Tumgik
#tutti o quasi
frammenti--di--cuore · 9 months
Text
i gesti davvero importanti sono quelli piccoli ma costanti, quel tipo di gesti che è in grado di vedere solo chi ti è davvero vicino. Le grandi cose è in grado di notarle chiunque.
zoe, riflessiva today
149 notes · View notes
deathshallbenomore · 11 months
Text
.
16 notes · View notes
heresiae · 1 year
Text
ma lo sapete quanto è difficile trovare singoli componenti elettronici a Torino?
una ricerca su google a riguardo per l'80% delle volte porta a negozi di telefonia. TELEFONIA.
e il negozio di elettronica che avevo trovato che effettivamente vende singoli componenti? diversi non li aveva. parliamo di led a diode, non motorini elettrici e i loro montanti (che poi ho scoperto che un blocca tubo va benissimo. inciso, trovare SOLO i motorini è quasi impossibile, ti danno anche le ruote. che poi non è andata male dato che le usate al posto di quelle in dotazione su una macchina programmabile e funzionano meglio). aveva anche finito le resistenze 1k (ho soperto che l'omega significa Ohm e la k è il kilo, ovviamente. cosa significhino nel concreto ancora non lo so, ma finché riesco a distinguere il simbolo della resistenza e il loro valore su disegno di tracciato, va tutto bene. poi mi hanno detto che le 1.2k vanno bene uguale per le luci, quindi ora sono molto confusa).
domani sera andrò in un altro non troppo distante dal lavoro, perché il resto l'ho comprato online (un pulsante momentaneo in metallo me lo voleva far pagare 9 euro l'uno e io con 10€ ne ho comprati tre da 19mm, con 7€ sei da 12mm). anche gli interruttori tondi non li aveva se non in rosso e nero e non è che mi metto a dipingerli (e online te li vendono solo in bulk. speravo di poter evitare).
ovvio che non voglio comprare online i led a diode, me ne danno 200. io ne ho bisogno 9. solo che è un led a cambio colore automatico quindi potrei dovermi attaccare al cazzo a na certa.
ero entrata con una lista per una decina di cose e ne ho comprate tipo 4. non mi ricordo che mio padre facesse così tanta fatica, ma in effetti lui non ha mai cercato di costruire busy box da instructables cercando di convertire tutto (misure, disegno, materiali) dall'americano all'italiano (con gli interruttori è stato... interessante xD).
(e cmq col piffero che uso tutto quel fil di ferro e colla a caldo per fissare le cose. si faranno per bene, con viti, dadi - i pulsanti hanno tutti i loro dadi, why did he glue them?!? - e filo come si deve. tranne le lampadine. che, tra l'altro, non ha usato ferma cavi, sono ferma tubi anche quelli. ingegnoso però. si, ho trovato TUTTO. tranne i led multicolore...).
(ah, se volete farlo, sappiate che le misure del taglio laser son tutte da rifare. appena ho convertito la visualizzazione da pixel a cm praticamente era tutto ristretto di un 10-20% rispetto alle misure attuali. riposizionare i buchi per il motorino è stato simpatico! anche perché Inkscape, a differenza di tutti i programmi di design che ho usato, non ti da la distanza tra un oggetto e l'altro semplicemente alla selezione e comando da tastiera... malnati. la prossima volta ci provo con figma, vediamo come va...).
16 notes · View notes
j-ellyfish · 7 months
Text
Questa è proprio una pet-peeve, ma quanto mi manca la prima voce di Meowth :(
Comunque la battuta di Meowth sul fatto che Jessie non è brava a cucinare, sostituita da lui che guarda la padella vuota e dice "senza qualcosa dentro, una padella è solo un inutile pezzo di metallo! uwu" è l'esempio principe del perché TPCi dovrebbe smetterla di rompere così tanto le palle sugli adattamenti.
