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#fiume simeto
italianiinguerra · 10 months
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1° Agosto 1943, gli Arditi ancora protagonisti nella battaglia di Sicilia
Nei nostri precedenti post abbiamo visto come dopo lo sbarco sulle costre siciliane di due armate alleate avvenuto il 10 luglio 1943, varie pattuglie delle compagnie Arditi paracadutisti verranno lanciate oltre le linee nemiche nei giorni immediatamente successivi riportando alcuni successi nelle operazioni di sabotaggio. I reparti del X reggimento Arditi, si distingueranno in particolar modo…
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dueminuti · 4 months
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"It-alert", OGGI ALLE 12 IL TEST CHE INTERESSERÀ ALCUNE LOCALITÁ DELLA SICILIA ORIENTALE
Divulghiamo comunicato della “Presidenza della Regione Siciliana Dipartimento della Protezione Civile“ Oggi il test IT-alert che interesserà direttamente alcuni comuni della nella Sicilia orientale: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catania, Centuripe, Cesarò, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Randazzo, San Teodoro, Troina. Il test su indicazione del DPC nazionale è organizzato dal DRPC e…
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lamilanomagazine · 3 days
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Catania: armati di flex, avevano abbattuto un traliccio per rubare il ferro, arrestati dai Carabinieri
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Catania: armati di flex, avevano abbattuto un traliccio per rubare il ferro, arrestati dai Carabinieri. Nell’ambito della mirata campagna di prevenzione e contrasto ai reati ambientali avviata in tutto il territorio etneo dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, tra cui spiccano la lotta ai fenomeni di smaltimento illecito o irregolare di sostanze inquinanti, che possono comportare importanti conseguenze negative sulla salute pubblica, nonché il controllo sul settore del ciclo dei rifiuti, il Comando Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Catania ha arrestato due uomini per “furto aggravato”. Al riguardo, i militari dell’Arma, impegnati in un’attività mirata appunto al contrasto dello sversamento di ogni tipologia di rifiuto, nel transitare nell’area limitrofa alla Riserva Naturale Orientata hanno sorpreso due uomini “all’opera” su un palo della corrente elettrica. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che, i due soggetti, dopo essere entrati all’interno di un terreno a ridosso dell’argine del fiume Simeto a Catania, a pochissimi metri dal perimetro della predetta riserva, hanno abbattuto il traliccio in ferro in disuso, prima utilizzato per il passaggio della rete elettrica, per sezionarlo, in piccole parti, mediante l’utilizzo di un flex. Il pilone, infatti, era stato buttato giù mediante dei tagli alla base dei pali di sostegno fissati al suolo. I due catanesi di 35 e 41 anni, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende giudiziarie, sono stati, infatti, colti in flagranza mentre con varie attrezzature, tra cui proprio una smerigliatrice da taglio, alimentata da un generatore di corrente portatile, stavano facendo a pezzi tutta la struttura ferrosa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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mrdima · 5 years
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Per me questo è uno dei 100 luoghi di #Sicilia che non puoi perderti. Il #ponte dei #Saraceni sul #fiume #Simeto #instalike #instasicily #top100 parte oggi il nuovo #hashtag #top100sicily dite anche la vostra #igers (presso Ponte dei Saraceni) https://www.instagram.com/p/BtYh1mFlZUI/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1veha7wyr4bw
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freedomtripitaly · 4 years
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La costa della provincia di Siracusa comprende il settore sud orientale della Sicilia. 100 km di costa a tratti selvaggia, fatta di rocce, falesie e scogli sublimi, a tratti invece luminosa di sabbia bianchissima, a contrastare il turchese acceso del mare Ionio che bagna Siracusa e il profilo dell’Ortigia, che si allunga come un diadema dentro la baia di Porto Grande, chiusa a sud dall’imponente promontorio del Plemmirio, fino all’oasi di Vendicari e poi al borgo marinaro di Marzamemi, a Capo Passero, fino all’isola delle Correnti, il punto più a sud di tutta la Sicilia, allungato come un mezzo marinaio (una gaffa o un alighiero) verso l’Africa. La spiaggia nera di Agnone e le scogliere di Brucoli La costa trapanese comincia con una lunghissima striscia di sabbia che scende perpendicolare all’orizzonte, naturale prosecuzione della playa di Catania interrotta solo dalla foce del fiume Simeto, confine naturale tra le due provincie. Questo immenso litorale, bianco e sabbioso, prosegue senza ostacoli per ben 15 km circa fino ad Agnone Bagni, il punto più interessante, dove la sabbia diventa nera, circondata da eucalipti, ed è prevalentemente libera. Guardando verso nord si può ammirare la costa incorniciata dal profilo imponente dell’Etna e i suoi pennacchi di fumo bianco. Qui la costa si alza e diventa rocciosa, dividendosi in piccole e scure insenature che compongono la costa Saracena, nome quanto mai suggestivo, dove si incontrano profondi fondali di acqua blu scuro, un paradiso per tutti gli amanti dello snorkeling, la piccola baia Arcile, il santuario della Madonna dell’Adonai di probabili origini paleocristiane, grotte naturali, lo scoglio della Tartaruga, la piccola località di Brucoli (la principale) con il suo castello sul mare, le spiagge selvagge attorno a capo Campolato fino a quella detta Sbarcatore dei Turchi, le terrazze panoramiche sulle acque verdissime del faro Santa Croce. Oltre questa penisola, chiusa a sud da punta Izzo, si trova l’isola che racchiude il centro storico di Augusta, ricostruita in seguito al terremoto della val di Noto del 1693 e una delle basi storiche prima della Regia Marina e poi della Marina Militare Italiana. La baia di Siracusa e il fascino dell’Ortigia La costa ricomincia a farsi interessante una ventina di km più a sud, dopo aver superato un grosso polo industriale e aver raggiunto Marina di Melilli con le spiaggette antistanti la piccola località di Targia, superata la quale si raggiunge la sorgente detta Acqua delle Colombe e la suggestiva baia di Santa Panagia. Questa spaccatura scavata dal mare nella roccia, ospita un minuscolo arenile simile più a una vasca naturale, una cava, una chiesetta rupestre e i ruderi di un’antica tonnara che sembra sospesa sul mare. Questo luogo curioso introduce al selvaggio e aspro promontorio, costellato di scogli, anfratti e grotte sommerse dal mare, oltre il quale si apre la splendida baia del porto Grande di Siracusa, chiusa a nord dalla meravigliosa isola dell’Ortigia, il centro storico della città. Superato lo scoglio Due Fratelli è possibile ammirare lo spettacolare panorama che si apre sul cuore antico di Siracusa. Inutile dire che vale davvero la pena fare una piccola tappa e andare alla scoperta dell’incredibile patrimonio storico e architettonico che custodisce l’Ortigia. Dal tempio di Apollo alla fonte Aretusa dove ancora cresce la pianta del papiro, le innumerevoli chiese costruite inglobando e preservando le antiche strutture dei templi greci, la fontana di Diana in piazza Archimede, centro nevralgico dell’Ortigia, fino al tozzo e imponente castel Maniace che domina l’estremità meridionale della città: una punta di roccia piantato in mezzo all’intera baia. Sul lungomare di Ortigia, a breve distanza dalla fonte Aretusa si trova la piccola spiaggia cittadina di cala Rossa, dove è possibile concedersi al bagno al