Tumgik
#eutanasia di un amore
cinemaquiles · 1 year
Video
youtube
CINCO FILMES DE ROMANCE ESQUECIDOS NO STREAMING E YOUTUBE PARA QUEM CURTE O GÊNERO!
1 note · View note
Text
Tumblr media
Ornella Muti
🎥 Eutanasia di un Amore (1978)
25 notes · View notes
stray2home · 1 year
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
** advertencia: habla sobre la muerte de un animal **
Tzol ha muerto. 😔😿
Tzol es un gatito naranja de unos 3-4 años que vivía en el área donde yo vivo. Permanecía principalmente en los alrededores de una casa, pero le veíamos con frecuencia.
En personalidad era cauteloso, mantenía su distancia, pero miraba con curiosidad la interacción que teníamos mi gata y yo.
De vez en cuando venía a comer la comida que servimos a gatit@s de calle.
Hace unos meses le vimos los mismos síntomas de Brownie (otro gatito de la zona que murió): Salivación, pelaje en mal estado, delgadez.
Creemos que tenía también Leucemia Felina.
La familia de la casa donde él se quedaba llamó un veterinario quien aconsejó ponerle la eutanasia.
Estas fueron las últimas fotos que tomamos de él. Disfrutaba de sus baños de sol y de la calma y la tranquilidad.
Deseamos que la hora de su fallecimiento haya sido tranquila y haya estado acompañado, y que su vida después de esta sea más tranquila.
--
** Trigger warning: death of an animal **
Tzol is dead. 😔😿
Tzol is an orange cat that was about 3-4 years old. He lived in the area where I live.
He mostly stayed in the vicinity of a house nearby, but we saw him frequently.
He was cautious, kept his distance, but he also watched with curiosity the interaction that me and my cat had.
From time to time he would come to eat the food that we serve for street cats.
A few months ago we saw the same symptoms Brownie (another kitten in the area that died) had: Salivation, fur in poor condition, thinness. We believe she also had Feline Leukemia.
The family of the house he lived by called a veterinarian who advised them to euthanize him.
These were the last photos we took of him.
He enjoyed his sun baths and peace and tranquility.
We wish he had a peaceful passing with the people he knew and loved, and a better afterlife.
#Tzol #gato #cat #celebratingHerExistance #celebrandoSuExistencia #love #amor #strayCat #gataDeCalle #gatoDeCalle #Bogotá #Colombia
0 notes
1-su-un-milione · 1 year
Text
Ha deciso che vuole autodistruggersi
.. Ha deciso che non vuole essere aiutato.. In fondo anche questa è eutanasia..
Mi arrabbio.. I suoi organi cominciano piano piano a cedere... Si sta consumando come una candela
Un treno impazzito che va verso il burrone. Incosciente, testardo, senza sentimenti.... Un vuoto a perdere. Ho impiegato 9 anni della mia vita per cercare di ricostruire la sua..
Ignorando me stessa.. Ma io sono così purtroppo.. È la mia natura. Una fo@@@@a crocerossina...Certi giorni va meglio altri no.. È una vita sospesa la mia.. Sospesa tra l andare e rassegnarmi, e l aspettare.. Odio la speranza, in questo momento.. In cosa credo? Nulla direi.. Cosa spero? Non lo so... Cosa vorrei? Un miracolo... È un po' come quando trovi un piccolo uccellino, è innato in loro l istinto.. Mi è capitato che preferivano lasciarsi morire... Solo pochi alla fine reagivano... Alcuni uccellini se presi, selvatici, e messi in gabbia si uccidono sbattendo contro le sbarre.. Ecco lui è così..
Ostinato nel perseguire idee fantasiose, disposto a umiliazioni, che cerca di non sentire.. Atrofizzando sentimenti come il rimorso, la vergogna, il senso del limite della decenza. Malattia ma anche carattere... Grandi sogni, senso di onnipotenza, sprezzo del pericolo..
Ma alla fine era solo un altro castello di carte.
E se non si decide a smettere finirà schiacciato. Il suo castello è tenuto insieme dalle bugie.. Ogni sentimento buono che aveva, si è trasformato in rabbia, odio, aggressività... Un senso della realtà distorta.. Cavoli, chi non vorrebbe avere tutto ciò che vuole? Ma la realtà non è così. È dura accettare la realtà, a volte. Ma è la realtà, e bisogna guardarla in faccia, anche quando non ci piace... Si può crescere solo così. Si fanno piani per costruire e trasformare la realtà. Accettando la. Si sta autodistruggendo e io assisto impotente, perché non mi vuole, non accetta la realtà. Non lo so se arriverà a fermarsi. Fermarsi in tempo. Se imparerà la lezione. Come un bambino che pestä i piedi.. Ma a 51 anni devi essere cresciuto. Non lo so, aggiungo che forse ha una grossa crisi di mezza età.
