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#l'unico amore della mia vita
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Ci ritroveremo 💫🤍
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l1beramente · 6 months
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L'unica via dell'amore
Voglio essere inebriato da un desiderio ossessionante, intenso e continuo, che ci bruci. Avere sempre un motivo per sorridere. Non dormire più per non perdere nulla. Dimenticare di pensare, pensare solo... a lei.
Voglio ridere sotto la pioggia, ballare sulla strada, volteggiare di notte, baciare continuamente, abbracciare continuamente. Scopare ovunque, sempre. Nel trionfo dell'amore. Che sia terribilmente buono. Che sia terribilmente bello. Voglio essere contorto dalla felicità, piangere dalla gioia, voglio ridere della vita mentre il mio cuore canta, e non essere in grado di esistere... senza di lei.
Voglio far tacere la mia ragione tenendola per mano. Voglio essere dipendente. Voglio essere ridotto. Voglio essere la metà. Voglio arrendermi, non controllare nulla, essere dominato avendo il massimo potere, alienato eppure il più libero, fragile essendo invincibile, negare me stesso per diventare uno, insieme. Non voglio resistere. Voglio abdicare. Allora e solo allora tutto sarà possibile.
Forse sono pazzo... se lo sei anche tu... allora tutto il mondo sarà pazzo per non averci capito. Dove sei, amore mio?
Dove sei, sconosciuta, da amare appassionatamente e che mi amerà.... Allo stesso modo.
Ti sto aspettando. Vieni a distruggermi.
Altrimenti niente. Nessun compromesso.
Perché è così... l'unico modo per amare.
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animafragileworld · 1 year
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Amore mio,
so che le lettere sono fuori moda,ma sento che è il modo migliore per esprimerti ciò che sento.
Cerca di comprendere le mie paranoie, le mie gelosie, i miei gesti e i miei dubbi. Io sono pronta a starti vicino, abbracciarti, capirti. Mi prenderò cura di te, sempre.
Se mi chiedono per me che rumore ha la felicità,
io rispondo che per me il rumore della felicità coincide con il suono della tua voce. In tutto questo tempo l'amore che sento per te non ha smesso un solo istante di crescere e non smetterà di farlo nel tempo che verrà.
Mi hai insegnato ad amare senza riserva, mi hai insegnato cosa significhi dedicarsi completamente ad un'altra persona, ad ammettere i propri errori quando è necessario. Ora mi trovo ad amarti in un modo che neanch'io credevo di poter fare. Sei il mio fidanzato, il mio migliore amico.. E mi stimoli sempre ad essere migliore. Ciò che ci lega è così unico e speciale da non poter essere sicuramente racchiuso in cinque lettere che sono sulla bocca di tutti. Questa storia l'abbiamo costruita pezzo dopo pezzo, con le nostre litigate all'ordine del giorno, con svariati pianti, con l'allegria che racchiude le giornate passate insieme, con gli abbracci per strada, con le promesse mantenute e anche con quelle venute meno. Ti ho mostrato ogni sfaccettatura di me, il mio lato da bambina, i miei valori, le mie debolezze e anche l'orgoglio che ogni tanto caccio e che tu tanto odi. Sei il mio porto sicuro, l’unica persona con cui vorrei stare e con cui, a fine giornata voglia parlare e sfogarmi, l’unico uomo che vorrei mai e l’unico a cui sarò sempre affezionata e che avrà sempre il mio cuore, nel bene o nel male.