volo durante la visita della città. Percorrendo l’ampia insenatura del golfo si raggiungono numerose spiagge e centri balneari molto frequentati, compresi in un’area protetta che tutela la foce del fiume Ciane e le saline di Siracusa. Il promontorio del Plemmirio e le sue calette nascoste All’estremità sud della baia si raggiunge la piccola spiaggia attrezzata di punta del Pero, oltre la quale si apre la splendida penisola della Maddalena, già compresa nella riserva Marina del promontorio del Plemmirio, con la spiaggia di punta Carrozza, punta Castelluccio con il suo faro, gli scogli la bella insenatura a forma di luna della spiaggia del Minareto, una parte della quale è completamente libera, con la sua sabbia chiara e il mare trasparente. Oltre punta della Mola si trova inoltre la suggestiva caletta di ghiaia del Faro Massolivieri, un piccolo angolo di paradiso racchiuso da enormi pareti verticali di roccia a picco sul mare. Il promontorio del Plemmirio è disseminato di bellissime e alte scogliere selvagge si aprono diverse calette (Costa Bianca, Terrauzza, la Fanusa), grotte (la Pillirina, o Pellegrina), cavità marina (quella del Plemmirio e quella di capo Meli), formazioni rocciose dalle forme bizzarre (gli Archi, la Lingua del Gigante, lo scoglio dell’Elefante, la fessura del Plemmirio) e punti d’accesso al mare tra le rocce (punta del Gigante, punta Tavernara, Geronimo, cala Zaffiro), meravigliosi specchi d’acqua dai riflessi verdi e turchese caratterizzati da una ricca biodiversità marina, da scoprire effettuando interessanti immersioni subacquee. Arenella, Ognina e Fontane Bianche Lasciandosi alle spalle il Plemmirio, oltre allo scoglio di Milocca si trovano inoltre tre delle spiagge più belle e frequentate della costa di Siracusa. Quella dell’Arenella, poco prima della punta omonima, si trova a 10 km da Siracusa ed è prevalentemente attrezzata, anche se un tratto è lasciato libero. Ha sabbia dorata, un mare cristallino e una ricca offerta di servizi, ideale per chiunque ma soprattutto per le famiglie. Per gli amanti delle spiagge rocciose, invece, degli scogli e delle suggestioni della natura che si scontra con il mare azzurro, a circa 3km, si possono raggiungere prima le calette solitarie e selvagge di punta Asparano, nelle cui acque si aprono colorate distese di Posidonia, e poi le insenature rocciose di Ognina con il suggestivo porticciolo e la piccola isola rocciosa davanti al quale si ripara. Un punto veramente unico, ricco di scorci affascinanti, punti di accesso al mare completamente liberi, senza perdersi le piccole comodità e i servizi messi a disposizione dalle numerose strutture ricettive all’interno del piccolo abitato. La scogliera frastagliata e selvaggia prosegue verso sud anche oltre la torre di Ognina che delimita la piccola e omonima baia rocciosa, in direzione di un’altra spiaggia conosciuta in tutta la Sicilia e di certo una delle più amate: Fontane Bianche. D’un tratto la costa torna ad aprirsi su una dolcissima baia. 3 km di sabbia bianca e finissima, in parte libera in parte attrezzata, davanti a un mare incantevole, dove potersi concedere persino un trattamento di bellezza con le rocce argillose di queste scogliere, dal interessanti effetti benefici. La pineta del Gelsomineto, Gallina e Avola Superata punta del Cane ci s’imbatte nella foce del fiume Cassibile, il cui corso è protetto da una riserva Naturale, e nella splendida pineta del Gelsomineto, anch’essa area protetta: una vera oasi sul mare. Qui si trova la spiaggia della Marchesa di Cassibile, completamente libera e facilmente raggiungibile, con la sua sabbia soffice e i profumi intensi della pineta alle sue spalle. Subito dopo si apre una delle più conosciute spiagge di questo tratto di costa siciliana, compresa ormai entro il territorio di Avola: la spiaggia di Gallina. Anche qui meravigliosa sabbia bianca lambisce un mare stupendo, e per questo tende ad affollarsi durante i lunghi mesi estivi. Un piacevole sentiero di poche centinaia di metri da percorrere a piedi conduce però a una più appartata e piccola caletta di sassi bianchi compresa entro la riserva Naturale della foce del fiume Cassibile, per ritrovare pace e tranquillità. Anche il lungo litorale sabbioso di Marina di Avola, che si sviluppa poco dopo la località di Caponegro, è molto frequentato. Nei pressi si trova anche il suggestivo dolmen di Avola. Qui la sabbia è il mare turchese, il suo fondale basso: è pura vacanza. Ideale per i bambini, la sua grandezza permette senza dubbio di trovare il relax tanto atteso. Il litorale di Marina di Avola si sviluppa da nord a sud lungo lungomare Tremoli, spiaggia Pantanello, spiaggia della Logghia e, dopo i resti della tonnara di Avola, quella della Marina Vecchia e quella detta Ferro di Cavallo. Dalla tonnara in circa venti minuti a piedi si raggiunge inoltre il centro storico di Avola, con la sua perfezione barocca. L’impianto urbanistico ha infatti la forma di un esagono, entro cui si sviluppa una scacchiera di isolati con i loro edifici dai tetti piatti, in questa Sicilia assolata e mediterranea. L’isolato centrale accoglie piazza Umberto I, la piazza principale di Avola, dove poter scoprire la chiesa Madre di San Nicolò e i prodotti tipici del territorio, come il vino e la celebre mandola di Avola. Lo splendore barocco di Noto e il suo litorale Superata la foce del fiume Asinaro è già territorio di Noto, la capitale del barocco siciliano, dove si trova Calabernardo, già nel territorio di Noto: piccole calette di sabbia dorata si davanti a un litorale basso e roccioso, bagnato da acqua turchese, fondali bassi e pieni di scogli e ricchi di vita marina. Alle spalle, il piccolo borgo marinaro di Calabernardo, con il porticciolo e il vecchio faro: pura Sicilia. Inutile dire che, trovandosi a circa 8 km dal centro storico di Noto, vale davvero la pena pianificare una tappa per visitare quella che è considerata la capitale del tardo barocco siciliano, tutelata insieme ad altre sette città della val di Noto (Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Palazzolo, Scicli e Ragusa) dal patrimonio dell’umanità Unesco. La perfetta città barocca di Noto custodisce tesori d’arte come la magnifica Cattedrale settecentesca, la coeva chiesa del Santissimo Crocifisso, quella di San Domenico considerata la massima rappresentazione del tardo barocco dell’intera val di Noto, palazzo Ducezio, palazzo Nicolaci di Villadorata e i numerosi siti archeologici che ospitano rispettivamente i resti della Noto antica (la romana Netum), l’antica città greca di Helorus (Eloro) e la necropoli protostorica situata nei pressi di Castelluccio di Noto. La costa di Noto, invece, si contraddistingue per il suo lungo litorale, comodo e accessibile, di sabbia chiara, in parte attrezzato in parte lasciato libero, con la spiaggia Scogli Bianchi e quella di fronte alla Marina. Le spiagge lungo gli itinerari dell’oasi di Vendicari La riserva naturale Oasi faunistica di Vendicari è una delle aree protette più belle d’Europa. 