L uomo come la donna che non accettano il passare del tempo vivono una frustrazione che chi, come me non ha non sta così male. Io ho quasi 50 anni, il tempo passa, si diventa più lenti, il corpo cambia, tutto piano piano cambia.. Forse per chi come me, non si è mai sentito vanitoso e bello, accetta meglio ogni cambiamento. Anzi, a dirla tutta, noi "brutti" possiamo migliorare, la bellezza non sfiorisce...Sinceramente credevo in un altro finale, lui sarebbe stato più stabile, dandogli stabilità, e la mania sarebbe sempre più diminuita, regalandoci anni più tranquilli.. Invece è proprio il contrario... Destino beffardo o già segnato? Certo ho imparato tante cose, certo.. Ma mai un po' di pace.. Ora vado avanti giorno per giorno.. Il futuro per me è questo. Non progetto più, non ne ho la forza. La cosa più difficile è pensare che potrei dovere decidere di lasciare quella mano per non uccidermi. Cosa ho combattuto a fare 9 anni? L amore non dovrebbe metterti difronte a questa scelta.. Domande che nella notte mi tormentano di più.. Mi chiama ora, ma non vuole cedere, come uno stupido bambino preferisce crearsi più problemi, affogare.. Si meriterebbe di lasciarlo affogare.. Non posso fare più niente, non me lo permette, e questo senso di impotenza mi rende rabbiosa..
0 notes
amicidomenicani · 2 years
Text
Aborto ed eutanasia non sono questioni religiose, ma etiche, e cioè di diritto naturale
Aborto ed eutanasia non sono questioni religiose, ma etiche, e cioè di diritto naturale
Quesito Salve Padre,Sono un ragazzo di 21 anni cattolico, e ogni volta che intavolo questa discussione/domanda ho difficoltà anche io a trovare la soluzione definitiva al dilemma, anche confrontandomi con altre persone non riesco mai a venirne a capo.La domanda è la seguente: Dov’è la mia cristianità e il mio amore per il prossimo (includendo anche la libertà di scelta individuale) nel momento…
View On WordPress
0 notes
jozefsquare · 5 years
Photo
Tumblr media
(via Movie Poster - Break Up, Zdeněk Vlach, 1981)
For poster shop and blog highlights please subscribe to our daily or weekly newsletter: http://eepurl.com/RvXo9 (25% OFF for Students)
3 notes · View notes
gregor-samsung · 7 years
Quote
«Ecco l'errore. Credere che Freud abbia voluto dogmatizzare il comportamento umano e non invece denunciarlo. L'indagine psicoanalitica cos'altro è se non un'indagine storica, fatta sulla storia non apparente?»
Giorgio Saviane, Eutanasia di un amore, B.U.R., 1979 (1ª pubblicazione 1976); p.129
8 notes · View notes
yunuenl · 5 years
Text
Antología a tu pútrido ser.
Ambrosía.
1
Ilusión, esperanza, inocencia.
“Unspoken feelings are unforgettable”
Andrei Tarkovsky.
Nostalgia.
No recordaba cómo se sentía que te empiece a gustar alguien por una plática, por la manera en que te expliquen las cosas, por su forma de pensar, incluso por una mirada. Y vaya que me tumbó.
Volví a caer en el vicio, aquella vez te dije que sólo tenía uno, ahora son dos. Bendito sea el amor, el amor puro y con todos sus defectos y sus secuelas. Bendita sea la incertidumbre de saber si serás correspondido. Amores locos, amores partidos, amores que florecen sentimientos y marchitan esperanzas.
Esencia pura y magnífica, me hiciste caer en tus palabras para después caer ante tu alma. Yo no tengo un tipo de persona, a mí me gustan las mentes que saben conquistar.
En algún momento te dije que me enamoré una vez, ahora son dos.
2
Eros, amor, bonito.
Fragmento de los himnos Órficos, dedicado al marchito.
LVIII
A Eros.
Perfume: VARIOS AROMAS.
Gran Amor, te reclamo, manantial de las dulces delicias, sagrado y puro, que las miradas seduces. Alado, arquero, ardiente, impetuoso en tus deseos, que con los divinos y los mortales juegas, limbre errante, ligero andrógino, guardador de las llaves del cielo, de la tierra, del aire, de los extensos mares, de cuanto contienen los reinos fecundos de Deméter, cuya vida tentan las maternas Diosas, del lúgubre Tártaro cuya vigilancia por decreto ejerces, de extensión vastísima, de resonante hondura. A ti te obedecen los diversos reinos de la Naturaleza que avanzan por sí solos, impelidos por el universal aliento. Acércate, bienaventurado poder, contempla estas lumbres sacras y aparta de nosotros los ilícitos, nocivos deseos.
3
Ambrosía, perfume, delicias.
Olemos, siempre olemos. Ambrosía del alma, demasiado pura que pasa por desapercibida. Me gusta tu aroma, tan indescriptible, único, rico.
Toda la historia ilustrada de la humanidad huele, pero, apuesto que nadie olerá igual que tú.
4
Miedo, decepción, locura.
