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#doppio nove
scuolajaku · 2 years
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La festa del Doppio Nove
Non perdetevi il nuovo articolo sul blog! Questa volta parleremo della #festadeldoppionove in tutto l'Oriente, dei bellissimi fiori di #crisantemo e dei #tèfioriti! #festadeicrisantemi #festadeldoppionove #doppionove #tortagao #pallineditèaifiori #tè
Immagine dal sito https://www.keephealth365.com/ Il nono giorno del nono mese del calendario lunare cinese si celebra da moltissimo tempo una festa tradizionale comune sia alla Cina che a Taiwan, al Giappone, alla Corea e al Vietnam. Questa festa in cinese è detta festa di Chung Yeung [重陽節] mentre in giapponese è chiamata Kiku no Sekku [重陽の節句] ovvero Festa dei Crisantemi. Perché in Cina si è…
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raffaeleitlodeo · 5 months
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OPPURE, SE SEI UN BAMBINO...
Non voglio assolvere chi non ha avuto una educazione affettiva corretta perché ci sono anche ragazzi che in famiglie disfunzionali sono cresciuti in modo sano, magari grazie alla scuola.
Voglio solo evidenziare come sia necessario contrastare l’educazione stereotipata e come sia necessario l’intervento delle agenzie educative diverse dalla famiglia, la scuola soprattutto. Ma anche i media naturalmente hanno un peso enorme: tv, film, canzoni, pubblicità, social media.
Abbiamo assolutamente bisogno dell’educazione affettiva, dell’educazione al rispetto, del contrasto agli stereotipi. Ho fatto alcuni esempi, in questo ipotetico percorso di crescita, giusto per rendere più realistico questo bisogno.
Ecco cosa può succedere quando nasce un bambino, maschio.
Appena nato sei festeggiato perché sei maschio oppure, ti hanno festeggiato perché sei sano e bello.
Dopo un giorno sei registrato all’anagrafe con il cognome di tuo padre oppure potrebbero averti dato il doppio cognome.
Dopo tre giorni torni a casa con le tutine di supereroe oppure indossi delle bellissime tutine di tanti colori.
A un anno hai paura a dormire da solo ma ti dicono che sei un maschio e devi essere coraggioso oppure ti spiegano che mamma e papà sono nella camera affianco se hai paura.
A due anni hai già piena la cameretta di un certo tipo di giocattoli, da maschio oppure hai tanti giochi diversi incluse le pentoline per cucinare come papà e mamma.
A tre anni, poiché fai i capricci per mangiare, ti dicono che se mangi diventi forte come papà oppure ti dicono che mangiare è importante per diventare grande, in salute.
A quattro anni vai alla scuola dell’infanzia e ti dicono che puoi dare il bacetto a quella bimba che ti piace, anche se lei non vuole oppure ti spiegano che non si dà un bacetto a chi non lo vuole.
A cinque anni impari che puoi difenderti dal compagno prepotente restituendogli lo schiaffo oppure ti spiegano che se subisci prepotenze a scuola puoi chiedere aiuto ai genitori o all’insegnante.
A sei anni ti regalano libri solo con protagonisti maschi, perché sei un maschio oppure ti regalano tanti libri diversi perché non esistono libri per maschi o libri per femmine.
A sette anni ti sei fatto male e vorresti piangere ma ti dicono di fare l’uomo, piangere è da femminucce oppure ti medicano, ti lasciano piangere (perché le lacrime escono) e ti consolano con delle coccole.
A otto anni pensi che, se non puoi piangere, puoi dare un calcio alla sedia se sei arrabbiato oppure ti spiegano che puoi elaborare la rabbia parlandone.
A nove anni ti fanno capire che sei grande per avere le coccole oppure mamma e papà continuano a farti le coccole, finché le desderi.
A dieci anni tuo padre ti fa notare come sono belle le tette della ragazza dell’ombrellone affianco oppure tuo padre continua ad insegnarti il rispetto verso le donne.
A undici anni ti dicono che è sciocco che un maschio scriva e legga poesie, oppure ti dicono che scrivere poesie è un bellissimo modo per narrare ed elaborare le emozioni.
A dodici anni sei il più bravo in italiano ma ti dicono che poiché sei maschio dovresti essere il più bravo in matematica oppure ti spiegano che non esistono materie maschili o femminili in cui essere più bravi.
A tredici anni vorresti praticare danza ma non te lo permettono, perché sei un maschio oppure non ti costringono a fare calcio e sono felici che tu voglia fare danza.
A quattordici anni i tuoi compagni prendono in giro un compagno perché è gay e devi farlo anche tu per essere parte del gruppo oppure comprendi che puoi non seguire il branco e puoi ragionare con la tua testa.
A quindici anni hai la tua prima ragazza ma lei ti lascia e per la rabbia dici in giro che è una ragazza facile oppure ti confidi con un amico per sfogarti e pensi che ti innamorerai presto di un’altra ragazza.
A sedici anni hai un’altra ragazza ma sei geloso e le controlli il telefonino oppure sai che non il controllo non è sano in una relazione sana.
A diciassette anni insisti con la tua ragazza per avere rapporti sessuali oppure aspetti che anche lei sia pronta per fare l’amore.
A diciotto anni sui social ridi delle battute sessiste dei tuoi amici oppure, da adulto quale sei diventato, li inviti ad evitarle.