1500 ettari di macchia mediterranea incontaminata che arriva a lambire la costa orientale della Sicilia, nel territorio di Siracusa. Il modo migliore per esplorare l’oasi e raggiungere le sue spiagge e i suoi luoghi di interesse è quello di percorrerla a piedi o su due ruote, perdendosi tra zone di acqua dolce, saline e pantani, dune costiere, ginepri, lentischi e cespugli di salicornia, dove si snodano 3 itinerari principali: Itinerario Blu (6 km). Il percorso permette di esplorare la parte settentrionale della riserva, poco oltre il campo di sabbia che la separa dal Lido di Noto. Qui si trovano la deliziosa spiaggia della Pizzuta, nei pressi della quale si erge, tra la macchia mediterranea, l’omonima e antica colonna, forse eretta in seguito alla disfatta subita da Gela contro il tiranno di Siracusa nel V secolo a.C. Superando i resti dell’antica città greca di Helorus, si incontra la spiaggia di Eloro, che pare ancora un luogo vergine: una lunga e appartata distesa di sabbia con alcuni costoni rocciosi e un fondale verdeggiante. La naturalezza delle spiagge dell’oasi di Vendicari risiede proprio nell’assenza di qualsiasi tipo di servizio, lasciando i visitatori a contatto diretto con il mare e la natura. Oltre la foce del Tellaro, lungo il sentiero si raggiungono poi la spiaggia di Marianelli, circondata da limoni, mandorli e abbastanza riservata da essere frequentata spesso da naturisti, per arrivare alla piccola caletta do’ Iancu e alla spiaggia di Calamosche, una delle più famose di tutta la Sicilia. Il piccolo golfo naturale di Calamosche è un vero paradiso, protetto ai lati da due promontori rocciosi entro cui si aprono grotte, anfratti sommersi e insenature naturali, che fanno da cornice alla sua sabbia dorata bagnata da un mare cristallino; Itinerario Arancio (5 km). Da Calamosche si raggiunge punta Cazzavillan, caratterizzata dal pantano Piccolo e dal pantano Grande, per poi proseguire fino alle vasche ellenistiche, la torre Sveva e i resti della tonnara di Vendicari. Qui si apre la lunga e placida baia sabbiosa di Vendicari, una delle spiagge più amate della riserva, con al centro l’isola omonima e alle spalle l’immenso pantano Roveto, il luogo ideale per gli amanti del birdwattching; Itinerario Verde (5 km). Il percorso più meridionale dell’oasi è anche quello caratterizzato dal maggior numero di resti archeologici, disseminati alle spalle del lungo arenile di Vendicari: la Trigona e le necropoli bizantine, la cittadella di San Lorenzo e quella dei Maccari, nei pressi di una piccola e suggestiva spiaggia, detta della Cittadella. Le spiagge di San Lorenzo di Noto e il borgo marinaro di Marzamemi Oltre le basse scogliere che chiudono quel paradiso naturale che è l’oasi di Vendicari, si apre un nuovo arenile sabbioso, suddiviso nella spiaggia di San Lorenzo e quella di Reitani, la località a fianco. Questo tratto di costa è una delle più frequentate della Sicilia per la sua accessibilità, i servizi, il mare trasparente e la sabbia finissima. La spiaggia è chiusa a sud da una scogliera Naturale, che introduce al territorio di Pachino e, proteso sul mare, dello stupendo borgo marinaro di Marzamemi (dall’arabo Marsa el Hamem, porto delle Tortore, in quanto un tempo si trovava sulla loro rotta migratoria) con la sua tonnara settecentesca e il suo caratteristico centro storico, situato subito dopo il litorale Spinazza, una lunga distesa di sabbia dorata in parte libera e in parte attrezzata. A sud di Marzamemi si trovano invece la baia con la Marina, l’isola Piccola, l’isola Grande e il porto turistico, quella del Cavettone e infine la spiaggia ciottolosa di Morghella, ormai alle porte di Portopalo di Capo Passero, coi suoi profondi fondali e l’acqua trasparente. Il suo nome deriva da un’antica salina, i cui resti sono ancora visibili alle spalle della caletta. Le acque di fronte alla Morghella in primavera e in autunno ospitano inoltre numerose specie di uccelli migratori. Capo Passero, l’isola delle Correnti e il porto di Ulisse Portopalo di Capo Passero è uno dei luoghi più affascinanti della costa siracusana e della Sicilia Orientale. Una delle propaggini meridionali dell’isola, in bilico tra lo Ionio e il Mediterraneo. Superata la piccola località di Torrefano, si raggiungono prima i resti dell’antica tonnara di Portopalo e poi lo scoglio Maltese, dietro il quale si apre spiaggia Scalo Mandrie, la principale, e, poco dopo la punta del capo, la spiaggia dei Due Mari, alla quale fa da sfondo l’isola di Capopassero, una vera perla naturalistica di estrema e selvaggia bellezza con il suo solitario fortino, alcune minuscole calette e diverse grotte marine, come del Polipo. Superata la baia di Porto Palo che forma un perfetto semicerchio si incontrano inoltre le spiagge di Pozzo Ferrera, punta Nipro, cala Sigaretta e Vallonia. Da qui si può già scorgere, in tutta la sua lunare bellezza, l’isola delle Correnti, l’ultimo avamposto meridionale della Sicilia. Qui è possibile percepire la sottile scriminatura delle correnti che segna il magico confine tra Ionio e Mediterraneo. Durante la bassa marea l’isola è raggiungibile direttamente a piedi dalla costa. Questo luogo è inoltre l’ideale per tutti gli amanti di kitesurf e windsurf. Davanti all’isola è simbolicamente posta una statua del Cristo Redentore, rivolta verso l’entroterra siciliano. Superata la spiaggia che prende il nome dall’isola, si apre il lungo arenile sabbioso dai bassi fondali di Carratois e Punta Rio, considerate tra le spiagge più famose della Sicilia, chiuse a ovest da punta delle Formiche, dove al di sotto del basamento roccioso si apre una minuscola caletta dalla quale ammirare fantastici tramonti. Per raggiungerla occorre indossare scarpe comode e affrontare un sentiero abbastanza facile e completamente esposto al sole. Oltre punta delle Formiche si apre la zona di Maucini, con il pantano Baronello e la piccola e selvaggia spiaggia Costa dell’Ambra, dalla quale si allunga l’esteso litorale di spiaggia Scarpitta, con alle spalle i pantani di Cuba e Logarini. A concludere il viaggio lungo le coste e le spiagge del territorio di Siracusa restano soltanto i 3 km della dolce e placida baia di Granelli, dalla quale nelle giornate limpide, rilassandosi sul soffice arenile sabbioso che pare infinito, è possibile scorgere il profilo dell’isola di Malta. Pochi altri posti al mondo possiedono questo fascino fatto di vento e di luce, che porta con sé le tracce di un passato millenario, culture, lingue, gesti, sapori e profumi, che danzano armoniosi sulle coste del territorio di Siracusa. https://ift.tt/3g643Ho Le spiagge più belle di Siracusa e dintorni La costa della provincia di Siracusa comprende il settore sud orientale della Sicilia. 100 km di costa a tratti selvaggia, fatta di rocce, falesie e scogli sublimi, a tratti invece luminosa di sabbia bianchissima, a contrastare il turchese acceso del mare Ionio che bagna Siracusa e il profilo dell’Ortigia, che si allunga come un diadema dentro la baia di Porto Grande, chiusa a sud dall’imponente promontorio del Plemmirio, fino all’oasi di Vendicari e poi al borgo marinaro di Marzamemi, a Capo Passero, fino all’isola delle Correnti, il punto più a sud di tutta la Sicilia, allungato come un mezzo marinaio (una gaffa o un alighiero) verso l’Africa. La spiaggia nera di Agnone e le scogliere di Brucoli La costa trapanese comincia con una lunghissima striscia di sabbia che scende perpendicolare all’orizzonte, naturale prosecuzione della playa di Catania interrotta solo dalla foce del fiume Simeto, confine naturale tra le due provincie. Questo immenso litorale, bianco e sabbioso, prosegue senza ostacoli per ben 15 km circa fino ad Agnone Bagni, il punto più interessante, dove la sabbia diventa nera, circondata da eucalipti, ed è prevalentemente libera. Guardando verso nord si può ammirare la costa incorniciata dal profilo imponente dell’Etna e i suoi pennacchi di fumo bianco. Qui la costa si alza e diventa rocciosa, dividendosi in piccole e scure insenature che compongono la costa Saracena, nome quanto mai suggestivo, dove si incontrano profondi fondali di acqua blu scuro, un paradiso per tutti gli amanti dello snorkeling, la piccola baia Arcile, il santuario della Madonna dell’Adonai di probabili origini paleocristiane, grotte naturali, lo scoglio della Tartaruga, la piccola località di Brucoli (la principale) con il suo castello sul mare, le spiagge selvagge attorno a capo Campolato fino a quella detta Sbarcatore dei Turchi, le terrazze panoramiche sulle acque verdissime del faro Santa Croce. Oltre questa penisola, chiusa a sud da punta Izzo, si