Tumgik
#Lotta Banda
whatashowmexico · 3 months
Text
La Historia detrás de la canción "Whole Lotta Love" de Led Zeppelin
Es el tema de apertura del segundo álbum de la banda Led Zeppelin II de 1969 y que se convirtió en uno de los temas más exitosos de su historia.
Tumblr media
La letra de la canción lleva frases completas del tema "You Need Love" del músico americano de blues Willie Dixon y que fue re-grabada por el padre del Chicago Blues, Muddy Waters, además del estilo de canto y pausas que la banda Small Faces adaptó en el cover que hicieron de esta canción.
Tumblr media Tumblr media
Robert Plant siendo acérrimo fanático de los cantantes de blues y soul, solía citar sus canciones durante los conciertos, además de que era un práctica muy común entre los músicos de la década, sin embarga la hija de Dixon escuchó el tema de Led Zeppelin en la radio y después de avisarle a su padre, este llevó a la banda a enfrentar una demanda en 1985 donde finalmente se resolvió a favor de Dixon con un pago y el crédito en posteriores lanzamientos.
Tumblr media
El considerado como uno de los riff de guitarra más importantes del siglo XX fue compuesto por Jimmy Page mientras vivía en su casa flotante en el río Támesis a las afueras de Inglaterra, durante el verano del 68 estaba improvisando con algunos intros rockabilly que le gustaban desde joven y cuando tuvo el riff, supo que era algo adictivo y con la suficiente fuerza para mantener toda una canción y no solo para abrirla.
Tumblr media
La batería fue grabada en los mismos estudios en Londres donde Jimi Hendrix se convirtió en leyenda, incluso Page contrató al mismo ingeniero de sonido, al igual que eligió un estudio equipado con una distribución especial de micrófonos para que la batería de John Bonham estallara como una experiencia de sonido panorámico.
Tumblr media
En una entrevista Robert Plant aseguró que el riff de Page ya estaba listo y le gustaba a todos en la banda, pero el no sabía que podría cantar y en ese momento después de platicarlo mucho, tomó la decisión de usar parte de la letra de Dixon por que quedaría perfecta, además que tenía 7 años de haber sido lanzada y representaba otra época y otro estilo, el cantante aseguró que a pesar de ya haber pagado por el uso del tema original, en este juego solo te atrapan si tienes éxito.
Conoce más de esta y otras historias en:
5 notes · View notes
weirdesplinder · 4 months
Video
youtube
Cosa c'è di più adatto, visto che si avvicina il cenone di capodanno, di una lista di romance con protagonisti chef, cuochi e pasticceri?
- Tentazioni deliziose, di Sherry Thomas
Link: https://amzn.to/3TqeLyD
Trama: Famosa a Parigi per i suoi piatti indimenticabili, Verity Durant è altrettanto impopolare a Londra per la sua scandalosa vita privata. Ma questa è l’ultima delle sorprese che attendono il suo nuovo datore di lavoro... Per Stuart Somerset – astro nascente della politica londinese –, l’affascinante Verity non è altro che una donna come tante, esattamente come il cibo è nient’altro che cibo, almeno finché non assaggia uno dei suoi piatti. C’è stata solo un’occasione in cui ha provato una sensazione così dirompente: la notte in ci ha incontrato una splendida sconosciuta che gli ha lasciato solo il ricordo di un’incredibile passione, per poi sfumare nel nulla. Da allora sono passati dieci anni, e quando Stuart incontra Verity, capisce che c’è solo una cosa che potrà finalmente saziare il suo appetito. Si tratterà solo di desiderio, di sete di vendetta, o anche del più delicato dei sentimenti? Il passato di Verity cela segreti che potrebbero separarli per sempre, proprio mentre loro cercano di assaporare il frutto delizioso dell’amore.
- Il segreto di un gentiluomo, di Laura Lee Guhrke​
Link: https://amzn.to/3tfNtjL
Trama: Coronando il sogno di una vita, Maria Martingale vuole aprire a Mayfair una pasticceria con elegante sala da tè annessa. Tutto sembra filare liscio, ma l'altezzoso Phillip Hawthorne, marchese di Kayne, che abita lì accanto, cerca di metterle i bastoni fra le ruote. Così come aveva fatto dodici anni prima, impedendo che il proprio fratello minore avesse una storia d'amore con lei, figlia di un cuoco. Ora Phillip teme che la giovane cerchi di mandare a monte il matrimonio del fratello con una ricca ereditiera americana. Però le cose non stanno affatto come sembrano, e Maria non è più disposta a subire le interferenze di quell'uomo. Al quale, peraltro, sente di non essere affatto indifferente.
- Cannella e polvere da sparo, di Eli Brown
Link: https://amzn.to/3tiD0nD
Trama: Owen Wedgwood è un bravissimo cuoco, che lavora per il ricchissimo e potentissimo Lord Ramsey. Un giorno, siamo nel 1819, fa irruzione nel palazzo una banda di pirati, comandati dalla rossa Hannah Mabbot, che uccide Ramsey e tutti i suoi ospiti e rapisce il cuoco Wedgwood. Hannah, che tutti ritengono pazza e che proprio per questo ha un enorme ascendente sui suoi uomini, poche ore dopo gli propone/impone il patto: ogni domenica preparerà per lei un pranzo delizioso, in cambio resterà vivo. Owen accetta e resta quindi a bordo della Flying Rose. Accanto a lui, lo sguattero Joshua, a cui insegna a leggere e a scrivere, il gigantesco Apples, comandante in seconda e due gemelli cinesi. Mentre lotta per ricavare qualcosa di speciale dai miseri ingredienti della dispensa e dal pesce casualmente pescato dai marinai, Wedgwood impara che Hannah non è solo una spietata piratessa, capace di far divorare vivo un traditore dai gabbiani, ma una vittima dell'ipocrisia: è infatti rimasta orfana da bambina, a dieci anni è finita in un bordello, è fuggita per fare la ladra, è stata catturata e "salvata" da Ramsey, che l'ha utilizzata come concubina e le ha fatto fare un figlio. Hannah è dunque un'anticolonialista ante litteram, impegnata nella lotta contro i mercanti di oppio e di schiavi...
INEDITI IN ITALIANO:
- A Taste of Honey, di Rose Lerner
Link: https://amzn.to/4asLU2v
Trama:  Robert Moon ha rischiato tutto, compresa l'eredità conquistata a fatica da suo padre, per aprire la sua amata pasticceria Honey Moon nella strada più trafficata di Lively St. Lemeston. Ora rischia la bancarotta e la prigione per debitori. Quando arriva un grosso ordine di catering, accetta di chiudere la pasticceria per una settimana per soddisfarlo. C'è solo un problema: il suo apprendista è fuori città, quindi la sua bellissima commessa Betsy Piper deve aiutare Robert in cucina. Betsy ha trascorso l'ultimo anno cercando di convincere il suo determinato capo ad alzare lo sguardo dai suoi pasticcini e a notare che lei sarebbe una moglie perfetta. Ora i due sono soli in una cucina piena di dolci. Con solo una settimana per farlo innamorare di lei, sarebbe meglio che iniziasse questa seduzione...
- At the Sign of the Golden Pineapple, di Marion Chesney (alias M.C. Beaton)
Link: https://amzn.to/3H6N72l
Trama: Gli amici più intimi della signorina Henrietta Bascombe rimangono sconvolti nel sentire che una signora bene educata come lei intende entrare nel commercio. Ma Henrietta è determinata a trasformare la sua miseria eredità in una fortuna aprendo un negozio di dolciumi a Londra per rivaleggiare con il famoso Gunther! E sembra riuscirci quando l'intero ton sembra accorrere al suo negozio diventato subito di moda. Ma poi a metterle i bastoni tra le ruote arriva l'orgoglioso conte di Carrisdowne che non vuole che suo fratello minore e il suo migliore amico passino i pomeriggi a osservare le commesse carine dietro il bancone di Bascombe.