Me gusta la vida contigo, pero no el sabor que es cuando tú no estás. Me da miedo ser dependiente a la gente, me da miedo depender de ti.
¿Lo sabía? Claro que sí, eres la esencia clonada de la persona que más me ha marcado en mi vida. Horror, no quiero sentir nada [pleonasmo].
¿Tengo miedo? Creo que ya es bastante tarde para preguntarme si lo tengo, el miedo ya existe, pero no sé por qué.
Meditar no me sirve, (¿me servía antes?), pero quiero adentrarme en mi mente para reconocer lo que siento, porque no sé qué es.
5
Reconciliación, fe, porvenir.
Voy recorriendo las calles que no me saben a ti, encontrando de nuevo tranquilidad donde pensé que ya no había. Estoy en un jardín viéndome crecer con flores, ninguna de ellas con espinas. Hay una conexión entre el cielo, las paredes y yo, existe la posibilidad de sanar, volver a ver el brillo detrás de la inteligencia sin dolor. Complacida cerré la puerta sin esperar[te].
6.
Nigredo, oscuridad, muerte.
Suplico callada, rezo en cuclillas, creo [en] oscuridad, no me sirve mi fuerza de voluntad. ¿Podrías quedarte quieta? Estoy tratando de invocar[lo]. ¿Podrías, por favor, cerrar la puerta un momento? No me gusta que me vean; vulnerable, frágil, rota, sin afán, sin credo, sin cielo ni infierno. ¿Sola? Pero es que así es como debes de estar. ¿Muerta? No lo suficiente para creerlo.
7
Haikú, albedo, turbulencia.
Me quemé
porque entraba otoño
y tú eras fuego.
8
Carta entregada pero nunca recibida.
Estoy sentada, pensando en la nada, buscándote entre la lluvia y la tierra mojada.
Escucho una melodía, no tiene letra, pero me hace sentir más que si tuviera algo escrito.
Encontré una relación entre mis ganas de estar contigo y la eutanasia, y es que ambas me matan, tal vez de manera romántica, tal vez de locura.
Es que a mi no me da miedo la muerte, ya la he experimentado de manera consciente, sé lo que es estar solo, lo que es creer que no hay nada, ni una sola alma, ni siquiera la mía. Y entre todo eso encontré paz, pero una paz que no es como cualquiera, sin embargo se asemeja a lo que siento cuando voy a tu casa, cuando me besas, cuando me tocas.
Es una muerte que disfruto y que temo, es la caída de mis pedestales de perfección y la reconstrucción que alaba a tu memoria, es el fuego que se apaga pero que no se extingue y eres tú desnudándote de alma y palabra.
¿Qué hay después de la muerte? El comienzo de la vida eterna de me antoja fastidiosa, la reencarnación como tal no significa nada si después de morir no existen tus ojos. Idealízame romántica, [no] soy tuya.
Me he puesto a pensar mi veces cuál es la manera más bonita de morir, todavía no tengo la respuesta, pero me gusta sentir la muerte y seguir viva. Que me sirva para recordarme que aún siento, que soy capaz de salir de mi letargo y reencarnar. ¿Es eso lo mismo que siento cuando te vas?
El otro día hablé con mi Alter Ego, expresamos vívamente lo que pensamos de morir, de la muerte y de ti. Llegamos a la conclusión de que queremos bailar contigo [con ella] en el filo de un mundo que está arriba, cerca. Queremos sentirte respirando bajo nuestro cuello y bellamente escapar a nuestro destino.
“No hay tal cosa como la muerte, la vida es sólo un sueño y sólo somos la imaginación de nosotros mismos.”
9
Creencia. agnosticismo, santos.
¿De qué otra manera Dios te salvará en su gloria si no te libras de mis besos que corrompen tu alma? Virgen Santa a la que no le rezo, aunque mi agnosticismo me permite creer en algo, prefiero beatificar tu amor todo poderoso, ¿sin pecado?
Si Cristo al ser crucificado se convirtió en ateo, ¿por qué no lo puedo hacer yo?
10
Roto, celos, competencia.
Me vio entera y no quiso tocarme, no quería romper mi fragilidad. Sentada frente a un espejo lo vi a él de reojo, abría la puerta para retirarse a un lugar donde yo no pertenezco. Y lo dejé ir. “Mío”, el sentimiento de propiedad me causa problemas. ¿Qué es lo que me pertenece? Tú no, ni ninguna persona que se considere libre, libre… ¿libre de qué?
Yo no formo parte de tu egoísta manera de ver a la gente. Sin pertenencia. Sin posesión. Sin acaparamiento. Sin celo.
11
Guerra, alter ego, repetición.