Un minimo di libertà creativa devi pur darla, è normale che la stessa identica battuta possa risultare più o meno divertente a seconda della cultura di partenza di chi guarda. Magari in giapponese faceva pure ridere per qualche assonanza o gioco di parole, ma se adatti tutto quasi 1:1 perdi lo humor originale senza neanche poter arricchire la battuta con qualcosa di più vicino alla cultura delle persone a cui il doppiaggio è rivolto. Dio santo, questo non è adattare, questo è rendere i dialoghi scialbi e noiosi per un mero capriccio da mania del controllo di TPCi.
E lo dico da persona che ritiene assolutamente che un adattamento debba essere il più vicino possibile alla versione originale (vedasi il mio malcelato odio per quello che FunAnimation ha fatto ad Hetalia), ma quest'operazione va fatta con cognizione di causa, e che cavolo.
0 notes
phjlavtia · 1 year
Text
guardando m*re fuori 3 perché alla fine nel bene o nel male se la vedono tutti e voglio entrare nelle conversazioni e sentirmi parte di una comunità anche se non è vero ma certi personaggi m stann pop ngopp o cazz nun i pozz vré. poi vabbuo non parliamo della recitazione certe volte sembra la recita di quinta elementare
0 notes
falcemartello · 2 months
Text
Tumblr media
Siamo a fine febbraio.
La stagione influenzale è praticamente finita.
Non si è vaccinato quasi nessuno, neanche i fragili, né contro il covid, né contro l'influenza o altri germi.
Però non siamo tutti morti, le terapie intensive non sono scoppiate e si vive normalmente.
I dati statistici suddivisi per stato vaccinale vengono nascosti o non raccolti.
Ma in questi anni ho sentito di pochi non vaccinati morti di covid e di molti vaccinati morti di malori improvvisi o tumori aggressivi.
Ne deduco che le nostre virostar sono ciarlatani. E i politici che hanno voluto la vaccinazione forzata o idioti o corrotti.
E dei c.d. "organi di garanzia", che avrebbero dovuto tutelare le libertà costituzionali, parleranno i libri di storia.
(Massimo Montanari)
176 notes · View notes
ilmi0-labirint0 · 4 months
Text
POST IN PROGRESS
AbouT @rajavomwaldesrand che oGGi si chiama @ayimalyam .
E cioè a proposito di persone che parlano, straparlano e sparlano di .ME.
Sono stanca... molto stanca ... Should I Stay or Should I Go . ? .
ll lavorìo incessante e certosino di-----------------------------------> @rajavomwaldesrand aka @ayimalyam è andato a buon fine (?) Beh..............Persone che mi defollowano....... Altre che mi bloccano...... altre ancora che scompaiono dal mio blog per APPARIRE miracolosamente sul suo.....
Chi mi segue, mi mette like o mi reblogga, bene, con certezza AVETE VINTO O VINCERETE @rajavomvandesrland aka @ayimalyam, con la sua VAGONATA di like... COMPLIMENTONI!
Ora, passando a cose più serie, quando ho avuto qualcosa da dire io l'ho scritta forte e chiaro qui, sul mio blog, pubblicamente... e @rajavomwaldesrand lo ha anche graziosamente ripubblicato sulla sua pagina con dei .copia e incolla di poliziesca natura........ con commenti ALTISONANTI e noiosi ... con citazioni da scuola media. Una sola cosa voglio precisare: ho accusato questa persona di essere un FAKE.. .PURTROPPO non lo è. Esiste e mi tiene il fiato sul collo........... Ma prima di ANDARE ]o NON andare[ ViA vorrei raccontare una-------------------------------------------------------------------------------> storia anche se so che qua, perAriA, nessuno legge nulla per una strana forma di aLLerGia alla PAROLA e perché tutti se ne fottono di tutti, TUTTI.
PREMESSA
@ilmi0-labirint0 arriva dopo tanti altri miei blog esistiti su tumblr a singhiozzo, dal.... dal.... 2017 credo, forse anche un pò prima, e il 2023. .. . Ci sono persone qui, che mi conoscono da una vita! .
