Tumgik
#Daunia
gregor-samsung · 1 year
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“ Sulla porta d’ingresso – tornando a casa dai miei soliti giri - una voce assorta mi ha sorpresa, con le chiavi a mezz’aria, e ha sussurrato parole che si sono propagate dentro me. Quando ogni parte del mio corpo ha ripetuto la sua eco, la voce ha detto: “Il futuro! Da quanto tempo sei senza futuro?” e la potenza di questa domanda si è abbattuta su di me come una bufera. Sono rimasta senza fiato, percorsa da brividi che conosco e che – irradiandosi dalle ossa – giungono fino alla radice dolente dei capelli. Impallidisco, mentre il cuore accelera il suo ritmo e mescola colpi duri e sonori a fremiti veloci e vuoti, come il battito di un’ala. Cos’è mai questo attimo che giunge sconosciuto un attimo dopo il pensiero, e che si sposta all’infinito modellando le mie paure? Esso mi attanaglia nella sua ansia incomprensibile, e le forze non bastano per percorrerlo tutto, come un lungo tunnel buio dove non si vede l’uscita. Il futuro non è la morte, poiché questa non ha bisogno di assensi per compiersi; il futuro, invece, è questo tempo incompiuto che ci aspetta, inesorabilmente simile a noi: a ciò che siamo stati, e a quello che non saremo. Esso scava le rughe che lo specchio rimanda, ed è minaccioso e potente; allo stesso modo non cessa mai di esercitare il suo richiamo e ci sfida con promesse e lusinghe, o ci minaccia col suo terrore incalcolabile. Io non ho alcuna intimità con il mio futuro, che mi coglie eternamente impreparata; i “domani” di cui è fatto scavano dentro me un vortice di vuoto: come un abisso sul quale mi affaccio e che mi risucchia nella sua vertigine. Se ripenso alla mia vita, è stato sempre così; seppure le forme che ha assunto nella coscienza sono sembrate all’apparenza diverse, e perfino opposte. Per un certo tempo, nella giovinezza soprattutto, ho bruciato del fuoco che l’avvenire sconosciuto accende negli animi ingenui. Allora mi sembrava che il futuro fosse un pianeta imperscrutabile e che vi si potesse giungere solamente per malia o a opera di un sortilegio. Se piangevo, se i giorni mi venivano incontro dolorosi o inutili; se mi sembrava che non ci fosse niente ad attendermi lungo la strada, il futuro sfavillava dinanzi a me come un sole o come un disco volante. Esso era imponderabile nelle sue scelte e nella necessità di un arbitrio assoluto che assecondava misteriosi percorsi, slegati da ogni altra umana ragione. Dunque, avrebbe potuto accadere che una stella particolarmente benevola mi guidasse per suo piacere e che – sulla scia luminosa di un privilegio senza spiegazioni – quando fossi giunta nel punto e nel luogo del futuro, si sarebbero svelate bellezze, riservate a me sola. Adesso che l’inconoscibilità del mio avvenire mi atterrisce con lo spauracchio dei suoi inganni e devo compiere ogni sforzo per serrare le porte ai suoi richiami, la mia unica salvezza è un luogo dove ogni futuro si è già compiuto. Così torno al passato, e incontro la fanciulla che fui; la seguo mentre serba nel cuore la vanità immancabile di un amore eterno. “
Mariateresa Di Lascia, Passaggio in ombra, Feltrinelli (collana I Narratori), 1995¹; pp. 209-210.