Entré de nuevo a un país romántico con la esperanza de encontrar aquello que busco durante mucho tiempo. Empirista renegada, nunca hago caso, ni siquiera a mí. Pisando por milésima vez esta tierra me di cuenta de las falsas imágenes que se proyectan ante mí, de lo poco que he aprendido luchando en esta guerra conmigo misma, porque soy mi propio enemigo y los prejuicios son los tanques que hacen explotar a un tercero. Estoy manchada de la sangre del enemigo que es ella [yo] y exclamo con voz cortada que esto se acabe. Me agarro tiritante de dolor y prometo fin a esto. Celebro con entusiasmo el fin de la guerra y entre todos los sobrevivientes me veo a mí misma y me sonrío, estamos de acuerdo que la guerra en el país romántico nunca se acaba.
12
Color Rojo.
Estaba yo en una fiesta, había gente, música, furor y una especie de matices que me hacían estar pensando en ti.
Recuerdo haber comido galletas y tras la ingesta empecé a alucinarte, ahí estabas, sentado, observando a tu todo, siendo tan indiferente y tan ausente de tu propio mal, y ahí estaba yo, viéndote serlo. Y me dolía, pero no podía hacer nada porque yo era nadie.
La gente empezó a bailar, alzaron las manos queriendo conjurar un ritual, un ritual contra ti y tu pestilente saber, sus palabras hacían juego con las luces de al rededor, aunque no las entendía, sabía que ellas eran azul.
Azul y rojo eran los colores que dominaban la atmósfera llena de voces, de música, de comida y de drogas. Todos éramos uno solo, o eso creía, porque la gente se dividía en gente azul y gente roja.
Te ví, me dio miedo, seguías sentado y tu silueta era roja, todo tú eras rojo, rojo demoniaco, loco, de miedo. Seguías sin verme, aunque yo quería que me vieras para ver si todo era real, o era producto de mi alucinación.
Y, de repente lo hiciste, me viste, sostuviste la mirada por unos segundos y después te volteaste, y yo me quemé por lo decrépita que era tu mirar, me mataste, me hiciste añicos, tu rojo me consumió y me quemó tu fuego.
De pronto, en medio de mi horror, un sonido de metales chocando me hicieron volver a la realidad, era un persona que venía del lado azul del cuarto, iba a presentar un espectáculo, empezó a hablar, era un diálogo que performaba varias personalidades de colores azules y rojas, todas con diferente pensar, diferente vida, diferente criterio y todas eran una misma persona. Ahora imitaba caras grotescas, caras de colores y la última, roja, fue la que más me dio miedo.
Se terminó, aquel azul guardó silencio y se consumió en su propio color y yo me quedé sin saber qué hacer, estaba temblando, estaba estupefacta, anonadada, me petrifiqué por aquella última cara que te había retratado tan bien.
Minutos de silencio y aplauso, todos estaban extasiados por la espectacular presentación, volvieron a bailar, a conjurar rituales, platicar, drogarse y reírse. Y yo estaba sentada, viendo de reojo que estabas con tu todo, pero ya no tenía miedo, la presentación me había cambiado de humor, ahora estaba enojada y decidí acercarme para que notaras mi dolor, mi miedo disfrazado y mi soledad marcada por ojeras.
Me paré, intenté verme normal aunque la galleta ya había tomado efecto y me tambaleaba, pero aún así me necesidad por ser vista era más grande, así que me acerqué a donde tú estabas, atravesé la parte azul donde me sentía segura y fue ahí donde me perdí.
13.
Rubedo.
Pensé en sueños cómo era mi vida en este instante, soñé amargamente tu recuerdo y tu presencia, recordé (no sé si con miedo o con nostalgia) cómo me sentía yo a tu lado, vil afán de catarsis presentada en la noche; pasando todo el día recordándote, vienes como si nada y me sigues torturando en sueños.
Te vi cómo eres en vida, sin querer tropecé con tus ojos, me sorprendí porque estaban vacíos, sólo eran cuencas, no existía tu alma y todo tú era una construcción personificada de mi miedo, mi ansiedad, mi dolor, mi desesperación y de un oscuro cuarto del que me temo estar encerrada porque no encuentro mi llave.
Desperté (o quizá no) y seguías ahí, queriéndome chupar el alma con tu asqueroso verbo, recuerdo haber gritado por ayuda, pero el lugar en donde estaba sólo habían sordos y todos eran tú, que no podían ver ni escuchar más allá de ellos porque no les importaba nada más. El lugar era frío, y conforme se adaptaba mi vista vi que era tu casa, y que estaba en tu cama, atada con tus brazos que no querían soltarme, seguí gritando y esta vez lloré desesperada por escapar de un infierno que no comprendía ni soportaba. Me dolía mi cuerpo, no comí por días; me dolía mi cara, estaba desfigurada por mis lágrimas que eran ácido; me dolía mi alma, seguías queriéndome robar lo único que todavía no te daba y lo querías desesperadamente.
Luché por tanto tiempo para no entregártela, me deshice moralmente, me aislé espiritualmente, me quedé ciega a propósito para ya no tener que verte, me quemé los odios para ya no escuchar tu voz.
Y al final gané, no quedó nada más que mi alma, pero quedó intacta, pura, completa. Y no hubo más que un color rojo que salía de ella, señal de que me había apropiado de mi dolor, lo hice mío y me convertí en amor.