- Miss Delectable, di Grace Burrowes
Link: https://amzn.to/3RuPT6c
Trama: La signorina Ann Pearson ha passato anni ad apprendere la difficile arte della cuoca professionista e a proteggere gelosamente la sua posizione nella cucina dell'elegante Coventry Club. Quando il colonnello Sir Orion Goddard le chiede di assumere un giovane apprendista, Ann preferisce rifiutare. Ma Orion è rispettoso, burbero e affascinante e si prende cura di una ragazza che gli altri hanno trascurato, e questa è una combinazione a cui Ann non può resistere.
- A Taste for Love, di Donna Bell
Link: https://amzn.to/3NKJAdu
Trama: Dopo essersi diplomata alla Fannie Farmer's School of Cookery nel 1910, Charlotte Gregory è pronta a dare una svolta alla sua vita. È entusiasta di avere l'opportunità di viaggiare, tenere conferenze e dare dimostrazioni di cucina sull'ultima rivoluzione culinaria: i fornelli a gas, e di certo non le importa che la compagnia del gas abbia assunto il bel Lewis Mathis per esibirsi alle sue lezioni. Lewis incoraggia il suo lavoro, in particolare la sua crociata per introdurre cibo fresco, appetitoso e nutriente per coloro che sono in convalescenza negli ospedali. Ma il giovane sovrintendente dell'ospedale, il dottor Joel Brooks, non è convinto che si debbano apportare dei cambiamenti. Quando Charlotte e Joel saranno costretti a organizzare un gala per la raccolta fondi per l'ospedale, questa coppia infiammabile esploderà?
 L'irreprensibile Biddy Leigh, sottocuoca nella severa Mawton Hall, non vede l'ora di sistemarsi con il suo innamorato e di aprire la sua taverna. Ma quando il suo anziano padrone sposa la giovane ed enigmatica Lady Carinna, Biddy viene involontariamente trascinata in un mondo di intrighi, segreti e bugie. Costretta ad accompagnare la sua nuova padrona in Italia, Biddy porta con sé un vecchio libro di ricette di casa, The Cook's Jewel, in cui registra le sue osservazioni. Quando si ritrova coinvolta in una cospirazione omicida, Biddy si rende conto che i segreti che custodisce potrebbero essere la chiave per la sua sopravvivenza... o per la sua rovina.
#lauraleeguhrke #romance #listadilibri
6 notes · View notes
jedivoodoochile · 2 years
Text
Tumblr media
23 de junio de 1977, Led Zeppelin se presentó en el Forum de Los Ángeles en la que sería la última gira de conciertos de la banda de rock inglesa en Norteamérica.
Durante el concierto, al llegar a “Moby Dick”, justo en ese momento, Keith Moon, baterista de The Who, se presentó por sorpresa en el escenario. Como solía ser costumbre en él, estaba completamente alcoholizado. ¿Qué podía hacer Led Zeppelin? Echar al baterista de una de las bandas más populares de la historia del rock de su escenario no era buena idea, pero tampoco les hacía mucha gracia que un espontáneo decidiese tomar el control de su concierto. La solución fue darle unos bongos y una pandereta para que se uniese a la banda durante la canción. Todo fue bien, al menos durante un rato, porque Moon llegó a quedarse con el micrófono de Robert Plant y a hablar con el público mientras el vocalista, furioso, pedía que alguien le callase la boca desde detrás del kit de Bonham. Al final Moon consiguió hacer de las suyas y llegó a unirse a la banda para tocar las dos últimas canciones: “Whole Lotta Love” y “Rock and Roll”. Además de eso, hubo un duelo épico entre John Bonham y Moon, el baterista de Led Zeppelin contra el de The Who. Nadie lo sabía, pero esta fue la última actuación de Moon en suelo americano. El baterista murió un año después, en septiembre de 1978. Tan solo tenía 32 años. Por otro lado, Bonham murió el 24 de septiembre de 1980, también con la misma edad.
2 notes · View notes
crazy-so-na-sega · 2 years
Text
----tutta colpa degli "storici" marxisti-----
"e di qualche regista americano se abbiamo di SPARTACO un'immagine completamente falsata". E' questa la tesi di Yann Le Bohec che ha passato in rassegna l'intera letteratura sullo schiavo ribelle e, denuncia, troppe sono le indulgenze nei confronti del mito del "precursore della lotta di classe" e di tutto quel che duemila anni dopo avrebbe teorizzato Karl Marx. Purtroppo mette in chiaro Le Bohec, i testi antichi che fanno riferimento a questa vicenda sono pochi ("per l'essenziale, cinque autori in tutto"), brevi ("una decina di pagine ciascuno"), non sempre si sovrappongono, e così non è facile metterli a confronto. Anzi, "quasi a complicare il nostro lavoro" talvolta si contraddicono. Di conseguenza, "a volte chi li utilizza deve proporre il verosimile in mancanza del vero", che "è il peggior metodo storico possibile"; ma "è anche l'unico, a meno di proporre ipotesi multiple e lasciare che a scegliere sia il lettore". Il bersaglio esplicito di Le Bohec sono gli storici che -sostiene- dovrebbero "costruire le proprie argomentazioni sui testi e non sulle illusioni". Naturalmente, scrive Le Bohec, "è logico che gli autori dell'Europa dell'Est, tutti marxisti prima della caduta del muro di Berlino, si siano interessati in modo particolare a questo ribelle fino a trasformarlo in mito". Per loro contava solo che si trattasse di "un caso esemplare di lotta di classe nell'antichità". Si è scritto, ad esempio, che Spartaco era stato un soldato romano, che aveva disertato, poi era stato preso e condannato alla gladiatura. Ma dove sono le prove di questa ricostruzione storica? E "anche se fosse stato davvero un soldato - cosa che resta ancora da dimostrare - questo tracio certamente non ebbe accesso alle unità combattenti, né alle legioni, né ai gradi superiori". Essendo tracio e non romano, "avrebbe al massimo potuto essere un ufficiale subalterno nei ranghi degli alleati, i socii". "Al massimo!" sottolinea Le Bohec. Per quanto riguarda la tattica e la strategia, quindi, "Spartaco non superava il livello di un odierno sottufficiale che presti servizio in una caserma di provincia". I gladiatori, poi, non avrebbero potuto sconfiggere i legionari per varie ragioni: "erano addestrati unicamente per il combattimento individuale, e le loro armi erano destinate esclusivamente allo spettacolo e non alla guerra", infine "praticavano una scherma diversa da quella in uso sul campo di battaglia".
"Spartaco - per quel che se ne sa - nacque intorno al 93 a.C. in un popolo seminomade della Tracia. Vittima di una razzia, è stato condotto a Roma dove ha tentato di rivendicare la sua condizione di uomo libero ma un tribunale ingiusto non ha accolto la sua domanda, sicché è stato venduto al proprietario di una scuola di gladiatori di Capua. Lì ha provocato una rivolta. E' divenuto quindi un capobanda e ha condotto i suoi compagni sul Vesuvio. Il proprietario Glabro non è riuscito a sconfiggerlo e neanche il pretore Varinio, i consoli Lentulo e Gellio. In pochissimo tempo ha saputo reclutare numerosi combattenti tra gli schiavi contadini (ma non tra quelli domestici) e la banda si è trasformata in un vero esercito. Per garantire la sopravvivenza ai suoi uomini, per trovare rinforzi e perché era la regola delle guerre antiche, ha saccheggiato la Campania e poi la Lucania". [...]
Bisogna mettere da parte le utopie del XIX e del XX secolo. Gli schiavi "non si battevano per stabilire la giustizia sulla terra, né la libertà per tutti, ma semplicemente per sfuggire alla propria condizione". Non erano "colmi di bontà" ma esperti delle "crudeltà che contraddistinguevano tutti i conflitti dell'epoca". Spartaco probabilmente voleva soltanto ritornare in Tracia e "non aspirava al altro che alla sua liberazione: poiché non poteva ottenerla da solo, ha sfruttato questo esercito di schiavi che si era costituito secondo le circostanze". C'è da notare in tutta questa vicenda una incredibile mancanza di disegno strategico. Anche se fosse riuscito ad andarsene dall'Italia, dove avrebbe trovato rifugio quella gran quantità di uomini? E, soprattutto cosa resta della rivolta degli schiavi? Gli schiavi, risponde Le Bohec, "non avevano un progetto così unitario come è stato affermato, tranne che su un punto: nessuno di loro pensò mai all'abolizione della schiavitù". D'altronde - aggiunge - "anche ai giorni nostri i migliori difensori della schiavitù sono proprio coloro che la subiscono". Ciò era a tal punto evidente duemila anni fa che "gli autori antichi non menzionano mai un simile progetto". anzi, si spingono anche oltre, "descrivendo la vita e, a volte, la morte dei "buoni schiavi" sacrificatesi per il padrone". gli scrittori antichi, tutti, "dimostrano chiaramente che l'obiettivo di Spartaco e dei suoi non era quello che gli è stato attribuito". Ma, ironizza Le Bohec, "sarebbe stato necessario leggerli".