Tu sei l'unico per cui valga la pena litigare e dannarsi ogni giorno. Non voglio un ragazzo perfetto, ne ti voglio uguale a me.. Ti voglio così, come sei. Mi hai fatto scoprire il vero senso delle parole: amare, vivere, ridere. C'è una vita intera davanti a noi, ti va di viverla insieme? Perché tu sei l'amore della mia vita. E io non vedevo l'ora di dirtelo
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a-dreamer95 · 1 month
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Questo anno (2024) sono dieci anni dal mio esame di maturità ed è quindi tempo per un bell'esame di coscienza. Sinceramente no, non sono soddisfatta della mia vita di adesso perché non ho raggiunto tanti obiettivi che mi ero prefissata. C'è da dire che sono anche una perfezionista, quindi di solito è impossibile traguardare tutti i miei obiettivi. Voglio però fare il punto della situazione: ho passato più momenti difficili che felici in questi anni. Dal 2014 al 2015 le delusioni in amore sono state tantissime, così come tantissime le ricadute e i pianti alla ricerca di attenzioni che non ho mai ottenuto. Le persone ti amano, oppure fanno finta di amarti, ma poi si dimenticano di te da un momento all'altro. Inoltre problemi familiari a non finire, litigi, depressione, deliri… Alla fine è tutto correlato con l'assenza di vero amore. Nella mia famiglia non c'è mai stato l'equilibrio di una famiglia sana, nonostante ciò ci vogliamo bene lo stesso. Quando si nasce in una famiglia povera non c'è scampo. Puoi solo ammazzarti di lavoro per cercare di aumentare in modo impercettibile il livello di reddito, diminuendo così ancora di più la qualità di vita. La vita quasi mai è giusta. Provo un senso di frustrazione che non penso andrà mai via. Sposto leggermente lo sguardo verso i miei successi: due lauree, una persona che mi ama e tanta, tanta consapevolezza in più. Non sarò quella che mi ero prefissata di essere, ma ammetto di essere un po' appagata e anche un po' nostalgica verso tutta questa mia gioventù "brucata". Talvolta anche esperienze difficili diventano un’occasione per crescere. Non sempre dobbiamo combattere le difficoltà, qualche volta possiamo anche assecondarle e vedere se ne esce qualcosa di buono. A me è successo, ed è stato bellissimo. ❤️
La vita non è una gara con nessuno, bisogna correre perché ci piace farlo, non per vincere, perché l'unico premio è la vita stessa.
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susieporta · 2 months
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Lasciami andare via!" disse il defunto.
Come posso lasciarti andare? Dove trovo le forze per farlo?
~Impiega le forze che usi per trattenermi: dirigile verso il tuo cammino di vita. Hai ancora tanto da fare: non sprecare il tuo e il mio tempo. Io ho bisogno di essere libero, io voglio essere libero! Non nutrirti della mia assenza: moriresti e non mi lasceresti mai morire. E' il mio momento, non il tuo!
Ma io ti voglio ricordare, ti voglio vivere ancora, ti voglio qui con me ogni giorno della mia vita!
~Facendo così mi legheresti a te in un mondo che non mi appartiene più. Questo non è amore: è possesso! Ora devo continuare il mio cammino. Ci incontreremo ancora, ma in altri mondi. Io voglio liberare entrambi da questa prigionia. E' una vita che mi preparo a morire: non rovinarmi questo viaggio!
Ho paura di perderti...
~Hai paura di perdere te stessa. Lasciami andare e incontrati davvero! Facciamo come quando siamo nati: ci diamo appuntamento dall'altra parte e fingiamo di non conoscerci. Saremo diversi: più consapevoli, più attenti, più veri! Ma ci riconosceremo! Sempre! Vivi però il resto dei giorni che ti rimangono come giorni di scoperta: della tua missione di vita! Non perdere tempo a frenare la mia corsa divina!
Proverò a lasciarti andare...
~E' l'unico modo... Per incontrarsi davvero.
Elena Bernabè
Art. dal web
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donaruz · 1 year
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"Lasciami andare via!" disse il defunto.
"Come posso lasciarti andare? Dove trovo le forze per farlo?"
"Impiega le forze che usi per trattenermi: dirigile verso il tuo cammino di vita. Hai ancora tanto da fare: non sprecare il tuo e il mio tempo. Io ho bisogno di essere libero, io voglio essere libero! Non nutrirti della mia assenza: moriresti e non mi lasceresti mai morire. E' il mio momento, non il tuo!"
"Ma io ti voglio ricordare, ti voglio vivere ancora, ti voglio qui con me ogni giorno della mia vita!"
