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#Il Grande Nord
klimt7 · 2 years
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Nostalgia dell'Inverno
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deathshallbenomore · 2 years
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comunque se fossi di destra e non avessi una coscienza (e di questi tempi le due cose coincidono abbastanza in questo meraviglioso paese) voterei per il buon silvio solo per aver incarnato meglio di tutti il concetto di commit to the bit nella politica italiana. ma purtroppo credo nel valore dell’articolo 48 cost
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pettirosso1959 · 2 years
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jr0vj0t3if · 1 year
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kon-igi · 2 months
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COSE UTILI CHE HO IMPARATO PIÙ O MENO RECENTEMENTE
Se tieni voltato il cartellino appeso al camice puoi rispondere in modo divertente a domande che non ti competono.
Se torci in un certo modo quei tappi di merda che rimangono attaccati alla bottiglia, questi si incastrano e ti permettono di riempire il bicchiere senza allagare il Nord Italia.
Gli hacker hanno paura di me perché uso la stessa password da anni ma ogni volta che la devo cambiare ci aggiungo sempre un punto esclamativo in più.
Deve far male essere una nonna statunitense che cerca su internet la ricetta per la torta alla crema.
Quando passeggio in una grande città, tengo sempre il telefono a portata di mano e quando una persona sospetta mi si avvicina per chiedermi una donazione contro la droga/per la pace nel mondo/problema vario, io me lo porto subito all'orecchio urlando SCOMMETTO CHE HAI SBAGLIATO IL DOSAGGIO DELL'ISOCANFOPROPANACETILFENOFTALATO E HAI UCCISO IL MIO PAZIENTE!
Non lancio più coltelli ai miei nemici perché dopo un breve calcolo balistico e fisiologico mi sono reso conto che non si conficcano per più di due centimetri.
Il sidro per sfumare il risotto è un no deciso.
L'effetto placebo mi è stato confermato quando all'università a dei tizi che mi stavano sul culo ho venduto una dado per il brodo impastato col nesquik e questi, dopo esserselo fumato, mi hanno ringraziato perché non avevano mai provato roba così buona.
Se vuoi fare un manico di coltello con corno di cervo non è necessario che quest'ultimo sia morto; di montone invece sì.
Se sei costretto a stare per lungo tempo in mezzo a un gruppo di sconosciuti sgradevoli, quando ti rivolgono la parola basta iniziare ogni frase con 'Da dove vengo io…' o 'Voi esseri umani...' e nel giro di poco il silenzio è assicurato.
Dopo aver provato il kit da scassinare serrature di Figlia Grande, mi chiedo perché le persone non lascino direttamente la porta di casa aperta e risparmino ai ladri i 5 secondi necessari per scassinarla.
Ascoltando i notiziari sul genocidio a Gaza ho imparato un sacco di sinonimi della parola 'bambino' perché 'minori coinvolti in esplosioni' è un po' più family friendly, dai.
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il-ciuchino · 4 months
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Come riconoscere i prodotti con farina di insetti al supermercato
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Se ne parla da tanto, e dopo discussioni e dibattiti è arrivato anche da noi il via libera per il loro consumo: il 29 dicembre scorso, infatti, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti del Ministero dell’Agricoltura che regolano e commercializzano prodotti alimentari a base di farina di insetti. Ma dove, per chi la volesse, la si potrà trovare, e come la si potrà riconoscere? Vediamolo insieme.
Quali insetti e per quali prodotti
Dunque, anche in Italia si potrà produrre, vendere e acquistare alimenti con farine realizzate con quattro tipologie di insetti, che sono, nello specifico, larve del verme della farina minore, larve gialle della farina, locuste migratorie, grilli domestici.
Se in molti paesi, soprattutto orientali, gli insetti si mangiano già da lunghissimo tempo, la decisione europea di aprirsi alla vendita di questi alimenti si concretizza con il regolamento comunitario sui novel food del gennaio 2018, che riconosce le quattro tipologie di insetti descritte come nuovi alimenti e prodotti tradizionali provenienti da Paesi terzi. Secondo l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, le farine di questi insetti potranno essere utilizzate in alimenti come pane, biscotti, barrette, prodotti da forno, pasta, pizze, minestre, bevande tipo birra.