-Paolo Mieli - Le verità nascoste
3 notes · View notes
lamilanomagazine · 6 days
Text
Ravenna: 25 aprile, 79° anniversario della Liberazione, le iniziative in programma in città, nel forese e al mare
Tumblr media
Ravenna: 25 aprile, 79° anniversario della Liberazione, le iniziative in programma in città, nel forese e al mare. Nel 79^ anniversario della Liberazione, Ravenna si appresta a celebrare la ricorrenza del 25 Aprile con una serie di iniziative, momenti di riflessione e approfondimento storico, che interesseranno tutto il territorio comunale, dal centro alle frazioni del mare passando per quelle del forese. Giovedì 25 aprile si svolgerà la Pedalata della Liberazione – da Ravenna alla Pineta di Classe, lungo un itinerario che testimonia le azioni che, nel 1944, hanno contribuito alla liberazione di Ravenna. Il ritrovo è previsto alle 10 al giardino 9 novembre 1989 in via Keplero, mentre la partenza sarà alle 10.30. Il costo dell'iscrizione è 2 euro (che verranno devoluti al Comitato cittadino antidroga). Lungo l'itinerario avrà luogo la deposizione di corone nel parco Reginald Barton Stratton a Classe in omaggio al soldato inglese caduto durante la liberazione di Classe e, all'interno della pineta, al cippo in memoria di Vito Salvigni e Umberto Fussi, giovani partigiani del distaccamento "Garavini" caduti nella lotta di liberazione. All'arrivo, presso Ca' Acquara (Pineta di Classe) i partecipanti saranno accolti da un ristoro offerto da ATCRa2 e dalle associazioni venatorie. Alle 11, in piazza del Popolo, si terrà la deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal nazifascismo; sono previsti gli interventi delle autorità e dell'Anpi provinciale e l'esibizione della Banda musicale cittadina. Alle 14.30, nell'ambito del GranPremio di Ciclismo 25 aprile Città di Ravenna avranno luogo le iniziative promosse dalla sezione Anpi "Natalina Vacchi" di Ravenna e nell'area verde sportiva della Parrocchia di San Paolo, in via Sighinolfi, 20, si terrà Gioca con la tua bicicletta: gara di cross e gimkana. Sabato 27 aprile, alle 17.30, nell'Auditorium San Romualdo, Sacrario dei Caduti, in via Baccarini 7, si terrà il Concerto della Fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri - Sezione Cap. G. Galli – Ravenna con musiche bersaglieresche e patriottiche dopo i saluti di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. L'ingresso è libero. Area Centro urbano Giovedì 25 aprile alle 10 cippo commemorativo - vicolo dei Francesi per la deposizione di una corona Area Ravenna sud Giovedì 25 aprile, alle 9.45, in piazza Brigata Pavia, partenza del corteo per i cippi commemorativi dei caduti nella lotta di Resistenza partigiana presenti nel quartiere. Il percorso si snoderà tra le vie Cassino, San Mama, Pasi e ritorno su via San Mama, piazza Romolo Ricci, via Montesanto, via Piave, Ponte dei Martiri. E' previsto l'intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. Confluenza finale alla manifestazione in piazza del Popolo. Area Darsena Porto Fuori Mercoledì 24 aprile alle 13.45 ritrovo presso scuola elementare Cavina di Porto Fuori per la partenza del corteo diretto al campanile della Chiesa parrocchiale e al parco della Rimembranza per deporre corone di alloro in ricordo dei Caduti; alle 14.30, nell'area antistante Barakkacafè, in via Staggi 4, interventi di un rappresentante dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi provinciale; spettacolo musicale a cura degli alunni e delle alunne della scuola elementare Cavina. Area Sant'Alberto Sant'Alberto Mercoledì 24 aprile, alle 10.30, nel parco XXV aprile, incontro con gli alunni e le alunne delle scuole Pascoli e Viali, cori scolastici con canti di libertà. Corteo fino a Piazza Garibaldi con deposizione di fiori sulla lapide ai Caduti. Intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. Sant'Antonio Mercoledì 24 aprile, alle 10.30, nella Scuola dell'infanzia Bravi, in via Canalazzo 209, incontro celebrativo con i bambini, le bambine e i genitori; deposizione di una corona al monumento e un mazzo di fiori alla lapide di Walter Suzzi. Intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. Giovedì 25 aprile presso il cippo Walter Suzzi, in via Romea Nord 233, deposizione di una corona alla presenza dell'Anpi e dei familiari. Mandriole Giovedì 25 aprile alle 9.30 piazza 2 Agosto 1980 Deposizione di corona e fiori alla lapide ai Caduti alla presenza di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. Percorso con deposizione di corone e fiori al Parco delle Rimembranze e ai cippi del territorio. Sant'Alberto Giovedì 25 aprile alle 10 in piazza Garibaldi corteo con deposizioni di corone e fiori alla lapide ai Caduti della Seconda Guerra mondiale in via Nigrisoli, al Parco delle Rimembranze, in via Cavedone, e al monumento e alla lapide in piazza Garibaldi. Intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. La delegazione Anpi proseguirà poi alla volta del cippo Beltrami, alla lapide Onofri e al cippo 25 Aprile con deposizione di corone e fiori. San Romualdo Domenica 28 aprile, alle 9.30 in piazza San Romualdo celebrazione della Messa; alle 10 deposizione di una corona e di un mazzo di garofani alla lapide ai Caduti presso la Casa protetta in piazza San Romualdo. Intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale Area Mezzano Mezzano Mercoledì 24 aprile, alle 9.30 Monumento della pace - Istituto Valgimigli, via Don Tanasini 2, deposizione di una corona al Monumento della pace e interventi di un rappresentante dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi di Mezzano. Interventi degli alunni e delle alunne della scuola primaria Rodari e secondaria Valgimigli con illustrazione dei contenuti degli elaborati sulla Costituzione, lettura di testimonianze, poesie e canti corali sulla Resistenza. Giovedì 25 aprile, alle 9, in piazza della Repubblica, deposizione di una corona alla lapide dei Caduti e interventi di rappresentanti dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi di Mezzano, con letture di brani commemorativi. Corteo con sosta al cippo Marchetti e alla stele Bardi e deposizione di corone e fiori. Una delegazione dell'Anpi si recherà al cippo Bartolotti, al parco delle Rimembranze e al cimitero di Mezzano. A seguire deposizione di corone e fiori al monumento dei caduti in Piazza della Grande Rotta ad Ammonite Savarna Mercoledì 24 aprile, alle 14.45, in piazza Italia, Celebrazione della festa della Liberazione con interventi a cura dei bambini e delle bambine della scuola Primaria Bartolotti di Savarna. Intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale Giovedì 25 aprile, alle 8.30, partenza da piazza Italia per la visita ai cippi del territorio con deposizione di corone e fiori; alle 10 sede sezione Anpi - via Savarna 269, Corteo e deposizione della corona al Monumento ai caduti e interventi un rappresentante dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi di Savarna, con letture di brani commemorativi. Una delegazione Anpi si recherà presso l'ex cinema e il cippo Orsini per la deposizione di corone e fiori. Area Piangipane Piangipane Giovedì 25 aprile, alle 9.30, in piazza 22 Giugno 1944, saluti di un rappresentante dell'Amministrazione comunale. Canti dedicati alla resistenza a cura del duo Luca e Sofia e deposizione della corona al monumento commemorativo che si trova a lato della piazza. A seguire corteo in bicicletta fino al Cimitero del Commonwealth di Piangipane e deposizione di corona; alle 10.30 circa deposizione di corona a Camerlona presso il sacrario della Brigata Cremona e in via Tagliata deposizione di fiori sul cippo dedicato a Caruso e Balella. Santerno Giovedì 25 aprile, alle 10, ritrovo in piazza 5 Dicembre e corteo al parco delle Rimembranze con deposizione della corona San Michele Giovedì 25 aprile, alle 9, deposizione della corona al cippo nel giardino della scuola dell'infanzia Area Roncale visione del film "I piccoli maestri" di Daniele Luchetti, con Stefano Accorsi e Stefania