"Facendo così mi legheresti a te in un mondo che non mi appartiene più. Questo non è amore: è possesso! Ora devo continuare il mio cammino. Ci incontreremo ancora, ma in altri mondi. Io voglio liberare entrambi da questa prigionia. E' una vita che mi preparo a morire: non rovinarmi questo viaggio!"
"Ho paura di perderti..."
"Hai paura di perdere te stessa. Lasciami andare e incontrati davvero! Facciamo come quando siamo nati: ci diamo appuntamento dall'altra parte e fingiamo di non conoscerci. Saremo diversi: più consapevoli, più attenti, più veri! Ma ci riconosceremo! Sempre! Vivi però il resto dei giorni che ti rimangono come giorni di scoperta: della tua missione di vita! Non perdere tempo a frenare la mia corsa divina! "
"Proverò a lasciarti andare..."
"E' l'unico modo. Per incontrarsi davvero."
Elena Bernabè
Le cose belle della vita
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greenbor · 1 month
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Testo della Canzone per Alda Merini di Roberto Vecchioni
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo
Si vive afferrandosi a qualunque sguardo
Contandosi i pezzi lasciati là fuori
Che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori
Io non scrivo più niente, mi legano i polsi
Ora l'unico tempo è nel tempo che colsi
E qui dentro il dolore è un ospite usuale
Ma l'amore che manca è l'amore che fa male
Ogni uomo della vita mia
Era il verso di una poesia
Perduto, straziato
Raccolto, abbracciato
Ogni amore della vita mia
Ogni amore della vita mia
È cielo e voragine
È terra che mangio
Per vivere ancora
Dalla casa dei pazzi, da una nebbia lontana
Com'è dolce il ricordo di Dino Campana
Perché basta anche un niente per esser felici
Basta vivere come le cose che dici
E dividerti in tutti gli amori che hai
Per non perderti, perderti, perderti mai
Cosa non si fa per vivere
Cosa non si dà per vivere
Guarda! Io sto vivendo (ah)
Cosa mi è costato vivere?
Cosa l'ho pagato vivere?
Figli, colpi di vento (ah)
La mia bocca vuole vivere
La mia mano vuole vivere
Ora, in questo momento (ah)
Il mio corpo vuole vivere
La mia vita vuole vivere
Amo, ti amo, ti sento (ah)
Ogni uomo della vita mia
Era il verso di una poesia
Buttata, stracciata
Raccolta, abbracciata
Questo amore della vita mia
Ogni amore della vita mia
È cielo e voragine
È terra che mangio
Per vivere ancora
Parole scelte in tumblr da https://www.tumblr.com/viperaromantica
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lisia81 · 4 months
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Wonderland of love
Posso scommettere già da ora che Il paese delle meraviglie vincerà a mani basse nel quiz 2024 di @dilebe06 come peggior ambientazione.
Lo scenario di questo posto, definiamolo magico per i due lead, è un misto tra la grafica di un videogioco anni 2000 e un diorama fatto male. Colline verdi fluo, alberi di pesco psichedelici e il fiume.. il Tevere sembra più limpido. Vogliono pure far credere che li ci sono pesci gustosi! ma chi ci crede!
Ora io qualche drama l'ho visto. E mi sono stati mostrati dei posti meravigliosi, incantevoli, mozzafiato. Ma girare quelle 10 scene in uno di quei luoghi?? Avete assunto attori di spessore e fama, non potevate permettervi una trasferta? perchè propinare allo spettatore un luogo del genere? Che poi in sto screenshot non mostra tutto il suo orrendume.
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Per il resto Wonderland of Love è un drama di spunto storico e Wuxia. La sceneggiatrice è Fei Wo Si Cun, la stessa di Goodbye my princess. E in questo drama ci ho trovato molti elementi comuni. Una famiglia Pei dalla parte del bene, una corte complottista, l'amore per la vita semplice, un'innamorato della lead stalker, un innamorata del lead che sembra buona buona ma è una vipera, suicidi veri e presunti, uccisioni che quando partono non finiscono più, un A'Du 2 più intelligente.