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lanternlightersblog · 2 years
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#Repost @sitkinanatalia • • • • • • San Marco la Catola #sanmarcolacatola #provinciadifoggia #daunia #montidauni #Puglia #Apulia #capitanatapuglia #italy🇮🇹 #italiasud #borghiautenticiditalia #borghipiubelliditalia #borghipugliesi #viaggiareinpuglia #apulianphotographer #apuliantravels #apuliancountryside #oldtownphotography #oldstreetphotography #oldbuildingsphotography #italianspring #townscapes #townviews #townphotography #streetphotography #peraphotogallery #spicollective #collectivestreetphotography #streetphotographyworldwide #lanternlighter https://www.instagram.com/p/CdAmjdqsX1v/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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page-2-ids · 1 year
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Somnockia: A gender related to the passage of time, dreamy colors, foggy weather, decades worth of leather-bound journals filled with cursive writing, massive dark academia-ish libraries, aging, feeling your life slipping through your fingers, knowledge that only comes from living, funerals, graves, crumbling headstones, and melancholy. It could also be related to the Aerosmith song Dream On and the Guns N’ Roses cover of Knockin’ On Heaven’s Door. Some also may experience this gender through a Saudania lense/as a Saudania gender, though that won’t apply to all users.
Some lyrics that describe the theme of this gender, and that it may be related to though it doesn’t have to be, are:
“The past is gone || It went by like dusk to dawn”
“I know nobody knows || Where it comes and where it goes”
“Half my life’s in book’s written pages || Lived and learned from fools and from sages”
“Maybe tomorrow the good lord will take you away”
“Mama, take this badge from me || I can’t use it anymore || It’s gettin’ dark, too dark to see”
“That cold black cloud is comin’ down”
“Feels like I’m knockin’ on heaven’s door”
The name comes from a mix of Som(n) from somnium or somnus (the latin words for dream and sleep respectively), (n)ock from Knockin’, and ia from Dreamiagender or Saudania
The colors are inspired by my associations with the vibe of this term
This was for the third day of my coining event! Prompt: Dream On (Aerosmith) // Knockin’ On Heaven’s Door (any version)
Suggested Names and Pronouns 🔽🔽🔽
Pronouns: (just a heads up, my dark academia pronouns aren’t part of this suggestion - as much as I like those, this doesn’t feel like it has enough of a focus on it to justify that)
A/Aven/Aver/Avers/Avenself
Cur/Cursive/Cursive/Cursives/Cursiveself
Curs/Cursive/Cursive/Cursives/Cursiveself
Curse/Cursive/Cursive/Cursives/Cursiveself
Cursi/Cursive/Cursive/Cursives/Cursiveself
Cursiv/Cursive/Cursive/Cursives/Cursiveself
Cursiv/Cursive/Cursives/Cursives/Cursiveself
Cursive/Cursive/Cursive/Cursives/Cursiveself
Cursive/Cursive/Cursives/Cursives/Cursiveself
Daw/Dawn/Dawns/Dawns/Dawnself
Dawn/Dawn/Dawns/Dawns/Dawnself
De/Decade/Decades/Decades/Decadeself
Dec/Decade/Decades/Decades/Decadeself
Deca/Decade/Decades/Decades/Decadeself
Decade/Decade/Decades/Decades/Decadeself
Dre/Dream/Dreams/Dreams/Dreamself
Dre/Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamerself
Drea/Dream/Dreams/Dreams/Dreamself
Drea/Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamerself
Dream/Dream/Dreams/Dreams/Dreamself
Dream/Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamerself
Dreame/Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamerself
Dreamer/Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamerself
Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamers/Dreamerself
Dreamy/Dreamer/Dreamer/Dreamers/Dreamerself
Dus/Dusk/Dusks/Dusks/Duskself
Dusk/Dusk/Dusks/Dusks/Duskself
Fog/Fog/Fogs/Fogs/Fogself