Montorsi; sarà presente il Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e provincia Martedì 23 aprile, alle 20.45, sempre nel Centro Polivalente, in via Taverna 79, si svolgerà la presentazione del libro "Iris Versari: una biografia partigiana" di Sandra Bellini. Sarà presente l'autrice Giovedì 25 aprile, alle 9.30, nel Circolo Arci, in via Taverna 140, corteo con deposizione della corona al monumento dei Caduti. A seguire performance teatrale "E se io muoio" a cura dell'associazione di Creazione Drammatica; sono previsti gli interventi di un rappresentante dell'Amministrazione comunale e dell' Anpi Ragone Giovedì 25 aprile, alle 8.45 deposizione della corona presso il cippo Capra e a seguire presso il Cippo Martiri delle Mura Filetto Giovedì 25 aprile, alle 11.30, Cippo Pesa, via Roncalceci angolo via Rampina; interventi di un rappresentante dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi Venerdì 26 aprile A partire dalle 9 Deposizione di corone e mazzi di fiori nei vari cippi del territorio: cippo Spazzoli (Ghibullo), cippo Longana, cippo Amadori e Teo Foschi (Ragone), cippo Minarda (San Pietro in Trento), cippo Romagnoli (Pilastro), monumento Bagattoni e cippo Pistocchi (Coccolia) parco Rimembranza (Filetto) San Pietro in Vincoli Giovedì 25 aprile, alle 10, ritrovo all'incrocio tra via del Sale e via Castello e corteo fino a largo Caduti; alle 10.15 Corteo e deposizione della corona al monumento ai Caduti. Interventi di rappresentanti dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi. Area Castiglione Castiglione di Ravenna Martedì 23 aprile, alle 10, in via Marino Morini – parcheggio scuole, partenza del corteo per le vie Martiri Fantini, via Zattoni e via Zignani alla presenza della Banda musicale città di Ravenna. Deposizione della corona al monumento dei Caduti e nelle lapidi in via Zignani e in via Zattoni. Canti a cura dei ragazzi e delle ragazze della scuola secondaria di primo grado "G. Zignani". Partecipano tutte le scuole del territorio. Interventi di rappresentanti dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi Savio Martedì 23 aprile, alle 14.30, nella scuola Burioli, in via Orfanelle 22, partenza del corteo con i bambini e le bambine della scuola alla presenza della Banda musicale città di Ravenna. Deposizione della corona al monumento dei Caduti. Canti e poesie a cura dei bambini e delle bambine della scuola primaria. Merenda presso area verde "Parco della Lilla" in via Agliardi offerta dal comitato cittadino di Savio; interventi di rappresentanti dell'Amministrazione comunale e dell'Anpi San Zaccaria Giovedì 25 aprile, alle 8, partenza della pedalata della Liberazione "Stones &Poppies" con ritrovo in via Dismano 575, con colazione offerta da Endas S. Zaccaria (circa 40 km). Iscrizione gratuita su https://tinyurl.com/25aprile2024; alle 8.30 deposizione corone e mazzi di fiori al cimitero in via Dismano, al parco della Rimembranza e al cippo Becchi Tognini all'incrocio con via Erbosa Mensa e Pineta di Classe Giovedì 25 aprile, alle 9, deposizione della corona al cippo in via Mensa (vicino al Bar Arci); alle 10.30 Corteo spontaneo dei cittadini a partire da via Mensa, Bar Arci, per raggiungere il cippo e il cimitero di Mensa. Deposizione di fiori al cippo alla Pineta di Classe Casemurate Giovedì 25 aprile, alle 8.40, deposizione di una corona al parco della Rimembranza Area Mare Punta Marina Terme Giovedì 25 aprile, alle 9, in piazza San Massimiano, deposizione di corona al monumento alla Resistenza. Intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale Marina di Ravenna Giovedì 25 aprile, alle 9.45, deposizione corona presso la lapide ai Caduti di via Garibaldi e intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale Casalborsetti Giovedì 25 aprile, alle 8.30, ritrovo presso il Monumento ai Caduti piazzale Marradi, deposizione della corona al monumento e corteo presso i cippi presenti sul territorio con deposizione di fiori e corone; alle 10.15, nel piazzale Marradi, conclusione della cerimonia con alzabandiera, deposizione della corona e intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale; iniziativa in collaborazione con l'Anpi, sezione di Casal Borsetti, Pro Loco, Auser scuola viva, Parrocchia di San Lorenzo, Cgil e Polisportiva di Casal Borsetti. Porto Corsini Giovedì 25 aprile, alle 11.15, ritrovo in via Cortellazzo, deposizione di corona e alza bandiera al monumento ai Caduti del parco Vilma Soprani, via Soprani, in collaborazione con Anpi di Porto Corsini; intervento di un rappresentante dell'Amministrazione comunale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
magauda · 30 days
Text
Caddero poi nella retata condotta dalla banda Koch tra il 2 e il 4 marzo 15 esponenti del Pd’A romano
In realtà nonostante il Pd’A fosse noto come il “partito dell’antifascismo” il suo contributo a Roma fu abbastanza limitato, il che avvalora la tesi perorata da molti storici secondo cui lo sforzo partigiano nella Capitale sia da attribuire quasi interamente ai comunisti; ciò stride con il modello di lotta partigiana nel nord-Italia che invece vide un concorso di forze tra loro molto diverse. Tra…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
botallo · 30 days
Text
Caddero poi nella retata condotta dalla banda Koch tra il 2 e il 4 marzo 15 esponenti del Pd’A romano
In realtà nonostante il Pd’A fosse noto come il “partito dell’antifascismo” il suo contributo a Roma fu abbastanza limitato, il che avvalora la tesi perorata da molti storici secondo cui lo sforzo partigiano nella Capitale sia da attribuire quasi interamente ai comunisti; ciò stride con il modello di lotta partigiana nel nord-Italia che invece vide un concorso di forze tra loro molto diverse. Tra…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
sapergo · 30 days
Text
Caddero poi nella retata condotta dalla banda Koch tra il 2 e il 4 marzo 15 esponenti del Pd’A romano
In realtà nonostante il Pd’A fosse noto come il “partito dell’antifascismo” il suo contributo a Roma fu abbastanza limitato, il che avvalora la tesi perorata da molti storici secondo cui lo sforzo partigiano nella Capitale sia da attribuire quasi interamente ai comunisti; ciò stride con il modello di lotta partigiana nel nord-Italia che invece vide un concorso di forze tra loro molto diverse. Tra…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
bagnabraghe · 30 days
Text
Caddero poi nella retata condotta dalla banda Koch tra il 2 e il 4 marzo 15 esponenti del Pd’A romano
In realtà nonostante il Pd’A fosse noto come il “partito dell’antifascismo” il suo contributo a Roma fu abbastanza limitato, il che avvalora la tesi perorata da molti storici secondo cui lo sforzo partigiano nella Capitale sia da attribuire quasi interamente ai comunisti; ciò stride con il modello di lotta partigiana nel nord-Italia che invece vide un concorso di forze tra loro molto diverse. Tra…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
bigarella · 30 days
Text
Caddero poi nella retata condotta dalla banda Koch tra il 2 e il 4 marzo 15 esponenti del Pd’A romano
In realtà nonostante il Pd’A fosse noto come il “partito dell’antifascismo” il suo contributo a Roma fu abbastanza limitato, il che avvalora la tesi perorata da molti storici secondo cui lo sforzo partigiano nella Capitale sia da attribuire quasi interamente ai comunisti; ciò stride con il modello di lotta partigiana nel nord-Italia che invece vide un concorso di forze tra loro molto diverse. Tra…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
gabrielmamute · 2 months
Text
@ledzeppelin é uma banda que faz parte da minha vida desde sempre, pois meus pais sempre curtiram. Mas eu comecei a gostar de verdade quando meu pai comprou esse CD. Whole Lotta Love, Ramble On, what is and what should never be, the lemon song, a balada maravilhosa Thank You (já fiz uma versão violão e voz dessa no meu canal no YouTube), o rock n' roll de Livin' Lovin' Maid e o solo de bateria da Moby Dick são os pontos altos.