Nonostante i regolamenti europei impongano già l‘indicazione dell’ingrediente sia nella denominazione di vendita (“gallette con farina di grillo”, ad esempio), sia nell’elenco degli ingredienti con il nome specifico dell’ingrediente e la sua percentuale, i provvedimenti stabiliti dal Ministero dell’Agricoltura indicano in modo ancora più stringente condizioni di utilizzo ed etichettatura degli alimenti a base di farine di insetti.
Secondo le disposizioni nazionali, quindi, sulle confezioni dovranno essere riportate tipologia di insetto presente, quantità utilizzate (fino a un massimo del 10%), paese di origine della farina (al momento in Europa sono autorizzate farine prodotte da un’azienda francese, una olandese e una vietnamita), informazioni relative a rischi legati a reazioni allergiche. La farina di insetti deve essere, infatti, segnalata obbligatoriamente, dal momento che è un allergene come i crostacei e i molluschi. La confezione deve quindi recare la dicitura “le persone allergiche ai crostacei, ai molluschi o agli acari della polvere potrebbero essere allergiche anche agli insetti”.
A differenza della normativa europea, poi, i nostri decreti stabiliscono che i prodotti in questione debbano essere posti in vendita in comparti separati, segnalati attraverso apposita cartellonistica. Previste anche sanzioni per i trasgressori.
Produzione e vendita in Italia
Per ora non tutti i marchi più importanti della Grande Distribuzione sembrano orientati ad introdurre questa novità su scala nazionale, anche se alcuni prodotti alimentari a base di farine di insetti sono presenti già da qualche tempo sugli scaffali di cinque supermercati veronesi, grazie ad un accordo fra l’unica azienda italiana che li produce attualmente, la Fucibo di Schio, nell’Alto vicentino, e due gruppi della grande distribuzione organizzata del Nord-Est, il veronese Tosano ed il trentino Poli. Si tratta di patatine, o meglio di chips, prodotte da un anno in due gusti, e di biscotti, anch’essi di due tipi diversi, commercializzati da alcuni mesi. Alimenti che contengono sia farina di mais che farina ricavata dalla “camola”, la comune tarma della farina, cui si andranno, via via, aggiungendo craker o sfogliette. Si sta inoltre lavorando anche al lancio di una pasta. […] Fonte: Imola Oggi
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alain-keler · 26 days
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1975, année charnière.
Je reviens d'un long périple en Amérique du sud. Éliane Laffont directrice de l'agence Sygma à New York me donne mes premiers reportages, ma première approche du monde des grandes agences. J'avais rencontré Eliane et Jean-Pierre sur ma route pour l'Amérique latine où j'allais rejoindre Marja, une jeune infirmière suédoise rencontrée quelques mois plus tôt au Pérou. 
Eliane me demande de travailler sur les "seniors Citizen", le troisième âge. Je navigue entre New-York et la banlieue. À cette époque il était relativement facile de travailler sur des sujets de société, les autorisations étaient faciles à obtenir.
 Sur cette photo, un couple dans le cadre de visites entre des senior Citizen du projet H.A.N.D et des étudiants de la Rye Neck High school de Mamaroneck, dans le Westchester (banlieue nord de New-York).
