famosa per le sue doti diplomatiche.
[Pausa]
SAM
(prende dei fogli) E questa che roba è?
ALICE
(come se parlasse a un bambino)  Quella – seguimi, Sam, perché so che adesso ti senti molto emotivo - è carta! La fanno con gli alberi. E -
SAM
Alice! Non oggi. Perfavore?
ALICE
(di nuovo normale) Ho dato un’occhiata mentre eri nell’ufficio di Lena. Sembra che sia per il colloquio con il dipartimento Risposta.
[Fruscio di fogli, sembrano molti]
SAM
Cosa? Tutto quanto?
ALICE
Da quello che ho capito.
SAM
Per amor del cielo…
ALICE
Lascia perdere. Te l’ho già detto, sono piuttosto sicura che il Dipartimento di Risposta non esista nemmeno più. È solo il sistema che rigurgita delle vecchie scartoffie. Succede di continuo.
[Sam si concede un momento, poi si siede]
[Click di una penna]
[Inizia a riempire i moduli]
[Alice sospira]
ALICE
Mi hai sentita?
SAM
(continuando a scrivere) Ti ho sentita.
ALICE
E?
SAM
E lo compilo comunque. Vediamo cosa succede.
ALICE
Che spreco di tempo.
SAM
Sta a me decidere se sprecarlo.
ALICE
Puoi pure dirlo, ma il tuo carico stasera è piuttosto impegnativo, e sono troppo impegnata per salvarti.
SAM
(distratto) Uh huh… Cristo, vogliono i miei ultimi – sette indirizzi di residenza. Non so nemmeno se ne ho avuti -
[Bip del computer di Sam]
ALICE
Sam? Seriamente, meglio se lo fai più tardi. Siamo stracarichi.
[Un altro bip dal terminale di Sam]
SAM
(Riluttante) Sì, sì, okay, va bene…
[Fruscio di carta mentre li mette via]
[Doppio click sul primo caso]
VOCE DEL COMPUTER (CHESTER)
BLOG POST: GENERICO: BENVENUTI NELLA MIA MENTE CONTORTA!!
Ciao a tutti strambi malati, qui è Tom, la vostra raccapricciante guida ai più contorti film dell’orrore del  world wide web!
Qui discuteremo delle cose più dark, più splatter che siano - a partire dalla prossima settimana con Rob Zombie’s Halloween 2!
Statemi insanguinati!
BLOG POST: GENERICO: UN TUFFO NEL PASSATO 
Wow, è così strano. Non riesco a credere che questo blog esiste ancora. Stavo cercando un posto con meno confronti rispetto ai social media per postare le mie opinioni sui film, e mi sono ricordato di averlo creato, quando, nel 2009? Quel primo post… Avevo quattordici anni ed ero convinto di essere lo scrittore più edgy del web. Potrei lasciarlo per i posteri, dio solo sa se quel ragazzino ne ha passate abbastanza. 
Ricordo che in quei giorni ero piuttosto solo. Da quando ero piccolo, fare amicizia è sempre stato un po’ difficile. I miei interessi erano sempre visti come un po… particolari. Mentre gli altri bambini della mia età ammiravano i calciatori e altre celebrità, io adoravo Pinhead e Freddy Kruger… Non era tipo una cosa da psicopatici o altro, è solo che sono sempre stato affascinato dall’horror. Per questo posso ringraziare mio papà, mi ha fatto vedere Puppet Master quando avevo sei anni. “Oh, non preoccuparti, piccolo! È proprio come Toy Story”...
Aveva quel senso dell’umorismo un po’ dark. È stato allora che è iniziata la mia fissazione. Avremmo visto migliaia di film dell’orrore strani e sconosciuti nel corso degli anni… Critters, Ghoulies, Wishmaster… Non ne avevo mai abbastanza. E questo oggi ci porta qui. QUESTO è il primo (nuovo) post del Tuffo nel Cassonetto dell’Horror! Userò questo blog per parlare di tutte le cose HORROR. Questo include recensioni di film, novità sui videogiochi, e praticamente le mie varie opinioni sul genere!
L’idea è di concentrarmi sulle gemme sconosciute. C’è anche una sezione dei commenti, quindi se vi piace qualcosa o se avete del feedback in generale… sentitevi liberi di lasciare un commento! E ricordate… La SPAZZATURA di qualcuno è il TERRORE di qualcun altro!…
Vado davvero fiero di questo motto. Ciao!
BLOG POST: RECENSIONE FILM: FIRE IN THE SKY
[Il contenuto di questo post è stato cancellato]
BLOG POST: RECENSIONE VIDEOGIOCO: SWEET HOME
[Il contenuto di questo post è stato cancellato]
BLOG POST: RECENSIONE FILM: PUPPET MASTER 4
[Il contenuto di questo post è stato cancellato]
BLOG POST: GENERICO: CI SONO NOVITà!!
Ciao a tutti, Accaniti dell’Horror! Spero che la vostra giornata sia terrorifica! La mia senza dubbio lo è. So che questo blog è ancora piuttosto nuovo, ma devo dire che è così bello poter parlare con delle persone che la vedono come me. E voglio dedicare un gigantesco GRAZIE a tutti quelli che mi hanno lasciato dei suggerimenti nei commenti!
Ce ne sono diversi che non ho mai nemmeno sentito. Non riesco più a trovare il commento originale, ma uno di voi ha citato un film che si chiama “Voyeur.” 
L’ho cercato e non sono riuscito a trovare niente. Cioè, non fraintendetemi, ci sono letteralmente decine di film con quel titolo, ma diciamo solo che la maggior parte non sono horror e nessuno è del 2009. L’unica cosa sono riuscito a trovare è una stato un altro vecchio blog con quella che deve essere la recensione più corta che abbia mai visto. Potete aprire il link, ma vi faccio risparmiare tempo: dice solo “Dovete vedere Voyeur per credere. Il film più spaventoso che abbia mai visto.”
Mi ha convinto. Devo trovare questo film! Se qualcuno di voi sa niente di Voyeur, vi prego di scriverlo sotto nei commenti. Oh! E ricordate, se vi piace quello che sto facendo qui, potete contribuire al mio Ko-Fi! Anche un contributo minimo è apprezzato. Queste vecchie gemme nascoste possono essere costose… Ciao!
BLOG POST: GENERICO: MEGA AGGIORNAMENTO!!
Oh mio Dio. Non ci credo, uno di voi è riuscito a trovarlo! Grazie TANTISSIMO Cinephobia12220 per il link! Non ho nemmeno la più pallida idea di come sei riuscito a trovarlo.
Hai ragione, sembrerebbe il sito ufficiale del film. È così strano per. Dovreste tutti dare un’occhiata al link di persona. Sembra che non venga aggiornato da anni ma a quanto pare stanno facendo una specie di concorso!
Il vincitore sarà invitato a una proiezione privata del film e potrà prendere parte al Q&A con il regista, e mi sono detto, perché no? Il modulo mi ha letteralmente solo chiesto di inserire il mio nome… Non vinco mai in queste cose,e il sorteggio probabilmente ha già avuto luogo anni fa, ma - che diavolo. Vi farò sapere se ci sono sviluppi. In rete non ho ancora trovato una copia del film, da punte parti. Grazie a tutti per l’aiuto e non dimenticate! Se avete delle raccomandazioni per qualche altra gemma nascosta che vorreste… che io guardi, per favore lasciate sotto un commento. Grazie!
BLOG POST: RECENSIONE VIDEOGIOCO: FAITH; THE UNHOLY TRILOGY
[Il contenuto di questo post è stato cancellato]
BLOG POST: GENERICO: IMPOSSIBILE!
Ho vinto il concorso! Non posso crederci! L’invito era già qui quando oggi sono tornato a casa, in una piccola busta nera. Non ricordo nemmeno di avergli lasciato il mio indirizzo. Il sito deve aver registrato il mio IP e aver fatto qualche tipo di ricerca… Non so bene come funzionano queste cose.
La lettera conteneva anche tutti i dettagli sulla proiezione. C’è davvero poco preavviso, ma la proiezione è QUESTO sabato! Quella sera dovrei essere a lavoro, ma mi inventerò qualcosa. Col diavolo che me la perdo!
E tra l'altro sono già stato a questo cinema! Ci andavo spesso con mio papà… proiettavano film dell’orrore di primo pomeriggio ogni sabato. È lì che ho visto per la prima volta I Know What You Did Last Summer e The Thing.  Sono degli anni che non ci vado… a dire il vero non sapevo neppure che era ancora aperto.
È piuttosto lontano, quindi, se vi va di contribuire alle spese, potete andare sulla mia pagina Ko-Fi. Lascio il link nei commenti. Non so se avrò tempo per altri post prima di questo weekend, ma farò del mio meglio. Ci sentiamo presto!
BLOG POST: GENERICO: MI STO PREPARANDO
Scusate se sono sparito in questi ultimi giorni… sono abbastanza teso per questo evento. Il film potrebbe non essere all’altezza delle mie aspettative… cosa che mi succede spesso quando si tratta di film dell’orrore. Infatti succede così spesso che ho inventato un termine per questo. Lo chiamo “Effetto Babadook.” Tutte le cose che avevo letto prima di vedere Babadook parlavano di quanto fosse fenomenale. C’era così tanto hype per quel film che addirittura mi sono vestito apposta per l’occasione… e poi… bleah. È stato così imbarazzante… a stento mi viene in mente un film più deludente.
Ma sono certo che non si tratterà di un altro Babadook. Non riesco a credere che è proprio stasera! So che ho scoperto questo film tipo una settimana fa, ma mi sento come se fossero… anni che aspetto di vedere qualcosa che mi spaventi davvero. Mi sembra di essere come diventato … insensibile a questo genere.  Ovviamente mi piacciono ancora tutte le cose collegate all’Horror, ma per causarmi la minima reazione ci vuole molto di questi tempi… addirittura ho iniziato a cercare le cose che quasi “dovrebbero essere illegali”...  Faces of Death, la serie August Underground… anche quelle a malapena mi danno i brividi… spero che questo finalmente ci riesca.
Scusate, sto divagando. Devo proprio staccarmi e iniziare a prepararmi! Oh già! Mi sono dimenticato di dirlo, sono certo che alcuni di voi si stanno chiedendo quando potrete sentire cosa penso di questo evento. Beh, buone notizie. Non dovrete aspettare nemmeno un attimo! L’invito alla proiezione diceva esplicitamente che livebloggare l’evento è permesso! Ho testato alcune di queste app per la dettatura e ne ho trovata una che dovrebbe funzionare, quindi preparatevi a sentire le mie impressioni… in diretta!
Sono così entusiasta e spero che lo siate anche voi! Okay. Adesso chiamo il Lyft… se volete contribuire alla spesa, il mio Ko-Fi e il mio PayPal sono nel primo commento in evidenza… La prossima volta che mi sentirete, sarò al cinema!
Ci sentiamo più tardi, Accaniti dell’Horror… in diretta!
BLOG POST: LIVE BLOG: “EVENTO VOYEUR”
Arrivato! Finalmente! Il Lyft è costato un’assurdità, ma senza dubbio ne varrà la pena.
Wow. questo posto è proprio come me lo ricordo, anche se è più vecchio, ovviamente, e… più sporco. Sì, non è invecchiato bene. Sui gradini davanti l’ingresso sono dei sacchi di immondizia squarciati e ci sono dei… em, graffiti piuttosto espliciti ovunque sui muri. Pensavo che volessero ridare un po’ una sistemata prima di ospitare un evento?
Huh. Nel parcheggio c’è solo una macchina… sul cartellone c’è scritto “Proiezione per fan di Voyeur - TUTTO ESAURITO” quindi questo è senza dubbio il posto giusto.
È una proiezione privata solo per me? Il concorso questo non lo aveva menzionato. È, [NON HO CAPITO], figo, a dire il vero. Adesso entro… Aspettate un attimo.
[NOTA: la voce dice “NON HO CAPITO”]
Oh mio Dio. Davvero, mai giudicare un libro dalla copertina. Dentro è stupendo! La moquette e le pareti sono immacolate, e il profumo di popcorn appena imburrati! Mmmm. Non so bene dove dovrei andare adesso, quindi vado al botteghino e chiedo se qualcuno lì può indicarmi dove andare.
Il tipo è stato molto d’aiuto. A quanto pare, Voyeur è l’unico film che proiettano stasera quindi mi sa che questo posto è tutto per me! Inoltre sono inclusi dei popcorn e una bibita. Gli ho detto che non è che li volevo, ma mi è sembrato un po’ suscettibile. Gli ho chiesto della sporcizia fuori, cercando di non essere maleducato, ma ha solo detto, “È quello all’interno che conta.”
È piuttosto profondo se ci pensi. Vado a prendere i popcorn e poi vado a cercare il mio posto.