Chiedo scusa per la rottura di palle a cui vi sottopongo MA date le cose BRUTTARELLE che vengono scritte su di me, condite da minacce e bugie, voglio raccontarvi una--------------------------------------------------------------->Storia
C'era una volta, una persona che amava tanto scarabocchiare su di me, elaborando accuse di una violenza inaudita. Tal persona cominciò a seguirmi da subito, appena ricomparsi su tumblr, nel novembre 2022. Contestualmente, questa persona, mi 'disse' delle parole IPERLUSINGHIERE: si ricordava dei miei vecchi BLOG "belli e unici", e mi fece tanti tanti complimenti, sulle MIE pubblicazioni e sul mio bLU.. . Fu molto molto gentile, insomma.. .
Mi parlò di quanto si sentisse vicina a me E ispirata da me (mi parve una persona un po' esaltata) .. . e talvolta i suoi commenti erano pubblici.. Ma io vi sto raccantando soltanto una------------------------------------------------------->Storia
Premetto che, quando cominciai a seguirla anche io, potetti verificare quanto diverso dal mio fosse il suo BLOG…….. praticamente solo COLORI, talvolta molto accesi, raramente il blu, quasi nulla in biancoEnero .. . Riguardo allo stile poi…………..beh….per fare un esempio, ricordo un POST con fogliami vari in arancio con su scritto BENVENUTO AUTUNNO .. . …………… Insomma nonProprio il mio genere.
Poi, piano piano, il cambiamento……fino ad una sorta d'IDENTIFICAZIONE …….
Stesso stile, spesso, troppo spesso stessi post che io vado a pescare nei vari blog soprattutto nei vecchi archivi che sono difficili da reperire CASUALMENTE, per coincidenZa; e ancora stesse fonti, le mie INUSUALI e poco praticate; stessi follower RIGOROSAMENTE e APERTAMENTE presi dal mio blog. ….
Ed arriviamo alla fine della mia --------------------------------------------------------------------------->Storia
Cominciai ad INNERVOSIRMI, così le 'parlai. Le chiesi cortesemente spiegazioni. La persona in questione, farfugliò qualcosa sulla normalità della nostra somiglianza dovuta agli stessi gusti(?) e stessi followers .. . E certo! Continua a farlo anche ora, non gliene scappa uno! .
Poi mi assicurò .ADDIRITTURA. di non andare MAI a guardare il mio archivio per evitare fenomeni di TRANSFER (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) ............ ....... BENE! No, MALE! ... Tutto continuò come prima ....... Io smisi di seguirla..... poi la bloccai..... Poi mi bloccò.....Poi le comunicazioni a distanza da entrambe le parti.. . Poi si è cancellata per poi ritornare sotto altro nome..................
@rajavomvandersland aka @ayimalyam continua a fare le porcate di sempre. Pubblico quaggiù un link esemplificativo della BRUTTEZZA di questa persona .. . ) apritelo! (
TANT'E' !!!!!!!!!!!!!!
......................................... .LU.
Tumblr media
N*K| Paris Texas | Wim Wenders . #JeDanSe . daVVerO! E' la mia professione ......................... .. . [Gif rubato a @unaquieteapparente]
“Lasciate leggere e lasciate danzare; questi due divertimenti non potranno mai fare del male al mondo”. | Voltaire
........LA BELLEZZA.. . è per me un luoGo di ELEZIONE.........
P.S. Mi scuso con gli eventuali lettori per qualche espressione colorita........... .. .Io amo il Turpiloquio quanto il Bell'Eloquio.
143 notes · View notes
angelap3 · 5 days
Text
Tumblr media
“A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse:
«Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?».
Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia.
Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista»."
Marcello Mastroianni
Marcello in 8½ di Fellini
83 notes · View notes
crosmataditele · 5 months
Text
Ciao a tutti, mi servono dei consigli, in settimana dovrei salire su a Milano insieme ai miei genitori, devo far ricoverare mio papà, non so ancora per quanto tempo dobbiamo rimare su, devono fare tutti gli esami strumentali che ci consentiranno di dare un nome e cognome al k pancreatico che ha. Voi avete strutture da consigliarmi, in convenzione o meno, a prezzi decenti, intorno all’ospedale San Donato? Considerando che siamo quasi a Natale, ci vorrebbe un miracolo, soprattutto per mio Papà.