.
.
#ledzeppelin #ledzeppelinII #hardrock #rock #rocknroll #70s #70shardrock #top10 #quarentena
instagram
0 notes
altamontpt · 2 months
Text
Zen || Musicbox: A urgência de dançar persiste!
O que esperar de um concerto dos Zen em 2024? A whole lotta fun!
[vc_row][vc_column][vc_column_text] O que esperar de um concerto dos Zen em 2024? A whole lotta fun! Em 1998, na invicta cidade do Porto, os Zen editaram o seu primeiro álbum – The Privilege of Making the Wrong Choice – e espalharam o charme do seu caos por uma série de palcos por este país fora. Infelizmente, o momento foi-se esfumando e a banda foi desaparecendo do cenário musical. Como disse o…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
weirdesplinder · 3 months
Video
youtube
Chiedo a un autore i suoi libri preferiti: ISABELLA NANNI
Torna la rubrica CHIEDO A UN AUTORE I SUOI LIBRI PREFERITI, che per questa occasione diventa momentaneamente CHIEDO A UN TRADUTTORE I SUOI LIBRI PREFERITI, infatti l'ospite di oggi è Isabella Nanni, traduttrice che sta portando in Italia molte autrici straniere interesanti, che ci svela i suoi dieci libri preferiti della vita.
Per conocere meglio Isabella e tutta la sua produzione non esitate a visitare il suo sito.
Sito ufficiale di Isabella Nanni: https://doublefacetraduzioni.altervista.org
Pagina instagram: https://www.instagram.com/doubleface.traduzioni/
Ma ora scopriamo i suoi dieci libri preferiti:
Il signore degli anelli, di Tolkien
Link: https://amzn.to/3HiUKBm
Trama: Composto da tre romanzi pubblicati in Gran Bretagna fra il 1954 e il 1955, Il Signore degli Anelli è uno dei più grandi cicli narrativi del XX secolo. J.R.R. Tolkien ha creato un mondo e un epos che da sempre affascinano e influenzano lettori e scrittori di tutto il mondo. La Compagnia dell'Anello si apre nella Contea, un idilliaco paese agricolo dove vivono gli Hobbit, piccoli esseri lieti, saggi e longevi. La quiete è turbata dall'arrivo dello stregone Gandalf, che convince Frodo a partire per il paese delle tenebre, Mordor, dove dovrà gettare nelle fiamme del Monte Fato il terribile Anello del Potere, giunto nelle sue mani per una serie di incredibili circostanze. Un gruppo di hobbit lo accompagna e strada facendo si aggiungono alla banda l'elfo, il nano e alcuni uomini, tutti uniti nella lotta contro il Male. La Compagnia affronta un cammino lungo e pericoloso, finché i suoi membri si disperdono, minacciati da forze oscure, mentre la meta sembra allontanarsi sempre di più.
2. Il commissario Montalbano La forma dell’acqua, di  Andrea Camilleri
Link: https://amzn.to/3Us6Otd
Trama:Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua (""Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data"). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco. L'autore del quale, Andrea Camilleri, è uno scrittore e uno sceneggiatore che pratica il giallo e l'intreccio con una facilità e una felicità d'inventiva, un'ironia e un'intelligenza di scrittura che - oltre il divertimento severo del genere giallo - appartengono all'arte del raccontare. Cioè all'ingegno paradossale di far vedere all'occhio del lettore ciò che si racconta, e di contemporaneamente stringere con la sua mente la rete delle sottili intese.
3. Via delle Oche, di Carlo Lucarelli
Link: https://amzn.to/3uodGx8
Trama: 1948. Il Paese è diviso, inquieto, le ferite della guerra non sono ancora sanate, e il commissario De Luca è di nuovo a caccia. Tra le elezioni politiche infuocate di aprile e l'esaltazione estiva per le vittorie di Bartali al Tour de France, si ritrova per le mani un nuovo caso. Un omicidio che qualcuno vorrebbe archiviare troppo in fretta. Sono passati tre anni dalla fine del conflitto e le tensioni sono ancora fortissime. Il commissario De Luca ha evitato la vendetta dei partigiani, che volevano giustiziarlo in quanto ex membro della polizia politica fascista, ed è di nuovo in servizio, ancora a Bologna. Lo hanno assegnato alla Buoncostume; non il massimo per uno che veniva considerato il miglior poliziotto d'Italia. Eppure il caso che si trova ad affrontare è assai più complesso di quanto lui stesso potesse attendersi. C'è un morto, un buttafuori da bordello, e De Luca, che non è cambiato, viene assalito dalla solita febbre: deve trovare il colpevole, a ogni costo. Anche se non ha l'autorità per svolgere le indagini. Anche se dovrà subire enormi pressioni. Anche se intorno a lui l'Italia repubblicana sta vivendo la sua prima grande crisi.
4. Le novelle, di Giovanni Verga
Link: https://amzn.to/4bwh8pW
Trama:  Ogni racconto di questa voce del verismo italiano si regge sull'invenzione di situazioni e personaggi memorabili, scolpiti con uno stile teso e incisivo, in grado di cogliere la problematica sociale dell'ambiente contadino e cittadino, così come il fondo tragico della condizione umana.
5. Le novelle di Pirandello
Link: https://amzn.to/3HU6pby
Trama: Nel '22 Pirandello intraprese un lavoro di sistematizzazione dei diversi racconti pubblicati in un corpo unico, una serie di volumi (24 in tutto) contenenti circa 15 novelle ciascuno, per un totale di 365 novelle. Il titolo "Novelle per un anno" volle indicare la possibilità, per il lettore, di leggere una novella al giorno e comprendere, così, l'assurdità dell'esistenza, poiché ognuno di noi, credendo di vivere in modo pieno e reale, è in realtà prigioniero della propria forma, costituita dalle convenzioni sociali, dalle inclinazioni soggettive che c'impediscono di vivere rappresentando le maschere che ogni individuo è costretto ad indossare per poter appartenere alla società.
6. Il piccolo principe, di Antoine de Saint-Exupéry
Link: https://amzn.to/3SytiGt
Trama: L’incontro tra un aviatore, rimasto in panne nel deserto del Sahara, e un ragazzo venuto da un piccolo pianeta lontano per sfuggire alla solitudine. L’indimenticabile storia di un’amicizia destinata a durare per sempre, sul filo di un’illuminante, universale discorso sul senso della vita.
7. La gabbianella e il gatto, di Louis Sepulveda
Link: https://amzn.to/3SPBl2O
Trama: I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. Banco di aringhe a sinistra stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa, insieme agli altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via, e il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C'è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse. E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l'amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti.