trova l’isola che racchiude il centro storico di Augusta, ricostruita in seguito al terremoto della val di Noto del 1693 e una delle basi storiche prima della Regia Marina e poi della Marina Militare Italiana. La baia di Siracusa e il fascino dell’Ortigia La costa ricomincia a farsi interessante una ventina di km più a sud, dopo aver superato un grosso polo industriale e aver raggiunto Marina di Melilli con le spiaggette antistanti la piccola località di Targia, superata la quale si raggiunge la sorgente detta Acqua delle Colombe e la suggestiva baia di Santa Panagia. Questa spaccatura scavata dal mare nella roccia, ospita un minuscolo arenile simile più a una vasca naturale, una cava, una chiesetta rupestre e i ruderi di un’antica tonnara che sembra sospesa sul mare. Questo luogo curioso introduce al selvaggio e aspro promontorio, costellato di scogli, anfratti e grotte sommerse dal mare, oltre il quale si apre la splendida baia del porto Grande di Siracusa, chiusa a nord dalla meravigliosa isola dell’Ortigia, il centro storico della città. Superato lo scoglio Due Fratelli è possibile ammirare lo spettacolare panorama che si apre sul cuore antico di Siracusa. Inutile dire che vale davvero la pena fare una piccola tappa e andare alla scoperta dell’incredibile patrimonio storico e architettonico che custodisce l’Ortigia. Dal tempio di Apollo alla fonte Aretusa dove ancora cresce la pianta del papiro, le innumerevoli chiese costruite inglobando e preservando le antiche strutture dei templi greci, la fontana di Diana in piazza Archimede, centro nevralgico dell’Ortigia, fino al tozzo e imponente castel Maniace che domina l’estremità meridionale della città: una punta di roccia piantato in mezzo all’intera baia. Sul lungomare di Ortigia, a breve distanza dalla fonte Aretusa si trova la piccola spiaggia cittadina di cala Rossa, dove è possibile concedersi al bagno al volo durante la visita della città. Percorrendo l’ampia insenatura del golfo si raggiungono numerose spiagge e centri balneari molto frequentati, compresi in un’area protetta che tutela la foce del fiume Ciane e le saline di Siracusa. Il promontorio del Plemmirio e le sue calette nascoste All’estremità sud della baia si raggiunge la piccola spiaggia attrezzata di punta del Pero, oltre la quale si apre la splendida penisola della Maddalena, già compresa nella riserva Marina del promontorio del Plemmirio, con la spiaggia di punta Carrozza, punta Castelluccio con il suo faro, gli scogli la bella insenatura a forma di luna della spiaggia del Minareto, una parte della quale è completamente libera, con la sua sabbia chiara e il mare trasparente. Oltre punta della Mola si trova inoltre la suggestiva caletta di ghiaia del Faro Massolivieri, un piccolo angolo di paradiso racchiuso da enormi pareti verticali di roccia a picco sul mare. Il promontorio del Plemmirio è disseminato di bellissime e alte scogliere selvagge si aprono diverse calette (Costa Bianca, Terrauzza, la Fanusa), grotte (la Pillirina, o Pellegrina), cavità marina (quella del Plemmirio e quella di capo Meli), formazioni rocciose dalle forme bizzarre (gli Archi, la Lingua del Gigante, lo scoglio dell’Elefante, la fessura del Plemmirio) e punti d’accesso al mare tra le rocce (punta del Gigante, punta Tavernara, Geronimo, cala Zaffiro), meravigliosi specchi d’acqua dai riflessi verdi e turchese caratterizzati da una ricca biodiversità marina, da scoprire effettuando interessanti immersioni subacquee. Arenella, Ognina e Fontane Bianche Lasciandosi alle spalle il Plemmirio, oltre allo scoglio di Milocca si trovano inoltre tre delle spiagge più belle e frequentate della costa di Siracusa. Quella dell’Arenella, poco prima della punta omonima, si trova a 10 km da Siracusa ed è prevalentemente attrezzata, anche se un tratto è lasciato libero. Ha sabbia dorata, un mare cristallino e una ricca offerta di servizi, ideale per chiunque ma soprattutto per le famiglie. Per gli amanti delle spiagge rocciose, invece, degli scogli e delle suggestioni della natura che si scontra con il mare azzurro, a circa 3km, si possono raggiungere prima le calette solitarie e selvagge di punta Asparano, nelle cui acque si aprono colorate distese di Posidonia, e poi le insenature rocciose di Ognina con il suggestivo porticciolo e la piccola isola rocciosa davanti al quale si ripara. Un punto veramente unico, ricco di scorci affascinanti, punti di accesso al mare completamente liberi, senza perdersi le piccole comodità e i servizi messi a disposizione dalle numerose strutture ricettive all’interno del piccolo abitato. La scogliera frastagliata e selvaggia prosegue verso sud anche oltre la torre di Ognina che delimita la piccola e omonima baia rocciosa, in direzione di un’altra spiaggia conosciuta in tutta la Sicilia e di certo una delle più amate: Fontane Bianche. D’un tratto la costa torna ad aprirsi su una dolcissima baia. 3 km di sabbia bianca e finissima, in parte libera in parte attrezzata, davanti a un mare incantevole, dove potersi concedere persino un trattamento di bellezza con le rocce argillose di queste scogliere, dal interessanti effetti benefici. La pineta del Gelsomineto, Gallina e Avola Superata punta del Cane ci s’imbatte nella foce del fiume Cassibile, il cui corso è protetto da una riserva Naturale, e nella splendida pineta del Gelsomineto, anch’essa area protetta: una vera oasi sul mare. Qui si trova la spiaggia della Marchesa di Cassibile, completamente libera e facilmente raggiungibile, con la sua sabbia soffice e i profumi intensi della pineta alle sue spalle. Subito dopo si apre una delle più conosciute spiagge di questo tratto di costa siciliana, compresa ormai entro il territorio di Avola: la spiaggia di Gallina. Anche qui meravigliosa sabbia bianca lambisce un mare stupendo, e per questo tende ad affollarsi durante i lunghi mesi estivi. Un piacevole sentiero di poche centinaia di metri da percorrere a piedi conduce però a una più appartata e piccola caletta di sassi bianchi compresa entro la riserva Naturale della foce del fiume Cassibile, per ritrovare pace e tranquillità. Anche il lungo litorale sabbioso di Marina di Avola, che si sviluppa poco dopo la località di Caponegro, è molto frequentato. Nei pressi si trova anche il suggestivo dolmen di Avola. Qui la sabbia è il mare turchese, il suo fondale basso: è pura vacanza. Ideale per i bambini, la sua grandezza permette senza dubbio di trovare il relax tanto atteso. Il litorale di Marina di Avola si sviluppa da nord a sud lungo lungomare Tremoli, spiaggia Pantanello, spiaggia della Logghia e, dopo i resti della tonnara di Avola, quella della Marina Vecchia e quella detta Ferro di Cavallo. Dalla tonnara in circa venti minuti a piedi si raggiunge inoltre il centro storico di Avola, con la sua perfezione barocca. L’impianto urbanistico ha infatti la forma di un esagono, entro cui si sviluppa una scacchiera di isolati con i loro edifici dai tetti piatti, in questa Sicilia assolata e mediterranea. L’isolato centrale accoglie piazza Umberto I, la piazza principale di Avola, dove poter scoprire la chiesa Madre di San Nicolò e i prodotti tipici del territorio, come il vino e la celebre mandola di Avola. Lo splendore barocco di Noto e il suo litorale Superata la foce del fiume Asinaro è già territorio di Noto, la capitale del barocco siciliano, dove si trova Calabernardo, già nel territorio di Noto: piccole calette di sabbia dorata si davanti a un litorale basso e roccioso, bagnato da acqua turchese, fondali bassi e pieni di scogli e ricchi di vita marina. Alle spalle, il piccolo borgo marinaro di Calabernardo, con il porticciolo e il vecchio faro: pura Sicilia. Inutile dire che, trovandosi a circa 8 km dal centro storico di Noto, vale davvero la pena pianificare una tappa per visitare quella che è considerata la capitale del tardo barocco siciliano, tutelata insieme ad altre sette città della val di Noto (Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Palazzolo, Scicli e Ragusa) dal patrimonio dell’umanità Unesco. La perfetta città barocca di Noto custodisce tesori d’arte come la magnifica Cattedrale settecentesca, la coeva chiesa del Santissimo Crocifisso, quella di San Domenico considerata la massima rappresentazione del tardo barocco dell’intera val di Noto, palazzo Ducezio, palazzo Nicolaci di Villadorata e i numerosi siti archeologici che ospitano rispettivamente i resti della Noto antica (la romana Netum), l’antica città greca di Helorus (Eloro) e la necropoli protostorica situata nei pressi di Castelluccio di Noto. La costa di Noto, invece, si contraddistingue per il suo lungo litorale, comodo e accessibile, di sabbia chiara, in parte attrezzato in parte lasciato libero, con la spiaggia Scogli Bianchi e quella di fronte alla Marina. Le spiagge lungo gli itinerari dell’oasi di Vendicari La riserva naturale Oasi faunistica di Vendicari è una delle aree protette più belle d’Europa. 