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#Il seme della follia (John Carpenter)
miniatdetective · 11 months
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L'estate la dedico ai film horror:
- Il seme della follia (John Carpenter)
- Le colline hanno gli occhi (Alexandre Aja)
- Le streghe di Salem (Rob Zombie)
- Le conseguenze dell'amore (Paolo Sorrentino)
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John Trent, investigatore privato, viene incaricato di risolvere un caso: ritrovare uno scrittore di best-seller dell'orrore misteriosamente scomparso; si ritroverà coinvolto in una vicenda surreale, tormentato dal sospetto che tutto possa essere solo frutto d'una sua allucinazione.
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Una famiglia americana parte per una lunga gita attraverso il deserto del Nevada, in direzione di San Diego; durante il viaggio vengono assaliti da un gruppo di ex minatori diventati cannibali in seguito a una serie di esperimenti nucleari avvenuti durante gli anni '50.
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Salem: un nome che, da generazioni, produce inquietudine, riportando alla memoria antichi episodi di stregoneria e la violenta repressione che ad essi seguì. Nel terzo millennio, un'ignara dj (Heidi) - entra in contatto con una forza sconosciuta, che sembra provenire da una delle streghe arse sul rogo trecento anni prima.
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Titta Di Girolamo vive da alcuni anni in un albergo d'un paesino del Canton Ticino; apparentemente facoltoso, nasconde un segreto che emergerà a poco a poco durante il progressivo innamoramento per la ragazza che lavora nel bar dell'hotel.
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thebutcher-5 · 2 years
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Basil l'investigatopo
Basil l’investigatopo
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato il nostro viaggio nel cinema dell’orrore, riprendendo il discorso sul grande John Carpenter e parlando di una delle sue opere migliori, Il seme della follia. La storia di un investigatore assicurativo ingaggiato da una casa editrice per trovare uno degli scrittori dell’orrore più famosi di sempre, scomparso ormai da…
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dipfearworld · 1 year
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IL SEME DELLA FOLLIA - IN THE MOUTH OF MADNESS
1995, John Carpenter, un Must del genere Horror vecchio stampo. IN THE MOUTH OF MADNESS - IL SEME DELLA FOLLIA
1995, John Carpenter, un Must del genere Horror vecchio stampo. IN THE MOUTH OF MADNESS – IL SEME DELLA FOLLIA ANNO 1995 GENERE 🤡PSYCO🤡 🛸SCI-FI🛸 TRAMA Un detective si mette alla ricerca di un autore di romanzi dell’orrore e, sebbene confuso dalla vicenda che alterna eventi reali e fantastici, si ritrova in una cittadina… ANDIAMO AI VOTI 👏🏻FAMA: ⭐10/10🌟 🎬 TRAMA: ⭐9/10🌟 💰QUALITY:…
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doppisensi · 4 years
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Una specie capisce sempre quando sta per estinguersi, gli ultimi rimasti non avranno vita facile, nel giro di dieci anni, forse anche meno, la storia della razza umana sarà solo una favola per i loro bambini, un mito, niente più...
Il seme della follia
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corallorosso · 2 years
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Il seme della follia: da John Carpenter a Giorgia Meloni di Marco Daniel O Dowd Per la seconda volta in poche settimane mi ritrovo a parlare di politica al bar con dei perfetti sconosciuti. Subito dopo aver accennato di essere “una persone di sinistra”, la signora dietro di me, in perfetto stile Giorgia Meloni sonounadonna-sonounamamma-sonocristiana-sonoitaliana, esordisce urlando: Ci tolgono la libertà…è una dittatura comunista quella a cui stiamo assistendo. Draghi in versione Kim Jong Un mi attraversa la testa per un fugace istante. Provo a controbattere cercando di spiegare il mio punto di vista ma la signora è un fiume in piena e a stento riesco a blaterare qualcosa. A un certo punto mi pare di sentire la voce della Meloni sovrapporsi a quella della signora. La “celebre” filastrocca della leader di FdI mi ritorna risuona nella testa: “la Sea Watch deve essere sequestrata, l’equipaggio arrestato, gli immigrati rimpatriati subito e la nave affondata.” Non ci provo nemmeno a replicare quando arriva agli immigrati. La butto sulla coerenza, cercando di spiegare che per un lavoratore dipendente essere di sinistra dovrebbe essere basico, senza entrare in discorsi troppo complessi, temendo di esser bollato immediatamente come un radical chic. Interviene il titolare del bar che non ammette repliche: Voi dipendenti oggi avete troppo, noi titolari invece troppo poco, troppe regole, troppi lacci… A quel punto ho l’illuminazione, come una novella Bernadette, e che capisco che non posso che essere uno dei personaggi del film Il Seme della Follia di John Carpenter. La generazione anni ’80 ricorderà sicuramente il film di uno dei maestri dell’horror, dove l’investigatore privato John Trent, interpretato da Sam Neill, si mette sulle tracce dello scrittore