8. Pomeriggio d’amore (Love in the afternoon)
Quinto libro della serie Hathaways
https://amzn.to/2Nr8AKQ
Trama: Beatrix Hathaway si trova più a suo agio in mezzo alla natura che non nelle sale da ballo. Nonostante le Stagioni trascorse a Londra, non è mai stata seriamente corteggiata né conquistata, e si è rassegnata a un futuro senza amore. Quando l’amica Prudence le rivela il proprio disappunto per le noiose lettere che riceve dal suo papabile fidanzato, il capitano Christopher Phelan impegnato nella guerra di Crimea, Beatrix si offre di rispondere al suo posto. Ciò che inizia come un innocente inganno, tuttavia, si trasforma inaspettatamente in qualcosa di profondo e passionale per entrambi, e Beatrix si scopre innamorata. Al suo ritorno, Christopher sarà più che mai determinato a fare sua la donna che attraverso quelle lettere lo ha definitivamente conquistato…
9. Dancing with Clara (Ballando con Clara), di Mary Balogh
Link: https://amzn.to/3SW24rv
Trama: Frederick è pieno di debiti e per mantenere il suo tenore di vita decide di sposarsi. La candidata ideale è Clara, ricca ma indebolita da una malattia insidiosa. Per guarirne dovrebbe trovare un motivo per reagire, magari quel nobile libertino che pare interessato solo al suo denaro…
10. Dreaming (Un'adorabile sognatrice), di Jill Barnett
Link: https://amzn.to/3SSWObm
Trama: Letty Hornsby e il suo cane Gus sono ben conosciuti ai lettori di questa piccola duologia in quanto hanno avuto diverse spassose scene nel primo libro, Joy la strega. Letty è una ragazza normale il più delle volte, ma quando incontra Richard l'uomo che ama da sempre diventa talmente imbranata da ferirlo gravemente ogni volta che si vedono! Richard conosce lety da una vita, ma ora che pè cresciuta nota anche come si sia fatta carina, peccato che ogni volta che l'incontra lei non faccia altro che combinare disatri, riesce persino a farli finire su una nave di contrabbandieri….
11. A Sir Philip con amore (To Sir Philip with love), di Julia Quinn Quinto libro serie Bridgerton
Link:https://amzn.to/3qyV8Cz
Trama: Eloise Bridgerton ha ormai ventotto anni compiuti ed è ancora senza marito. A spezzare il grigiore delle sue giornate arrivano le lettere di sir Phillip Crane, un botanico rimasto vedovo con due gemelli da crescere.Dopo un anno di corrispondenza lui le chiede di sposarlo, ma quando finalmente si incontrano, Eloise scopre che Phillip, più che una compagna, cerca una madre per i suoi figli. Riuscirà il suo amore a fare breccia nel cuore apparentemente insensibile di Phillip?
12. A kiss for Midwinter, di Courtney Milan
Link: https://amzn.to/42ttb3q
Inedito in italiano, romanzo breve facente parte della serie Brothers Sinister, di questa serie è disponibile nella nostra lingua il primo romanzo In guerra e in amore (The Duchess war)
Trama: Sei anni fa Jonas Grantham aveva osservato un medico prescrivere del veleno a una giovane donna. All'epoca sapeva che era sbagliato - proprio come lo erano anche le affermazioni del medico sui difetti morali e sui miasmi cattivi - ma aveva solo vent'anni, non era qualificato e aveva dato la sua parola che non avrebbe interferito. Ma da allora quell'incontro lo aveva perseguitato.
Cinque anni dopo Jonas torna a Leicester per aprire il suo studio medico cercare moglie. Lydia è solo solo l'undicesima ragazza non sposata più carina della città, ma attira comunque la sua attenzione. Solo che Lydia non vuole avere niente a che fare con lui. Perché era lei era quella giovane che lui avefa visto chiedere aiuto a quel vecchio medico in un momento di grande difficoltà, e non ha tempo per i dottori sarcastici e schietti che pensano male di lei.
Solo che Jonas non ha affatto una cattiva opinione di lei. Infatti, nonostante lo tratti in modo sprezzante, si è davvero innamorato di Lydia nonostamte il suo segreto. Ora tutto quello che deve fare è riuscire a piacere a lei, e magari guadagnarsi un bacio...
13. L'eroe di Eleanor, di Jill Barnett
Link: https://amzn.to/49MFavx
Trama: New York a fine 1800. Alla morte di suo nonno, la 40enne Eleanor Austen è costretta a trasferirsi in un appartamento all’ultimo piano dell’edificio che avevano affittato a una palestra rumorosa di proprietà di un rinomato pugile irlandese, il 32enne Conn Donnoughue. Durante un mese di dicembre innevato e magico, due cuori solitari potrebbero scoprire di avere in comune molto più di quanto pensavano…
0 notes
personal-reporter · 4 months
Text
Erode il grande, re della Natività
Tumblr media
Il re che fu testimone della nascita di Gesù…. Erode il Grande nacque intorno al 73 a.C.  primogenito dell’idumeo Antipatro e l’araba Cipro, nata a Petra, capitale dei Nabatei. L'Idumea, una regione compresa tra il regno di Giuda e il deserto del Negev, era stata conquistata dagli ebrei ed i suoi abitanti convertiti a forza all'ebraismo ai tempi del re asmoneo Giovanni Ircano cinquanta anni prima. Il padre di Erode, un nobile idumeo, era consigliere del re Ircano II della dinastia degli asmonei, giunto al trono nel 67 a.C. alla morte della madre Alessandra. Il fratello minore Aristobulo aveva iniziato una guerra civile per impadronirsi del trono, riuscendo a scacciare Ircano da Gerusalemme e questi aveva chiesto aiuto agli arabi nabatei e a Pompeo Magno. Nel 63 a.C. Pompeo liberò Gerusalemme, restituì il trono a Ircano e inviò a Roma Aristobulo e i suoi figli e Antipatro divenne amico di  Cesare, che lo nominò epitropo della Giudea, che riconosceva all'idumeo una autorità derivante dai romani. In seguito nel 47 a.C. Antipatro nominò Erode governatore della Galilea e Fasael, suo fratello, governatore di Gerusalemme. Erode fu deciso nel combattere i predoni e mise a morte Ezechia e la sua banda ma il sinedrio, dominato dai conservatori, non gradì di essere stato scavalcato e mise sotto accusa il giovane. Alla fine Sesto Cesare, il governatore romano della Siria, difese Erode lo nominò governatore della Celesiria e della Samaria. Nel 44 a.C. Cesare venne ucciso e Cassio Longino, uno dei congiurati, andò in Siria per raccogliere truppe e soldi per la guerra civile e così Antipatro ed Erode si schierarono con Cassio. Erode ebbe a disposizione una flotta ed un esercito, ma nel 43 a.C. Antipatro venne ucciso da Malico, esponente dell'opposizione conservatrice antiromana. Nell'autunno del 42 a.C. Antonio ed Ottaviano sconfissero Bruto e Cassio, che si suicidarono ed Erode andò ad Efeso dal vincitore ed ottenne la sua amicizia, oltre al titolo di tetrarca, che fu dato anche a Fasael. Nel 40 Antigono, il figlio di Aristobulo, fratello minore di Ircano, si alleò con i Parti che invasero la Palestina e tolsero il trono ad Ircano, mentre Fasael venne ucciso quando cercava di trattare con i Parti. Erode fuggì nella rocca di Masada e, affidata la difesa al fratello Giuseppe, si diresse verso Petra, ma il re dei nabatei Malco non lo volle ricevere. Così il giovane si recò in Egitto da Cleopatra, poi a Rodi, Brindisi e infine a Roma da Antonio. Alla fine del 40 a.C. Antonio convinse il senato romano a nominare Erode re di Giuda, come alleato ed amico del popolo romano. Nella primavera del 39 a.C. Erode sbarcò a Tolemaide sulla costa della alta Galilea. Riunì un esercito, liberò il fratello Giuseppe a Masada ed iniziò la lotta contro Antigono e, nel febbraio del 37 a.C, cominciò l'assedio di Gerusalemme e dopo cinque mesi, con l'ausilio delle truppe romane di Sosio, entrò in città. I romani presero Antigono, che fu fatto uccidere da Antonio, così Erode aveva il suo regno. Ai contadini senza terra Erode diede in affitto vaste porzioni delle sue terre con l'obbligo di coltivarle, bonificò terreni, fece canalizzazioni per