Potrei continuare, fare tanti altri esempi per l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta. Basta fare un giro attento soprattutto su Instagram per leggere in questi giorni, ma non solo, commenti rivoltanti sul consenso, sulla libertà delle donne, sulla negazione stessa della violenza.
Abbiamo bisogno di uomini che prendano tutti i giorni le distanze da tutto ciò e non solo quando succede qualcosa che provoca dolore. Facile addolorarsi per Giulia, più difficile non ridere della battuta sessista sull’aspetto di una donna o chiedere di evitarla. E potrei fare mille esempi del sessismo maschile diffuso, quotidiano, becero che alimenta la cultura della violenza e dello stupro.
Noi donne continueremo a fare quello che già facciamo ma sarà abbastanza inutile finché davvero non si daranno da fare gli uomini, in modo deciso, forte, autorevole. Abbiamo bisogno che gli uomini facciano oggi quello che le donne hanno fatto negli anni Settanta del secolo scorso, una vera rivoluzione. Non sarà un percorso breve, ci vorranno anni anche perché in questo spaventoso backlash culturale che stiamo vivendo sul piano politico e sociale bisognerà andare molto controcorrente, ma è il momento di cominciare.
Mentre finisco di scrivere questo testo sul mio cellulare arriva la notifica dell’arresto di Turetta. Ogni volta che scriverete un commento duro su di lui ricordate di non ricominciare poi domani a praticare quel sessismo, anche benevolo che è pure peggio, chi ci porta a dover vivere queste tragedie.
Donatella Caione su: https://lapizzicallante.blog/2023/11/19/oppure-se-sei-un-bambino/#
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bicheco · 8 months
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Truffe da sbarco
Se il guaio della Schlein è che non la capisce nessuno, quello di Meloni e Salvini è che li capiscono tutti. I loro annunci, promesse e slogan sono così semplici ed efficaci da risultare non solo facili da comprendere, ma anche difficili da dimenticare. E per loro è un bel casino, trattandosi di cazzate irrealizzabili, tantopiù quelle su un problema insolubile come quello dei migranti. Che al massimo si possono ridurre con un lungo, paziente e costoso lavoro di diplomazia e intelligence coi Paesi di provenienza, offrendo soldi in cambio di rimpatri e freni alle partenze (con la delicatezza tipica di quei regimi). Ma non fermare, almeno finché l’Occidente seguiterà a rapinarli e a usare quei Paesi come riserve di caccia per le proprie guerre per procura. Il blocco navale è facile da capire: peccato che non esista al mondo una flotta in grado di coprire l’intera costa nordafricana e, se mai esistesse, il suo arrivo in acque altrui sarebbe un atto di guerra. Infatti, finita la campagna elettorale, la Meloni ha smesso di parlarne. Ne parla ancora Salvini, che in campagna elettorale ci vive 365 giorni l’anno: continuerà a parlarne senza fare una mazza, che poi è la sua professione (ieri postava sui social un gattino morto). La Meloni aveva promesso di “inseguire gli scafisti in tutto il globo terracqueo”: siamo ansiosi di sapere quando parte, e per dove. Voleva anche spiegare ai partenti “i rischi che corrono”: potrebbe affiggere dei manifesti alla Garbatella. Intanto ha alzato a 30 anni la pena per gli scafisti e varato l’“omicidio nautico”, così imparano, tiè: purtroppo non se ne sono accorti e il nuovo reato si candida a produrre qualche processo in meno dell’oltraggio al Re. Il comandante della Guardia Costiera, Nicola Carlone, aveva anche proposto “pene più severe per chi si mette al timone dopo aver bevuto troppo”: si sa che i naufragi li provocano gli scafisti ubriachi (allo studio anche la prova del palloncino in mare aperto). E così, fra decreti Sicurezza/Cutro/Flussi, commissari straordinari, guerre e paci con l’Ue, la Francia e le Ong, sostituzioni etniche, complotti dalla Wagner, della Cina, di Macron, di Scholz e del Pd (come no), stragi in mare e karaoke sulla Canzone di Marinella, “svolta”, “cambio di passo”, “giro di vite”, “piano Mattei”, “piano rimpatri”, “porti chiusi”, “pugno di ferro”, “tavoli”, “cabine di regia”, “patti”, “assi” con i Paesi europei, africani e del globo terracqueo visti solo da giornali e tg, su su fino al mirabolante “memorandum con la Tunisia” dell’affidabilissimo Saied per “difendere i confini” dall’“invasione”, il governo anti-sbarchi ci ha regalato 120 mila sbarcati in nove mesi: più del doppio di quando governavano i pro-sbarchi. Se non fossero così impegnati, verrebbe da chiamare gli infermieri.