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gregor-samsung · 4 days
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" Il fascismo non era, come credevano i liberali, una parentesi, una malattia pur grave ma non mortale, bensì l'esplosione virulenta di mali endemici dello sviluppo della società italiana (la mancata Riforma, il Risorgimento rivoluzione fallita, il trasformismo della classe dirigente dopo l'Unità, la prima rivoluzione industriale avvenuta a vantaggio del Nord e a danno del Sud), e di vizi cronici del popolo italiano (cinismo, indifferenza, «o Francia o Spagna purché si magna», e prima di tutto il proprio «particulare»): anche Rosselli avrebbe ripetuto il giudizio di Gobetti, per cui il fascismo è stato «l'autobiografia di una nazione che rinuncia alla lotta politica, che ha il culto dell'unanimità, che rifugge dall'eresia, che sogna il trionfo della facilità, della fiducia e dell'entusiasmo».* Ma non era neppure, come credevano i comunisti, un momento necessario e finale del grande conflitto storico tra la borghesia nell'ultima fase imperialistica e il proletariato nella sua prima fase rivoluzionaria, bensì l'espressione catastrofica e insieme irrazionale di una grande crisi di civiltà, in cui non soltanto l'Italia e la Germania ma tutto il mondo civile era stato coinvolto. Se solo un fatto rivoluzionario poteva mettere fine al fascismo, questo fatto doveva dar vita a un regime diverso tanto dalla democrazia liberale prefascista quanto dal comunismo sovietico. Questo fatto rivoluzionario era la Resistenza, purché fosse intesa non come guerra di liberazione nazionale e neppure come guerra di classe, ma come guerra popolare attraverso cui avviene non soltanto lo scardinamento del regime prefascista a cominciare dall'istituto monarchico, ma anche la rigenerazione di un popolo oppresso da secoli di governi di rapina: come guerra politica (non soltanto militare o civile) che, proprio in quanto guerra politica, avrebbe addestrato il popolo alla nuova democrazia. Uno dei compiti in cui si riconobbero la maggior parte dei gruppi che parteciparono alla Resistenza sotto l'insegna del Partito d'Azione fu quello della trasformazione della guerra di liberazione nazionale in «rivoluzione democratica», o altrimenti lo sbocco della Resistenza in una nuova società in cui fossero poste le premesse per l'attuazione di una «democrazia integrale». "
*Carlo Rosselli, Socialismo liberale, Torino, 1979, p. 117.
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Norberto Bobbio, Profilo ideologico del Novecento italiano, Garzanti (collana gli elefanti / saggi), 1990, pp. 183-184.
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fieriframes · 3 months
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[I am the hunter, and the hunted, joined together.]
XI - Les Esprits
À ce stade, je ne savais pas pourquoi je pensais que toute nouvelle information m'aiderait. Au lieu que je me rapproche d'une réponse, le labyrinthe venait de recevoir une nouvelle aile nommée d'après ce Trithemius.
En fait, je savais exactement quelle amie appeler.
Salut Snow, ça va ?
Snow: Ça va ! Et toi ? Comment était ton voyage à Londres ?
C'était trop bien ! Quoi de neuf ? Comment se passent les études ?
Snow: Honnêtement, je suis fatigué. J'ai vraiment hâte la fin du semestre. Je vais voir les darons pendant une semaine puis partir en vacances dans un endroit exotique et chaude aussi longtemps que possible. 
En parlant d'exotique; j’ai une question pour toi. Je me retrouve dans un mystère qui est récemment devenu obscur et je savais que tu étais la seule personne qui pouvait m'aider. Le nom Trithème, ça te dit quelque chose ?
Snow: Johannes ? Le mec qui a inventé la cryptographie et communiqué avec les esprits ? 
C’est lui. Je suis tombé sur une étrange maison d'édition qui réédite ses livres et j'ai voulu en savoir plus.
Snow: Réédite ses livres ? Bizarre, autant que je sache, aucun de ses livres n'a même été traduit. Mais je suppose qu'il y a toujours des gens qui connaissent le latin.
Dit moi un peu plus de sa cryptographie, je pensais que tu avais besoin d'un ordinateur pour ça. 
Snow: Le mec était un ordinateur. Certains des chiffres secrets étaient si compliqués qu'ils n'ont été décodés qu'il y a environ 20 ans.
Peut-être qu'on peut commencer avec des chiffres un peu moins compliqués ?
Snow: Le chiffre Ave Maria est probablement le plus drôle. Chaque lettre qu'on veut décoder a un (et parfois deux) mot latin correspondant. Par exemple, pour la lettre "E", les mots sont "dominus" et "magnus". On peut choisir entre les deux, en fait. Donc, si on veut décoder le mot "secret", le texte décrypté devient "Omnipotens dominus conditor fabricator magnus pacificus". Si on traduit ça en français, ça veut dire "Le Tout-Puissant, le Seigneur, le Faiseur, le Grand Pacificateur", une phrase qui pourrait facilement être une vraie prière latine, bien que peu créative. Son deuxième livre Polygraphie comprenait des centaines de pages de ce type d'écriture.  
Les gens ont dû penser qu'il était fou.
Snow: Oui, probablement même après son premier livre Stéganographie. 
Ah, c'est ça. Stéganographie est le livre que Mars Éditions a réédité.