La più grande differenza sono i due lead e la loro storia emotiva assieme. In Goodbye my princess c'è un amore che nasce improvvisamente ma al 95% è drammatico, catastrofico, tragico. Tu vivi il pathos fra Xiaofheng e Chenjing e tutto il disastro che ci ruota attorno lo acuisce.
In questo drama invece la storia tra Ni Li e Cui Ying è una robustissima corda elastica del bungee jumping. Si allontanano, spesso per loro stessa volontà, si avvicinano, ma rimangono legati in maniera imprescindibile. Vi è affinità di cuore, anima e pensiero. Sono due caratteri forti, generosi, valorosi. Mai mettono in dubbio anche nei momenti più dolorosi il loro amore.
Durante la visione mi sono sempre detta, manca un quid a renderlo un grande drama. Perché la trama è buona, il cast è eccellente, le ost sono belle. In realtà, a fine visione, ho realizzato che non manca nulla. E' semplicemente il raporto fra i lead che sovrasta la storia. Non ti fa apprezzare appieno alcune scene, alcuni avvenimenti, alcuni protagonisti.
Faccio uno spoiler grande come una casa.
La scena dell'agguato al re e a Ni Li in cui tanti confratelli del nostro eroe cadono in battaglia e Bao muore per salvare Ni Li stesso, sarebbe di una drammaticità unica. C'è un amore sconfinato verso un amico , un leader, un capo. A vedere tutti i suoi amici morire così, avrei dovuto sciogliermi in lacrime. La scena me la sono rivista, è veramente ben fatta. Da spettarice, l'unico pensiero che avevo, era quanto ci avrebbe messo Cui Yin ad arrivare. E la mia era impazienza, non ansia per la sorte del lead. Perchè era scontatissimo che sarebbe arrivata a salvarlo. E non me la sono goduta. Non ho empatizzato con la tragicità del momento.
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E se questo è l'episodio culmine, a drama finito, nella mente affiorano tanti altri momenti, storie laterali che meriterebbero di emergere, ma che questa corda ripeto, ha soffocato.
Non credo che questa scelta sia stata voluta. Ma la realtà è questa. Hanno costruito troppo bene i singoli personaggi dei due protagonisti e poi li hanno pure legati ancora meglio. In aggiunta a questo vi è una grandissima interpretazione di Tian Jing nei panni di Cui Yin e una mostruosa interpretazione di Xu Kai nei panni di Li Ni. Soso è tornato a brillare nella sua interezza!!! 💕E pace se dovrà fare un altro trapianto di capelli 😂
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Aggiungiamo il fatto che i due attori hanno un intesa e affiatamento fuori dall'ordinario e il pastrocchio è completo.
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Chiariamoci, non mi sto lamentando. E' una bellissima storia d'amore. E' un bellissimo drama romantico. E' interpretato benissimo. Ma avrebbe potutto essere di più di un drama romantico. Un drama da 9+ che si ferma a un 7.8.
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belladecasa · 1 year
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Più di un secolo fa Sibilla Aleramo scriveva Una donna dando voce a generazioni di donne silenziate, ammazzate, abbruttite, umiliate. Generazioni di donne del passato e del futuro, perché essere donna significa ancora oggi vivere un presente acronico di dolore. Significa una scissione atavica tra il corpo e l'identità, significa essere ancora le donne-vascello del Dio cristiano (e non solo) e di Eschilo, solo per citare un paio di voci ideologiche che hanno legittimato millenni di disumanizzazione femminile.