Marco Travaglio
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diceriadelluntore · 7 months
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Storia Di Musica #296 - Eleven, Eleven, 1993
La storia di oggi è una storia di incroci. Sia emotivi sia scambi di persone e di formazioni. Jack Irons è un batterista che verso la fine degli anni '80 vuole mettere su una band. Lo fa con Alain Johannes, con cui fonda gli Anthym. si uniscono altri due amici, Hiller Slovak e Michael Peter Balzary. Cambiano subito nome in What Is This?. Iniziano a suonare alle feste e nei locali fino a quando un amico comune di Slovak e Balzary, Anthony Kiedis, non chiede a loro due di aiutarlo a trovare musicisti per la sua band. Finiscono per entrarci loro stessi, tanto che Balzary cambia nome in Flea e diventeranno il nucleo originario dei futuri Red Hot Chili Peppers. Tuttavia Slovak e Irons non abbandonarono Johannes e continueranno a suonare con lui, pubblicando un EP prima, Squeezed, un album poi, intitolato come la band What Is This?. Nell'impossibilità di continuare a suonare in due gruppi, la band si scioglie. Johannes però non si dà per vinto e ha lui l'incontro della sua vita. Ad un festival rock incontra una ragazza lettone che anglicizza il suo nome in Natasha Shneider, musicista e attrice. Si piacciono e formano un duo, Walk The Moon. Registrano alcuni brani, aiutati da Irons alla batteria e da un bassista, Chris Hutchinson, che però abbandona poco dopo. Irons nel 1988 lascia i RHCP e i tre, Johannes, Shneider e Irons fondano gli Eleven.
Natasha Shneider è una polistrumentista straordinaria, suona piano, organo e uno strumento particolare, il clavinet, che è un piano elettronico (amatissimo da Stevie Wonder) che lei suona con la mano sinistra in modo particolare come se fosse un basso, riuscendo così a sopperire alla mancanza nel trio di questo strumento. La band si sceglie un logo (un 11 disegnato come due linee, II) e firmato un contratto con una piccola etichetta pubblicano il primo disco, registrato e pubblicato nel 1991. Awake In A Dream è hard rock, certo, e si posiziona nella parte più hard rock della nascente scena alternative americana di quel tempo ,che farà nascere il grunge. Ma ha anche dei particolari davvero unici, tra cui il doppio ruolo di lead vocal tra Alain e Natasha. Tra i brani dell'esordio, Break The Spell fu parte della colonna sonora del film di fantascienza Freejack - In Fuga Dal Futuro, dove tra i protagonisti c'è Mick Jagger. La prova del nove è il loro secondo album, che si intitola Eleven.
I riferimenti sono i canonici (Led Zeppelin, l'hard rock degli anni '70, i nuovi suoni di Seattle) ma sono mischiati in modo del tutto singolare. Eleven esce nel 1993. La chitarra di Johannes passa con disinvoltura tra i riferimenti canonici ad un uso particolare e originale degli effetti, soprattutto del pedale fuzz per esemplari distorsioni armoniche. Il tutto si sposa perfettamente, e termine non fu più adatto dato che presto diventeranno marito e moglie, con la tecnica di Shneider, sfoggiando entrambi vocalità particolarissime per intensità e variazioni. Preceduto dal singolo Reach Out, dal suggestivo video musicale in bianco e nero e dominato da un assolo infinito e memorabile di Johannes, Eleven è un disco compatto e suonato alla grande, secondo me da riscoprire perché molto sottovalutato. A brani corposi e potenti come Crash Today, Tower, Heavy esempi di perfetto nuovo hard rock, a cui si aggiungono brani più particolari, come Hieroymus, dal prezioso intro di fisarmonica e di organo, che accompagna il meraviglioso canto di Natasha Shneider, o la litania di distorsioni di Let Down, o l'atmosfera dark di Ava Tar (scritto così in due parole). Il disco colpisce la critica, che ne parla egregiamente ma poco il pubblico. Mentre il gruppo sta registrando il terzo disco, Thunk, Irons se ne va a suonare con i Pearl Jam, e viene sostituito da Matt Cameron, dei Soundgarden, che il caso volle andrà a prendere le bacchette della band di Eddie Vedder qualche anno più tardi. Cameron si prestò ad aiutare gli Eleven poiché questi ultimi furono la band apripista di tour degli stessi Soundgarden e Pearl Jam e di decine di altre formazioni.
Johannes e Shneider divennero anche un ricercato team di produzione che lavorò su album come Euphoria Morning di Chris Cornell (sul quale scrissero, suonarono e andarono in tournée). ), Return of Saturn dei No Doubt , Revive degli inglesi Steadman e The Desert Sessions 7&8 and 9&10 con Josh Homme, che li conobbe quando gli Eleven suonarono per delle date in apertura ai suoi Queens Of The Stone Age. Con Chris Cornell una Ave Maria di Franz Schubert, riarrangiata da Shneider, che apparve in una compilation speciale natalizia, con il preciso intento di fare avvicinare interessare i giovani alla musica classica. La storia però finisce tristemente, perché nel 2008 una malattia portò via Natasha Shneider. Johannes continua a suonare e produrre, spesso accompagnato nel ricordo della moglie da tutti i grandi artisti che li conobbero, li apprezzarono e ne chiesero la collaborazione.
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infugacolbarone · 1 year
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Lo strumento più raffinato per definire l'identità mi sembra il sistema dei Samo, popolazione africana dell'Alto Volta. In questo sistema nella persona umana si distinguono nove componenti: 
1) il corpo, che si riceve dalla madre, 2) il sangue, che si riceve dal padre, 3) l'ombra che il corpo proietta, 4) calore e sudore, 5) il respiro, 6) la vita, o meglio una particella di vita, che è un'entità in cui tutti gli esseri viventi sono immersi, 7) il pensiero, suddiviso in intendimento e coscienza, 8) il doppio, che è la parte immortale, che può compiere e subire le stregonerie (si stacca dal corpo ogni notte per vagare nei sogni, e poi definitivamente qualche anno prima della morte per andare nel villaggio dei morti dove avrà altre due vite e altre due morti da morto, e finalmente s'incarnerà in un albero, 9) il destino individuale.