4 notes · View notes
sopas1 · 6 years
Quote
Adopte un perro de la perrera, le puse boogie (Mover el esqueleto en español). No hacia contacto visual cuando lo encontre, miraba el suelo como si se fuera a convertir en cielo, recostado sobre su mierda y la de otros compatriotas perrunos en estados deplorables. Pero el era diferente emanaba cierta melancolía al exhalar, estaba roto y no hablo de una pierna, mas bien se sentía solo que es la misma cosa. Me acerque y me miro con miedo. No me conocía pero si conocía la crueldad humana y por consecuencia no esperaba nada bueno de mi. Le di una caricia, misma que le incomodo y me apresure a ponerle un bozal para eso de que no soy tonto y podía morderme. Boogie representaba un simple material para clase pues estudio veterinaria y me encargaron un perro para realizar una esterilización de practica. Lo normal y por crudo que suene es que los estudiantes de veterinaria realizamos la operación y luego les aplicamos eutanasia por diversas razones: La operación no salio bien, no tenemos medicamentos para darles cuidados después de la operación, son perros de la calle o enfermos que de igual forma iban a morir etc.... No podía tolerar la idea de tener que realizar una operación de forma correcta y luego tener que matar a mi paciente... pienso que la escuela también deberían calificar el como acompañamos a nuestro paciente en su recuperación y que después de todo le consigamos un buen hogar. Volviendo a boogie aquel amigo que encontré oliendo a mierda de inmediato fue bañado y al día siguiente operado por mi propia mano. Tranquilos no lo mate, justo ahora esta detrás de mi con su herida de esterilización ya casi completamente cerrada. Descubrí que boogie y yo tenemos mucho en común, a los dos nos lastimaron alguna vez muy fuerte como para no volver a creer que es posible ser amado. Le muestro la correa y se pone nervioso, camina cabizbajo y con la cola entre las patas... luego se le olvida y mueve la cola cuando le doy un trozo de jamón. Los primeros días se quedaba paralizado en una esquina de la casa, hoy no logro que se baje del sillón. El ya sabe que su nombre es boogie, empieza a aceptar su nuevo comienzo, aun teme pero no puede evitar mover la cola cuando le acaricio el cuello. Ayer llegue muy triste me recosté a su lado en su cobija y le empece a contar lo que me pasaba mientras le daba caricias... el miraba indiferente hacia otro lado. Cuando termine de dar mi discurso volteo a verme como diciendo: Si te estaba escuchando aunque soy un perro. Me reí, le contaba mis problemas a ese perro... se me recostó en la pierna.  Fue entonces que entendí que a pesar de no entendernos... los dos estábamos de acuerdo en que si bien es cierto que últimamente el mundo se anda yendo mucho a la mierda.... un pedacito de nosotros aun quiere creer que el amor existe
Boogie el perro roto. Cristobal Ruiz
59 notes · View notes
weeklyprophet-blog1 · 6 years
Text
Amor a distancia.
Mi historia se sitúa en el año 2027, un año donde el nuevo orden se basa en el egoísmo y en el narcisismo. Si bien las relaciones entre personas han disminuido seguro los problemas no. Créanme que no estoy exagerando cuando les digo esto, los problemas de contaminación, cambio climático, tala inmoderada, fenómenos naturales, entre otros., han aumentado de manera exagerada. El gobierno cada día gasta más recursos para combatir a estos problemas, los científicos no encuentran una manera de combatir tanto deterioro y los humanos solo podemos adaptarnos a este nuevo estilo de vida. Actualmente me encuentro en casa tomando clases en línea porque las partículas desprendidas por la radiación solar han creado un nuevo agujero en la capa de ozono pero esta vez en mi ciudad, Nantucket. La vida cada día es más cara por la escasez de alimentos y agua, ya olvidé el día en el que comí un platillo con carne o tubérculos, ahora todo viene en suspensión para diluir en agua. La tasa de mortalidad global se incrementa y la de natalidad hace lo opuesto. Los suicidios se ven cada día, no los juzgo, también he pensado en hacerlo, pero me he dado cuenta de que no soy lo suficientemente valiente como para hacerlo. Algo es seguro, el mundo ya no es apto para los humanos. Mencioné que estaba tomando clases en línea, estás también han cambiado; ya no enseñan materias como arte, educación física o español. El mundo necesita principalmente a científicos, ingenieros, astronautas, pero, sobre todo, médicos. Por lo mismo, desde niños nos hacen un examen de IQ y solo aquellos que tienen más de 150 en la prueba tienen derecho a una educación intensiva, los demás son criados y enseñados a ser obreros o ayudantes. Yo me encuentro dentro del primer grupo. Soy afortunado por no ser sometido a trabajos pesados pero las clases demandan mucho