In me la madre non si integrava con la donna; questa sola frase è più potente di secoli di letteratura. Sibilla per affermare la sua identità è costretta a rinunciare all'unico essere che l'aveva resa felice, suo figlio. È costretta a lasciare il figlio sapendo che lui l'avrebbe odiata, che si sarebbe sentito per sempre abbandonato e non amato, quando invece era l'unico e più grande amore della sua vita. Scrive il libro perché suo figlio sappia cosa è stato, scrive: questo libro è per mio figlio. Ma il libro è anche il corrispettivo del figlio, è il frutto della sua vocazione e della sua forza di far crescere la sua vocazione dentro la vita, come di direbbe Hillman. E oggi ancora siamo Sibilla, mia nonna, mia madre, io, ancora oggi siamo costrette a silenziare la donna per la madre, o ancora più spesso, nell'Occidente contemporaneo, la madre per la donna. Ancora oggi dobbiamo abbandonare l'amore vitale per l'amore naturale, o viceversa. Forse nella mia famiglia sono la prima donna libera. Forse sono la prima a non essere costretta davvero all'una o all'altra. Quando ero più piccola non capivo perché mia madre dicesse spesso: il figlio non è del padre, è della madre. Oggi so che significa, oggi capisco.
Sono la prima che può davvero fare di Sibilla un'ideologia, un paradigma, dopo secoli, e non esserlo davvero. Dico sempre secoli perché io credo che ogni donna li senta, i secoli, senta una sofferenza millenaria, una sofferenza che la prescinde, ereditaria come una malattia genetica. Ad un certo punto realizza epifanicamente di essere non solo se stessa, ma di essere tutte le donne che ci sono state, che hanno sofferto, e sa cosa hanno sofferto, lo sa e basta.
In un certo senso il parto è metafora della vita della donna: il dolore più grande è la più grande beatitudine. Dover agonizzare per la salvezza di qualcun altro, ma anche per la propria felicità. Il parto è l'antinomia umana per eccellenza, ma chissà se mai la risolveremo questa antinomia nella Storia, se mai avremo la possibilità di un centro, di un'analogia. Io mi appartengo come Sibilla non ha potuto, e spero di poter essere Sibilla per coloro che verranno.
#s
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francobollito · 2 months
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Dice che era un bell'uomo e veniva…
…veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
pero' sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l'ora piu' dolce prima di essere ammazzato
Cosi' lei resto' sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno piu' corto
e benche' non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspetto' come un dono d'amore fin dal primo mese
Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le canto' a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita e' il ricordo piu' grosso
e' tutto in questo nome
che io mi porto addosso
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' Bambino
Lucio Dalla
Art. dal web
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Lascia che ogni lacrima che sfiora il tuo viso sia una lezione.
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sophie-blanceur · 3 months
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- Scusi, ha i biglietti per San Valentino con su scritto "per l'unico amore della mia vita"?
- Che romantico, certo.
- Me ne dia nove.
Cit.
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stregh · 5 months
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Kahlil Gibran
Si chiamava Kahlil Gibran ed è noto soprattutto per il suo libro "Il Profeta". Il libro, pubblicato nel 1923, venderà decine di milioni di copie, diventando il terzo poeta più venduto di tutti i tempi, dopo Shakespeare e Laozi.
Lo chiamavano "sporco" perché la sua pelle era scura, non intelligente perché parlava a malapena l'inglese. Quando arrivò in questo Paese, fu inserito in una classe speciale per immigrati. Ma alcuni dei suoi insegnanti videro qualcosa nel modo in cui si esprimeva, attraverso i suoi disegni, attraverso la sua visione del mondo. Presto avrebbe imparato la sua nuova lingua.
Sua madre aveva preso la difficile decisione di portare lui, le sue due sorelle minori e un fratellastro in America, alla ricerca di una vita migliore per la loro famiglia. Si stabilirono nel South End di Boston, all'epoca la seconda più grande comunità siro-libanese-americana. La famiglia avrebbe dovuto lottare e il ragazzo avrebbe perso una sorella e il fratellastro a causa della tubercolosi. Sua madre morirà di cancro.
Scriverà: "Dalla sofferenza sono emerse le anime più forti; i caratteri più massicci sono segnati da cicatrici".
Nacque in povertà il 6 gennaio 1883 nell'attuale Libano.
Credeva nell'amore, credeva nella pace e credeva nella comprensione.