Grazie
169 notes · View notes
et3rnauta · 2 months
Text
Se avete cinque minuti, leggete fino alla fine questo articolo. Astutillo Malgioglio, per gli amici Tito, era il portiere di riserva dell’Inter di Trapattoni, quella dello scudetto dei record. Nel 1987 lo andai ad intervistare per Il Giorno, il quotidiano per cui allora lavoravo, a Piacenza. Avevo saputo che Malgioglio, allora 29enne, aveva aperto vicino a casa una palestra per la rieducazione motoria dei bambini cerebrolesi; aveva chiamato la struttura ERA 77 (acronimo di Elena, il nome della figlia nata appunto nel 1977, di Raffaella, la moglie, e di Astutillo) e coadiuvato dalla moglie prestava questo servizio gratuitamente mettendo a disposizione tutto il suo tempo libero. Per questa intervista vinsi un premio a Como, che mi venne consegnato da Pierluigi Marzorati, il campione della Pallacanestro Cantù, somma che girai immediatamente all’Unicef. Malgioglio mi raccontò cose bellissime e bruttissime. Cose vere. Mi raccontò che stava facendo tutto questo da 7-8 anni ma a fari spenti, quasi in incognito: perché non era buona cosa, per come andavano le cose nel mondo del pallone, che un calciatore professionista si distraesse con pensieri (o attività) inutili o bizzarre come, appunto, aiutare il prossimo. A meno di non incontrare sulla propria strada due persone come Nils Liedholm e Sven Goran Eriksson, come capitò a Tito nei due anni alla Roma dall’83 all’85, che convinsero Dino Viola a mettere a disposizione di Malgioglio, nel tempo libero, la palestra di Trigoria, per permettergli di fare anche a Roma quel che aveva cominciato a fare a Piacenza. Mi raccontò che l’Associazione Calciatori, sul suo giornale, aveva aperto una sottoscrizione tra tutti gli iscritti (gli oltre mille calciatori di serie A, serie B, serie C1 e serie C2) per raccogliere fondi a favore dell’attività di Tito; e che alla fine il ricavato era stato di 700 mila lire, che con un certo imbarazzo l’AIC aveva provveduto a fargli avere. Mi raccontò, soprattutto, che un giorno alla Pinetina Jurgen Klinsmann lo aveva avvicinato e gli aveva chiesto come mai finiti gli allenamenti lo vedesse andarsene, sempre, così di fretta a Piacenza. Tito gli aveva spiegato il perché e Klinsmann gli aveva detto: domani vengo con te, voglio vedere con i miei occhi quello che fai. Klinsmann mantenne la promessa. Salì sul maggiolino scassato di Malgioglio, andò con lui a Piacenza, passo l’intero pomeriggio a guardare Tito assistere i bambini cerebrolesi. Poi, prima di risalire sul maggiolino per farsi riportare a Milano, sfilò di tasca il libretto degli assegni e senza dire una parola scrisse 70 milioni (settanta milioni), staccò l’assegno e lo consegnò al compagno. Aveva gli occhi lucidi. Come quelli di Malgioglio". [Paolo Ziliani da Il Fatto Quotidiano]
86 notes · View notes
deathshallbenomore · 1 year
Text
giulia ‘maestra nell’arte del “cazzo mene è giallo attraverAH NO CAZZO CAZZO È ROSSO CORRI SE NON VUOI MORIRE” che insomma immagino sia il main goal di ogni giorno, indicativamente’ deathshallbenomore
7 notes · View notes
abr · 5 months
Text
"L’Oceano Artico si sta scaldando, gli iceberg stanno scomparendo e in alcuni punti l’acqua è diventata troppo calda per le foche. Le informazioni che arrivano dai pescatori, dai cacciatori di foche e dagli esploratori indicano tutti che è in atto un cambiamento radicale del clima e si stanno raggiungendo temperature mai viste nella zona artica. Le spedizioni esplorative riferiscono che il terreno è quasi privo di ghiaccio fino a 81 gradi a nord.
