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#saggistica
gregor-samsung · 22 hours
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" Il fascismo non era, come credevano i liberali, una parentesi, una malattia pur grave ma non mortale, bensì l'esplosione virulenta di mali endemici dello sviluppo della società italiana (la mancata Riforma, il Risorgimento rivoluzione fallita, il trasformismo della classe dirigente dopo l'Unità, la prima rivoluzione industriale avvenuta a vantaggio del Nord e a danno del Sud), e di vizi cronici del popolo italiano (cinismo, indifferenza, «o Francia o Spagna purché si magna», e prima di tutto il proprio «particulare»): anche Rosselli avrebbe ripetuto il giudizio di Gobetti, per cui il fascismo è stato «l'autobiografia di una nazione che rinuncia alla lotta politica, che ha il culto dell'unanimità, che rifugge dall'eresia, che sogna il trionfo della facilità, della fiducia e dell'entusiasmo».* Ma non era neppure, come credevano i comunisti, un momento necessario e finale del grande conflitto storico tra la borghesia nell'ultima fase imperialistica e il proletariato nella sua prima fase rivoluzionaria, bensì l'espressione catastrofica e insieme irrazionale di una grande crisi di civiltà, in cui non soltanto l'Italia e la Germania ma tutto il mondo civile era stato coinvolto. Se solo un fatto rivoluzionario poteva mettere fine al fascismo, questo fatto doveva dar vita a un regime diverso tanto dalla democrazia liberale prefascista quanto dal comunismo sovietico. Questo fatto rivoluzionario era la Resistenza, purché fosse intesa non come guerra di liberazione nazionale e neppure come guerra di classe, ma come guerra popolare attraverso cui avviene non soltanto lo scardinamento del regime prefascista a cominciare dall'istituto monarchico, ma anche la rigenerazione di un popolo oppresso da secoli di governi di rapina: come guerra politica (non soltanto militare o civile) che, proprio in quanto guerra politica, avrebbe addestrato il popolo alla nuova democrazia. Uno dei compiti in cui si riconobbero la maggior parte dei gruppi che parteciparono alla Resistenza sotto l'insegna del Partito d'Azione fu quello della trasformazione della guerra di liberazione nazionale in «rivoluzione democratica», o altrimenti lo sbocco della Resistenza in una nuova società in cui fossero poste le premesse per l'attuazione di una «democrazia integrale». "
*Carlo Rosselli, Socialismo liberale, Torino, 1979, p. 117.
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Norberto Bobbio, Profilo ideologico del Novecento italiano, Garzanti (collana gli elefanti / saggi), 1990, pp. 183-184.
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crazy-so-na-sega · 19 days
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La civiltà moderna non è stata la condizione "sufficiente" dell'Olocausto, ma ha rappresentato senza alcun dubbio la sua condizione "necessaria". Senza di essa l'Olocausto sarebbe impensabile. [...] Dal punto di vista della società moderna il genocidio non è né un anomalia, né una disfunzione. Esso dimostra ciò di cui è capace la moderna tendenza alla razionalizzazione e all'ingegneria sociale se non viene controllata e mitigata.
-Zigmunt Bauman
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-L'arte di amare, Erich Fromm
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abatelunare · 9 months
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Saper accordare le parole alle intenzioni e ai desideri significa imparare a vivere in sintonia con il nostro essere profondo (Luisa Carrada, Scrivere, che bello!).
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riflussi · 4 months
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"Anarcoccultismo" - E. Lagalisse
Finalmente, dopo circa un anno, sono riuscita a portare a termine questa impresa titanica. Questo libro, questa tesi, è molto più complessa di quanto credessi. Ammetto di essere particolarmente carente in storia della filosofia, quindi sicuramente questo ha inciso sul tempo impiegato a comprendere ogni frase scritta (troppo, onestamente parlando). Tuttavia ritengo che sia un libro interessantissimo e che regala spunti di riflessione fondamentali. Ci si deve sempre mettere in discussione, anche quando si è "dalla parte giusta". È ciò che Lagalisse si impegna a fare e ci riesce con successo. Il suo studio parte dalla volontà di comprendere come si generino le cosiddette teorie del complotto. Diciamo che, essendo una tesi, non è che si comprenda appieno come, ma si pongono le basi per sviluppare pensieri e studi che possano arrivare a studiare il fenomeno nella sua totalità. Nel frattempo, oltre alle basi per altri studi, si sviluppa e si sviscera la domanda "Perché i complottisti vengono denigrati? È giusto denigrarli?". Inutile dire che la risposta non è né sì né no, ma una riflessione del libro mi è rimasta impressa: le teorie del complotto possono essere equiparate a delle fiabe. Non è la veridicità della teoria la sostanza, il piano immaginifico nasconde realtà sociologiche, al pari di una morale. L'unica cosa che mi è dispiaciuta del libro è che ci sono diversi refusi (quasi uno a ogni pagina) e, avendolo letto in italiano, mi è sorto un dubbio: forse le frasi sono troppo arzigogolate in italiano perché la traduzione parte dall'inglese che è una lunga concisa, al contrario dell'italiano. Forse sarebbe stato utile, ogni tanto, "allungare" le frasi per non renderle tanto criptiche e complesse.