Si chiamava Kahlil Gibran ed è noto soprattutto per il suo libro "Il Profeta". Il libro, pubblicato nel 1923, venderà decine di milioni di copie, diventando il terzo poeta più venduto di tutti i tempi, dopo Shakespeare e Laozi.
Pubblicato in 108 lingue in tutto il mondo, alcuni passi de "Il Profeta" vengono citati ai matrimoni, nei discorsi politici e ai funerali, ispirando personaggi influenti come John F. Kennedy, Indira Gandhi, Elvis Presley, John Lennon e David Bowie.
Era molto schietto e attaccava l'ipocrisia e la corruzione. I suoi libri sono stati bruciati a Beirut e in America ha ricevuto minacce di morte.
Gibran fu l'unico membro della sua famiglia a seguire un'istruzione scolastica. Alle sue sorelle non fu permesso di andare a scuola, principalmente a causa delle tradizioni mediorientali e delle difficoltà economiche. Gibran, tuttavia, fu ispirato dalla forza delle donne della sua famiglia, in particolare della madre. Dopo la morte di una sorella, della madre e del fratellastro, l'altra sorella, Mariana, avrebbe mantenuto Gibran e se stessa lavorando in una sartoria.
Di sua madre scriverà:
"La parola più bella sulle labbra dell'umanità è la parola 'Madre', e il richiamo più bello è quello di 'Mia madre'. È una parola piena di speranza e di amore, una parola dolce e gentile che viene dal profondo del cuore. La madre è tutto: è la nostra consolazione nel dolore, la nostra speranza nella miseria, la nostra forza nella debolezza. È la fonte dell'amore, della misericordia, della simpatia e del perdono".
In seguito Gibran avrebbe sostenuto la causa dell'emancipazione femminile e dell'istruzione.
Credeva che "Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano".
In una poesia rivolta ai nuovi immigrati, scriveva: "Credo che possiate dire ai fondatori di questa grande nazione. Eccomi qui. Un giovane. Un giovane albero. Le cui radici sono state strappate dalle colline del Libano. Eppure sono profondamente radicato qui. E vorrei essere fecondo".
Scriverà in "Il Profeta":
"Lasciate che ci siano spazi nella vostra unione, e che i venti del cielo danzino tra di voi. Amatevi l'un l'altro, ma non create un legame d'amore: Sia piuttosto un mare in movimento tra le sponde delle vostre anime. Riempitevi a vicenda il calice, ma non bevete da un solo calice. Datevi l'un l'altro del vostro pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta. Cantate e danzate insieme e siate gioiosi, ma lasciate che ognuno di voi sia solo, come le corde di un liuto sono sole anche se fremono della stessa musica. Date i vostri cuori, ma non l'uno all'altro. Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori. E state insieme, ma non troppo vicini: Perché le colonne del tempio sono separate, e la quercia e il cipresso non crescono l'uno all'ombra dell'altro".