Gra/Grave/Graves/Graves/Graveself
Grave/Grave/Graves/Graves/Graveself
Gray/Grave/Graves/Graves/Graveself
Grey/Grave/Graves/Graves/Graveself
He/Heaven/Heavens/Heavens/Heavenself
Hea/Heaven/Heavens/Heavens/Heavenself
Heav/Heaven/Heavens/Heavens/Heavenself
Heave/Heaven/Heavens/Heavens/Heavenself
Heaven/Heaven/Heavens/Heavens/Heavenself
Jo/Journal/Jour/Jours/Journalself
Jo/Journal/Journals/Journals/Journalself
Jour/Journal/Jour/Jours/Journalself
Jour/Journal/Journals/Journals/Journalself
Jorna/Journal/Jour/Jours/Journalself
Jorna/Journal/Journals/Journals/Journalself
Jornal/Journal/Jour/Jours/Journalself
Jornal/Journal/Journals/Journals/Journalself
Le/Leather/Leather/Leathers/Leatherself
Lea/Leather/Leather/Leathers/Leatherself
Leath/Leather/Leather/Leathers/Leatherself
Leathe/Leather/Leather/Leathers/Leatherself
Leather/Leather/Leather/Leathers/Leatherself
Leather/Leather/Leathers/Leathers/Leatherself
Pas/Past/Past/Pasts/Pastself
Past/Past/Past/Pasts/Pastself
Past/Past/Pasts/Pasts/Pastself
Xae/Xaem/Xaem/Xaems/Xaemself
Xae/Xaem/Xaems/Xaems/Xaemself
Xae/Xaem/Xaer/Xaers/Xaemself
Names:
Angel
Choly
Cholia
Daunia
Dawn
Don
Dream
Dreamer
Dusk
Fog
Foggy
Mela
Meli
Mella
Melli
Mort
Mortis
Mortus
Mortuus
Nevaeh
Nia
Noctis
Nocturn
Noctus
Nox
Sage
Saudan
Som
Somn
Somni
Somnium
Tru
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parmenida · 5 months
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L' officina dei pensieri.
Un paese ci vuole
.....Qualche giorno fa, il caso ha voluto che mi recassi nella parte vecchia del mio paese, Castelnuovo della Daunia. Realizzai in quel momento che, non ci andavo da decenni, fui preda di ricordi. Incantata dal luogo mi addentrai nei vicoletti, giù per le scale, mi fermai in una piccola piazzetta, con al centro un grande albero frondoso, sotto al quale c'erano delle panche, messe lì dagli abitanti della strada. È evidente che servono per sedere all' ombra nelle calde giornate d'estate, un tavolino abbandonato in un angolo, mi fa immaginare dei vecchietti che siedono al fresco per giocare a carte nelle afose sere d'agosto. La mia attenzione viene attratta da un arco, lo attraverso e.....mi ritrovo in un cortile. All' interno una scala di pietra che porta all'ingresso di una vecchia casa, un portoncino smaltato di verde, come usava un tempo. Chiuso! La terra portata dal vento ha creato dei mucchietti, sui quali sono nate sparute piantine. Sulla facciata di pietra cresce la parietaria l'erba dei muri, così la chiamavamo da bambini. Questa pianta, tra l'altro urticante, ha le foglie che, attaccavamo sulle nostre magliette. Facevamo a gara a chi attaccasse le più belle. Gli infissi verdi delle finestre, come il portone erano rovinati dagli anni e dalle intemperie, oramai all' abbandono come il resto del cortile.
Una mi ha attratta!
Piccola,dietro ai vetri oramai opachi, una tendina di pizzo che, ricordava tempi migliori, sostenuta da una cordicella, uno stretto davanzale dove si poteva sistemare un solo vaso.
C'era un vaso.
Un grosso barattolo di alluminio, uno di quelli dove una volta si mettevano le alici salate, ancora evidente tra la ruggine un disegno che mostrava una scena di pesca, con una barca di pescatori in un mare blu. La meraviglia non fu solo questa, bensì la pianta di garofani che ci " viveva dentro".
Certo! viveva.
Dopo anni ed anni di abbandono, non mi spiego come possa vivere e ri-fiorire questa pianta di garofani. Tra qualche foglia secca ed altre verdi, erano fioriti radi garofani rossi. Da tempo immemore, non vedo più quel genere di garofani sui balconi del mio paese. È una pianta che raggiunge una bella dimensione, coltivata nei vasi, non ha vegetazione eretta, tende ad essere cascante, come certi gerani, i fiori , stranamente crescono verso l'alto. Hanno uno stelo lungo, diritto diritto c'è il fiore, qualche volta più di uno.
Le meraviglie della vita!