más que en el sistema que se manejaba antes de toda esta serie de problemas, a la que me gusta llamar “el abismo”. Cada vez es más difícil encontrarle un sentido a la vida, lo único que me motiva a entrar a las clases en línea es poder chatear y ver a mi amiga, Elle. Ella es hermosa, de pelo rizado y tez blanca, no sé qué tan alta sea porque jamás la he visto en persona, pero tomando en cuenta las dimensiones de su cabeza y que la cámara que usamos se encuentra posiblemente a una escala 1:1.7 puedo asegurar que mide 1.69. Su voz es muy dulce y cuando habla utiliza mi frecuencia favorita de sonido, 16,547 Hz. Elle y yo detestamos a todos nuestros compañeros, el lugar en el que vivimos y sobre todo a nuestros padres asignados. Cuando perteneces al grupo de los comúnmente llamados “eruditos” eres apartado de tu familia biológica y eres asignado a una nueva, todo esto para preservar la eutanasia y mejorar la genética humana. Nuestros padres asignados solo nos ponen reglas, como si no tuviéramos ya suficientes reglas de supervivencia como para soportar reglas morales. Elle y yo siempre hablamos de escaparnos, de ir muy lejos y jamás regresar; siempre había pensado que era una hipótesis, una idea más de cientos que se nos ocurrían, hasta ese chat que tuvimos en clase de microcontroladores. -Skellington ya no aguanto más esta vida, anoche el estúpido de mi padre me volvió a pegar porque no conteste una respuesta del examen de Automatización, vámonos lejos. +Elle te he dicho mil veces que mi nombre es Jack. Yo también quisiera irme, pero está es nuestra vida, no podemos hacer nada. -Claro que sí, tú sabes el lugar donde tus padres guardan el dinero que les da el gobierno para todos los gastos, yo también se dónde lo guardan los míos, tomémoslo y larguémonos de este lugar.  + Pero Elle... -Pero que Jack, yo me iré esta noche, con o sin ti. Más te vale no decirle a nadie. +Sabes que jamás te traicionaría. Pero ¿dónde nos veríamos? Yo vivo en Nantucket y tú hasta Boston. -No habías dicho que tu familia tenía un yate para salir de emergencia al hospital? +Si, siempre tiene el tanque lleno de gasolina por si se tiene que usar. Aguarda, ¿no estarás planeando que yo lo robe para que nos vayamos, cierto?  -Vamos Skellington no seas marica, tu familia siempre ha tenido más recursos que la mía y es el único método que veo para poder irnos. +Ya evalué casi 14,000 futuros posibles y tienes razón, el único posible es que tomemos el yate y vayamos a un lugar donde no haya ningún sistema de rastreo.
-Exacto. Te veo esta noche en la costa de Plymouth frente al muelle donde hiciste tu primera práctica de contaminación ambiental, ¿recuerdas?
+Está bien, ¿pero después a donde iremos?
-Podríamos ir a Groenlandia, seguramente ahí podremos infiltrarnos y además hace frío, nuestro clima favorito.
+Me parece irreal, alocado, arriesgado y casi imposible, pero perfecto.
A media noche la encontré en el lugar acordado y zarpamos rumbo a Groenlandia. En ese viaje de aproximadamente 4 horas (tiempo posible ya que había potenciado al motor) nos dimos cuenta de que habíamos roto al menos 4 leyes, pero la que más nos preocupaba era la Ley Internacional del Futuro Global (LFFG) donde se castigaba con la muerte a todos los eruditos que abandonaran su misión. Durante el resto del viaje contamos el dinero que robamos (aproximadamente 24 mil dólares, Elle robó todo lo que tenían ahorrado sus asignados y yo robé solo 9000 dólares porque pensé que sería muy mala onda robar 20 mil dólares más el bote). Al estar a 5 mil pies de Groenlandia, redireccionamos el yate para que se dirigiera hacia Canadá y tomamos uno de los botes salvavidas para llegar a Groenlandia remando.
Una vez ahí hacía mucho frío y me di cuenta de que el frío de Nantucket no era nada comparado con el polo norte del planeta. Elle se encontraba en la misma situación así que la abracé, ahí fue cuando supe que mis cálculos eran erróneos, Elle medía 1.59 y yo 1.78.
Buscamos un hostal donde dormir y conseguimos que nos vendieran a un precio altísimo un poco de aguardiente, experimentar era parte de nuestra nueva vida y aunque ya éramos mayores de edad ninguno había probado una gota de alcohol antes. Ahora estoy seguro de que esos escasos mililitros estaban adulterados pues se nos subió inmediatamente. Después de contar todas nuestras penas familiares, reírnos de las reacciones de nuestros padres asignados, de los maestros y de nuestros compañeros, el ambiente se tornó silencioso. Nos miramos el uno al otro y nos dimos cuenta de que éramos realmente complementarios el uno con el otro, yo tocaba 17 instrumentos y ella era pésima en música; no obstante, ella era una prodigio en la pintura y yo era un asco.
Esa noche fue nuestro primer beso después de un romance electrónico de años.