1500 ettari di macchia mediterranea incontaminata che arriva a lambire la costa orientale della Sicilia, nel territorio di Siracusa. Il modo migliore per esplorare l’oasi e raggiungere le sue spiagge e i suoi luoghi di interesse è quello di percorrerla a piedi o su due ruote, perdendosi tra zone di acqua dolce, saline e pantani, dune costiere, ginepri, lentischi e cespugli di salicornia, dove si snodano 3 itinerari principali: Itinerario Blu (6 km). Il percorso permette di esplorare la parte settentrionale della riserva, poco oltre il campo di sabbia che la separa dal Lido di Noto. Qui si trovano la deliziosa spiaggia della Pizzuta, nei pressi della quale si erge, tra la macchia mediterranea, l’omonima e antica colonna, forse eretta in seguito alla disfatta subita da Gela contro il tiranno di Siracusa nel V secolo a.C. Superando i resti dell’antica città greca di Helorus, si incontra la spiaggia di Eloro, che pare ancora un luogo vergine: una lunga e appartata distesa di sabbia con alcuni costoni rocciosi e un fondale verdeggiante. La naturalezza delle spiagge dell’oasi di Vendicari risiede proprio nell’assenza di qualsiasi tipo di servizio, lasciando i visitatori a contatto diretto con il mare e la natura. Oltre la foce del Tellaro, lungo il sentiero si raggiungono poi la spiaggia di Marianelli, circondata da limoni, mandorli e abbastanza riservata da essere frequentata spesso da naturisti, per arrivare alla piccola caletta do’ Iancu e alla spiaggia di Calamosche, una delle più famose di tutta la Sicilia. Il piccolo golfo naturale di Calamosche è un vero paradiso, protetto ai lati da due promontori rocciosi entro cui si aprono grotte, anfratti sommersi e insenature naturali, che fanno da cornice alla sua sabbia dorata bagnata da un mare cristallino; Itinerario Arancio (5 km). Da Calamosche si raggiunge punta Cazzavillan, caratterizzata dal pantano Piccolo e dal pantano Grande, per poi proseguire fino alle vasche ellenistiche, la torre Sveva e i resti della tonnara di Vendicari. Qui si apre la lunga e placida baia sabbiosa di Vendicari, una delle spiagge più amate della riserva, con al centro l’isola omonima e alle spalle l’immenso pantano Roveto, il luogo ideale per gli amanti del birdwattching; Itinerario Verde (5 km). Il percorso più meridionale dell’oasi è anche quello caratterizzato dal maggior numero di resti archeologici, disseminati alle spalle del lungo arenile di Vendicari: la Trigona e le necropoli bizantine, la cittadella di San Lorenzo e quella dei Maccari, nei pressi di una piccola e suggestiva spiaggia, detta della Cittadella. Le spiagge di San Lorenzo di Noto e il borgo marinaro di Marzamemi Oltre le basse scogliere che chiudono quel paradiso naturale che è l’oasi di Vendicari, si apre un nuovo arenile sabbioso, suddiviso nella spiaggia di San Lorenzo e quella di Reitani, la località a fianco. Questo tratto di costa è una delle più frequentate della Sicilia per la sua accessibilità, i servizi, il mare trasparente e la sabbia finissima. La spiaggia è chiusa a sud da una scogliera Naturale, che introduce al territorio di Pachino e, proteso sul mare, dello stupendo borgo marinaro di Marzamemi (dall’arabo Marsa el Hamem, porto delle Tortore, in quanto un tempo si trovava sulla loro rotta migratoria) con la sua tonnara settecentesca e il suo caratteristico centro storico, situato subito dopo il litorale Spinazza, una lunga distesa di sabbia dorata in parte libera e in parte attrezzata. A sud di Marzamemi si trovano invece la baia con la Marina, l’isola Piccola, l’isola Grande e il porto turistico, quella del Cavettone e infine la spiaggia ciottolosa di Morghella, ormai alle porte di Portopalo di Capo Passero, coi suoi profondi fondali e l’acqua trasparente. Il suo nome deriva da un’antica salina, i cui resti sono ancora visibili alle spalle della caletta. Le acque di fronte alla Morghella in primavera e in autunno ospitano inoltre numerose specie di uccelli migratori. Capo Passero, l’isola delle Correnti e il porto di Ulisse Portopalo di Capo Passero è uno dei luoghi più affascinanti della costa siracusana e della Sicilia Orientale. Una delle propaggini meridionali dell’isola, in bilico tra lo Ionio e il Mediterraneo. Superata la piccola località di Torrefano, si raggiungono prima i resti dell’antica tonnara di Portopalo e poi lo scoglio Maltese, dietro il quale si apre spiaggia Scalo Mandrie, la principale, e, poco dopo la punta del capo, la spiaggia dei Due Mari, alla quale fa da sfondo l’isola di Capopassero, una vera perla naturalistica di estrema e selvaggia bellezza con il suo solitario fortino, alcune minuscole calette e diverse grotte marine, come del Polipo. Superata la baia di Porto Palo che forma un perfetto semicerchio si incontrano inoltre le spiagge di Pozzo Ferrera, punta Nipro, cala Sigaretta e Vallonia. Da qui si può già scorgere, in tutta la sua lunare bellezza, l’isola delle Correnti, l’ultimo avamposto meridionale della Sicilia. Qui è possibile percepire la sottile scriminatura delle correnti che segna il magico confine tra Ionio e Mediterraneo. Durante la bassa marea l’isola è raggiungibile direttamente a piedi dalla costa. Questo luogo è inoltre l’ideale per tutti gli amanti di kitesurf e windsurf. Davanti all’isola è simbolicamente posta una statua del Cristo Redentore, rivolta verso l’entroterra siciliano. Superata la spiaggia che prende il nome dall’isola, si apre il lungo arenile sabbioso dai bassi fondali di Carratois e Punta Rio, considerate tra le spiagge più famose della Sicilia, chiuse a ovest da punta delle Formiche, dove al di sotto del basamento roccioso si apre una minuscola caletta dalla quale ammirare fantastici tramonti. Per raggiungerla occorre indossare scarpe comode e affrontare un sentiero abbastanza facile e completamente esposto al sole. Oltre punta delle Formiche si apre la zona di Maucini, con il pantano Baronello e la piccola e selvaggia spiaggia Costa dell’Ambra, dalla quale si allunga l’esteso litorale di spiaggia Scarpitta, con alle spalle i pantani di Cuba e Logarini. A concludere il viaggio lungo le coste e le spiagge del territorio di Siracusa restano soltanto i 3 km della dolce e placida baia di Granelli, dalla quale nelle giornate limpide, rilassandosi sul soffice arenile sabbioso che pare infinito, è possibile scorgere il profilo dell’isola di Malta. Pochi altri posti al mondo possiedono questo fascino fatto di vento e di luce, che porta con sé le tracce di un passato millenario, culture, lingue, gesti, sapori e profumi, che danzano armoniosi sulle coste del territorio di Siracusa. A Siracusa e dintorni sono molte le spiagge da visitare per la loro bellezza e varietà, senza dimenticare gli itinerari storico-culturali da scoprire.