- Italo Calvino, cit. in Silvio Perrella, "Calvino", Laterza
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simonettiwalter · 6 months
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Verità dolorosa, sconvolge l’esistenza,
In nome, un’origine, una filiazione,
Changeling, un doppelganger in luce,
Fate ghermivano, segreto regno fatato.
Conseguenze cariche, condizione indispensabile,
L’anima del doppio, segreto regno fatato,
Simonetti Walter, la reincarnazione,
Luce della verità, la condizione per essere.
Verghe di betulla, nove volte colpito,
Acqua bollente, sospeso e minacciato,
Un forno riscaldato, nove legni diversi,
Cuoio e ferro incandescente, il veleno da bere.
Conseguenze cariche, condizione indispensabile,
L’anima del doppio, segreto regno fatato,
Simonetti Walter, la reincarnazione,
Luce della verità, la condizione per essere.
Bello e strano, distante il changeling,
Leggende di doppelgänger, dare un senso,
Follia e negazione, lucida rinascita,
La Cultura Fondazione, illuminati in ombra.
Un agente provocatore, la morte replicante,
Clonazione dis-umana, il movimento del 77,
Il sannyas innamorato, la verità di Osho,
Avvelenato e cacciato, nella lista nera di un’altra vita.
Conseguenze cariche, condizione indispensabile,
L’anima del doppio, segreto regno fatato,
Simonetti Walter, la reincarnazione,
Luce della verità, la condizione per essere.
Un ritornante, la vita segnata,
Il destino nella pelle, la morte affrontata,
La mente vola via, in un UFO sospesa,
Verità dolorosa, Simonetti Walter, l’eco silente.
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ninfettin · 1 year
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Colloquio di lavoro: io a tanto così dal minacciare la tipa
Entro il nove scopro se tornerò nel magico mando del *doppio part time*
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lamilanomagazine · 11 days
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Questura di Latina, Coppa del Mondo di canottaggio: la Squadra della Polizia di Stato domina sulle acque del lago di Varese
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Questura di Latina, Coppa del Mondo di canottaggio: la Squadra della Polizia di Stato domina sulle acque del lago di Varese. Il Gruppo Sportivo del Centro Remiero della Polizia di Stato di Sabaudia ha scritto una nuova e bellissima pagina nella storia del Canottaggio Italiano, conquistando sei Medaglie e nove Finali alla Prima Prova di Coppa Del Mondo che si è tenuta nelle acque del Lago di Varese dal 12 al 14 aprile. Le buone impressioni della vigilia sono state ampiamente superate dai risultati: i dieci Atleti cremisi chiamati a difendere i colori azzurri hanno ottenuto successi straordinari, aprendo così la stagione delle Gare Internazionali di Canottaggio in previsione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 a cui l'Italia punta ad arrivare in grande forma. Storica ed eclatante la Medaglia di Bronzo conquistata dall'Ag. Mumolo Davide nel Singolo Senior Maschile, è Terzo dietro Germania ed Olanda che sono rispettivamente Campione e Vicecampione Mondiale in carica. Un altro Bronzo nei Senior Maschili arriva dal Quattro Di Coppia Vicecampione del Mondo 2023, dove la formazione ormai consolidata dell'Ag. Carucci Nicolò insieme a Chiumento, Gentili e Panizza, si piazza Terza dietro l'Olanda. Medaglia d'Oro e ritorno alle sfavillanti origini per l'Ag. Vicino Giuseppe insieme a Lodo, Abagnale e Kohl, che con lo storico ma rinnovato Quattro Senza Senior Maschile si prendono il lusso di battere la Gran Bretagna iridata in carica. L'altra Medaglia d'Oro che porta i colori cremisi è quella dell'ammiraglia femminile dell'Otto guidata dall'Ag. Bumbaca Veronica; una gara perfetta dove l'imbarcazione italiana è in testa fin dallo start e riesce ad imporsi sui fortissimi equipaggi di Gran Bretagna e Romania. Sfida tutta interna nel Doppio Pesi Leggeri Femminile dove la spunta l'equipaggio delle Campionesse Olimpiche dell'Ass. Cesarini Federica con Valentina Rodini che giungono Seconde sul traguardo alle spalle dell'equipaggio Inglese ma precedono di soli due centesimi l'altro equipaggio italiano dell'Ag. Buttignon Stefania in coppia con Silvia Crosio. Niente Medaglia ma piazzamento altrettanto importante per l'altra azzurra Ag. EnglishHawke Kiri che centra la Finale nel Quattro Di Coppia Senior Femminile, alla sua prima Coppa del Mondo da mamma. Bellissima gara anche per l'Ag. Della Valle Matteo nell'Otto Maschile: l'ammiraglia azzurra battaglia sul finale per la Medaglia Di Bronzo attaccando la Germania che però alla fine ha la meglio e l'Italia si deve accontentare del Quarto Posto. Niente  Medaglia ma una buona Sesta Posizione anche per il Due Senza Maschile della coppia societaria degli Agenti Codato Giovanni e Comini Davide, che hanno qualificato la specialità per Parigi 2024 a Belgrado lo scorso anno, e che quest'anno proveranno a migliorarsi sempre con il mirino puntato verso i cinque cerchi. Con tali risultati sono ottime le possibilità di portare ai Giochi Olimpici di Parigi altre imbarcazioni della Polizia di Stato... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Maratona di trapianti nel venerdì santo del Sant'Orsola a Bologna