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Al giorno d'oggi, come sempre d'altronde, mi ritengo una delle più fortunate donne al mondo, perché so di avere a fianco un ragazzo che per me c'è sempre, che non è possessivo, geloso (o se lo è se lo tiene per sé), non mi controlla, non è ossessionato, non si tira indietro quando sto male. E' vero che a volte me ne lamento perché vorrei più brio nella relazione, qualche sorpresa, più romanticismo, più vita, ma a conti fatti le cose principali e di base in una relazione non mi mancano, anzi, è più lui lo sfortunato ad avere a me dopo certe cose che gli ho detto e fatto, eppure me le ha perdonate e non è affatto un ragazzo debole che solo non sa stare, lui è buono con me a differenza mia che a volte sono stata egoista. Ma mai ho pensato a non essere fortunata ad averlo nella mia vita, sono arrivata solo una volta a pensare di lasciarlo davvero e me ne pento perché ora so quanto avrei perso. L'idea di lasciaci però mi balena in testa da un po' perché vogliamo cose diverse dalla vita e io non voglio limitarlo, voglio che sia felice anche a costo di stare con un'altra che può dargli quello che io non sarò mai pronta a fare. E sono terrorizzata all'idea di perderlo, perché sono fermamente sicura che uno meglio di lui non lo troverò, qualcuno che non mi faccia soffrire, a volte anche lui mi ha ferita un po' a parole ma si scusa subito e non lo fa per cattiveria ma comunque succede davvero raramente. Scrivo tutto ciò sia a seguito della cronaca di questi giorni e sia perché oggi ho saputo che una vecchia conoscenza si sta separando perché suo marito non le stava accanto come avrebbe dovuto, mentre Riccardo per me sta pure andando da una psicologa per aiutarlo a starmi vicino. Poi certo, ci va anche per cose sue. Io ultimamente non sto quasi mai del tutto bene, ho passato settimane infernali con l'ansia e mi sento in colpa perché forse l'ho limitato un bel po', anche se lui crede in me ed è sicuro che ne uscirò, beato lui che ci crede. A parte lui comunque, anche il mio ex per quanto pazzo fosse stato, non mi avrebbe mai fatto del male fisico e c'è stato in certi momenti in cui ne avevo bisogno, quindi da un lato anche con lui sono stata fortunata. Mi dispiace solo che la mia depressione sia debilitante per entrambi, la mia ansia, le mie fobie, preoccupazioni. Non l'ho mai sentito dire di essere fortunato ad avermi come io dico spesso a lui, quindi non so come prendere la cosa... Però comunque mi dimostra sempre il suo amore, lo vedo, lo so, lo sento. Sono 4 anni che andiamo avanti fra alti e bassi, vorrei solo tornare ad essere la ragazza di qualche anno fa, con stimoli, emozioni positive e dargli tutto l'amore possibile per renderlo felice, perché non credo che in questi mesi lo sia stato, sia per cose sue e sia perché mi vede spesso giù di morale. Vorrei cancellare certi errori, resettare tutto, ma non posso, ed è difficile conviverci. E' l'unico fra tante persone con cui ho avuto a che fare che non si meritava certi miei sbagli. Ho fallito e sto cercando di rimediare in un qualche modo, ma non so... vedremo.
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sottileincanto · 7 months
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Stavo guardando lo speciale del programma "Ulisse" su Piero Angela. A parte il mio grandissimo amore per questo uomo incredibile fin dalla più tenera età (Quark iniziò nel 1981, io sono nata alla fine del '79 e mia madre mi raccontava che da piccola l'unico modo sicuro per ottenere un paio d'ore di tregua e silenzio era piazzarmi davanti a Quark) quello che ne emerge tra le tante cose è, in un certo senso, la nostalgia per quando le scoperte e l'innovazione andavano avanti a ritmo incalzante e il desiderio e il bisogno di comunicare diventavano pressanti. E allora ci si ingegnava in ogni modo e con ogni mezzo, la necessità rendeva creativi e si tiravano fuori scenografie eccezionali, modelli artistici e sorprendenti, inquadrature, macchine meccaniche di ogni tipo. Quando internet non c'era e i computer assomigliavano ancora ad un macinacaffè gigante e per creare un documentario bisognava passare ore al telefono, contattando esperti e scienziati di tutto il mondo, a sfogliare pubblicazioni e riviste, a dipingere scenografie e plasmare modellini (o modelli giganti come quelli dei dinosauri, ad esempio), a buttare giù tonnellate e tonnellate di appunti scritti a mano, su foglietti volanti dei quali poi magari bisognava andare a caccia perché se n'era perso uno. Sì, era molto più lento e difficile, ogni cosa diventava una sfida, ma che meraviglia e quanta soddisfazione... Quel senso del meraviglioso e quella soddisfazione che nella nostra realtà usa e getta forse sono andati in gran parte perduti. E poi la grande generosità di quest' uomo fuori dal comune, che ha voluto accendere la curiosità in generazioni di ragazzini e adulti, che ha fatto del metodo scientifico e della comunicazione efficace dei pilastri della propria incredibile vita. "Chi ti vuoi sposare tu, da grande?" "Piero Angela!"