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ninobartuccio · 4 years
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Il Fiume Simeto con l'Etna
Il Fiume Simeto con l'Etna
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Simeto, sicily.
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sciatu · 6 years
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IL VIAGGIO - VERSO IL PARADISO
FIUME SIMETO, OASI DEL SIMETO, SPIAGGIA DEL SIMETO, CASTELLO DI BRUCOLI, AUGUSTA CON IL SUO CASTELLO, RAFFINERIE TRA AUGUSTA E SIRACUSA, SIRACUSA, SIRACUSA CASTELLO MANIACE, 
Ora andiamo, il mare è un maestro severo, non ama ritardi e pigrizia, lasciamo alle spalle Catania, la sua anima fenicia, le sue passioni carnali, da una Sicilia passiamo ad un'altra ancora, quest’isola è come un diamante dalle mille facce, non ne vedrai mai una uguale ad un'altra. Lasciamo le terre nere e subito costeggiamo la foce del Simeto ricca in verde e volatili, sorgente di preziosa e pura ambra che solo lungo la riva del mare potrai scoprire. Andiamo ancora verso il grande caldo che ci attende, le rocce ricoperte di cespugli ed eucalipti ora diventano bianche come pelle di donna; ci saluta per primo il piccolo castello di Brucoli e dopo il promontorio troviamo l’imperiale Augusta con il suo porto militare e le grandi raffinerie che da lei iniziano. Osserviamo quei grovigli di tubi con diffidenza e il loro respiro nebbioso con paura, solo la piccola penisola che gli arabi chiamarono Il Chiodo ci da sollievo; li per la prima volta gli antichi Greci vennero in Sicilia ad iniziare gli scambi con la gente locale, li da Micene arrivarono i primi coloni, i primi semi di un grande raccolto. Più avanti ci attende bianca e luminosa Siracusa, eterna ed immortale, dolce e serena. Bianca la vedi che si distende nel golfo ortigia, come un amante che in un letto azzurro attende il suo amato. Lei ha tutte le tue bellezze, è solare, felice, innocente, di una bellezza che di vicolo in vicolo nasce spontanea ammaliando e sorprendendo.
Now let’s go, the sea is a strict teacher, does not like delays and laziness, we leave behind Catania, its Phoenician soul, its carnal passions, from one Sicily we pass to another, this island is like a diamond with a thousand faces, you will never see one like another. We leave the black lands and immediately skirt the mouth of the Simeto, rich in green and volatile, a source of precious and pure amber that you can discover only along the shore of the sea. We are still going towards the great heat that awaits us, the rocks covered with bushes and eucalyptus now become white as a woman’s skin; First of all, the little castle of Brucoli greets us and after the promontory we find the imperial Augusta with its military port and the great refineries that start with it. We observe those tangles of pipes with distrust and their foggy breath with fear, only the small peninsula that the Arabs called Il Chiodo gives us relief; For the first time, the ancient Greeks came to Sicily to start exchanges with the local people, the first settlers arrived from Mycenae, the first seeds of a great harvest. Further ahead awaits us white and luminous Syracuse, eternal and immortal, sweet and serene. Bianca sees her relaxing in the gulf of Ortigia, like a lover who awaits her beloved in a blue bed. She has all your beauties, she is solar, happy, innocent, of a beauty that from alley in the alley arises spontaneous, bewitching and surprising.
