Tumgik
#strage
ideeperscrittori · 2 months
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Dopo gli spari alla folla, le dichiarazioni dell'esercito israeliano suonano così: «Abbiamo fatto una strage perché ci siamo sentiti minacciati dall'incomprensibile voglia di sopravvivere di quella gente inerme nel mirino dei nostri mitragliatori».
[L'Ideota]
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donaruz · 9 months
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2 agosto 1980 ore 9,00
«Forza Carmelo! È ora di alzarsi, bisogna correre in stazione, c’è il treno che ci porterà da papà!»
«Uffa, va bene, mi alzo» Il piccolo Carmelo ancora frastornato per la giornata precedente dove aveva mangiato un buonissimo gelato e corso per le vie di Bologna come un giovane esploratore in una terra sconosciuta. Osservava tutto. Carmelo era alto, non dimostrava la sua giovane età e con quel bellissimo binocolo che gli aveva regalato suo zio e i pantaloncini corti era perfetto come ricognitore dell’ignoto. Aveva gli occhi azzurri, la mamma per scherzare diceva sempre che era figlio di qualche Dio dell’Olimpo greco; nessuno in famiglia aveva gli occhi azzurri. Da grande voleva studiare gli animali e girare il mondo alla scoperta di nuovi territori. Era un esploratore ancora prima di esserlo davvero.
Una semplice ma abbondante colazione e poi un bacio forte a Tobia, il cane. La strada è breve fino ai treni ma quella mattina i parenti devono portare la macchina dal meccanico, una vecchia fiat 127 ormai al termine. La decisione è presto fatta, si va in stazione a piedi, tanto il treno è alle 11, c’è tempo...
Carmelo è contento, ha visto una grande città del nord, piena di gente che corre, non ha capito il motivo ma si diverte a vederli indaffarati, al suo paese sono molto più tranquilli. Poi, finalmente, vede i treni. Che amore che ha per i treni! Ogni domenica il suo papà lo porta alla piccola stazione del paesello a vedere i treni che partono, ora anche lui potrà salire su quelle macchine meravigliose fatte di ferro e legno per ben la seconda volta nella sua vita.
10,20
«Mamma!, mamma mi piacerebbe tanto avere un amico cane, ma tanto tanto!»
«Va bene piccolo, vedremo, quanto torniamo a casa ne parliamo con papà e se lui è d’accordo andiamo al canile»
«Che bello!, che bello!, sono sicuro che il papà sarà d’accor……»
BUUUMMM!?!
«Mamma, mammaa, aiuto! Dove sei? Ho paura! è tutto buio, mamma aiuto è tutto buio..»
Suoni, strani suoni di ferro caldo. Un caldo feroce; gemiti che provengono dal treno di fronte ai binari, gemiti sempre più profondi e poi...urla disperate. Chi cerca la mamma, chi il fratello chi l’amico, la compagna, il figlio. Ma loro non sono più in stazione, sono stati sbalzati a 100 metri di distanza per l’onda d’urto. Come delle foglie strappate ai rami di un albero autunnale.
Poi il fumo si dirada e s’intravede il disastro.
«Mammaa!, dove sei? Dove sei?» Carmelo sembra un minatore appena uscito dalla galleria; la galleria più profonda del suo piccolo paese.
«Vieni piccolino, vieni in braccio, ti aiuto io!» Un ragazzo di 20 anni, una divisa da vigile del fuoco. Il ragazzo è nero come Carmelo, zoppica, ma continua a togliere pezzi di cemento dal piccolo corpo del bimbo. Solleva calcinacci pesanti e taglienti, rossi dal caldo; le sue mani ustionate, ma continua a spostarli. Alcuni giorni dopo venne ricoverato in ospedale per le ustioni. Perse tre dita di una mano.
«Chi sei? Dov’è la mia mamma?» Carmelo è sepolto da una montagna nata dalla violenza.
«Sono un amico della mamma… stai tranquillo»
«Ma cos’è successo?» La sua voce non è più quella di un giovane esploratore, ora è rauca, piena di polvere e distruzione.
«Niente, non è successo niente. Piccolo…non è successo niente»
Fine
In Italia non succede mai niente.
La Rosa dei venti, Il golpe borghese, piazza Fontana, Gioia Tauro, Reggio Emilia, Brescia, l’Italicus, Genova, Il rapido 904, Bologna, Ustica, Firenze, Milano; non sono niente. Non è successo niente. Non è STATO nessuno. In fondo qualche pezzente, qualche moglie di pezzente, qualche figlio di pezzente cosa volete che sia, incidenti di percorso; incidenti per una democrazia migliore, più libera, più ricca. In Italia non è mai STATO nessuno, una cena tra poteri, un brindisi e poi le direttive agli organi di informazione:
“Dovete dire questo, dovete dire quello, dovete dire che non è successo niente; arriva l’estate mandiamoli in vacanza tranquilli, poi, quando tornano, avranno dimenticato tutto”
Ma non avete preso in considerazione una cosa: voi! infami manovratori dietro le quinte, migliaia di occhi hanno visto, sentito, sanguinano ancora. Loro lo sanno chi è STATO. Potete manipolare tutto, cancellare tutto ma dietro il vostro secchio di vernice bianca democratica ci sono pareti rosse di sangue pulito.