In quel cortile dove tutto è abbandonato e vittima della incuria, una pianta sopravvive e fiorisce.....
Il ricordo del paese come era, come si viveva, della mia fanciullezza mi assale, ma viene ostacolato dallo scorrere del tempo che, inesorabilmente ci allontana da quella età felice. Tutto è cambiato,nello stesso centro storico, c'è un fiorire di cemento,infissi in alluminio, vasi di plastica, c'è una sorta di gara a chi li mette più grandi e più belli... Si può dire belli?
Che bella quella solitaria tinozza di zinco con un piccolo nespolo.
Allora mi chiedo..... Dove eravamo quando hanno-abbiamo distrutto il fascino delle case, dei vicoli, delle piazzette, delle scalinale?
Quel fascino che sembra sopravvivere solo in quel piccolo cortile ricco di storia. Di quella storia che abbiamo perso nel tempo. Perso una identità che, ci collocava come paese più bello del Subappenino, dove esisteva la banca, piccole aziende e negozi .
Una buona economia.
La scuola, palazzi padronali, una biblioteca, il teatro, il cinema.
La cultura.
È già..... Abbiamo perso anche quella!
Senza cultura non c'è più neanche la capacità di sperare e, di credere in una rinascita di questo nostro paese. Ci resta il ricordo che,diventa un conforto, inevitabile con i cambiamenti subiti dalla realtà.....
<< Un paese ci vuole , non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non
essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, anche
quando non ci sei resta ad aspettarti.....>>
La luna e i falò, CESARE PAVESE.
Edito da CONTATTO
20 Aprile 2014
Ida Andrilli
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daraprispumanti · 10 months
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Nuovo impianto Vigneto: installazione supporti.
#sansevero #daunia #puglia
#enjoydarapri
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ocombatenterondonia · 1 month
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São Paulo recebe mostra inédita com peças arqueológicas da Itália
A capital paulista recebe exposição com peças arqueológicas da época pré-romana na Itália, datadas dos séculos IV a II antes de Cristo (a.C.), pertencentes à cultura Daunia. “Formas e Cores da Itália Pré-romana. Canosa di Puglia”, estreia hoje (28), no Instituto Italiano de Cultura de São Paulo (IICSP), e fica em cartaz até 8 de junho. A entrada é gratuita. “A exposição tem a intenção de mostrar…
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radianabasso · 4 months
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Radiana Basso
Radiana basso è un’artista multidisciplinare attiva nel settore delle arti audiovisive. Originaria della Daunia (puglia) e nata a Como nel 1992 ha poi studiato cinema presso CISA Lugano, diplomandosi con specializzazione in regia fiction. Attualmente Radiana vive e lavora a Lugano dove ha sede la sua casa di produzione.
L’autrice ha collaborato e convissuto (2017-2021) con il collettivo Associazione Drunken Sailors che ha avuto sede operativa presso il centro culturare autogestito Spazio Morel, all’interno l’omonimo ex garage Fiat di Lugano. Presso Spazio Morel Radiana ha operato come reporter e volontaria. Dal 2022, Radiana è diventata co-fondatrice, co-organizzatrice e co-curatrice di Associazione Luganetto e Spazio L’Ove, spazio dedicato al lavoro condiviso e alla promozione e diffusione della cultura “dal basso”.
Il cinema di Radiana Basso spazia liberamente tra l’iperrealismo più crudo, la documentaristica d’osservativazione, il surrealismo, la videoarte sperimentale e l’animazione. Alcune delle tematiche ricorrenti nelle sue opere sono: il rapporto tra individuo e collettività, la ricerca di complementarità tra femminile e maschile e la relazione tra esseri e luoghi. L’attivismo all’interno di associazioni indipendenti e la vicinanza con l’universo musicale e artistico ha portato Radiana a collaborare con tante figure appartenenti a diverse discipline artistiche e a realizzare oltre ai progetti filmici, molti videoclip, installazioni e ritratti.