Presi i popcorn! Sono palesemente a corto di personale, dato che lo stesso tipo era al banchetto dei dolci. Mi dispiace. Sembra molto vecchio e lo stanno facendo proprio lavorare. Sembra allegro però. Okay… [NON HO CAPITO] ho trovato il posto!
Quel poveretto, gli fanno fare anche da maschera! Davvero dovrebbero assumere più personale…
Oh wow… davvero non c’è nessun altro in tutto il cinema! Che fortuna! Non c’è niente di meglio che essere seduti da soli in una stanza fredda e guardare un film horror di cui non sai niente.
Allora ho quasi finito i popcorn e il film non è nemmeno iniziato. Niente trailer o altro… Devo chiedere al vecchietto? Non mi piace per niente [NON HO CAPITO] disturbarlo. Per adesso continuo ad aspettare.
Questi devono essere i popcorn più buoni che abbia mai avuto. Li ho finiti tutti prima ancora che inizi il film, non mi succedeva da quando…
Oh, sta succedendo qualcosa! Il proiettore è ufficialmente acceso! Ecco che inizia…
È passato un po’, e lo schermo è ancora nero. Sento dei suoni… come dei bip. È molto familiare ma non ricordo dove gli ho già sentiti. Macchinari medici forse? C’è qualcosa [NON HO CAPITO] lo schermo… Sembra che si tratti di un flashback o qualcosa del genere, girato… sembra che la ripresa sia stata fatta su un vecchia telecamera…
(a bassa voce) Aspetta. Quello è…?
Conosco quella stanza… come… come hanno fatto a [NON HO CAPITO] Questo è dopo l’incidente. Mamma voleva fare un video per i miei fratelli… Papà… Io… [NON HO CAPITO] Aspetta. Quello chi è? Nell’angolo dello schermo, c’è…  (a bassa voce, più scioccato che mai) Chi diavolo è quello?
BLOG POST: RECENSIONE FILM: VOYEUR
Dovete vedere Voyeur per credere. Il film più spaventoso che abbia mai visto. 
[Stiamo nuovamente ascoltando da una riecheggiante CCTV]
[Alice sta parlando al telefono, sembra stanca]
ALICE
– mi fa piacere sentirlo. Avevi detto che questa nuova band non era male.
(sospira) No, va bene, se riesci ad arrivare fino al giorno dello stipendio posso pagare io, nessun problema. (divertita) Tra l’altro, sembra che li riavrò tra non molto, da come stanno andando le cose. 
Lo so, lo so. Solo la prossima volta controlla prima, okay? Non sarò sempre qui pronta a pulire il culetto del mio dolce fratellino.
(divertita) Oh, sei sempre così dolce.
Abbi cura di te.
[Alice tira giù]
[Fa un lungo sospiro]
GWEN
(tesa) Hai fatto?
ALICE
(sobbalzando) Cristo! Da quanto è che te ne stavi nascosta lì?
GWEN
Non mi stavo nascondendo. Devo farti una domanda.
ALICE
(Riprende fiato) Va bene, okay!
GWEN
Ti ricordi il manager dell’Informatica prima di Colin?
ALICE
Chi? Amelia? Che c’entra?
GWEN
No, prima di Amelia, prima che arrivassi io. Il tizio tedesco. Pieno di tatuaggi.
ALICE
Cioè, penso che Amelia ne abbia parlato una o due volte, forse? Io più che altro mi ricordo che si lamentava del suo lavoro, ma doveva essere qui molto prima che entrassi io. Che c’entra?
GWEN
Non ti riguarda.
ALICE
Cosa?
[Passi, Gwen se ne va]
Ma seriamente?
GWEN
Sì.
[Una pausa]
ALICE
(a sé stessa) Ma si può sapere che problema hanno oggi?
[Errore del computer]
ALICE
Oh, non ti ci mettere anche te.
[Traduzione di: Victoria]
[Episodio successivo]
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harshugs · 2 months
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non frega a voi e non frega nemmeno a me, ma dato che mi sto annoiando come una dannata allora dirò lo stesso la mia, magari c’è qualcuno che ha voglia di fare un dibattito o chiacchierare di cazzate
io non ho capito dove stava scritto che in base alle vendite del pandoro di Balocco con Chiara Ferragni sarebbero stati devoluti dei soldi per beneficienza
mi sembra che nei video di Chiara lei non abbia mai affermato che la donazione fosse legata alle vendite
e non c’era nemmeno scritto sulla confezione; cioè, c’era letteralmente scritto che le due società avrebbero finanziato l’acquisto di un macchinario ospedaliero, ma non è scritto da nessuna parte che il tutto sarebbe dipeso dal fatturato
non so cosa pensare, da un lato sto con Chiara, perché per me è un’ispirazione imprenditoriale per ciò che voglio fare io nella vita, dall’altro lato sto con i media ma solo per un mio fattore personale di ignoranza in comunicazione e marketing, quindi forse sono io che non vedo ciò che c’è dietro
tutto ciò che vedo è la cosa più palese e sbattuta in faccia a tutti: come ogni prodotto brandizzato Chiara Ferragni, il prezzo sale di botto per nessuna ragione (se non per il poco zucchero a velo mischiato con del colorante rosa), ma questo accade spesso con qualsiasi brand di quella portata
(a parte che io non spenderei mai 10€+ per un pandoro, ma manco se fosse stato baciato da Harry Styles, anche perché il pandoro, insieme al panettone, mi fa cacare come alimento)
io sto effettivamente cercando un qualcosa che mi renda palese questa “truffa”, che me la renda ovvia e scontata
a volte penso veramente che sia la gente ad essere analfabeta e che non sappia interpretare frasi semplici come quella scritta sul cartellino di sto pandoro
oh, poi io accetto di essere l’ignorante visto che effettivamente ne so meno di 0 su queste pratiche commerciali, però boh, continuo a non capire dove, come e quando è stata confermata la donazione legata alle vendite del prodotto
il finanziamento c’è stato, che sia stato fatto prima o dopo non importa, non era comunque legato alle vendite
di solito quando una donazione è legata alle vendite si scrive direttamente sul prodotto una cosa come: “parte dei proventi andranno donati a (associazione x)” o “aiutaci anche tu a sostenere (associazione x) con una donazione” e via dicendo
capisco la questione del “Balocco e Chiara Ferragni sostengono (progetto x) finanziando (associazione y)…” in cui la parola “sostengono” potrebbe essere ingannevole, ma io personalmente leggendo frasi del genere non collegherei la donazione alla vendita e viceversa
boh, questo è il mio punto di vista, se qualcuno ha voglia di dirmi la sua io sono qui
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gabbiadicarta · 5 months
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“non tutti gli uomini sono degli stupratori assassini, ma per quanto mi riguarda potrebbero tutti potenzialmente esserlo” cioè no però si. Quanti contradici. Anche se sono donna non capisco perché quando si tratta di donne non avete la stessa pura che tutte potrebbero avere cattive intenzioni. Oppure se una donna commenta il fisico ve la prendete molto meno o non ve la prendete proprio. “C’è sempre un lato di me che avrà paura” quindi amo stai confermando che in fondo anche di tuo padre e del tuo ragazzo hai paura. Mi chiedo cosa dovrebbe fare un uomo per far in modo che una parte di te non abbia nessuna paura. Nemmeno minima. Questo è come una vedi un immigrato (Siria/iran..) e dici “non devo avere paura perché se no sono razzista” ma poi sotto sotto una parte di te ha paura perché molti di loro fanno brutte cose. E non dico gli italiani non le facciano ma loro sono di più. Io non ho paura di quelli che mi fido, ma nemmeno un po’ . Io ho avuto momenti in cui avevo paura anche di una donna che mi chiedeva il passaggio, tu probabilmente ti fideresti. Ma perché tu sei stupida e polla, quindi ti a meno che non sia un uomo non penseresti che potrebbe farti del male. E poi dite che sono paranoica il perché non mi fido di una donna che mi chiede il passaggio.
ma cosa c'entra l'argomentazione del razzismo in tutto questo? ma chi ha mai parlato di razzismo. penso che tutti possano essere malintenzionati, per quanto mi riguarda, ma no, se esco con una donna non mi passa per l'anticamera del cervello che questa possa stuprarmi o molestarmi a livello sessuale, proprio perché, spoilerone: ho subito molestie solo da uomini in tutta la mia vita. non mi è MAI successo che una donna forzasse le cose con me, non ho subito revengeporn da una ragazza, non sono stata toccata, palpata o altro da una donna. ho subito violenza psicologica da parte di ragazze, ma questo non ha niente a che vedere con la violenza di genere di cui stiamo parlando.
"non ti fidi del tuo ragazzo o di tuo padre", altro spoiler, c'è stato un primo appuntamento pure col mio ragazzo e immagina un po'? sì, non conoscendolo ho avuto paura di subire abusi o di non tornare a casa. non capisco quanto non possa entrare nelle vostre teste questo concetto, andando a focalizzarvi come al solito su: "stai facendo discriminazione XD", no, io sto dicendo una cosa fattuale. la violenza da parte delle donne esiste, non lo nego, ma è statisticamente parlando inferiore e diversa a ciò che viene applicato da parte di un uomo.
forzate continuamente delle frasi senza senso sull'argomento. una donna che ti rapisce, se vogliamo fare l'esempio del passaggio in macchina, non ti rapisce per motivi legati al tuo genere. ti deruba, ti potrebbe vendere al mercato nero per avere un profitto sui tuoi organi, ma non penso proprio che decida di farlo per stuprarti e poi ucciderti. fammi un elenco di quanti crimini commessi da donne sono terminati con uno stupro e ti rispondi da sola.
non avete argomentazioni serie, ma volete comunque dare la vostra stupida opinione, andando persino ad insultare chi la pensa diversamente, perché come già detto, non sapete argomentare e non conoscete il topic, siete alla pari di quelli che citano la frase del leone che mangia la gazzella quando si sta parlando di veganismo.
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fujiko-23 · 2 years
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non so come iniziare un post del genere ok, non ne scrivo mai perché beh non lo so il perché, forse perché romperei l'equilibrio che mi sono creata nella mia testa di questo blog, forse perché non voglio che qualcuno mi faccia troppe domande su certi argomenti o forse perché mi perdo a pensare che a nessuno interesserebbe davvero leggere ciò, e poi è molto difficile farmi aprire completamente. se sai qualcosa su di me non la saprai mai al 100%.
c'è una cosa credo che vorrei da qualcuno ed è raccontarmi a questa persona e sapere che a quest'ultim* interessa davvero quello di cui sto parlando. qualcuno a cui non debba rimpiangere di avergli detto qualcosa perché poi magari in un discorso me lo viene a ributtare in faccia e magari ci sto male sia perché me l'ha buttato in faccia sia perché è un argomento fragile che non dovrebbe essere ricacciato in certe situazioni.
ci sono alcune persone che considero più vicine rispetto ad altre per un motivo o per un altro ed è a loro che vorrei raccontare certe cose e soprattutto già ne sanno altre, però a volte mi sembra di non potergli parlare di certi argomenti perché reagiscono diversamente dal solito, come se iniziassero a lamentarsi o a prendersela con me per ciò che ho fatto ma, che posso farci ormai? è una cosa passata e non posso cambiare il passato, al massimo posso rimediare però è proprio qui che penso che forse dovevo tenermela per me e mano mano inizio a parlare sempre meno di certe cose con una persona. o altri motivi per cui ne parlo meno è che l'argomento per cui sto male potrebbe far star male anche l'altra persona ed evito di mettere in mezzo il tutto.
ci sono dei motivi per cui sto stando abbastanza male ultimamente, il primo è per certe persone che si stanno allontanando o si sono allontanate improvvisamente e magari a me piaceva la loro compagnia e mi mancano..però, non vi verrò a scrivere. un pò perché se ti sei allontanat* significa che o non vuoi parlarmi o lo stai facendo per il tuo bene, e un pò perché nel caso tu non voglia parlarmi non voglio dover cominciare una conversazione forzata.
il secondo motivo è per le persone che mi piacciono e a cui piaccio. beh per le persone che mi piacciono c'ho sempre sfiga per un motivo o per un altro quindi facciamo che lascio stare..per le persone a cui piaccio invece:
parlo con abbastanza persone online e non e ad alcune di queste sono iniziata a piacere, a me fa sempre strano perché non faccio nulla di speciale, non capisco cosa attiri la loro attenzione, e poi quando glielo chiedo i motivi sono sempre gli stessi. 'sei simpatica, ci sei sempre e mi piaci fisicamente'. ed io so solo dire che so cosa sono, e so cosa do e cosa non do, però non mi sembra di averti dato abbastanza. perché non sono nei miei periodi migliori e so di poter dare di più. ma perché dovrei? nel senso, il mio obiettivo non è piacere per forza, no? però dicendo così mi sembra di si. mi sembra di star cercando solo di piacere e poi fine, 'il mio lavoro qui è finito'. anche se so che non è così davvero, voglio che l'altra persona stia bene con me e si senta al sicuro ecco. oltre questo, molte persone se ne sono andate proprio per questo motivo qua. perché gli piacevo e non riuscivano a mantenere questo sentimento per loro dato che io non ricambiavo. e si sono allontanati per stare meglio. però..però a me mancano, gli voglio comunque bene. e torniamo al punto di prima, cioè al primo motivo per cui sto male.