scomparso Sutter Cane. Hobb’s End è la cittadina dove l’autore di libri horror sembra essersi rifugiato, una cittadina dove è difficile distinguere la finzione dalla realtà, dove la borderline che separa la follia dalla ragione sembra non esistere più e le persone sembrano essere governate dall’irrazionalità più assoluta. La cosa non vi suona paurosamente familiare? (...) Cosa succederebbe se i pazzi diventassero la maggioranza? chiede Linda, interpretata da Julie Carmen, al protagonista Trent. Succederebbe quello che è successo a me oggi al bar mi viene da rispondere, persone confuse che vedono i fantasmi del comunismo e che si aggrappano alle parole scriteriate di una certa politica che deve avere indubbiamente letto tutti i libri di Sutter Cane. Come è possibile che la maggioranza di un paese creda vere idee che rappresentano il peggio del pensiero e del animo umano? Quale è il processo che governa la nostra mente in materia di discernimento verso ciò che è giusto o sbagliato? Ciò che paralizza e lascia indifeso il mondo occidentale è il non saper più distinguere il vero dal falso, il bene incontrovertibile dal male accertato, asseriva Aleksandr Isaevič Solženicyn, che di sicuro troppo comunista non era. (...) un’idea o un concetto attecchiscono in noi nel momento in cui trovano un seme per germogliare, probabilmente quello della follia. Non è più una questione di essere di destra o di sinistra ma di saper distinguere il vero dal falso e credere che esista o meno una realtà oggettiva, altrimenti siamo ad Hobb’s End, dove tutto non è ciò che sembra e la follia ha preso il sopravvento. Nel finale del film il malvagio Cane raggiunge il suo scopo, i suoi libri vengono letti da più di un miliardo di persone, l’opera di convincimento è completa, il mondo è in mano ai folli. Come uscire da Hobb’s End quindi? Con un moto d’orgoglio prima di uscire dal bar affronto la signora. Provo a spiegarle che l’idea originale del comunismo non era quella di una dittatura e che Marx pensava al governo centrale come ad una istituzione temporanea, che sarebbe dovuta sparire quando il potere proletario avrebbe avuto modo di agire liberamente e riorganizzare i rapporti di proprietà e produzione. Mi osserva basita, per un attimo credo di aver visto l’uscita dalla cittadina maledetta, ma solo allora mi rendo conto che la signora teneva accanto sul bancone una copia di un giornale: Libero. Il finale di questa storia temo non sarà diverso da quello del film del buon Carpenter.
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abatelunare · 3 years
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Discrepanze linguistiche 51
Titolo italiano: Il seme della follia. Titolo orginale: In the mouth of madness. Regista: John Carpenter.
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elfoscuro · 7 years
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Il seme della follia (1994)
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08.03.2022
Tra gli attori che più apprezzo ben tre sono protagonisti di "Jurassic Park": la cosa potrebbe essere rigirata, lo so.
Di Jeff Goldblum (primo a sinistra) e Laura Dern (al centro) c'è poco da dire, la loro popolarità è andata oltre il blockbuster di Spielberg, mentre è particolare il caso del neozelandese (nato in Irlanda del Nord) Sam Neill che la popolarità vera non l'ha mai veramente toccata se non proprio per la parte del paleontologo Alan Grant in, appunto, "Jurassic Park".
Che comunque non è poco.
Anyway la curiosità si trova nella constatazione che il suo essere (veramente) famoso per un unico ruolo viene smentita dal fatto che, nella sua lunga carriera, ha avuto ruoli in molti film che hanno lasciato un segno: alcuni perché artisticamente importanti, altri perché girati da registi di notevole talento, altri ancora perché diventati veri film di culto, spesso partiti da flop iniziale con annessa stroncatura della Critica.
Ruoli non sempre da protagonista ma piuttosto importanti anche quando lo vedevano "solo" comprimario, così tanti dal poter dire che, trasversalmente, tra i vari appassionati di questo o quell'altro genere o di un regista o di un altro, sia uno degli attori più famosi di sempre: forse quello con il rapporto sottovalutazione/popolarità meno calcolabile tra tutti i suoi colleghi.
Ragionando sulla sua filmografia è inevitabile (anche se potrei essere ingannato perché ragiono culturalmente da figlio poco amato degli anni '80 e adottato, pur se da bastardo, dai '90) pensare che il suo periodo d'oro sia stato dalla fine degli anni delle cotonature a quella della decade dominata dalla flanella ma, come detto, lo status di cult movie di molte "sue" pellicole ha "viaggiato" per almeno un altro paio di generazioni oltre la mia e spesso capita d'imbattermi in fan insospettabili e non credo sia solo per l'icona giurassica.
Comunque, qui sotto ho stilato, in rigoroso ordine cronologico, una lista dei dieci film (oltre a "Jurassic Park" che non ho incluso tanto lo avete visto tutti) che lo vedono interprete e che secondo me vale la pena di vedere prima di morire (e di sti tempi mi affretterei).
Almeno un paio non godono di buona reputazione ma io darei loro una possibilità, enjoy!