   Un venerdì santo di super lavoro per la macchina dei trapianti del Sant’Orsola di Bologna con nove organi: due fegati, sei reni e un cuore, con sette pazienti coinvolti (4 donne e tre uomini), 53 anni il più giovane e 68 il più anziano. Per due di loro è stato necessario il doppio trapianto.     Lo sforzo congiunto di chirurghi, medici specialisti e personale tecnico-infermieristico dell’Irccs…
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cassinafantapro · 2 months
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Walter Sabatini continua a stupire tutti con i suoi colpi di scena nel calciomercato! 😮💥 Nonostante i nove acquisti già fatti, il direttore sportivo della Salernitana non si è accontentato e ha deciso di puntare su un altro difensore di esperienza ed affidabilità. 👏💪 E così, in poco tempo, è riuscito a convincere Konstantinos Manolas a tornare [...] 🤩⚽️ #Calciomercato #Stupore #Salernitana #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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personal-reporter · 7 months
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Camicie Rosse 2023 a Belgirate
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Domenica 8 ottobre, con l’inizio dei segnali di partenza alle nove, si svolgerà nelle acque antistanti la Marina di Belgirate, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, il raduno velico Camicie Rosse Garibaldine giunto alla 32ª edizione. Il raduno, aperto a tutte le imbarcazioni a vela cabinate, a esperti e non, deve il suo nome al fatto che proprio a Belgirate, Donna Adelaide Cairoli organizzò la preparazione delle famose camicie rosse garibaldine; un pezzo di storia da non dimenticare e che la Società delle Regate 1858 ripropone ogni anno. Inoltre fu proprio a Belgirate che venne fondata nel 1858 la Società delle Regate. Il primo yacht club italiano, uno dei più antichi a livello mondiale. Tra i suoi soci fondatori annoverava illustri personaggi come Ruggero Bonghi e Massimo d’Azeglio, genero di Manzoni. Organizzò la sua prima regata il 22 agosto dello stesso anno di fondazione. E da allora la sua sede è sempre rimasta sulle spiagge del borgo. Oltre a Bonghi e D’Azeglio hanno veleggiato qui, tra i tanti i fratelli Cairoli, Garibaldi, il pittore Leonardo Dudreville e lo scultore Carlo Sessa. Belgirate, è da sempre legata al mondo velico, veramente con un doppio filo, qui, infatti, si stabilì Raimondo Panario, lo storico skipper ligure di Voltri, creatore della Genoa Jib, la vela triangolare issata tra l’albero più a prua di un’imbarcazione e l’estremità della prua o del bompresso; unico termine italiano, presente nella terminologia yachting. Panario è stato un personaggio che ha fatto la storia della vela in tutti i sensi nella prima metà del Novecento. A Belgirate si stabilì per continuare la sua attività, trovandolo luogo adatto per la presenza dei venti che soffiano sul Verbano, numerosi, particolari e mutevoli e che assumono nomi locali spesso diversi a seconda della sponda e della zona stessa del lago. La regata Camicie Rosse Garibaldine è anche l’ultima prova del Circuito Vela Libera Verbano, ogni anno organizzato da un Circolo diverso del medio e basso lago. A seguire si terrà la premiazione presso Anelli Coffee Wine & Food a Belgirate, e nell’occasione sarà assegnato il Trofeo dello Sciatt (sciatt ovvero il rospo simbolo di Belgirate), in memoria del Commodoro Pino Sessa, dedicato a lui dai suoi ragazzi, che con la stessa grinta continuano a trasmettere ai giovani velisti di oggi passione e amore per questo sport. A tutti gli equipaggi presenti alla premiazione verrà dato un omaggio come segno di ringraziamento da parte della Società delle Regate 1858, con il patrocinio e il contributo del Comune di Belgirate e la collaborazione di Croce Rossa di Lesa, Squadra Nautica di Salvamento del Vergante, AVIS Stresa e Distretto Turistico dei Laghi. Per concludere la giornata ci sarà una veleggiata solidale in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Oncologia (Verbania) e l’Associazione Cuore di Donna. Read the full article
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il Martedì è già un problema di suo. procediamo comunque fingendocene ignoranti: 8-7-9/8-7-9. doppio vento.
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57 巽 Sunn / Il Mite (Il Penetrante, Il Vento)
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Venti che si susseguono: L'immagine del mite che penetra. Così il nobile diffonde i suoi comandi. Ed opera le sue faccende.
La penetratività del vento poggia sulla perpetuità. Mediante questa esso diventa così potente. Egli prende il tempo come strumento d'azione. Così anche il pensiero del sovrano deve penetrare nel popolo. Anche a quest'uopo vi è bisogno di costante influenzamento attraverso l'illuminamento e i precetti. Solo dopo che il comando sia passato nell'anima del popolo la relativa azione diventa possibile. Un'azione non preparata provoca solo spavento e suscita repulsione.
linee mobili al terzo e sopra.
Nove al terzo posto significa: Penetrare ripetuto. Svergognamento.