l'irrigazione e aiutò la costituzione di aziende agricole modello. La politica di Erode ebbe grande successo e Ottaviano diede ad Erode altre regioni fuori del suo regno, espropriando l'aristocrazia che aveva appoggiato Antigono. Erode in seguito prese in affitto da Cleopatra delle coltivazioni di balsamina, utilizzata per la preparazione di unguenti, incensi, cosmetici, sfruttò i giacimenti di asfalto del Mar Morto. Nel 12 a.C il sovrano prese in affitto da Augusto le miniere di rame di Cipro. Inoltre Erode costruì i palazzi e i castelli di Gerusalemme, di Gerico, di Sepphoris in Galilea, di Bethrampta in Perea, di Ascalona, l'Herodion, la fortezza di Ircania, oltre a rendere più sicura la fortezza di Masada, fondò le città di Antipatride, oggi Ras el'ain, e di Fasaelide, oggi Chirbet fas'il e costruì centri sportivi, teatri, acquedotti, strade, porti. Antonio venne sconfitto da Ottaviano ad Azio il 2 settembre del 31 a.C ed Erode diede aiuto al governatore della Siria impegnato nel reprimere una sommossa di seguaci di Antonio, poi si recò a Rodi per incontrare Ottaviano e mettersi al suo servizio, così ottenne la conferma del suo regno egli venne affidata la Samaria, le città di Ippo e Gadara, e alcune città costiere. Erode in seguito promosse spettacoli ginnici e ludi circensi e, a partire dal 28 a.C. introdusse dei giochi quinquennali. Gli ebrei della Ionia poco dopo chiesero ai romani di essere esentati dal servizio militare, di poter considerare a tutti gli effetti festivo il sabato, così Erode nel 14 a.C. intervenne presso Agrippa e riuscì ad ottenere quanto questi chiedevano. Nel 6 a.C. il re procedette contro i farisei  che avevano vaticinato che, con la nascita del Messia, il regno di Erode sarebbe giunto alla fine. Dopo che alcuni giovani, spinti dai farisei, abbatterono l'aquila che Erode aveva posto all'entrata del tempio di Gerusalemme Erode li fece arrestare e condannare ma alla fine di marzo del 4 a. C, dopo una lunga malattia morì. Read the full article
0 notes
moviemaniac2020 · 5 months
Text
Tumblr media
LA ORCA, film "maledetto" del 1976, diretto da Eriprando Visconti, nipote del più noto Luchino, ambientato e girato a Pavia, quando la nostra città in quei decenni era una piccola "Hollywood di provincia", che vide grandi attori e registi aggirarsi per le strade del centro storico e paraggi. Fra le tante pellicole, molte di ambientazioni milanesi, MA girate a Pavia, per ricostruire scenografie caratteristiche o storiche, come "L'Albero degli Zoccoli" di Ermanno Olmi, vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes, anno 1978 (sequenze in corso Cavour e piazza Botta). Non dimentichiamo Dario Argento e il suo "Le Cinque Giornate", né il romantico "Fantasma d'Amore" di Dino Risi con Marcello Mastroianni e Romy Schneider. Tornando a LA ORCA, con tre giovanissimi Michele Placido, Flavio Bucci e Vittorio Mezzogiorno, opera sesta del Visconti Jr., che immortala la città di Pavia in numerose sequenze, riconoscibilissimi la stazione ferroviaria (interno e piazzale esterno), Piazza della Vittoria, Piazza del Duomo, Corso Garibaldi, Borgo Basso e poi l'immancabile scena al Ponte della Becca - vero e proprio "must" cinematografico in quegli anni (come non citare il duello finale fra il commissario Tomas Ravelli (Thomas Milian) e il capo della banda dei marsigliesi (Gastone Moschin) nell'epico duello de "Squadra Volante" di due anni prima?) - LA ORCA riprende quella sordida Pavia degli anni Settanta, la rende ancora più "poliziottesca" e inquietante dei film di Stelvio Massi ("Mark il poliziotto", "Cinque donne per l'assassino"), più intrisa di lotta politica, più impregnata di sangue, violenza e suspence, dove la delinquenza delle cosiddette "batterie" è di casa, anzi di sotto casa, perché appena esci da uno dei tanti palazzi di via San Giovanni in Borgo e sei figlia di una ricca famiglia borghese pavese vieni sequestrata da tre pochi di buono (nefasta anticipazione a quello che succederà poi, negli anni a venire, a un pavese vero e in carne e ossa come Cesare Casella, tanto da fare uno storico esempio di caso mediatico televisivo). In un claustrofobico casolare nelle campagne pavesi si svolge il resto del film: ruoli che si ribaltano, scene disturbanti fra sequestrante e sequestrata, atmosfere claustrofobiche da clima horror, eros onirico e reale, e un finale da pugno nello stomaco. Dopo la sua uscita nei cinematografi italiani fu la pellicola a essere sequestrata dal Tribunale di Roma per scene di stupro estremamente spinte. Soltanto nel 2006 il film fu rimesso in circolazione tramite trasposizione in DVD. Costato appena 40 milioni di lire, il capolavoro di Visconti incassò più di un miliardo al botteghino finché fu libero di circolare. Fu il maggior successo commerciale del regista, tanto che lo spinse un anno più tardi a dirigere un sequel ("Oedipus Orca"), anch'esso in gran parte girato e ambientato a Pavia (con Miguel Bosè e ancora la protagonista del primo, Rena Niehaus, nel ruolo principale). Senza nulla togliere a capisaldi come "Il Cappotto" di Alberto Lattuada, a "I sogni nel cassetto" di Renato Castellani o a "Paura e amore" di Margherethe Von Trotta, opere classiche girate in riva al Ticino, LA ORCA resta ancora oggi un capolavoro della "Cinematografia alla Pavese", una chicca da vedere e rivedere, per capire com'erano le città di provincia, tipo Pavia, durante i difficili e duri anni di piombo. Assolutissimamente consigliato. DVD ordinabile in edicola, film guardabile in streaming su Prime Video. Cult-movie di nicchia, per pochi, ma senza eguali nel suo genere. LA ORCA (Italia, 1976, drammatico/poliziottesco, 90') di Eriprando Visconti. Con Michele Placido, Rena Niehaus, Vittorio Mezzogiorno, Flavio Bucci.
(rece: Mirko Confaloniera)
0 notes
giancarlonicoli · 5 months
Text
30 nov 2023 09:03
“QUESTI VESCOVI BERGOGLIANI SONO DEI COGLIONI” - L’EX LEADER NO GLOBAL LUCA CASARINI, INDAGATO CON ALTRE 5 PERSONE PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, USAVA UNA LETTERA DEL PAPA PER FARSI FINANZIARE MA POI DICEVA: “HO AVUTO LA FACCIA DA CULO PER DIRE A BERGOGLIO DI METTERE I SOLDI. ORA PERO’ ME NE DEVE FARE UN’ALTRA, MA STAVOLTA MI DEVE CHIAMARE “FIGLIO PREDILETTO” - A FAVORIRE IL RAPPORTO TRA L’EX CAPO DELLE TUTE BIANCHE E IL PONTEFICE, I VESCOVI ZUPPI E LOREFICE - L'INCHIESTA DI "PANORAMA"
Giacomo Amadori e Fabio Amendolara per La Verità - Estratti
Le carte dell’inchiesta di Ragusa su Luca Casarini e altre cinque persone, compreso il suo fraterno amico e compagno di lotta Giuseppe Caccia (tutti indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre la violazione delle norme del codice della navigazione), raccontano come in un reality show tutte le manovre di avvicinamento dell’ex capo delle Tute bianche ai vertici della Chiesa.
Un film che si dipana tra il 2019 e il 2021, sino al sequestro dei cellulari. In un dossier interno dell’associazione di promozione sociale Mediterranea, di cui Casarini e Caccia sono animatori, viene spiegato come sia iniziato tutto. «La relazione tra Mediterranea e la Chiesa cattolica è una cosa che ha lasciato stupiti molti.
(...) Ma com’è nato tutto ciò? Il merito (o la colpa) di aver avviato questo rapporto è degli arcivescovi delle due città in cui si trovano la sede legale e la sede operativa di Mediterranea, Bologna e Palermo: Matteo Zuppi e Corrado Lorefice.
(...)
Il punto di svolta nel rapporto tra Mediterranea e la Chiesa è stato poi l’incontro tra Luca Casarini, capomissione di Mediterranea, e l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, avvenuto l’8 aprile 2019. Quell’incontro ha rappresentato una svolta ed è stato epifanico».