"Possession" ("Possession", 1981) di Andrzej Żuławski (Polonia)
"Un grido nella notte" ("A Cry in the Dark - Evil Angels", 1988) di Fred Schepisi (Australia)
"Ore 10: calma piatta" ("Dead Calm", 1989) di Phillip Noyce (Australia)
"Caccia a Ottobre Rosso" ("The Hunt for Red October", 1990) di John McTiernan (U.S.A.)
"Fino alla fine del mondo" ("Bis ans Ende der Welt", 1991) di Wim Wenders (Germania)
"Lezioni di piano" ("The Piano", 1993) di Jane Campion (Nuova Zelanda)
"Sirene" ("Sirens", 1993) di John Duigan (Australia)
"Il seme della follia" ("In the Mouth of Madness", 1994) di John Carpenter (U.S.A.)
"Punto di non ritorno ("Event Horizon", 1997) di Paul W. S. Anderson (UK)
"L'uomo bicentenario" ("Bicentennial Man", 1999) di Chris Columbus (U.S.A.)
Mood: Incartato
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pillsofmovies · 3 years
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Il seme della follia
Il seme della follia
Il seme della follia di John Carpenter è un film difficile da recensire, che unisce alcuni spunti intriganti alla sensazione di qualcosa che è andato storto. Ma ci proveremo lo stesso. John Trent per lavoro cerca di scoprire le truffe contro le agenzie di assicurazione. Proprio un’indagine lo porta alla ricerca di uno scrittore scomparso, il cui successo dei romanzi horror sembra influenzare…
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asscult3dproduction · 4 years
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Grazie a Il Seme Della Follia - FanPage italiana dedicata a John Carpenter chissà cosa direbbe il maestro John Carpenter - The Master of Horror
Grazie a Il Seme Della Follia - FanPage italiana dedicata a John Carpenter chissà cosa direbbe il maestro John Carpenter - The Master of Horror
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pangeanews · 7 years
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Carpenter, un povero regista in un mondo orrendo
Non fa più film dal 2010. Ma è un mito. “No, non me ne frega. Non m’importa di lavorare. Bisogna alzarsi presto la mattina. E poi, ca**o, io suono, no?”. John Carpenter è un mito. Per alcuni è un genio del cinema. Molto meglio di Quentin Tarantino, per dire. Ultimo film nel 2010, The Ward. Oggi Carpenter, 69 anni, suona. Ha firmato due album con i figli, Cody e Daniel, dallo stesso titolo, Lost Themes. Tra una settimana è previsto un nuovo disco, Anthology: Movie Themes 1974-1998. Le musiche che Carpenter ha scritto per i suoi film. E che razza di film. Eccone una mitragliata, a caso. Halloween. La notte delle streghe (1978), La cosa (1982), Grosso guaio a Chinatown (1986), Il seme della follia (1994). “Lascia perdere. Io i miei film non li rivedo. Sarebbe una tortura. Ma ti rendi conto? Non vedrei altro che gli errori. Non voglio avere nulla a che fare con i miei film dopo che li ho terminati”. Tra i film, il cult assoluto, chi non lo sa, è 1997: Fuga da New York, che è stato girato nel 1981, scritto tutto da Carpenter, con Kurt Russell indimenticabile e un cast a orologeria (Lee Van Cleef, Ernest Borgnine, Donald Pleasence). Non parlatene a Carpenter, comunque. Gliene frega nulla. “Sa, Robert Rodriguez è pronto a fare il remake del suo film…”, sussurra il povero Lanre Bakare, giornalista del Guardian. “Felice per lui”, risponde, caustico, Carpenter. “Basta che mi paghino i diritti. Se mi pagano, è una figata. Se non mi pagano, mi frega un ca**o. Se non mi pagano è una ingiustizia. Io sono vecchio e ho bisogno di soldi. Pagatemi”. Vecchia volpe, Carpenter non cade nella trappola della vanità. Quando l’intervistatore gli sibila, “ma, guardi, i suoi film vengono visti come i ‘classici’ del cinema”, lui lo stoppa, “tutto quello che faccio è istinto. Non so cosa vuol dire essere un ‘classico’. Sono solo un povero regista che cerca di campare in questo mondo orrendo. Se cominciassi oggi, non mi cagherebbe nessuno”. E poi racconta di quando, negli anni Settanta, girava con una fotografia enorme di John Wayne sul cofano della macchina. “Io amavo davvero John Wayne…”. Gli amici volevano linciarlo. Il re dell’horror che ha una passione per John Wayne, il viso cowboy degli Usa. Mai visto. “Diciamo che mi piace, ieri come oggi, far incazzare i miei amici. Lo so, è una cosa brutta, ma cosa posso farci?”. Intervista stracult.
L'articolo Carpenter, un povero regista in un mondo orrendo proviene da Pangea.
from pangea.news http://ift.tt/2g0DJRh
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doppisensi · 5 years
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- L'epidemia contagia chi lo legge, e lui diventa sempre più potente! - E non ha pensato che c'è chi non lo leggerà? - Vedranno il film...
Il seme della follia
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