Si prevede che entro pochi anni lo scioglimento dei ghiacci alzerà il livello dei mari rendendo inagibile la maggior parte delle città costiere".
Washington Post, 2 novembre 1922.
Le fakenews non sono un problema attuale.
via https://twitter.com/MicheleGuetta/status/1735221061178855705
Il ghiaccio galleggiante si scioglie e il mare si alza: l'ignoranza che fa rivoltare Archimede nella tomba.
Fake come "artefatto": si tratta di banale credulità popolare - che bada, non dipende dal titolo di studio ma dall'attitudine più o meno sottomessa ubbidiente. Arriva il marinaio di turno che la spara grossa, evvai che pubblichiamo - sempre cmq. coerente con quel che i boccalones desiderano sentirsi dire. Nulla mai di nuovo sotto il sole, che barba che noia.
95 notes · View notes
raffaeleitlodeo · 4 months
Text
A partire dal primo giugno del 2024, più di settemila persone con gravissima disabilità che vivono in Lombardia vedranno diminuire da 650 a 400 euro mensili l'assegno che ricevono come contributo per l’assistenza domiciliare. Mentre chi vive in una condizione di dipendenza vitale da macchinari (per esempio coma, stato vegetativo o tracheotomia) vedrà ridursi il contributo da 900 a 700 euro al mese. E voi direte, "ma come è mai possibile una cosa del genere? Voi all'opposizione, che ci state a fare? Non avete protestato, durante il dibattito sul bilancio?" Bene, cari. Sapete com'è andata? Che in quaranta ore di discussione fatte fino al 20 dicembre di questi tagli non si è parlato. Anzi hanno passato il tempo a dirci quanto fosse importante mantenere gli investimenti su categorie così fragili. E quindi? E quindi la Giunta Fontana, fra Natale e Capodanno, quando l'attenzione dei media è calata, vertiginosamente, si è ritrovata e all’unanimità ha partorito una delibera contenente questi tagli. Lontano dall'aula consigliare. Una porcata inaudita. Per la gravità dei tagli che entra sulla carne viva di tutti quei caregivers familiari che quotidianamente, tra mille sacrifici, si occupano di stare vicino alle persone con disabilità. Per la modalità. Quasi di nascosto. Quasi contando che nessuno se ne accorgesse, lontano dal luogo istituzionale dove rendere conto di una decisione del genere. In campagna elettorale, quanta gente mi disse "ma io non voto, tanto siete tutti uguali". Come no. Luca Paldini - Pagina, Facebook
82 notes · View notes
kon-igi · 3 months
Text
UNA VOLTA HO SCRITTO DUE COSE
Non importa quali e dove.
La prima la scrissi tanti anni fa - tredici - e a mia discolpa posso dire che ero un individuo profondamente diverso, più rabbioso e ipergiudicante, ma di fatto questa cosa scatenò tutta una serie di reazioni nei confronti di una persona che fu costretta a sparire per il pubblico lubidrio.
Io ero già 'famoso' - le virgolette vi dicono quanta compassione mi faccio solo a usarlo, questo aggettivo - e questa persona una perfetta sconosciuta che, non si era forse comportata in modo simpatico ma lo squilibrio tra la mia capacità di insultarla - e soprattutto farla insultare - e la sua capacità di difendersi era ENORME.
Tre anni fa, quasi quattro, invece, in pieno Covid decisi di affrontare l'argomento pandemia e vaccino su una pagina FB creata all'uopo e lì potei toccare con mano lo squilibrio tra me e loro... nel senso che di sicuro io ero più competente ma loro erano di più e quindi mi ritrovai, fisicamente, a non riuscire più nemmeno a rispondere o interagire perché gli insulti, le accuse e gli auguri di morte erano così variegati e numerosi che cominciai a provare sconforto e, a tratti, amarezza.
Sia 13 anni fa come 3 anni fa l'errore fu tutto mio, nel senso che mi illusi di avere una verità più vera di quella di altri e che alla fine questa verità avrebbe prevalso.
Verità...