Snow: Vraiment ? Pour moi c'est encore plus bizarre. Stéganographie se compose de trois parties. La dernière partie est incroyablement compliquée et contient des tableurs de données planétaires. Quelqu'un découvrait récemment que les nombres dans ces tableurs cachaient les messages secrets. Je n'arrive pas à comprendre moi-même.
Et les deux premières parties ?
Snow: Elles proposent des méthodes pour communiquer avec les esprits. En fait, les esprits spécifique ce qui Trithème mentionné par nom. Pamersiel, Padiel, Camuel, etc. Chacun régnant sur une différente partie du monde (sud, nord, etc.) et combien d'esprits subordonnés ils dirigent pendant le jour et pendant la nuit.
Quoi ? 
Snow: Oui, c'est vraiment quelque chose d'une autre planète. Chaque esprit a même son propre symbole, un sceau. Et, bien sûr, des instructions pour l'appeler.
Appeler les esprits ?
Snow: J'oubliais exactement comment, mais caché dans le livre sont des instructions pour appeler les esprits. Par exemple, si on veut convoquer l'esprit Pamersiel, on doit chanter une expression précise. Quand Pamersiel apparaît, on peut lui donner un message à transmettre à n'importe quoi. Mais, et c'est important: ce message doit être crypté avec des règles spécifiques pour cet esprit. Pour Pamersiel, on garde juste la première lettre de chaque mot. 
Si je veux transmettre le mot "secret", j'écris quelque chose comme "soudain, elle crie, ravie et triomphante"?
Snow: Exactement.
Et pour Padiel ?
Snow: C’est un peu plus compliqué. On doit prendre chaque deuxième lettre de chaque deuxième mot. Très différent que Pamersiel. Donc, si tu reçois un message, pour le décoder, tu dois savoir quel esprit l'a délivré.
Encore une fois, pour le mot "secret" avec Padiel, tu peux par exemple écrire "c'est assez, tu écartes or et argent". 
Snow: Tu es incroyablement doué pour ça. C'est correct. Une phrase un peu absurde mais aussi parfaitement Trithème-esque. Ce livre est une sorte d'annuaire téléphonique spirituel. Les gens ne savent toujours pas ce qui était le plus important pour Trithème : le spiritisme ou la cryptographie. 
Je pense que pour lui, les deux sont liés. Évidemment même l'astronomie si tu inclus le dernier partie de Stéganographie.
Snow: C'est vrai. Il a suscité l'intérêt de nombreux astronomes et mathématiciens de renom et même de linguistes, c'est ainsi que je suis tombé sur son travail. Mais je ne suis jamais allé trop loin dans le terrier du lapin.
Je pense que c'est exactement là où je vais aller maintenant.
Snow: Bonne chance. Fais attention, et dis moi si tu as besoin d'aide. 
Bien sûr ! Je te tiens au courant.
Snow: Parfait. A tout à l'heure !
Ciao !
Avec cet homme excentrique frais dans mon esprit, j'ai attrapé le livre Nuit Sans Fin et l'ai recouvert avec des yeux neufs.
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klimt7 · 2 years
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A Nord di tutto
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Davanti a questa citazione di Pessoa, mi sento "nudo". Qualcuno sta parlando di me - penso in un lampo.
"Colpito e affondato" insomma!
Qualcuno prima di me, deve aver provato esattamente ciò che sento da settimane, da mesi, se non da anni.
Un desiderio di "Altrove", che continuo ad avvertire a tratti, anche se in modo sotterraneo e confuso.
È la spinta ad andare verso "il lontano", verso "il partire" - che non è un fuggire - ma mettersi in viaggio in cerca di qualcosa che ci manca.
Avverto, cioè, l'esigenza di uscire dai paesaggi e dai territori abituali, quelli che mi vedono immerso nel mio quotidiano "essere indaffarato".
Perchè non ammetterlo?
C'è in me, una curiosità esistenziale che mi spinge verso l'oltre, verso l'ignoto, verso l'altrove.
E questa sete e fame di ciò che lontano e insolito, credo faccia parte di me, fin da piccolo, quando alle elementari ero preso dalla geografia.