La riflessione penetrante non deve essere spinta troppo oltre, altrimenti essa impedisce la facoltà di decidere. Quando una cosa sia stata ponderata a fondo è opportuno decidersi ad agire. Esaminandola ripetutamente non si fa altro che suscitare sempre nuovi dubbi, e così si finisce quindi in svergognamento, dimostrandosi incapaci di agire.
Nove sopra significa : Penetrare sotto il letto. Egli perde il suo possesso e la sua ascia. Perseveranza reca sciagura.
Questa intelligenza è penetrante abbastanza. Si penetra dietro gli influssi dannosi fin negli angoli più riposti. Ma non si possiede più la forza necessaria per combatterli decisamente. In questo caso ogni tentativo di penetrare nei domini personali delle tenebre non è che un male.
esagramma finale
29 坎 Kkann / L'Abissale
L'Immagine
L'acqua scorre ininterrottamente e arriva alla meta: L'immagine dell'abissale ripetuto. Così il nobile incede in durevole virtù Ed esercita l'arte dell'insegnante.
L'acqua raggiunge la sua meta scorrendo ininterrottamente. Riempie ogni incavatura prima di continuare a scorrere. Così fa il nobile. Egli vuole che il bene diventi una salda qualità del carattere, e non rimanga accidentale e limitato a singoli momenti. Anche nell'insegnare ad altri tutto dipende dalla consequenzialità. Poiché soltanto ripetendo la materia d'insegnamento essa diventa proprietà di colui che apprende.
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giancarlonicoli · 1 year
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18 mag 2023 08:06
9 MORTI. 40 MILA SFOLLATI, 23 FIUMI ESONDATI, 250 FRANE. E’ IL TRAGICO BILANCIO DELL’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA. PER IL METEREOLOGO LUCA MERCALLI E’ UN “DISASTRO ANNUNCIATO” - C’È CHI PUNTA IL DITO SULLA MANUTENZIONE DEGLI ARGINI E SULLE CASSE D’ESPANSIONE DEI FIUMI. L'ALLERTA ROSSA DIRAMATA DA GIORNI - IL GOVERNATORE BONACCINI: "IN 36 ORE È CADUTA L'ACQUA DI 6 MESI SU TERRENI CHE NON ASSORBONO PIÙ NULLA" - IL FLOP DEI FONDI ANTI-DISSESTO, 8 MILIARDI MAI SPESI: IN ITALIA 9 COMUNI SU 10 HANNO RISCHI DI ALLUVIONE - VIDEO
Estratto da open.online
Nove morti, 40 mila sfollati, 41 comuni colpiti e 23 fiumi esondati: è il bilancio ancora provvisorio dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. 300 millimetri di pioggia caduti in 48 ore lasciano 50 mila cittadini ancora senza corrente elettrica. A causa di una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei fiumi fino a farli esondare. «Un disastro annunciato», secondo il meteorologo Luca Mercalli. Mentre il climatologo Bernardo Gozzini dice che l’allerta sarà per sempre e invita a cambiare gli stili di vita. E c’è chi punta il dito sulla manutenzione degli argini. E sulle casse d’espansione dei fiumi. Ne funzionano attualmente 12 sulle 23 previste. «Dove ci sono i sistemi non sono entrati in crisi», dice la vicepresidente della Regione Irene Priolo. Intanto a Forlì continua a mancare l’elettricità e a Ravenna il comune raccomanda di stare ai piani alti e decide di evacuare alcune zone.
Le esondazioni
Tutti i corsi d’acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, hanno rotto gli argini o sono esondati. È finita sott’acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Dei nove morti, una donna di Ronta di Cesena è stata ritrovata sulla spiaggia di Cesenatico. Il suo cadavere ha percorso 20 chilometri in poche ore. Proprio a Cesena i video hanno mostrato i residenti che combattevano contro 15 metri di acqua, in arrivo sui tetti. A Bologna il Savena ha lambito le case, mentre il presidente Stefano Bonaccini ha parlato di un’emergenza paragonabile a un terremoto. Alcuni abitanti sono stati messi in salvo attraverso i gommoni. Un’impresa resa particolarmente complicata anche dai continui blackout alle linee elettriche e telefoniche.
L’allerta rossa
L’allerta rossa era stata diramata da giorni. La perturbazione era attesa. Le aree più a rischio sono state fatte evacuare, le persone invitate a salire ai piani alti delle case. Migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. La realtà, però, ha superato le peggiori previsioni. Anche perché la pioggia (in alcune aree è caduto in 36 ore più del doppio dell’acqua che di solito fa in media nel mese di maggio) è arrivata su un terreno già messo a dura prova dall’alluvione di due settimane fa. Dal primo pomeriggio la pioggia si è fermata ed è spuntato un po’ di sole. Che ha reso più agevoli anche i soccorsi, facendo lentamente ritirare l’acqua dalle aree che aveva invaso. L’emergenza però non è finita. Anche per domani, infatti, sarà in vigore su tutta l’area l’allerta rossa. Il livello di quasi tutti i fiumi continua ad essere sopra la soglia d’emergenza.