La noticia de que dos eruditos habían escapado no esperó a la maña siguiente y ya habían mandado buscarnos por cielo y mar, así que decidimos comprar lo poco que nos vendieron de comida, abrigos y dos cuchillos para poder sobrevivir. Nos adentramos en las cuevas Mallorca y de tanto caminar nos perdimos. Hacía frío y no teníamos comida, pero nos teníamos el uno al otro además de la poca agua que quedaba de lo que una vez fue un gran lago subterráneo. Gritábamos por ayuda, pero parecía que nadie nos escuchaba, el rastro que estábamos dejando parecía haber desaparecido, hasta que un oso polar apareció frente a nosotros. Al principio parecía un animal feroz, pero después de tomar agua empezó a alejarse de nosotros. Nosotros estábamos impresionados puesto que pensábamos que ya todos se habían extinto y decidimos seguirlo. Al final nos mostró la salida de la cueva y pudimos regresar al hostal ya que no servíamos para una vida salvaje.
Lo que nos esperaba dentro del hostal no nos alegraba para nada, eran los soldados del gobierno estadounidense y dijeron que venían a aplicar las reglas que mandaba la LFFG. Nos ataron las manos y nos dijeron que ya no había escapatoria para nosotros. Nos dieron 5 minutos exactos para despedirnos el uno del otro y al final nos avisaron que solo tenían autorizado matar a 1 y que el otro debía volver a su misión, pero con severas restricciones. No podíamos creerlo, nos amábamos demasiado como para perder al otro. Por lo que yo había decidido sacrificarme antes de que ella tomara el arma del oficial más cercano, me mirara y pronunciara sus últimas palabras: “No me olvides Skellington”.
Desde ese día no he podido dormir, desde ese día no he parado de sufrir y desde ese día no te he dejado de amar.  
2 notes · View notes
giorginodj69 · 2 years
Video
Reposted from @radiodeejay Tiziano Ferro: “Si chiama Johnny ma ormai lo chiamiamo Gianni. Ha 8 anni. Abbandonato e finito nella lista "eutanasia" di un brutto canile, perché per lui non c'erano richieste. Pensare a questo mi strazia il cuore. Ma la sua vita d'ora in poi sarà solo gioia e amore infinito. Perché la scomparsa di Jake possa significare qualcosa: il nuovo inizio per un altro angelo che viveva a un centimetro dal nulla. Se avete bisogno d'amore ricordate sempre che i cani adulti sono una garanzia: dolci, mansueti, capaci di insegnare smisurata gratitudine - pensateci! Benvenuto a casa Gianni!!!” 🎥 @tizianoferro https://www.instagram.com/p/CZxh6GYgPhs/?utm_medium=tumblr
0 notes
Text
Tumblr media
Ornella Muti
🎥 Eutanasia di un Amore (1978)
9 notes · View notes
Note
111
Allora, sono favorevole a donare gli organi, lo vedo come un atto di amore verso il prossimoAborto...si ma solo se realmente necessario, pericolo per la madre, stupro, malformazioni gravi e cose così Eutanasia, si, nel momento in cui la tua qualità di vita non è più ragionevole, devi poter decidere di porre termine alle tue sofferenze e a quelle di coloro che ti stanno vicinoLegalizzare le droghe leggere....ragazzi nessuna droga è leggera! Drogarsi è una stronzata che ti porta solo a morire e uscirne non è per niente facile, ve lo assicuro!Ai matrimoni gay.... io sono gay! Come potrei essere contraria?
3 notes · View notes
goodbearblind · 6 years
Photo
Tumblr media
INCIDENTE MORTALE PER KING, IL CAVALLO CIECO - Basta delfinari King, il cavallo cieco attorno al quale erano state costruite favole e allestite mostre, è morto. King aveva16 anni, era arrivato al maneggio dell' associazione Raggio di Sole di Forlì 11 anni fa, dopo aver perso la vista dopo essere entrato in contatto con una sostanza ustionante. Nonostante l'invalidità, King veniva usato per manifestazioni e pet therapy, attorno alla sua disabilità erano state create favole e allestite mostre. Sabato sera era stato portato a ridosso del parco urbano di Forlì assieme ad altri cavalli. Completamente cieco, King è stato spaventato dal contatto con un'altra cavalla, ha perso l'equilibrio ed è caduto sul letto del fiume, disarcionando chi lo stava montando. Una frattura alla zampa e un' eutanasia hanno posto fine alla sua vita. Ci sono animali che difficilmente riusciamo a considerare al di là dello stereotipo culturale che gli è stato assegnato. Così come troppo ci figuriamo maiali, polli e mucche solo all'interno del circuito dell'industra alimentare, allo stesso modo immaginiamo i cavalli come animali fatti per vivere nel box di un maneggio e per essere montati. Vittime del nostro egoismo e di un amore imposto e umanizzato, i veri cavalli, quelli liberi, sono ormai casi rari di cui si parla come fosse un fenomeno lontano dalla normalità, triste specchio della nostra incapacità ad accettare la libertà degli Altri. https://goo.gl/vaxoMR
1 note · View note
mon-lieu · 6 years
Text
Contro Masterchef
Tumblr media
Se non avete mai avuto il coraggio di vedere l’ultimo, violentissimo film di Pasolini, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, ultimamente ne gira una versione più diluita, subdola, ammodernata. Si chiama Masterchef, lo passano in brevi pillole sulla tv a pagamento. Tecnicamente viene definito un “talent show culinario”, cioè in buona sostanza una recita brutale che ha al centro della scena, oltre ai più perversi meccanismi di potere, la pornografia del cibo.