Radiana ha realizzato svariati film, videoclip, installazioni e album musicali e, oltre alle molteplici produzioni indipendenti, ha collaborato con istituzioni come LAC, MASI, RSI, Festival di Locarno e case di produzione come PIC film (Lugano), CINEDDOKKE, NOHA Film, RSI. Alcune delle sue opere sono state presentate in spazi d’arte come: La Rada (Locarno), MASI e LAC (Lugano), Villa Florida (Lugano), Espace Libre (Biel). Al fianco del suo lavoro come filmmaker, Radiana coltiva alcuni progetti musicali (attualmente: Leopardo band e Dizzy Davis) che l’hanno portata a rilasciare due album e a performare a livello intercontinentale tra Svizzera, Europa e Stati Uniti d’America.
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Dalle capsule di caffè donati 1 milione di piatti di riso
Con un milione di piatti di riso donati solo nel 2023, Nespresso conferma il proprio impegno al fianco di Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio, del Piemonte e da quest’anno anche della Puglia e della Daunia, grazie al progetto ‘Da Chicco a Chicco’.     Il sistema, che dal 2011 ad oggi ha permesso di donare un totale di 900 quintali di riso, promuove la raccolta e il riciclo delle capsule…
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gregor-samsung · 1 year
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“ Seduta sul letto, con la camicia da notte scomposta sul corpo e le gambe nude fino al biancore dei fianchi, lasciavo che la brezza della notte arrivasse dal balcone aperto sulla strada silenziosa. Stava esplodendo l’estate, benché si fosse ancora in maggio, e l’odore passo e carnale di certe rose gialle che fioriscono in quel mese giungeva fino a dentro la stanza, e si mescolava all’odore stralunato del mio corpo. A tratti, quand’anche non sudassi, sentivo giungere gli effluvi delle mie ascelle, laddove una tenue peluria bionda era cresciuta a proteggere l’incavo che, dalle braccia, sale fino alla morbidezza dei seni. Se infilavo le mani in quel punto segreto e pudico della mia femminilità, scoprivo di non sapere quand’era accaduto che avessi dismesso le sembianze fanciulle per divenire una donna. Mi annusavo lentamente, con una voluttà senza memoria, scoprendomi a me stessa per la prima volta; mi cullavo dolcemente, come si culla un bambino stretto fra le braccia, e ripetevo piano il mio nome, come se a chiamarmi fosse lui: “Chiara!” sussurravo, “Chiara! ” E nel sentire il suono del mio nome, immaginavo che lui tremasse intenerito. “Chiara! Moglie mia!” ripetevo, mentre le braccia incrociate attorno al corpo, mi stringevano con forza dolorosa. Sentivo aggiungersi, all’odore della pelle, un aroma pungente di succhi segreti che il corpo, languidamente, scioglieva. Dondolavo profondamente cullandomi nell’abbraccio, e l’aria della notte mi accarezzava con un brivido meraviglioso. Oh! Mi sarei amata anch’io: ero bella, e la bellezza mia non era muta. Un piacere sottile si irradiava per tutto il cammino dei nervi, e le tempie, mano a mano, battevano un ritmo denso e convulso. Le mani, sciolto l’abbraccio con cui mi cingevo, corsero al cuscino che ristava abbandonato sul letto. Con un gesto impetuoso, lo abbracciai come fosse stato il mio amato, e mi volsi a esso affamata d’amore. Lo accarezzavo come se, sotto le mie mani, ci fosse non il grezzo lino, ma la sua cara pelle sconosciuta ai miei sensi; chiudevo gli occhi e lo cercavo con la punta sensibile delle dita: qua c’era l’incavo leggero del naso, proprio dove la fronte diritta e breve inizia correndo fino all’attaccatura dei capelli riccetti e lucidi che gli coronano il capo, come un’aureola cupa. Qua ci sono le orecchie grandi e attaccate alla testa, con i lobi carnosi e tondi che si arrossano lievemente per l’eccitazione; se li sfioro per caso, mi giunge l’ondata del loro calore. Qua, seguendo a occhi chiusi la linea degli zigomi, si giunge fino alla mascella dura, da zingaro e, accarezzando con un brivido la barba che cresce ruvida e insieme tenera, si tocca la fossetta sul mento; un ammicco lievissimo di quella più aperta che ha sulla guancia. No! Non gli tocco le labbra carnose e sanguigne che si chiudono sui denti bianchi e aguzzi da animale carnivoro. Lentamente, inghiottendo saliva arida, percorro la linea struggente degli occhi; quel richiamo doloroso al mio sangue che fiammeggia sotto la sua fronte. Questi occhi catturanti dei D’Auria: così belli e così malinconici; così appassionati e così vuoti; così avveduti e così folli. In questi occhi vorrei perdermi per sempre, anima mia! Così sussurro, mentre cerco la bocca che intanto si è schiusa sui denti che illuminano la notte. Poso le mie labbra sulle sue in un bacio casto come il primo suggimento di un neonato. “Vita mia!” lo imploro, e sento che non vivrò senza di lui. “
Mariateresa Di Lascia, Passaggio in ombra, Feltrinelli (collana I Narratori), 1995¹; pp. 241-242.