Soprattutto perché l’arcivescovo avrebbe dato un nome ai sentimenti che spingevano l’ex attaccabrighe dei centri sociali a salvare migranti. «Lorefice ha fatto capire a Luca e a tutta Mediterranea che quello che stavamo vivendo era il Vangelo» e «da quel momento Luca e tutti i ragazzi e le ragazze di Mediterranea hanno iniziato ad avere ancora più interesse verso il Vangelo e la Chiesa e hanno chiesto di poter avere un cappellano dentro Mediterranea, cioè un prete che li accompagnasse spiritualmente nel cammino, figura che poi è stata individuata in don Mattia Ferrari a motivo della sua storica amicizia con i ragazzi e le ragazze dei centri sociali bolognesi Tpo e Làbas, che sono tra i fondatori di Mediterranea».
(...)
La testa di ariete per l’ingresso dentro alle diocesi sono proprio don Mattia e anche don Luigi Ciotti, di Libera. Il primo è in tutte le chat, fa parte del direttivo di Mediterranea, naviga sulla Mare Jonio. E in una conversazione annuncia tutto felice il ritorno in auge della Teologia della liberazione: «Leggete l’omelia del Papa questa mattina. Ancora in versione comunista».
Anche se ogni tanto, pure don Mattia, qualche dubbio sui suoi «compagni di viaggio» lo nutre: «Mi disse una volta una compagna di Labas: “Ci abbiamo messo anni e anni e finalmente abbiamo distrutto la famiglia”. Giusto per favorire il dialogo con la Chiesa. La famiglia resta un tema su cui tra Chiesa e centri sociali resta una certa distanza». Bontà sua.
È sempre il cappellano ad ammettere che la loro marcia per occupare il Vaticano, al contrario di quella di Mao, non è stata neppure troppo lunga: «È partito tutto con l’incontro tra Casarini e Lorefice. E sette mesi dopo siamo dal Papa».
È il 5 dicembre 2019 e quell’incontro non è stato troppo pubblicizzato per preciso volere della Santa Sede.
Dopo pochi giorni, però, la banda festeggia un’altra omelia del Pontefice: «Il succo del discorso di papa Francesco di oggi: Casarini è diventato il ghost writer di papa Francesco», scrive don Mattia. Anche il cardinal Michael Czerny avrebbe notato la stessa cosa. E aggiunge: «Quel santegidiano di Zuppi imparerà che con noi si fa sul serio». Casarini ribatte: «Siamo gesuiti», Don Mattia non ci sta: «Io sono Mediterranea e basta». Casarini rilancia: «Ormai siamo arruolati». Don Mattia: «Tu più che altro nel discorso di oggi sei stato il ghost writer del Papa».
Casarini è realista: «Tu pensi che abbiamo arruolato noi loro, o il contrario Fratello mio?». Don Mattia: «Siamo noi che abbiamo arruolato loro». Poi fa un passo indietro. «È Gesù di Nazareth che ci ha arruolati tutti».
Passano un paio di mesi, e un altro indagato, Giuseppe Caccia sembra infastidito di essere trattato come un amante da tenere nascosto: «Posso dire che i nostri amici vescovi bergogliani sono un po’ dei coglioni a decidere di non gestirsi pubblicamente alla grande il rapporto con noi?». Anche in questo frangente Casarini invita alla pazienza: «Tempo al tempo. Vedrai che Czerny non si lascia sfuggire la cosa e la giocherà dal basso».
Nel febbraio 2020 Casarini & C. partecipano a un convegno dei vescovi a Bari, che don Mattia lo definisce «una ciofeca».
Caccia chiede: «Quando abbiamo appuntamento privato con i “nostri” vescovi?».
Don Mattia avverte: «Zuppi mi ha garantito che a Bari ci farà salutare il Papa. Questa volta ci sono le macchine fotografiche e le telecamere». Non devono più nascondersi. Il cappellano è di ottimo umore: «Non dimenticherò mai Bassetti che ci confonde con Tirrenia e la cena in cui ci siamo imbucati tra vescovi. E i vescovi che vengono a riverire Casarini. E l’ausiliare di Messina che dice: “Grazie, mi avete edificato”.
E Lorefice che quando gliel’ho riferito, ha detto: “A me lo dici? A me Luca Casarini mi ha evangelizzato. Che poi è quello che dico sempre io: voi mi evangelizzate sempre». Casarini cita solo con le sigle il loro «squadrone»: «Z, P, C, K, M, L, H».
Ovvero i cardinali Zuppi, Czerny, Konrad Krajewski, Lorefice e Jean-Claude Hollerich e i monsignori Domenico Mogavero (sempre che M non stia per il cardinale Francesco Montenegro) e Michele Pennisi.
«L mi ha detto che è pronto ad andare a parlare con il Papa. Anche P l’ho visto determinato. H bisogna informarlo di tutto, anche C».
La diffidenza del Vaticano sta per essere definitivamente superata, anche se con un po’ di fatica: «Krajewski gli ha ribadito (a Zuppi, ndr): “Io a loro (cioè a noi) non gli do niente direttamente. Voi fatemi una richiesta scritta in cui è chiarissimo che io i soldi li do a voi e non a loro”. Domani Zuppi chiama Lorefice, Mogavero e Montenegro per procedere con la richiesta scritta».
Arriva il 19 marzo e don Mattia scrive a Caccia e Casarini: «E nel giorno della festa del papà, auguri ai miei due papà politici».
Caccia non è d’accordo: «Festa del papà? Oggi è San Giuseppe!».
L’11 aprile, il giornale dei vescovi, Avvenire, pubblica una lettera del Pontefice, di risposta a quella di Casarini, che si era lamentato per tutti gli ostacoli incontrati per «poter salvare dalla morte i nostri fratelli e sorelle migranti»: «Luca, caro fratello […] grazie per tutto quello che fate» aveva scritto Francesco. Anticipando il futuro aiuto: «Vorrei dirvi che sono a disposizione per dare una mano sempre.
Contate su di me».
La banda prende la palla al balzo e usa questo viatico per fare il giro delle sette chiese, nel vero senso della parola.
Dopo un po’ di tempo Casarini ha uno scontro con il leghista Igor Gelarda.
I due si scambiano querele e l’ex no global scrive: «Questo, dal video che ha fatto, mi pare davvero un coglione, tra l’altro. Su tema oratorio suggerisco di produrre lettera del Papa a me». Poi ci pensa: «Sarà ora che me ne faccia scrivere un’altra… quella ormai ce la siamo venduta in ogni dove». Un interlocutore ricorda l’incipit: «Luca, caro fratello» e Casarini rilancia: «Per la seconda lavoriamo su “Luca, figliolo prediletto” e “Benedico quei santi avvocati che ti proteggono”».
Quando don Mattia riesce a portare i suoi strani compagni di viaggio davanti al Papa confessa quale sia stato il vero motivo dell’incontro: «Ragazzi devo ancora riprendermi da questi giorni e soprattutto dallo sforzo fisico che ho fatto per avere la faccia da c...
per dire al Papa di mettere i soldi». In un altro messaggio si era vantato: «Come sai so essere un ottimo rompic...».
Per lui le diocesi sono un bancomat: «La Chiesa cattolica sta diventando il nostro Soros». Ovvero il filantropo George che da decenni finanzia Ong in tutto il mondo.
Ma i fondi stentano ad arrivare e don Mattia inizia a perdere la pazienza. A suo giudizio Zuppi è troppo «prudente» e «vuole la botte piena e la moglie ubriaca»: «Per quanto sia un grande a me con ‘ste lentezze ha un po’ rotto i coglioni». Casarini ha un’idea: «Scrivigli che l’hai visto (in tv, ndr) e che era bello e così gli chiedi». Per Caccia «importante è per noi non restare con coglioni schiacciati in mezzo alla porta mentre vescovi e Krajewski tirano da una parte all’altra».
Don Mattia ha le sue idee sui rallentamenti del cardinale elemosiniere: «Il punto di fondo è questo: appena Francesco saprà che sta bloccando tutto perché crede alle balle della Lamorgese (Luciana, ex ministro dell’Interno, ndr), farà procedere». Ma anche ha l’asso nella manica: «Poi al massimo abbiamo l’ultima carta, quella che ti ha detto Lorefice, facciamo parlare Lorefice con il Papa».
0 notes