Mi dispiace essere subito romantico, ma avete presente la differenza tra sesso e amore? Masterchef è il sadomaso della cucina. Ciò che è sempre stato - e sempre sarà, innanzitutto - nutrimento, sostentamento, attaccamento alla terra, unica fonte di energia per l’uomo, viene sradicato e deportato davanti ad una telecamera, per allietare un nuovo padrone. Anche il cibo viene inserito (‘sussunto’, avrebbero detto alcuni) nel paradigma del lusso e della lussuria. Questo è il cuore, ma come ogni trappola di massa che si rispetti c’è tutto un mondo intorno. Ci sono i giudici, i tiranni, arbitri assoluti e privi di ogni educazione. Spicca, tra questi, un giudice dall’accento straniero. Egli incarna il nazista, l’invasore, l’imposizione di un corpo estraneo all’ecosistema. Poi ci sono gli schiavi, cioè i concorrenti, aspiranti chef. Colpisce la loro piena mancanza di dignità, il servilismo più grigio, sia davanti ai rimproveri che ai complimenti. Sì chef, scusa chef, grazie chef. Se volessimo scavare senza paura nella mente perfetta degli sceneggiatori, diremmo che una società flaccida ama rivivere l’eccitazione militaresca davanti al nemico della pasta scotta. “Questo piatto è molto intelligente, Samir, ma la cottura non va proprio.” E allora Samir rabbrividisce, il viso gli si contorce in smorfiette da coniglio, gli occhi si riempiono di frustrazione, la consapevolezza di aver fallito un’esistenza, il desiderio di eutanasia. Dispiace perché il cibo, prima della sua pornografia televisiva, era convivialità. Il pranzo pacificava, distendeva i nervosismi familiari, saziava, riempiva. L’arte culinaria era patrimonio del popolo, unico sovrano, giudice ultimo. Adesso è la guerra, la tensione, la paura. Masterchef fa - letteralmente - vomitare. È stucchevole e maleducato, come parlare di soldi o di cibo a tavola. Chiude lo stomaco, fomenta l’anoressia, fa venir voglia di assaggiare la carestia. Resistiamo allora, non pieghiamoci. Siamo orgogliosi della realtà e del nostro contesto, aspiriamo sempre al benessere e mai al lusso. Perché certamente non sarà un’astice in salsa di zenzero a salvarci; forse, un’ostia di pane spezzato.
19 notes · View notes
donato33 · 3 years
Photo
Tumblr media
IL GRANELLINO🌱 (Lc 21,29-33) "I cieli e la terra passeranno, ma non le mie parole", dice Gesù ai suoi discepoli”. Dio li creò maschio e femmina" sono parole che non passeranno mai. Ma questa generazione malvagia vuole che i ragazzi scelgano il sesso a cui appartenere. Che abominio! “Crescete e moltiplicatevi" sono parole che non passeranno mai. Ma l'uomo nella sua malvagità ha scoperto i contraccettivi che impediscono la procreazione. "Non uccidere" sono parole che non passeranno mai. Ma l'uomo nella sua malvagità ha deciso la strage degli innocenti, cioè l'aborto. Ha deciso anche di togliersi la vita, chiamando il gesto eutanasia. "Ama il tuo nemico", sono parole che non passeranno mai. Ma l'uomo, nella sua cattiveria, cerca la vendetta. Tutte leggi che sono state fatte contro il Vangelo della vita e dell'amore l'uomo le chiama 'civiltà'. Il senso della civiltà promuove ordine e rispetto. Come mai allora viviamo in un pandemonio? Dio è ordine e amore. Concentriamoci sulla parola di Dio. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Per NATALE regalati e regala uno dei seguenti libri di Padre Lorenzo: L'AMORE GUARISCE....LA PERLA PERDUTA....VIENI, SPIRITO SANTO!...APRITE IL CUORE A CRISTO...IL MATRIMONIO È A VITA...DOVE E CON CHI?...LE DUE VIE...SEMI D'AMORE...IL GRANDE REGISTA...IL SEMINATORE…CARO DON...un libro può cambiare la vita di una persona. Per ordinarli, potete telefonare o inviare la richiesta via whatsapp ai seguenti numeri: 331 3347521 - 3493165354 - 3388265226. https://www.instagram.com/p/CIFlyt6gM16/?igshid=r3dqw6eyxuw6
0 notes