il terzo è per la scuola. ieri (28/09) è stato il primo giorno(perché faccio il serale e abbiamo iniziato dopo), faccio il quinto superiore sperando che finisca e che finisca bene. comunque solitamente quando vado a scuola ho sempre ansia. sempre ansia di star sbagliando qualcosa, di non aver completato qualcos'altro o di dover rispondere a qualcosa e non so farlo. e da una parte credo sia normale, dall'altra invece no..perché spessissimo mi causa dolori fisici e mi sento uno schifo. è dalle elementari che va avanti così a dolori fisici tutti i giorni, tutti gli anni da 14 anni, non mi sembra una buona cosa ecco-
mi sono ritrovata spesso con molte assenze che io non mi rendevo neanche conto di star facendo però dall'altra parte se andavo a scuola comunque non stavo bene e non mi sentivo in grado di far qualcosa, quindi che cambiava? negli ultimi 2 anni ho iniziato ad andare a scuola nonostante l'ansia(non sempre) perché so e ho sempre saputo che non importa se sbaglio. infatti mi sono resa conto che l'ansia maggiore non è dovuta a quello. ma è dovuta al fatto di sentirmi giudicata se sbaglio. so che dovrei fregarmene perché tanto 5 minuti e uno si dimentica, però io no, il fatto di aver sbagliato quella cosa che magari per me è importante mi rimane impressa anche se aggiusto il tutto dopo. ho un grossissimo problema coi giudizi degli altri. che riguardi la scuola o meno.
comunque. tornando all'inizio, anche ieri che è stato il PRIMO giorno ho avuto ansia. però perché questa volta? non avevo nessun compito, nessuna interrogazione, nessuno doveva chiedermi nulla, i compagni di classe li conoscevo già e sono stata per i cazzi miei. e allora qual era il problema ieri..? non lo so. non mi viene in mente nulla. so solo che stavo già per non entrare perché mi sentivo male.
un'altra cosa ancora è la mia famiglia. molte delle cose per cui sto male sono '''ovviamente''' nate qui. ai miei, soprattutto mia madre, li ringrazio sempre perché hanno cercato di starmi vicino e darmi il più possibile, e sono felice che ci abbiano provato a starmi vicino però sfortunatamente l'hanno fatto nel modo sbagliato, sfortunatamente non sono persone con cui io riesca a confidarmi, non dico su tutto ma nemmeno sulle piccole cose perché in primis sono loro a iniziare a giudicare me e le persone che frequento. poi tante altre cose ma non voglio parlarne molto di loro.
e ultima cosa, ho ritrovato un diario di quando andavo in quarta elementare in cui parlo solo del mio stare male. ma avevo 9 anni. e sono giorni che mi sto scervellando a ricordare perché cazzo a 9 anni devo lamentarmi sempre di star male? e pensando pensando non era nemmeno per motivi stupidi. erano gli stessi motivi con cui mi appiccico ora.
nel caso qualcuno abbia davvero letto fino a qui beh..
ma chi te l'ha fatto fa'?
grazie per aver letto comunque. ora mi verrà l'ansia per i messaggi che riceverò dopo questo sfogo ok. mi sotterro ok. addio ok.
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asllanismo · 10 months
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questa cosa del "io tifo max ma sono stancə di vederlo vincere/volevo vedere x o y vincere" non la capisco proprio prima di tutto who asked seconda cosa consiglio dal cuore proprio godetevi il momento che non si sa mai quando potrebbe smettere di avere tutto questo successo e sicuramente poi vi mancherà <3 cioè it's just crazy to me io continuo ad avere ansia ogni singolo weekend di gara e mi sento male al pensiero che purtroppo tutto questo non durerà per sempre e poi c'è chi "lo tifo ma non voglio più vederlo vincere" crazy?????
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hellandfiire · 10 months
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Mabon, casa Davies
« Ma non hai mai avuto paura a provare a stare con uno grosso come me? Lo sai anche tu che ho una forza sovraumana, potrei farti male da un momento all’altro » commenta ad alta voce, mentre una vocina gli urla contro di non esternare così tanto i suoi dubbi, insensati in partenza. « Cioè, io non voglio farti male, ma potrei farlo per sbaglio… »
«Fai sul serio? Sei tu quello che dovrebbe scappare, non io» e non pare stia scherzando, a giudicare dal modo in cui lo guarda. È palese, ma palesissimo, che stia cercando di capire se l'altro ci sia o ci faccia. «Uno, io non ho paura di niente» nemmeno questo è vero. La mano viene issata a mezz'aria per fendere l'aria, con l'intento di ricongiungersi a uno dei riccioli di fuoco appartenenti al quartino. «E due, non mi faresti mai del male. Non importa quanto arrabbiato tu sia, non riusciresti a farmi del male nemmeno per sbaglio. Non provare a contraddirmi, lo so e basta» conclude, apparentemente, cercando di lasciargli un leggero bacino sulla punta del naso.
Tumblr media
(...) « Non sono bravo a spiegare cosa provo, preferisco spiegarti gli effetti della lisedia e ricordarti come accudire la tua. » E questo dovrebbe saperlo abbastanza bene, per come tiene ad ogni piantina e fiore che potrebbe averle fatto trovare in giro, come pensiero. « Ma stare con te, non mi fa sentire obbligato a fingere niente. Gli altri mi vorrebbero piccolo, meno goffo, più chiacchierone e disponibile forse » … « ma tu no. A te basta un muffin, stare sdraiati su un tetto e mordermi una mano per dimostrarmi che tieni a me » e forse quel sorriso andrebbe a chiudersi in una linea sottile per impedire ad un’eccessiva emotività di venir fuori. « Sei una persona forte, sei stupenda e mi fai sentire bene » conclude, o almeno sembra sul punto di farlo. « E io non so cosa sia stare insieme, non le capisco queste cose da coppie. A me basta stare bene e, quando sto con te, io sto bene per davvero. »
Alla fine del discorso, com'è inevitabile che faccia, inizialmente se ne sta zitta. Ferma ed impalata mentre cerca di controllare il respiro per quanto può, vittima involontaria di un'emotività che nemmeno riconosceva propria. Con uno slancio che si spera non sia troppo energetico tenterebbe, sempre stando attenta a non cadere dal tetto (!), di stringere Mabon in un abbraccio senza uscita. Sembrerebbe quasi volerlo ammazzare sul serio, non fosse per tutto l'amore che pare volergli trasmettere con quel gesto. «Lo sai, vero, che tu non puoi dirmi certe cose?» gli dice, tentando di solleticargli il collo con la punta del naso, le braccia ancora tese per tenerlo stretto a sé. «Finisce che non sono più capace di trattarti male, e non va bene» ma non specifica il perché, lasciando, ancora una volta, che quella stretta parli un po' per tutt'e due.
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susieporta · 8 months
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DIARIO DI UN DOLORE SENZA NOME
Non so cosa vorrà fare la vita di me.
Non so se vuole gettarmi via
O usarmi per qualche suo dignitoso scopo.
Non so dove vuole piazzarmi
E non so se vuole che stia sola o in compagnia.
In questo momento è poco chiara,
Dio mi manda segnali astrusi, e a volte ho la sensazione che si sia scordato di me.
Per anni ho avuto alcune granitiche certezze, come querce secolari, sicure e forti e stabili, in piedi a disegnarmi un viale inequivocabile.
Altro che segni.
Ora, non so.
Devo ripetere, 4,5,6 volte non lo so.
Non ho idea.
Di quel che mi succede.
Del perché mi succede.
Di cosa significhi.
Da diverso tempo mi sento come un cubo di argilla che l’esistenza si diverte manipolare, dandogli forme assurde.
Mi sento estranea, a me e a quelli che mi circondano.
Non riconosco nemmeno le mie mani e i miei piedi, e soprattutto i miei piedi, che mi hanno sempre dato un ancoraggio potente col suolo, mi paiono estranei, strani, sfumati.
Permane in me una certa lucidità, che quotidianamente viene inquinata da una tormenta di confusione.
I medici non capiscono un cazzo.
Si contraddicono tra loro come adolescenti che litigano per stare in prima fila al liceo.
Il mio corpo va totalmente per conto suo, è divenuto un mostro ingovernabile.
Nessun cibo mi conforta, nessun farmaco, né chimico, ne’ naturale.
I consigli degli altri, le frasi fatte, i messaggi di inutile compatimento mi irritano come una zanzara che gironzola intorno a un letto pulito.
Irritazione.
La parola chiave:
Signora lo stomaco è irritato
L’intestino è irritato
La vulva è irritata
La bocca è irritata.
Io sono irritata.
Ma non da qualcuno, da me.
Nessuno può farmi nulla, io da sola mi infilo in delle stanze dove vengo irritata.
E non me ne vado.
Rimango in quel luogo d’asfissia, sperando di vincere una battaglia persa.
Ho sempre potuto contare su un’enorme e assurda quantità d’energia.
“Tu hai la forza per fa’ tre guerre figlia mia! “ ripeteva mia nonna mentre si puliva la bocca col fazzoletto; il ridere le provocava qualche salivazione di troppo!
Ho sempre avuto la forza per fa’tre guerre.
Macinavo km, treni, persone, luoghi, alberghi, scambi, cibi, panorami, ho vissuto senza abitudini, ne’rountine, guidata solo dal magnete della vita.
E ne avessi sbagliata una!
Quel fluido invisibile m’ha trascinato qua e là, sempre, e pareva un trascinarsi a caso, ma alla fine mi portava esattamente dove dovevo essere.
“ le sue scelte le capisco sempre dopo qualche anno, Claudia. Li per lì mi sembrano sempre assurde e insensate. Solo dopo un po’ ne riconosco la profonda lungimiranza e saggezza”
Mi disse il mio analista, Maurizio P.
“Vede Dottore, c’e’ qualcosa che costantemente mi parla e a cui sono costantemente collegata.
È quell’intelligenza fine e dorata e supersottile, che cade su dal cielo, entra nella punta della testa e mi scorre dentro, è come una pioggia tropicale calda e quasi impercettibile, che però irrora il mio essere e insieme ad un pasto per l’anima, mi porta anche tante frasi e parole e immagini”
“Deve essere Dio”
“Potrebbe. Non so. Ho avuto modo di toccare con mano la sua esistenza molte volte.
Di Lui, non dubito. Più spesso dubito della mia capacità di comprendere cos’ha da dirmi”
Dio ha spento il suo radar, e non mi trova.
Questo sento.
O forse io non sento lui.
In compenso, quando esco di casa, e cioè pochissime volte, vedo e sento cose di cui non posso dire, e che anche di notte talvolta, mi danno tormento.
So da dove vengono, cosa sono e cosa vogliono. Ma non posso, ora parlare di loro.
Quel viale di querce secolari, si è dissolto, come quando tocchi un mucchio di cenere.
È svanito.
Sono in Arizona.
Circondata da cactus, qualche scorpione, e nessun segnale.
Niente.
Nessun messaggio per te.
Per fortuna non soffro il caldo.
La mia vita, un tempo esageratamente piena di fragorose novità e persone e facce, e olio, pane, pomodori, malibù, olive, soli, buganvillee rosa, pesci, corde di chitarra, ora è circoscritta a un divano, due bottiglie d’acqua di due marche diverse e con diverso sapore, una fiala di cortisone, compresse per la nausea, compresse per il dolore, creme varie, una flebo, bustine di sodio, bustine lassative, bustine reidratanti se l‘effetto lassativo è troppo, una cassa Bluetooth per vedere qualche idiozia su Netflix.
Almeno sei tipi di fermenti lattici.
Una coperta di pile leopardata.
E nessun segnale.
Nessun messaggio.
Nessuna guida, il dolore si mangia tutto.
Questo dolore senza nome, che m’ ha portato dentro un tubo di due metri per vedere meglio da dove veniva, poi dentro un altro tubo, poi a infilare tubi sopra e sotto e davanti e dietro.
E gli aghi:
I maledetti, schifosi, gelidi e terrificanti aghi, che a quantità industriali sono stati introdotti nelle mie vene.
Cosa che per me le vene non dovrebbero essere sfiorate, manco col pensiero; il sangue avrebbe da essere lasciato pulito e fluido pacifico e scorrere come un torrente d’alpeggio in una vallata di montagna.
E invece no.
Tormentiamo queste braccia sottili e fragili come rami di una pianta secca, tormentiamo queste vene, tormentiamo anche e soprattutto le parti invisibili del corpo che ad ogni tubo e ago e altra costrizione, si rannicchiano in un pertugio e si nascondono come un gatto quando sente un rumore.