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princessofmistake · 11 months
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La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia. I protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell'aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. Eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono né pensano di poter sopportare.
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adatesta · 1 year
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Devo cercare di non comprare tutti i saggi in sconto del Saggiatore.
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queerographies · 7 months
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[Corpi ribelli][Giulia Paganelli]
Nelle pagine di Corpi ribelli, divulgatori, professionisti e attivisti portano le loro testimonianze dando vita a un racconto corale appassionato, formato da tanti sguardi diversi, ma tutti rivolti verso un futuro di inclusione.
Lo sappiamo: i corpi non sono tutti uguali. Pur facendo parte di un Tutto, come i pianeti all’interno delle galassie, ogni corpo ha caratteristiche proprie che lo rendono unico e diverso. Diverso, non meno valido. Tuttavia, esiste un posto, la «terra dei corpi che nessuno vuole», in cui sono confinati quei corpi che, non rispecchiando canoni imposti dal sistema dominante, vengono definiti «non…
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dedoholistic · 11 months
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Un GRAZIE di cuore a Claudio Spinosa per questa intervista che mi ha fatto su questa mia pubblicazione intitolata A Caccia dell'ALBERO della VITA - Un viaggio spirituale nelle tradizioni del giardino.
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crazy-so-na-sega · 2 months
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la logica del gusto
Lui: [entra trafelato in pasticceria; si alliscia i favoriti] Vorrei un cannolo ripieno. Che gusti ha?
Commesso: Crema o caffè.
Lui: Allora crema, grazie.
Commesso: Aspetti, c'è anche il ripieno alla cioccolata.
Lui: Ah, davvero? In tal caso cambio idea.
Commesso: Comandi. Eccole il cannolo alla cioccolata.
Lui: Cioccolata? Che cosa le fa pensare che mi interessi?
Commesso [perplesso]: Ma come, ha appena detto che ha cambiato idea...
Lui: Infatti non voglio più il cannolo alla crema: me ne dia uno al caffè.
Ficcanaso [fingeva di interessarsi al banco delle meringhe; in realtà ascoltava con attenzione] MI scusi, ma il suo comportamento è irrazionale.
Lui: Come si permette?
Ficcanaso: Tra crema e caffè aveva scelto la crema. Le offrono una terza possibilità, la cioccolata, e lei ci vuole far credere che adesso preferisce il caffè? La cioccolata è irrilevante per la sua scelta tra crema e caffè.
Commesso [titubante] Guardi, ho appena sfornato anche dei cannoli alla ricotta.
Lui: davvero? Allora mi dia quello alla cioccolata. La ricotta non mi interessa affatto. Siete contenti adesso? Se proprio ci tenevate, eccovi serviti: prendo la cioccolata.
Ficcanaso: Lei mi sembra un caso disperato.
Lui: Ma che c'è di male? Capita a tutti di cambiare idea, no?
Ficcanaso: Si, però di solito si cambia idea per una ragione. Come la comparsa della cioccolata non è una buona ragione per cambiare da crema e caffè, così la comparsa della ricotta non è una buona ragione per cambiare da caffè a cioccolata.
Lui: Non è una buona ragione? Lo dice lei. Se non avessi saputo che c'era la ricotta, mai e poi mai avrei deciso di passare alla cioccolata!
Commesso: [sottovoce] Lo lasci parlare. Mi sembra molto strano.
Ficcanaso: [neanche tanto sottovoce] Strano, si. Di solito si pensa che la razionalità sia una faccenda di logica. Se uno dice "Piove, ma non piove affatto" abbiamo motivo di preoccuparci: asserire con convinzione una contraddizione è sragionare. Ma la logica non è tutto. Ci sono forme di razionalità che riguardano il modo in cui organizziamo le nostre preferenze. Il signore qui presente ci sembra poco ragionevole proprio perché non riesce a ordinare le sue preferenze usando in modo pertinente le informazioni che riceve. E potrebbe essere irrazionale in molti altri modi che non hanno a che fare direttamente con la logica. Per esempio, le sue preferenze potrebbero non essere transitive.
Lui: [ha finito il cannolo alla cioccolata e sta divorando quello alla crema] Devo dire che questo con la crema è decisamente più buono di quello alla cioccolata. Mi farebbe provare anche quello al caffè, a questo punto? [lo assaggia] Ah, fantastico. Molto meglio di quello alla crema. Però direi anche che è nettamente inferiore al cannolo alla cioccolata.
Ficcanaso: [facendosi schermo con la mano] Che le avevo detto? Le preferenze del signore non sono transitive. Preferisce crema a cioccolata e caffè a crema. E poi ci dice che il caffè è "nettamente inferiore" alla cioccolata.