Ricordo che mi piaceva fermarmi sulle carte geografiche finchè trovavo i nomi di citta sconosciute, Murmansk, Krasnogorsk, Uppsala, Tallin e tante altre, e fantasticavo di abitare nelle loro periferie, dove il centro abitato lascia poi spazio ai boschi, ai prati e alla campagna
Come se la mia immaginazione mi facesse già allora, partire per viaggi che appagavano la mia curiosità e anche una "fame" di luoghi fuori dal mio orizzonte ordinario.
Come se appartenessi a molto di più che a una sola patria, regione o città, in cui poi, sono cresciuto in concreto.
E oggi? Oggi che ho una possibilità pratica di viaggiare, la sento con ancora maggiore forza questa spinta.
Qualcosa, va colmato. Quasi un'attrazione ancestrale .
Ma nel mio caso, più che da " le grandi isole a Sud di Tutto", sento di appartenere al Nord, al grande Nord: Norvegia, Svezia, Russia, Finlandia, Canada...
È come, se tutto ciò che sa di "nordico" venisse a placare il mio bisogno di Assoluto, di purezza, di selvaggio, di incontaminato.
Da grande, scopro che mi attira "una luce" che è molto più del bianco e del ghiaccio dei paesi nordici
C'è altro: quei paesaggi credo siano come metafore della mia attrazione personale per esplorare i bordi ed i confini del "conosciuto".
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Salvo da mesi, foto, immagini, perfino quadri, di paesaggi, che mi parlano, in modo pacato, di un altro mondo. Qualcosa mi chiama dal futuro.
Altri paesaggi, altri territori, altri silenzi, laghi, boschi da costeggiare.
E allora penso a Edward Munch, alle sue opere, alla allucinata luciditá di certe sue tele. Così come vengo risucchiato dalle atmosfere di Dostoievski, dalle sue "Notti bianche", così come sono catturato dalla natura selvaggia dell'Islanda.
Sogno, in futuro, grandi viaggi, il Baltico, Oslo, i fiordi, le foreste di abeti a perdita d'occhio.
Quel mondo intatto e quasi disabitato, fino al circolo polare e oltre. È come se dovessi placare una sete che ho negli occhi da sempre.
Per ora raccolgo immagini. E scopro una parte di me, ogni volta che mi fermo a fissare certi paesaggi. Forse perchè in fin dei conti, in ognuno di noi, c'è un "luogo dell'anima" che ci chiama ad andare, ad uscire dalle abitudini e dal "consueto".
A metterci in viaggio per conoscere questo "centro di gravità" che agisce con la forza di una vera attrazione magnetica.
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donaruz · 9 months
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2 agosto 1980 ore 9,00
«Forza Carmelo! È ora di alzarsi, bisogna correre in stazione, c’è il treno che ci porterà da papà!»
«Uffa, va bene, mi alzo» Il piccolo Carmelo ancora frastornato per la giornata precedente dove aveva mangiato un buonissimo gelato e corso per le vie di Bologna come un giovane esploratore in una terra sconosciuta. Osservava tutto. Carmelo era alto, non dimostrava la sua giovane età e con quel bellissimo binocolo che gli aveva regalato suo zio e i pantaloncini corti era perfetto come ricognitore dell’ignoto. Aveva gli occhi azzurri, la mamma per scherzare diceva sempre che era figlio di qualche Dio dell’Olimpo greco; nessuno in famiglia aveva gli occhi azzurri. Da grande voleva studiare gli animali e girare il mondo alla scoperta di nuovi territori. Era un esploratore ancora prima di esserlo davvero.
Una semplice ma abbondante colazione e poi un bacio forte a Tobia, il cane. La strada è breve fino ai treni ma quella mattina i parenti devono portare la macchina dal meccanico, una vecchia fiat 127 ormai al termine. La decisione è presto fatta, si va in stazione a piedi, tanto il treno è alle 11, c’è tempo...
Carmelo è contento, ha visto una grande città del nord, piena di gente che corre, non ha capito il motivo ma si diverte a vederli indaffarati, al suo paese sono molto più tranquilli. Poi, finalmente, vede i treni. Che amore che ha per i treni! Ogni domenica il suo papà lo porta alla piccola stazione del paesello a vedere i treni che partono, ora anche lui potrà salire su quelle macchine meravigliose fatte di ferro e legno per ben la seconda volta nella sua vita.
10,20
«Mamma!, mamma mi piacerebbe tanto avere un amico cane, ma tanto tanto!»