Quelle non potrete mai più cancellarle.
-A Carmelo e a tutti i morti e feriti di quella mattina spensierata di un agosto solare-
(Breve parte dal racconto "Piccolo esploratore" contenuto nel libro "Stelle cannibali" ED. Il Foglio 2022)
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aitan · 2 months
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ANSA, 02 marzo 2024, 13:17
Il direttore ad interim dell'ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, afferma che circa l'80% dei feriti nella strage durante la fila per gli aiuti umanitari a Gaza portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni d'arma da fuoco.
[...] Dei 176 feriti portati all'ospedale al-Awda 142 avevano lesioni d'arma da fuoco [...].
Precedentemente anche il portavoce del segretario generale delle Nazioni unite Stephane Dujarric aveva detto che durante una visita all'ospedale al-Shifa un team dell'Onu "ha potuto confermare che molte delle persone in cura lì", vittime dell'attacco di giovedì vicino Gaza, "avevano ferite da arma da fuoco".
Hamas afferma che almeno 112 palestinesi sono morti e altri 760 rimasti feriti quando l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro una folla di persone accalcata intorno a un convoglio di aiuti umanitari.
__________
Eppure Israele continua a sostenere che decine di persone "sono state uccise e ferite" nella calca o "travolte dai camion".
Gente che aveva fame perché era stata affamata dall'esercito israeliano, in ogni caso.
Esseri umani che cercavano cibo per sé o per i propri figli.
Ma di cosa vogliamo parlare?
112 persone sono già più degli ostaggi attualmente in mano ad Hamas.
Ma di cosa vogliamo parlare?
Ormai si contano già 30mila morti. 30mila famiglie che piangono i loro morti e cercano vendetta.
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ilblogdellestorie · 8 months
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“Non me l’avevano data l’interruzione della linea”. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, così il tecnico di Rfi Antonio Massa nella serata del 31 agosto, il giorno dopo la strage di #Brandizzo, avrebbe ammesso in lacrime davanti ai magistrati di aver dato il via libera agli operai sapendo che la linea non era stata interrotta. È in quel momento che l'uomo - che la sera della tragedia era l'addetto di Rfi presente sul posto in qualità di "scorta-cantiere" - è passato da testimone a indagato. Il secondo indagato è Andrea Girardin Gibin, capocantiere della Sigifer, la ditta del Vercellese per la quale lavoravano le cinque vittime
Da quanto sta emergendo dallo sviluppo delle indagini, quello di Brandizzo non è stato un caso isolato: in altre occasioni è capitato che lavori sui binari cominciassero nonostante il passaggio di treni. Un aspetto che i magistrati dovranno approfondire insieme a criteri e modalità di formazione del personale. Una circostanza che sembra confermata anche dal video girato da una delle vittime la sera dell'incidente nel quale si sente una voce fuori campo dire "tanto io lavoro sul pari", con un evidente riferimento a un binario identificato in quel tratto con il numero 2. La voce sembra quella che più tardi avvertirà "ragazzi, se vi dico 'treno' andate da quella parte"
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sethizah · 4 months
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I used to think Tumblr was a very strange social network. But now I see that it is the perfect social network for me. LOL.I don't feel like such a strange human being here 🤣🤣 I see several people having the same hyperfixation as me, the same tastes and that makes me feel less strange 😂. Every now and then I see a post and say: this person thinks the same as me, man! This never happened but other social networks🤣🤣
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sparviero44 · 6 months
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Nassiriya 12 nov 2003. Quella mattina di 20 anni fa alle 10,40 (ora di Bagdad) le 8,40 italiane, (ricordo come se fosse oggi , perché ero lì) la sede dei carabinieri MSU (Multinational Specialized Unit) un camion cisterna forzò l'entrata del l’edificio, che una volta ospitava la camera di commercio della città, per poi saltare in aria. Sul veicolo c’era un kamikaze e bordo aveva tra i 350 ed i 500 chili di esplosivo , provocando successivamente l'esplosione del deposito munizioni della base e portanto la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili. Massimiliano Bruno, Maresciallo Aiutante
Giovanni Cavallaro, Sottotenente
Giuseppe Coletta, Brigadiere
Andrea Filippa, Appuntato
Enzo Fregosi, Maresciallo Luogotenente
Daniele Ghione, Maresciallo Capo
Horacio Majorana, Appuntato
Ivan Ghitti, Brigadiere
Domenico Intravaia, Vice Brigadiere
Filippo Merlino, Sottotenente
Alfio Ragazzi, Maresciallo Aiutante
Alfonso Trincone, Maresciallo Aiutante
Massimo Ficuciello, Capitano
Silvio Olla, Maresciallo Capo
Alessandro Carrisi, Primo Caporal Maggiore
Emanuele Ferraro, Caporal Maggiore Capo Scelto
Pietro Petrucci, Caporal Maggiore
Marco Beci, cooperatore internazionale
Stefano Rolla, regista.