E sono previste nuove piene che potrebbero mettere a dura prova argini già indeboliti o danneggiati. Senza contare gli oltre 200 movimenti franosi che riguardano la collina e la montagna. Il meteorologo Luca Mercalli spiega in un’intervista a La Stampa che dietro l’emergenza ci sono «gli eventi estremi collegati al riscaldamento globale. Sia chiaro: più scaldiamo l’atmosfera terrestre, e più questi fenomeni diventeranno frequenti e intensi. A livello globale dobbiamo contenere il rischio di peggiorare la situazione, però questo è già il nostro presente». Con il surriscaldamento, spiega l’esperto, «c’è semplicemente più energia in atmosfera. Quindi posso avere un vento sempre più violento e una pioggia più forte. Ma diciamolo: non possiamo continuare in questa ignoranza voluta», dice a Francesco Grignetti.
La frequenza degli eventi estremi
Perché per Mercalli bisogna notare «la frequenza degli eventi estremi. Senigallia, a settembre. Ischia, a novembre. Ora due eventi fortissimi in Romagna a distanza appena di 15 giorni. Eppure la spiegazione è sotto i nostri occhi: il Mediterraneo sta diventando bollente, aumenta l’evaporazione, l’umidità si deve scaricare a terra». Il meteorologo dice che la priorità è fermare le emissioni. Mentre per mitigare il rischio di eventi estremi «occorre studiare caso per caso, a dimensione di bacino, con tutte le competenze attorno a un tavolo, dagli ingegneri agli agronomi, ai forestali. Poi bisogna abbattere e ricostruire, ma lontano dai fiumi, per carità». La priorità è «una legge contro il consumo di suolo. Perché questo episodio ci ha messo ancora davanti agli occhi quanto voglia dire aumentare la vulnerabilità del territorio. Basta con il cemento. Tra l’altro, la terra ci serve per la nostra autosufficienza agricola, per il paesaggio, per il turismo».
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Le casse d’espansione
E il quotidiano punta il dito proprio sulle casse d’espansione dei fiumi in Emilia-Romagna. Si tratta di opere che consentono di “parcheggiare” l’acqua fuori dal corso principale in caso di eventi di grande portata. Tra il 2015 e il 2022 la Regione ha ricevuto 190 milioni di euro per la realizzazione di 23 casse. Ma di queste ne funzionano a pieno regime soltanto 12. Altre due funzionano in parte. Nove attendono la fine dei lavori. Due sono ancora da finanziare. Nell’alluvione dell’inizio di maggio si sono riempite d’acqua quella sul Samoggia, nel canale Navile, nei Mulini e nel Senio. «Dove sono state previste i sistemi non sono entrati in crisi. Il problema attuale è la numerosità dei corsi d’acqua in piena contemporaneamente», spiega la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Irene Priolo.
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A Forlì manca l’elettricità - L’ordine di evacuazione in alcune zone di Ravenna
IL FLOP DEI FONDI ANTIDISSESTO
L’alluvione in Emilia-Romagna costringe a fare i conti. E così si scopre che tra “Italia Sicura” e Pnrr ci sono otto miliardi di fondi anti-dissesto da spendere entro il 2026. Ma nessuno lo fa. Perché, secondo la Corte dei Conti, alcune regioni hanno dimostrato una «dubbia capacità progettuale». E «carenza di profili tecnici unitamente alla programmazione sul territorio».
Eppure in Italia 9 comuni su 10 hanno rischi di alluvione. L’ultimo rapporto di Rendis, la piattaforma che aggiorna sugli interventi per il dissesto idrogeologico, dice che solo due cantieri su tre tra quelli finanziati sono conclusi. Il caso-limite è quello del fiume Misa. Che ha provocato 10 morti a Senigallia per l’esondazione nel settembre scorso (...)
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scienza-magia · 1 year
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Il viaggio nel tempo quantistico del fotone
Fenditure nel tempo. sliding doors, il risultato di Nature Physics. Un esperimento di meccanica quantistica messo a punto all’Imperial College di Londra ha dimostrato, grazie all’impiego di un metamateriale a base di ossido di indio-stagno, come il dualismo onda-particella si manifesti anche facendo attraversare a un fotone due fenditure separate non nello spazio bensì nel tempo. A guidarlo, il fisico padovano Riccardo Sapienza, oggi nel Regno Unito.
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L’apparato sperimentale. Crediti: Thomas Angus/ Imperial College London Può una particella imboccare entrambi gli ingressi che le si parano contemporaneamente innanzi lungo un percorso? La meccanica quantistica non lascia dubbi al riguardo: certo che sì. È la magia del dualismo onda-particella, dimostrata innumerevoli volte con uno fra i più affascinanti esperimenti della fisica: l’esperimento della doppia fenditura. Ma se le due fenditure, invece di essere separate nello spazio, lo fossero nel tempo – una sorta di Sliding Doors? Ebbene, la risposta continua a essere affermativa: il dualismo onda-particella consente l’attraversamento di entrambe le “fenditure” anche nel caso che la separazione sia temporale. La dimostrazione sperimentale, descritta oggi sulle pagine di Nature Physics, è stata ottenuta al Dipartimento di fisica dell’Imperial College di Londra da un team guidato da Romain Tirole e da Riccardo Sapienza, quest’ultimo nato e laureato a Padova ma da anni nel Regno Unito, dove è professore di fisica all’Imperial College. E non è l’unico italiano, fra i nove autori dello studio. «Ho la fortuna di collaborare con Stefano Vezzoli, che è un fisico sperimentale fenomenale, soprattutto per studi con laser ultracorti, e con Emanuele Galiffi, che è un fisico teorico fenomenale, una delle stelle sorgenti nel campo dei metamateriali temporali», dice Sapienza a Media Inaf. «Sono le persone giuste per questo esperimento. Non credo conti la nazionalità, e poi vista la quantità di scienziati italiani all’estero è difficile non trovarne uno».