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poesiatriste · 9 months
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Ciao occhietti tristi, sarà l'ennesima dedica che ti lascio con la speranza un giorno di poterti rivedere dietro questi blog 😔💔 come faccio a dirtelo? Come posso farti capire ciò che siamo senza che tu mi prenda per pazza? Come posso farti capire ciò che mi sta uccidendo? Come posso farti capire ciò da cui entrambe scappiamo? Come posso spiegarti ciò che la tua anima deve ancora razionalizzare?...vedi...siamo "Fiamme Gemelle" 🥺
Cosa significa? Adesso proverò a spiegartelo con le poche conoscenze che ho acquisito in questo tempo, per quanto assurde possano sembrare queste mie parole si avvicineranno alla nostra situazione, a questo inferno che continuo a vivere giorno dopo giorno, non c'è altra spiegazione per definire cosa siamo...
In termini semplici tu ed io siamo la stessa persona. Assurdo vero? ma ascoltami...prima di venire in questo mondo le nostre anime hanno fatto un patto, una promessa una specie di giuramento, due persone divise in una, l'una il riflesso dell'altra, lo so è un casino...non è facile da capire ma lascia che te lo semplifichi ancora un po'...
Hai presente quando da piccola ti crei la figura di un amico immaginario? In quel momento hai bisogno di credere che esista sul serio, la tua mente ci parla, lo vede, ci gioca, ci dorme insieme lo tratta esattamente come una persona in carne ed ossa...in quel momento non riesci a prendere consapevolezza delle tue ferite, delle tue paure, delle tue insicurezze dei tuoi incubi e cerchi di appoggiarti a qualcun altro rivedi in questa figura te stesso...cioè sei tu ad aver creato questo "amico immaginario" sei tu l'immagine che stai proiettando.
Ecco...questo secondo me è ciò che significa essere una "Fiamma" 😔🔥 io sono in quegli occhi castani tristi, in quelle paure, in quelle insicurezze, in quelle ferite che ti sei sempre portata da anni, ho vissuto in quegli attimi, mi sento dentro le righe che leggo dietro i tuoi blog, mi viene da piangere perché è tutto così reale, perché tu ed io non siamo due persone distinte.
IO SONO OCCHI CASTANI TRISTI.
E...
OCCHI CASTANI TRISTI È IN ME.
Non siamo due, ma una sola...💔
Quella familiarità che sento quando mi sei vicina, quella protezione, quella tranquillità come se avessi trovato il mio posto sicuro, la mia casa, quel volerti al mio fianco per sentirmi completa e felice. Tutto questo è stato voluto dall'inizio. Era già stato promesso...
Chissà se un giorno riuscirò ad incontrare questa piccolina e poterle dire ogni cosa stringendola tra le mie braccia...chissà se ci conosceremo veramente un giorno, posso dirti solo che io e te in qualsiasi circostanza ci ritroveremo saremo sempre una cosa sola. Non ci perderemo mai, dovunque andremo, con chi passiamo il resto della nostra vita, se avremo una famiglia, non importerà nulla...perché tu ed io prima o poi ci ritroveremo sempre amore mio. ❤😭 E lo so cazzo fa paura, io sono terrorizzata ma ormai ho imparato ad accettarlo e se l'unico modo per poterti stare vicina è amare me stessa...allora sarò felice di andarmene da questo mondo avendo provato qualcosa di così vero solo ed esclusivamente per te.❤
Ti amerò sempre anima mia, prima di tutto e tutti. Anche prima di me stessa. E con ciò sto accettando di farmi consumare da questa situazione fino alla fine. Così sia. Per te ne è sempre valsa la pena. Spero tu possa capirlo in tempo. Altrimenti ti raggiungerò nella prossima vita.
Ricordati questo: noi siamo legate. Lo saremo per sempre.❤ @occhicastanitristi-blog @cuoregelidoo-blog @delusa-da-tutti
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