La stessa parola che hanno usato Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli, per amor di ricerca della quale hanno massacrato mediaticamente una poveraccia che voleva fare pubblicità al suo locale con una recensione gay friendly farlocca e che poi s'è ammazzata per la disperazione.
Una cosa la voglio dire, a voi tutti, me 'famoso' compreso...
Non siamo così importanti.
Io sono un cinquantenne sovrappeso che guadagna 1300 euro al mese e si sveglia urlando nel mezzo della notte. Nei prossimi vent'anni probabilmente mi verrà un tumore o un accidente cerebrovascolare e prego già da ora Crom di farmi schiattare alla svelta per non diventare un doloroso peso per le persone che amo. Magari un giorno vi chiederete perché non posto più e qualcuno vi dirà che sono morto dilaniato tra le lamiere della mia macchina dopo esser volato giù da un monte.
Dove sarà tutta la mia 'importanza' e a che cosa sarà servita?
Quindi, per cortesia, non parlatemi di 'ricerca della verità' quando non siete altro che dei miserevoli strisciaschermo con due o tremila follower che usano il pollice opponibile giusto per afferrarsi le caccole in fondo al naso.
Giornalismo di inchiesta e ricerca della verità... Mauro de Mauro e Heidegger si stanno rigirando così tanto nella tomba da aver perforato la crosta terrestre e io a quegli ignobili individui vorrei dire una cosa, consapevole che lo squilibrio di potere tra me e loro è così grande da non temere che abbiano a soffrirne.
Il giornalismo di inchiesta e la ricerca della verità si fanno per denunciare grandi ingiustizie e schierarsi dalla parte delle vittime, mentre voi siete solo frignanti individui meschini che neghereste di aver rubato la marmellata pure se vi colasse dalle orecchie.
Se per le masse siete quel tipo di eroi, allora ricordate di tenere sempre il passo e di non cedere mai perché la vostra gente ha coltelli, forchette e tanta fame... ed è un attimo che il prossimo pasto diventiate voi.
74 notes · View notes
godisacutedemon2 · 4 months
Text
Varcò la soglia di quel bar coi capelli legati e la mano sventolante vicino al viso: faceva caldo, troppo caldo, nonostante fossero appena le 8 di mattina. Le goccioline che le partivano dalla fronte scendevano giù lungo tutto il viso arrivando alla bocca rimpolpata da quel suo lipgloss appiccicoso che usava sempre. Il locale era pieno, le voci erano alte, tutti di fretta ma non troppo: va bene andare a lavoro, sì, ma con calma, ce n'è di tempo per lavorare, ma per esser felici e spensierati ce n'è troppo poco. Si avvicinò al bancone, a servirla c'era un bel giovane sorridente. «Non ti ho mai vista qui, sei nuova?» il sorriso si fece ancora più ampio, ma come risposta ricevette il sopracciglio inarcato e indispettito di lei. «Buongiorno, innanzitutto» rimbobò. Erano già due mesi che era lì, ma ancora non si era abituata a quella confidenza che chiunque si prendeva. Sapeva non fosse cattiveria, ma un po' l'infastidiva. Tutti conoscevano tutti e lei, a sentirsi dire sempre la stessa frase, si sentiva un po' un pesce fuor d'acqua. «Sì, sono nuova. Ma ricordate tutti coloro che passano o è proprio un vostro modo di approcciare?» continuò quindi lei. Il giovane si passò la mano tra i capelli lisci che gli cadevano sulla fronte «signorina, non mi permetterei mai di approcciarvi... O almeno, mi correggo, non così» rise, era bello. «Scusatemi se mi sono permesso o se vi ho dato fastidio... Diciamo che qui ci conosciamo tutti» botta secca «o comunque, più o meno mi ricordo chi passa, un viso così bello lo ricorderei». Le lusinghe erano tante, ma la pazienza la stava proprio perdendo. «Sì, capito, capito. Mi può portare un caffè, per favore?» «sì, certo, permettetemi di presentarmi almeno, io son-...» dei passi lenti dietro di lei la interruppero «Antò, e falla finita! Ti vuoi sbrigare? Non è cosa, non lo vedi? Portagli 'sto caffè e muoviti, glielo offro io alla signorina». La situazione stava degenerando, la ragazza in viso era ormai paonazza e non di certo per il caldo. «Scusatemi tutti, il caffè me lo pago da sola! Posso solo e solamente averlo?! Si sta facendo tardi, non pensavo che qui fosse un delirio anche prendere un caffè!» per un attimo calò il silenzio che non c'era mai stato, nella mente di lei passò un vento di leggerezza e sollievo, senza rendersi conto che, con quell'affermazione, si era di nuovo sentita come tutto ciò che non voleva sentirsi: un pesce fuor d'acqua. «Scusatemi» bofonchiò, poi di nuovo «potrei avere gentilmente un caffè? Grazie. Mi andrò a sedere al tavolo» il barista la guardò, un po' dispiaciuto «signorì, se permettete, cappuccino e cornetto, offre la casa. Sentitevi un po' a casa, vi farebbe bene» e si dileguò. Non disse nulla e si trascinò verso il tavolino, non poteva combatterli: erano tutti pieni di vita lì in quel posto. Che alla fine, un po' di gioia dopo anni di sofferenze, non sarebbe poi mica guastata.