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lanternlightersblog · 2 years
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lamilanomagazine · 9 months
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Vieste: al Summerwine 2023 tornano le donne del vino di Puglia
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Vieste: al Summerwine 2023 tornano le donne del vino di Puglia. Un aperitivo in barca con suggestivo giro al tramonto tra le calette di Vieste per celebrare e preservare l’acqua quale “bene comune”, risorsa importante non solo per la viticoltura. Per il 2023 “Le Donne del Vino” di Puglia tornano sul Gargano per la nona edizione del SummerWine, tra piatti gourmet, calici di vino e stelle cadenti. L’evento itinerante ‘WoW’ (Wines on the Wave), si svolgerà il prossimo 27 luglio a Vieste, in due location d’eccezione e di grande impatto visivo: il molo turistico dove si affaccia il Ristorante Il Capriccio e l’Approdo di Venere con il Ristorante Adivè, luoghi ideali per trascorrere una vera esperienza di gusto e di piacere. Gli ospiti saranno accolti nel porto turistico di Vieste (ore 18) da dove partiranno le barche per un suggestivo aperitivo al tramonto tra le calette. Si degusteranno i vini del territorio del Gargano e della Daunia, raccontati direttamente dalle produttrici, in abbinamento ad un originale “aperibox” dai sapori tipici selezionati dalla Salumeria Lombardi di San Marco in Lamis. Al rientro un breve talk per affrontare il tema “Amica acqua, un bene comune”. Il cambiamento climatico, infatti, sta sempre più influenzando l’andamento produttivo e il livello qualitativo dei vini. Incontrarsi in un luogo dove l’acqua del mare è fonte primaria di bellezza e ricchezza, dove la vigna cresce tra pianura, montagna e mare in un microclima speciale, può essere l’occasione giusta anche per sensibilizzare il consumatore a capire che un bene così prezioso non va sprecato. Per l’occasione sarà presente Gianfranco Eugenio Pazienza, docente e ricercatore per il progetto Mollusc (acquacoltura sostenibile) dell’Università di Foggia, esperto di ecologia degli ambienti lagunari del Gargano, ambientalista di grande preparazione e di notevole esperienza. Madrina dell’evento sarà Daniela Mastroberardino, Presidente Nazionale dell’Associazione “Le Donne del Vino”. L’evento, riservato a un numero massimo di 80 persone, si chiuderà con un’apericena (ore 20) con piatti tipici a cura dello chef Leonardo Vescera del Ristorante Il Capriccio, con banchi d’assaggio per la degustazione di tutti i vini delle socie produttrici. Ventidue etichette tra bollicine, bianchi, rosati e rossi, una ricca carta vini che racconteranno la produzione di una Puglia al femminile, da Nord a Sud, dal Gargano fino al Salento. Il servizio dei vini sarà a cura delle socie sommelier. E poi angolo winebar per un after dinner sempre con i vini delle Donne del Vino. “Si ritorna sul Gargano e nella splendida Vieste per riprendere un desiderio incompiuto – dichiara la delegata regionale Renata Garofano –. SummerWine è un evento itinerante che vuole raccontare i territori enoici della nostra Puglia, cercando di valorizzare al massimo una terra così ricca di storia, di vitigni autoctoni e di vini fortemente espressivi del territorio di origine. Ma anche fonte di acqua che alimenta tanti territori anche vicini. Motivo per cui il tema quest’anno sarà l’acqua, per riflettere e creare unioni con altri mondi dove l’acqua è sempre centrale, e preservarla è l’obiettivo comune.” Summerwine è organizzato con il patrocinio del Comune di Vieste, in collaborazione con