Vengono letteralmente aspirati via da qualche parte.
E io sono in grado di percepire quando le parti vere di me si tolgono di mezzo che non ne possono più.
E in quel momento, sant’iddio, i poveri infermieri buttano tutto e se ne vanno, se sono un po’ svegli.
Tanti passano attaverso queste trafile con somma tranquillità, la stessa che ho io quando sono su un’amaca a dondolarmi.
O sono illuminati.
O non si rendono minimamente conto dell’impatto che ha sta roba su di loro, a diversi livelli.
Molto più probabile la seconda.
Io reagisco, mi dimeno, come se qualsiasi tentativo di capire e guarire e curare sia allo stesso tempo un pericolo, un nemico, un male ancora più grande.
In questi mesi, ho parlato con sciamani, veggenti, cartomanti, astrologi.
Mi manca solo l’ipnosi.
Perché il dolore fisico non ti da manco una cazzo di bussola.
Ti rendo una barchetta di carta in mezzo a onde di sei metri nell’oceano pacifico.
Quando si placa un attimo quell’ energia che mi è data da Giove e Marte congiunti,vriaffiora, anche solo un pochino, vedo un rivolo d’acqua pulita in quel deserto arso e sperso.
Ho sempre preteso di vivere in un’eterna vacanza.
Ho sempre celebrato, creduto, danzato, ringraziato, non mi è sfuggito nulla di quel che veniva messo sul piatto, mi ci sono riempita la bocca con tutte e due le mani, senza l’accortezza di pulirmi col fazzoletto, come faceva nonna.
E ora sono a digiuno.
Di cibi, di bellezza, e di tutto quel che mi teneva su, come un palloncino senza filo.
Sono sgonfiata.
Sono a terra e non più in aria.
E quelle certezze, tutte volate via.
Gli astrologi dicono che a 43anni a causa dell’opposizione di urano contro se stesso, devi rivedere tutta la tua vita e necessariamente stravolgerla, spingendoti verso una maggiore libertà d’espressione.
Io non lo so cosa vuole da me.
So’qui che come uno dei ragazzi di stranger things, cerca un canale col walkie-talkie che passi qualche messaggio comprensibile.
Tutte le cose di prima, questo lo so, non m’importano più, non destano in me alcun sussulto, ed io senza sussulti, posso stare tranquillamente altri cento anni o anche un mese, su questo divano bollente.
In alcuni giorni, mi sembra di sentire l’aldilà che mi chiama per nome.
E penso che poterebbe essere.
Che ho finito il giro. Che devo andare altrove e che forse non sarebbe male ( no, non sono affatto depressa anzi )
Per la maggior parte del tempo, sto li ad aspettare di capire, cosa vuole Lui o Lei da me.
Speriamo si faccia comprendere meglio nel tempo dello Scorpione, che è quel buio a me congeniale.
Ma forse la cosa migliore è non sperare, lasciarsi trafiggere dall’esistenza anche se fosse l’ultima freccia.
-ClaudiaCrispolti
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Note
Da quel poco che sò, non c'é una scienza specifica dietro questi farmaci, e bisogna fare delle prove ed azzeccarne i dosaggi, e/o il farmaco giusto... Comunque, non sò cosa ti sia successo, ma nessuno ha una vita perfetta, anche chi vuole far trasparire ciò! (per esempio anche chi instagramma il cesso di casa). C'è sempre qualcosa che non va. Inoltre, riferendomi alle tue amiche, fatti coraggio (ce ne vuole poco, fidati) e chiediglielo se ti aspettino al camerino, perché ti farebbe piacere! Se sono buone amiche, lo faranno senza dire A...al più, non credo che ti morderanno! E se anche lo facessero, VAFFANCULO! Non devi cambiare te per gli altri! Inoltre, non fare in modo che gli altri siano il tuo supporto della vita (l'unica a poter supportare e contare su di te, sei TE STESSA), ma fa sì che tu sia di supporto agli altri (e scegli TU chi aiutare). E se credi che la tua vita sta messa male...vediti bene intorno, perché ce ne sta sicuramente tanta di gente che sta messa molto peggio di te: chi ha un male terminale incurabile...chi non ha una casa e muore di freddo di notte, chi ha fame e non può comprarsi da mangiare...cioè, ha problemi con beni primari! Sentiti fortunata, perché rispetto ad altri sei fortunata!
Per i farmaci sono d'accordo, purtroppo tocca sperimentare prima di azzeccare la terapia giusta.
Quelle amiche non le ho più, penso ti riferisci ai post di sfogo su loro.
Purtroppo è vero, posso contare solo su me stessa ma la strada è molto difficile e dura... E non mi piacciono le cose a senso unico quindi non voglio solo essere io il supporto per l'altra persona.
Infine, non trovo giusto il dover pensare a chi sta peggio, perché ciò implica che il mio dolore non è valido solo perché qualcuno sta messo peggio di me. Capisco la logica dietro ma invalidare i sentimenti delle persone non è per niente di supporto, ognuno, come hai detto te, ha i suoi problemi e al momento io mi concentro sui miei. Poi se pensiamo a chi sta peggio possiamo anche pensare a chi sta meglio, c'è sempre un metro di paragone che secondo me e altri non va guardato, so benissimo che la mia vita potrebbe andare peggio di così ma sto cercando appunto di farmi forza e migliorare, ma pensare a chi sta peggio non mi aiuta mi fa solo sentire incolpa e ingrata di quello che ho...
Comunque grazie del supporto :)
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tma-traduzioni · 3 months
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TMAGP003 - Mettere radici
[Episodio precedente] [Indice TMAGP]
[Un computer dell’O.I.A.R. inizia a registrare]
[Qualcuno scrive velocemente su una tastiera, poi un invio deciso]
[Suono di un errore]
[Un agonizzante lamento di frustrazione]
COLIN
(a denti stretti) Ma dai.
ALICE
Che cosa sarebbe di preciso un errore .jmj? Che vuol dire?
COLIN
Niente. È solo una scusa del sistema per rovinarmi la giornata, ecco che cos'è.
ALICE
Potrei provare un altro computer–?
[Colin continua a scrivere mentre parla]
COLIN
No. Lo sta facendo apposta e cambiare computer lo incoraggerà. Non c’è niente di sbagliato, è solo che non accetta i comandi.
ALICE
Cioè – (una risatina divertita) mood, ma comunque…
[Colin pigia altri tasti]
[Errore]
[Colpisce il lato del monitor, forte, più volte]
ALICE
Devo chiamare Lena prima che tu spacchi Freddie? Questa è quasi un’aggressione.
COLIN
(Distratto per la concentrazione) A me o al computer? E cosa potrebbe fare Lena di preciso?
ALICE
Non so. Potrebbe essere utile avere un’altra testimone per quando la situazione degnera in omicidio.
[Tasti. Errore.]
COLIN
E che testimone. Non saprebbe riconoscere un comando DOS nemmeno se le mordesse il culo. Senti, hai messo mano alla directory o qualcosa del genere?
ALICE
Certo che no! Perché dovrei mettermi a litigare con Freddie? Quello è il tuo lavoro.
[Colin scrive ancora]
COLIN
(implorando) Dai funziona, ti prego!
[Pigia invio con l’attenzione con cui si disinnesca una bomba]
[Errore]
COLIN
Bastardo! (scrive) Dimmi solo quale è l’errore! Ti serve qualcosa? Devo prendere un disco di avvio? Ti serve un cavolo di massaggio? COSA?
[Alice ridacchia]
[Tasti. Poi di nuovo errore.]
ALICE
Vuoi fare una telefonata a un amico? Magari al dipartimento di informatica?
[Una sedia con le rotelle viene spostata]
COLIN
Non sono amici amici miei, nemmeno tuoi. Ti seppelliscono di scartoffie solo per sostituire un tappetino per il mouse - lo sai. 
[Colin s’infila sotto la scrivania]
Conosco questo sistema meglio di chiunque altro ancora in vita e ciò nonostante non capisco come funziona! Quindi posso garantirti che nessuno di quegli idioti non sa nemmeno da dove iniziare con questa fumante pila di me-
ALICE
(al computer) È tutto okay, Freddie-piccino. (Lo accarezza) Andrà tutto bene, tesorino.
COLIN
Non provarci con il computer mentre ci sto lavorando.
ALICE
Hey, non sono io quella a pecora…
COLIN
(riemerge da sotto la scrivania) Sono serio. Non dargli una personalità. Non dovresti nemmeno chiamarlo “Freddie.”
ALICE
Uh-huh. Perché FR3-D1 è così facile da dire.
COLIN
Fare amicizia con questo stramaledetto programma che prova ad annientarsi ogni volta che apro una finestra non è “carino”. Già è abbastanza difficile dedicare ogni secondo della mia vita a impedire che questo intricato casino sporchi il letto senza che tu ti incazzi.
ALICE
Oh andiamo, non è poi così male. 
COLIN
Hai almeno idea di che cosa succederebbe se questo coso alla fine riuscisse ad estinguersi?
ALICE
(tono piatto) …Andremmo a casa prima?
[Colin fa un suono irritato]
[Scrive]
ALICE
Forse ha solo bisogno di un po’ di incoraggiamento.
COLIN
O forse solo ha solo bisogno di un bel calcio nelle p-
[Dei rumori indistinti diventano un audio]
VOCE DEL COMPUTER (NORRIS)
Caso: Omicidio Data: …
COLIN
Grazie a Dio!
[Colin schiaccia la barra dello spazio per metterlo in pausa]
[La registrazione si interrompe]
ALICE
Hey, l’hai aggiustato! Ed eccccccco Freddie!
COLIN
Hai sbagliato film.
ALICE
Meh, sappiamo entrambi che Robert Englund sarebbe stato più bravo. Complimenti, Colin, sei una star.
[Si sposta e gli dà un colpetto sulla schiena]
Devo processare delle montagne di roba stasera, quindi fallo partire, io vado a mettere su il bollitore! Vuoi niente?
COLIN
Uno scotch doppio.
ALICE
Vada per del caffè vecchio di due giorni.
COLIN
(con la testa tra le mani) Eurgh.
[Colin schiaccia di nuovo la barra spaziatrice con aggressività]
[Passi mentre si allontana]
[Il computer inizia a parlare da solo]
VOCE DEL COMPUTER (NORRIS)
….zero- tre, zero-quattro, duemilanove. 8:45 a.m.
[Norris come l’altra volta sembra umano ma ha una cadenza robotica]
Racocolta: Deposito CID del Kent.
Oggetto: Diario del Dr. Samuel Webber, età 46 anni. Rilasciato da Harriot Manning, counselor specializzato nell’elaborazione del lutto. Ritrovato all’interno di una ventiquattrore nera danneggiata dall’acqua, parzialmente sotterrato, attraversato da delle radici ammuffite.
Ulteriori contenuti: Uno smartphone danneggiato dall’acqua. Un portafoglio con la carta di identità del Dr.Webber e la sua carta di credito. Le chiavi del n.13 di Marigold Drive con un portachiavi d’oro. Parti delle cartelle mediche di Gerald Andrews - età 37 anni, al n.12 di Castlehill Avenue - e Maddie Webber - età 39 anni, deceduta.
Caso: 1201/19
Numero di serie: 72003210
Raccolto da: Agente Speciale Caroline Jennings, 2911
Diretto a: Deposito Prove Sud-Est – Lewisham
Seguono passaggi del diario di interesse:
Data: 07-12-09. 10:03 p.m.
[La voce di Norris si fa completamente umana non appena inizia a leggere dal diario]
La giornata di oggi è stata da manicomio. Avevo pianificato tutto, tutto quanto! E poi un attacco di panico mi ha soffocato lasciandomi senza determinazione. È stato così umiliante! Mi sono sentito come se il terreno si sarebbe aperto sotto i miei piedi con tutti che mi fissavano, solo per alzare gli occhi al cielo davanti alla mia “isteria,” per usare le parole dei paramedici. Loro non capiscono. Ero quasi sul punto di essere preso… Ma è fatta. Ora devo soltanto sparire.
Non posso tornare a casa. Per lo meno non per qualche giorno. E dovrò evitare i soliti posti finché non si saranno nuovamente scordati di me. Non dovrebbe essere difficile, che sarà mai un altro dottore stressato. Solamente un uomo grigio in mezzo alla folla, mai degno di nota finché non necessario.
Un uomo nella metro continuava a fissarmi. Sembrava che stesse cercando di connettere i puntini… sono paranoico, lo so, a starmene sdraiato in mezzo ai fiori di campo in un giardino dimenticato. Il fango mi ha rovinato le scarpe.