A PERENNE MEMORIA E AFFINCHE’ I LORO VOLTI NON VENGANO DIMENTICATI
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tul199777 · 11 months
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𝖣𝗈 𝗒𝗈𝗎 𝖾𝗏𝖾𝗋 𝖿𝖾𝖾𝗅 𝗇𝗈𝗌𝗍𝖺𝗅𝗀𝗂𝖼 ?✨ 📺 ✨
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lu2211 · 1 year
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"La giustizia è quella cosa in cui spero, ma in cui non credo più".
[Olindo Romano]
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Something is growing inside of you
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thelostapprentice · 2 years
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Me: rising from the grave like zombie!Strange
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bigarella · 16 days
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I fascisti avevano in Nocera Umbra un caposaldo particolarmente presidiato
Foligno (PG). Foto di Jan Skvaril su Wikipedia La sede del battaglione Mameli si fissò a Mosciano nel territorio di Nocera Umbra ma assai vicino a quello folignate. Il comandante di brigata (Cantarelli), che non aveva ceduto alle sofferenze prodotte dalla menomazione alla mandibola, e aveva riacquistato il solito sguardo intenso e lampeggiante, vi passò ai primi di marzo 1944 riprendendo il suo…
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adrianomaini · 16 days
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I fascisti avevano in Nocera Umbra un caposaldo particolarmente presidiato
Foligno (PG). Foto di Jan Skvaril su Wikipedia La sede del battaglione Mameli si fissò a Mosciano nel territorio di Nocera Umbra ma assai vicino a quello folignate. Il comandante di brigata (Cantarelli), che non aveva ceduto alle sofferenze prodotte dalla menomazione alla mandibola, e aveva riacquistato il solito sguardo intenso e lampeggiante, vi passò ai primi di marzo 1944 riprendendo il suo…
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bagnabraghe · 16 days
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I fascisti avevano in Nocera Umbra un caposaldo particolarmente presidiato
Foligno (PG). Foto di Jan Skvaril su Wikipedia La sede del battaglione Mameli si fissò a Mosciano nel territorio di Nocera Umbra ma assai vicino a quello folignate. Il comandante di brigata (Cantarelli), che non aveva ceduto alle sofferenze prodotte dalla menomazione alla mandibola, e aveva riacquistato il solito sguardo intenso e lampeggiante, vi passò ai primi di marzo 1944 riprendendo il suo…
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collasgarba · 16 days
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I fascisti avevano in Nocera Umbra un caposaldo particolarmente presidiato
Foligno (PG). Foto di Jan Skvaril su Wikipedia La sede del battaglione Mameli si fissò a Mosciano nel territorio di Nocera Umbra ma assai vicino a quello folignate. Il comandante di brigata (Cantarelli), che non aveva ceduto alle sofferenze prodotte dalla menomazione alla mandibola, e aveva riacquistato il solito sguardo intenso e lampeggiante, vi passò ai primi di marzo 1944 riprendendo il suo…
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boomerissimo · 2 months
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Waco, Messia senza maschera: le “spose” e i figli di David Koresh
Un viaggio negli abissi della follia umana per non dimenticare Waco e le sue vittime. #boomerissimo #davidkoresh #waco #truecrime #davidians
Il massacro di Waco costituisce una ferita indelebile per gli americani, un momento di eclisse del Paese che si è assunto il ruolo di baluardo della libertà. Nessuno vuole assolvere David Koresh. E non ci sono motivi per farlo, ma per ridurre un uomo alla ragione ci doveva pur essere un modo meno cruento e definitivo di quello usato a Waco. David Koresh e i suoi fantasmi – Boomerissimo.it Sono…
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lucadea · 2 months
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Uno scorcio della bella e nota Piazza della Loggia a Brescia
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Uno scorcio della bella e nota Piazza della Loggia a Brescia. Nel cuore di Brescia, Italia, si erge un luogo che unisce passato e presente, storia e resilienza. Piazza della Loggia, un'iconica piazza situata nel centro storico della città, è molto più di un semplice spazio pubblico. A glimpse of the beautiful and well-known square called della Loggia in Brescia - Un aperçu de la belle et célèbre place appelée della Loggia à Brescia - Un vistazo a la hermosa y conocida plaza della Loggia en Brescia - Um vislumbre da bela e conhecida praça chamada della Loggia em Brescia - Ein Blick auf den schönen und bekannten Platz della Loggia in Brescia - Một cái nhìn thoáng qua về quảng trường xinh đẹp và nổi tiếng có tên della Loggia ở Brescia - 一睹布雷西亚美丽而著名的 della Loggia 广场 - ブレシアのデッラ ロッジャと呼ばれる美しく有名な広場を垣間見る Il testo del post è stato scritto con l'aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI. Read the full article
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