il Ristorante Il Capriccio e Approdo di Venere – Adivè. Sponsor: Ecodaunia srl, Igiemme srl, Amorim Cork Italia; Aperibox Salumeria Lombardi della socia Carmela Lombardi. Alla manifestazione saranno presenti le cantine delle socie produttrici: Antica Masseria Jorche, Apollonio Casa Vinicola, Caiaffa Vini, Cantina La Marchesa, Cantina Terribile, Cantine Due Palme, Cantine Merinum, Cantine Paolo Leo, Cardone Vini, Claudio Quarta Vignaiolo, Garofano Vigneti e Cantine, Madri Leone, Mandwinery, Mottura Vini del Salento, Placido Volpone, Produttori di Manduria, Soloperto Vini, Tenute Rubino, Varvaglione, Vetrère, Vignaflora, Villa Agreste. Costi: € 60,00 giro in barca e apericena; € 40,00 solo apericena. Per partecipare è necessaria la prenotazione Info: 0884.705073 – [email protected]. In caso di maltempo l'evento sarà annullato e la quota verrà rimborsata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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businessguysonline · 1 year
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As Easter looms, BHP found to have breached Fair Work Act with public holiday rostering
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An industrial relations lawyer has warned employers could find themselves on the "back foot" if they fail to consult with workers before rostering them on for a public holiday.
On Tuesday the Federal Court ruled in favour of the Construction, Forestry, Maritime, Mining and Energy Union (CFMMEU) when it found BHP's labour company OS MCAP breached the Fair Work Act by requiring employees to work on Christmas Day and Boxing Day in 2019.
BHP, through OS MCAP, required 85 employees to work a standard 12.5-hour shift on the public holidays at the Daunia Mine in central Queensland's Bowen Basin without receiving any additional remuneration.
Read More: https://www.abc.net.au/news/2023-03-31/bhp-found-in-breach-of-fair-work-act-with-holiday-roster/102170038
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daraprispumanti · 4 months
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#potaturainvernale vigneto mazzilli #bombinobianco #sansevero #daunia #puglia #enjoydarapri
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giodibella · 1 year
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Finalmente giunti a casa anche il Premio Selezione San Domenichino 2022 e l’antologia del Premio Daunia &Sannio - terza edizione - 2022. Altre piccole gratificazioni… G.D.B. #Premio #premioletterario #autore #poesia #vitadapoeta #premiletterari #premiosandomenichino #premiodaunia #premiodauniaesannio #gioacchinodibella #gioacchinodibellaautore #poesiasiciliana #bookbloggeritalia #blogger #bloggersofinstagram #poetisiciliani #nemoprophetainpatriagdb #poetry #sicilia #siciliaoccidentale #salemi (presso Salemi) https://www.instagram.com/p/CocX0vhswaU/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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saveriopepe · 1 year
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L’oliva bella di Cerignola. Sapore vero dalla Puglia.
L’oliva bella di Cerignola. Sapore vero dalla Puglia.
Brillanti, grandi e voluminose, dal sapore dolce e fruttato e con polpa soda e lucida. “La Bella di Cerignola” detta anche “Bella della Daunia” è una delle varietà di olive da tavola più saporite e apprezzate del bacino del Mediterraneo. Il gusto pieno e saporito le fa apprezzare anche quando vengono consumate da sole, non accompagnate a vini o a pietanze. Lavorate al naturale, condite con una…
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