Non ho molto nella valigetta. Comunque, fare un elenco aiuta a mantenere l’ordine:
Fascicoli su “gli amanti sventurati”
Il turno di lunedì mattina - spero che l’operazione della signora Mrs. Campbell’s sia andata bene
Nove caramelle Werther’s Originals (perché a un certo punto sono diventato un vecchietto senza rendermene conto)
Penne, blocchetti per le ricette
Tessera Oyster – sempre valida
23 sterline e 22 in contante– pensavo fossero 24, ma una delle monete era un euro consumato. Non sono certo del tasso di cambio…
Questo diario, ovviamente. Molte grazie, counselor - è più probabile che lo usi come esca per il fuoco che per “esprimere i miei sentimenti”
E il mio telefono. Batteria al 43%, 1 tacca… Possono rintracciare le SIM, no? Dovrei probabilmente distruggerla. Meglio rimanere isolato che essere beccato.
È quasi mezzanotte. (Perché non è più buio?) Non mi sono portato dietro un pranzo, non pensavo che mi sarebbe servito. Non pensavo che sarei riuscito ad arrivare a questo punto. Mi chiedo per quanto dovrò rimanermene qui prima che smettano di cercare. Probabilmente dovrei mangiare una Werther’s. Solo una però. Cristo, mi sono ridotto a dover razionare le caramelle.
Devo trovare un posto asciutto. (Per quale motivo ho mai scelto di nascondermi qui?) Potrei provare in un ostello? Dovrei mostrare un documento? Potrei mentire, usare un nome finto.
Potrei essere Gerald Andrews. Sono certo che a Maddie sarebbe piaciuto molto.
Adesso ricordo. Era per il gelsomino. Quel profumo nella pioggerella sottile mi ha attirato. Me la ricorda così tanto.
[Una musica molto leggera inizia a crescere]
Maddie amava il profumo del gelsomino. Avrebbe adorato questo posto, nascosto tra i brutti vicoli di mattoni.
Mi avrebbe fatto delle domande sulle piante, e io le avrei risposto che non sapevo. Non sapevo nemmeno che i giardini potessero fiorire così tardi.
Non stavo ragionando quando mi sono fatto strada oltre il cancello. Stavo solo seguendo il mio naso verso i ricordi di tempi più felici, suppongo. L’odore è molto più pungente qui dentro di quanto non lo fosse da fuori, e quasi eccessivamente dolce-quasi-marcio vicino alle piante. Maddie avrebbe saputo che cosa è. Ma è buio e silenzioso, questa è la cosa più importante.
Sembra che nessuno si prenda cura del giardino, cosa che mi va benissimo. Cresce selvatico attorno alle rovine di una qualche chiesa distrutta dalle bombe. È bello vedere la natura che guarisce delle vecchie ferite.
Mi sono graffiato le mani e la faccia lottando per farmi strada tra i cespugli sotto uno dei vecchi archi. Ho freddo ma ne vale la pena; qui non mi troverà nessuno.
C’è un tale silenzio. Il fitto fogliame soffoca il rumore della città in un sussurro. Posso a malapena sentire le sirene. Dubito che siano per me, ma rimango comunque fermo.
Non ho molta scelta; dove altro potrei andare? Non posso andare a casa, quello è il primo luogo che controlleranno. Tra l’altro lì ci sono troppi ricordi, e - (inspira) ci sono i vicini… Sempre a ficcanasare con i loro volantini sulla sicurezza del vicinato.
Lista di altri possibili nascondigli:
Il terreno dello Zio T. Sicuro, ma a circa 9 miglia - troppo lontano. Le uova fresche di giornata sono un plus, ma non esattamente di proprietà. Tra l’altro, il gallo potrebbe essere un problema.
La cantina dell’ospedale. Sarebbe stata la soluzione migliore, ma arrivare lì senza essere visto è un problema eccetera, e non sarebbe facile trovare del cibo. Di sicuro sarebbe stata più calda e asciutta, con il boiler acceso tutto il giorno.
Sono più al sicuro qui nel mio piccolo santuario. Sudicio e dolorante, ma al sicuro.
Suppongo ci sia un’altra possibilità.
Il magazzino.
Ho sempre una chiave. Il mio nome non è più sul contratto, ed è riparato e asciutto, ma… Maddie ha messo lì tutte le sue cose dopo che se n'è andata. Non so se ce la faccio ad essere circondato da tutta quella storia, anche se sarebbe più comodo.
Non riesco a dormire. Questo fastidio mi sta uccidendo! Lo sento anche se standomene sdraiato a terra ho perso la sensibilità per il freddo. Deve essere una reazione allergica a qualcosa. L’irritazione si estende per tutto il lato sinistro. Proverò a cercare un posto migliore con la luce.
Credo di aver sentito qualcuno che mi chiamava per nome. Niente torce però, nessun movimento, solo la voce. Sembrava Maddie. Le mie mani non la smettono di tremare.
La mezzanotte è passata da un pezzo. Dovrebbe - essere buio pesto, ma riesco ancora a distinguere delle sagome grigie nell’ombra. La voce mi sta ancora chiamando. Devo rimanere immobile anche se il mio cuore sta battendo all’impazzata. Mi sa che dei rami si sono spezzati, ma non so dove.
Manca poco alla mattina, ma la sento ancora là fuori, che si muove nel giardino. Per poco non rispondevo mentre sonnecchiavo.
Il mio cellulare è morto. Proprio la mia fortuna. Riesco a vederci abbastanza per scrivere, quindi dovrebbe mancare poco all’alba… Dio solo sa se mi serve del calore.
L’irritazione sta peggiorando e i graffi finiranno per infettarsi se non li pulisco. Ne ho controllato uno sul mio avambraccio e sembra che stia secretando qualcosa pieno di filamenti semitrasparenti e a spirale. Sottili come capelli, le radici sono venute via facilmente quando ho tirato con uno strappo che ho sentito sia fisicamente che come rumore. Non ho mai visto niente di simile prima d’ora, ma d’altronde la dermatologia non è mai stata il mio forte. 
Se avessi gli strumenti giusti, sarebbe molto più facile. Devo trovare un bisturi e uno specchio. Ho pulito i graffi alla meno peggio, ma adesso quando mi muovo ho delle fitte all’addome.
Condizioni attuali:
Sento il sapore dell’anice.
Mi sta colando il naso. Muco normale, grazie a dio.
L’irritazione si è diffusa su tutta la mia schiena adesso, e se mi muovo, riesco a sentire la zona irrigidita che si apre e gocciola come una crosta.
Mi sento molto stanco. Probabilmente l'ipotermia. Brutto segno.
Le mie unghie sono nere per il terreno, anche se non mi ricordo di aver scavato…
I graffi stanno tutti gocciolando adesso.
Fatico a non ricadere in sogni vividi.
Devo alzarmi, uscire di qui per trovare delle cure. Per lo meno devo rischiare in una farmacia. Ne ho vista una a qualche strada di distanza. Non sono di questa zona, quindi dubito che mi riconosceranno. Ho ancora il mio blocchetto delle ricette con me, ma usare i miei stessi fogli sarebbe incredibilmente stupido.
Questo luogo è di gran lunga più grande di quanto non avessi pensato.  Ho seguito le betulle e le chiome lungo quel sentiero di ghiaia vicino al muro. Bordato di muschio. C’è una fitta parete di boscaglia che schiaccia la recinzione. Lo so, io - me lo ricordo. Non riesco più a sentire il traffico adesso. È difficile continuare a muoversi.
Non riesco a trovare un ingresso. Mi sono rassegnato a farmi strada a forza nei cespugli ingarbugliati come prima. È stato molto doloroso, ma ce l’ho fatta. Solo per scoprire che il giardino continua dall’altra parte. Sembra lo stesso. Credo anche che Maddie sia sempre lì.
Gelsomino ovunque. L’odore mi punge dove mi tocca, ma - questo non ha senso. Mi chiedo se sia psicosomatico? Una coscienza sporca abbinata alla polmonite…
Sono di nuovo tra la vegetazione bassa. Non sono sicuro di essermi mai alzato. Non ricordo di esserci tornato - i miei piedi sono gonfi.
C’è qualcosa di molto sbagliato. Devo andare alla farmacia ora o mai più. Sono riuscito a infilare a forza i piedi nelle scarpe con qualche puntura, ma… fatico a stare in piedi. 
Maddie ha ragione, però. I dottori sono i peggiori pazienti. Siamo sempre ad auto-diagnosticarci, e la vediamo sempre nera. Si è offerta di andare e prendermi le medicine. È sempre stata gentile.
Cercherò di mantenermi caldo e dormire finché non spunta il sole. Desidero così tanto vederlo di nuovo.questa notte sembra infinita. Voglio sentire nuovamente il calore.
Ho così tanta paura. Grazie a dio c’è Maddie. Devo trattarla meglio. Tornerà presto con le medicine.
Aggiornamento delle condizioni:
Bocca secca e gola gonfia. Adesso sento il sapore di anice bruciato.
Le dita sulla mano sinistra sono quasi immobili. La destra non è messa molto meglio. (fa scattare la penna) Non so per quanto ancora riuscirò a scrivere.
Il dolore all’addome è passato e le perdite sono pressoché finite, ma mi fa male la schiena.
Ho senza dubbio un’infezione. Nei graffi stanno germogliando qualche sorta di polipi e anche toccandoli molto delicatamente sembra di picchiare un nervo scoperto.
Puzzo di gelsomino. O almeno credo.
Devo solo riposare, e questo posto è abbastanza sicuro. Maddie però non è ancora tornata. Spero stia bene. Mi manca la sua risata. E quel sorriso.
Mi preoccupo quando esce da sola. Potrebbe parlare con chiunque, come Gerald. Non mi è mai piaciuto lui. Dovrei dedicarle più tempo; sono troppo impegnato e lavoro fin troppo. Arrivo a casa e - vado diretto a dormire! Devo fare attenzione o finiremo per allontanarci. Non so cosa potrei fare se pensassi di averla persa.
Ma qui non sono solo. Sono coperto di insetti. Sembra piacergli mangiare dalle mie ferite, quindi glielo lascio fare. Tra l’altro grattano il prurito.
Il braccio destro adesso è del tutto insensibile e la pelle si sta aprendo fino all’osso. Ho rimosso le falangi - tirandole via come il nocciolo da una pesa. Le ho piantate in profondità. Le mosche hanno assalito la ferita, e presto ci saranno le larve a mangiare solamente la carne morta, lasciando quella viva. La natura è così meravigliosa, così efficiente; niente nel giardino viene sprecato.
Posso vedere che le mie ossa sono avvolte dagli stessi strani filamenti sottili delle ferite. È una cosa così affascinante da osservare. Dovrei scrivere un articolo. Ovviamente se l’infezione dovesse raggiungere il midollo ci potrebbero essere delle complicazioni. Potrei prendere delle contromisure più drastiche, ma mi servirebbe qualcosa con cui tagliare. Qualcosa di duro e pesante. Una roccia forse? Potrei? Dovrei?
Non saprei per quanto ho dormito. Sempre niente sole.
Maddie, sei tu?
Hai ragione. Dovrei rimanere.
È tornata da me! Solo un sussurro ma è proprio lei! Sapevo che non mi avrebbe mai abbandonato. Dice che c’è un punto dove posso sedermi al sole e sentire il vento sul volto. Cosa farei senza di lei?
Abbiamo deciso di non asportare più niente di me mentre la mia condizione è in fase di sviluppo. A Maddie non sembra prudente, adesso che il vomito è passato. È stata una situazione delicata per un po’ di tempo, ma credo di aver espulso la maggior parte del marcio, e creato abbastanza spazio per crescere.
Monitoneremo il progresso, ovviamente con un rigido regime di aria fresca, luce del sole e riposo. (Sorridendo) I polipi dovrebbero fiorire tra poco.
Aggiornamento delle condizioni:
Ho acquisito un bel po’ di peso e la mia pelle sta venendo via bene, come un pomodoro cotto.
Le gambe saranno presto non reattive. Devo rendere definitiva la mia posizione prima di allora, ma ci sono moltissime variabili da prendere in considerazione. Maddie mi sta dando consigli.
Le radici si sono liberate del peso della mia carne, e questa si stacca dalle ossa e cade nel terreno.
Niente afidi o altri parassiti. Sono piuttosto sano.
(Con gioia) Le nubi si sono finalmente aperte e i cieli azzurri sono così luminosi, quasi accecanti! Siamo benedetti con una tale raggiante gioia di calore e amore, seduti insieme nel nostro giardino. Il pensiero di tutti quegli anni alle mie spalle, a faticare nel buio, ignorando il nutrimento per mè stesso e gli altri, così riservato… Ma non più. Ho così tanto tempo adesso, qui nella luce. Ma - stranamente, nel profondo del mio animo, sotto le radici, c’è qualcosa che ancora trema di paura.
Non capisco perché. Il sole è luminoso, le mie radici sono profonde, e la brezza e fresca e pulita. (La voce rallenta, diventando più robotica) Credo che rimarrò qui per un bel po’.
[Il computer si spegne con un bip e dei rumori]
[I rumori della CCTV per una nuova registrazione]
[La macchinetta del caffè si avvia]
[Sam fa un piccolo sospiro]
[Versa il caffè]
ALICE
Versane anche agli altri, se non ti dispiace.