«Va bene piccolo, vedremo, quanto torniamo a casa ne parliamo con papà e se lui è d’accordo andiamo al canile»
«Che bello!, che bello!, sono sicuro che il papà sarà d’accor……»
BUUUMMM!?!
«Mamma, mammaa, aiuto! Dove sei? Ho paura! è tutto buio, mamma aiuto è tutto buio..»
Suoni, strani suoni di ferro caldo. Un caldo feroce; gemiti che provengono dal treno di fronte ai binari, gemiti sempre più profondi e poi...urla disperate. Chi cerca la mamma, chi il fratello chi l’amico, la compagna, il figlio. Ma loro non sono più in stazione, sono stati sbalzati a 100 metri di distanza per l’onda d’urto. Come delle foglie strappate ai rami di un albero autunnale.
Poi il fumo si dirada e s’intravede il disastro.
«Mammaa!, dove sei? Dove sei?» Carmelo sembra un minatore appena uscito dalla galleria; la galleria più profonda del suo piccolo paese.
«Vieni piccolino, vieni in braccio, ti aiuto io!» Un ragazzo di 20 anni, una divisa da vigile del fuoco. Il ragazzo è nero come Carmelo, zoppica, ma continua a togliere pezzi di cemento dal piccolo corpo del bimbo. Solleva calcinacci pesanti e taglienti, rossi dal caldo; le sue mani ustionate, ma continua a spostarli. Alcuni giorni dopo venne ricoverato in ospedale per le ustioni. Perse tre dita di una mano.
«Chi sei? Dov’è la mia mamma?» Carmelo è sepolto da una montagna nata dalla violenza.
«Sono un amico della mamma… stai tranquillo»
«Ma cos’è successo?» La sua voce non è più quella di un giovane esploratore, ora �� rauca, piena di polvere e distruzione.
«Niente, non è successo niente. Piccolo…non è successo niente»
Fine
In Italia non succede mai niente.
La Rosa dei venti, Il golpe borghese, piazza Fontana, Gioia Tauro, Reggio Emilia, Brescia, l’Italicus, Genova, Il rapido 904, Bologna, Ustica, Firenze, Milano; non sono niente. Non è successo niente. Non è STATO nessuno. In fondo qualche pezzente, qualche moglie di pezzente, qualche figlio di pezzente cosa volete che sia, incidenti di percorso; incidenti per una democrazia migliore, più libera, più ricca. In Italia non è mai STATO nessuno, una cena tra poteri, un brindisi e poi le direttive agli organi di informazione:
“Dovete dire questo, dovete dire quello, dovete dire che non è successo niente; arriva l’estate mandiamoli in vacanza tranquilli, poi, quando tornano, avranno dimenticato tutto”
Ma non avete preso in considerazione una cosa: voi! infami manovratori dietro le quinte, migliaia di occhi hanno visto, sentito, sanguinano ancora. Loro lo sanno chi è STATO. Potete manipolare tutto, cancellare tutto ma dietro il vostro secchio di vernice bianca democratica ci sono pareti rosse di sangue pulito.
Quelle non potrete mai più cancellarle.
-A Carmelo e a tutti i morti e feriti di quella mattina spensierata di un agosto solare-
(Breve parte dal racconto "Piccolo esploratore" contenuto nel libro "Stelle cannibali" ED. Il Foglio 2022)
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arcobalengo · 11 months
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LA NATO ATTACCA
L’EUROPA
 
“Una squadra di sabotatori ha usato la Polonia come base operativa per far saltare i gasdotti Nord Stream che trasportavano gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico”: lo ha appurato una indagine ufficiale tedesca, riportata da The Wall Street Journal. 
Gli investigatori tedeschi hanno ricostruito la rotta nel Mar Baltico dello yacht Andromeda, proveniente dalla Polonia, a bordo del quale hanno trovato tracce di HMX, esplosivo militare per la demolizione di infrastrutture sottomarine. Si aggiunge così un altro capitolo esplosivo all’inchiesta del giornalista statunitense Seymour Hersh “Come l'America ha fatto fuori il gasdotto Nord Stream”. Tutto ormai è provato. Nel dicembre 2021 viene convocata alla Casa Bianca una task force – composta da ufficiali della CIA, dello Stato Maggiore e del Dipartimento di Stato –  con il compito di sabotare il Nord Stream. Nel giugno 2022, durante l’esercitazione NATO Baltops, incursori statunitensi e norvegesi, operando dallo yacht Andromeda inviato dalla Polonia, piazzano le cariche sottomarine. Tre mesi dopo, il 26 settembre 2022, un aereo P8 della Marina norvegese sgancia una boa sonar, il cui segnale fa esplodere le cariche.