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lasko2017 · 3 years
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📍Centuripe (EN) Congratulations 📷@pioandreaperi . il paese dalle svariate forme, al primo sguardo l'effetto più comune è: wow! . C'è chi osservandolo dall'alto vede un uomo sdraiato, poi c'è chi vede una stella marina... . Le origini di questi borgo risalgono alla preistoria. L'importante valenza storica del luogo è dimostra dalla grande quantità di reperti archeologici ritrovati in loco, la maggior parte di essi sono disseminati in diverse sedi museali nel mondo. . Nel corso del medioevo, Centuripe è stata assediata e conquistata rispettivamente dai musulmani poi da Federico II e dagli angioini, alla cui conquista è conseguito il totale abbandono del borgo nel XVI secolo. Negli anni a venire è stata nuovamente abitata e ha vissuto un periodo di abbondanza in virtù dello sfruttamento delle miniere di zolfo. . Centuripe denominata 'balcone della Sicilia' è situata ad est dell'isola, precisamente a 60km da Enna, costruita sulla sommità di una montagna che offre un'ottima visuale sull'Etna e sulla piana del fiume Simeto..... https://www.instagram.com/p/CSyjUuHI3Z4q-Pn-mYTbEbo-slwOr2OGv010WE0/?utm_medium=tumblr
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italianiinguerra · 2 years
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Sicilia 1° Agosto 1943, l'ultima successo del X reggimento Arditi
Sicilia 1° Agosto 1943, l’ultima successo del X reggimento Arditi
Nel nostro post del 29 luglio, abbiamo celebrato la nascita degli Arditi, specialità creata all’interno del Regio Esercito per cercare di dare una svolta alla guerra di trincea. Costituiti il 29 luglio del 1917 gli Arditi scrissero pagine memorabili nella Grande Guerra, fornendo un contributo importante alla Vittoria finale, ma nel 1920 la riforma delle Forze Armate che porta la firma di Ivanoe…
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lamilanomagazine · 23 days
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Sicilia, siccità: da lunedì al via lavori per canalizzare le acque del Simeto
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Sicilia, siccità: da lunedì al via lavori per canalizzare le acque del Simeto Inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l'emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana, in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi. La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l'approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo. Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l'autorizzazione del Genio civile e dell'Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell'alveo per poter incanalare le acque all'interno di un adduttore che porterà l'acqua nella zona di irrigazione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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volgoitalia · 6 years
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Fiume Simeto, CT - Sicilia Foto di @salvo_di_bella__foto Selezionata da: @leoct79 @ibg_hott Esplora la mappa interattiva @volgo, segui il nostro profilo nazionale @volgoitalia Per eventi e collaborazioni link in bio ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #volgoitalia #volgosicilia #volgocatania ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #catania #sicilia #volgosocial #italia #italy #traveling #instatraveling  #travelling #instapassport #travelblog #traveltheworld #mediterranean #igtravel #italian #landscapes #globetrotter #worldtraveler #loves_madeinitaly #yallersitalia #europe_focus_on #bns_europe #super_europe #loves_united_life #worlds_beautiful_photos #igworldclub_geo #bestplacestogo #top_world_photo http://ift.tt/2EyvIwR
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freedomtripitaly · 5 years
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Spiagge da sogno, mare cristallino e bellezze naturali mozzafiato: la Sicilia non ha certo bisogno di presentazioni, da sempre in cima alle classifiche delle mete preferite dai viaggiatori di tutto il mondo. Lungo tutta l’isola si trovano spiagge meravigliose, aree marine protette e parchi naturali incontaminati che ti regaleranno una vacanza davvero indimenticabile! SiViaggia ti porta alla scoperta di uno dei tratti di costa più belli di tutta la regione: Catania, una città che con le sue spiagge saprà certamente conquistare il tuo cuore! Le 5 spiagge più belle di Catania La Sicilia è famosa per ospitare alcune delle spiagge più belle di tutto il mondo e il mare di Catania non fa certamente eccezione: lungo i suoi 65 chilometri di costa si susseguono splendide spiagge di sabbia scura che si tuffano in un mare color zaffiro, orlate dall’imponente profilo dell’Etna sullo sfondo. Dalle piccole calette incastonate tra la rocce vulcaniche alle interminabili distese di sabbia bruna che circondano la città, chiunque qui può trovare il proprio angolo di paradiso in cui trascorrere una vacanza all’insegna del totale relax in riva al mare. Di seguito una classifica delle spiagge più belle vicino Catania. 1. Playa di Catania La Playa di Catania (o Plaia, non è spagnolo ma dialetto!) è uno dei lidi più frequentati e amati della città. Meta imperdibile di turisti e locali, il fascino di questo tratto di costa è dato innanzitutto dalle sue dimensioni; si tratta di una distesa sconfinata (ben 18 chilometri) di sabbia dorata e mare di un blu talmente intenso da fare invidia ai paradisi tropicali. Da qui si ha inoltre un panorama da cartolina col il profilo dell’Etna che sormonta la spiaggia in lontananza. Lungo il litorale si susseguono lidi ben attrezzati e locali che fanno di questa spiaggia una destinazione adatta a qualunque vacanziero. Le spiagge sono dotate di tutti i comfort, lettini, ombrelloni, servizi igienici e persino campeggi e campi da gioco. Al calar della sera inoltre i lidi si animano di musica e spettacoli dal vivo capaci di attirare frotte di giovani che si scatenano a ritmo di musica. Un ulteriore bonus è dato dalla sua posizione, essa si trova infatti in centro città, raggiungibile con molta facilità in auto o a piedi. 2. Spiaggia di Aci Trezza Aci Trezza, situata a circa 15 chilometri da Catania, si trova nel cuore della Riserva Marina Protetta dei Ciclopi. Qui si estende uno degli scenari più affascinanti della costa catanese, che le è valso l’appellativo di Riviera dei Ciclopi. Da un mare color zaffiro si ergono otto imponenti faraglioni neri (che secondo la leggenda sono i massi scagliati dal ciclope Polifemo contro Ulisse) e l’Isola Lachea. La riviera è principalmente rocciosa, di origine vulcanica, ma nel tempo sono state istallate delle pedane in legno per consentire ai bagnanti di prendere comodamente il sole nei numerosi lidi che costellano la spiaggia. La Riviera dei Ciclopi si trova all’interno di un’oasi naturale protetta che ospita una fauna marina davvero straordinaria. Se sei amante delle immersioni non lasciarti assolutamente sfuggire questi fondali! 3. La spiaggia del Simeto Spostandosi qualche chilometro a sud di Catania si arriva alla suggestiva zona alla Foce del Fiume Simeto. Qui la natura la fa da padrone e ti troverai immerso in un paradiso incontaminato fatto di sabbia bianchissima molto fine e le immancabili acque azzurre della Sicilia. La spiaggia del Simeto è il luogo perfetto se sei alla ricerca di pace e relax a stretto contatto con la natura, essa è situata infatti nella riserva naturale Oasi del Simeto ed è circondata da vegetazione rigogliosa e stormi di uccelli selvatici. Dopo una bella giornata la mare una visita del parco non può mancare! 4. La spiaggia di Praiola di Giarre Tra le spiagge della zona di Catania, Praiola di Giarre offre uno spettacolo unico. Il litorale si estende lungo un’area agreste fatta di coltivazioni e ruscelli dall’acqua limpidissima. Sulla spiaggia, di origine vulcanica, il blu intenso del mare si fonde con il nero brillante dei ciottoli, regalando uno spettacolo molto suggestivo. La costa è inoltre circondata da un costone di tufo ricoperto di profumatissima macchia mediterranea. 