SAM
Certo.
[Continua a versare]
[Sam sospira di nuovo, un po’ frustrato]
ALICE
Già. Non ho sentito tutto, ma è sembrato divertente.
SAM
Com’è che lo devo classificare? Dubito ci sia un codice per “giardino-pasrassita-che-gli-sussurra-all’orecchio-con-la-voce-della-donna-che-ha-palesemente-ucciso-e-poi-ti-trasforma-tipo-in-albero.” 
ALICE
“Infezione” comma“arborea”? Incrociato con “colpa” se sei ispirato.
SAM
(divertito) Ovviamente.
[Sam versa il caffè]
[Passi quando lo serve]
ALICE
Alla salute.
[Bevono]
SAM
(Notando la sua espressione) …Cosa?
ALICE
Stavo solo pensando. Ti dispiacerebbe farmi un favore?
SAM
Dipende.
ALICE
Niente di osceno -
SAM
Oh bene.
ALICE
– è solo…
Ti dispiacerebbe chiamare il dipartimento informatico per conto mio?
SAM
Pensavo che Colin fosse riuscito ad aggiustarti il computer.
ALICE
L’ha fatto, con tanto di ramanzina, e onestamente sono piuttosto stufa di doverci rimettere ogni volta che Freddie fa le bizze. Sappiamo tutti che il sistema è un casino, Colin ce l’ha detto tipo un miliardo di volte, ma è lui che quello che mette sempre mano al sistema, e, beh…
SAM
Pensi che sia lui a causare i problemi?
ALICE
È solo che ho iniziato a chiederme se ha idea di cosa sta facendo con tutto quel - groviglio di codici. Chiederei io al dipartimento ma, se Colin dovesse beccarmi, darà di matto!
SAM
(sarcastico) Oh giusto, ma io e lui adesso siamo così vicini proprio dopo il tuo scherzetto la mia prima sera.
ALICE
Ahhh, ma tu sei nuovo.  Puoi sempre appellarti all’ignoranza! Per l’amor del cielo quella sì che è una scusa credibile. Sei praticamente un puledrino appena nato che gira per la stalla sulle sue zampette a grissino.
SAM
Beh, grazie mille.
ALICE
(punzecchiando) Non c’è di che.
SAM
Guarda, Alice – in questo momento l’unica cosa che voglio è alzare un polverone, mi sembra che ci sia già troppa tensione così com’è.
ALICE
Sto solo dicendo che è Colin ad armeggiare sempre con questo sistema, e non ho mai visto della supervisione. 
Se tu fai delle domande ai piani alti su questa situazione, con gli occhioni da Bambi e così innocente,  potrebbe partire un campanello d’allarme! Potrebbero anche venire giù e fare un aggiornamento o un reboot, o che ne so.
SAM
Hmmmmmm. La tua argomentazione non è niente male…
ALICE
Grazie.
SAM
Ma è comunque un no, temo.
[Una pausa]
ALICE
(scherzando) Ti sei fatto una potente nemica stanotte.
SAM
(bevendo) Ho più paura che Colin mi faccia mangiare a forza la mia tastiera.
[Passi di Gwen che entra]
ALICE
(ridacchia) Onesto.
GWEN
Alice il 27 sei a lavoro? Ho un impegno, e sai com’è Lena.
ALICE
(grandiosa e snob) Buona sera, Gwendolyn!
GWEN
Devi fare così ogni singola volta?
ALICE
(normale) Va bene. Di quale “impegno” si tratta?
GWEN
Proprio non ti riguarda. Dimmi solo, sei a lavoro o no?
ALICE
Vedi, adesso proprio devo saperlo. Tu che ne pensi, Sam?
SAM
Non ho intenzione di farmi trascinare in questa discussione.
GWEN
Alice, non ho tempo per queste cose. È facile: sì o no.
ALICE
Non sarebbe un vero peccato se non potrai andare solo perché ti sei rifiutata di dirmelo. Sarebbe davvero infantile, non è vero, Sam?
SAM
Bastaaa.
GWEN
(trattenendosi) Si tratta di una cena con degli amici, se davvero devi saperlo. Tutto qua.
ALICE
Fammi indovinare. (Con un accento da alta borghesia) Abiti meravigliosi, champagne, bagni nel sangue dei poveri – quel genere di cosa?
GWEN
(con voce ferma, neutra) Sai che abbiamo lo stesso stipendio, Alice. Una vecchia amica è appena diventata partner nel suo studio legale. Vuole festeggiare.
ALICE
Proprio non stai nella pelle.
GWEN
Oh, non vedo l’ora di chiacchierare con loro e raccontargli che lavoro sempre nella stessa latrina in cui ero la scorsa volta che me lo hanno chiesto.
ALICE
Oh andiamo, non è così male.
GWEN
Sei a lavoro o no? Il 27, sì o no?
ALICE
(tono piatto) Va bene. Sì, quella notte sono a lavoro. Sono a lavoro ogni singola notte. Sono nata qua sotto e qua morirò. Felice?
GWEN
(sospirando) Chi di noi lo è?
SAM
Accidenti.
[La registrazione della CCTV s’interrompe]
[Traduzione di: Victoria]
[Episodio successivo]
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Potrebbe essere che questa ansia allo stomaco che sento e questo cerchio restrittivo nella mia mente siano frutto del fatto che sto superando quella linea di benessere a cui ero abituata, e di fatto stia avvicinandomi a qualcosa di più idoneo.
Comunque questo meteo di merda del cazzo non mi ha mai dato così fastidio come questi giorni di Gennaio 2024.
In ogni modo, un po' di scocciatura la ho perché nonostante sia arrivata la busta paga non ci sono i soldi sul conto, poi perché ecco questo tempo, poi ho tipo delle fitte in basso a destra, all'altezza del bacino.
Poi scontato, ma manco troppo, queste extension sì sono molto belle, ma stanno iniziando a rompermi il cazzo porco Dio.
Sento come se mi fanno male ecco, e queste cazzo di fitte cazzoooooooooooooooo!!!!!!!!
Molto stranita anche da quella che doveva essere la mia relatrice, Cristo Dio ora ho il primo capitolo della tesi, ma di una tesi che boh? Ora chi se la accolla?
Comunque quello è il meno, di fatto sono in una situazione semi protetta: shalla in sintesi.
Eppure niente non ci riesco a godermi questi attimi.
Anzitutto devo eliminare TikTok o mi risucchierà l'anima, poi vabbe devo truccarmi? Cioè nel senso ha senso? Oppure no non capisco.
A che ora arriva quell'altro?
Boh non mi è dato sapere.
E poi devo fare lo zaino e sinceramente non so che portarmi a Copenaghen, sono abb scoglionata proprio non capisco.
Poi vabbe sono anche un po' in ansia per la gestione del denaro in realtà perché ora questa cifra che arriva va un attimo studiata, in attesa, comunque, del prossimo stipendio.
Voglio vedere tutta la mia situazione come una benedizione, eppure il mio corpo mi suggerisce che ho un leone alle calcagna pronto a farmi fuori.
Mi sento appesantita, stanca, lo stimolo è di dormire, però non per sonno, proprio per una strana stanchezza, che poi sento che il mio cervello vuole che io mangi, probabilmente per farmi sentire a mio agio, ma non ha davvero, davvero senso. Poi sono giorni che quando mangio mi fa cagare tutto, ma è compulsivo.
Dovrei essere più regolare con le medicine, eppure non ci riesco, non lo so cazzo mi dice la testa.
So comunque che questo weekend fuori sarà fantastico e so che anche con Marco sarà tutto stupendo, ma proprio il mio stomaco, il mio fottutissimo stomaco non se ne capacita di stare bene, mi si chiude e nulla al mondo manco Dio riesce a farmelo aprire e stare rilassato.
Forse tutto ciò mi suggerisce, come in realtà ho avuto questa mezza illuminazione ieri, che dovrei meditare. Proprio prendere questo tempo e fare meditazione silenziosa.
È durissimo non lavorare, poi per carità ci sono tantissime cose che posso fare e tutto quanto però cazzo.
Non dovrei avere paura di stare bene, questa paura di avere successo è davvero stupida ed ho necessità di levarmela dal cazzo.
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doblondoro · 2 years
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A me è piaciuta questa stagione, però i buchi di trama li trovo un po' imperdonabili e quello sulla madre che nella quarta era palesemente viva (quando Elia racconta a Sana di averla coinvolta in alcune ricerche sulla loro famiglia) mentre nella quinta viene data per morta da anni non mi sembra di poco conto...Più che altro perché il punto di conoscere le storie di ognuno è anche che poi vai a rivederti le stagioni precedenti e pensi a ogni personaggio in modo diverso, e a me sarebbe piaciuto molto empatizzare con un personaggio orfano di madre perché chiaramente il lutto e la mancanza di una madre mi è sembrato un aspetto importante del suo stato d'animo e delle sue sofferenze...Coerente sì con la quinta, ma impossibile da estendere al resto delle stagioni (che poi non è solo la scena con Sana, comunque anche quando in passato diceva di essere "a casa del padre" mi sembrava palese che i suoi genitori fossero piuttosto divorziati). Magari è una piccolezza, ma lo trovo un peccato considerato il potenziale del personaggio, non capisco come se ne siano dimenticati.
Secondo me è ovvio che prima della scrittura della quinta stagione per Elia era stato immaginato un altro background, cioè quello tra due genitori separati. È anche vero che non sono mai stati riferimenti insormontabili che non fossero aggirabili. Io non credo assolutamente che gli autori non ricordassero ciò che i personaggi avevano detto (anzi, sono sicura che si siano riguardati tutto molto bene), hanno solo deciso che quello cose potevano all'occorrenza essere spiegabili in altro modo.
Ora, esiste la sospensione dell'incredulità, e nel mio caso specifico, io che conosco a memoria praticamente tutte le battute di skamit (non mi sto vantando, è probabilmente un problema 😅) sono riuscita totalmente a entrare nel meccanismo.
L'unica volta che Elia fa direttamente riferimento alla mamma è un una conversazione con Sana, dove è ubriaco, sta dicendo una serie di cagate, può essersi inventato tutto di sana pianta o essersi lasciato scappare "madre" invece di "nonna" o "zia. Le altre volte dice "casa di mio padre" facendoci intuire che viva anche altrove, ma non fa riferimento alla madre e potrebbe sempre essere che in certi periodi abbia vissuto sempre dalla nonna di cui sopra.
Sia chiaro, so che non era così nel momento in cui quelle battute sono state pronunciate, ma sono per me spiegazioni accettabili anche se create a posteriori perché lo scenario della morte della madre di Elia aveva un significato e delle conseguenze ben precise per ciò che hanno deciso di raccontare e non lo trovo comunque qualcosa che abbia un'incongruenza insormontabile con ciò che è stato raccontato nel passato. Non contesto che qualcuno non sia disposto a starci (anche se per la maggior parte da quello che ho letto è gente che odia attivamente Besse lol) ma per me ha funzionato benissimo.
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asllanismo · 4 months
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BISTECCONEEE😍😍😍💙🖤💙🖤💙
Va be però l'anon contro Pavard ci ha scassato la uallera anche basta, non ti piace? Amen abbiamo capito e ci sta non tutti la pensiamo allo stesso modo, rispetto il suo pensiero alla fine però insistere con te che sei una persona che evidentemente non la pensa uguale bastaa. Poi sul calcio ci sono tanti punti di vista, dormiremo lo stesso.
Pensa che io ho passato tutta la partita (e i 3 giorni precedenti) a insultare tantissimo arnautovic perché non lo posso vedere... Oggi ha fatto assist di tacco facendoci segnare il 2 a 0 e chiudendo la partita e secondo te cambio idea? NO ovviamente però non posso essere scontenta oggi perché l'assist lo ha fatto un giocatore che non mi fa impazzire, alla fine la mia squadra ha vinto e questo mi interessa poi se questo può aiutare lui a sbloccarsi ben venga. Io non capisco come fa certa gente a ragionare, cioè arrivare a preferire di perdere la partita per provare di avere ragione ma cazzo me ne mi prendo i 3 punti, se vengo smentita (perché poi alla fine c'è lemon con loro tutti i giorni mica io) ma ben venga vorrei che tutti i giocatori in rosa rendessero perché prima o dopo c'è bisogno di tutti quindi "remare contro" proprio no.
Bisseck è letteralmente generationale comunque, mi viene da pensare come cazzo faceva uno come lui a stare ancora in Danimarca a 23 anni. Non vorrei esagerare come fanno i milanisti appena uno di loro fa mezza prestazione decente però... mi sento di dire che esisteva un "calcio" pre-bisseck e un Calcio post-bisseck. (😭😭😭😭😭😭) (scherzo ovviamente ma con un fondo di verità, questo sta facendo cose da fenomeno vero. se entrava quella finita sulla traversa veniva giù non lo stadio, tutta Milano direttamente).