Si sedette lì, ad un tavolino accanto ad un immenso finestrone: da lì si vedeva il mare, mozzafiato. Si guardò intorno. Il viavai di gente era irrefrenabile e la mole di lavoro assurda, ma la cosa più bella di quel posto è che nonostante le richieste più assurde dei clienti, venivano accolti tutti con il sorriso più caloroso del mondo.
Sorseggiava il suo cappuccino, lasciando vagare il suo sguardo di tanto in tanto, fin quando non si fermarono inchiodati su quello di un altro. Nell'angolo, in fondo, c'era un ragazzo. Gli occhi scuri tempesta bloccati nei suoi ciel sereno. I capelli un po' arricciati gli scappavano qua e là dalla capigliatura indefinita che portava. Un ricordo è come un sogno lucido, che però puoi toccare, sentire, annusare, vivere ad occhi aperti, vivere senza dormire. In quell'angolo di stanza, c'era lui. I battiti partirono all'impazzata all'unisono, nel bar non c'era più nessuno, solo loro. So potevano quasi toccare co mano, nonostante la distanza a separarli, le loro mani accarezzavano i rispettivi visi come a gridare “sei vera? Sei vero?”. Un impeto di emozioni, un vulcano in eruzione, la pioggia sul viso, il vento che porta il treno che sfreccia, il pianto di un bambino, la risata di un ragazzo. «Signorì, tutto apposto?» il tempo di sbattere le palpebre: lui non c'era più «sì, sì... Pensavo di aver visto qualcuno di mia conoscenza».
77 notes · View notes
molecoledigiorni · 4 months
Text
"Matteo Salvini pronuncerà una frase riflessiva.
Assistito dal personale medico per soccorerlo dopo uno sforzo che potrebbe essere fatale.
Porterà anche un mazzo di fiori sul bordo del Mediterraneo e lo lancerà in mare in memoria degli annegati, ma lo farà privatamente, senza che nessuno lo sappia, come suo gesto personale, perché nessuno possa fare speculazioni politiche.
Giorgia Meloni dichiarerà che, essendo donna, bisogna chiamarla la presidente, non più il presidente, perché la grammatica è un valore importante quanto Dio, Patria e Famiglia.
Sui social diventerà virale l’algoritmo 'grazie/prego', che cancella automaticamente tutti i post poco gentili.
Moltissimi italiani, quasi tutti, andranno a votare alle europee, perché si renderanno conto che chi non vota perde ogni diritto, per primo quello di lamentarsi.
L’uso dello smartphone camminando per strada, o guidando, diminuirà drasticamente. Non solo in seguito alla inevitabile moria di pedoni che attraversano guardando lo smartphone, investiti da automobilisti che non li vedono perché stanno facendo la stessa cosa. Ma perché i superstiti capiranno finalmente che per accorgersi che gli altri esistono, è necessario guardarli."
- Michele Serra
113 notes · View notes