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Riccardo Sapienza, professore di fisica all’Imperial College di Londra e scienziato alla guida dell’esperimento pubblicato su Nature Physics. Crediti: R. Sapienza/Imperial College London Il risultato in sé ottenuto all’Imperial College non ha colto il team di sorpresa, essendo ampiamente previsto dalla teoria. La vera sfida è stata, appunto, ideare e approntare un esperimento in grado di dimostrarlo. Come si fa ad “aprire” due fenditure separate nel tempo? Sapienza e il suo team hanno usato un materiale molto particolare – un metamateriale, dunque un materiale le cui proprietà possono essere modificate in tempi rapidissimi – che troviamo anche negli schermi dei nostri smartphone: una pellicola di ossido di indio-stagno. Opportunatamente controllata attraverso un laser, la sua riflettanza varia nell’arco di pochi femtosecondi. Consentendo così ai ricercatori di aprire e chiudere due “fessure” separate temporalmente da un intervallo brevissimo. A questo punto non rimaneva che tentare il doppio attraversamento. Compito affidato a un fotone. Luce, insomma. Particella e onda. E proprio grazie a questa sua duplice natura è riuscito a compiere l’impresa. «Il fotone è esteso temporalmente, circa 800 femtosecondi, quindi copre entrambe le fenditure temporali. L’interferenza nasce dal fatto che il fotone viene riflesso da entrambe le fenditure e questi due possibili cammini hanno una differenza di fase dovuta alla separazione temporale delle due fenditure», spiega Sapienza a Media Inaf. Dunque è “contemporaneamente” in due momenti nel tempo? «Direi più semplicemente che ha una durata temporale, ma non credo sarebbe scorretto dire che esiste in un lasso di tempo, che si estende temporalmente».
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Rappresentazione artistica della figura di diffrazione cromatica prodotta dall’esperimento. Crediti: R. Sapienza/Imperial College London Proprio come per l’esperimento della doppia fenditura nello spazio, anche in questo caso la conferma del successo è arrivata sotto forma di una figura di diffrazione. Non però nello spazio, bensì nel tempo. «Quella che misuriamo è una figura di diffrazione cromatica, nelle frequenze», continua Sapienza. E se in questo caso la protagonista è stata la luce, Sapienza non ha dubbi circa il fatto che anche un elettrone, o qualunque altra particella quantistica, possa prendere il posto del fotone con altrettante possibilità di successo. «Il fenomeno è puramente ondulatorio», dice, «quindi vale per qualsiasi onda, da onde di materia a onde elastiche, onde sonore, eccetera». Quanto all’intervallo temporale massimo consentito, se nell’esperimento messo a punto in quest’occasione non si riesce, per ragioni tecniche, ad andare oltre gli 1.2 picosecondi tra le fenditure, «il vero limite fisico è una separazione pari alla coerenza temporale della luce di sonda», spiega Sapienza, «proprio come nel caso spaziale il limite è la coerenza spaziale della luce incidente». Vi state domandando a cosa possa servire tutto ciò? «Il nostro esperimento ci porta a conoscere meglio la natura fondamentale della luce. È un trampolino di lancio per la creazione di materiali in ​​grado di controllare minuziosamente la luce sia nello spazio che nel tempo», promette Sapienza. «L’esperimento delle doppie fenditure temporali», conclude il suo collega all’Imperial College Sir John Pendry, coautore dello studio, «apre le porte a una spettroscopia completamente nuova, in grado di risolvere la struttura temporale di un impulso luminoso sulla scala di un periodo della radiazione». Per saperne di più: Leggi su Nature Physics l’articolo “Double-slit time diffraction at optical frequencies”, di Romain Tirole, Stefano Vezzoli, Emanuele Galiffi, Iain Robertson, Dries Maurice, Benjamin Tilmann, Stefan A. Maier, John B. Pendry e Riccardo Sapienza Read the full article
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queenforeverblog · 1 year
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Vi ricordo il doppio appuntamento di stasera sul @nove con il documentario in prima visione tv "Freddie Mercury L'Immortale (è l'edizione italiana di The Final Act) e, a seguire, la versione da due ore di Live At Wembley (di solito in tv danno sempre l'edizione tagliata da 60 min.) BUONA VIGILIA DI NATALE A TUTTI! #queenforeverblog #queen #freddiemercury #brianmay #rogertaylor #johndeacon #vigiliadinatale #buonavigilia #buonavigiliadinatale https://www.instagram.com/p/CmitiqENQY7/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ilbasketlivornese · 1 year
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C SILVER: L'US LIVORNO BASKET VINCE IL DERBY CONTRO IL FIDES
#SerieCSilver: l'#USLivornoBasket vince il derby contro il #FidesLivorno #Livorno #ilbasketlivorneselive
(fonte immagine: US Livorno Basket) Ottava vittoria su nove partite per gli amaranto Il Brusa Us Livorno non si ferma e inanella l’ottava vittoria sulle nove giocate in campionato. Stavolta un successo che vale doppio, ottenuto in un derby molto sentito contro l’ostico Fides di Emanuele Caverni: 65-79 il risultato finale. Una partita dai due volti, come spesso accade quando sono in campo gli…
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