Comunque anon bloccato perché a me di dover discutere con gente del genere non va proprio. Oltre all'arroganza (che poi per cosa? Bisseck ha fatto benissimo, migliore in campo, Pavard ha fatto bene quando è entrato. Teoricamente everyone wins, no? A quanto pare no), il suo continuo dover sottolineare la cosa del bell'aspetto (con un enorme sottotono di misoginia) e dell'orientamento sessuale (che BOH, evidentemente sto ragazzo avrà fatto coming out con questa persona o non mi spiego l'assoluta convizione) mi ha fatto capire che il suo odio non è solo questione calcistica ergo: non me ne potrebbe fregare di meno perché io son qui a parlare di CALCIO, di SPORT, di GIOCO. E fino a quando qualcuno vuole parlarmi di quello va bene, ascolto, leggo, rispondo, discuto, litigo. Ma se inizi a sviare il discorso con altre cose che a me veramente fanno scendere i coglioni sotto terra, preferisco non doverle proprio leggere. Anche perché mi aveva inviato un altro ask (che non ho pubblicato) dove DI nuovo insisteva sulla combo "fangirls" e "gay" e io veramente ma quando mai ho dato l'impressione di voler parlare di sta roba qui. Che me ne freghi qualcosa del "questo calciatore piace perché bello" quando io sul mio blog parlo solo ed esclusivamente per me stesso e se ho una opinione non è influenzata da quello che pensano gli altri. E se l'anon voleva far intendere che A ME lui piace per quei motivi... non penso di doverti dire che ha proprio sbagliato persona.
E Arnautovic è l'esempio perfetto anche per me, non mi è mai piaciuto, non mi piaceva ieri e non mi piace oggi, trovo il suo acquisto per soldi spesi FOLLE ma mica sto qui a piangermi addosso perché oh no ha fatto assist... Ma per favoreeeee. L'Inter ha vinto, siamo tornati a +4 dalla Juve, abbiamo allungato sul terzo posto, MA CHE ME NE FOTTEEEEEE di chi ha segnato e chi no. HA VINTO L'INTER!! È L'UNICA COSA CHE IMPORTA!!!! E quando si perde certo che possiamo fare ragionamenti e pensare a cosa può essere andato storto ma non deve trasformarsi ogni singola volta in una tragedia.
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omarfor-orchestra · 2 years
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Recensione nona puntata
L'anello del conte è stato trova- ah no aspè
Ma andiamo con ordine
*instert Apollo meme here* ovviamente Manuel forse si sta rendendo conto di... Robah dopo che Simone se n'è andato
E ovviamente Simone se ne ritorna appena Manuel glielo chiede
Che sottone raga
Sono tutti e due ❤️👄❤️ e si guardano quando l'altro distoglie lo sguardo e io non mi capacito di quanta smielaggine potrebbe esserci se solo volessero
Partners in crime ma nel vero senso della parola, bellissima l'espressione di Manuel quando rinuncia a fare la cosa che doveva fare al kebabbaro (che già così), chef kiss, non mi capita spesso di vedere in TV qualcuno di veramente terrorizzat*, complimenti all'attore
Questa cosa di metterci 16 personaggi non è a favore di nessuno raga, io sono ancora convinta che Aureliano e quell'altro che andava dietro a Monica fossero la stessa persona
Ripeto, non ho capito il personaggio di Anita. Cioè provando ad analizzarla è praticamente un mezzo per mandare avanti la trama e basta. È il collegamento col passato e non sto dicendo che non sia importante, sto dicendo che non ha altro ruolo al di fuori di quello. No non mi riesco a spiegare e non lo so manco io ma non la capisco
Ed infine l'anello del conte, ciò che la fiction italiana deve tenere segreta fino all'ultimo, l'asso nella manica, First reaction shock: il figlio morto
Io già mi immaginavo il dinosauro prossimo simbolo d'amore tra i due perché prima era di Simone e poi di Manuel e invece no. Era di Jacopo. Che ovviamente Simone ha rimosso dalla memoria perché troppo doloroso e che quindi ora si ricorderà in un sacco di flashback. Cioè è una puntata di Gli Occhi del Cuore, i medici ci sono, le storie d'amore senza senso ci sono, i colpi di scena che non colpiscono nessuno ci sono, gli intrallazzi ci sono, manca solo una missionaria dall'Africa e abbiamo fatto!
Ok nonostante tutto bella puntata, il coming out alla madre non si vede (scelta di cui si può parlare, non so dire se sia stata giusta o sbagliata) ma mi ha fatto piangere più della ceretta di oggi quindi chef kiss anche qua
Voto: 8.5/10
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ilmerlomaschio · 3 years
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Tumblr media
maialedepravato-personal
Incontro con Luna
Noto il blog di Luna tra i like che ricevo a un mio vecchio racconto.
Appena lo sfoglio vedo che non è il genere di blog che solitamente cattura la mia attenzione, ma lo fa comunque.
Scorrendolo vedo gif su gif di ragazze che si masturbano, una delle cose che più mi eccitano, dopo la sottomissione e la degradazione e tutte le cose depravate e porche alle quali do spazio sul mio blog.
Una gif dopo l'altra sento il cazzo diventarmi sempre più duro, mentre immagino la ragazza dietro il blog con le mani in figa a godere ancora e ancora..
Le scrivo.
Chiacchieriamo un poco, e a causa di una "incomprensione" (so già che probabilmente nel leggere queste parole sorriderà o vorrà picchiarmi), subito le nostre strade rischiano di non incrociarsi mai. Per fortuna non sarà così.
Continuiamo a chiacchierare e scopro che la ragazza che si cela dietro quel bel blog non è la solita ventenne, ma una ragazza di ventinove anni molto interessante ed intrigante.
Le chiedo un paio di foto, e subito resto colpito da un bel sorriso e dal suo bel corpo. L'aspetto fisico non è tutto naturalmente, ma anche l'occhio vuole la sua parte.
Le dico quanto mi eccita il suo blog, l'immaginare il suo bel corpo magro e sensuale intento nel masturbarsi, e glielo dico mentre ho il cazzo in mano e gemo per quanto la cosa mi eccita. Mi risponde che quel giorno è già venuta cinque volte e ancora si sta toccando. Sempre più interessante, adoro le ragazze che si masturbano tantissimo, che adorano godere con le dita ad accarezzarsi il clito e a penetrarsi davanti ai porno ore ed ore.
"Dai passiamo su whatsapp" le scrivo, e mi arriva il suo numero.
Una volta li, le mando subito video e audio in cui godo per lei, e lei a sua volta mi dice cose che subito mi fanno capire che sto parlando con una ragazza che sa bene come far godere un uomo.
Iniziamo a confrontarci sulle "differenze di vedute". Le dico che di solito sono abituato a fare tutto io, a usare corpi stupendi come il suo come se fossero giocattolini per le seghe, oggetti per il mio godimento, a usare ed abusare i buchini.
Lei, invece, mi dice che non ama le cose che vede sul mio blog. Sento subito che ha un carattere forte. Mi spiega che le piace essere dominata, ma non sottomessa. Capisco bene cosa intende, e nonostante queste differenze mi eccita comunque moltissimo. Ormai sono anni che faccio solo ciò che mi piace nel letto, abituato a belle ragazze dalle quali mi sento dire "fammi tutto quello che vuoi", per cui so bene che non sarà facile ri-abituarmi a lasciare il controllo a qualcun altro. Ma Luna mi intriga ed eccita, e la voglia di provare qualcosa di diverso cresce dentro di me.
"Dai tesoro vediamoci per godere. Voglio portarti a letto e masturbarmi per te. Facciamo edging insieme, godiamo ore davanti ai porno. Ho voglia di godere insieme."
All'inizio ovviamente non è convinta, anche se sento la voglia salirle mentre facciamo sexting e la eccito continuamente con la mia voce. Per fortuna non ci mette molto a cedere alla voglia.
"E' che non pensavo di sentirti.. cioè di incontrarti.. insomma ci siamo appena conosciuti sai a malapena il mio nome.."
"E già vuoi il mio cazzo dentro mh?" Finisco io per lei. Non dice nulla ma so bene che la sto eccitando.
Torniamo a parlare di porcate, dei toys che possiedo e che mi diverto ad usare sulle ragazze. Le mando delle foto dei miei plug. Mi dice che ne ha uno suo, ma che i suoi buchini sono un po' stretti perchè fuori allenamento.
"Ci penso io ai tuoi buchini piccolina" Le dico.
Provo a organizzare la sera stessa, ma purtroppo ha degli impegni. Continuiamo a godere via messaggi, a mandarci foto, a masturbarci ore approfittando del Sabato pomeriggio libero.
"Senti.. domani sera, se vuoi, sono libera"
"Se voglio piccola? Domani sera sei MIA".
La sera dopo sono davanti al Motel che ho prenotato, aspetto Luna. Arrivo sempre in anticipo nel caso in cui la ragazza arrivi prima a sua volta, in modo che non resti da sola. Mai successo in tanti anni di onorata carriera che qualcuna arrivasse prima, ne tantomeno in orario, ma sono uno che crede nei miracoli visto gli angeli che sono solito scoparmi.
Luna e i suoi geni femminili confermano la regola, mi scrive che è in ritardo. Sorrido mentre le zanzare mi divorano e la voglia di godere già mi fa impazzire.
Dopo un tempo discretamente lungo che per cavalleria non dirò (35 minuti), vedo una macchinina nera arrivare lungo la via del Motel. Si parcheggia qualche macchina più in la e io la raggiungo a piedi.
Dalla macchina scende una ragazza molto carina. Ha un paio di shorts che lasciano vedere dei bei tatuaggi su delle belle gambe, e una maglia rossa che le cade addosso e fa venire voglia di alzargliela e iniziare a baciarla e succhiarle i capezzoli in mezzo alla strada. Indossa grossi occhiali di tartaruga, che la fanno sembrare una timida bibliotecaria che passa le sue giornate sui libri nel silenzio di qualche libreria di qualche paesino sperduto.
Quando arriva le sorrido, la bacio e subito inizio a scherzare con lei. E' anche più carina che in foto. Sono eccitatissimo. Non resisto e mentre la bacio sul marciapiedi le faccio scivolare una mano tra le cosce accarezzandola attraverso il tessuto dei pantaloncini. La sento contrarsi e gemere mentre mi guarda eccitata. Le sorrido e la porto alla mia macchina, dove mi aiuta con le borse. Ho portato il Pc con i porno da guardarci insieme e sui quali masturbarci, le birre, e uno zaino con i toys che pesa più o meno quanto lei. Di quello mi occupo io mentre andiamo alla reception e facciamo il check-in.
Mentre saliamo in camera non resisto, le accarezzo le cosce, le palpo il culo, le mordo il collo. Potrei scoparmela direttamente li in ascensore ma anche l'attesa ha il suo perchè. Una volta in camera mi accorgo che la stanza non è di mio gradimento. So che in quel motel ci sono camere con un grosso specchio a fianco al letto, e una ragazza così bella me la voglio guardare mentre la scopo da dietro.
Torno di corsa giù e me la faccio cambiare. Appena entriamo e mi chiudo la porta alle spalle inizio subito a spogliarmi completamente, mentre lei sta seduta vestita sul letto e mi guarda.
Vado un attimo in bagno e appena esco la trovo a pancia sotto sul letto che guarda il telefono. Su quel corpicino magro il suo culo è incredibilmente tondo e sodo ed è li per me in quei minishorts. Le chiedo se le va di fare qualche foto e video, so bene quanto sia stupendo masturbarsi sulle porcate fatte insieme anche senza dover per forza usare gif e video nei miei racconti, ma preferisce di no e anche se a malincuore rispetto come sempre la scelta della ragazza che è con me.
Subito le salgo sopra appoggiandole il cazzo duro sul culo facendoglielo sentire attraverso i suoi shorts. Glielo passo tra le cosce e sento la sua figa già caldissima mentre la sento gemere piano piano sotto di me. La rigiro come una bambolina, le apro le gambe e inizio a picchiettarle la cappella contro la figa. "Adesso li leviamo questi mh" Le dico mentre le sfilo i pantolincini lasciandola con un bel perizomino nero. E' la perfezione. Avrei voglia di sculacciarla, stringerle quel bel collo fine che potrebbe starmi in una mano, prendere la mia cinghia dai pantaloni e farle tante cose. Ma ricordo a me stesso che questa volta non potrà essere così. E non ci saranno "Cagna" "Troia" ne altri soprannomi. Non è ciò che le piace, e quando ho deciso di incontrarci comunque ho scelto di rispettare la cosa, e un Uomo rispetta le promesse, con le Donne e soprattutto con se stesso.
Le salgo sopra appoggiandole le palle sul suo bel pancino piatto mentre mi sego il cazzo duro davanti a lei. Le strofino su di lei, adoro sentirla così liscia sotto di me. Da qualche parte trovo le forze per scollarmi dal suo corpo.