5. La spiaggia di San Marco di Calatabiano A due passi dall’Etna tra le foci dei fiumi Alcantara e Fiumefreddo si estende la spiaggia di San Marco Calatabiano. Essa è situata in una zona poco abitata e per raggiungerla è necessario attraversare un tratto dell’interland siculo, il che fa di questa spiaggia una delle meno frequentate e più tranquille. La lunga spiaggia di sabbia e ciottoli, l’acqua limpida, la natura incontaminata e l’atmosfera pacifica di questa spiaggia valgono senz’altro il tragitto per raggiungerla. https://ift.tt/327oRqa Le 5 spiagge più belle di Catania e dintorni Spiagge da sogno, mare cristallino e bellezze naturali mozzafiato: la Sicilia non ha certo bisogno di presentazioni, da sempre in cima alle classifiche delle mete preferite dai viaggiatori di tutto il mondo. Lungo tutta l’isola si trovano spiagge meravigliose, aree marine protette e parchi naturali incontaminati che ti regaleranno una vacanza davvero indimenticabile! SiViaggia ti porta alla scoperta di uno dei tratti di costa più belli di tutta la regione: Catania, una città che con le sue spiagge saprà certamente conquistare il tuo cuore! Le 5 spiagge più belle di Catania La Sicilia è famosa per ospitare alcune delle spiagge più belle di tutto il mondo e il mare di Catania non fa certamente eccezione: lungo i suoi 65 chilometri di costa si susseguono splendide spiagge di sabbia scura che si tuffano in un mare color zaffiro, orlate dall’imponente profilo dell’Etna sullo sfondo. Dalle piccole calette incastonate tra la rocce vulcaniche alle interminabili distese di sabbia bruna che circondano la città, chiunque qui può trovare il proprio angolo di paradiso in cui trascorrere una vacanza all’insegna del totale relax in riva al mare. Di seguito una classifica delle spiagge più belle vicino Catania. 1. Playa di Catania La Playa di Catania (o Plaia, non è spagnolo ma dialetto!) è uno dei lidi più frequentati e amati della città. Meta imperdibile di turisti e locali, il fascino di questo tratto di costa è dato innanzitutto dalle sue dimensioni; si tratta di una distesa sconfinata (ben 18 chilometri) di sabbia dorata e mare di un blu talmente intenso da fare invidia ai paradisi tropicali. Da qui si ha inoltre un panorama da cartolina col il profilo dell’Etna che sormonta la spiaggia in lontananza. Lungo il litorale si susseguono lidi ben attrezzati e locali che fanno di questa spiaggia una destinazione adatta a qualunque vacanziero. Le spiagge sono dotate di tutti i comfort, lettini, ombrelloni, servizi igienici e persino campeggi e campi da gioco. Al calar della sera inoltre i lidi si animano di musica e spettacoli dal vivo capaci di attirare frotte di giovani che si scatenano a ritmo di musica. Un ulteriore bonus è dato dalla sua posizione, essa si trova infatti in centro città, raggiungibile con molta facilità in auto o a piedi. 2. Spiaggia di Aci Trezza Aci Trezza, situata a circa 15 chilometri da Catania, si trova nel cuore della Riserva Marina Protetta dei Ciclopi. Qui si estende uno degli scenari più affascinanti della costa catanese, che le è valso l’appellativo di Riviera dei Ciclopi. Da un mare color zaffiro si ergono otto imponenti faraglioni neri (che secondo la leggenda sono i massi scagliati dal ciclope Polifemo contro Ulisse) e l’Isola Lachea. La riviera è principalmente rocciosa, di origine vulcanica, ma nel tempo sono state istallate delle pedane in legno per consentire ai bagnanti di prendere comodamente il sole nei numerosi lidi che costellano la spiaggia. La Riviera dei Ciclopi si trova all’interno di un’oasi naturale protetta che ospita una fauna marina davvero straordinaria. Se sei amante delle immersioni non lasciarti assolutamente sfuggire questi fondali! 3. La spiaggia del Simeto Spostandosi qualche chilometro a sud di Catania si arriva alla suggestiva zona alla Foce del Fiume Simeto. Qui la natura la fa da padrone e ti troverai immerso in un paradiso incontaminato fatto di sabbia bianchissima molto fine e le immancabili acque azzurre della Sicilia. La spiaggia del Simeto è il luogo perfetto se sei alla ricerca di pace e relax a stretto contatto con la natura, essa è situata infatti nella riserva naturale Oasi del Simeto ed è circondata da vegetazione rigogliosa e stormi di uccelli selvatici. Dopo una bella giornata la mare una visita del parco non può mancare! 4. La spiaggia di Praiola di Giarre Tra le spiagge della zona di Catania, Praiola di Giarre offre uno spettacolo unico. Il litorale si estende lungo un’area agreste fatta di coltivazioni e ruscelli dall’acqua limpidissima. Sulla spiaggia, di origine vulcanica, il blu intenso del mare si fonde con il nero brillante dei ciottoli, regalando uno spettacolo molto suggestivo. La costa è inoltre circondata da un costone di tufo ricoperto di profumatissima macchia mediterranea. 5. La spiaggia di San Marco di Calatabiano A due passi dall’Etna tra le foci dei fiumi Alcantara e Fiumefreddo si estende la spiaggia di San Marco Calatabiano. Essa è situata in una zona poco abitata e per raggiungerla è necessario attraversare un tratto dell’interland siculo, il che fa di questa spiaggia una delle meno frequentate e più tranquille. La lunga spiaggia di sabbia e ciottoli, l’acqua limpida, la natura incontaminata e l’atmosfera pacifica di questa spiaggia valgono senz’altro il tragitto per raggiungerla. In Sicilia ci sono moltissime spiagge bellissime, soprattutto nella zona di Catania: alcune delle più belle spiagge sono la Playa di Catania e Aci Trezza.
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ninobartuccio · 4 years
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Ponte dei Saraceni Adrano
Ponte dei Saraceni Adrano
The river Simeto and Ponte dei Saraceni bridge
Il Ponte dei Saraceni o di Carcaci è un ponte in pietra probabilmente risalente al periodo romano e ricostruito e modificato nel XII secolo sul fiume Simeto.
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Incontro fra Etna e Simeto.
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sciatu · 7 years
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Nella torre fatta costruire dal Grande Conte Ruggero I e castello dei Principi Moncada fino all'inizio del 1900, c’è la sede del museo di Adrano. Nel museo sono raccolti i reperti provenienti dalle città greche costruite nelle vicinanze lungo il fiume Simeto. I reperti sono costituiti da vasi, bronzi e statue risalenti al 500 avanti cristo. Manca forse il pezzo più bello ritrovato nella antica città di Mendolito in prossimità di Adrano. È un piccolo bronzo del 430 avanti cristo, raffigurante un atleta il cui corpo perfetto nelle proporzioni, sinuosamente è fermo a spargere vino od olio alle divinità grazie ad un vaso rituale. La bellezza della statuetta non è solo nelle forme ma nella sua tridimensionalità accentuata dal movimento del capo. Per fortuna la statua non è finita in qualche ricca collezione straniera, ma si trova a Siracusa nel locale museo a testimoniarci come da sempre la bellezza e l’armonia sono state uno dei primi bisogni che l’uomo ha cercato di soddisfare in quella piana del fiume Simeto dove i greci avevano portato una nuova cultura, quasi tremila anni fa.
In the tower built by the Great Count Ruggero I and Castle of the Princes Moncada up to the early 1900s, there is the seat of the Adrano Museum. In the museum are collected the finds from Greek cities built near by the Simeto River. The finds consist of vases, bronzes and statues dating back to 500 BC. One of the most beautiful piece found in the ancient town of Mendolito, near Adrano is a small bronze of 430 BC, depicting an athlete whose perfect body in proportion, sinuously stops spreading wine or oil to gods thanks to a ritual jar. The beauty of the statuette is not only in the form but in its three-dimensionality accentuated by the movement of the head. Fortunately, the statue is not over in some rich foreign collection, but is located in Syracuse in the local museum to testify to us how ever beauty and harmony have been one of the first needs that man has tried to satisfy on that plain of Simeto river where the Greeks had brought a new culture, almost three thousand years ago.
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foxpapa · 7 years
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Etna, una storia d'amore millenaria
Il tormentato rapporto tra l'uomo e il vulcano più alto d'Europa
Non  sappiamo molto dei primi popoli che si stabilirono attorno all’Etna, ma  secondo gli studiosi l’area era abitata perlomeno dal 5ooo a.C. Reperti  del Neolitico sono stati trovati nelle zone vicino ai fiumi, o nelle  grotte che tempestano la zona. «Non sappiamo chi fossero», spiega  l’archeologo catanese Francesco Privitera. «Ma sappiamo che erano  cacciatori; all’epoca in Sicilia non c’erano cereali o animali da  allevamento, portati in seguito, probabilmente da popolazioni  asiatiche». Nella zona a est dell’Etna  invece non si è trovato quasi nulla, «ma ciò non significa che non fosse  abitata nella preistoria», continua Privitera. «Nel XIII secolo a.C. ci  furono eruzioni importanti che forse costrinsero alla fuga gli abitanti, ma credo che scavando in profondità qualcosa troveremmo». 
In questa fotografia: un busto femminile, una "grande madre" in terracotta datata tra il V e il VII secolo a.C. ritrovata lungo le sponde del fiume Simeto e conservata al museo archeologico di Adrano, rievoca i misteriosi riti pagani dei primi popoli che abitavano l'area etnea.
di Marco Pinna - foto di Alessandro Gandolfi
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las-agne · 6 years
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yesterday fun ⛵️special thanks cognato💪🏻 (at Fiume Simeto - Ponte Barca)
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