Il Wall Street Journal lo definisce “uno dei più grandi atti di sabotaggio in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”. È una azione bellica compiuta da tre membri della NATO – Stati Uniti, Norvegia e Polonia – contro la Germania, membro della NATO, per impedire all’Europa di importare gas russo a basso costo. 
Il Segretario di Stato Antony Blinken  ha definito  il blocco del Nord Stream “un'opportunità straordinaria per eliminare una volta per tutte la dipendenza dell’Europa dall'energia russa, un'enorme opportunità strategica per gli anni avvenire” e ha sottolineato che “gli Stati Uniti sono divenuti il principale fornitore di gas naturale liquefatto  all'Europa”. GNL, ovviamente, molto più caro del gas russo. Ora arrivano alla conquista del mercato energetico europeo la Exxon, la Chevron e altre compagnie USA che “hanno  registrato profitti record grazie all'impennata dei prezzi del petrolio”.  
A causa del crescente prezzo dell’energia – scrive il Wall Street Journal – “l'Eurozona scivola verso la recessione, perché l'inflazione danneggia i consumi, e l'Europa è bloccata dall'equivalente economico di un lungo Covid”. In questa Europa è iniziato “il più grande dispiegamento multinazionale di forze aeree nella storia della NATO” con l’esercitazione “Air Defender” che si svolge in Germania sotto comando USA. 
Di Manlio Dinucci.
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Se non fossimo che degli umili servi, dovremmo farci ripagare i danni e gli esborsi subiti
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jr0vj0t3if · 1 year
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theoppositeofadults · 4 months
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je ne vous cache pas qu'après n'avoir pas vécu en france depuis 2016 (.... time flies) et de passer mon temps à travailler sur la politique européenne, je me suis beaucoup désintéressée de la politique franco-française
et j'avais vu la motion de rejet de la loi sur l'immigration mais je n'avais même pas regardé le texte - j'avais juste compris qu'il était trop à droite pour la gauche et pas assez à droite pour la droite et l'extrême-droite
mais hier après-midi, je suis tombée sur le texte de la CMP qui allait être voté le soir .... et je l'ai lu..... et je me suis dit "mais non. ça ne va pas passer."
puis pendant mon repas, j'ai vu que le sénat l'avait voter mais bon, ce n'était pas étonnant
et après, j'ai commencé à voir les ministres qui menaçaient de démissionner, des députés qui appelaient à voter contre, et je continuais de me dire que ça n'allait peut-être pas passer
et le vote mettait des heures et j'avais un train à 6h ce matin donc je suis allée me coucher à 10h mais je voulais comment savoir donc je suis restée sur twitter sur mon téléphone blottie dans mon lit, et là, à 11h30... la massue. le texte adopté, et vote rn ou pas vote rn, même sans le RN il y a 261 députés (non-RN donc!) qui ont voté cette loi.
mon député (pour les français à l'étranger au Benelux) et mon ancien député (pour les français à l'étranger au Royaume-Uni/Europe du Nord) ont voté pour. par principe, la grande grande grande majorité des personnes qui ont voté pour eux sont des immigrants qui : bénéficie des services publics dans leur pays d'adoption, beaucoup ont obtenu la nationalité de leur pays d'adoption, beaucoup ne parlent pas forcément la langue de leur pays,...
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ernestinee · 3 months
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Cette nuit, j'ai pu observer depuis ma fenêtre la constellation d'Orion bien reconnaissable aux trois étoiles rapprochées de sa ceinture, et Bételgeuse la plus brillante sur son épaule, j'ai vu Sirius en bas à gauche d'Orion, qui est la plus brillante de la constellation du Grand Chien, j'ai vu le Petit Chien un peu plus haut, et aussi les Gémeaux, en haut à gauche d'Orion.