Piazzo velocemente il portatile a fianco al letto, poi la prendo per mano e la tiro vicino a me alla scrivania nell'angolo della stanza. "Vedi tesoro, guarda che belli" Le dico mostrandole i miei Toys mentre le passo la mano sulla figa facendola gemere.
Sento le mutandine letteralmente fradicie sotto le mie dita.
"Dai andiamo a letto ci pensiamo dopo ai toys" Le dico sollevandola di peso e appoggiandola sul materasso.
In quel momento Luna si leva gli occhiali.
Quello è il momento in cui la vedo davvero. Solo un secondo del suo sguardo e già sento il sangue ribollirmi dentro. I miei occhi cadono totalmente dentro i suoi. E' incredibile, mai visto uno sguardo così. "Ci potresti ipnotizzare la gente con quello sguardo lo sai tesoro?" Le dico mentre la palpo senza mai riuscire a togliere l'eye contact.
Lei sorride, ma non è il sorriso di una timida bibliotecaria, è il sorriso di una Donna che sa esattamente ciò che fa e perchè. E' provocante, sensuale, ma non è solo quello. Quegli occhi dicono che vogliono darmi piacere, farmi godere, e godere del mio piacere. E dicono anche che sa esattamente come farlo.
Anche il suo viso, ora che non ci sono più quegli occhialoni a fare da filtro, è passato da bello, a stupendo, da togliere il fiato.
Il mio cazzo duro le preme sul pancino piatto. Le strofino la cappella sul piercing all'ombelico, poi scendo lentamente più giù. Quando arrivo alle mutandine le trovo fradicie. La mia cappella si bagna completamente. Gliela spingo bene contro al tessuto entrando leggermente, poi quando è bella bagnata di lei risalgo e gliela metto in bocca.
Inizia a succhiarmi il cazzo e lavorarmi la cappella con la lingua e subito sento il piacere salirmi al cervello come un fiume in piena. Si muove sicura sull'asta del mio cazzo succhiandomi le palle di tanto in tanto. Sento il sangue pompare mentre il cazzo mi diventa di marmo.
Non resisto. Le sfilo le mutandine e le appoggio la cappella sul clito, poi inizio a strofinargliela velocemente. Goccioline schizzano subito ovunque. Spingo la cappella appena dentro la figa e la sento strettissima, roba da sborrata immediata. Mi trattengo a fatica e inizio a spingerle il cazzo dentro mentre mi abbraccia dietro il collo. Godo da impazzire, e non riesco a smettere di guardarla negli occhi.
La scopo sempre più forte, cercando di non venire, finchè sento che quella bella fica stretta mi sta letteralmente mungendo la sborra fuori. Le levo il cazzo da dentro senza venire, e mi alzo a prendere il vibratore.
Torno su di lei e inizio a lavorarle il clitoride col vibratore mentre la guardo buttare la testa indietro e lasciarsi andare al piacere. Ho la cappella fradicia di sborra che le cola addosso per l'eccitazione quando glielo infilo dentro e inizio a lavorarle il punto g.
Le poso il mento sul pancino piatto in modo da aumentare la sensazione che le da il vibratore nel punto giusto.
La sento godere sempre di più. Prende un respiro e mi dice "Guarda che lo so che vuoi farmi squirtare." Le sorrido mentre continuo a lavorarla. Non ci vuole molto prima che la veda letteralmente esplodere. Inizia a schizzarmi addosso inondando letteralmente me e il materasso mentre non le do pace passandole il vibratore sul clito godendomi le sue contrazioni di piacere. Quando mi pianta lo sguardo addosso sento l'eccitazione salirmi alle stelle. Ora tocca a me godere, e la determinazione nel suo sguardo mi fa capire che non ammette repliche. La lascio fare mentre mi lavora la cappella con le dita. Sono talmente carico ed eccitato che non ci metto molto ad inondare la sua coscia e il suo bel pancino abbronzato di schizzi di sborra calda mentre godo fino quasi a perdere la testa.
Mi chino su di lei e la bacio accarezzandola. "Guarda che casino che abbiamo combinato e siamo appena arrivati.." le dico facendola ridere.
"Andiamo a darci una sciacquata" mi dice lei.
Dopo qualche minuto di baci e carezze ce ne andiamo in doccia.
Prendo il doccino e glielo passo delicatamente su quello spettacolo di fichetta liscia, poi inizio a insaponarla mentre geme. Le inizio a passare con le dita sul buchino del culo. E' stretto e inizio a giocarci infilandole dentro piano un dito insaponato mentre lei accarezza le mie palle e il mio culo.
Lei geme mentre le allargo il buchino e con l'altra mano le strofino il clito entrandole dentro di tanto in tanto. La giro e mi appoggia il suo bel culetto insaponato contro il cazzo iniziando a strofinarcisi contro . Sono venuto nemmeno 10 minuti prima e sto già godendo di nuovo.
"Dai torniamo a letto voglio farti provare una cosa" le dico suscitando la sua curiosità. Esco dalla doccia e prendo un paio di asciugamani per coprirla perchè l'aria condizionata della stanza è rimasta impostata quasi al massimo.
Ha la pelle d'oca e trema quando si infila sotto le coperte. "Adesso ti scaldo io" Le dico mentre frugo nella mia borsa dei giochi.
Ne tiro fuori il mio vibratore più potente. E' una sorta di MagicWand ma mostruosamente potente con le sue vibrazioni. Funziona solo attaccato alla presa di corrente perchè le batterie non sarebbero abbastanza per dare potenza a quel mostro.
Lei mi sorride mentre lo guarda eccitata.
Mi infilo sotto le coperte con lei, la bacio e ricomincio a strofinarle il cazzo sulla figa e in un attimo la temperatura torna altissima. Quando sono sicuro che sia bella calda sollevo le coperte e mi metto tra le sue gambe aperte.
"Adesso ti faccio impazzire piccola". Le dico mentre accendo il vibratore sulla potenza più bassa e glielo appoggio sul clito. Subito inizia a contorcersi buttando indietro la testa mentre le sorrido godendomi lo spettacolo. Mi abbasso su di lei e alzando leggermente la velocità del vibratore inizio a morderle dolcemente il collo e a baciarla. "Dammi la lingua" Le dico, e lei la tira fuori mentre inizio a succhiargliela e leccargliela. Sono un porco, non è una cosa che si può cambiare. Inizio a leccarle e succhiarle i capezzoli, a giocarci con la lingua mentre aumento quasi al massimo il vibratore e Luna si contrae, si contorce di godimento, la sua figa è un lago. Viene più e più volte nella mia invidia più totale, vorrei tanto riuscire ad avere orgasmi continui come fanno le ragazze ma probabilmente maiale come sono finirei col dimenticarmi di mangiare e morirei di fame.
Quando finisco di lavorarle la figa è esausta ma l'espressione sul suo viso è decisamente stupenda.
"Adesso tocca all'altro buchino piccola".
Sorride. "Ho un plug in borsa." Ne ho diversi anche io, ma preferisco usare il suo al quale è abituata. E poi ha un cuoricino e l'idea di vedere quel bel culetto con un cuoricino che spunta mi alletta non poco.
Stendo un asciugamano sul letto, prendo l'olio dal mio zaino e il plug dalla sua borsa. La sollevo di peso e la appoggio delicatamente sull'asciugamano poi inizio a lavorarle il buchino con l'olio e le dita. Le infilo il plug in quel bel buchino liscio e oliato. E' bellissima mentre mi guarda con quel cuoricino tra le natiche e la figa fradicia. Inizio a lavorargliela col vibratore mentre si contorce e gode. Poi le infilo due dita dentro e inizio a sditalinarla per farla squirtare.
"Se levi il plug squirto di più", mi suggerisce. Glielo sfilo delicatamente e ricomincio a lavorarle la figa con due dita dentro mentre col pollice gioco col suo clito. Ci vuole poco prima che la senta pronta per schizzare. Levo di colpo le dita e puntuale quella bella fichetta inizia a squirtare mentre le lavoro velocemente il clito con le dita mandando gocce di rugiada ovunque.
Le sorrido e lei mi sorride felice di rimando. Ci infiliamo sotto le coperte e ce ne stiamo a parlare un po'. Io su un fianco e lei tra le mie braccia con il culo bene appoggiato al mio cazzo e le mie mani a giocare con le sue tette.
"Voglio vedere come ti masturbi sui porno quando sei a casa." Le dico. Nella mia testa ho immaginato quella scena migliaia di volte. Le ragazze che scrollano il mio blog e con la mano tra le gambe si danno piacere.
Lei sorride, non è una sottomessa, ma mi accontenta comunque in tutto perchè darmi piacere la eccita tanto quanto a me eccita darlo a lei.
Mi appoggio alla spalliera del letto e lei si mette di fronte a me. Cellulare in mano.
Inizio a segarmi mentre ascolto le sue dita lavorare la fichetta bagnata facendo un rumore a dir poco meraviglioso. La guardo scrollare tumblr mentre non smette di toccarsi e godere, è meraviglioso ciò che sta condividendo con me è la sua intimità. E' come se io non ci fossi, come se fossi in camera sua, e potessi guardare una delle ragazze più belle che abbia mai conosciuto mentre si masturba e gode. E' allo stesso tempo la cosa più dolce ed eccitante del mondo, non sono mai stato così vicino al mondo femminile come in quel momento. Inizio a schizzare senza nemmeno rendermene conto, lei se ne accorge e si avvicina a me accarezzandomi la cappella aumentando a dismisura il mio piacere. Sento il mio corpo irrigidirsi, poi rilassarsi, poi irrigidirsi di nuovo, in una serie di contrazioni che accompagnano i miei schizzi fino a togliermi letteralmente il fiato.
Quando mi riprendo Luna è li che mi sorride.
"Vieni qui" le dico mentre la stringo abbracciandola e ci rimettiamo sotto le coperte. Restiamo a baciarci e coccolarci fino a che sforiamo l'orario di riconsegna delle chiavi e a fatica mi scollo da lei andando a sistemare i miei toys e darmi una ripulita.
Quando usciamo dal motel è ormai l'una di notte. Nonostante il caldo di Agosto che c'era di giorno, ora un venticello fresco soffia e mi accarezza la pelle mentre la porto per mano verso la sua macchina.
"Ti va di rimanere mentre fumo una sigaretta? Però non ho l'accendino"
"Certo tesoro vieni andiamo alla mia macchina che ho l'accendisigari" Le dico cambiando direzione.
Arrivati li Luna non accende la sua sigaretta perchè la appoggio alla portiera ed inizio a baciarla. Restiamo a baciarci ed abbracciarci nel silenzio di Milano di notte, che a quell'ora finalmente sembra riposare dopo il casino del giorno.
L'arietta fresca ci accarezza mentre ci coccoliamo e chiacchieriamo.
"Non pensavo fossi così bravo a fare le coccole" Mi dice sorridendo.
"Già.." Le rispondo riflettendo su come dal mio blog io debba sembrare decisamente diverso, ma mi va bene così. "Tu non dirlo in giro mi raccomando che ho una reputazione da mantenere".
Ride. E io guardo il suo sorriso e i suoi occhi e mi rendo conto di quanto stia bene. Un ragazzo normale probabilmente si innamorerebbe di lei in tempo zero. Purtroppo o per fortuna io di normale ho ben poco. Ma sto bene come poche altre volte nella vita e tanto mi basta. Esiste solo il presente, l'aria fresca, il silenzio, i suoi occhi e il suo sorriso e il calore del suo corpo tra le mie braccia.
Quando guardo l'orologio sono quasi le quattro del mattino. La mia sveglia è alle sette.
Senza che dica nulla lei capisce e mi dice di andare.
Me la coccolo un'ultima volta per cercare di stampare nella mia memoria quanto più possibile quel momento perfetto nella mia testa, poi la prendo per mano e la riaccompagno alla macchina.
"Scriverai di me?"
Mi chiede sorprendendomi non poco.
"Non credo tesoro, non ho video per fare le gif, senza contare che avrebbe poco senso per lo stile del mio blog." Le rispondo sincero.
"Ti prego.. adoro il modo in cui scrivi. Mi fa impazzire. Sei un porco e scrivi decisamente troppe porcate, però lo adoro lo stesso".
Rido. Non mi capita mai o quasi di ricevere complimenti dalle ragazze. Ovviamente ho i miei mezzi per vedere se e quanto piacciono i miei racconti che vanno al di là di likes e commenti, e quindi so per certo che sono molto graditi anche ad una buona parte di pubblico femminile, però di solito nessuna ha il coraggio per dirmelo.
"Scrivilo per me se non vuoi scriverlo per il blog."
Ci penso sopra. Ripenso a quanto mi ha fatto godere, a quanto mi sta facendo stare bene. Decido che se lo merita.
"Vedremo." Le dico sorridendo.
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