Lui: Ma quanto la fa difficile! MI creda, questo cannolo alla crema è davvero migliore di quello alla cioccolata. E le dirò di più: è assolutamente chiaro che quello alla cioccolata è ancora meglio. Ecco, li assaggi!
Ficcanaso: Ci manca solo che mi dica che quello alla crema è più buono di se stesso.
Lui: Quello alla crema è molto più buono di se stesso. E' talmente più buono di se stesso che è persino più buono di quello al caffè!
R. Casati A. Varzi ( 100 nuove storie filosofiche semplicemente diaboliche)
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paolastinge · 11 months
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DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. - Come allontanare le persone dalla scienza. (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1345235370-divulgazione-scientifica-come-allontanare-le?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=paolastinge&wp_originator=u8ZYdHygEo9tiqXjyCsSqGgrH%2FO7G6zuz%2FCuD5WC5ZbijV2RwAeSD9uTCPf0Jh4KiKyvzPzpH5ZvO0V2VF%2BFfCNmsaz7CiROPvBlxVje%2BElkLwMdCsmcN4Z19ON1ivJO I principi della deontologia medica sono: 1) Rispetto per i diritti e la dignità di ogni persona 2) Competenza 3) Responsabilità 4) Integrità
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abatelunare · 27 days
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Il piacere che si prova creando un'opera d'arte è un piacere puramente personale, ed è per questo piacere che si crea. L'artista lavora con l'occhio sull'oggetto. Nient'altro lo interessa. Cosa potrà dire la gente non gli passa nemmeno per la mente. Egli è affascinato da quello che ha per le mani. Per gli altri non prova che indifferenza (Oscar Wilde, Saggi).
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riflussi · 3 months
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"Rituals: Power, Healing and Community" - M. P. Somé
Ci ho messo solo ottomila anni a finire questo libro interessantissimo, ma siamo sempre allo stesso punto: io che comincio i libri e non li finisco mai perché sì. Allora, il saggio si incentra (strano a dirsi) sui rituali spirituali, sull'impatto che hanno sulla vita dell'essere umano. Quella descritta è ovviamente l'esperienza dell'autore, ma (come ci insegna Lagalisse) non bisogna in alcun modo sminuire le esperienze spirituali e religiose, poiché sono parte integrante della nostra esperienza sulla Terra. Difatti, il libro porta il lettore a riflettere sul proprio vissuto: quanto la società occidentale sottovaluta i rituali? Quanto ci siamo distaccati dalla nostra spiritualità? Quanto dolore comporta questo distacco? Sono domande lecite a cui Somé tenta di dare risposte. Chi legge può anche non rispecchiarsi nelle credenze di Somé (è difficile credere, nella cultura occidentale, che l'esecuzione errata di un rituale possa portare alla morte), tuttavia è innegabile il fatto che, spesso, l'assenza di una spiritualità nella vita quotidiana porta a un distacco emotivo. Vivere per lavorare, correre da un posto all'altro per raggiungere gli obiettivi prefissati, perderci nel guardare i nostri dispositivi elettronici per non pensare, sono azioni che comportano una grande tristezza. Non abbiamo il tempo di elaborare ciò che proviamo, come dice Somé, e questo non può che essere causa di sofferenza. Ultimamente, mi sono proprio persa (volontariamente) nei giochi (e nei podcast) sul telefono per non pensare. Credo che dopo aver finito di leggere questo libro sia arrivato il momento di smettere di crogiolarmi nel dolore per ricominciare a vivere in una maniera che più si adatta a me e al mio essere.
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francoisseurel · 11 months
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DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. - Come allontanare le persone dalla scienza. (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1345235370-divulgazione-scientifica-come-allontanare-le?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=FrancoisSeurel&wp_originator=hng%2B4rtcxYA3IYMwiF4ZgWfEKRaLP5OEd264e4MpgkS%2Bmmp0meVoVvdwfODOeQb7AQ%2FILz%2BO7MezP%2BlDhJNSvQcAdTDRRhPsdau7DJUgnmuSn%2BJQm6g%2BUxTOGPAUjMcl I principi della deontologia medica sono: 1) Rispetto per i diritti e la dignità di ogni persona 2) Competenza 3) Responsabilità 4) Integrità
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brusiocostante · 2 years
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Pietro Citati    20 febbraio 1930 –  28 luglio 2022
“Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi.”
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queerographies · 1 year
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[Trans*][Jack Halberstam]
. In questo libro, Jack Halberstam racconta la differenza. La differenza fra i trans* del passato e le nuove generazioni, fra i trans* “privilegiati” (bianchi e benestanti) e le esperienze queer nelle comunità nere e latinoamericane
Nell’ultimo decennio le discussioni pubbliche sulle questioni transgender sono aumentate in modo esponenziale. Ciò che una volta era considerato un disturbo o addirittura una sfortuna è diventato un’articolazione accettata dell’embodiment di genere, nonché un nuovo spazio per l’attivismo e il riconoscimento politico. Eppure a una maggiore visibilità si è accompagnata anche una grande…
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