Bételgeuse est déjà morte mais il faut 650 ans pour que sa lumière nous parvienne. Du coup, autour des années 2300, on verra d'ici son explosion, alors elle sera tellement lumineuse qu'elle sera visible même en plein jour.
Tout ce petit groupe est maintenant au nord-ouest sous la ligne d'horizon. De ma fenêtre, en plein sud, on pourrait voir la constellation de la balance et celle du Scorpion juste à sa droite, mais il fait déjà trop clair.
On est le 28 janvier, ça fait aujourd'hui 28 ans que mon père est décédé. Lui aussi, dans ma vie qui suit son cours avec des hauts et des bas, sa lumière continue de me parvenir.
Et le ciel est là, fidèle point de repère dans nos errances.
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der-papero · 4 months
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L'altro ieri, quando ho attraversato la frontiera di Chiasso, davanti a quel tabellone enorme con su scritto BENVENUTI IN ITALIA mi son tornati alla mente gli anni di Milano, per tutta una serie di motivi.
Su Milano non ho mai scritto nulla qui, sebbene ci abbia passato ben 10 anni della mia vita, perché non c'è effettivamente molto da dire. Mi ci trasferii nel 2005, subito dopo la laurea, Napoli non volle saperne di darmi una opportunità e fui costretto a partire. Dopo un anno e mezzo di convivenza con vari colleghi, mia madre decise di vendere l'unico terreno che aveva (prima della morte di mio padre, poi lì tutto cambiò) per donarmi i soldi e comprare la mia prima casa, in periferia, perché nun aggie crisciut a figliem pu' fa' campa' cu' ll'ate, e poi, come capita praticamente a tutti, entrai in quel loop lavoro-casa-uscite in centro a Milano nel weekend, in pratica avevo iniziato a vivere rassegnatamente il resto della mia vita. Mai mi era passato per la testa, ma manco lontanamente, di andare via, all'estero poi, figuriamoci, avevo accettato che quello fosse il mio futuro, al punto tale che, al grido meneghino di lavora e non rompere i coglioni, mi ero dimenticato delle mie origini, di Cri, snobbavo la mia terra e la mia gente, arrivando al punto da dare forse il dolore più grande a mia madre, quello di dimenticarmi pure di lei. Questo fino al 2015, dove, a causa di tanti eventi scorrelati da tutta questa zuppa, la mia vita crollò, feci casini su casini, mi arrivò addosso uno tzunami che mise in discussione tutto, e in questa tempesta feci le valigie e mandai tutto affanculo. Se questo sia stato un errore o meno, dopo 6 anni di Germania, devo ancora capirlo.
Ad ogni modo, quello che mi ha portato alla mente la scritta sul pannello alla frontiera è quella sensazione di "essere tornato a casa", che non ho più sentito da quando son partito. Quando mi trasferii per vivere al Nord, ci vollero un paio di anni, ma, considerando quello che ho scritto prima, ogni volta che tornavo a Milano, alla vista del pannello della Tangenziale Est, sentivo di essere tornato a casa, in un certo qual modo riuscivo a percepire la separazione tra la mia vita prima e quella dopo, e Milano la sentivo come casa mia, anche se non mi aveva mai accolto nel senso campano del termine, ma di fondo non avevo nemmeno mai chiesto più delle opportunità che mi ha dato, un legame di interesse che andava bene ad entrambi, di quelli che non ti fai domande.
Il punto è che, in 6 anni di Germania, al contrario, quando torno non sento la stessa cosa. Non ho mai accettato che la mia vita sia lì, ho sempre rifiutato di parlare una lingua che non fosse la mia (al punto da schifare anche l'italiano, considerandolo una forzatura rispetto al mio dialetto), non ho più sentito quel piacere di tornare di nuovo a casa dopo una lunga vacanza. Adoro quando le persone mi dicono "bentornato in Italia", perché rovesciano i termini e dipingono la Germania come un posto alieno, un luogo che non mi appartiene, casa mia è qui. A parte il discorso "soldi", l'unica cosa di cui sono grato alla Germania è avermi ridato la mia famiglia, mia madre ha ritrovato un figlio perso, e guardandomi indietro sono felice di poter dire che l'essere terrone mi ha salvato da una vita che non meritavo.
Però vi ho già annoiati abbastanza, quindi per ripagarvi vi giro il menù del giorno.
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